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mi sentivo una merda, non riuscivo a guardare le mie donne negli occhi, Iris e Karen erano accorse ansiose per aiutarmi perchè avevano capito che qualcosa non andava... non immaginavano che ero diventato dinuovo un assassino quella notte e custodivo un morto in casa...
"fai schifo Kristofer"
la voce che avevo dentro di me nella mia testa non andava via... mi scostai brusco dai tocchi dellle ragazze mi misi seduto sul letto e mi passai le mani nei capelli... non le guardai una volta negli occhi, non risposi alle loro domande... sentivo però il loro sguardo su di me... mi avvicinai alla finestra scostai le tende ed iniziai...
<io ho fatto una cosa terribile ragazze... non chiedetemi di dirvi cosa ho fatto, non ve lo dirò, vi devo proteggere e ne dovete restare fuori...>
mi girai e le guardai solo allora negli occhi, sapevo di ferirle entrambe... mi avvicinai verso il comodino e presi il cellulare digitai un messaggio ad una persona fidata...
"metti sotto chiave il morto secondo le disposizioni in quel luogo, tra un'ora praticategli i passaggi previsti secondo il piano predisposto per le emergenze"
inviai il messaggio e cancellai per evitare di lasciare tracce... non ero più il Kris che avevano conosciuto durante la festa...
Edited by (Ste) - 10/9/2013, 02:13
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Kris era molto strano, non mi guardò mai una volta negli occhi, cosa che di solito non capitava visto il magnetismo che c'era tra noi era fortissimo
che cosa c'è che lo tormenta?
lo osservai era pensieroso si avvicinò alla finestra e disse di non chiedergli cosa fosse successo
<<se non vuoi non chiedo, sono sicura che quando sarei pronto a dirmi cosa è successo lo farai>>
avevo una voglia matta di abbracciarlo e di dirgli che sarebbe andato tutto bene, ma capii che aveva bisogno di spazio
<<ti dirò solo che ti amo infinitamente indipendentemente dalle tue azioni, non ti amo per quello che fai ma per quello che sei>>. -
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Era dura vederlo comportarsi in quel modo. Fisicamente sembrava che stesse meglio, ma era il suo stato interiore a farmi preoccupare...mi dava l'impressione di una bomba pronta ad esplodere da un momento all'altro...
<te l'ho già detto Kris, non sono qui per giudicarti...sei mio fratello e ti voglio bene, punto. Non conta nient'altro per me. Nessuna domanda uscirà dalla mia bocca...ricordati però che ci sono, per qualsiasi cosa potrai contare su di me...ci sarò sempre.>
Quel suo voler fare tutto da solo senza coinvolgere le persone che gli stavano intorno...mi ricordava molto me stessa...anche io tendevo a comportarmi così...
Speravo con tutto il cuore che mio fratello sapesse cosa stava facendo...ero dannatamente in pena per lui...non solo avevo paura che potesse succedergli qualcosa, avevo anche il timore che potesse compiere qualche azione di cui poi si sarebbe pentito...
Il rimorso è una brutta bestia...è dura conviverci...
Ma non c'era niente che potessi fare o dire...era tutto nelle sue mani...così voleva...avrei rispettato la sua decisione.
<solo una cosa Kris...stai attento..>
Gli dissi queste parole implorandolo con gli occhi.
Edited by ladyvishous - 11/9/2013, 03:19. -
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ascoltare il suono della voce delle ragazze mi infondeva fiducia ma la voce nella mia testa non mi lasciava... le guardavo con uno sguardo distratto mentre guardavo le loro bocche muoversi e parlare la mia testa mi diceva
"sei una merda Kristofer, un assassino spietato occultatore di cadaveri, le perderai... assassino! sei ritornato ad essere solo un assassino!"
scrollai la testa quasi a voler scrollare i pensieri che mi torturavano in quei soli pochi minuti che mi era svegliato... Iris mi disse ancora una volta che mi amava... non ero degno di averla come fidanzata, è una dea... una dea buona, corsi i pochi metri che mi dividevano da lei e mi gettai sul letto, le diedi un bacio dolcissimo e passionale... negli ultimi tempi avevamo avuto poco tempo per stare insieme, non eravamo mai più rimasti soli e desideravo il suo corpo...ma mi ricordai che c'era Karen davanti anche lei sul letto che ci guardava, quindi le strinsi il viso nelle mani scostandole i capelli...
