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CONTINUA DA: LUOGHI NATURALI-BOSCO-CASA LEROUX
Seguii le due donne all'interno del negozio, Zulejka conosceva la commessa, non mi sorprendeva dato che sapeva benissimo dove fosse il negozio, Beatrix le fece subito alcune domande, io rimasi in disparte ad osservare, in quello ero molto brava.
Sugli scaffali c'erano erbe di ogni tipo e anche dei libri da poter consultare
non sembra niente male questo posto
La bionda che lavorava in quel posto non sembrava essere una facile con cui trattare
ti pareva, streghe del cavolo, se vuole in cambio qualcosa per la sue domande immagino cosa chiederà per le mie
Sbuffai rumorosamente, sbirciai i titoli dei libri tra gli scaffali
forse posso indagare da sola senza fare domande, anche se essendo la storia della città non pubblica, probabilmente troverei solo menzogne
Presi un libro dalla mensola, risaliva al mio tempo
la calligrafia mi sembra famigliare... Non sarà...
Cominciai a scorrere alcune pagine, era il Grimorio di una strega che conobbi all'epoca si chiamava Annabelle, lo stesso nome che avevo detto a Zulejka e Beatrix
ora che ci penso quando saprà che le ho mentito sul mio nome si incazzerà ancora di più con me, ormai mi sto abituando alle sue reazioni
Feci un mezzo sorriso.
Negli ultimi capitoli del libro trovai solo incantesimi di protezione
forse si stava accorgendo che qualcosa non andava
Dovevo studiare quel libro attentamente, fossi stata in un'altro luogo probabilmente lo avrei rubato o avrei picchiato la commessa senza troppi complimenti, ma con le streghe o chi pratica la magia in generale, dovevo stare attenta, non potevo sapere a cosa andavo incontro
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peter81 .
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Come avevo previsto Beatrix dovette contrattare per avere informazioni, se la cavò con una ciocca di capelli...
Beata lei, cacchio!
Sbuffai girando lo sguardo...
Non avevo previsto però che la medusa, forte del nostro ultimo incontro, mi avrebbe stuzzicata...
Ultimamente ci si mettono d'impegno a farmi incazzare!
Dentro di me bollivo di rabbia, fuori cercavo di restare fredda ed indifferentemente appoggiata alla parete ma dentro avevo voglia di spaccare tutto...
Mentre Beatrix si dirigeva nella parte del negozio che le interessava, osservai il comportamento di Annabelle: entrata dietro a noi si interessò subito ad un libro che sembrava antico...
Risi con sarcasmo in direzione della commessa, indirizzai il dito verso l'alto concentrandomi appena e feci cadere sul bancone alcuni pezzi d'intonaco
Acqua e sabbia...giusto?
La medusa alzò gli occhi su di me e io misi le dita della mano innocentemente sulla bocca
<< UPS, scusa...>>
I suoi occhi divennero per un attimo neri e profondi...
<< Attenta, streghetta...>>
<< Che ci vuoi fare, ho un animo biricchino..>>
Le feci l'occhiolino staccandomi dalla parete e, ancheggiando con disinvoltura, mi diressi verso Annabelle, era più vicina alla medusa e potevo tenere quell'essere raro sotto controllo. Per lo meno controlare che non vendesse il mio sangue proprio a lei... Le arrivai alle spalle e la mia altezza mi permise di adocchiare il manoscritto che stava consultando...
<< Il diario di una tua parente?>>
Si girò infastidita, indicai col dito il volume che aveva in mano...
<< Annabelle...come te...>>
Dallo sguardo intuii che stava valutando qualcosa... Inclinai il capo
E' sfiancante questo tira e molla con lei, valuta ogni risposta come faccio io... Non credo potremmo mai cooperare così.... -
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Cominciai a sfogliare diversi libri. Vampiri, demoni succubi, lamie... Di certo non ero nessuna di quelle! Mi rimanevano i demoni incubo.
I pezzi d'intonaco che cadevano sul bancone attirarono la mia attenzione. Sbirciai da dietro lo scaffale. Zulejka aveva fatto uno scherzetto alla ragazza. Notai che per un attimo i suoi occhi diventarono neri. Sbuffai. Dopotutto, se lavorava in un negozio di magia celato alla vista delle persone comuni, non poteva di certo essere una persona comune!
Anche Annabelle era entrata nel negozio e si era diretta subito verso una libreria, forse per non dover dare niente in cambio alla simpatica commessa.
Dal canto mio, il libro sui demoni incubo che stringevo in mano era decisamente lungo e per studiarmelo bene ci avrei messo più di cinque minuti. Tornai dalla commessa.
