DIMORA SPADA

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    Alexia non rispose alle mie provocazioni..avevo sempre avuto un debole per quella lupa bionda..era cosi sexy. Ma allo stesso tempo ero incazzato con lei..per aver scelto mia sorella Lyliane..quella zoccola..fotteva chi fottevo io... la odiavo con tutto me stesso... quei suoi sorrisi falsi da troietta che mi faceva.. sapevo che non faceva altro che malignare contro di me..cercava in tutti i modi di mettermelo nel culo..

    Ma fino ad ora ho vinto sempre io!

    Lei mi guardava sorridendomi..bevve un sorso di champagne e mentre mi diceva di essere passata per fare una visita ad una sua vecchia conoscenza.. io non l'ascoltavo le guardavo le labbra..e pensai che era passato davvero troppo tempo dall'ultima volta che l'avevo vista...

    < ...Tu mi sei mancata invece... mi è mancata la lupa dei vecchi tempi..quando sapevi divertirti...con me Alexia. > le ultime parole suonarono dure..

    Ma lei lo sapeva...sapeva che mi aveva dato fastidio il suo avvicinamento verso mia sorella..non era gelosia la mia..io non ero geloso di nessuno... anche perchè non sarei mai stato capace di avere un solo partner..

    Oddio e come potrei mai trattenermi!

    Mi disse che non dovevo pensare subito al male.. ma era ovvio che lo facessi..io non mi fidavo nemmeno di me stesso...come potevo fidarmi di altre persone.

    Mi alzai dal divano per andarle vicino.. ma fui interrotto dall'arrivo di un visitatore.

    E chi cazzo è adesso?

    Entrambi ci voltammo in direzione della porta..poi tornò a guardarmi chiedendomi se attendevo qualcuno.

    < Veramente non aspetto nessuno..> le dissi sorpreso

    John il mio servetto si stava precipitando ad aprire ma lo fermai.

    < No John vado io!.. Porta fuori Satanasso a pisciare> gli dissi duramente.

    Dovevo avere la mia privacy e quei due pezzi di merda di Damien e John non dovevano stare sempre davanti ai coglioni.. John era ricattabile perchè uno schifoso umano.. Damien invece non avrebbe parlato nemmeno sotto tortura per due motivi.. primo era l'assenza della lingua..ne era privo, ed il secondo perchè se qualcuno provava ad avvicinarlo avrebbe fatto un viaggetto nell'aldilà.. ma temevo che il demone potesse riportare ciò che vedeva in casa mia a Lucifero..sicuro era una sua spia..

    Cosi li liquidai facendoli uscire dal retro della casa...ed io avanzai verso la porta e la aprii.

    L'odore di quel maschio proibito mi investii..
    Era il dio greco alla mia porta. Porca puttana! ..fortuna che ho saputo resistere a quel bastardo di Manuel..altrimenti che cazzo gli avrei detto a Kristofer??

    Lo guardai negli occhi dopo averlo prima mangiato per bene squadrandolo da capo a piedi. Questo maschio mi farà impazzire.. mi fa troppa resistenza cazzo!

    Lo accolsi con un gran sorriso..ero felice di vederlo.

    < Kristofer! ..è sempre un piacere vederti. Prego accomodati.. sei sempre il benvenuto..> mi spostai dalla porta per permettergli di entrare..

    Il mio sesto senso non sbaglia mai..se mandavo quel coglione di John ad aprire la porta..mi perdevo lo spettacolo di guardagli il culo.

    Se non potevo averlo...almeno avrei potuto continuare a fantasticare su di lui...ma in verità non mi ero ancora arreso...
     
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    sentivo la voce di Alexandre che si avvicinava alla porta, infatti mi parì lui accogliendomi in un grande sorriso che ricambiai immediatamente...

    "porca Troia ma tu guarda come si tiene sempre bene Alex..." era un figo della madonna, il mio cazzo subito si mese sull'attenti dietro al mio pantalone....

