Negozio di magia

Visibile solo agli esseri soprannaturali

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    Finii di comprare il necessario per la mia improvvisata scuola di magia sotto lo sguardo ora più arrendevole della medusa. Nel corso della mia esistenza avevo affrontato molte creature simili a lei e avevo ormai da tempo perfezionato l'arte di strappare loro la testa a mani nude. Sorrisi orgoglioso ricordando quei bei momenti. Sapevo che lei poteva leggermi nel pensiero e infatti la vidi irrigidirsi e guardarmi con rabbia, ma non riuscì a nascondere anche una lieve dose di timore. Quella gorgone doveva essere abituata a dettare le regole indisturbata con i suo clienti, ma per una volta aveva trovato pane peri suoi denti.

    <e' stato un piacere fare affari con te, tesoro!>

    le dissi avvicinandomi al bancone. Stavo quasi per andarmene quando mi sovvenne un'idea. Tornai sui miei passi.

    <la donna di cui mi hai parlato prima... immagino che tu abbia chiesto qualcosa in cambio anche a lei o mi sbaglio?>

    La medusa sbuffò, ma dopo qualche secondo si decise a parlare, forse ricordando le immagini che aveva visto nella mia mente.

    Sì, una ciocca di capelli, perché? Ti interessa?

    Sorrisi. Con quelli avrei potuto localizzarla molto facilmente.

    <voglio essere cortese con te, in memoria delle tue sorelline...>

    Lei mi soffiò contro, simile ad un serpente.

    <mi basterà un capello solo!>

    Lei prese un pacchettino da sotto il bancone e mi diedi quello che le avevo chiesto.

    E adesso vattene!

    sbottò irata. Per tutta risposta le sorrisi e le lancia un bacio, dopodiché uscii dal negozio, stringendo nella tasca del giubbotto il capello rosso.
     
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    :Malacath.png:

    Avevo tutto l'ìccorrente per la mia improvvisata scuola di magia e addirittura avevo la chiave per localizzare la mia Beatrix. Le cose non potevano andare meglio.

    Lanciai un bacio alla commessa che mi rispose sibilando indispettita, dopodichè uscii dal negozio, dirigendomi di nuovo al mio nascondiglio con un sorriso di trionfo sul volto.

    CONTINUA IN LUOGHI NATURALI - CIMITERO - CRIPTA SEGRETA
     
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  3. Shaogorath
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    :Clay.png:

    CONTINUA DA LUOGHI CITTADINI - CITTA' - PIAZZA CENTRALE


    Entrai nel negozio guardandomi attorno, che posto era? Non capivo, dov'ero finito ora? Cominciai ad esplorare il posto con evidente curiosità, simile a quella che un bambino potrebbe avere mentre scarta un regalo.

    <<serve aiuto?>>

    Mi voltai di scatto, notando una ragazza dai dread quasi bianchi come i miei capelli. La studiai, aveva qualcosa di strano me lo sentivo. Mi concentrai meglio che potei, non era così facile! La risposta arrivò poco dopo quando sentii i suoi dread sibilare.

    Non avevo sbagliato, non è umana... è una gorgone! Devo stare in guardia...

    <<avrei bisogno di informazioni..>>

    Cercai di non far sentire la mia tensione nella voce, più di una volta avevo rischiato la morte per colpa loro.

    <<dimmi tutto ciò di cui hai bisogno!>>

    La guardai diffidente, sapevo che poteva leggermi la mente e questo non mi aiutava. Se avessi potuto le avrei staccato quellameldetta testa e come cigliegina sulla torta le avrei dato fuoco. Vi il suo sguardo caricarsi di odio, aveva sentito, non che la cosa mi importasse poi molto non era colpa mia se godevano di una pessima fama!

    <<allora, avrei delle domande da farti... che città è questa?>>

    Inclinò il capo di lato come se avessi detto qualcosa che non andava.

    <<littoria, perchè mi domandi una cosa del genere?>>

    La fulminai con lo sguardo, stava iniziando a farsi gli affari miei e ciò non andava bene. Non doveva sapere nulla di me!

    <<sai qualcosa riguardo questo?>>

    Le mostrai il ciondolo che portavo al collo. I suoi occhi scintillaronmo come non mai alla vista di quest'ultimo. Assunsi un espressione impaziente e in attesa di risposta. Lei rimase a bocca aperta per poi dirigersi verso uno scaffale e cercare un libro. Mi mise il libro sotto il naso indicando una pagina con il dito.
    Tutta la pagina era dedicata al mio ciondolo, non sapevo fosse così tanto prezioso! Presi il libro dalle sue mani cominciando a sfogliarlo. Era enorme e parlava principalmente del mio condolo. Sentii entrare qualcuno dalla porta non feci caso a chi fosse. Mentre la gorgone si occupava del cliente appena arrivato io mi sedetti in un angolo appartato.

