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<<al locale ci sarà di sicuro un bel pò di gente. Arrivata qui mi sono accorta che non ci sono solo umani e vampiri in giro. Mi piacerebbe dare un'occhiata. >> le sorrisi
<<allora, andiamo?>>
Edited by Hermy89 - 8/10/2011, 17:33
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XxMarTineTTaxX .
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Annuii decisa e mi spolverai i vestiti.
<<okei andiamo!>> dissi cominciando a camminare.
CONTINUA A LOCALE NOTTURNO. -
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<<andiamo>> Cominciai a camminare
CONTINUA AL LOCALE NOTTURNO. -
moonlightblu .
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CONTINUA DA: Luoghi cittadini - Città - casa Gilbert
Mi aggiravo tra le lapidi, sapevo benissimo dove andare e mi diressi spedita nella parte più a nord di quel cimitero. Mi abbassai sulle gambe e con la mano scostai le foglie secche e i fiori ormai putridi che nascondevano i nomi sulle due pietre sepolcrali. Leggere quei nomi mi riempiva il cuore di dolore, era come se fossero morti il giorno prima, sentivo la ferita nel mio animo, mai cicatrizzata completamente, aprirsi e iniziare di nuovo a sanguinare.
Thomas Gilbert ed Elizabeth Morrow.
Due nomi comuni ad un semplice osservatore, ma erano i miei genitori, coloro che mi avevano cresciuta, coccolata, protetta ed amata come nessun altro nella mia giovane esistenza, tanto da dare la loro vita per salvare la mia. Non me lo ero mai perdonato. A nulla serviva ripetermi che non era giusto nei loro confronti. Se avevano fatto un simile sacrificio era per farmi avere una vita lunga, felice e piena di emozioni. Ma non ci riuscivo. Nella mia mente solo una cosa era chiara: loro non c'erano più a causa mia, perchè io mi annoiavo ad una stupida festa e avevo chiesto loro di venirmi a prendere.
Se avessi sopportato, se avessi avuto più pazienza, se magari non ci fossi proprio andata, se...se..se...
Io ero viva e loro adesso sepolti in quel luogo freddo e umido senza più un futuro, senza poter più crescere i propri figli e perchè no, dei nipoti ai quali dargli il tanto amore che solo loro sapevano dare.
<<mamma...papà... sono qui, sono tornata nella casa in cui sono nata e cresciuta, ma è così vuota adesso, così fredda, così dannatamente silenziosa. Mi mancate... mi mancano i vostri sorrisi, i vostri abbracci, i vostri baci... mi mancano persino le liti, le discussioni per essere rincasata tardi, le divergenze su cosa fare del mio futuro, persino le punizioni e le porte che sbattevano, le cene saltate, i pianti inconsolabili. Ricordo che non duravano molto, venivate sempre a vedere come stavo, l'uno all'insaputa dell'altro, portandomi latte caldo e biscotti fatti in casa...Dio.... mi sembra di sentirne il profumo...No...non piangerò, sarò forte, sarò coraggiosa, sarò come una Gilbert dev'essere, ma statemi vicino...fatemi sentire la vostra presenza... aiutatemi...guidate i miei passi affinchè non smarrisca la retta via...vi amo tanto...tanto...tanto....>>
Appoggiai i fiori freschi che avevo comprato prima di recarmi al cimitero, erano camelie bianche i fiori preferiti di mia madre. M'inginocchiai davanti a quelle due tombe così care e pregai per le anime dei miei genitori affinchè trovassero pace in una vita migliore. Nel frattempo calarono le tenebre..... -
moonlightblu .
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Ero immersa nelle mie preghiere quando un urlo straziante lacerò il silenzio di quel luogo gelandomi il sangue nelle vene. Balzai in piedi con uno scatto così veloce da farmi girare la testa. Chi mai urlava in quel modo così agghiacciante e disperato? Il buon senso mi diceva di montare subito in auto e filare via, ma quando mai ero stata una ragazza prudente e assennata? Quasi senza accorgermene mi ritrovai a muovermi nella direzione in cui sentivo tanta disperazione.....
CONTINUA IN: luoghi naturali - Cimitero - Cripta Bredisc. -
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CONTINUA DA: VIALE - DIMORA SPADA
Costeggiai con la moto il perimetro del cimitero.. parcheggiai la moto fuori ed entrai.