<ti amo anche io non sai neanche tu quanto ti amo, immensamente, sei la luce che ha tagliato il buio nella mia vita ma...> ritornai ad alzarmi e mi avvicnai verso Karen le diedi un bacio sulla fronte e una carezza la volevo già così bene infondo non ci conoscevamo ancora bene... indietreggiai dicendole
<hai una merda di fratello Karen, scusami> gli occhi mi si inumidorono e mi accostai dinuovo alla finestra dove c'era anche una bottiglia di vodka... me la portai alla bocca e feci delle lunghe sorsate sotto gli occhi delle mie donne.... bevvi in pochi sorsi mezza bottiglia, le guardai e confessai in parte l'accaduto
<ho ucciso un uomo stanotte ragazze... ho ucciso un demone... ho ucciso un uomo nella serata della nostra festa Iris...> la guardai cercando perdono con gli occhi <scusami>
<forse non cambierò mai, ma andava fatto...> non aggiunsi altro... ne dissi loro i miei piani ormai sapevano che avevo ucciso e questo bastava dire, rivelare altro significava perderle...
<perdonatemi...>
Edited by (Ste) - 11/9/2013, 19:12. -
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Kris mi si avvicinò e mi travolse con la sua passione come solo lui riusciva a fare, era come se le sue labbra donassero vita al mio corpo.
dio quanto mi mancata
la mia mente vagò per quegli istanti e tornò alla realtà quando ci dovemmo separare.
Non eravamo soli. Kris si avvicinò alla sorella confessandole che era un pessimo fratello
amore perché...
lo guardai con sguardo malinconico, si allontanò di nuovo e andò alla finestra, lo osservai mentre bevve della vodka, confesso di aver ucciso un Demone alla nostra festa.
A quel punto mi alzai andai da lui lo baciai di nuovo senza dire assolutamente niente, volevo fargli capire che per me era tutto ok, che il perdono che mi aveva chiesto era semplicemente una domanda irrilevante, perché glielo avrei concesso a prescindere dalle sue azioni, i nostri corpi erano separati solo dalla bottiglia che aveva ancora in mano, ci feci scivolare anche la mia mentre ancora lo baciavo, la afferrai e solo a quel punto divisi le nostre labbra e bevvi anch'io qualche sorso per poi riposarla
anch'io ho ucciso nel corso della mia vita e non necessariamente dei demoni, chi è senza peccato scagli la prima pietra. -
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Mi diede un bacio sulla fronte ed una carezza...ascoltai poi le sue parole...disse di aver un ucciso un demone, che aveva dovuto farlo...e chiese perdono.
Ma ciò che mi colpì fu un'altra tra le frasi uscite dalla sua bocca: "hai una merda di fratello"...perché si stava facendo del male dicendo una cosa che a me non era passata per la testa neanche per un secondo?
<kris basta, non dirlo più...non sei una merda di fratello. Non avrei potuto avere un fratello migliore...e dimmi...>
Alcune lacrime iniziarono a rigarmi il viso...
<per cosa dovrei scusarti? Per avermi accolta nella tua vita e avermi fatto sentire amata fin da subito? Per aver ucciso quella stronza che mi ha buttata come spazzatura separandomi dalla mia famiglia? Non dire quelle cose di te stesso, non pensarle neanche. E a proposito di ciò che hai fatto stanotte...non ho niente da perdonarti...se hai agito in quel modo significa che avevi le tue ragioni. Sarò sempre dalla tua parte fratello mio.>
Appoggiai una mano sul mio petto all'altezza del cuore...
<qualsiasi cosa tu dica o faccia, sei qui...e qui resterai. Forse non hai capito quanto tu sia importante per me...non esiste cosa al mondo in grado di far diminuire il bene che ti voglio.>
Era vero...anche se ci eravamo trovati da poco, mi sentivo profondamente legata a lui.. -
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le ragazze mi rincuorarono le parole sincere che alla fine mi disse anche mia sorella Karen mi sciolsero e gli occhi stavano per scoppiare di lacrime, Iris e Karen non mi giudicavano e capivano che se agivo in qualche modo non corretto era perchè avevo delle buone ragioni e perdio se le mie ragioni erano state giuste ad uccidere Manuel ma la voce nella mia testa non mi lasciava andare... mi perseguitava, la mia coscienza mi diceva di rimediare in qualche modo se potevo... e dovevo provarci anche se a modo mio...
"Devo agire se no non vivrò più bene..." fui allora dopo il mio pensiero che mi rivolsi verso iris che mi aveva raggiunto accanto a me e le dissi
<amore...> le presi la mano e le baciai il palmo... <va alla festa e fa le mie veci... vai a salutare tutti gli invitati dì a tutti che la festa è finita, l'estate è finita ma rimarrò aperti tutti i locali della festa per sempre sarà la nostra nuova attività di famiglia...feste 24 ore su 24 qualcos sarà modificato vai ad annunciarlo a tutti> la baciai dolcemente sulla bocca a stampo e mi avvicinai a Karen la feci alzare dal letto e l'abbracciai in un abbraccio fortissimo, uno dei più forti nella mia vita che avevo dato finora, quasi soffocandola... il suo profumo... era bellissimo abbracciare una sorella....
