AULA

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. »Astrið von Harðenberg«©
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    :Ariel.jpg:

    No! No! No! Non ci potevo credere, la bionda tutto fumo e niente arrosto sta mangiando Hunter in tutti i sensi.

    Mi preparo ad andare da lei per prenderle quell'ammasso di roba che definisce chiamare capelli, che poi non sono nemmeno biondi, sono disposta anche a cavarle gli occhi, ma non faccio nulla, resto lì, ferma, immobile, finchè l'immagine di loro due diventa man mano sempre più nitida.

    O si allontana o le stacco la testa a morsi!!

    Hey Ariel, datti una calmata, fare scenate è controproducente, metteresti nei guai Hunter... Ricordati di tuo padre e di ciò che sa, se lo scopre....

    La voce ha ragione di nuovo, non posso permettermi di fare passi falsi, ma non posso nemmeno permettere a quella put... poco di buono di mettere le sue zampacce addosso ad Hunter, così mi avvicino tranquilla, come se lui ed io fossimo completi estranei!

    "Buongiorno signor Rouge, ha un momento per me? Vorrei farle una domanda". Lo fisso, come per avvertirlo che ci deve solo provare a liquidarmi e vedrà cosa gli succederà.

    Butto un'occhiata alla troietta e la guardo con aria di sfida.

    "Scusa, ti dispiace? C'ero prima io". Mi dice.

    "Mi spiace, ma ho io la precedenza, questa cosa è da ieri che volevo chiederla al signor Rouge" e scandisco bene le ultime due parole. "Ma dato che non potevo trattenerlo oltre le lezioni, mi aveva proposto gentilmente di parlarne questa mattina, per cui alza i tacchi e sparisci! Su, smamma... finta bionda" quasi le sbraito.

    La tipa sembra non voler mollare l'osso, ma alla fine devo aver fatto un'espressione troppo minacciosa per i suoi gusti che mi guarda incavolata nera e se ne va.

    "Ma guarda questa..." dico quasi tra me e me. Poi mi volto verso Hunter, lo guardo dritto negli occhi e lo porto vicino alla finestra.
    So che non è il momento di contemplarlo, qualcuno potrebbe accorgersi di qualcosa, ma voglio ancora godere di quel Paradiso per un po'.

    "Signor Rouge, ha un momento?" dico con tono formale e ho davvero bisogno di parlargli, per dirgli quello che ho scoperto... ma anche per parlare di noi, sempre se ce ne sarà il tempo.
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Super Creatura della notte

    Group
    Licantropi
    Posts
    1,676
    Reputation
    0

    Status
    Offline
    :Hunter.jpg:

    Ecco lo sapevo!!

    Adesso si che la biondina era nei pasticci lo capivo dalla faccia di Ariel si tratteneva a stento negli occhi gli passo un lampo di puro instinto assassino.
    Io me la ridevo sotto i baffi se aveva assistito alla scena fin dall'inizio aveva visto il mio comportamento.
    La vidi avvicinarsi tranquilla sempre guardandomi dritto negli occhi e facendomi capire tutto con un solo sguardo.
    Quella mattina era splendente anche se qualcosa passo fuggevole nei suoi ochhi come una nuvola passeggera che appannava lo splendore del sole, mi ripromisi di chiederle se avesse avuto problemi con i suoi.
    Fronteggiò subito la biondina, che guardandola bene non era neanche gran che come l'aveva definita Ariel "Tutto fumo e niente arrosto" e in quello mi sa che si era sbagliata almeno da come mi aveva avvicinata e dai pensieri che le avevo letto in testa ma questo non lo avrei detto di certo ad Ariel che già mi sembrava alquanto infastidita, pensa se avesse intuiti il resto.
    La vidi tornare tigre in un secondo possessiva ma educata liquidò la ragazza e mi tiro da parte.
    Mi sentii orgoglioso di lei per quel sangue freddo che aveva dimostrato e contento che anche se non violentemnte come aveva detto si era dimostrata possessiva nei miei confronti.
    Era vero più passava il tempo e più mi rendevo conto di quanto fosse importante per me averla nella mia vita. Certo sarei stato attento a non creare altre situazioni ardenti se non avessi avuto la certezza di poter arrivare a concludere, questo ormai era diventato un imperativo, basta provocazioni pesanti se non c'erano possibilità per stare veramente da soli.
    Certo non mi sarei privato di starle vicino bastava solo che ci impegnassimo a non esagerare con le effusioni in pubblico.
    avevo capito che non aveva reagito male solo per proteggere me e questo me la rendeva ancora più cara sapevo che mi potevo fidare di lei come lei di me.
    Quanto mi era mancata in quelle ore lontano da lei, senza un contatto con il suo corpo quindi appena soli badando bene a non farmi vedere la accarezzai una guancia
    «Sig Rouge?» e le sorrisi comicamente alzando un sopraciglio interrogativamnte, ma lei mi sembra veramente seria e compita non stava scherzando e questo mi mise subito in allarme
    « Cosa succede Ariel problemi a casa? Qualcuno si è accorto che ero lì con te? Parlami maledizione!» le dico alla fine insistente guardandola a mia volta seriamente.
    Sono preoccupato per lei, non è l'Ariel giocosa di ieri.
    I miei campanelli suonano tutti con le peggiori supposizioni.
    « Aspetta! vediamo di uscire un attimo da qui. ti bastano 10 min. per parlare o aspettiamo a dopo la lezione?» le chiedo ma mi auguro di sapere subito cosa è successo.