Mi incamminai lungo un sentiero studiando con attenzione le lapidi che mano a mano superavo.
Aprii il collegamento che avevo con l'oltretomba..che mi piacesse o no la connessione con i morti ed il loro spirito era viscerale.
Devo trovare una fonte potente di energia..deve essere antico il morto.
Sentii dei passi dietro di me..e dall'odore sapevo che si trattava di John.
< John hai portato tutto?? ..appena te lo dico io dovrai scavare. >
John mi guardò perplesso..immaginavo che avesse capito che dovevamo disseppellire un morto.
Sondai con il mio potere l'intero cimitero in cerca del morto giusto.
< Eccolooo!! John seguimi l'ho trovato!!!> urlai con entusiasmo.
La tomba ovvero la lapide era vecchia di qualche centinaio di anni.. coperta interamente dalla vegetazione non si riusciva a leggere neanche l'incisione sulla pietra..cosi mi avvicinai e con le mani strappai via parte delle piante che vi erano cresciute sopra. Lessi il nome.
Antonia Christine Morgan. Morta nel 1689.
Ottimo!!! ti sento Antonia sei stata tu a chiamarmi..il tuo spirito è intrappolato in questo cimitero..sei agitata e vuoi vendetta..ma non me ne frega un cazzo mi darai ciò che voglio!!!
< John scava qui.. faremo due chiacchiere con Antonia>gli ordinai.
John estrasse la pala e iniziò a scavare intorno alla tomba..ma era di una lentezza da far cascare le braccia. Mi incazzai e avvicinandomi a John lo presi per il collo della camicia e gli dissi
< TI DEVI MUOVERE..VUOI CHE QUALCUNO CI VEDA PROFANARE UNA TOMBA STUPIDO UMANO??..SCAVA!! FORZA CON QUESTE BRACCIA CAZZOO!! OPPURE VUOI CHE SCAVI IO..MA SE LO FACCIO TI SOTTERRO VIVO JOHN.>
lo guardai scuro in volto..i miei occhi si fecero grigi come mercurio liquido.
Cosi il servo si dette da fare e in poco tempo portò la cassa da morto alla luce. Presi il piede di porco e feci leva nel legno ormai quasi marcio per aprire la bara.
Con una leggera pressione sfondai la cassa e vennero alla luce le ossa di Antonia.
Circondai la bara con il sale in modo tale da tenere lo spirito di Antonia intrappolato in quel cerchio, una volta evocata poteva tentare di assalire qualcuno..magari John e prosciugarlo della sua energia vitale.
Portai il polso alla bocca e con i canini mi ferii facendo sgorgare il sangue. Feci cadere le gocce di sangue sulle ossa della morta e la chiamai a me.
< Antonia Christine Morgan reclamo il tuo spirito.. vieni da me è un ordine.>
I morti dovevano per forza obbedirmi..ero un negromante dalla nascita, il mio volere era legge per loro..ero molto potente sarei stato in grado di resuscitare l'intero cimitero e servirmi di loro.
Una corrente di aria gelida ci investì..
Antonia è qui.
Sentivo John tremare dalla paura. I fantasmi fanno un certo effetto agli umani, ma non a me..
Nel mio corpo scorreva potere derivato dai morti, freddo e ghiacciato. Antonia si mostrò a noi e allungò una mano spettrale sul mio braccio..Strinse con forza. Dalla sua bocca uscirono dei suoni indistinti che solo io potevo capire..il linguaggio dei morti era come una seconda lingua per me.
Lei voleva essere nutrita per avere la possibilità di lasciare questo luogo e perseguitare l'intera generazione dei bastardi che l'avevano ammazzata.
< Eri una veggente Antonia.. mostrami mio figlio e ti donerò di nuovo la vita.>
Accettò lo scambio..anche se era costretta a farlo...non aveva scelta, le avevo dato un ordine.
Il suo spettro mi circondò interamente..si strinse a me circondandomi la vita con entrambe le braccia. Era una sensazione sgradevole averla cosi premuta contro il mio corpo.. gelida, un gelo terribile appartenente alla morte.
