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Uhmm.. tipetto tosto la ragazza.
Continuo ad osservare l'epressione del suo viso e il linguaggio del suo corpo, appare tranquilla e per nulla turbata dalla mia provocazione, sembra molto sicura di se e dell'effetto che provoca sugli uomini ,continua a saggiarmi con lo sguardo.
Il suo sguardo mi tiene avvinto per un attimo, nei suoi occhi leggo sincerità ma anche un pizzico di celata furbizia, abbasso per un attimo lo sguardo preso alla sprovvista dall'intenso odore che pare emanare.
Come lupo sono molto sensibile agli odori e riesco a percepire il calore sprigionato dai corpi senza considerare che siamo nel periodo di luna piena proprio quando i miei simili pare perdano ogni inibizione, ma non è il mio caso vivendo insieme agli esseri umani per tanto tempo ho imparato a tenere a bada i miei istinti animali, quindi rialzo lo sguardo , poso la tazza sul tavolo e riprendo a parlare tranquillamente
«Certo che puoi avere tutti gli amici che vuoi, ma stavo semplicemente spiegandoti che di solito tendo ad essere allergico ai legami condivisi con altri sia che si tratti di amicizia, sia che si tratti di sesso, che però non è certo il nostro caso» tendo a sottolineare «Ammetto che ti trovo carina ma da te cerco solo una sana compagnia senza secondi fini, almeno che... tu non supplichi per avere il mio corpo ..allora in quel caso se ne potrebbe discutere» le dico scherzando maliziosamente e scoppiando a ridere.
« Comunque lasciando stare lo scherzo e parlando un pò più seriamente ti dico che veramente sono intenzionato a instaurare con te una sorta di amicizia, di donne se ne possono avere tante ma poche ti sono veramente amiche, e sento che tu sei quello che cerco, sei spontanea e allegra insomma un soffio di aria fresca.»le dico sincero.
Poi riprendo la tazza in mano e mi accorgo di aver finito il secondo caffè faccio segno alla cameriera che me ne porti un'altro, non ho proprio voglia di andare via, quindi mi rivolgo nuovamente a Scar
«Vuoi qualcos'altro anche tu? Offro sempre io.» e le strizzo l'occhio.
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"Allergico ai legami condivisi, eh? Sei un tipo molto possessivo...". Sorrido compiaciuta. "Mi piace questo aspetto negli uomini". Dico tornando a sporgermi verso di lui e trasformo il mio sorriso in qualcosa di malizioso. "Tengo comunque a precisare che io non supplico nessuno per avere qualcosa, me la prendo e basta". E gli strizzo l'occhio. "Per cui sei avvisato, se un domani, molto domani, la nostra amicizia dovesse andare oltre, non aspettarti che mi sottometta". Alzo un sopracciglio, ma continuo a sorridere. Poi sospiro.
"Oltre all'essere possessivo, che devo dire ti dona moltissimo e ti rende più sexy, anche a me piacerebbe davvero conoscerti e condivido la tua filosofia: nel mio caso però parlo di uomini, di loro se ne possono avere a volontà, cedete molto facilmente alla carne, però quelli che tengono per davvero a qualcuno, senza ma e senza se, si contanto nelle dita di una mano".
Io lo so perfettamente, a Stormhold ho conosciuto moltissime ccreature, non solo elfi, ma anche fate, Immortali, vampiri e licantropi, razze che sembrano appartenere al brunetto qui davanti, ma quando sono stata esiliata solo Mistral mi è rimasto accanto, sfidando tutti perchè mi vuole bene.
Per un momento la mia maschera cade, sembra che la malinconia sia riuscita a sopraffare la mia sicurezza, ma dopo mi riprendo e torno quella di qualche secondo fa.
"Posso suggerirti una cosa? Anche se sei allergico alle condivisioni, ti assicuro che se mi frequenterai, come amici ovviamente, non te ne penstirai". Sorrido con la mia solita espressione ingenua, dopo lo vedo chiamare la maeriera per un altro caffè e mi chiede se desidero ordinare qualcos'altro, tanto offre lui.
Mi sfugge un mezzo sorriso quando mi strizza l'occhio, ammetto che è un ragazzo molto bello, oltre che affascinante.
Amici così non se ne trovano in giro.
Mi guardo un attimo in giro e noto che non sono l'unica ad aver notato la sua particolare bellezza, qualche altra ragazza lo sta puntando e io che faccio? Ma naturale, mi vanto e le guardo, come a dire: io ce l'ho e voi no!
Ma NON lo sto assolutamente usando, solo che mi piace avere qualcuno che le altre non potranno avere, allora lancio ad ognuna di loro un sorrisino soddisfatto; noto che lui mi sta guardano e gli spiego.
"Sai, credo che mi piacerà essere tua amica e ti assicuro che anche a te piacerà essere mio amico... Siamo due bei ragazzi, ammettiamolo e le ragazze qui nel bar mi stanno guardano come se volessero cavarmi gli occhi, e i ragazzi come se volessero cavarli a te... lo so che sono superficiale e posso sembrare una sfruttatrice, ma mi piace molto avere amici che le altre invidiano. Ma stai pure tranquillo, NON ti sto usando o altro, io tengo MOLTO ai miei amici, se mi affeziono a loro sono disposta a tutto. Non scherzo..". E dico sul serio, sono molto sincera, io per chi mi ama sono disposta anche a morire.. -
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«Sei proprio eccezionale sai? mi sa che mi piacerà molto essere tuo amico..infatti anch'io vado pazzo per questo genere di cose...Si !...mi sa che non mi pentirò affatto di averti incontrato, sospetto che hai in serbo per me mille sorprese e io adoro chi mi sorprende sono un'amante della vita movimentata e della pazzia che ti regalano i momenti di puro divertimento» le sorrido malizioso come solo io so fare e le porgo la mano «Affare fatto...saremo amici, fin che morte non ci separi» e sorrido sincero.