<<posso prendere questo o devo darti le mie unghie in cambio?>>
Lei sorrise, anche se dalla luce nei suoi occhi intuii che per un attimo era disposta ad accettare il mio scambio.
<<vediamo cosa prendono le tue amiche, dopodiché vi farò un prezzo totale!>>
rispose affabilmente.
Mi girai verso Zulejka e Annabelle. Sembravano intente nella lettura del libro che la vampira teneva in mano. Potevo approfittare della situazione. Mi sfilai il guanto nero cercando di non darlo a vedere e mostrai il dorso alla commessa, prima di ricoprire la mano.
<<sai cosa significa questo marchio?>>
bisbigliai. I suoi occhi sfavillarono di interesse.
<<hai un tatuaggio molto interessante, tesoro!>>
Poi, invece di rispondermi, spostò la sua attenzione su Annabelle.
<<ti serviva qualcosa?>>. -
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venni distratta dal rumore dell'intonaco che cadeva mi girai e vidi Zulejka stuzzicare la commessa
ci farà crollare tutto addosso?>>
pensai distrattamente riportando la mia attenzione sulle antiche pagine che tenevo in mano, sentii Zulejka avvicinarsi a me
fortuna che con il mio udito è difficile cogliermi di sorpresa
mi domandò se quello fosse il diario di una mia parente, notando il nome, inizialmente non avevo alzato lo sguardo dal volume, quando con un dito lo tocco, spostai i miei occhi su di lei
non posso dirle la verità sul mio nome, ma sul volume ci posso provare
<<diciamo una mia conoscente>>
adesso che l'avevo trovato non potevo di sicuro lasciarlo nel negozio di magia, il Grimorio sarebbe stato un piccolo tassello che mi avrebbe aiutato a scoprire cosa accadde alla città, non avevo scelta dovevo andare dalla commessa e sentire cosa avrebbe voluto in cambio, sentii Beatrix che si sfilava il guanto, avevo ancora Zulejka che mi guardava, mi portai l'indice sulle labbra e le feci segno di non parlare, ascoltai la domanda di Beatrix, ma la commessa anziché rispondere alla domanda si rivolse a me
cazzo sapeva che stavo ascoltando
mi avvicinai al bancone, squadrai la creatura che avevo di fronte e non mancai di risponderle
<<cosa vuoi in cambio di questo libro?>>
sollevai appena il volume per indicarglielo, lei continuava a guardarmi e dopo un pò finalmente mi rispose
<<cosa vuoi che voglia da una vampira?>>
sa perfettamente chi sono, come? chi ho di fronte a me? non mi sembra una strega
<<del sangue ovviamente. Katherine >>
bene adesso sono nei guai
la commessa mi aveva stanata senza troppe cerimonie, Zulejka e Beatrix mi fissavano interdette
adesso dovrò sorbirmi la loro furia?
mi rivolsi alla commessa
<<d'accordo, ma perché mi hai chiamata in quel modo?>>
un pò di sangue che vuoi che sia, il problema è il fatto che sa
prese una fialetta da sotto il bancone e me la passò
<<come altro dovrei chiamarti scusa?>>
mi feci uscire i canini e mi portai il polso alla bocca, me lo morsi a avvicinai la fialetta che riempii, la passai alla bionda e cercai disperatamente di ignorare la sua ultima domanda, anche se le mie due accompagnatrici sicuramente non se la sarebbero fatta sfuggire. -
peter81 .
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"Una sua conoscente"...
Sì olé!
Pensai con sarcasmo, stavo per rispondere quando mi fece cenno di tacere: Beatrix stava chiedendo qualcosa alla commessa sfilandosi il guanto. Da quella distanza non sentivo la conversazione, ma Annabelle stava sfruttando il suo fine udito da vampira e probabilmente riusciva a capire molto più di me.
Ci avvicinammo al banco, Annabelle aveva con sé il libro. Avevo gli occhi puntati sulla mano marchiata di Beatrix, poi i nostri occhi si incrociarono, i miei stupiti e perplessi, i suoi pieni di diffidenza...
Stregata da uel simbolo, avvicinai le dita alla sua mano e le sentii formicolare anche senza toccarla...
Al cimitero...per questo ero così sfinita...
In quel momento mi giunse all'orecchio la voce della medusa che stava chiedendo del sangue in cambio del libro ad...
Katherine??
Io e Beatrix di nuovo ci guardammo, questa volta entrambe perplesse...