Si allungò verso di me e mi baciò. Il suo potere penetrò dentro di me, un vortice di freddo e morte mi invase.
Che brutta sensazione sentire di nuovo il sapore della morte.
L'avevo provato in prima persona quando Kilian mi aveva ucciso. Ripensai quei momenti e la rabbia mi divorò l'anima.
Bastardo! ..striscerai ai miei piedi.
Con il sapere di Antonia venni a conoscenza di tutto ciò che la mia creatura stava facendo sul lungomare.
Sei vivo figlio mio..non riesco a capire perchè riesci sempre a salvarti il culo..RAPHAEL COME HAI OSATO MARCHIARE UNA MIA CREATURA??..PRESTO RAGGIUNGERAI TUO FRATELLO.. ed io sarò libero. pensai deliziato.
Mi staccai da lei e le ordinai di sparire dalla mia vista. Antonia era furiosa, si dimenava,il suo spirito diventò sempre più agitato e incazzato.
< TORNA NEL REGNO DEI MORTI ANTONIA CHRISTINE MORGAN...non ho più bisogno di te> le ordinai.
Quello spirito pazzo ormai imbestialito dovette arrendersi e tornare da dove era venuta.
Mi voltai verso John e lo vidi più pallido in volto della morta.
< Avanti John sistema tutto.. rimetti a posto la lapide e sotterra la bara...io devo riposarmi ho un'emicrania pazzesca porca puttana.>
John iniziò a sistemare tutto.
Io invece mi poggiai su una lapide massaggiandomi la fronte..evocare un morto era sempre dannatamente doloroso.. -
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CONTINUA DA CIMITERO - CELLA BREDISC NEI SOTTERRANEI 
chiusi velocemente il cancello del sotterraneo dietro di me e mi incamminai, volevo andare dalle mie donne per dire che non ero più un assassino, il demone era vivo grazie a me, feci però solo pochi metri arrivando alla via delle lapidi antiche , rumori molesti e sinistri provenivano da quell'area del cimitero...
"Chi cazzo c'è qui dove nessuno si vede da secoli?" mi avvicinai verso quei rumori e vidi un umano che buttava del terreno sopra ad un fosso e poco più distante un ragazzo appoggiato su una lapide che si massaggiava la fronte...
"Porca di quella puttana quello umano non è... ed hanno profanato una tomba?"
li guardai interessato da dietro un cipresso... ma non ero tipo da fare il guardone poi era un problema loro se agivano così senza prendere precauzioni... quindi avanzai a grandi falcate sulla via passando automaticamente davanti a loro visto che erano sul mio cammino d'uscita dal cimitero...
camminavo a passo lento con le mani in tasca...
lanciai un fischio verso i due...
<fiuuuuuuuuuuuuh>
sussultarono... gli occhi dell'umano era pieni di lacrime impauriti
"poveretto"
mentre il ragazzo aveva un'aria fiera ma stanca...
mi fermai... presi il sigaro con una mano tirai una bella boccata sbuffai e poi lanciai con le dita il sigaro ancora acceso nel fosso dove l'umano stava facendo lo sporco lavoro...
<ragazzi, ragazzi... io se fossi in voi, farei le cose più alle svelta...qualcuno potrebbe scoprirvi...> dissi divertito guardando ironicamente la creatura soprannaturale...
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Con la fronte corrucciata cercavo di alleviare il dolore facendo dei massaggi circolari..sapevo che a breve sarebbe scomparso..lasciando soltanto quella sensazione di gelo alle membra per diverse ore.
Devo riportare Kilian a casa e trovare un modo per eliminare quel fottuto marchio del cazzo.. altrimenti mi troverò Raphael alle costole e invece di essere io a dargli la caccia sarà lui a localizzarmi per primo. Porca puttana!
Fui interrotto dai miei problemi al suono di un fischio..
Che è stato??? Chi cazzo è? sussultai non me lo aspettavo di trovare qualcuno a quest'ora nel cimitero.
Alzai lo sguardo e lo puntai su un bel ragazzone moro intento a fumare un sigaro.
Mi fissava. Fece un ultimo tiro al sigaro e lo lanciò nel fosso dove John impaurito stava spalando.
Ma guarda sto stronzo di umano del cazzo se deve mettersi a frignare ora...lo fulminai con gli occhi. Lo avrei punito per quella debolezza.