Mi prende la mano e la stringe calorosamente, una stretta salda quasi maschile che però manda i miei ormoni in tilt, la mia mente si perde in immagini di quelle mani sul mio corpo.
Mi scuoto e chiudo per un attimo gli occhi
Ma che ti prende, le hai appaena detto che sarete solo ed esclusivamnte amici e ora la sogni nuda ma vergognati!
Riapro gli occhi e li sposto per un momento in direzione delle giovani umane che mi stanno puntando regalando uno dei miei sorrisi assassini, vedo che una di loro trasalisce incontrando il mio sguardo, rido e torno a concentrarmi su Scar, fortunatamnte sono tornato in me.
«Vero tendo ad essere possessivo per natura, diciamo che mi piace marcare il territorio se la cosa mi interessa e comunque...» le sussurro avvicinandomi con aria cospiratoria «non avrai mai il mio stupendo corpo fin quando non mi pregherai in ginocchio,,tse che ti credi che puoi prenderlo quando vuoi, bisogna supplicare cara amica» continuo sempre scherzando, nei miei occhi danza una risata che però celo sotto la mia aria fintamnte seria.
Alla fine scoppio in una sonora risata attirando su di me tutti gli sguardi.
« Ti va di fare un giretto fra i negozi? Mi sto annoiando e poi adoro vedere le donne provare capi su capi, ti va di giocare un pò alla modella per me e far impazzire le commesse per poi non prendere nulla» le propongo sbarazzino. -
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Il suo "sei eccezionale" e le altre parole che seguono, mi fanno impazzire, mi piace troppo essere apprezzata e da uno come lui quelle parole sanno di pura... no so, dolcezza, forse... Nah! Hanno un sapore squisito, oltre ogni dire.
Sugelliamo la nostra pormessa di amicizia con una stretta di mano e poi io ripeto le sue ultime parole.
"Amici finchè morte non ci separi". E sorrido felice.
Lo vedo chiudere gli occhi.
Hmm... interessante, che stia pensando a cose sconce insieme a me...?. Sorrido divertita e la cosa mi lusinga moltissimo, mi piace essere protagonista di fantasie proibite.
Forse per riprendersi, quando riapre gli occhi, guarda verso le ragazzine che se lo stanno mangiando con gli occhi, e ci manca poco che gli saltino davvero addosso!
Sorride ammiccando alle tipette da quattro soldi e quasi mi viene voglia di prendergli il viso e riportare a me la sua attenzione.
Senza farlo apposta, ritorna a me, ma se ne esce fuori con una frase che mi irrita leggermente, così penso di rispondergli a tono.
"Ruben, mio caro giovane nuovo amico, quando pregherò per avere il corpo di un uomo, sarà il giorno in cui morirò. So che sotto a quei vestiti si nasconde un corpo eccezionale, ma ti assicuro che sono in grado di resistere, ti sorprenderesti di vedere la mia volontà di ferro". E gli strizzo l'occhio.
All'improvviso scoppia a ridere e io lo seguo a ruota...
Certo che per essere l'inzio, promette bene.
Tutti ci guardano, ma siamo fatti a modo nostro e degli altri ci importa poco o niente.
Quando smettiamo per riprendere fiato, Ruben mi fa una proposta, quella di fare la modella per lui.
"Tu mi vuoi ammirare e a me piace esserlo, quindi accetto più che volentieri e l'idea di far impazzire le commesse è eccitante, le faremo diventare matte, le dovranno portare via con la camicia di forza". E rido divertita, quasi godo solo al pensiero. "Andiamo".
Ci alziamo e ci dirigiamo verso l'uscita, dopo che Ruben ha pagato, e per suscitare invidia alle ragazzine o i ragazzi che ci guardano, lo prendo sotto braccio e mi comporto come se fossi più che la sua amica.
"Reggimi il gioco, tu fallo e vedrai che ci divertiremo come matti". Allora tiro fuori la civetta che è in me e incomincio la mia recita: prendo a flirtare con lui.
Andiamo dritti verso il primo negozio che ci capita e lo spettacolo ha inzio.. -
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«Sai di essere bella ma stavolta lo faccio solo per puro divertimnto credimi »e le sorrido.
Ci alziamo contemporaneamente ,lascio una banconota di grosso taglio sul tavolo e ci avviamo verso l'uscita strattonandoci a vicenda, seguo lo sguardo di Scar che si rivolge alle ragazze che poco fa mi guardavano con interesse, e comincia il suo gioco a discapito delle mal capitate facendo finta di flirtare con me in modo esilerante , mi sussurra di reggerle il gioco e io annuisco impercettibilmente.