    Guarda che mi tocca fare per uno stupido ciondolo!

    Sbuffai per l'ennesiam volta in quella giornata, dovevo assolutamente scoprire che poteri avesse il pendente che portavo. Era ora di sapere la verità!
     
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    :Iside.png:

    CONTINUA DA LUOGHI CITTADINI - VIALE - ATTICO ASET

    Camminai a lungo per le vie della città. La presenza di creature soprannaturali era percepibile nell'aria, nell'atmosfera, c'era una tensione elettrostatica che derivava da quell'aggrupparsi di poteri che faceva fremere tutto il mio corpo. Possibile che quei pochi umani che abitavano lì ne fossero del tutto ignari?
    Il mio peregrinare mi portò di fronte ad un negozio. E a Littoria di certo non poteva essere un negozio qualsiasi. Notai con un sorrisetto che i comuni mortali gli passavano di fronte senza degnarlo di uno sguardo, come se non esistesse nemmeno.
    Varcai la soglia senza alcun indugio, ritrovandomi in quello che doveva essere un negozio del soprannaturale in generale: negli scaffali la merce variava dai più comuni ingredienti alchemici ai tomi di magia, senza tralasciare nulla.
    Mi avviai verso il bancone e solo in quel momento notai l'unico altro acquirente oltre a me. Era lo strano ragazzo che avevo intravisto in piazza. Era intento a leggere un libro e sembrava non essersi accorto della mia presenza. Sorrisi.

    Guarda un po' chi si rivede, lo strano spaventapasseri!

    Sentii la commessa sghignazzare, come se mi avesse letto nel pensiero. Mi voltai nella sua direzione. Di certo la proprietaria di un negozio invisibile agli esseri umani non poteva essere una persona comune. Mi avvicinai al bancone, camminando con fierezza.

    < Buongiorno.>

    la salutai educatamente. Lei sbuffò, spostando finalmente la sua attenzione su di me.

    < Oggi non è proprio giornata! Un cliente più fastidioso dell'altro!>

    sbottò lanciando un'occhiataccia al ragazzo in un angolo.

    < A te cosa serve?>

    mi domandò quasi infastidita.

    < Tra i tuoi numerosi articoli c'è qualche manufatto egizio?>

    Lei sbuffò, alzando gli occhi al cielo.

    < Tesoro, questo è un negozio di magia, non un museo e nemmeno un mercatino dell'usato con tutte le cianfrusaglie di questo mondo!>

    < Suvvia, non c'è bisogno di essere così... velenosi!>

    le risposi guardandola con un sorrisetto, riferendomi alla sua vera natura. Sollevai il capo e pensai al mio vero aspetto, quello di molti secoli prima quando ero una Dea in tutto e per tutto, sicura che lei avrebbe letto nella mia mente.

    jpg

    Non avevo sbagliato. La vidi impallidire, mentre i suoi occhi si spalancavano. Dovevo essere la sua prima divinità-cliente.

    < Voglio essere generosa con te, visto che ha avuto una giornataccia con i tuoi clienti.>

    cominciai avvicinandomi e appoggiando i gomiti al bancone fissandola dritta negli occhi, per nulla intimorita da cosa avrebbe potuto farmi se si fosse trasformata nel suo vero aspetto.

    < Ho sempre provato compassione per la tua razza.>

    Il suo sguardo si indurì, come se le mie parole l'avessero offesa.

    < Non fraintendermi, ho detto compassione, non pietà. Il vostro aspetto mostruoso e la vostra maledizione sono frutto di divinità mie rivali perciò non ve ne faccio una colpa. Dimmi dove posso trovare quello che cerco e ti darò in cambio qualcosa che nessuno dei tuoi clienti ti ha mai dato.>

    Lei mi fissò attentamente, come se stesse valutando la mia offerta.

    < Ci sarà un'asta tra qualche giorno, se non sbaglio. Lì potresti trovare qualcosa di interessante. E stanno per aprire un negozio di antiquariato, ci sono volantini ovunque. Inoltre so di una creatura di questa città che adora circondarsi di corniola, se non sbaglio è la pietra a te sacra. Alcuni miei fornitori avevano chiesto a me se ne possedevo per conto suo, ma io non tengo oggetti di quel tipo.>

    Sorrisi, soddisfatta della sua risposta. Senza chiederle il permesso presi una fialetta vuota da sopra il bancone. Mi punsi un dito e versai qualche goccia di sangue al suo interno, richiudendola per bene.

    < Usalo con saggezza, difficilmente troverai da altre parti un ingrediente come questo.>

    mi raccomandai consegnandogliela sotto il suo sguardo esterrefatto.

    < Quanto a te...>

    mi voltai verso il ragazzo ancora intento a leggere.