    "ma che bastardo di cazzo ho!... vengo proprio ora da ore passate con il mio amore a letto... l'ho messa pure incinta e sto bastardo già sta arrapato..." cercai di non pensare a quelle mie voglie sull'ibrido e gli andai incontro...

    <alexandre! vecchio amico mio!> ... lo abbraccia sotto all'usciò della porta dandogli un paio di pacche con la mano sulla sua spalla...

    "ha sempre un buono odore..."

    <scusami se sono venuto senza avvisarti, spero di non disturbare, ma volevo parlarti, devo darti una notiziona e volevo sapere se ci sono novità dalla visita che sei andato a fare...> gli dissi leccandomi le labbra mentre entravo in casa accolto dal suo modo sempre gentile nell'accoglienza nella sua dimora sempre stupenda... avanzammo in una grande sala dove con mio stupore vidi una ragazza stupenda con un seno fantastico...

    "questa si che è una tosta" pensai... "chissà chi è..."

    <buonasera...> dissi rivolto alla ragazza che aveva un abitino molto succinto... ero un pò imbarazzato ma non per la sua bellezza, ma perchè non potevo parlare liberamente con Alexandre in sua presenza... quindi mi sarei preparato nel parlare in codice per capire com'era andato l'incontro tra Alex e Manuel...

     
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    Alex mi disse che gli ero mancata...riferendosi a quando io e lui ce la spassavamo insieme. Lo sapevo che non aveva digerito il mio avvicinamento a Lily...e non mi era passato neanche per l'anticamera del cervello che quel risentimento potesse essergli passato...
    Nel momento in cui suonò il campanello, Alex si era alzato e stava venendo verso di me...si fermò e ci guardammo per alcuni istanti...mi disse che non stava aspettando nessuno...
    Bloccò il tonto che stava arrivando di corsa e andò lui stesso ad aprire...
    Quando uscì dalla stanza, riprovai a contattare Lily...

    Lily puoi sentirmi?

    Sentii che il contatto tra noi si era stabilito, così continuai...

    Dove ti trovi? Io sono a casa di Alex...il tuo fratellino ha ancora il dente avvelenato. Che ne dici se ci vediamo da me?

    Un attimo dopo aver contattato Lily vidi Alex tornare nella stanza insieme ad un uomo...un uomo decisamente attraente.
    Mi salutò e feci altrettanto...

    <buonasera...>

    Lo guardai e poi spostai l'attenzione su Alex...tra i due c'era tensione sessuale...si sentiva nell'aria...e la cosa non mi stupiva affatto...erano entrambi due uomini molto sexy...e conoscevo Alex...conoscevo bene i suoi gusti...

    Questi due sono andati a letto insieme...o se non l'hanno fatto, ci sono andati vicini...

    Posai sul tavolino il bicchiere che ancora avevo in mano, mi alzai dal divano e andai verso il nuovo arrivato...appena fui abbastanza vicina gli porsi la mano...

    <piacere di conoscerti, io sono Alexia, una vecchia amica di Alex...

    Guardai Alex e gli feci l'occhiolino, come per dirgli di star tranquillo...avrei fatto la brava...
     
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    L'ibrido ricambiò il mio sorriso in un suo di sorriso da bel maschio che era. Mi venne incontro sotto l'uscio della porta in un abbraccio fraterno..

    In me non c'era niente di fraterno perchè non appena mi fu cosi vicino..non capii più niente..tutti i miei sensi si risvegliarono eccitati.. cosi come il mio cazzo ebbe un risveglio feroce..

    Desidero troppo questo maschio..cazzo.

    Si scusò per essere venuto senza avvisare ma aveva da darmi delle notizie importanti..e dal modo in cui lo disse doveva essere qualcosa che mi avrebbe fatto piacere.. Oh menomale!..sarà qualche novità sugli affari delle città.. ..

    Come immaginavo voleva che lo aggiornassi anche sul demone detenuto.

    Non riuscii a guardarlo negli occhi.. perchè seguii il movimento che fece la sua lingua nel leccarsi le labbra.

    Porca troia!.. dovrò dire tutto?? .. meglio tralasciare il sesso. ..pensai dubbioso.

