spiaggia e Buffet

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    Era tra le mie braccia... e stavamo ballando mentre canticchiavo la Rhapsody... le stelle erano i nostri fari... con le mani sulle mie guance mi disse che non sarei mai stato la sua ombra che mi amava e non dovevo dubitare di lei... ci baciammo e continuo a parlare... mi parlava di sincerità... voleva essere sincera con me e lo apprezzavo... ma anche io ero stato sincero con lei... provavo davvero qualcosa per lei... un sentimento molto forse, l'amore era ritornato in me, ma... non avrei mai permesso che una creature così giovane si legasse a me se non ne era certa... non volevo essere io quello che le avrebbe spezzato le ali... poteva ancora volare se voleva... e glielo volevo dire...

    Mi baciò di nuovo e mi disse che se avrei detto ancora che avrebbe potuto cambiare idea, mi avrebbe picchiato... a quelle parole mi venne da sorridere... lei ci teneva a me e non voleva altro che stare con me, io lo sapevo... ma non volevo essere quello che le avrebbe precluso qualche possibilità e glielo volevo dire... le presi le mani nelle mie e le portai sul collo e le dissi...

    << Non dubito dei tuoi sentimenti per me, ma non vorrei che con me ti sentissi come il trappola, chiusa e con le ali tagliate, puoi volare e decidere su quel che meglio credi, non ti vorrei mai perdere, ma non posso nemmeno costringerti con la forza a stare con me e se tu avessi cambiato idea, io ti avrei aiutato come potevo... >>

    Le baciai teneramente una mano...

    << So che non mi puoi lasciare... e so che tu sei per molti versi diversa da me caratterialmente, ma non ti costringerò a fare niente che tu non voglia fare... questo deve essere chiaro... >>

    In modo scherzoso con un dito sulla fronte le mandai leggermente la testa indietro e poi le baciai la fronte... nello stesso punto...

    Le sorrisi e prendendo la per la vita con le braccia, l'alzai leggermente per baciarla...

    Era una sensazione dolce quella di stare con lei e non volevo perderla ora... che l'avevo trovata... ma avrei fatto di tutto per farle scegliere la sua strada come meglio credeva...

    Il nostro tenero bacio era finito e la riportai a terra...

    << Voglio che tu scelga la tua strada, non ti voglio imporre niente... ma se tu sceglierai di stare con me... ti darò tutto quello che posso... TUTTO... partendo dal mio cuore... >>

    La guardai negli occhi...

    << E per scegliere di stare con me intendo in tutti i sensi... >>

    Volevo capire se aveva capito e volevo saperla certa... non mi sarei mai permesso di fare qualcosa contro la sua volontà...

    La luna brillava la nel cielo... e per farle capire che io ero sincero... le feci un giuramento solenne...

    << Non credere che le mie parole siano buttate la Augusta... io ti voglio come mia compagna, voglio stare con te, voglio conoscere tutto di te... e ti giuro su questa splendida luna, sul mare davanti a noi e su questa spiaggia, che amerò e vorrò stare sempre e solo con te! >>

    Le detti un veloce bacio sulle labbra... breve, ma intenso... e speravo che questo forse, le avrebbe fatto capire davvero quanto ormai anche io tenessi a lei...
     
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  2. peter81
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    Avevo aspettato tutta la vita quel momento...lo capii da come la luna splendette più fulgida, lo capii da come il mio cuore perse un battito da qualche parte del petto che si fermò in un respiro trattenuto. In nome di quella luna, di quel mare splendido, di quella eterna sabbia sottile mi stava donando il suo amore e il suo rispetto... Non prima, le parole e le emozioni della serata erano solo un prologo....Nel momento in cui mi fece quel giuramento una lieve brezza ci vorticò in fondo ai piedi, accarezzò i nostri corpi abbracciati e portò quelle parole verso il mare e la luna...la natura era la testimone di quel momento così solenne... Mi baciò, non più spaventato come prima né dubbioso. Le sue parole erano uscite sicure dalle sue labbra e avevano colpito diritto al mio cuore... Provai a parlare ma mi dovetti schiarire la voce, non servì a molto, l' emozione era veramente molto forte... Appoggiai le mani tremanti ai lati del suo collo, erano ghiacciate...e con voce altrettanto tremante parlai:

    <<ricordi cosa dissi quando ci siamo incontrati proprio qui? Dissi che da sempre mi chiedevo cos' ero, che cercavo un posto nel mondo, che avrei approfittato di ogni occasione per sapere qual'era il mio scopo...ogni attimo della mia vita e della tua ci ha condotti qui, nel bene e nel male qui, entrambi soli e stanchi.>>

    Di nuovo mi schiarii la voce...Oddio! Riuscirò a completare un discorso in queste condizioni? Lo guardai...quelo sguardo fiero, prima immensamente triste che ora aveva un barlume di speranza e fiducia, ero riuscita nell' intento che al falò mi ero riproposta...Il lumicino si era riacceso in lui...La luce più preziosa...

