Ash e Mary-Linnette:mi serve una traduzione

He, Ash, who had never begged for anything in his life, had begged. He’d pleaded with Thierry for a helicopter, the only way to reach Cambridge in time, he believed.
But that was impossible. All the Night World military helicopters had already been sent out, some to pick up vital personnel, some to try to track down the dragons who were doing this “bombing” of major cities.
But Ash knew that there was something else: Thierry’s private helicopter.
And so he had stayed on his knees.
“Thierry—Lord Thierry—I know you have a personal helicopter. Please. I’ll only keep it for a few hours, maybe less. Lord Thierry”—he was aware that everyone in the room was looking at Ash Redfern: Ash, the imperturbable, Ash, the Rude, the Snide and the Sarcastic, Ash Redfern, the lineal descendant of Hunter himself, groveling on his knees—“it’s my soulmate. She goes to Harvard. I know she’s not dead.” He gave the silver cord a tug, just to comfort himself with this at least: the other end wasn’t flapping loose. “I know she’s not dead. But she needs me. She may be hurt, trapped . . . in danger of her life. Please, Thierry. I’ll never ask anything of you again,” he added, wildly, because Thierry wasn’t saying anything, but was looking at him with those great dark, bottomless eyes, eyes that were the way they had been before he had found Hannah.
And when Ash couldn’t put the illusion of safety behind him any longer by babbling, Thierry had a chance to speak.
First, though, he just looked at Ash with those sorrowful, infinitely compassionate eyes. The bubble of hope that had been rising in Ash wobbled. Finally Thierry said, “Ash, I can’t do it. Not because I don’t want to, but because that helicopter isn’t mine to give or loan any longer. I gave it to our newest member to use, to evacuate her family. It belongs to Sarah Strange.”




Lui, Ash, che non aveva mai implorato per nulla nella sua vita, stava implorando.Lui aveva pregato Thirry per un elicottero, l’unico modo per raggiungere Cambridge in tempo, credeva.
Ma era impossibile.Tutti gli elicotteri militari del Mondo delle Tenebre erano già stati inviati fuori, alcuni per raccogliere personale vitale, alcuni per cercare di rintracciare i draghi che stavano facendo questo “bombardamento” delle grandi città
Ma Ash sapeva che c’era qualcosa di diverso: l’elicottero privato di Thierry.
E così era rimasto in ginocchio.
“Thierry -signor Thierry- so che avete un elicottero personale. Per favore. Lo terrò solo per un paio d’ore, forse meno. Signor Thierry.” Lui sapeva che tutti nella stanza stavano guardando Ash Redfern: Ash, l’imperturbabile, Ash il rude, il malizioso e sarcastico, Ash Redfern il discendente diretto di Hunter stesso, chino sulle ginocchia- “E’ la mia anima gemella. Va ad Harvad. So che non è morta.” Lui diede al filo d’argento uno strattone, solo per consolarsi almeno di questo: l’altra estremità non si era sciolta. “So che non è morta. Ma ha bisogno di me. Potrebbe essere ferita, intrappolata…in pericolo di vita. Per favore Thierry. Non le chiederò mai più nulla”, aggiunse lui, selvaggiamente, perché Thierry non stava dicendo nulla, ma lo guardava con quei grandi occhi scuri, senza fondo, occhi che erano (?).

…Thierry ebbe un’opportunità per parlare.
In primo luogo, però, guardò Ash, con quegli occhi infelici e infinitamente compassionevoli. La bolla di speranza che era nata in Ash tremò. Finalmente Thierry disse: “Ash, non posso farlo. Non perché non voglio ma perché quell’elicottero non è mio…(?). L’ho dato al nostro nuovo membro per usarlo, per evacuare la sua famiglia. Esso appartiene a Sarah Strange.

Lui, Ash, che non aveva mai implorato per nulla nella sua vita, stava implorando.Lui aveva pregato Thirry per un elicottero, l’unico modo per raggiungere Cambridge in tempo, credeva.
Ma era impossibile.Tutti gli elicotteri militari del Mondo delle Tenebre erano già stati inviati fuori, alcuni per raccogliere personale vitale, alcuni per cercare di rintracciare i draghi che stavano facendo questo “bombardamento” delle grandi città
Ma Ash sapeva che c’era qualcosa di diverso: l’elicottero privato di Thierry.
E così era rimasto in ginocchio.
“Thierry -signor Thierry- so che avete un elicottero personale. Per favore. Lo terrò solo per un paio d’ore, forse meno. Signor Thierry.” Lui sapeva che tutti nella stanza stavano guardando Ash Redfern: Ash, l’imperturbabile, Ash il rude, il malizioso e sarcastico, Ash Redfern il discendente diretto di Hunter stesso, chino sulle ginocchia- “E’ la mia anima gemella. Va ad Harvard. So che non è morta.” Lui diede al filo d’argento uno strattone, solo per consolarsi almeno di questo: l’altra estremità non si era sciolta. “So che non è morta. Ma ha bisogno di me. Potrebbe essere ferita, intrappolata…in pericolo di vita. Per favore Thierry. Non le chiederò mai più nulla”, aggiunse lui, selvaggiamente, perché Thierry non stava dicendo nulla, ma lo guardava con quei grandi occhi scuri, senza fondo, occhi che avevano l'aria che avevano prima che lui trovasse Hannah(?).

…Thierry ebbe un’opportunità per parlare.
In primo luogo, però, guardò Ash, con quegli occhi infelici e infinitamente compassionevoli. La bolla di speranza che era nata in Ash tremò. Finalmente Thierry disse: “Ash, non posso farlo. Non perché non voglio ma perché quell’elicottero non è mio e non sta a me darlo in prestito. L’ho dato al nostro nuovo membro per usarlo, per evacuare la sua famiglia. Esso appartiene a Sarah Strange.

non ci avevo davvero pensato che quella frase potesse essere tradotta in quel modo!! grazie