Il ragazzo che non era umano mi disse ironicamente che avremmo dovuto fare presto se non volevamo essere scoperti.
Lo fissai negli occhi incuriosito dalla sua apparizione e gli dissi
< A quest'ora tarda in un cimitero chi vuoi che mi scopra. Io ho profanato una tomba ma tu che ti aggiri qui non mi sembri un moralista del cazzo che ha voglia di far prediche.> e puntai gli occhi sul sigaro ancora acceso caduto sulla terra smossa da John..proprio nel punto esatto dove era sotterrata la cassa da morto.
< AHAHAHAH Antonia non ne sarà felice!!... John muoviti e sistema tutto cazzo.> risi divertito..
Mi scostai dalla lapide e feci qualche passo vicino al ragazzone.
Un creatura dalla doppia natura.
Gli tesi la mano < Sono Alexandre.. tu chi sei? > gli dissi guardandolo fisso negli occhi.. -
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lo colsi impreparato e la sua reazione sorpresa alimentò la mia curiosità...
"perchè profanavano una tomba?"
era una osservatore... in un attimo mi fece come una radiografia i suoi occhi mi scorrevano addosso dai piedi passando per il centro dei miei pantaloni fino ai capelli... il ragazzo voleva scherzare... mi accuso di esser anch'io a quell'ora nel cimitero...quindi di prediche non ne potevo fare... aveva ragione da vendere quindi decisi di tenermelo buono... mentre lui profanava una tomba io avevo riportato indietro un morto con una strega e quel morto ora lo avevo fatto mio prigioniero... alzai le mani in segno di resa sorridendo...
<mai, non sono un tipo da prediche , posso dar consigli specialmente a chi gioca con il fuoco come spesso faccio io...> e lo guardai negli occhi... per poi voltarmi verso il fosso con l'umano... e ritornai subito a guardarlo negli occhi... insomma gli avevo fatto capire che avevo capito tutto... si presentò ...
"Alexandre bel nome" lo guardai anche io lanciandogli lo stesso sguardo radiografico che mi aveva fatto... era un bel pezzo di uomo... provocante e scattante... mi poteva tornare utile... gli strinsi forte la mano...
<io posso essere ... il tuo incubo> gli sorrisi ... ma continuai <ma tu chiamami Kristofer...>
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Lo studiai attentamente.. valutando con estrema attenzione chi avevo di fronte.
Bel ragazzo, potente e con l'aria di chi sà il fatto suo. Mi piaceva come tipo.. anche perchè non mi aveva accusato di nulla..senza fare domande..insomma si era fatto i cazzi suoi.
Alzò le mani in segno di resa dicendo che non era il tipo da prediche.
Perfetto. Le prediche mi fanno imbestialire.
< Sono aperto ai consigli..ma non è detto che io li ascolti.. odori di morte e magia anche tu.> e gli sorrisi interessato < Mi piace chi è abile a giocare con il fuoco.>
Mi fece capire che aveva intuito cosa avessi fatto. Ma anche lui aveva l'aria di chi nascondesse qualcosa.
Gli rivolsi un cenno di intesa..entrambi ci eravamo occupati dei nostri affari.
Ricambiò la stretta stringendo forte la mano.. presentandosi con il nome di Kristofer..il mio incubo.
Un uomo con gli attributi, interessante.
Anche lui mi studiò per bene..facendo le sue valutazioni.
Non è uno sprovveduto. Un incontro interessante.. ho la vaga sensazione che questo sia il suo territorio. Bene! Cosi ho il modo di farmi un'idea della zona..visto che ho deciso di stabilirmi qui.
Lo guardai inclinando un lato della testa.. il mio incubo.
< Come vuoi Kristofer sei vuoi essere il mio incubo ciò può solo piacermi .. sono quanto più si possa avvicinare al concetto di incubo>
Non smisi di osservarlo mentre accesi una sigaretta. Aspirai e cacciai via il fumo dai polmoni..
< Ho preso casa in città. Sono Romano, ma francese di adozione. Sei tu a controllare la zona? > gli dissi guardandolo con sguardo deciso.