    Cercai di darmi un contegno.. lui era stato chiaro, e ne ero sicuro che non avesse cambiato idea..ma doveva finirla con le provocazioni se voleva che tenessi le distanze.

    < Sei libero di presentarti a qualsiasi ora del giorno e della notte Kristofer.. la mia casa è sempre aperta per te.> ..anche il mio letto.

    Certo che non mi aiuta.. lo fa apposta!!!..mi provoca e si nega..cazzo devo calmarmi altrimenti quando andrà via dovrò ricorrere ad una seconda doccia fredda.


    < ..Le buone notizie mi mettono di buon umore..vieni entra. Ti aggiorno anche della mia visita.> e mi spostai per farlo entrare in casa.

    Lo lasciai andare avanti.. non potevo perdermi lo spettacolo di vederlo da dietro.

    Raggiungemmo la sala dove avevo lasciato Alexia..dove l'ibrido la salutò con cortesia ricambiato da Alexia ..presentandosi ufficialmente come mia vecchia amica. Strizzò anche un occhio come per dirmi che si sarebbe comportata bene..

    Meglio per te Alexia...con l'ibrido non ammetto giochetti..gli affari sono affari.

    E Kristofer era venuto per discutere di affari.. lo vidi imbarazzato dalla presenza della lupa..non avrebbe potuto parlare liberamente.

    Li lasciai presentarsi..

    < Accomodati Kristofer.. serviti pure champagne e sigari non mancano mai .> e gli indicai il tavolino accanto al divano..era libero di prendere ciò che voleva.

    Intanto misi un braccio intorno alla vita della bella lupa e mi accostai al suo orecchio..

    Splendido odore di femmina.

    < Dovremo discutere di affari Alexia.. e sò che ti danno noia..>
     
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    Alexandre mi mangiava con gli occhi e mi paiceva esser guardato in quel modo lascivo e possessivo, quell'uomo aveva una carica erotica da far risvegliare istinti trasgressivi ai più eteri sulla faccia della terra... mi indico il tavolino dove champagne e sigari erano in abbondanza...

    "mi vizia... ed a me piace essere viziato..." gli sorrisi apertamente... mentre la donna si presentò come una cara amica sua...

    <gli amici di Alexandre sono anche i miei Alexia, piacere io sono Kristofer>... me la inquadrai ben bene... era una pupa da sballo, ed in giretto sulla sua mercanzia me lo sarei fatto con piacere... ma dovevo fare la persona corretta tra poco avrei sposato Iris...

    sentii sottovoce Alex che in qualche modo voleva cercare di far lasciare la stanza alla donna quindi intervenii per non sembrare scortese...

    <alex amico mio> dissi mentre presi posto su uno dei suoi divani così morbidi e comodi <alexia può rimanere, sono venuto a darti una notizia che spero ti possa far piacere>... mi guardò incuriosito mentre i nostri occhi si incrociarono...alzai un sopracciglio e glielo dissi...

    <a fine mese mi sposo Alexandre, il 31 mi sposo Iris... e spero che tu voglia venire al mio matrimonio ci tengo particolarmente alla tua presenza...> i mio sguardo cambiò e diventò provocatore... sexy... gli guardavo la bocca... mi passai una mano nei capelli ed attendevo la sua risposta... sapeva che un suo rifiuto mi avrebbe fatto rimanere molto male ed avrebbe minato la nostra collaborazione nella conquista di Littoria e di tutti i suoi abitanti...

     
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    Il nuovo arrivato si presentò, disse di chiamarsi Kristofer...mi guardava...
    Ricambiai lo sguardo...cavolo non ero cieca...era sexy...eccitante...e sicuramente a letto ci sapeva fare. Alex aveva puntato decisamente un bel tipo!

    Il mio vecchio compagno di letto intanto si era avvicinato e cingendomi la vita mi parlò all'orecchio, invitandomi in pratica a lasciarli da soli.
    Non feci neanche in tempo a rispondere...Kristofer fu più veloce...intervenne dicendo che potevo rimanere...annunciando poi che a fine mese si sarebbe sposato...

