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<immaginazione eh?> non potei fare a meno di sorridere all'udire quelle parole. In quanto demone dei sogni la mia realtà erano di per sè immaginazione e subconscio.
"Se sono così bravo nel mio lavoro è per via di ciò che sono...ma usare la mia immaginazione per qualcosa che non sia il mio lavoro sarà interessante" pensai sempre più divertito.
Mi avvicinai alla scogliera dalla quale si era appena abbandonata all'oscurità con la stessa espressione che aveva avuto nella camera da letto quando si era abbandonata a quei momenti di passione e perdizione.
La luna splendeva sulla superficie marina e il rumore delle onde che s'infrangevano dolcemente contro la roccia davano un senso di quiete ma allo stesso tempo di tensione, come se dovesse succedere qualcosa da un momento all'altro. Un brivido mi percorse lungo la schiena ma lo ignorai con una scrollata di spalle e iniziai a spogliarmi. Stavolta non usai il teletrasporto per raggiungere la mia sensuale vampira, non volevo privarmi della sensazione del vuoto sotto i piedi, adoro godermi le sensazioni delle piccole cose, mi fanno dimenticare l' oscenità della mia vita..mi facevano sentire un po' meno mostro, non che mi dispiacesse essere lo spauracchio delle altre creature della notte, dopotutto sapevo come godermi la vita.
Chiusi gli occhi per godermi la discesa verso quel corpo da urlo e la mente brillante della sua proprietaria e quando finalmente riemersi dall'acqua mi avvicinai a lei e la avvolsi tra le mie braccia per farla aderire al mio corpo e rubarle un bacio appassionato dopo il quale iniziai a nuotarle intorno come un predatore che ha avvistato la sua preda.
<raccontami qualcosa di te> più che una domanda il mio fu un ordine; prima di far viaggiare la fantasia volevo sapere tutto su di lei.
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"ta" .
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"Qualcosa di me?" pensò: quella richiesta la sorprese alquanto , la mente le andò subito a quei giorni passati da tempo immemore, lei non raccontava mai a nessuno del suo passato, non ci pensava neanche, era solo una scura macchia d'inchiostro in qualche meandro del suo inconscio, aveva smesso di pensarci quando aveva capito che da fuoco vivo e bruciante che le ustionava la mente ed il cuore sarebbe potuto diventare solo tenebra, e ora non pensava che avrebbe dovuto raccontare a qualcuno chi era stata molto molto tempo prima, quando il sangue oscuro ancora non le bagnava le labbra, o prima ancora....Non credeva che raccontare subito a Caleb quella parte di se fosse una cosa saggia, certo provava un legame inspiegabilmente forte per non parlare dell'attrazione fisica, avrebbe voluto fondere il suo corpo al suo se fosse stato possibile, ma ciò non la rendeva capace di quel passo...non ancora almeno. Le avrebbe raccontato della lei che era ora, quella forgiata dal sangue, dal fuoco e dalla morte! Spostò il suo sguardo dalle onde agli occhi di lui, la guardava con sguardo meditativo, sperava davvero non si fosse accorto dell'istante di tristezza ed esitazione nei suoi occhi. Le trasmetteva svariate emozioni, eccitazione, curiosità, ma anche una vena di serietà balenatagli in quell'aura di emozioni tanto accese fino al secondo prima, solo un piccolo accenno, ma era pur sempre lì. Ciò la spinse a parlargli prima che potesse espandersi ulteriormente...<be' il mio nome lo conosci e dal mio cognome avrai intuito la mia area di provenienza, molto molto molto tempo fa...> aggiunsi con fare divertito <...vivevo in Russia, vicino mosca, di tanto in tanto mi piace tornarci, ti sembrerà strano ma il freddo inverno lì per me può essere rassicurante a volte...viaggio qua e là dove la mia mente sogna di voler andare e mi diverto a lasciare la mia scarlatta firma di tanto in tanto, pensandoci bene molto spesso, come biglietto da visita o come messaggio per chi mi conosce o anche solo per mostrare chi sono per qualche ingaggio futuro> lo guardavo attentamente mentre gli parlavo, il mio volto era tranquillo e parlavo con una vena di divertimento, ma speravo che certe informazioni non turbassero Caleb, dalla sua aura emozionale non traspariva alcun turbamento, ma era meglio non abbassare comunque lo stato percettivo per cogliere ogni singolo cambiamento. <sono abbastanza imprevedibile, è il bello di non dover curarsi di cosa è bene e di cosa è male, fare ciò che desideri quando lo desideri..> e detto ciò mi avvicinai di più a lui mordendogli il labbro ...< ora tocca a te mio bel maschione...sono tutta orecchi>. -
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Dall'espressione che attraversò il suo volto per un secondo capii che c'era molto di più nel passato di Astrid ma non avrei insistito perchè se avesse voluto parlarmene lo avrebbe fatto, o almeno speravo; "dopotutto chi sono io per giudicare il passato altrui?"