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il ragazzo aveva davvero due gran palle lo notai facilmente... non era intimorito dalla mia presenza e voleva saperne di più, tant'è vero che subito si rilassò accendendosi una sigaretta, mi passai una mano tra i capelli quando capì facilmente che odoravo di morte... mi piaceva da sempre ero attirato dalle ragazze e dai ragazzi con le palle che non si facevano mettere i piedi in testa da nessuno...
<ebbene si, io e la morte andiamo spesso a braccetto Alexandre il fuoco lo mangio ogni mattina a colazione...> inarcai un sorriso solo sul laterale del viso in modo ironico... feci qualche passo accostandomi ad una quercia e mi appoggiai con la schiena guardandolo ed incrociando le braccia... mi disse che era romano ma francese di adozione...
"Per dio! un'altro francese!..." alzai lo sguardo al cielo.. ricordavo che il vampiro di Manuel quel Kilian era francese...
<odio la francia...ma tu sei un francese interessante, spero che mi farai ricredere sul brutto conto che ho dei francesi...> alzai un sopracciglio provocandolo... questo ragazzo aveva un potere oscuro, un potere che poteva interessarmi, potevo portarlo dalla mia parte, un alleato per dare delle giuste punizioni a Manuel... mi scostai dalla quercia e mi avvicinai a lui aveva la sigaretta tra le dita...
<mi fai fare un tiro?> gli dissi?
<questo lato del cimitero è tutto di mia proprietà lo guardo da secoli...> lo guardai dritto negli occhi... mangiandomelo... strane sensazioni avvertivo guardandolo ...potere potere oscuro e mi piaceva...
<ma potrei aver bisogno di qualche collaboratore fidato... magari di persone nuove che non sono molte conosciute in zona arrivate da poco in città> gli sorrisi divertito... ero uno spasso chiacchierare per metafore con questo ragazzo...
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< La morte ha il suo fascino cosi come le tenebre ed il potere>..lo guardai appoggiarsi con la schiena ad una quercia incrociò le braccia al petto e gli occhi mi caddero sui muscoli guizzanti delle braccia e sul petto contratto..
Bell'esemplare di maschio. Lo guardai in modo malizioso.
Odiava la Francia cosi come i francesi ..come non dargli torto. Dopo tutto a me non me ne fregava un cazzo di loro. Amavo la mia terra di origine. La mia Roma. In Francia avevo avuto solo la mia base di potere.
< Come te odio anche io la Francia> gli sorrisi divertito rispondendo alla sua provocazione e continuai < ...per me è un luogo di morte.> feci un altro tiro dalla sigaretta continuando a parlargli con tranquillità < ..la mia morte Kristofer. Alleva con cura un francese e ti ritrovi a bruciare all'inferno per cinquant'anni. Pezzo di merda! ..> storsi un lato della bocca in un ghigno di rabbia.
Si scostò dalla quercia e mi venne vicino voleva fare un tirò dalla mia sigaretta.
Cosi accostai la sigaretta alle sue labbra sfiorando leggeremente la bocca con le dita. Erano calde e morbide. Incrociai i suoi occhi di un intenso color nocciola.
Mi disse che questa parte del cimitero apparteneva a lui. Mi mangiava con gli occhi era attratto da me..sentivo che gli piaceva la mia oscurità..
Per forza deve essere per quello. Non sono famoso per aver una faccia da bravo ragazzo.
Mi morsi il labbro..sentire i suoi occhi caldi posati nei miei grigi e freddi .. permise al gelo che provavo di abbandonare il mio corpo.
Mi disse di avere bisogno di qualcuno di fidato che collaborasse con lui.
Cosi lo guardai interessato
< Dipende ciò che hai da propormi Kristofer.. ti avviso già da ora che non sono interessato a cose benevoli..il bene mi fa schifo!. Non c'è alcuna traccia di bene e pietà nella mia anima.. la mia natura per metà demoniaca non lo consente. Sono un mezzo sangue proprio come te..> e gli rivolsi un sorriso provocatorio.