    Azz!

    Chissà come avrebbe reagito Alex a questa notizia...il suo interesse nei confronti di quel tizio era evidente...
    Lo conoscevo bene...non era tipo da arrendersi se voleva qualcosa...

    Mentre osservavo la scena, ascoltai nella mia mente le parole di Lily. Era d'accordo nel trovarci a casa mia e chiedeva indicazioni su come arrivarvi...

    Lily dove ti trovi? Recati nel bosco, casa mia è piccola tutta in legno...non ti sarà difficile riconoscerla. Io ti raggiungo subito ma nel caso tu arrivassi prima di me entra pure...sotto allo zerbino davanti alla porta d'ingresso c'è un pezzo di tavola che si alza, lì sotto c'è la chiave. Entra e fai come se fossi a casa tua.

    Dovevo andare subito da lei, avevo una voglia matta di rivederla, di sentire di nuovo il profumo e il sapore della sua pelle...

    <ti ringrazio Kristofer per la tua cortesia, ma ho un impegno che non posso rimandare...ero passata giusto per un saluto. Ti faccio le mie congratulazioni per il matrimonio, è stato un piacere conoscerti.

    Mi rivolsi quindi ad Alex...

    <alex grazie dello champagne e della compagnia...ci vediamo presto...>

    Lo abbracciai e gli sussurrai all'orecchio...

    <ottima scelta...>

    Avrebbe capito a cosa mi riferivo...
    Gli detti una pacca sul sedere...

    <buona continuazione ragazzi...>

    E mi diressi verso l'uscita.

    CONTINUA IN: LUOGHI NATURALI - BOSCO - CASA STORM
     
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    Il bel maschione di Kristofer si accomodò sul divano disse che la presenza di Alexia non gli creava problemi..magari era pura cortesia verso una donna..una donna fantastica dovevo ammetterlo. Donna che prima o poi sarebbe tornata nel mio letto visto che era appena arrivata in città. Mi leccai quasi le dita al pensiero...

    Avevo ancora un braccio stretto alla vita della sexy lupa quando Kristofer annunciò che era passato per darmi una notizia che sperava mi avrebbe fatto piacere.
    Lo guardai incuriosito..dritto negli occhi, lui ricambiava il mio sguardo ed infine mi pugnalò allo stomaco.

    A FINE MESE MI SPOSO. ..e ci teneva pure che andassi ad assistere mentre una femmina gli infilava un cappio al collo.

    Restai pietrificato, persi sensibilità al corpo.. intanto avevo Alexia accanto e doveva essersi accorta del mio cambiamento improvviso. Alexia fortunatamente ruppe il silenzio annunciando la sua uscita..perchè io avevo perso l'uso delle facoltà mentali per poter rispondere a quella notizia che era una tragedia..un disastro.

    Alla faccia della buona notizia. E' come se avesse dichiarato di essere etero..mi dispiace Alex.

    La mia vecchia amica si congedò e quasi rimpiansi la sua uscita..prima di andare via si congratulò con l'ibrido per il suo matrimonio, mentre io pensavo ad un felice divorzio il giorno seguente la cerimonia.

    Ero a bocca aperta mentre guardavo Kris passarsi una mano tra i capelli e mi guardava in modo sexy e provocatore guardandomi la bocca.
    Mi ero cosi eccitato per il suo arrivo in casa mia ma è bastato nominare "il matrimonio" per far ritirare il mio cazzo nelle mutande.

    Alexia mi ringraziò per lo champagne e per la breve compagnia..mi abbracciò e ricambiai la sua stretta..affondai il viso nel suo collo per riprendermi respirando il suo buon odore femminile.

    < Torna presto da me Alexia...> le dissi sussurrandole all'orecchio.

    Lei invece mi disse "Ottima scelta". Mi conosceva bene aveva capito che c'era Kristofer nelle mie fantasie sessuali..infine mi diede una pacca sul sedere e mi ripresi leggermente e la guardai andare via pensando al giorno che l'avrei posseduta di nuovo.