La vampira portò a termine il baratto e riprese il volume in mano... La canzonai senza far trasparire il mio fastidio di fronte alla commessa per non fare troppa scena.
<< Ohoh...piccola Kathy...le bugie hanno le gambe corte....>>
Che dovevo aspettarmi da una vampira? Facevo bene a non fidarmi, il mio istinto ha forse ripreso il giusto binario?
Edited by peter81 - 8/1/2014, 23:09. -
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A dispetto di quanto mi ero prefissata,Annabele e Zulejka si accorsero che avevo mostrato il marchio alla strana commessa. Ma quel piccolo particolare fu immediatamente cancellato dal fatto chela ragazza chiamò la vampira Katherine.
Guardai Zulejka, tutte e due eravamo rimaste interdette da quella novità. Anche la vampirella aveva i suoi segreti... Cercò di sviare il discorso, concentrandosi su ciò che la commessa le aveva chiesto in cambio e domandandole a sua volta perchè l'avesse chiamata in quel modo, ma la commessa non abboccò per niente, insistendo.
Zulejka non perse tempo, canzonandola immediatamente. Dal canto mio era irrilevante quale fosse il suo vero nome, per quanto mi interessava poteva anche chiamarsi Ermenegilda. La mia priorità ora era leggere finalmente quel maledetto libro.
Annabelle, o Katherine, portò a termine il baratto a sua volta. La commessa si rivolse allora a Zulejka, come se attendesse qualcosa da lei.
E tu biondina, non prendi niente neanche questa volta?
chiese ammiccando con un sorrisetto. A quanto pareva si divertiva a svelare gli altarini di tutte noi, magari per metterci l'una contro l'altra. Mancava solo che cominciasse a sbandierare anche il mio marchio.
Una cosa alla volta, tesoro!
disse rivolta a me. La scoccai un'occhiataccia. A quanto pareva avevo indovinato, quella tipa leggeva veramente il pensiero. La biondina tornò a concentrarsi su Zulejka, in attesa di una sua risposta.. -
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Guardai Zulejka cercando di capire quanto in realtá fosse incazzata con me, fece una battuta sul mentire
<<si a quanto pare nessuna di noi è stata sincera>>
Dissi spostando gli occhi sulla mano di Beatrix
il venire in questo dannato negozio di magia si è rivelata una pessima idea
La commessa mi passò il libro con un sorrisetto in faccia, sarcasticamente ricambiai
<<è stato un impagabile piacere fare affari con lei>>
<<oh anche per me>>
Rispose lei, chiese a Zulejka se anche lei volesse qualcosa, avevo l'impressione che si stesse divertendo un po' troppo a svelare i nostri segreti
dobbiamo andare via di qui al più presto
<<sarà meglio muoversi>>
Dissi a denti stretti in modo che Zulejka e Beatrix mi sentissero
Killian sarà tornato a casa?. -
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Petulante la medusa stava godendo nel metterci l'una contro l'altra... Annabelle o come accidente si chiamava le rispose con sarcasmo ed io ridacchiai...
Non ci metterà l'una contro l'altra...tuttalpiù, se continua così, si ritroverà 3 clienti con le balle girate...
Guardai Beatrix e la vampira...in tre potevamo stenderla e poratrci via le nostre cose, gettai l'occhio al retro del bancone e intravidi una spilatrice... Chiuderle quegli occhiacci maledetti sarebbe stato un enorme piacere...
I dred si mossero inquietanti per ricordarmi con chi avevo a che fare.... Agitai la mano in aria sbuffando...
<< Meno tratto con te e meglio stò!>>
Uscii impettita dal negozio e salii in auto ad aspettare le mie compagne di avventura...
<< Brutta stronzetta petulante...se sopravvivrò ad Alexandre verrò a prendermi la tua lingua biforcuta e mi ci farò il brodino per i tortellini, cazzo!>>. -
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Il piano della commessa non funzionò molto bene, invece di metterci l'una contro l'altra ci stava unificando contro di lei. Sembrò accorgersene, infatti per un attimo i suoi capelli si mossero minacciosi. L'idea di trovarsi contro due streghe e una vampira non sembrava piacerle molto, ma se fosse diventata realtà di certo non si sarebbe tirata indietro.
Zulejka la liquidò in pochi secondi, girando i tacchi e uscendo dal negozio. I rasata della biondina tornarono immobili, mentre si rivolgeva a noi con un sorriso angelico.
<<per questa volta può bastare così, chissà... potreste ancora avere bisogno di me!>>
esclamò con innocenza.