Anch'io partecipo al gioco rivolgendo uno sguardo annoiato verso le ragazze poi ad alta voce
«Mi dispiace amiche mie oggi solo roba di prima scelta!!» dopo di che prendo Scar per mano e la trascino fuori ridendo come un ragazzino al luna Park. Mi sto divertendo nella parte del ragazzino "dispettoso", la faccio correse insieme a me trascinandola in una gingana fra la gente.
Da lontano adocchio due anziane donne intente ad osservare la nostra pazza corsa, bisbigliano fra loro indicandoci, rallento la corsa e mi sporgo per sussurrare all'orecchio di Scarlett
«Sai quale un altro gioco che mi fa impazzire? "Scandalizzare le anziane nonnette"»
non le lascio il tempo di replicare e non appena passiamo accanto alle due donne le dò una "strizzatina" al fondoschiena .
Maleducati!! non c'è più decoro a questo mondo
Sento i rimproveri delle due vecchiette e comincio un'altra volta a ridere ricominciando a tirarmi dietro Scar, mi fermo davanti ad un negozietto di intimo «Adesso tocca a te reggermi il gioco "Pupa"» le dico ridendo e stampandomi in faccia un espressione insolente.
La trascino dentro e saluto la commessa con un gran sorriso poi mi rivolgo a Scar alzando la voce di proposito
«Allora tesoroo cosa ti va di provare?» domando indirizzandole uno sguardo fintamente rapace ed eccitato ma un sorriso mi forza le labbra sto cercando di rimanere serio specialmente con lei che mi regge perfettamnte il gioco e sembra che abbia l'aria un pò svampita
Agguanto a volo un completino di impalpabile pizzo viola e lo porgo a Scar «Potresti vedere come ti sta questo.»poi mi rivolgo alla commessa ammiccando «Sa io adoro la mia donna in biancheria intima..ma..»mi avvicino ancora un pò all' indignata commessa e le sussurro non troppo piano in modo da far partecipe Scar del gioco « ma..le confesso un segreto, preferisco di gran lunga quando gliela strappo dal corpo..sa in quei momenti ..capisce no??»e ammicco verso Scar «Vero "Bambolina"? ti faccio impazzire quando lo faccio, quel rumore di trappi sa..» e mi rivolgo dinuovo alla commessa«ci fa eccitare da matti»sospiro quasi risentissi il suono poi di nuovo verso Scar«Dai vai ..non vedo l'ora di vederti quello straccietto addosso, .. magari ci scappa anche qualcosina.. »e le strizzo l'occhio spingendola verso i camerini.
Non sono sicuro di resistere ancora a non scoppiare a ridere , mi rendo conto che la commessa adesso e impallidita forse pensando che voglia veramente strappare il completino.
le regalo un sorriso ammiccante e sposto l'attenzione sull'ancheggiante movimento di Scar diretta al camerino.
Già è proprio un portento!penso. -
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Mi guardo in giro, sempre per assicurarmi di godere dell'invidia delle altre ragazzine, poi noto delle simpatiche nonnine, simpatiche per modo di dire, sono quelle signore dalla mentalità di un tempo, che definiscono quelle come me "ragazze dai facili costumi".
E be'? Cosa c'è di male se ci si vuole divertire, non è mica un crimine. Penso, poi sento la voce di Ruben entrarmi nell'orecchio in un sussurro, così si prepara a provocare le nonnine, in che modo? Pizzicando, anzi diciamo pure palpando per bene il mio perfetto fondoschiena.
Le signore dicono qualcosa al riguardo, tipo di quanto siamo svergognati, ma sono troppo presa dal ridermela sotto i baffi... E guarda, guarda dove mi porta il ragazzino, in un negozio di intimo.
Adoro già questo ragazzo, mi capisce al volo.
Alla sua richiesta di reggergli il gioco annuisco più che convinta e così entriamo.
Ci guardiamo un po' in giro e ora sì che ci si divertirà.
Parla con un certo tono di voce, per farsi sentire apposta dalla commessa vicino a noi.
"Amore, aiutami tu, secondo te cosa potrei provare? Tanto alla fine non è che serva a molto visto che quasi subito mi strappi via tutto". E mi avvicino al suo viso come per baciarlo, ma mi limito a sorridergli con fare eccitato, come se fossi sul punto di saltargli addosso.
Ruben non perde tanto tempo e mi porge un completino di pizzo viola, molto, ma molto provocante, di quelli che ai ragazzi basta guardare per perdere il controllo e sbavare come rubinetti che perdono, se non peggio!
Prendo il completino peccaminoso e sento che dice qualcosa alla commessa, sul fatto che preferisce strapparmeli quei pezzi di stoffa, invece che lasciarmeli addosso. Cerco di trattenermi dal ridere come una matta e mi sembra di riuscirci, solo che l'espressione della commessa quando Ruben gli racconta tutto, quasi per filo e per segno, è troppo forte, sembra sia sul punto di gridare allo scandalo.
"Tesoro, andiamo, non c'è bisogno che racconti tutto alla signorina qui presente, potrebbe volere anche lei partecipare a uno dei nostri giochini e tu sai che mi piace averti solo ed esclusivamente per me, ci abbiamo già provato una volta, ma poi è diventato troppo affollato". E faccio finta di ricodare quella volta. "E poi ti ho sempre detto che quando mi chiami "bambolina" mi ecciti, per cui se non vuoi che ti sbatta qui per terra davanti a tutti, ti conviene stare attento all'uso delle parole". Emetto un sospiro eccitato, mentre lascio che la mia mano si fermi sul bottone dei suoi jenas.