    Andai a sedermi accanto a Kristofer sul divano. Lui aspettava una felice risposta..magari che lo abbracciassi felice per quel lieto evento.

    Lieto un cazzo.!!!!

    Lo guardai dritto negli occhi e gli dissi

    < Lo sai Kris che non ho peli sulla lingua e che mentirei se ti dicessi che questa notizia mi renda felice.>

    < PORCA TROIA!! Kris...è una catastrofe!! > gli dissi scioccato.

    Presi un sigaro, non amavo fumarli ma era sempre meglio che mangiarmi le mani..dovevo mettere qualcosa in bocca subito.

    < Mi chiedi di venire al tuo matrimonio..sapendo che non farò altro che rodere dentro..che cazzata stai facendo! > passai una mano al viso per la frustrazione.

    Pensai che in duemila anni nessuno era stato mai capace di trascinarmi ad un ricevimento di nozze..dovevo impazzire per un ibrido per portarci il culo.

    Vedi tu.. dove sto arrivando per poter fottere questo maschio!!??!!

    Accesi il sigaro e feci alcuni tiri...lui mi guardava impaziente.

    < Verrò ...Kristofer! Cazzo se ci vengo..te lo devo per la nostra amicizia, per la nostra collaborazione...verrò a guardare il tuo bel culo mentre firmi una cazzo di condanna..contento tu. Io non lo sono.>

    Fui schietto e sincero..ma lui lo sapeva, cosa poteva aspettarsi da me..lo sapeva che l'amore mi faceva schifo!

    Continuai a guardarlo pensando che un uomo sposato avrebbe reso il mio appetito verso di lui ancora più grande.

    Il gusto del proibito fa più gola cazzo!

    < Vuoi che ti organizzo l'addio al celibato??> lo guardai in modo malizioso.

    Eh no Kristofer una cazzo di promessa detta ad un prete frocio non mi fermerà.

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    Alexia decise di andar via nonostante l'avessi invitata a restare, quel piccolo bocconcino andò via...davvero un peccato... ma l'altro bocconcino molto più succulento e carico di testosterone interessante era davanti a me ed incazzato... molto incazzato... era rimasto male dalla mia notizia sentivo dai suoi occhi e dalla tensione che emanava che gli stavano girando le palle... e non lo negò mi venne vicino ed esplose...
    Alexandre era geloso... era una sensazione che mi lusingava, lo guardavo estasiato mentre di infervorava dicendo che facevo una cazzata... gli sorridevo con un velo di lussuria guardandolo dritto sulla bocca provocandolo... gli misi una mano sulla coscia e la strinsi un pò dicendogli...

    <grazie Alex per aver accettato di venire...> eh si alla fine comunque aveva accettato di venire, eravamo legati dalla sete di potere e noi due eravamo potere vivo... potere che sentivo scorrergli nel suo corpo... anche nella sua coscia soda sentivo potere puro... ironicamente poi mi lanciò una patata bollente... l'addio al celibato... lo guardai profondamente negli occhi...

    <se vuoi il mio addio al celibato per me puoi anche essere solo tu... Alexandre...e possiamo anche anticiparlo di qualche giorno...anche ora...> quell'uomo mi scombussolava tutti gli ormoni... mi leccai le labbra aspettando una sua reazione che di certo sarebbe arrivata...

     
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    Mi ero liberato di tutto ciò che avevo in corpo.. la notizia del suo imminente matrimonio mi aveva rovinato la serata e probabilmente sarei stato di umore nero per chissà quanto tempo.

    Chissà che avrà di speciale questa femmina..sicuramente sarà un bel bocconcino per essere riuscita ad intrappolare un maschio come Kristofer.