    < Si può sapere chi diavolo sei?>

    gli domandai portando le mani ai fianchi.
     
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  5. Shaogorath
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    :Clay.png:

    Non era possibile! Quel ciondolo maledetto mi aveva scaraventato in un'altra dimensione! E quello che era peggio erano i suoi effetti! Prima che potessi tornarmene a casa l'oggetto si sarebbe dovuto ricaricare, esso aveva una carica molto lunga di secoli! Ma non mi importava più di tanto dato che ero immortale. Continuai a leggere finchè finalmente non trovai una notizia positiva, il tempo nel mio mondo si era fermato e sarebbe tornato a scorrere solo al mio ritorno!

    Almeno una buona notizia!

    Avvertii entrare qualcuno, non che la cosa mi interessasse tanto. Distolsi lo sguardo dal libro guardando ciò che si trovava vicino a me, mi incuriosì una terrina che conteneva delle sfere colorate. Che diavolo erano quelle robe!? Ne presi in mano una guardandola.

    Sembra una caramella..

    La annusai e per poco non starnutii a raffica. La lanciai con noia dall'altra parte del negozio, nessuno si accorse di ciò. Diedi un'altra piccola occhiata attorno a me prima di ritornare sul libro, voltai la pagina e, con mia delusione la spiegazione finì lì.
    Strappai la pagiona senza far rumore mettendola in tasca, dopo avrei dovuto studiare meglio le informazioni che essa conteneva, continuai a fissare il libro fingendo di leggere e con i pensieri riordinai le informazioni che avevo appena letto.

    <<si può sapere chi diavolo sei?>>

    Mi bloccai per qualche istante, di chi era quella voce? Pensai velocemente a tutte le voci femminili che ricordavo ma non era nessuna di quelle. Mi voltai a fissare colei che aveva parlato e, conmia sorpresa davanti a me c'era la donna che avevo visto in piazza. Riuscii a non far notare la mia sorpresa alla donna, invece la gorgone si mise a ridacchiare. Poggiai una mano a terra mentre mi rialzaivo e lascia partire una piccola scarica elettrica che infastidì la serpe . Mi misi in piedi guardando la donna negli occhi.

    << Chiamami Clay... tu chi dovresti essere?>>dommandai con diffidenza.

    Un pensiero balenò nella mia mente, non era umana altrimenti non sarebbe entrata in questo negozio! Non che la cosa mi importasse molto...
    Avvertii un tocco delicato sulla spalla.

    <<senti mezzo demonietto hai avuto le tue informazioni ora devi pagare!>>

    Mi tornò in mente il ragazzo a cui avevo rotto il braccio e come lei, mi aveva messo la mano sulla spalla. Mi voltai a fissarla lasciando andare una scarica elettrica decisamente più potente di quella precedente ma non mortale, non per lei almeno. Odiavo essere toccato! E forse per ironia tutti avevano quella di starmi appicicato, ispiravo così tanta simpatia!?

    <<non toccarmi!>> ringhiai a denti stretti, per poi ricompormi <<cosa vorresti come pagamento?>>

    <<una tua scarica elettrica grazie>> rispose con odio nella voce dopo essersi ripresa.

    Mi porse uno strano oggetto su cui lascia scorrere una scarica elettrica debole, gliela porsi sbuffando.

    <<ecco a te serpe!>> risposi calcando sull'appellativo mandandola su tutte le furie, il che mi fece divertire.

    Mi voltai verso la donna alle mie spalle con impazienza incrociando le baccia al petto.

    <<allora? Sto ancora aspettando che tu mi dica chi sei!>> Innarcai un soppraciglio attendendo la risposta.
     
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    :Iside.png:

    Assistetti divertita alla scenetta del ragazzo e della gorgone. Ora capivo a cosa si riferiva con "clienti fastidiosi". A quanto pareva lui era un mezzo demone e emanava scariche elettriche. Interessante...
    Si voltò verso di me e dopo essersi presentato attese con impazienza di sapere chi fossi io. Gli sorrisi affabilmente.

    < Mi chiamo Iside, ma a te questo nome sicuramente non dirà alcunché. Non sei di qui, e per "qui" non intendo solo Littoria ma questo mondo, o sbaglio?>

    Mi avvicinai di più a lui, guardandolo intensamente nei suoi occhi bizzarri.

    jpg

    < In tutta la mia vita non ho mai visto nessuna creatura come te e credimi, la mia vita è molto longeva! Hai qualcosa di... interessante!>

    sentenziai con un sorriso.

    < Come te sono qui da poco e non conosco molto della città, ma ho una casa di mia proprietà.>

    Sfilai un bigliettino dalla mia borsa e ci scrissi sopra l'indirizzo del mio attico, prima di porgerglielo.