Lui si schiarisce la voce e sembra riprendere lucidità, così insinua qualcosa che potrebbe succedere nei camerini, dove ci stiamo dirigendo.
Vedo la commessa attraverso il vestro di una vetrina e quasi non scoppio a ridere, ma mi trattengo e così continuo con la mia parte.
Una volta arrivati entriamo nell'ultimo camerino in fondo, l'unico vuoto.
Guardo il completino e mi accorgo che è di Victoria Secret.
"Ma guarda, a casa ne ho un mucchio di questi". Dico maliziosa. "Pensi di essere pronto per la mia proposta? Perchè io avrei in mente di fare certi sospiri e gemiti che lascino ben poco all'immaginazione... sempre se te la senti, oppure puoi proporre qualcosa tu...". Mi Mordo il labbro e con lo sguardo lo provoco a prendere in considerazione la mia idea, ma forse è troppo per lui e potrebbe rifiutarsi, anche se da come si è comportato con la commessa mi sembra la sappia davvero molto lunga.
Edited by »Astrið von Harðenberg«© - 23/10/2011, 01:16. -
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Stavo ancora ammirando il suo splendido fondoschiena esageratamente ancheggiante quando Scar mi invito a seguirla nei camerini dicendo di voler essere aiutata nella prova.
Strabuzzai gli occhi quando fece una battuta circa il fatto che eccitata avrebbe potuto buttarmi a terra per appagare le sue voglie.
Caspita ci sa fare la ragazza! pensai
Peccato fosse solo un gioco. Mi schiari la voce e con passo svelto la raggiunsi entrando con lei nel camerino di prova.
Non appena mi trovai solo con lei in quello spazio stretto mi senti di colpo soffocare, troppo vicina per non assorbirne il profumo, troppo vicina per scacciare la tentazione di posarle le mani su quello splendido fondoschiena, ma le regole erano diverse, stavamo solo simulando quindi feci un passo indietro e la guardai, i suoi occhi emanavano bagliori di divertimento ed aveva un'aria provocante quando mi propose di spingerci ancora più nel gioco emettendo i suoni tipici del sesso.
Per un momento il mio lato lupesco prese il sopravvento facendomi quasi perdere la testa, fui tentato dalla vista delle sue labbra dischiuse e invitanti. E' vero che avevamo il patto, di attenerci ad una casta amicizia, ma questo non mi avrebbe impedito di sperimentare la sua resistenza alle nuove regole del gioco.
«Si certo! ci sto! Sarà divertente vedere la reazione di quella poveretta, quando ci sentirà gemere, ma per rendere ancora più interessante la cosa faremo di meglio» dissi enigmatico provocandola con un sorrissino sadico « Vediamo quanto sai resistere senza pregare.»
Era un gioco OK! tuttavia perchè non approfittarne un poco. Mi avvicinai a lei tanto quanto bastava per toccarla, le mie dita andarono al bordo della maglietta sfiorando impercettibili la zona sopra l'attaccatura del seno, piano molto lentamente la mia carezza si posto verso la gola, il collo, poi mi abbassai e il mio respiro andò a solleticarle l'orecchio.« Il gioco è cominciato vediamo quanto sei capace di reggerlo..» quindi mi spostai a sfiorarle con le labbra lievi la guancia ,la mascella, mi fermai ad un passo dalle sue labbra ma sempre senza un vero contatto, le mie mani intanto si erano intrufolate sotto il bordo della maglietta seguendo la linea della sua schiena in una carezza snervante e stuzzicante che si fermo sul bordo dei jeans per poi risalire nuovamente a sfiorale le costole fermandomi a un passo dal seno, non era il caso di esagerare.
Un sorriso mi sfuggi dalle labbra appena intui che Scar non si tirava indietro anzi faceva la sua parte il quel gioco sadico che avevamo iniziato, sentì anche le sue mani passarmi sul corpo.
Oh Cielo! in che guaio mi sono cacciato.
Il gioco mi si stava rivoltando contro facendomi perdere lucidità.
Intanto Scar aveva cominciato a gemere fingendo ad uso e consumo dell'ignara commessa, ma un pò sospettai lo facesse per saggiare un pò anche la mia di resistenza.
I nostri visi erano vicinissimi potevo sentire il suo respiro accarezzarmi le labbra non ero in grado di ragionare coerentemente, quindi decisi di smettere immediatamente quella tortura.
«Basta... prima .. che mi spinga ad approfittare della situazione facendo diventare il gioco... realtà» le dissi avvisandola ma non potei impedirmi di sfirarle per un momento quelle accattivanti labbra.
Poi sorrisi sereno e mi scostai.
Dentro lottavo contro la voglia di spingerla verso la parete e approndire la nostra conoscenza a modo mio.
Scostai la tenda e la invitai ridendo piano ad osservare il viso sconcorto della mal capitata commessa, la senti ridere a sua volta,ma il mio pensiero principale era uscire da quel "maledetto" spazio angusto prima di commettere una sciocchezza.
«Ok usciamo! Subito!» ordinai con voce brusca.. -
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Ruben accetta la mia proposta dei finti gemiti e gli sorrido divertita, solo che mi lancia una provocazione.
L'ho già detto che adoro questo ragazzo...?Sì, l'ho fatto, ma mi piace ripetermelo.