O tu di noi...
pensai io. Strinsi il mio libro sottobraccio, dopodiché mi voltai e uscii a mia volta dal negozio. Salii in macchina, dove Zulejka stava inveendo contro la commessa parlando da sola. Trattenni una risata.
<<conosci un posto dove posso comprarmi un cambio d'abiti a prezzi da stracciona?>>
chiesi poi guardando i miei abiti sgualciti, aspettando che Annabelle/Katherine ci raggiungesse.. -
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Le due donne seguirono al volo il mio suggerimento di andarcene, Zulejka liquidò subito il suo tentativo di vendita.
Non capii che essere avevamo di fronte ma di sicuro non mi piaceva
Acquisti futuri in questo posto decisamente scartati, dovrebbe farsi un po' di più gli affari suoi se vuole tenere aperto questo posto
Zulejka uscì rapidamente dal negozio e Beatrix la seguì poco dopo, io percorsi mettà del corridoio che portava all'uscita, poi mi voltai di nuovo verso la bionda.
<<un consiglio spassionato... Cerca di non infilare il naso in affari che non ti riguardano>>
Le feci l'occhiolino e senza aspettare risposta uscii dal locale, aprii la portiera e salii in macchina, mi rivolsi verso le ragazze.
<<prossima tappa?>>
Sicuramente adesso toccherà rifare le presentazioni, ma il nostro coalizzarci contro la commessa mi ha ricordato che possiamo essere una bella squadra, nessuno può fermare tre donne incazzate, sarà divertente sfidare il figlio del demonio a farlo
A quel pensiero un sorrisino mi si stampò in faccia. -
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Le ragazze uscirono a ruota dietro a me e salirono in macchina mentre brontolavo cupamente come un bollitore sul fuoco.
Alzai lo sguardo e vidi Beatrix trattenere una risata e mi girai verso l'altra che sorrideva soddisfatta di qualcosa. Mi ritrovai anche io a sorridere e sghignazzare.
<< Andiamocene da qui, l'udito della medusa è fine e quella ha più voglia di piantar rogne che di guadagnare...>>
Accesi il motore e ingranai la prima scivolando nel traffico dolcemente. Incrociai gli occhi della passeggera nello specchietto retrovisore e tornai seria...
<< Allora... Katherine...d'impeto ti direi che, essendo tu una vampira, era prevedibile che mentissi anche su una cosa semplce come il tuo nome...>>
Lei guardò in alto con sufficienza, sembrava dicesse "Ecco che ci si risiamo..."
<<...Ma...tutte e tre in questa macchina ci teniamo stretti alcuni segreti...più o meno grandi che siano... quindi chudiamo qui il discorso...>>
Ci guardammo negli occhi...
<< Sai... per quanto sia difficile per me crederci...cominci a piacermi...ma ti devo chiedere un favore...se non vuoi rispondere alle domende e tenerti i tuoi segreti per me va bene...ma non scegliere di mentirmi...le menzogne non le mando proprio giù...>>
Mi voltai brevemente verso Beatrix:
<< Questa è una cosa che chiedo anche a te...>>
Poi guardando la strada dissi:
<< Shopping?>>
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Edited by peter81 - 18/1/2014, 23:05. -
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Quando fummo tutte e tre in macchina Zulejka non perse tempo a far presente a Annabelle/Katherine che da un vampiro non poteva aspettarsi altro, tuttavia non si scatenò la solita guerra tra le due. Dopo tutto ognuna di noi aveva i suoi segreti e non eravamo obbligate a dirli per forza. Tuttavia la strega ci chiese di non mentire, e quell'ultima frase era rivolta anche a me.
Infine l'aria in macchina si rilassò quando chiese se volevamo fare shopping. Io guardai i miei vestiti.
<<decisamente!>>
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Zulejka mise in moto, osservai dal finestrino il peasaggio che scorreva veloce intorno a noi, mi guardò dallo specchietto retrovisore e fece il commento che mi aspettavo, quando stavo per ribbattere lei mi sorprese dicendo di lasciar perdere la cosa
<<per una volta riesci a sorprendermi>>
Poi continuò, non sopportava le menzogne
<<in effetti mi trovi d'accordo su questo, farò in modo che non accada non ti preoccupare.>>
Ero una stronza di natura, ma non stupida, la nostra unione mi era utile e non l'avrei ostacolata ulteriormente
<<allo shopping non dico mai di no>>
Feci l'occhiolino a Zulejka dallo specchietto retrovisore e continuammo dritte alla meta accordata
Scoprirò gli altri cambiamenti che sono avvenuti in città dopo la ricostruzione
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Girai a lungo per le vie della città. In effetti da quando ero arrivato non avevo visitato molto Littoria, ma dopotutto non ero lì in vacanza!