    < Se ti interessa continuare la nostra conversazione vieni a trovarmi, è proprio dietro la piazza principale. Ora vorrai scusarmi ma si è fatto tardi, c'è un Portavalori che mi attende!>

    Salutai la commessa che per tutta risposta si limitò ad un cenno con la mano, dopodiché uscii dal negozio.
    Non ero sicura del perché mi fossi comportata così con quel ragazzo, ma c'era qualcosa che mi attirava, che mi incuriosiva in lui. Non ero nemmeno sicura che sarebbe venuto all'appuntamento, ma se non altro ci avevo provato. Ora la cosa più importante era ricevere i miei effetti.

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  7. Shaogorath
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    :Clay.png:

    Primo giorno in questa dimensione e già avevo trovato un possibile alleato!

    Finalmente comincio ad essere fortunato pure io!

    Aveva detto che mi trovava "interessante" che voleva dire? E per qualche strano motivo in questa dimensione ispiravo amicizia mentre solitamente facevo soggezione a molti. Non mi fidavo di quella donna, e mi aveva dato il suo indirizzo di casa! Per quanto ne sapese lei io avrei potuto ucciderla mentre dormiva o folgorarla se mi innervosisco! Sperai con tutto me stesso che avesse un lavoro da farmi fare così sarei stato più indipendente con qualche soldo in tasca! E poi, sbaglio o aveva detto che aspettava un furgone portavalori?
    Guardai il biglietto che avevo in mano con scritto sopra l'indirizzo, non era molta strada. Cercai di farmi un'idea di dove si trovasse l'attico.

    Bene bene... Pensai soddisfatto.

    <<ci si vede Serpe! >> calcai sul termine ottenendo un sibilo infastidito che mi provocò una risatina divertita.

    Uscii dal negozio guardando il cielo con un velo di malinconia, strinsi la catenina con l'ala che portavo al collo, il mio pensiero fu rivolto a lei, mi aveva sempre aiutato...ma ora non era qui a stressarmi di domande a combinare disastri uno dietro l'altro... mi mancava. Lasciai andare il pendente e mi incamminai verso l'attico di Iside, ero curioso di sentire ciò che aveva da dirmi.



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    CONTINUA DA: LUOGHI DI FESTA - DIVERTIMENTO - BLACK CIRCUS

    Il tragitto fu breve, avevamo attraversato la città sfrecciando con l'auto in vicoli e stradine a velocità sostenuta, eccetto per un inutile sosta per rifornire il mezzo di carburante. Li avevo sbuffato spazientita, ma Leonardo sosteneva che senza benzina non avremmo più potuto proseguire in nessuna direzione.

    "Stupide diavolerie umane." avevo pensato tra me e me.

    Non persi altro tempo una volta che ci fermammo dinanzi al negozio. Scesi dall'auto ed entrai. Una delle tre figlie di Forco e di sua sorella Ceto mi fissò con sguardo truce.

    < Bene, bene. Lyliane Spada. Non siamo aperti. Sto per chiudere bottega. > sibilò velenosa.

    Diedi una rapida occhiata all'interno, e con noncuranza le parlai.

    < Accogli in questo modo una tua vecchia amica! Oh "cara" Medusa, la tua mancata ospitalità mi ripugna. >

    Mi avvicinai al bancone dove era impossibile cogliere la superficie tanto che era ricoperto di cianfrusaglie. La guardai negli occhi quasi sfidandola.

    < Amica un cazzo!! Porta il tuo brutto culo demoniaco fuori dalla mia proprietà prima che ti cavo gli occhi, lurida schifosa! >

    Presi a rovistare tra gli oggetti sul bancone con falso interesse, senza scompormi minimamente per le sue minacce.

    < Possiedi qualcosa che mi serve. Lo voglio serpe. >

    In meno di un secondo me la ritrovai alle spalle, la sua mano strinse la mia gola.. forte, poi ancora di più.

    < COSA NON TI E' CHIARO TROIA??? NON AVRAI NULLA. SE ANCORA TI HO LASCIATA VIVERE E' PER UNA SOLA RAGIONE. >

    Scoppiai in una grossa risata liberandomi dalla sua stretta, l'afferrai per le spalle facendola incurvare all'indietro con la schiena sul bancone. I vari gingilli a conficcarsi nella carne. Mi ritrovai a cavalcioni sopra la sua pancia con Medusa che scalciava con le gambe all'aria per liberarsi.

    < Povera ILLUSA! Lo fai per mio fratello. Perchè te lo sei scopato una volta credi che faccia di lui un tuo amante??? >

    La gorgone mi spazzò via come una furia. Avevo toccato un tasto dolente proprio a quello miravo.

    < LUI E' MIOOOO!! > ringhiò spalancando la bocca. Si stava incazzando e pure di brutto.

    Andai a sbattere con la schiena contro un imponente libreria che toccava il soffitto.