"Ruben, è inutile che ci provi, io non prego". Dico con un mezzo sorriso felino. "Te l'ho detto che ho una volontà di ferro; sia chiaro, non è che resisto perchè sei tu, ma lo faccio con tutti, spesso e volentieri sono i maschietti che mi pregano di avere non solo la mia compagnia, ma anche dell'altro. Siamo vicini, molto vicini, diciamo vicinissimi, ci respiriamo praticamente addosso. "Scommettiamo invece che sarai tu a doverti fermare per controllarti...?". Mi inumidisco le labbra e mordo quello inferiore, con aria parecchio provocante.
Le sue mani prendono a muoversi desiderose di scoprire cosa nascondo e non mi dispiace, così lo lascio fare, sono proprio curiosa di scoprire fin dove si sarebbe potuto spingere, ma soprattutto se avrebbe avuto la forza sufficiente per fermarsi.
Mi parla ancora e questa volta le sue parole sussurrate al mio orecchio solleticano anche una parte della mascella, così sorrido divertita ed eccitata per la piccola sfida che mi ha appena lanciato.
"Io ho la capacità di reggere bene i giochi, piuttosto, vediamo cosa mi combini tu". Sfioro la parte sotto al suo orecchio con la punta del mio naso e sento le sue labbra sfiorarmi con movimenti lenti e provocanti. Quando poi la sua bocca si ferma a un soffio dalla mia, penso che sia sul punto di cedere, invece niente.
No, questo non va bene, lui DEVE desiderarmi alla follia, DEVE cedere.
Il tocco delle sue mani sulla mia pelle è una scossa elettrica che mi porta a riprendere il gioco.
Non perdo tempo e vado dritta al sodo, anche le mie mani si insinuano sotto la sua maglietta e gli accarezzo gli addominali scolpiti.
Peccato non averlo ora, nel mio letto. Sorrido provocante e cerco di impegnarmi di più.
Salgo fino ai pettorali e lascio che le mie dita gli sfiorino i capezzoli e con movimenti lenti e circolari ne accarezzino il contorno. Ma non mi fermo qui, infatti gli lascio sul collo baci umidi, accompagnati da gemiti, prima ad un tono che può sentire solo lui, poi prendo a farne altri sempre più spinti. E la reazione che ha il suo corpo, mi fa sognignare compiaciuta.
Sposto il mio viso davanti al suo e continuo a gemere sempre più forte, ma non in modo scandaloso ed è lui ad arrendersi per primo, dice che è meglio smetterla prima che non possa più rispondere di sè.
"Io te l'avevo detto che la carne è debole e come vedi è bastato molto poco per farti gettare la spugna, ma conto che altri giochini come questi si possano ripetere". Le nostre labbra si sfiorano e per un momento ho la voglia, quasi irrefrenabile, di buttarmi e assaggiare il sapore che ha la forma di quella bocca, ma come ho detto, ci vuole ben altro per farmi cadere in tentazione.
Ci allontaniamo e sento ancora il calore del suo corpo sul palmo delle mie mani.
Ruben scosta la tenda e la commessa ha un'espressione che proprio non si può descrivere, è qualcosa più che divertente.
Siamo riusciti nel nostro intento. Poi con voce brusca Ruben mi dice che dobbiamo andarcene; di sicuro dev'essere perchè vuole riprendere lucidità di sè.
Lascio il completino da qualche parte e usciamo anche dal negozio.
"E' stato divertente, no?". Rido davvero come una matta. "Vuoi ripetere l'esperienza o pensi che per te sia troppo?". E gli passo distrattamente un dito su tutto il petto, con un sorrisino ammiccante.. -
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Usciamo dal negozio seguiti dallo sguardo attonito della commessa
Poveretta!
Scar propone di fare altri giochetti simili a quello improvvisato nel camerino e sicuramnte non si riferisce allo spettacolino finto ma bensì alla provocazione vera e propria.
« Potrei anche prendere in considerazione la tua proposta Scar, ma non lo farò!..» le dico serio « e sai perchè? Mi piaci è vero, mi sento terribilmente attratto dal tuo corpo, ma non voglio rovinare tutto solo per passarmi lo sfizio di portarti a letto.»Il mio sguardo si spostò languidamente sul suo corpo come se la stessi realmente accarezzando, si poso sul suo seno ben delineato dalla maglietta e sui suoi fianchi.
Per quanto fosse piacevole la prospettiva di fare l’amore con lei, e non avevo alcun dubbio che sarebbe stato fantastico, non volevo correre il rischio di rovinare quello che stava nascendo fra noi.
Rialzai gli occhi verso il suo volto e sospirai
«Sarà un vero peccato non poterlo fare» e le sorrisi malizioso e impertinente poi prosegui
«Ho capito che pensi di saperti controllare, molto probabilmente sei abituata a farlo..ma non pensare di farcela con me, non voglio essere presuntuoso ma ti posso assicurare che se mi metto di impegno posso farti crollare quando voglio... »le faccio un cenno per zittirla «Non ho finito quindi stai per favore un momento buona..te l'ho detto voglio considerarti solo un amica e quindi basta giochetti tentatori..mi arrendo non so resisterti...ma non ti porterò a letto se è a questo che vuoi arrivare..solo amici stop!»conclusi serio e determinato.