<karen sorella mia> la guardai negli occhi <sono così fiero di te e della donna che sei diventata senza una famiglia vera accanto, non cambiare mai...> la baciai su una guacnia e poi mi avviai verso la porta
<ragazze ora devo andare, devo cercare di sistemare alcune cose, forse posso rimediare in parte ai miei errori, mi faccio vivo io... siete nel mio cuore...> le guardai ...uscii dalla stanza, mi fiondai in doccia in 5 minuti ero pronto indossai una camicia verde con un jeans e mi catapultai fuori dal mio attico...
CONTINUA IN CELLA BREDISC NEI SOTTERANEI in cimitero dei luoghi naturali
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Kristofer mi chiese di tornare alla festa, feci un sospiro lui mi baciò dolcemente
odio stare senza di lui
Non potevo non fare ciò che mi chiedeva, lo vedevo già afflitto da molti problemi non mi andava di farlo preoccupare ulteriormente
<<farò come vuoi amore mio ma ti prego fa attenzione>>
Titubai per un attimo
<<e raggiungimi ti prego appena avrai sistemato quello che devi fare>>
CONTINUA IN FESTA DI FIDANZAMENTO - DIVANETTI E GAZEBO. -
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Mio fratello mi strinse forte a sé, ricambiai l'abbraccio appoggiando la testa sul suo petto...quanto tempo sprecato lontani l'uno dall'altra. Adesso sentivo finalmente di aver trovato anche io il mio posto nel mondo...dopo anni ed anni passati a girovagare era giunto il momento di fermarmi...con Kristofer avevo trovato la mia famiglia.
Mi guardò poi negli occhi facendomi commuovere per ciò che mi disse...
<ti adoro Kris, la vita mi ha fatto un enorme regalo dandomi la possibilità di ritrovarti. E' un onore per me essere tua sorella.>
Mi diede un bacio sulla guancia e se ne andò, aveva delle questioni da risolvere...
Anche io avevo qualcosa da risolvere...una questione rimasta in sospeso che mi stava a cuore...Raphael...dovevo tornare alla festa e cercarlo...dovevo assolutamente trovarlo...
CONTINUA IN FESTA DI FIDANZAMENTO - SPIAGGIA E BUFFET. -
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CONTINUA DA DIMORA SPADA
entrai in attico dando dei saluti fugaci al personale delle pulizie che rassettavano il soggiorno andai subito in bagno e mi buttai in doccia dopo aver gettato a terra tutti i vestiti... alzai la manopola alla massima potenza indirizzandomi il getto d'acqua rigorosamente fredda su tutto il mio corpo... Alexandre me lo aveva fatto diventare un'infinita di volte duro... che avevo ancora un'adrenalina che mi pervade tutto... infatti allungai pian piano le mani verso il mio amico fidato che reclamava un pò di attenzione... ma non volevo farmi nulla da solo... non ne avevo voglia... però...
"Iris" pensai... avevo voglia di lei... uscii dalla doccia cercai di asciugarmi un pò e mi misi un grosso asciugamano alla vita...entrai in camera da letto ed uscii fuori la veranda, un'enorme balconata che faceva vedere tutta la città e più in là il mare in lontananza... presi uno dei tanti cellulari in stanza e mandai un sms alla mia ragazza...
"Iris sono a casa... ti voglio... ORA" e cliccai INVIO
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Ormai si era fatto giorno... e di Iris nessuna traccia, avevo non so quante volte percorso camminando la camera da letto aspettandola che sbucasse dalla porta ma niente... mi ero addormantato anche sul letto con la sola asciugamano a coprirmi... quando mi svegliò il suono del cellulare... era un vampiro della stirpe di mezzanotte... Lucan, che mi informò che Tegan era in città ormai stabilmente e magari potevo trovare un alleato nella mia lotta all'ascesa di Littoria ma mi diede un'altra informazione che mai mi sarei aspettato di ricevere...
Armand, mio zio Armand era in città, un mio fedele amico che lo conosceva avendolo visto in una mia foto antica lo aveva visto entrare nel suo night...e subito aveva informato la stirpe... che lo avevo preceduto in pochi attimi subito nel chiamarmi...
