Falo' sulla spiaggia

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    Cercai con l'aiuto della mia mano stretta nella sua di infondere serenità e tranquillità a Matteo..non era solo su questa spiaggia, aveva me. Ero sereno ed avevo il pieno controllo di me stesso, nel caso ci fosse stato bisogno dovevo restare lucido e concentrato per dare tutto il mio appoggio al mio amico..non l'avrei deluso ancora.
    Restai sorpreso del repentino cambiamento di suo fratello, non me lo aspettavo e faticavo a credere che avesse buoni propositi. Non lo conoscevo e non ne potevo essere certo..ma avevo percepito subito la sua malvagità, quel ragazzo mi rendeva nervoso..mi agitava.
    Aspettavo anche io che facesse le sue valutazioni nel decidere se stringere o meno la mano e accettare l'invito del fratello. Stando uniti sentivo particolarmente la presenza del mio amico dentro di me, il suo scetticismo e la sua ostilità nei confronti del fratello divenne la mia, ma nonostante tutto accettò di stringergli la mano in una breve stretta e gli disse che domani a pranzo lo avrebbe raggiunto a casa sua.

    Dopo aver spiegato a Matteo come raggiungere il suo rifugio, suo fratello raccolse i suoi vestiti da terra e se ne andò, invitando il vampiro a seguirlo. Il primo andò via con tanta rabbia in corpo mentre l'altro lo seguì timoroso.

    Sarò cieco io, ma non vedo alcuna traccia di bene in quel ragazzo.. eppure è amato da quel vampiro. Diffido di entrambi.

    Non appena i due uomini si allontanarono.. mi rivolsi a Matteo.

    < Fà attenzione amico mio, mi dispiace dirtelo, ma non ho alcuna fiducia in tuo fratello.. .. .>

    Sciolsi la sua mano dalla mia e la portai sulla sua spalla destra e strinsi in una lieve stretta.

    < Non ti sono stato di aiuto perdendo il controllo di me stesso.. ma è tutto cosi nuovo per me. Non accadrà di nuovo, ora ho capito che sono pericoloso..devo imparare a conoscere me stesso e ciò che sono, non voglio fare altri danni..perdonami Matteo sono una completa delusione anche per me.> gli dissi afflitto.

    Poi mi ricordai che prima che gli eventi ci travolgessero, e prima che diventassi pazzo..avevo scoperto il mio nome. Passeggiando sulla spiaggia e toccando l'acqua del mare di cui avevo cosi timore, la mia mente mi aveva mostrato qualcosa.

    < Alcuni ricordi sono tornati, prima di raggiungere il falò un nome mi è affiorato nella testa.. .>

    .. feci una pausa e continuai perchè non ne ero poi cosi sicuro.

    < Gabriel.. credo che sia il mio nome,ma se non ti piace, puoi continuare a chiamarmi Angelo.> gli dissi in un sorriso.

    Sperai di scacciare dal suo viso un pò di tristezza e rabbia.. suo fratello ed il vampiro erano stati molto cattivi con lui e mi dispiaceva vederlo cosi..non riuscivo a non pensare che si era ritrovato al falò perchè aveva conosciuto me e per essere stato tanto gentile nel propormi di fare una passeggiata che aveva incontrato suo fratello.

    < Voglio che tu sappia che io ci sono per te, se mai ne avessi bisogno.> e divenni molto serio nel dirglielo.
     
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    Mio fratello finalmente tolse le sue tende ed andò via... Kilian sembrava il suo gatto... andò a passo svelto dietro di lui ... lo amava ma sapevo in cuor mio che Manuel lo avrebbe ferito prima o poi... forse molto prima... forse appena mettevano la piede in casa di Manu o peggio ancor prima nella strada per arrivarci... kilian mi guardò dolcemente e mi salutò con la mano.... ricambiai quel saluto...

    <ciao Kili...> gli dissi mentre si allontanava... ed il mio cuore si stringeva e faceva sempre più piccolo al mio petto... ma non ero solo per fortuna a subire tutto questo... c'era Angelo accanto a me... con quelle ali così belle ma che intimorivano...mi mise in guardia dal sangue del mio sangue...

    <lo so Angelo lo so...> gli accennai un si con la testa triste... continuò dicendo che era una delusione per quello che aveva fatto... gli strinsi forte lamano... il potere mi avvolse le viscere mi faceva stare bene... lo guardai negli occhi...

    <non hai fatto nulla di male, niente non darti colpe... quello che ha colpe sono io, per fare delle fantasie su una persona sbagliata...> ripensai a Kilian... quanto lo desideravo...

    Guardare Angelo mi dava una carica fortissima... mi soffermai a guardare la sua pelle, le sue ali...il suo viso angelico... mentre mi diceva che alcuni ricordi stavano ritornando... e che forse si chiamava Gabriel... lo guardai felice nei suoi occhi stupendi...

    <gabriele...> gli sorrisi apertamente... <grazie di esserci Gabriel...> mi gettai nelle sua braccia dopo che mi disse anche che lui per me ci sarebbe stato sempre... fui così felice di sentirlo dire che la gioia mi pervase e l'abbraccio divenne così caldo... non so dire se era un calore dei nostri poteri che si univano ma aumentava il desiderio di stringerlo più forte tra le mie braccia, sentire il suo corpo su di me...