La spintonai un poco giocosamente e cameratescamente «Dai Scar ammettilo ti è mai capitato uno "schizzato" come me tra i tuoi amici? sei pronta a rinunciare a una così divertente compagnia per un poco di sesso frenato? Va bene molto sesso sfrenato» e le sorrisi arcuando le sopraciglia in modo buffo.
Edited by guerriera - 23/10/2011, 16:53. -
»Astrið von Harðenberg«© .
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Aspetto la sua risposta, che non tarda ad arrivare.
Lo ascolto parlare e la parte in cui dice di essere attratto dal mio corpo è come musica per le mie orecchie, anche se ha precisato di non voler rovinare questa amicizia che sta nascendo solo per un capriccio del suo istinto, ma già l'idea che mi trovi irresistibile, per il momento, può bastarmi.
Fa una pausa e vedo che il suo sguardo mi accarezza languidamente, si posa su diverse parti del mio corpo, ma si sofferma molto sui seni e sui fianchi. Quasi mi sembra di poter sentire le sue mani, come poco fa nel camerino, e l'idea che un giorno, forse molto lontano, possa accadere davvero una cosa del genere mi fa sorridere. Mi viene da pensare che uno come lui sia davvero un amante focoso e pieno di sorprese, ma d'altro canto, per quel che ho capito osservandolo da vicino, è per metà licantropo e TUTTI sanno quanto queste creature siano passionali e possessive quando si tratta di farci l'amore, ma perchè lasciare che l'ardore si consumi subito, è meglio aspettare e poi Ruben mi piace davvero, ammetto che forse sta smuovendo la mia barriera di resistenza, ma come dice lui, non roviniamo tutto, vediamo prima cosa succederà.
Il suo sguardo si decide a ritornare sul mio viso e continua con il suo discorso, solo che ad un certo punto sono pronta ad intervenire, per la sua affermazione che impegnandosi potrebbe farmi cadere ai suoi piedi, però mi zittisce con un gesto, non è qualcosa di prepotente, ma solo un modo gentile per permettergli di finire ciò che sta dicendo; non sono abituata ad essere tratta in quel modo, se io voglio parlare, lo faccio, però so che forse è meglio lasciarlo continuare, poi caso mai gliene dico quattro.
Quando conclude il tutto dicendo che saremo solo amici, sento il suo tono deciso e il suo volto severo, crede davvero in tutto quello che ha detto e la cosa mi piace, è molto spontaneo, come dicevo, e sincero, ha persino ammesso di non sapermi resistere!
Lo guardo, quasi rapita per quel suo modo di fare, mi sembra uno di quei ragazzini che fanno chiarezza su ciò che provano verso una donna matura, consapevoli del fatto di non poterla avere, ma che comunque rischiano il tutto e per tutto andando dall'interessata e dichiarandosi.
Oddio, sarà meglio che pensieri come questo li cancelli... mi fanno sentire più vecchia!
Mi spintona in modo giocoso e per un attimo mi sembra di trovarmi insieme a Mistral, il mio Mist... chissà se sarà già arrivato a casa, spero tanto di no perchè, per come lo conosco, si arrabbierebbe vedendo che non c'è nessuno ad accoglierlo.
"Ruben, amico mio, tu sei stato più che sincero con me e anche io voglio fare lo stesso con te. Tu mi piaci e non montarti la testa, dico che mi piace la tua compagnia, so che insieme ci divertiremo come pazzi, combinandone di cotte e di crude e facendo diventare rossi i capelli delle varie commesse che avranno la sfortuna di incontrarci, però come dico sempre io: vedere ma non toccare, nel senso che non occorrerà che indossi una cintura di castità quando faremo i nostri giochini, posso pensare io a controllare entrambi". Mi avvicino al suo orecchio e gli sussurro le altre cose che ho da dire. "Ti confido un piccolo segreto: prima, nel camerino, c'è stato un momento in cui avrei voluto trovarmi da tutt'altra parte per testare quanto potresti valere come amante. Tu stesso mi dicevi prima al bar di essere piuttosto possessivo e questo per me è sinonimo di selvaggio e credo ti abbia capito a cosa mi riferisco; quando si tratta di trascorrere notti di sfrenata passione, ti assicuro che neppure io scherzo, so essere un'ottima cacciatrice, se lo voglio". Emetto un sospiro che farebbe impazzire qualsiasi ragazzo sulla faccia della Terra, poi mi scosto lentamente. "Mi è piaciuto quando mi hai chiamata Scar". E gli strizzo l'occhio. "Sta' attento, potrei farti lo stesso discorso del bambolina di poco fa...". Poi scoppio a ridere. "Perdonami, ti chiedo scusa... hai detto che non sai resistermi e io non resisto alla voglia che mi fai venire di provocarti... Non ti voglio prendere in giro, credimi, solo che...". Lascio la frase campata in aria e gli sfioro la punta del naso con l'indice. "... Ad ogni modo prometto di impegnarmi seriamente per essere solo una buona amica, ok?". Mi avvicino e gli do un bacio sulla guancia, sentendo il suo respiro sfiorarmi il collo.
Per un brevissimo secondo quasi ho voglia di baciarlo, poi però sbatto le palpebre e torno in me.
Che diavolo ti prende,Scar?! Tu sei una che non cede, sono gli altri a dover cadere ai tuoi piedi!.
Mi scosto e prendo le sue mani nelle mie.