     
    Top
    .
  3. »Astrið von Harðenberg«©
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    :Ariel.jpg:

    Si guarda bene in giro e poi mi accarezza una guancia e scherza sul modo formale in cui mi sono rivolta a lui, anche una volta che quella cretina se n'è andata.

    Anche il suo viso diventa serio e mi fa delle domande, a cui io non rispondo subito, poi vedendo che continuo a starmene lì, come se avessi visto un fantasma (modo di dire, dato che io i fantasmi li vedo praticamente sempre), mi propone di uscire fuori.

    "Veramente mi ci vorrebbero più di dieci minuti, ma per farti il quadro della situaizone, possono bastare e avanzare". Così continuiamo entrambi con la nostra commedia e andiamo via, poco fuori dall'aula.

    Sospiro e quasi non trovo la forza per dirgli cosa so, ma lui deve sapere, la cosa lo riguarda ed è giusto informarlo.

    "Ok, non so davvero da dove iniziare, quindi scusa se sarò poco capibile." degli studenti passano per il corridoio e ridono spensierati, non accorgendosi di noi. "Fortunatamente a casa mio papà non ha sentito il tuo odore, quindi eccomi qui, altriementi stai pur certo che mi avrebbe rinchiusa in un convento, sarei diventata suora di clausura e ti starebbe dando la caccia" ecco, proprio qui volevo arrivare. "A proposito di questo, ho una cosa da dirti. Questa mattina ho saputo da mia mamma perchè lei e mio padre sono tornati prima dal loro viaggio. Non ho idea di chi sia la fonte, ma qualcuno ha detto a papà che ci sono dei Caduti in città e mi sei venuto subito in mente tu, nel senso... cioè..." come posso continuare la frase senza che lui fraintenda la mia preoccupazione nei suoi confroniti; a lui tengo moltissimo e, pur conoscendolo solo da un giorno, qualcosa mi spinge a volerlo proteggere, ad ogni costo, anche se questo avrebbe voluto dire andare contro tutto ciò in cui credo.

    No, questo non è amore Ariel, ti sei solo affezionata a lui, anche se lo conosci da poche ore, e comunque ricorda che non ci sarà nessun tipo di coinvolgimento in tutto questo, per cui scordati che il tuo interesse verso di lui sia qualcos'altro! Non sottoporre il tuo cuore ad altro dolore.

    Già... il dolore che avevo sentito quando il mio ex mi aveva lasciato (un ricordo che ormai mi pare così lontano) era stato quasi insopportabile, ma se la storia si fosse ripetuta con Hunter come protagonista, sarebbe stato devastante e non posso permettermi una cosa del genere.

    "...Sei... sei un Caduto, no? Ti conosco e quindi mi sembrava giusto metterti in guardia". Dico tutto d'un botto e ho l'impressione di essergli sembrata troppo fredda, solo non mi va che lui pensi che sono la stupida ragazza che si è presa una cotta solo perchè mi ha invitato al centro commerciale, mi ha fatto conoscere sua sorella, è uscito con me di sera ed è rimasto con me finchè mi sono addormentata.