Meglio mettere in chiaro le cose. Avrei accettato solo se avesse avuto qualcosa di losco da offrirmi. Sò divertirmi solo cosi.. -
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il ragazzo si faceva sempre più interessante... sprezzante del pericolo sincero e non cercava grane proprio come me però ci tenne a sottolineare che lui ed il bene erano completamente distanti... io invece avevo ritrovato un pò di bene da poco tempo, dovevo far attenzione a non farmi trasportare in un vortice vizioso dove già sapevo che era facile per me caderci dentro, visto che in passato c'ero caduto dentro varie volte... ed avevo fatto sempre di tutto per riemergere, ma non c'ero in parte già caduto uccidendo Manuel? non ci ero ricaduto pochi attimi fa facendo un rito con il riportare un morto in vita? non lo stavo facendo ancora pensando di voler torturare il demone nella cella per l'eternità? la risposta era si... ci ero già caduto anche ora e non potevo dare la colpa a nessuno, se non a me stesso quindi la conoscenza di Alexandre cadde a pennello, non potevo gestire tutta la prigionia di Manuel da solo... e mi dovevo liberare di Prue che avevo visto con i miei occhi... era riluttante a quello che stavo facendo e non potevo rischiare che la strega mandasse tutto a rotoli...
Alexandre mi fece fare un tiro alla sigaretta, inspirai a pieni polmoni, mi stavo rilassando anche io...
<i francesi caro Alexandre ci uniscono... ci fottono sempre...> buttai fuori il fumo
<mi piaci...> gli diedi una piccola pacca sulla spalla per metterlo ancora più a suo agio...
<potrei esser il tuo fratellone più grande, ed i fratelli fanno spesso proposte a cui è difficile dire di no> mostrai con gli occhi l'umano facendogli capire che l'umano poteva sentire e non mi andava di parlare di queste cose davanti ad orecchi indiscreti...
<perchè non ne parliamo in luogo più adatto che dici? visto che sei da poco mi fai vedere la tua sistemazione...?> gli feci un occhiolino simpatico...
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Kristofer è un uomo interessante e sono curioso di sapere che proposta vuole farmi..
Anche lui era rilassato e al momento pareva che andassimo d'accordo.
Magari può sorprendermi questo ragazzo.
Ero stato chiaro con lui non mi piaceva perder tempo con creature non inclini al mio stile di vita. I miei problemi potevano aspettare, mio figlio era vivo e quel bastardo se la sapeva cavare..
Non è ancora tempo di portarlo a casa..devo ancora preparare tutto...e poi sono un padre responsabile una volta tornato a casa resterà per l'eternità sotto il mio controllo.. e stavolta non avrà scampo si piegherà al mio volere.
< Esatto Kristofer, ma possono fotterci una volta..alla seconda strisceranno al nostro volere.> i miei occhi bruciavano per la vendetta che avevo intenzione di assaporare al più presto.
Mi diede una pacca sulle spalle dicendomi che gli piacevo..e gli sorrisi da un angolino della mia bocca in risposta.
< Anche tu mi piaci. > mi fece capire che non voleva parlare alla presenza di John cosi mi rivolsi al servo e gli dissi < John hai la serata libera ..ti dirò io quando rientrare.> e lo liquidai con un gesto sprezzante della mano.
Guardai di nuovo Kristofer e gli dissi
< La cosa desta maggiore curiosità.. seguimi mi sono stabilito in città in un viale privato. Sarai il mio primo ospite ...saremo soli..li potremo parlare senza essere disturbati.>
Posai una mano dietro la sua schiena e gli feci segno di seguirmi
< Vieni fratellone il mio istinto mi dice che non resterò deluso dalla tua proposta...> gli dissi divertito.
CONTINUA IN: VIALE - DIMORA SPADA. -
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Alexandre aveva centrato l'obbiettivo della mia rabbia che a questo punto capii era anche la sua... entrambi avevamo una persona sulle palle che doveva piegarsi al nostro volere per me era Manuel...
"Chissà per lui chi è che devo sottostare al suo volere..." avevo intenzione di scoprirlo... capì che un affare che proponevo io era un signor affare e quindi accettò la mia proposta di andare a casa sua, fece smammare l'umano e ci incamminammo non prima però di aver ricambiato il suo sorriso con uno dei miei migliori sorrisi famelici... dicendogli
<adoro quando le persone strisciano per una giusta causa, il nostro causale incontro sarà di sicuro proficuo...> lasciammo così il cimitero....
continua in VIALE - DIMORA SPADA.
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