    Il dio greco che avevo seduto accanto si godette lo spettacolo della mia sfuriata..una sfuriata sincera ma pur sempre una dannata sfuriata. Continuava a provocarmi guardandomi la bocca che io cominciai a tormentare per frenare l'impulso di saltargli addosso per divorare quelle belle labbra sode e carnose che aveva. L'odore attraente di lussuria mi strisciava addosso.. il mio corpo rabbrividiva al suo passaggio..ridestando i miei sensi di maschio perennemente infuocato. Arrivai al limite della sopportazione quando posò una mano sulla mia coscia la sua stretta mi fece impazzire e deglutendo a fatica riuscii a rallentare i miei pensieri o meglio le fantasie che andavano formandosi nella mia testa.

    Mi ringraziò per aver accettato di presenziare alla celebrazione delle sue nozze..già immaginavo in che stato d'animo mi sarei recato ad assistervi. Forse sarei stato l'unico dei presenti a pensare di trascinarlo via con la forza dalle grinfie della sua promessa sposa..avrei dovuto stamparmi in faccia uno di quei sorrisi più falsi che avessi mai fatto nella mia vita..solo per compiacere l'uomo che desideravo fottere, ma per lui lo avrei fatto tanto gli avevo già confessato quello che pensavo realmente di quel cazzo di matrimonio.

    Dannati tutti quei porci dei diavoli. SONO GELOSO! ..geloso che una femmina si goda quel maschio nella prima notte di nozze ed in tutte quelle che verranno dopo..Merda!..che invidia cazzo..Se l'era scelto bene..rovinando una creatura cosi perfetta. Tra tutti i maschi che ci sono sulla piazza proprio quello che riusciva a far infervorare il mio demone ai massimi livelli di godimento doveva scegliere!

    Cercai di calmarmi..o mi avrebbe preso per uno psicopatico malato rincretinito.

    PENSA AGLI AFFARI ALEX..PENSA AL POTERE! Ripetevo nella mia testa.

    ...e Kristofer era potere. Lo sentivo dalla stretta della sua mano..era un maschio tutta potenza...ma pensare al potere non fece che peggiorare le cose. Lo rendeva ancora più appetibile.

    Cosi lo avevo provocato dicendogli di voler occuparmi del suo addio al celibato..l'ultima notte che aveva per sentirsi libero. E mai e poi mai mi sarei aspettato le parole che ricevetti in risposta.

    "se vuoi il mio addio al celibato puoi anche essere solo tu... Alexandre...e possiamo anche anticiparlo di qualche giorno...anche ora.."

    Ogni tentativo di autocontrollo che mi ero imposto venne distrutto..lui mi guardava intensamente negli occhi leccandosi le labbra..

    Oddio! non riesco a credere a quello che ho appena sentito pronunciare da quella bella bocca.


    Riuscire a stare fermo al mio posto costringendomi a restare incollato con il culo al divano per non saltargli addosso divenne impossibile da controllare..era contro natura.

    < Kristofer se è davvero questo che vuoi sarò felicissimo di soddisfare ogni tuo desiderio> gli dissi ormai fuori controllo...la mia mente e i miei occhi vagavano famelici sul suo corpo.

    Lui aveva ancora la mano stretta alla mia coscia cosi gli afferrai il polso e la posai sul mio petto all'interno della camicia non completamente abbottonata. Il mio corpo ardeva di fuoco.. ardeva per quel maschio proibito che più volte avevo desiderato e che si era sempre negato.

    < Sono qui a tua disposizione.. non ti forzo. Se mi vuoi Kristofer fatti avanti..le mie intenzioni ti sono sempre state chiare dal primo momento.> gli dissi in tono malizioso...guardandolo negli occhi e scendendo piano piano lungo il suo corpo.

    Finii di sbottonarmi la camicia..aprendola completamente mettendo in luce il mio petto e i miei addominali..

    < Avanti Kris.. se hai voglia di me.. sono qui non devi far altro che farti avanti..saprò come rendere questa notte indimenticabile...> continuai a provocarlo.. restando sempre fermo nella mia posizione. Il mio sesso in bella vista premeva contro il pantalone..bramando il tocco dell'ibrido come mai aveva desiderato prima d'ora.
     