    Mi sento in imbarazzo, sembra che ogni cosa che dica alluda a dell'altro, ma invece...

    ...Io a lui ci tengo SOLO come... amico...? Amante..?? No... io tengo ad Hunter semplicemente perchè è lui.

    "Mio padre dice che s'informerà..." abbasso lo sguardo sulle mie scarpe, come se avessero davvero qualcosa di interessante che merita di essere guardato. "E se ti trova..." la mia voce esce spezzata e sento gli occhi bruciare.

    Maledette lacrime! Escono sempre nei momento meno opportuni.

    Stringo forte i pugni e spero di riuscire a trattermi dal piangere.

    Non voglio perderti Hunter... farei qualunque cosa per tenerti con me, anche se non per sempre, ma ti voglio solo per me. Avrei voluto dirglielo, ma non era il mio fidanzato.

    Chiudo un momento gli occhi, come per evitare che le lacrime escano e sembra funzionare.

    "Se mio padre ti trova non succederà niente di buono, anzi". Lo guardo intensamente. "So che le mie paranoie ti sembreranno esagerate e so anche che ti sai difendere benissimo da solo, riusciresti a tener testa a mio padre, ma sapere che tu sai, mi fa sentire meglio". Guardo da un'altra parte e spero che il mio viso non tradisca ciò che sento dentro, di solito tendo sempre ad arrossire ogni volta che ci sono situazioni come questa, ma so fingere perfettamente e me la cavo con una battuta, però con lui non ci riesco, con lui è tutto diverso.

    Edited by »Astrið von Harðenberg«© - 12/10/2011, 14:10
     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Super Creatura della notte

    Group
    Licantropi
    Posts
    1,676
    Reputation
    0

    Status
    Offline
    :Hunter.jpg:


    Uscimmo appena dall'aula e ci spostammo di lato nel corridoio mentre ancora alcuni ragazzi passavano per raggiungere le aula.
    Ascoltai attento lo sfogo di Ariel e notai che oltre al nervosismo c'era una profonda paura in lei e gli occhi le luccicavano per le lacrime trattenute, nel contempo mi appariva quasi imbararazzata quasi non volesse che io le notassi.
    Mi inteneri in una maniera assurda e mi venne una gran voglla di stringerla fra le braccia e consolarla , ma in quel momento le avrei potuto solo parlare. Non potevamo rischiare di farci notare.
    Quindi le parlai con calma
    «Dunque facciamo il punto della situazione, dici che i tuoi hanno saputo della presenza di noi Caduti qui in città e che quindi se tuo padre mi scoprisse avrei guai, giusto?»
    Aspettai che lei mi facesse segno di si e prosegui cercando di spiegarle in quel breve tempo che ci restava prima di entrare in aula quale era il mio parere.
    « Allora, inanzitutto smettila di essere preoccupata perchè punto 1° io sono qui in città da tempo e non ho avuto mai problemi con nessun Nephelim, punto 2° anche se tuo padre sapesse di me non ne sono sarei affatto preoccupato perchè non ho fatto nulla per scatenare l'ira della tua razza o di altre infine io sono qui per un solo motivo e non ha niente a che fare con la vostra eterna lotta contro noi.
    L'unica cosa che deve preoccuparmi è il fatto che in città sia arrivato proprio chi sto cercando da tempo e allora si sarebbero problemi e solo per me e per nessuno di voi»
    e sottolineai la parola "Voi" di proposito per farle capire che anche lei doveva restarne fuori.
    Le prendo il mento per farle alzare la testa e guardarla negli occhi « Capito, stai tranquilla!» e le accarezzai il viso come a cancellarle quelle lacrime che non volevano uscire.
    Riflettendoci però mi sorse un dubbio « Almeno che per te non diventi un problema il fatto stesso di stare con un Caduto contro il parere dei tuoi e a questo purtroppo non posso rimediare io sono ciò che sono non posso cambiare la mia natura, tutto il resto lo posso gestire» un lento sorriso rassegnato mi incurvo le labbra
    La stai perdendo e non puoi trattenerla pensai
    Non era giusto imporle la scelta di stare con me mettendosi contro i suoi stessi genitori e ancora una volta mettevo lei davanti alla mia preoccupazione di perderla.
    « Ascolta Ariel ..io, a te e me ci credo ma non farei mai nulla per trattenerti se decidessi che tutto questo..» e feci il segno fra noi con la mano
    « deve finire ora! ti capirei perfettamente e questo non significa che non ci starei male ma me ne farei una ragione per te, per rendere tranquilla te!»