    "o mio Dio... questa sensazione è stupenda..." nell'abbraccio gli accarezzai le ali... e fu in quel momento che sentii un eccitazione mai provata prima... il mio corpo era pronto per condividere tutto con lui... sentii delle vibrazioni anche nel suo corpo... fui lesto, non volevo sciupare l'amicizai che mi legava a quel ragazzo conosciuto da poco che dovevo aiutare... e mi liberai dall'abbraccio... i nostri visi si guardarono per alcuni secondi... ammiravo la sua bocca... mi incantai sulle sue labbra anche se ero non eravamo uniti con un contatto quello che avevo provato toccando le sue ami mi avevo toccato il profondo del mio essere... liberai la vista da quelle labbra deliziose... e gli dissi...

    <gabriele ...> gli sorrisi... <credo...credo ...sia venuto il momento di andare a casa...> non li presi per la mano per paura... mi avviai con lo zainetto in spalla verso il bungalow... mi girai... <vieni Gabriel...andiamo>...



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    Quei due uomini lo intristivano molto, ma per fortuna andando via avrebbero lasciato in pace il mio amico. Confermò il timore che avevo verso suo fratello, anche lui non si fidava, dopo tutto chi altro poteva conoscerlo meglio di lui.
    Strinse la mia mano più forte ed il potere ci pervase, ma ora non avevo alcuna paura nel sentirlo fluire dentro di me perchè ero legato a Matteo e lui mi infondeva sicurezza e forza.

    E' un ragazzo fantastico e quei due uomini sono cosi stupidi da non capirlo.

    Mi disse che non avevo fatto niente di male e che solo lui aveva la colpa di desiderare il ragazzo sbagliato. Non condividevo la prima, perchè mi rendevo conto che non potevo permettermi di perdere di nuovo il controllo di me stesso. Mi sentivo già diverso dopo aver compiuto quel gesto..diverso dal ragazzo che ero stato sulla spiaggia quando Matteo mi aveva trovato. Rimorso, colpa e disgusto affliggevano la mia anima, sentimenti che non mi erano mai appartenuti. Dovevo essere grato al mio amico per essere riuscito a fermarmi con i soli suoi occhi azzurri..guardandoli avevo visto me stesso ed il mostro che ero diventato.

    < Un giorno si renderà conto del suo errore e della fortuna che ha avuto di poter entrare nel tuo cuore.. ..>

    Quando seppe il mio nome, finalmente lo vidi sorridere..era felice per me ed era bellissimo avvolto da quell'aurea di gioia che forse non si rendeva conto dell'effetto che suscitava a chi lo guardava.

    Si gettò tra le mie braccia e mi disse " Grazie di esserci Gabriel " ed io lo strinsi a me con entrambe le braccia. Sentivo le farfalle nello stomaco per quel contatto. Il mio corpo fu invaso da un calore intenso, Matteo mi aveva detto che era l'effetto del nostro potere.

    < Grazie a te Matteo, se non mi avessi trovato non oso immaginare quale fine avrei fatto.. .>

    Mi accarezzò le ali e mi stupii che quella lieve carezza mi fece rabbrividire fino alla punta dei piedi. Lo percepii come un contatto molto più intimo di quello che doveva essere..e fui tentato nel desiderare di poter accarezzare il suo di corpo.

    Non confondere l'amicizia con altro Gabriel.. cercai di rammentare a me stesso.

    Matteo mi aveva parlato chiaro fin dal primo momento.. ed io non dovevo interpretare male i suoi gesti spontanei e affettuosi insiti del suo essere. Infatti avvertì il mio cambiamento..forse lo avevo stretto troppo a me, forse aveva sentito il mio abbandono verso di lui, si sciolse subito dalla stretta..prese lo zainetto e si incamminò verso casa.

    "vieni Gabriel...andiamo"

    < Ti seguo amico mio.. andiamo via anche noi.>

    Camminai al suo fianco, ma non mi girai a guardarlo..sentivo ancora il calore del suo corpo sulla mia pelle, ma ora le farfalle si erano acquietate ..sensazione bellissima e tanto confortante.

    Sarà sempre cosi ogni volta, dovrò farmene una ragione..e bloccare i miei pensieri sul nascere.


    CONTINUA IN: BUNGALOW DI MATTEO - PROMONTORIO
     
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    PERSONAGGIO SBLOCCATO- PRIMA ROLE

    Vidi la luce del fuoco in lontananza, tornare a Littoria faceva riemergere anche troppi ricordi, mi avvicinai sempre di più al fuoco, era notte e le mie impronte sulla sabbia venivano cancellate dal vento.
    Avevo chiesto al mio amico Dylan di indagare su Kevin mentre io seguivo un'altra pista, non mi aveva fatto sapere ancora nulla quindi deducevo che non aveva scoperto nulla di nuovo, anche la mia pista aveva fatto un buco nell'acqua.

    Avvicinai le mani al fuoco una volta arrivato, era bello sentirne il calore sulla pelle.

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    Sarei dovuto tornare molto tempo prima

    Mi ero confrontato con parecchi branchi di lupi, non era stato tanto facile avvicinarli, avevo ancora qualche graffio in via di guarigione, i miei poteri si stavano indebolendo, dovevo allenarli per poter tornare al meglio.

    ho già un posto dove poter andare

    CONTINUA IN: Luoghi cittadini- Città- Bar insonnia
     
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