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    Non se lo fece dire due volte... era come un gatto pronto per saltare sulla sua preda e la sua preda ero io... ma in quel gioco di desideri sessuali non espressi fino in fondo eravamo entrambi predatori e prede... due dominatori, si sbottonò la camicia ma non la tolse e mi invitava con la sua voce sensuale e provocatoria a toccarlo... a farlo mio, era a mia disposizione... avevo tutto il corpo duro non soltanto il cazzo, Alexandre Spada era un provocatore nato nessuno era come lui... era davanti a me come una stupenda torta di panna pronta per essere mangiata. guastata, leccata, assaporata, succhiata.... crollai...

    mi gettai su di lui sedendomi a cavalcioni sulle sue gambe sode e doppie... il mio sedere sodo era come seduto su del marmo... sentivo una potenza in quel corpo...

    "Cristo Santo! Ma cos'è quest'uomo..." la passione mi invase in pochi minuti la sua lingua e la sua bocca ora erano parte delle mie labbra... un bacio invadente e sensuale ci unì ... il desiderio di succhiargli il sangue così lì in pochi minuti mi fece allungare i canini e gli morsi il labbro inferiore... nettare caldo scivolò sulla mia lingua e nella mia bocca... mentre sentivo le sua mani toccarmi il sedere in ogni centimetro con il suo sesso divenuto ormai una bomba ad orologeria d'acciaio che sentivo sotto si me...

    feci una lunga sorsata di quel nettare rosso... ma.... il gusto... l'aroma... era in parte familiare... lo avevo in parte conosciuto!

    "questo sapore... ma... ma...porco diavolo!!!" staccai la sua bocca da lui e sputai il sangue che stava bevendo lì a terra...

    <porco cazzo!!!!> mi allontanai da lui schifato... indietreggiando,

    <cosa cazzo hai fatto Alexandre! il tuo sangue...> ero frastornato...

    "ha il sangue di Manuel dentro di se anche se è poco ma è circolato.... fanculo!!!"

    <hai bevuto dal prigioniero!!! sei fuori?!! FANCULO ALEXANDRE!!> mi portai la mani nei capelli!!

    <fanculo! FANCULO!! MI HAI TRADITO... TE LA SEI FATTA CON QUEL BASTARDO!?> andavo avanti ed indietro dovevo uscire da quella casa continuavo a sputare... era proprio il sangue di Manuel che avevo bevuto nel privè quando lo uccisi... mordendolo...

    <maledizione ALEXANDRE!! MI FA SCHIFO GUARDARTI! CI SEI CASCATO! NON TE LA PERDONO! DOBBIAMO PARLARNE! MA VISTO CHE TRA POCHE ORE MI SPOSO NON VOGLIO INGUAIARMI IL MIO MATRIMONIO! NON SEI UN'UOMO D'ONORE ALEX! PORCO CAZZO!> sapevo che tirando in ballo l'onore Alexandre si sarebbe sentito ferito ed avrebbe capito la cazzata che aveva commesso...

    <mi dovevi avvisare subito che qualcosa era andata storta... no invece no porca puttana! ne riparliamo dopo il matrimonio! ti aspetto lì!> non gli diedi il tempo di replicare... lo vedevo frastornato... non volevo ascoltare nulla ora... uscii velocemente da quella casa rimanendolo attonito e tramortito da solo sul divano ancora con la sensazione di avermi sopra di se...



    CONTINUA IN L'ATTICO DI KRISTOFER
     
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    Lo guardavo in tutta la sua bellezza...era il tipo di maschio che mi faceva perdere completamente la ragione..e lui più si negava a me ed io più mi intestardivo a volerlo.

    Continuavo a guardarlo mentre lo vedevo incassare la lunga serie di provocazioni che gli avevo lanciato. Avvertivo in lui il desiderio di volersi abbandonare al sesso sfrenato e selvaggio che insieme potevamo avere.. ma era evidente che il cuore di quel potente ibrido era un cuore "fottutamente innamorato"..era questo a renderci cosi diversi.
    Lui amava ..io no. Lui cercava di contenersi per rispettare il suo sentimento..io sentimenti non ne avevo, e mai ne avrei avuti.