    Io a te ci tengo le avrei voluto dire ,ma doveva rimanere libera di scegliere senza condizionamenti di sorta e sopratutto senza sentirsi in colpa.
    « Quindi scegli cosa meglio è per te indipendentemente da noi, e pensa che dai tuoi avrai sempre la sicurezza ed io invece non ti posso dare nessunissima certezza.»
    Proprio adesso ,quando pensavo che Godrik potesse essere in città, quelle certezze che le avrei volentieri dato diventavano pericolose.
    Dovevo essere sincero fino in fondo
    «Ariel c'è un altra cos ache non ti ho detto...in questo momento se è come penso che sia tu stando con me saresti solo in pericolo, devi mettere anche questo in conto prima di decidere» e la guardai
    Mi era costato farle quel discorso forse se ne sarebbe andata via ma trovavo giusto metterla in guardia su tutto.
    Godrik poteva essere molto cattivo.
    Le sorrisi malinconicamnte pronto a dirle addio anche se mi scoppiava il petto e mi mancava il respiro.
    «Adesso entriamo prima di attirare ulteriore attenzione»
     
    Top
    .
  5. »Astrið von Harðenberg«©
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    :Ariel.jpg:

    Resto ad ascoltarlo in silenzio, senza aprire bocca e intanto ogni sua parola sembra portarsi via un pezzettino di me.

    Lui non sa come sono gli Angeli, per quanto un Caduto possa stare al suo posto, vengono considerati comunque dei traditori e automaticamente dei portatori di problemi.

    Per la prima volta in vita mia vorrei essere anche io un Angelo come gli altri membri della mia famiglia, invece sono l'unica Nephilim e di conseguenza la meno potente.

    Se solo fossi un Angelo vero e proprio manderei al diavolo tutto e tutti e sarei in grado di badare a me stessa, invece sono per metà mortale. Se dovessi fronteggiare un qualche nemico forse gli terrei testa per un po', visto l'insegnamento che ho avuto sull'arte del combattimento, ma finirei comunque per perdere, per morire, mi anienterebbe.

    Cosa posso fare, cosa devo fare...? Non ne ho la più pallida idea, so solo che in quel momento mi sento triste e arrabbiata con Hunter, che è disposto a lasciarmi andare senza battere ciglio.

    E che ti aspettavi, che ti facesse una di quelle scene d'amore un stile film hollywoodiano? già suona così ridicolo.

    No, hai ragione voce, come sempre, lui ha messo da subito in chiaro come sarebbero andate le cose e per quanto dica che a noi ci crede, ha anche detto che non mi può dare nessunissima certezza. Tiro su con il naso, ma non sto piangendo, almeno credo.

    Provo a deglutire e a prendere un respiro profondo, ma sento una fitta dolorosa al petto, come un pugnale che si infila nella mia carne, ma riesco ugualmente a respirare, con un po' di fatica.

    Io voglio stare con lui, lo voglio DAVVERO, ma se poi dovesse finire tutto? Cosa ne sarebbe di me...?

    Vorrei dirgli che non lo lascerò mia, ma quella frase che ha detto continua a martellarmi la testa come se facesse parte di una tortura cinese.

    «non ti posso dare nessunissima certezza.»

    Lo odio!!! Perchè. perchè sta succedendo tutto questo?!?!

    So che sto per esplodere da un momento all'altro, ma l avoce parla ancora.

    Ariel, tu non ce l'hai con lui, ma solo con te stessa perchè non sei in grado di prendere la tua dannata decisione e perchè hai troppa paura che un giorno lo perderai!

    Mi invita a rientrare, ma io mi divincolo e lo guardo con tutta la rabbia che posso.