"E ora, dopo questa nostra confessione-barra-chiarimento, che si fa?". Domando con la mia solita aria innocente (fintamente innocente, ovviamente).. -
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Ascolto la sua risposta guardandola intensamente, nei suoi occhi viaggia una fiamma che sta in mezzo fra il puro divertimento e un ombra di desisderio.
Mi risponde come mi aspettavo non lasciandosi scappare l'occasione di una nuova provocazione dicendomi che riconosce che insieme a letto saremmo strepitosi, e riconosce sincermente il potere sensuale della mia razza ma finisce col darmi in parte ragione.
Tiro un sospiro di sollievo, ma sono anche un pò amareggiato di solito il discorso sull'amicizia fa presa diversamente sulle donne che tentano ugualmente di affermare la loro capacità di seduzione, ad una donna non va mai bene l'essere considerata alla stregua di una amica fraterna specie se la stessa e attratta fisicamente e Scar lo è sicuramente, riesco a percepirne chiaramente l'odore.
Comunque sono convinto che rispetterà almeno al momento la mia decisione anche se va matta per le provocazioni.
Del resto anch'io ma di solito concludo la faccenda sempre in posizione orizzontale.
Ridendo glielo dico pure a lei.
«Se devo dirla tutta il nostro giochino seduttivo mi prende molto, amo le provocazioni ma il fatto è... che la donna con cui gioco di solito finisce sempre in posizione orizzontale, nuda e soddisfatta e non credo sia il nostro caso ...comunque sono disposto a non mettere la cintura di castità ma ricordati è una decisione tua e ti prendi tutte le responsabilità se la situazione precipita» e le sorrido seducente ammiccando.
Poi mi lancia un ulteriore provocazione, ma si scusa quasi immediatamnte.
«No non ti scusare! è assodato che ti diverti un mondo a farmi perdere lucidità..e questo in un certo senso posso reggerlo, ma evita di starmi troppo vicina in fin dei conti la carne.. come hai detto tu è debole almeno che...non è proprio li che vuoi arrivare...da quanto tempo non hai un uomo Scar?? » chiedo insinuante mentre mi avvicino di un passo e le prendo la mano per tirarla verso di me. Non appena sento la reazione del suo corpo al mio, continuo avvicinadomi al suo orecchio «Sarà che forse aspetti da troppo e non resisti più alla tentazione e vuoi portarmi a cedere così da non perderci la faccia...lo puoi dire sai??»concludo con voce rauca a un passo dal perdermi, lascio che la punta della mia lingua giochi con il suo lobo.Le mie mani la bloccano ai fianchi ferme e decise, mentre lascio che il mio bacino la sfiori.La sento contorcersi sotto il mio tocco e trattenere il fiato.Anch'io sto per cedere ma non le voglio dare la soddisfazione di avere l'ultima parola quindi alla fine mentre ancora la stuzzico con la lingua le sussurro «dai...dì... per favore??» e mi allontano ridendo e fingendo un totale distacco.
Un punto per me bellezza!!Vuoi la guerra ..bene l'avrai.
« Un altro giro pazzo per negozi?» propongo tranquillo rispondendo alla fine alla sua domanda.
Edited by guerriera - 23/10/2011, 19:38. -
»Astrið von Harðenberg«© .
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Sono famosa per il mio temperamento, la mia irascibilità e il mio essere permalosa, molto permalosa, così alla domanda insolente di Ruben su quanto tempo non sto con un uomo, giuro che sono sul punto di spingerlo via, non prima di avergli mollato un bel ceffone su quella faccia da schiffi che si ritrova, però mi tira a sè, quasi con prepotenza, e la mia rabbia sembra bloccarsi, specialmente quando la sua lingua stuzzica il mio lobo. Il mio corpo mi tradisce e la reazione che ho è evidente ad entrambi. Deglutisco.
Le sue mani si impossessano dei miei fiaNchi e i nostri bacini si incontrano... sembra proprio che ora sia lui a godersi la sua rivincita, che pare abbia calcolato nei minimi particolari.
Uno spasmo (che sia dannato!!) mi attraversa come una forte scossa e smetto di respirare.
Lo odio... forse non avrei dovuto dirgli quanto mi piacE... però è anche vero che sono stata io a provocarlo... lui comunque non doveva permettersi di comportarsi così!
Dentro, nella mia testa, vorrei prenderlo per il collo, ma i miei ormoni sono impazziti e vanno per conto loro.
Alla fine, parte con un'altra provocazione, e penso che questa volta me la paga!!
"Forse non mi sono spiegata chiaramente, quelli che pregano sono gli altri, NON IO, cerca di rassegnarti". Il mio tono è aggressivo, ma porta con sè un pizzico di malizia.
Cerco di riprendermi, non voglio sbraitare come un cane rabbioso, così prendo un bel respiro profondo e mi schiarisco la voce.
Poi il mio sguardo va a capitare sull'orologio di una vetrina e noto che è già molto tardi. Mistral sarà sicuramente già a casa!