    < Lo pensa anche Steno ed Euriale.. . cosi come l'intera popolazione mondiale. Alexandre è una puttana. Ti ha solo presa per il culo e ne vai anche fiera. >

    Erano le sue sorelle, una la perversione morale e l'altra quella sessuale. Mio fratello se l'era portate a letto tutte e tre.. .illudendo prima una e poi l'altra.

    Ammutolì, chiudendo quella schifosa boccaccia. A quanto pare Alexandre se l'era aggraziata per bene e non sò con quale coraggio.

    < Rifletti Medusa, non sei una stupida. Da quanto non lo vedi? Millecinquecento anni? Duemila? >

    Le girai attorno. Poi le posai una mano sulla spalla come a volerle essere vicino mentre le aprivo gli occhi dinanzi alla verità.

    < E' qui in città, ma immagino che non si sia fatto vedere. Ha solo giocato con te.. le sei servita per uno scopo e non solo.. . >

    Mi avvicinai al suo orecchio e le sussurrai.

    < Anche le tue sorelle hanno goduto e non una sola volta come hai fatto tu.. . ma in più incontri. Tutto questo alla tue spalle. Ti ha reso ridicola ai loro occhi. >

    Quel silenzio non durò a lungo.. la gorgone stava incamerando fino a scoppiare. Fu il putiferio. Mostrò la sua vera natura, artigliando qualsiasi cosa le capitava sotto tiro, mi scostai rapidamente per non venire colpita ulteriormente dalla sua furia cieca. Le fauci spalancate rivelavano due paia di zanne gialle e affilate, i suoi capelli una massa di serpenti sibilanti e imbizzarriti inghiottivano l'aria azzannandola. Restai immobile inorridita dalla sua pelle grigiastra e squamosa. La vidi scagliare il bancone in aria con tutto ciò che vi era sopra. Urlò come posseduta dall'isteria. Avevo fatto centro.. . una povera amante ferita era ciò di cui avevo bisogno. Risi tra me e me godendo di quella scena.

    qzE1A20l



    Le andai vicino con molta cauta facendo attenzione a non irritarla, Medusa era pericolosa.

    < Aiutami a fargliela pagare. Ho bisogno del tuo veleno. > le presi le mani nelle mie con una falsità inaudita.

    Lei mi guardò negli occhi ed io spostai lo sguardo altrove.

    < Maledetto! Banchetterò con le sue palle non appena l'avrò sotto tiro. Nessuno osa prende in giro Medusa! Questo affronto lo pagherà a caro prezzo. >

    Era il momento propizio per insistere ad ottenere ciò che volevo.

    < Il tuo veleno Medusa.. . e lo condurrò da te. >

    La gorgone prese un'ampollina di vetro e la riempì di quel potente fluido corporeo azzannando il tappo di chiusura. Me lo mise tra le mani.

    < Fanne buon uso demone. >

    Le sorrisi estasiata.

    < Contaci cara. >

    Non mi chiese nulla in denaro, il prezzo per quel liquido micidiale, che difficilmente vendeva agli altri, lo avrei pagato consegnandogli mio fratello. Povera stupida.

    Mi avviai verso l'uscita, il negozio ridotto piuttosto male.

    "Ah gli uomini.. mentono e ingannano. "

    Soddisfatta stavo per riaprire la porta quando vidi delle candele nere sistemate su uno scaffale. Le presi.

    < Offre la casa giusto? > mi voltai divertita.

    < Consegnami Alexandre Spada. > disse a denti stretti.

    La guardai prima di uscire un'ultima volta.

    Raggiunsi l'auto dove Leonardo mi stava aspettando.

    < Al night cafè, presto! >

    Mise in moto ed io mi crogiolai sul sedile posteriore stringendo tra le mani il mio bottino.

    Un godimento pazzesco nell'aver infamato il mio adorato fratellino.

    CONTINUA IN : LUOGHI DI FESTA - INCONTRI - NIGHT CAFE'

    Edited by Iole88 - 4/6/2014, 22:54
     
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  9. Shaogorath
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    CONTINUA DA LUOCHI NATURALI – PROMONTORIO – CASA NOCTURA


    Mentre visitavo la città notai un negozio, nessun umano vi entrava il che mi incuriosì ulteriormente. Entrai guardandomi attorno, era semplicemente magnifico!

    < Senti se anche tu sei qui per trattarmi male puoi girare i tacchi! >

    sbottò minacciosa una voce femminile tra i vari scaffali. Assunsi un aria interrogativa, perché avrei dovuto trattarla male?
    Diedi un’occhiata alla merce esposta, non ci voleva un genio per capire che era un negozio di magia!
    Un’ampolla attirò la mia attenzione rispetto alla altre, essa non conteneva varie pozioni o ingredienti, anzi, al suo interno vi era un agglomerato di tenebre che giravano vorticosamente su se stesse.
    Mi si mozzò il respiro per quello che avevo visto li dentro!