    << Dissi che ero arrivata qui come "Augusta Meyer" e che me ne sarei andata solo una volta saputo chi ero oltre a quel vuoto nome... Ora so chi sono: sono e sarò la tua compagna, nell' amore e nel rispetto reciproci. Oraso qual' è il mio posto: accanto a te, con i nostri pregi e difetti ci prenderemo per mano e con fiducia l' uno nell' altra affronteremo qualsiasi problema. Ti amo Dorian, sei la mia vita e non ti abbandonerò mai.>>

    Basta...altre parole per qualche minuto non credevo potessero uscirmi...lo abbracciai forte, mi strinsi a lui abbandonandomi completamente, solo allora mi accorsi che il cuore aveva ripreso a battere e i polmoni a respirare...
     
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    Aveva quasi le lacrime agli occhi... anche se non piangeva era emozionata e almeno di questo ero contento, voleva dire che le mie parole erano arrivate a lei... e mi disse che finalmente aveva capito chi era "la mia compagna" quelle parole mi scaldarono l'animo mi aveva accettato, aveva accettato la mia proposta... quel suo discorso di prima mi aveva lasciato in un certo senso non troppo convinta che volesse continuare... ma adesso era sicura di quello che voleva... e aveva accettato quello che le volevo offrire...

    Mi disse tutto in getto, come se avesse paura di perdere le parole... o che non avesse più l'occasione di dirmele... finito mi abbraccio e si rannicchio al mio petto... riprendendo a respirare... come se avesse detto tutto in apnea...

    Le accarezzai i capelli con una mano e le dissi...

    << Oggi... Questa festa ci ha cambiato... ci ha fatto trovare o ritrovare noi stessi... e ci ha dato un motivo più grande per andare avanti con più passione... è il mio motivo sei tu! >>

    Le bacia i capelli e poi li accarezzai... era ancora stretta tra le mie braccia...

    Guardai il cielo e sperai che finalmente anche per me, fosse giunto il momento di amare veramente...

    Sospirai...

    E la tenni stretta a me, mentre le ricominciai ad accarezzavo i capelli per farle sentire che le ero vicino e grato di quanto mi aveva dato e quanto aveva da darmi...

    Questa sarà una notte indimenticabile...
     
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  4. peter81
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    Insieme a me anche lui si rilassò...penso che in quel momento ci sentissimo entrambi come se avessimo fatto un tuffo nel vuoto e ci fossimo accorti di essere atterrati su un morbido cuscino... Mi strigeva, mi baciava ed accarezzava piano...forse nemmeno lui ci credeva a quello che ci era successo...Disse che quella nottata era stata anche per lui una sorpresa...che gli avevo dato una speranza... Questo mi fece sentire orgogliosa e vittoriosa...

    << Questo era quello che intendevo al falò...ti stavi spegnendo...forse non te ne rendevi nemmeno conto... Abbiamo diverse questioni da risolvere...ma io mi sento più forte ora...stanca nel corpo ma forte nello spirito.... Per me il tuo amore e il tuo rispetto sono le cose più preziose che mi puoi donare...Grazie mio amore...>>

    Lo baciai, prima brevemente ma qualcosa in me stava chiedendo di più. Approfondii il bacio stringendomi a lui, poi ripresi fiato... Lo guardai con desiderio, mai come in quel momento sentii il bisogno di averlo dentro di me...di concludere quel giuramento e suggellare il nostro patto...sentivo che mancava qualcosa...una parte di me non era soddisfatta...un pò me ne vergognai, era la prima volta che tutto il mio essere era coinvolto in anima, corpo, cuore ed istinto tutto concentrato verso un unico obbiettivo. Avevo voglia di lui, volevo spogliarlo lì e sentirlo mio... Mi sciolsi dal suo abbraccio e prendendolo per mano mi incamminai sulla spiaggia Una luuuuunga camminata...questo ci vuole Guardai in direzione del promontorio, sulla cima c'erano le luci delle ville che lo abbellivano come tanti gioielli. Lo indicai.