<non può essere! Mi ha sempre detto che non voleva venire qui per i tanti ricordi del luogo...> dicevo al cellulare a Lucan , in parte ero felice, stavo ritornando a comporsi tutta la mia famiglia, stimavo mio zio anche se aveva da sempre un lato oscuro che non avevo mai capito... non c'era da fidarsi ma il sangue richiamava sangue... salutai Lucan e mi osservavo il cellullare tra le mani...
"Mio zio è qui... il fratello della puttana di mia madre..." mi alzai... e mi infilai un pantalone...
"Perchè sei venuto qui zia Armand"... dovevo scoprirlo... mi sedetti e sorseggiai un drink che era già preparato su un vassioio...
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CONTINUA DA -LUOGHI DI FESTA -LITORALE -LUNGOMARE
Richiusi il portone dell'attico dietro di me, indossavo ancora il vestito nero corto e attillato della festa, non trovai il tempo di tornare a casa a cambiarmi, da Kristofer avevo alcuni vestiti
e non vedo perché devo sprecare altro tempo...
Col capo feci un cenno al domestico che, sentito il rumore della porta, era venuto a controllare chi era, ovviamente io avevo le chiavi, lui mi rispose altrettanto eloquentemente girando gli occhi verso le scale, come a dirmi che Kristofer era in camera sua.
bene!!!
Presi un respiro profondo e mi avviai, sentivo solo il rumore dei miei tacchi rimbombarmi in testa.
Da quando mi aveva scritto quel messaggio non facevo altro che pensarci... pensare alle sue mani suo mio copro... Alla sua bocca... Alla sua lingua così meravigliosamente esperta...e
BASTA!! La devo smettere di comportarmi da adolescente arrapata. Ma è mai possibile?! non posso correre appena lui mi cerca, che sono la sua bambola gonfiabile?! Devo pensare lucidamente e soprattutto ignorare l'effetto che ha sul mio corpo
Dopo aver fatto questa sorta di auto convincimento, ero pronta per affrontarlo, mi aveva lasciata da sola alla nostra festa per fare non si sa che cosa, un minimo avevo intenzione di farglielo notare...
Arrivata alla porta della sua camera da letto la aprii decisa, avevo già iniziato a parlare, sapendo benissimo che lui era in ascolto già da quando ero sul portico. Il mio battito era decisamente accelerato
<<posso sapere perc...>>
La frase mi morì in gola, quando lo guardai.
Indossava solo i pantaloni ed era seduto su una sedia con un drink in mano, rimasi sulla porta, con le mani dietro la schiena, che stingevano la maniglia quasi a romperla.
ripensandoci... credo che posso correre benissimo appena lui lo desidera
Deglutii continuando a guardarlo senza dire nulla, volevo godermi ancora un po' lo spettacolo, aveva lo sguardo pensieroso, ma il fatto che fosse mezzo nudo, mi distraeva dal chiedergli il motivo.
Con tutto quello che era successo, era passata un eternità da quando eravamo stati soli, forse era anche per quello che mi ero chiusa la porta alle mie spalle, tanto rapidamente quanto l'avevo aperta.
<<come da tua richiesta sono qui>>
Dissi in modo talmente languido che quasi non riconobbi la mia voce...
dio... faccio sul serio? Ci manca solo che lo chiami padrone adesso!
L'unica cosa che mi stava impedendo di mettermi a cavalcioni su di lui e strappargli i pantaloni era la mia stretta sulla benedetta maniglia, che ancora stingevo tra le mani.. -
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FINALMENTE la portà si aprì dopo l'iniziale stupore che provai, avvampai di desiderio nel vederla lì che si reggeva alla maniglia della porta...
"vieni a reggere la mia maniglia..." pensai...
Bellissima e sensuale, ancora avvolta in quel abitino... il seno stretto e bello sodo, grande al punto giusto come piaceva a me reclamava la mia bocca immersa in quel ben di dio... i nostri sguardi si unirono e le sorrisi dolcemente....
"che donna che mi son conquistato... come era possibile che mi stavo facendo tentare da Alexandre?" pensai... passandomi una mano nei capelli mentre lei mi diceva timidamente che era lì... la sua voce aveva un tocco di risentimento, ed aveva tutte le ragioni per gli eventi che si erano svolti di recente, non mi mossi dalla mia posizione... e le dissi
<amore...finalmente... fammi vedere come ti togli questo abitino ora qui... davanti a me...> l'avevo invitata praticamente a farmi uno strip sexy in camera... mi piacevano queste cose... ed al solo pensiero che ora si sarebbe spogliata con movenze sexy me solo per me me lo fece rizzare sull'attenti in pochi secondi... tant'è vero che mentre con una mano reggevo e sorseggiavo il drink con l'altro spostai il mio grosso sesso più di lato per regalargli un pò di spazio... la guardavo dritto negli occhi...
