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Iside suggerì di chiamare i miei colleghi, sembrò parecchio turbata poi tornò a guardarmi negli occhi.
Annuii soltanto, presi il telefono dalla tasca e chiamai la centrale
<<ho bisogno di rinforzi al vicolo non poco distante dal teatro, c'è bisogno del coroner abbiamo una vittima, maschio, caucasico, sui 25 anni.>>
Quando riattaccai tornai a guardare la mia dama
<<non posso abbandonare il corpo, dovrò aspettare che arrivino>>
Spiegai con un tono di scuse, la serata era andata decisamente a puttane.
<<è mai successa qui una cosa del genere che tu sappia?>>
sono qui da pochi giorni e già ho un caso di omicidio e uno di scomparsa non ci posso credere
<<se vuoi tornare a casa non c'è problema>>
Dissi cercando di proteggerla, non volevo che si turbasse ulteriormente o che si sentisse in pericolo, assistere a una cosa del genere non era facile.
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+Hells+ .
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Dylan chiamò rinforzi prima di chiedermi se era mai successo qualcosa del genere in città.
< Non sono qui da molto, ma non mi sembra di aver sentito di aggressioni o omicidi.>
risposi pensierosa. Mi chiese ancora se preferivo tornare a casa, lui doveva attendere fino all'arrivo dei suoi colleghi.
< Ti faccio compagnia fino al loro arrivo, e poi mi sento più al sicuro con te visto quanto è appena successo.>
dissi fingendo sgomento e timore. Ero curiosa di sapere cosa poteva essere accaduto a quel ragazzo, proprio sotto casa mia.
< Cos'ha causato la morte?>
chiesi avvicinandomi appena al corpo riverso a terra ma evitando di toccarlo.. -
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Mi disse che si sentiva più sicura vicino a me, il mio ego ne era a dir poco lusingato. Aveva già sentito di aggressioni e omicidi in città.
bene sono capitato in una città con uno o più serial killer, Michel dove diavolo mi hai fatto venire!
Pensai tra me e me.
Mi chiese quale poteva essere la causa della morte, guardai il ragazzo a terra, mi chinai per guardarlo meglio.
<<visto il sangue sul viso probabilmente ha subito una botta in testa, talmente forte da provocare un emorragia interna. Ma queste sono solo supposizioni, lo sapremo con certezza quando arriverà il medico legale o addirittura dopo l'autopsia. >>
Sospirai
<<è così giovane, la brutalità di questo mondo mi sconvolge tutte le volte>>
Sentii le sirene in lontananza, stavano arrivando i rinforzi.. -
+Hells+ .
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Dylan non si sbilanció sulle cause della morte, per averne la certezza avrebbe atteso il responso degli esperti. Si rialzò, commentando con tristezza la morte del giovane.
< La morte è l'unica vera imparziale di questo mondo. Non fa distinzione tra giovani o vecchi, buoni o cattivi... dei o uomini.>
osservai guardando il cadavere del ragazzo a mia volta.
In quel momento sentimmo avvicinarsi le sirene. I suoi colleghi avevano fatto presto, se non altro a Littoria le forze dell'ordine reagivano tempestivamente. Mi feci da parte, così da non intralciare il loro lavoro.. -
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Feci un resoconto dettagliato dei fatti ai miei colleghi i medici misero il corpo su una barella e lo trasportarono in ambulanza a fari spenti, raccomandai la priorità di quella autopsia.
Mi dispiaceva vedere Iside in disparte ad assistere al lavoro di routine dei miei colleghi, quando finirono tornai da lei.
<<domani mattina faranno l'autopsia e comincerò ad indagare sull'accaduto>>
adesso dovremmo tornare nel suo appartamento o la serata sta diventando troppo strana per lei?
<<mi è piaciuta la tua riflessione sulla morte, ti riaccompagno al tuo appartamento>>
La mia non era una domanda, non era sicuro dopo quello che era successo, non l'avrei lasciata andare da sola.
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+Hells+ .
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Non appena arrivarono i suoi colleghi Dylan si staccò e sbrigò il suo lavoro di poliziotto. Non appena l'ambulanza si fu allontanata mi disse che avrebbero fatto l'autopsia il mattino seguente, così avrebbe potuto cominciare ad indagare su quell'aggressione.
La faccenda aveva risvegliato la mia curiosità, ma non potevo mostrarmi troppo interessata, avrei dato un po' troppo nell'occhio.
La mia riflessione sulla morte l'aveva colpito. Si offrì di riaccompagnarmi a casa, o meglio, più che un'offerta sembrava un vero e proprio ordine. Sorrisi leggermente. La sua premura nei miei confronti era quasi dolce. Probabilmente avrebbe reagito allo stesso modo con chiunque altro, avevamo appena assistito ad un omicidio e lui era sempre un poliziotto in compagnia di una persona apparentemente indifesa.
< Ti ringrazio. Non credo mi troverei a mio agio a girovagare a quest'ora, dopo quanto successo.>
decisi di stare al gioco. Sarebbe stato più facile ottenere informazioni.. -
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Iside accettò la mia "offerta" di riaccompagnarla, le sorrisi e le feci cenno di farmi strada
ormai so dove abita ma essendo la padrona sarebbe scortese da parte mia precederla
Mentre andavamo feci un commento
<<il tuo attico è meraviglioso, che lavoro fai? Il collezionismo deve prenderti parecchio tempo, lo fai per mestiere? >>
Un lusso come quello non era da tutti e ancora non sapevo come faceva a mantenersi, poteva anche essere ricca di famiglia, o magari aveva un marito, adesso che ci pensavo per una donna bella come lei poteva essere possibile, non mi sembrava di aver notato una fede al suo dito però.
Improvvisamente mi vennero in mente un sacco di domande da farle, era riaffiorata la modalità poliziotto.
CONTINUA IN:Luoghi cittadini- Viale- Attico Aset. -
+Hells+ .
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Ci avviammo verso il mio appartamento, allontanandoci dalla scena del crimine. L'atmosfera si rilassò, come se non fosse accaduto niente di insolito da quando avevamo lasciato il bar. Dylan apprezzò io mio appartamento, chiedendomi che lavoro facessi. Sicuramente si stava chiedendo come potessi permettermi una collezione del genere. Sorrisi.
< Diciamo che... sono una ricca ereditiera. La mia famiglia possedeva molte ricchezze ed essendo l'ultima rimasta, sono finite tutte a me. Questo mi permette di poter girare il mondo indisturbata in cerca di reperti antichi.>
minimizzai cercando così di dare una spiegazione più o meno logica alla mia situazione.
CONTINUA IN:Luoghi cittadini- Viale- Attico Aset.
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