Certo mi interessava sapere di lei ma il passato era il passato e ora eravamo nel presente.
<non mi sono mai spinto fino alla Russia...mi piace la neve ma preferisco temperature un po' più miti...ti permettono di vedere cose magnifiche..> ribattei sorridendo malizioso al suo commento sulla Russia, "troppi vestiti addosso a questa vampira non vanno affatto bene". glielo feci capire sfiorando con lo sguardo e con le mani le sue morbide curve.
E mentre la accarezzavo iniziai a raccontarle qualcosa di me.
<vuoi sapere qualcosa di me?> chiesi con tono leggero e scherzoso; <che dire...pure io non so molto di me stesso ma non mi è mai importato molto sapere; diciamo che condivido la tua filosofia di vita "non dover curarsi di cosa è bene e di cosa è male, fare ciò che desideri quando lo desideri" per vivere infatti faccio il mercenario>
non stetti a specificare che ero uno dei migliori, una di quelle "ombre" di cui tanto avevano timore gli esseri sovrannaturali e che venivano usate per far ubbidire i bambini.. -
"ta" .
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Gli sorrisi divertita sentendo il suo commento sui climi caldi, e ribattei: <hai ragione il caldo può farmi spogliare, ma il freddo m'invoglia a farmi riscaldare, e non sempre la vodka è l'unica soluzione per un po' di calore>, lo dissi con fare ammiccante e a lui parve piacere la mia risposta. Poi mi raccontò di se, faceva il mercenario, e quando lo disse sprigionò consapevolezza di sè e compiacimento a ondate, credeva davvero che non avessi capito che era un demone molto potente? Già solo la forza oscura che sprigionava lo mostrava chiaramente, ma dopo che avevo assaporato il suo sublime sangue ormai non avevo più dubbi e glielo dissi divertendomi del fatto che lui ancora non sapesse del mio potere sulle emozioni...<smettila di gongolare stupidino guarda che so benissimo quanto sei forte, e poi anch'io sono una mercenaria, se nel mio campo sei bravo io lo so sempre prima degli altri, come sai di certo non ci si può affidare solo alla forza bruta, ci vuole anche tanta tanta astuzia e alla base di questa c'è sempre la conoscenza del tuo nemico, e...> lo guardai sorridendo maliziosa e mi avvicinai di più a lui sussurrando <...la concorrenza è il più infimo dei nemici> detto ciò colsi dello stupore in lui, ma anche tanto divertimento, quindi mi avvicinai di nuovo al suo orecchio e dissi: <come vedi la mia forza è più oscura a te di quanto la tua non lo sia a me>. Poi ripensai alla frase che aveva detto sul fatto di non conoscere molto se stesso, e pensai che io invece avrei voluto tanto scoprirlo tutto, da cima a fondo, e pensandoci con lo sguardo lo squadrai dalla tasta ai piedi: < se vuoi posso aiutarti io a conoscerti, amo le sfide e tu sei una sfida molto sexy> detto ciò gli misi le bracia attorno al collo e lo baciai appassionatamente.... -
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<la concorrenza eh?> chiesi divertito. "mi piace quest'insolenza" pensai ridacchiando.
Risposi al suo bacio stringendola a me facendo in modo che mi cingesse la vita con le gambe e quando il bacio s'interruppe le mie labbra si spostarono a tracciare una scia di baci fino a giungere al suo orecchio dove le sussurrai dolcemente<eh così sarei il più infimo dei nemici eh?> prima di mordicchiarle il lobo facendola gemere.