"Dato che mi sembra di averti tentato abbastanza, voglio risparmiarti ulteriori fatiche, so bene di aver detto che pensavo io a controllare entrambi, ma ora come ora non ne sarei in grado, sia chiaro, il fatto che ci piacciamo non c'entra nulla, solo che il mio migliore amico dev'essere già arrivato e io dovrei andare. Mi dispiace di non poter continuare a creare scompiglio, giuro che mi diverte un mondo vedere le facce allibite di tutte queste persone quando ci sentono dire certe cose, ma non vedo l'ora di riabbracciare il mio amico. Preciso che non ti sto scaricando, semplicemente rimandiamo tutto a un altro giorno". E sorrido rassicurante, poi però scatta qualcosa in me, come se una strana forza non volesse del tutto lasciarlo andare. "Senti, visto che mi sembra di aver capito che non hai da fare nulla di interessante, ti andrebbe di accompagnarmi a casa?". E sfoggio uno dei miei sguardi, quelli a cui nessuno sa resistere e spero davvero che Ruben accetti. "Se va tutto come penso, magari puoi fermarti per bere qualcosa con noi..."
Certo, Mistral permettendo... ma questo non lo dico.
Non so cosa potrebbe rispondere, allora agisco d'immediato, non gli lascio nemmeno il tempo di fiatare.
"Bene, perfetto, è deciso!". Lo prendo per mano e lo trascino fuori dal centro commerciale. "Grazie sei un vero amore nel volermi accompagnare... Anche se non hai risposto, ho supposto che la mia conpagnia non ti dispiacerebbe per un altro po' ". E gli sorrido sincera, questa volta niente provocazioni, non voglio rischiare di lasciarlo andare, non per il momento, almeno.
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Edited by »Astrið von Harðenberg«© - 23/10/2011, 20:23. -
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Uhmmm sento odore di rabbia e risentimento
Qualcosa di selvaggio è nell'aria, avrò sottovalutato la sua autoironia,,dopotutto io stavo ancora scherzando, non mi aspettavo che se la prendesse, magari avevo centrato il problema ma questo mi sarei guardato bene dal dirglielo.
Forse ho esagerato un pò ma dopotutto se l'è cercata lei, non mi doveva provocare a quel modo e io mi conosco spesso mi faccio perndere dall'entusiasmo calcolando male le parole che a volte dico.
Vorrei scusarmi ma non me ne da il tempo cambia dinuovo totalmente atteggiamnto scatenandosi in un monologo sul fatto che gli piacerebbe restare a scherzare li al Centro, ma ha una sorta di appuntamnto con il migliore amico, desumo che arrivi in serata, sembra presa da una forte scarica di adrenalina come se d'un tratto non potesse più fare nient'altro che incontrare quel tizio. infine mi da il contentino dicendomi che magari avremmo potuto bere qualcosa insieme arrivati a casa sua
Ma certo il triangolo perfetto! Tze manco morto!
Mi faccio prendere dalla stizza ma non lo do a vedere, intanto mi intima di accompagnarla a casa e senza darmi il tempo di reagire comincia a trascinarmi verso l'uscita.
Un vero tornado...ma al quanto lunatica e poi c'è quella strana sensazione quando parla dell'amico..che non sia propriamente un amico.mah!!
Interessante sono proprio curioso di vedere come si metteranno le cose fra noi.
La seguo ridendo per il modo in cui mi strattona per un braccio facendosi largo fra la gente.
Comunque neanche a me andava di lasciarla andare almeno per il momento.
CONTINUA AL COTTAGE. -
NIHAL98 .
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CONTINUA DA VILLA DORIAN
Essendo arrivata da poco dovevo comprare molte cose soprattutto abiti perchè uno dei miei bagagliai era stato perso durante il viaggio....Entrai in un negozietto carino pieno di vestiti alla moda e anche vestiti gotici....Mi imbattei in un vestito rosso a maniche lunghe con dei merletti sui bolsi e sull'attaccatura dei bottoni....Come è carino!,i miei occhi si illuminarono e così decisi di prenderlo...Non amavo molto il rosso ma era il colore preferito mia sorella Gledis.
Andai anche al supermercato e comprai cibi,bevande e tutto ciò che mi serviva per il resto del mese.Girai in un lungo e largo il centro commerciale...Avevo notato che c'erano molte streghe in città e ne fui sorpresa...Non sapevo che ci fossero così tante streghe....,pensai e mi accorsi che avevo iniziato ad avere un'espressione triste e mi odiai per questo..Mi sentivo sola...Forse è meglio che io stia sola..., pensai e iniziai a camminare per il centro commerciale sperando senza nemmeno accorgemene che almeno una persona della mia razza si accorgesse di me...
Edited by ladyvishous - 27/6/2012, 13:51. -
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CONTINUA DA LUOGHI CITTADINI: VIALE: VILLA BLACK
Wuauuu, dopo aver passato tutto questo tempo con Damon, FINALMENTE, mi serve un po' di svago e il centro commerciale è l'ideale
Entrai nel centro commerciale e notai che non c'era molta gente, mi feci tutto il giro del piano inferiore del centro, guardai di tutto dai negozi di abiti a quelli che preferivo come l'elettronica e la libreria, in quest'ultima comprai un grande classico che avevo in varie edizioni ormai "Dracula".
Mi diressi verso il piano superiore
ho proprio bisogno di svagarmi senza pensieri, in tanti anni di vita ne ho accumulati parecchi.
Vidi dentro un negozio una ragazza che stava guardando un vestitino rosso davvero carino
però! Ha buon gusto, sarà meglio che non entri.
E rimasi fuori ad osservarla.
CENTRO COMMERCIALE |