<spogliati e vieni a prendermi Amo'...> le sorrisi famelicamente con i canini del vampiro e del lupo che già mi si intravedevano...
"Cazzo che voglia di riempirla tutta...la amo...che sexy che è..."
Edited by (Ste) - 10/10/2013, 01:02. -
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Mi stava guardando come se volesse mangiarmi, mi chiese di spogliarmi davanti a lui
e se me lo chiede con quel tono come posso disobbedire... Cazzo sto peggiorando ogni minuto che passa... Ma non posso farci niente ho bisogno di sentirlo dentro di me
Rimasi immobile ancora per pochi secondi, stavo seriamente mettendo in dubbio la capacità delle mie gambe di reggermi ancora.
Si passò una mano tra i capelli, stavo attenta ad ogni suo minimo movimento, ad ogni suo minimo respiro, spostò la sua mano sul cavallo dei pantaloni, toccandosi.
quanto vorrei che quella mano fosse la mia...
Istintivamente mi passai la lingua sul labbro inferiore, il mio basso ventre lo stava reclamando sempre di più.
Feci qualche passo avanti, rimanendo ancora distante da lui
se vuole guardare... Farò in modo di soddisfarlo...
Mi abbassai molto lentamente la cerniera del vestito, che terminava all'altezza del mio sedere, lo guardavo negli occhi, per continuate a studiare ogni sua reazione. Il vestito mi scivolo piano lungo tutto il corpo, fermandosi a terra sulle mie caviglie. Sollevai una gamba e poi l'altra, liberandomi completamente. Indossavo un completo intimo di pizzo nero con delle calze autoreggenti, i ricami in tinta con il perizoma brasiliano.
Non mi levai altro, mi avvicinai a lui, tanto da poter stare fra le sue gambe
<<spero che lo spettacolo sai di tuo gradimento>>
Gli dissi provocandolo a bassa voce in tono seducente, e girando su me stessa in modo che avesse anche la visione completa del mio sedere
essere così vicina a lui e non toccarlo è peggio di una tortura... Ma voglio resistere... Anche dopo che mi ha detto di prenderlo, non l'ho ancora nemmeno sfiorato
<<volevi che mi togliessi il vestito, e l'ho fatto...>>
Mi abbassai finchè la mia bocca non fù a pochi centimetri di distanza dal suo orecchio
il suo odore mi sta inebriando, si deve essere fatto la doccia da poco
<<cos'altro vuoi che mi tolga?...>>
Gli abbassai lentamente la cerniere dei pantaloni, sempre attenta a non sfiorarlo nemmeno
<<cos'altro vuoi che faccia?>>
Avevo la sensazione che persino il mio perizoma si stesse bagnando
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il suo profumo di fiori inondò tutta la mia camera da letto, le mie narici si allargarono sempre più per far entrare dentro me tutta l'essenza di Iris... i suoi umori, la sua pelle, la sua passione...
Si sfilò con gran maestria nei gesti il completino... ed avvicinandosi mi torturava facendo la brava bambina... come se io non la conoscessi... ricordavo con estremo piacere la nostra prima volta nella sua villa dei fondatori... per la festa che aveva organizzato... mi leccai le labbra e posai l'eperitivo mi alzai lentamente e sempre in modo lento gli fui vicinola strinsi contro il mio corpo mezzo nudo... il mio cazzo premeva dietro i pantoloni e premetti tutta la mia durezza contro le sue fantastiche mutandine... iniziai a baciarla.sulla bocca sul cazzo gli morsi l'orecchio punzecchiandolo con i canini che stavano diventando lunghi e feci uscire alcune gocciolino di sangue dal logo iniziai a succhiare il gustoso sangue... era un pasto appettitoso anche se di poche gocce, questa femmina avevo un sapore eccezionale...
<iris...ora tu non devi far niente... devo mettermi all'opera io>
le sussurravo all'orecchio... poi la guardai... mentre le palavo il seno favoloso che le avevo facilamente sbottonato mentre gli leccavo l'orecchio poco prima... e le dissi guandola dritto nei occhi luminosissimi di piacere che le facevo provare...
<stanotte è stata la luna piena amore... per 48 ore posso fecondare... acneh le vampire... la mia razza ha questo dono...>
la baciai la bocca ancora una volta e poi ritornai a guardarla...
<vuoi diventare la madre dei nostri figli? voglio un erede da te Iris amore mio...> le dissi sorridendo ...
"speriamo dica di si... non potrei sopportare un suo no..."
sentii il suo corpo vibrare dentro le mie braccia...
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