<il mio corpo sarebbe più che felice di farsi conoscere Vampira> le dissi poi sogghignando; <e anche il demone non disprezza la cosa, ma il passato è il passato e solo le nostre azioni ci definiscono. Non le altre persone>. -
"ta" .
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Lo guardai per un attimo seria, e dissi < su questo hai ragione il passato è passato...> poi sorridendo in modo più spensierato aggiunsi: <quello che conta davvero è questo momento, noi qui ed adesso, nient'altro se non la notte che si mischia al fuoco dentro di noi> detto ciò mi avvinghiai a lui con veemenza, provavo un tale desiderio da farmi girare la testa, lo volevo, e anche subito ne avevo bisogno quasi fosse una droga. Quindi intrecciai le mie gambe strette intorno alla sua vita e aspettai che curasse il mio bisogno.. -
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Sicuramente Astrid aveva i suoi segreti e io i miei ma entrambi concordavamo sul fatto che bisogna vivere la vita momento per momento per il futuro e non permettere al passato d'incatenarti. La consapevolezza di aver trovato qualcuno che capisse davvero e non giudicasse quello che facevo per vivere ma anzi, lo condivideva mi fece amare ancora di più la vampira che avevo tra le braccia.
"Amare...solo ora mi rendo conto che sto iniziando ad amarla...che sia dannato! Proprio io che non credo nel colpo di fulmine sono stato stregato!"
Non ero sicuro che fosse lo stesso per lei ma al momento non m'importava più di tanto; mi desiderava in quell'istante e me lo stava facendo capire provocandomi col suo corpo. Avrei preso quello che mi offriva e avrei sfruttato al meglio il mio tempo con lei per non avere poi rimpianti.
<non che mi dispiaccia quello che stai facendo dolcezza...ma che ne dici di andare altrove? Conosco un posticino niente male qui vicino> le dissi con la voce arrochita dal desiderio che avevo di lei.. -
"ta" .
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Si lo volevo da morire, ma forse aveva ragione lui il posto dove eravamo non era dei più adatti, sentivo in lontananza le voci di gente sulla banchina e nonostante fossimo abbastanza lontani nascosti dalle rocce della scogliera una creatura abbastanza astuta ci avrebbe potuto individuare con non troppa difficoltà e Littoria era una città che pullulava di potenziali minacce, soprattutto con un lavoro come il nostro bisognava anche trattenere e celarsi ad eventuali occhi curiosi. Decisi di seguirlo "cavolo se voglio seguirti, in questo momento non credo di potermi separare da te caro demone sexy". Lo guardai di sbieco chinando la testa e gli dissi <allora che aspetti portami in questo posticino sono curiosa di vederlo...ma visto che sei così bravo a comparire e scomparire ti dispiacerebbe riapparire anche con un vestito per me magari? non che mi dispiaccia che qualcuno possa vedermi nuda ma credo che la cosa potrebbe fare meno piacere a te> ridacchiai dicendolo e gli feci l'occhiolino, poi rimasi in attesa che mi portasse dovunque avesse voluto.... -
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Alla sua allusione al fatto che qualcun' altro potesse vederla nuda il demone che era in me si risvegliò possessivo ma io mi misi semplicemente a ridere di fronte alla sua provocazione.
<come la mia vampira comanda> dissi baciandola. <c'è una grotta molto interessante più avanti..ci vediamo lì?> proseguii poi e senza darle il tempo di rispondere, mi teletrasportai sulla scogliera, afferrai ii nostri vestiti e mi teletrasportai di nuovo diretto alla grotta.
CONTINUA IN: LUOGHI NATURALI-PROMONTORIO-GROTTA IN SPIAGGIA. -
"ta" .
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Caleb era molto divertito dalla mia risposta, subito senza indugiare fece quello che gli avevo suggerito scherzosamente e si diresse alla grotta poco più lontana dove dovevamo vederci. Appena lui scomparve dalla mia vista io feci lo stesso, avevamo lasciato alcune delicate questioni in sospeso e volevo risolverle prima che facesse giorno....
CONTINUA IN: LUOGHI NATURALI- PROMONTORIO- GROTTA IN SPIAGGIA.
SCOGLIERA |