    <<raphael è andato verso il promontorio...Sai se vive lassù? La vista da lì dev' essere uno spettacolo...dev' essere meraviglioso addormentarsi al chiaro di luna...dev' essere magico...>>
     
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    Si stava sciogliendo tra le mie braccia, mi aveva detto che secondo lei... mi stavo come spegnendo... o forse chissà... da quando ero diventato un vampiro quella parte di me era sempre rimasta spenta, in attesa che arrivasse la luce... e mi ringrazio per l'amore e il rispetto che le avevo donato che le volevo donare...

    Mi baciò, mi abbracciò... ma forse non aveva ancora capito, che riuscivo a sentire le emozioni forti e ancor prima che lei mi guardasse voluttuosa negli occhi avevo inteso cosa volesse e che quasi si vergognava di quel pensiero impuro in quel momento...

    Poi mi prese per mano, voleva passeggiare... forse voleva sfogare camminando tutto quel desiderio che sentivo in lei, era forte... intenso... ma non volevo far vedere che avevo capito... quindi la seguii avevo altro in mente...

    Si girò verso il promontorio e penso a Raphael e il posto in cui aveva portato Karen... un posto secondo lei con una vista stupenda... una vista dove poter vedere una splendida alba...

    Strattonandole piano la mano, la feci girare verso di me e la guardai negli occhi...

    << Sai, anche io ho una villa sul promontorio... e ti posso assicurare che anche dalla mia casa si può avere una vista stupenda... di tutto quello che c'è sotto... il mare, la spiaggia e i dintorni... ma si può vedere in maniera divina anche il cielo, nel giardino sul retro potrai ammirare l'alba... con me... >>

    La guardai intensamente negli occhi e le dissi...

    << Ti voglio portare in posto... ti prometto che prima della fine della festa torneremo, così potrai salutare le tue sorelle... ma dopo questo momento, dopo questa nostra promessa, ti vorrei portare in un posto per me speciale... vuoi venire con me? Ti fidi di me? >>

    Guardandola sempre negli occhi attesi la sua risposta...
     
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  6. peter81
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    Camminando con lui al fianco ed osservando il paesaggio intorno a me riuscii a calmare un pò quel bisogno così fisico che sentivo. Sperai che non se ne fosse accorto...Era una cosa talmente nuova...queste mani che volevano agire per conto loro...non avevo mai sentito il bisogno di controllarmi fisicamente perché il mio problema era stato sempre il controllo di una facoltà della psiche...La nostra promessa aveva come risvegliato in me questo..."bisogno"...non sapevo come altro definirlo: era un istinto a sigillare col corpo una promessa espressa a parole... Mi tirò piano verso di lui.. attirando il mio sguardo. Mi disse che anche lui possedeva una villa sul promontorio, questo accese la mia curiosità. Lo guardai con interesse e sorrisi. Aveva capito che le mie sorelle erano importanti per me, aveva dato il giusto peso a quei nuovi incontri che avevo fatto quella sera...mi voleva portare via per un pò con la promessa di riportarmi alla festa di lì a poco per riincontarle. Voleva portarmi in un posto speciale...Mi avrebbe mostrato un altro lato di lui che ancora non conoscevo e questo riuscì a distrarre la mia mente...

    << Certo che mi fido di te...>>

    Come poteva essere altrimenti....in quel momento mi fidavo più di lui che di me stessa....
     
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    Si fidava di me... lo sapevo, ma volevo sentirmelo dire... volevo che consentisse a questo piccolo viaggio fuori dalla festa...

    Le sorrisi e le tenni stretta la mano nella mia, e cominciai a camminare, con lei che mi seguiva...

    << Sono sicuro che ti piacerà dove stiamo andando... >>

    CONTINUA IN: LUOGHI NATURALI: PROMONTORIO - OSSERVATORIO LOST
     
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  8. peter81
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    Mi guardò soddisfatto e tranquillo, ci stringemmo la mano e ci avviammo verso il promontorio. Camminammo tranquillamente, ero molto curiosa ma volevo godermi anche la tranquilla passeggiata, quindi noN accellerai il passo bensì osservai il suo sguardo che puntava deciso verso la roccia che si adagiava nel mare e mi sentii al sicuro...

    CONTINUA IN: LUOGHI NATURALI: PROMONTORIO-OSSERVATORIO LOST
     
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292 replies since 30/6/2013, 18:41   2962 views
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