Affinai i miei sensi soprannaturali, così da percepire un luogo che emanasse un'aura magica. E dopo molti passi ero finalmente arrivato di fronte al negozio di magia.
Affascinante! Agli occhi degli umani sembrava un negozio in disuso, chiuso e con i vetri coperti da dei fogli di carta. Solo le creature soprannaturali lo vedevano per quello che era in realtà.
Sorrisi. Il proprietario era qualcuno che ci sapeva fare e soprattutto non voleva perdere tempo con gli esseri umani!
Curioso di fare la sua conoscenza, varcai la porta del negozio.
Edited by +Hells+ - 24/1/2014, 12:16. -
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Il negozio era come me l'aspettavo: piccolino e pieno di tutto! Dai libri agli ingredienti alchemici, dalle pozioni ai ferri del mestiere. Sorrisi. Se avessi dovuto addestrare la mia Beatrix, lì avrei trovato tutto il necessario.
<<giornata piena di clienti oggi!>>
M voltai verso la commessa che aveva appena parlato. Era una giovane donna dai lunghi dread biondi, quasi bianchi. Sfoggiai uno dei miei sorrisi ammaliatori.
<<sono felice per te, dolcezza!>>
Lei sorrise a sua volta prima di chiedermi.
<<ti serve qualcosa, tesoro?>>
Mi grattai il mento con fare teatrale, corrugando le sopracciglia.
<<vediamo... Dovrei arredare la mia nuova casa, diciamo così... Hai qualche suggerimento da darmi?>>
<<volentieri, ma sappi che qui non si d niente per niente!>>
rispose innocentemente e nei suoi occhi sfavillò una luce strana. A quella risposta sorrisi, avvicinandomi al bancone e appoggiandovi sopra i gomiti, così che i nostri volti fossero alla stessa altezza.
<<e cosa vorresti in cambio?>>
chiesi con voce suadente. Fu lei questa volta a portare una mano al mento e pensare in modo teatrale.
<<vediamo... cosa mai potrei volere da un demone incubo?>>
Scoppiai a ridere, sinceramente divertito.
<<mi dispiace dolcezza, ma anche se cominci a piacermi, preferisco un corpo un po' meno... sinuoso del tuo!>>
Se credeva di cogliermi di sorpresa smascherando la mia vera natura si era sbagliata di grosso. Avevo sentito il sibilo dei suoi dread nel momento stesso in cui avevo messo piede nel negozio. Anche lei scoppiò a ridere, per nulla impressionata.
<<hai capito male, tesoro, voi demoni non siete proprio il mio tipo. Diciamo che potrebbe bastarmi... una boccetta col tuo alito, sai, va molti di moda come ingrediente per i filtri amorosi!>>
<<tutto qui? Beh dolcezza, come si dice, sei di poche spese!>>
Afferrai la bottiglietta di vetro che mi stava passando. Mentre ci soffiavo dentro lei scrollò la chioma e cominciò a giocherellare con un dread con fare indifferente.
<<che coincidenza... proprio oggi una ragazza è stata qui per avere informazioni sui demoni incubo...>>
Appoggiai la bottiglietta sul bancone, guardandola con rinnovato interesse.
<<e sai la cosa ancora più strana? Portava sulla mano un marchio dei vostri!>>
A quelle parole tutta la mia frivolezza svanì di colpo. Assottigliai gli occhi, fissandola non più con gli occhi dell'incubo ma solo con quelli del demone.
<<chi era?>>
domandai, anche se più che una domanda era un ordine. Lei rise.
<<come mai tutto questo interesse? E' per caso una tua creazione?>>
La afferrai di colpo per il collo.
<<non ti conviene farmi arrabbiare, serpe!>>
Lei assunse di colpo il suo vero aspetto e i mille serpenti che le componevano al chioma cominciarono a sibilarmi contro. Se credeva di intimorirmi aveva sbagliato demone! Abbandonai a mia volta le mie spoglie umane, fronteggiandola senza guardarla negli occhi. Restammo così per qualche secondo, fine lei tornò ad assumere il suo aspetto da ragazzina.
<<aveva i capelli rossi, ma non si è fermata a dirmi il nome!>>
sbuffò con indifferenza, come se non fosse accaduto nulla. Anch'io riassunsi le mie spoglie umane e a quella rivelazione sorrisi. Beatrix era vicina.
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Negozio di magiaVisibile solo agli esseri soprannaturali |