    Non può essere! Chi avrebbe mai potuto imprigionarlo!?

    Pensai guardando le ombre con gli occhi sganati per lo stupore. Mi avviai tra i vari scaffali alla ricerca di un libro o un tomo che parlasse degli spiriti infernali.

    <cosa stai cercando? Posso aiutarti>

    Mi voltai per vedere chi avesse parlato, una gorgone. Anche se aveva un aspetto umano, io, in quanto demone avvertii il sibilare dei suoi dread.
    Il sorriso che mi fece non prometteva nulla di buono, finsi di non averlo notato e di frenare i miei pensieri, era risaputo che questi esseri potevano leggere i pensieri altrui e mietere vittime non era nei miei programmi per il momento.

    < Sto cercando un libro sugli spiriti infernali >

    Risposi apatica, non volevo che capisse a cosa mi fossi interessata, altrimenti avrei potuto salutare la mia nuova vita che mi ero appena creata!
     
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  10. Shaogorath
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    :Noctura.png:

    L'esser e di fronte a me mi fissò non del tutto convinta.

    < come mai spiriti infernali? Non mi sembri un pazzo alla ricerca di distruggere il mondo liberando un essere potente... >

    Disse in tono canzonatorio con odioso ghigno che le avrei volentieri strappato a suon di falciate.
    La fulminai con lo sguardo.

    < Fatti gli affari tuoi serpe! Non ti deve interessare il perché io voglia quel libro!>

    Sbottai inviperita. La gorgone mi guardò con rabbia, stava per dire qualcosa ma la anticipati evocando dei fuochi fatui che mi circondarono.

    < Non pensarci nemmeno ad attaccarmi serpe! Altrimenti questo sarà il tuo ultimo giorno di vita! >

    Questa volta fui io a ridere. A quanto pare non ero l'unica ad odiare questi esseri...
    Dopo avermi imprecato alle spalle tornò con un enorme tomo su tutti gli spiriti infernali conosciuti.
    Lo aprii cercando di concentrarmi e di non dar peso alla provocazioni della gorgone.
     
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  11. Shaogorath
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    :Noctura.png:


    Studiati l'enorme tomo dalle pagine ingiallite per qualche ora, esso era scritto nella lingua dei demoni e conteneva una marea di enigmi o codici.
    Sfogliati attentamente la biografia di ogni singolo spirito. Le mie ricerche portarono i primi risultati solo un'ora dopo.

    " Atrazor... Non mi è nuovo..."

    Pensai con ironia. Il nostro ultimo incontro si era concluso con la sua reclusione negli abissi. Non lo ritenevo una gran minaccia, un verme del genere non meriterebbe nemmeno di lucidare le scarpe al demone più squallido sulla faccia della terra.
    Per sicurezza estrassi un taccuino dalla borsa a tracolla che portavo con me. Segnali il suo nome su una pagina bianca.
    Tornai a studiare quelle pagine ingiallite dal tempo imbattendosi in molti spiriti potenti e interessanti. Quando fui sul punto di gettare la spugna trovai la biografia di un certo "Ratash".

    "Oddio!"

    Pensai tra il divertito e il divertito.
    Con buone probabilità avevo trovato ciò che stavo cercando. Questo perché quando tentai di comunicare con quel spirito intrappolato e pronunciati quel nome avvertiti una strana vibrazione molto somigliante a una risata.
    Sorrisi soddisfatta, forse non avevo perso tempo come avevo pensato.
     
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  12. Shaogorath
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    :Noctura.png:

    Avevo annotato molti nomi e cancellati altri. La cosa si faceva sempre più intrigante per me! Non resistenti e presi tra le mani la boccetta che conteneva lo spirito. La studiai attentamente cercando di poter parlare con quell'aglomerato di tenebre.

    < Allora?>

    La voce odiosa della gorgone mi distrasse da ciò che stavo facendo. La guardai scocciata, possibile che io non potevo starmene in pace?

    <allora... Cosa? >

    Domandai acida. I fuochi fatui mi circondarono appena la gorgone mi si avvicinò.

    < calmati non c'è bisogno di scaldarsi, è semplicemente arrivato l'orariobdi chiusura..>

    La fissati intensamente,prima di alzarmi portando con me il libro e l'ampolla contente lo spirito.

    < cosa vuoi in cambio di questi?>

    Domandai sbuffando. Avrebbe sicuramente tentato di fregarmi quindi dovevo essere prudente.

    < Un po della tua saliva >

    Rispose le con naturalezza. La guardai innmodo glaciale prendendo la boccetta che mi stava porgendo.
    Dopo qualche istante giela restituiti con all'interno la mia saliva. Non riuscivo a capire a cosa le servisse e nemmeno lo volevo sapere! Girai i tacchi e uscii dal negozio facendo un respiro profondo. Avvertiti un tuono in lontananza, mi voltai a guardare.
    Dalle nuvole nera che stavano arrivando di li a poco avrebbe tempestato.