    "Vai pure tu, pronto per iniziare la tua giornata scolastica. Io lì dentro non ci metto piede... se ci sei tu!". Mi volto e mi dirigo verso il cortile.

    Ma si può sapere che cavolo fai?! Se stupida o cosa? Tu sei solo incazzata con te stessa, cretina!!

    Le lacrime iniziano a venir fuori e scivolano come piccole palline di cristallo.

    Lo so!! Lo so che il problema sono io, appunto per questo me ne vado

    Scappare non risolverà le cose.

    Hai ragione, ma mi darà tempo per pensare.

    CONTINUA IN CORTILE
     
    Top
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Super Creatura della notte

    Group
    Licantropi
    Posts
    1,676
    Reputation
    0

    Status
    Offline
    :Hunter.jpg:

    Restai per un momento basito dalle parole di Ariel e la guardai scappare via senza che riuscissi a dire niente

    Ma porca....ma che Diavolo sta succedendo.

    Sapevo che era tardi e dovevo entrare in aula per la lezione della mattina, ma mi risuonavano nelle orecchie ancora le parole dure di Ariel e ne sentivo la rabbia bruciarmi la pelle.

    Chi se ne frega della lezione

    Dovevo assolutamente capire e subito.
    La sua fuga non aveva senso doveva almeno darmi una spiegazione dopo che io ero stato franco e sincero con lei.
    La seguii correndo nel corridoio, fregandomene di quelli che mi guardavano incuriositi e stupiti, speravo di raggiungerla prima di perderla per sempre.
    «Mi deve una spiegazione» sussurrai con rabbia uscendo.

    CONTINUA IN CORTILE

     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Super Creatura della notte

    Group
    Licantropi
    Posts
    1,676
    Reputation
    0

    Status
    Offline
    :Hunter.jpg:

    CONTINUA DA ABITAZIONE HUNTER

    Quando entrai in aula quella mattina ero già in ritardo avevo dovuto sorbirmi mezz'ora nell'ufficio del preside che mi doveva comunicare alcune novità sullo svolgimento dei corsi del semestre, la mia mente non aveva percepito nessuna parola del discorso,preso com'ero dalla voglia di fiondarmi in Aula per vedere se avrei trovato Ariel.
    Quindi appena varcai la porta i miei occhi percorsero l'intero perimetro per sincerarmi della presenza di Ariel..

    Diavolo non c'è neanche stamattina. Maledizione non riesco a capire.

    I giorni passavano lenti e io la mattina mi trovavo a dover seguire per forza le lezioni infatti proprio quella settimana il Prof Scoroski si sarebbe assentato per presenziare a un Congresso a New York.
    Non potevo allontanarmi e quindi di conseguenza questo non faceva che acuire la mia dannazione, e la mia crescente preoccupazione cosa era successo di tanto grave da fare allontanare Ariel dalle lezioni all'Università per l'intera settimana.
    Feci cadere lo scudo mentale di cui sempre mi servivo per evitare di essere investito dai pensieri mortali, questa volta dovevo compiere lo sforzo di sondare nelle menti dei ragazzi magari qualcuno sapeva dove fosse Ariel.
    In aula fra i ragazzi c'era anche il tizio che doveva essere l'ex così cercai di sondare anche la sua mente niente all'infuori di piccoli pensieri banali, neanche lui era al corrente di qualcosa.
    Stetti tutte le due ore successive in allerta sperando in un miracolo magari un banale ritardo, niente di Ariel nessuno sapeva niente.
    Decisi che appena lasciata l'aula sarei andato ad informarmi in segreteria pensando che se erano i genitori a proibirgli di frequentare le lezioni per non rivedere me quantomeno avrebbero dovuto comunicare qualcosa alla segreteria Universitaria.
    Approfittai dell'intevallo di mezz'ora e parti alla volta dell'edificio che ospitava la segreteria, niente nessuna telefonata e niente che facesse presumere che non avrebbe più frequentato.
    Tornai in Aula e mi decisi a dedicarmi anima e corpo alla spiegazione, forse mi avrebbe distratto dal continuo pensiero per quella ragazza scomparsa dalla mia vita in un battito di ciglia.

    CONTINUA in ABITAZIONE HUNTER
     
    Top
    .
21 replies since 4/10/2011, 22:30   355 views
  Share  
.