    Ok visiterò la città quando il tempo sarà migliore..

    Pensai dirigendosi verso casa con passo spedito.


    CONTINUA IN LUOGHI NATURALI - PROMONTORIO - CASA NOCTURA
     
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  13. peter81
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    Il taxi si fermò in piazza poco distante dal negozio

    dio che fame

    <<accosta nel vicolo>>

    Lo soggiogai e senza battere ciglio obbedì al mio ordine, appena si fermò, passai una mano sul suo collo e una volta spostato nella giusta angolazione, affondai le zanne, la mia mano premeva sulla sua bocca per soffocare le urla che potevano attirare gente indesiderata.
    Quel morso pian piano di tramutò più in uno sfogo anziché un semplice modo per saziare la mia fame, tutto quello che era successo, il dolore a cui avevo assistito... Ancora non potevo credere che fosse reale.
    La mia stretta con le zanne aumentò e tagliai inevitabilmente ancora di più la carne del poveretto, se non mi fossi calmato o se non mi fossi fermato probabilmente gli avrei staccato la testa.

    devo calmarmi e staccarmi da lui

    Pensai a Iris e la rabbia crebbe ancora di più, il poveretto vittima del mio morso stava perdendo le forze, poi mi concentrai sul suo piccolino, dovevo fare in modo che la mamma stesse bene, solo allora allontanai di scatto i miei denti da lui, mi poggiai sul sedile e passai la lingua sulle mie labbra.

    <<scorderai tutto quello che è successo da quando sono salito in macchina, non sai come ti sei fatto male sei svenuto e tutto è ancora confuso>>

    Scesi dal taxi senza pagare o aggiungere altro.
    L'aria fredda della sera sul viso mi fece riprendere un pò di lucidità.
    Attraversai la strada ed entrai nel negozio di magia, appena scostai la porta il campanello appeso sopra suonò

    chissà se con un incantesimo sarei riuscito ad entrare in modo più discreto... No... Come minimo mi aspetto che un negozio di magia sia schermato contro certe cose

    Vidi una libreria in un angolo piena di pozioni

    forse una di quelle potrebbe essermi utile per placare il dolore di Iris o per farla tornare una semplice vampira

    Mi avvicinai e cominciai a leggere tutte le etichette sopra le ampolle contenenti liquidi dei più svariati colori

    felicità, amore, nemici, distruzione, punizione...

    C'era di tutto meno che qualcosa contro il dolore

    nemmeno la magia può porre rimedio a certe cose...

    <<posso aiutarla Damon Salvatore?>>

    Una voce inquietante alle mie spalle mi scosse bruscamente dai miei pensieri.

    sorvolando sul fatto che già conosce il mio nome, questa tipa mi mette davvero i brividi

    La guardai stringendo un pò gli occhi

    <<spero vivamente che lei possa, mi servirebbero delle informazioni>>

    Alle mie parole lei tornò dietro il bancone ad un lato del locale, la raggiunsi con passo lento

    <<qui dentro nulla è gratis quello che cerchi si paga>>

    <<fortuna che non ho problemi di soldi...>>

    Commentai tra me e me con un tono di voce bassissimo

    <<ho bisogno di un informazione per un amica... Cosa sa delle Banshee?>>

    Mi guardò con uno sguardo allarmato

    <<un vampiro che si preoccupa per un'altra persona... Sento l'odore dei tuoi sentimenti anche da qui...>>

    Fece una pausa, tirò fuori una sfera da sotto il bancone

    stiamo scherzando? Adesso che fa mi legge le carte?

    <<se vuoi che ti dica quello che so dovrai prima permettermi di avere un pò di quei sentimenti che stai provando... Ti basterà poggiare la mano su questa sfera...>>

    La situazione si faceva sempre più strana, ma in fondo non poteva comportare un gran che

    al diavolo!

    Afferrai la sfera e misi il palmo della mia mano su di essa, una luce uscì da tutte le linee della mia mano per andare a confluire esattamente al centro della sfera che adesso brillava di luce propria, la commessa guardava attenta e dopo poco tolse la mia mano, con estrema delicatezza, da quella superficie cristallina

    <<adesso dimmi... cosa vuoi sapere con precisione di quelle creature?>>

    Domandò lei in tono più gentile

    evidentemente ottenere quello che voleva l'ha addolcita

    <<questa trasformazione è una cosa permanente? Le farà del male?>>

    Un mezzo sorriso comparve sul viso della commessa, ci mise un pò a rispondere, come se stesse ponderando attentamente ogni parola da dire

    <<non le farà del male, piuttosto ne farà agli altri, è un essere vendicativo adesso.
    Se sarà permanente o meno dipenderà solo dal suo grado di soddisfazione a scopo raggiunto.
    Non c'è modo di fermarla o di placarla...>>

    sempre la descrizione di un cecchino senz'anima, bene dovrò solo stare fermo a guardarla, non ce la farò...

    Il senso di impotenza era un fardello troppo pesante, strinsi i pugni cercando di contenermi

    <<grazie del suo aiuto...>>

    Dissi alla commessa

    <<mi creda è stato un vero piacere...>>

    La risposta lo lasciò con uno strano presentimento addosso, ma che decise di ignorare ed uscì dal negozio

    CONTINUA IN: -luoghi cittadini -Città -vicolo
     
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    :Zalera.png:

    CONTINUA DA LUOGHI DI FESTA - DIVERTIMENTO - CHIOSTRO E BASILICA DI SANTO STEFANO

    Il mio istinto mi condusse ad uno strano negozio invisibile agli umani, il posto ideale per cominciare le mie ricerche. Dietro il bancone c'era una giovane donna dai lunghi dreads quasi bianchi che mi guardò con un sorriso furbetto e una strana luce negli occhi.

    < E' un onore averla qui nel mio negozio, signora Holopainen! Come posso esserle utile?>

    Mi chiese con troppa cortesia per non sembrare studiata. Mi avvicinai al bancone senza staccare i miei occhi dai suoi, fissandola intensamente. Non mi stupivo che conoscesse la mia identità, dopotutto ero una cantante lirica di fama mondiale.

    < Sto cercando due uomini.>

    La sua bocca si piegò nel classico sorriso di chi la sa lunga.

    < Di certo non li troverà nel mio umile negozio! Dovrebbe rivolgersi alla polizia, o magari alla nuova discoteca che hanno aperto da poco, dicono sia frequentata solo da uomini!>

    Feci una smorfia.

    < Non definirei 'umile' un negozio invisibile agli esseri umani.>

    < E io non avrei mai immaginato che la grande cantante lirica non è uno di loro!>

    Ribatté lei col suo sorrisetto fastidioso. Battei le mani sul bancone, stavo cominciando a perdere la pazienza.

    < Ora basta coi tuoi giochetti! Non sono qui per perdere tempo, quindi dimmi ciò che voglio sapere!>

    < Qui le regole le faccio io, tesoro!>

    Gracchiò lei mentre il suo volto umano mutava in quello di una gorgone. I serpenti che le formavano l'acconciatura cominciarono a soffiarmi contro minacciosi.

    < Nessuno osa rivolgersi a me così!>

    Continuò cercando di pietrificarmi col suo potere.

    < Credi di spaventarmi con il tuo terribile sguardo?>

    Sorrisi sinsitramente, chiudendo gli occhi. Se credeva di potermi eliminare così facilmente... avrebbe presto scoperto uno sguardo ancora più terribile del suo. Invocai il mio potere soprannaturale, il giudizio divino, e quando riaprii gli occhi questi erano diventati più neri della pece e sostenni il suo sguardo senza nessun problema.

    jpg

    Lei spalancò gli occhi, boccheggiando sbigottia, e ben presto divenne vittima del mio potere. Dopo pochi secondi stramazzò a terra con un urlo stridulo, e prese ad ansimare affannosamente. Nelle profondità oscure delle mie iridi aveva appena rivissuto ogni singola azione crudele che aveva compiuto nella sua inutile esistenza, subendola lei stessa. Questo era il castigo riservato a coloro che venivano giudicato colpevoli.

    < Chi... chi sei?>

    balbettò. Non doveva essere abituata a quella condizione di sottomissione forzata.

    < La tua anima è appena stata condannata alla dannazione eterna, ma puoi ancora decidermi di aiutarmi e renderti utile per una volta nella tua spregevole vita. O se preferisci posso staccarti i tuoi serpenti uno per uno prima di adempiere anche al mio secondo compito e spedirti all'inferno.>

    la minacciai stringendo una delle serpi in una morsa ferrea.

    < Si può sapere chi diavolo sei?>

    mi urlò contro di nuovo, prima di riassumere il suo aspetto umano in segno di resa. Piegai il capo di lato, fissandola con sufficienza.

    < Non ho scelto il nome Zalera a caso quando ho deciso di fingermi un essere umano. Mi sono limitata a fare l'anagramma del mio vero nome.>

    Ci impiegò qualche secondo per arrivarci e i suoi occhi si spalancarono ancnora di più.

    < Azrael... L'angelo della giustizia, cosa ci fai qui?>

    Sorrisi compiaciuta, prima di chinarmi vicino a lei e avvicinare il mio volto al suo.

    < Come ti dicevo, sto cercando due uomini. E tu mi aiuterai!>
     
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46 replies since 14/9/2012, 12:27   466 views
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