    Più lo guardavo e più il desiderio di farlo mio mi logorava dentro..era una visione che mozzava il fiato seduto sul mio divano..
    Gli avevo detto che non lo avrei forzato, doveva essere lui a scegliere..perchè più volte mi aveva ripetuto che dovevamo limitare i nostri rapporti agli affari. Ed io lo rispettavo perchè Kristofer era un uomo che aveva tutto il mio rispetto.

    Ma poi si decise...acconsentì alle mie richieste e me lo trovai grande e grosso a cavalcioni sulle mie cosce. Ci avventammo ognuno sulla bocca dell'altro in un bacio lussurioso, disinibito. Le nostre lingue si cercavano per rincorrere una danza senza freni..divorai le sue labbra eccitato dal poter riassaporare di nuovo il suo sapore di maschio. Il sangue mi bolliva nelle vene liberando il mio demone.
    Le mie mani scesero sul suo culo da urlo..cosi duro e sodo, superava la perfezione delle statue greche e romane...

    Porca puttana Kristofer!.. Non sei un dio greco, sei di più...cazzo!

    Indugiavo con le mani sul suo culo dandomi libero sfogo per tutte le volte che avevo fantasticato su di lui. Il mio cazzo stava per esplodere..non riuscivo a controllarmi, sentivo il suo corpo sopra il mio cazzo ed era diventato come granito contro il tessuto del pantalone.
    Sentivo crescere l'eccitazione anche in Kristofer entrambi eravamo ibridi per metà vampiri e mordere, affondare le zanne in un bel corpo caldo ricco di sangue caldo era irresistibile come il sesso. Infatti Kris mi morse il labbro inferiore strappandomi un forte gemito di piacere..si nutrì del mio sangue ed in parte lo assaporai anche io.

    PORCA TROIA!..CI SONO ANCORA TRACCE DI QUELLA DROGA!

    Si fermò di scatto separando la sua bocca dalla mia..sputando a terra ciò che aveva bevuto da me.

    Imprecò allontanandosi schifato. Mi accusò di tradimento per aver bevuto da Manuel. Era furioso un predatore infuriato che andava avanti e indietro nella stanza. Gli facevo schifo e non me l'avrebbe perdonata.
    Non ebbi il tempo di potergli parlare.. non mi fece aprire bocca per spiegargli come erano andate davvero le cose con Manuel. Avevo assaggiato solo poche gocce del suo sangue da una sua ferita, ma il sangue di quel bastardo era come eroina perfino per un mezzo demone come me.. Non l'avevo tradito...mi ero fermato cazzo, mi ero ravveduto. Ero riuscito a tornare in me prima di commettere l'irreparabile, ma Kristofer non mi diede il tempo di dire o fare nulla..
    Mi disse che non ero un uomo d'onore...che avevo mancato la parola data...questo mi ferì profondamente. Fu come uno schiaffo in piena faccia..restai pietrificato, senza parole. Sapevo di aver sbagliato ma ero riuscito a liberarmi dalle catene che Manuel stava tessendo dentro di me..quel pezzo di merda era dannatamente potente.
    Infine mi disse che mi aspettava al matrimonio..ne avremmo discusso dopo la cerimonia perchè non voleva rovinare le sue nozze.
    Se ne andò via..lasciandomi sul divano..solo, con ancora addosso il suo profumo e con la sensazione di averlo sopra di me..

    Avrei dovuto avvisarlo prima..cazzo si!..lo volevo fare..


    Scoppiai, arrivato al limite della disperazione...afferrai il tavolino vicino al divano con calici, champagne e tutto ciò che c'era sopra e lo scagliai contro la parete..rompendo tutto in mille pezzi..

    Mi alzai di scatto rabbioso, nervoso, incazzato nero..

    < MALEDETTO DEMONE! VAFFANCULOOOO...MANUEL!!> urlai nella casa.

    Avevo perso la testa completamente..

    < .. CI ERO QUASI RIUSCITO...MANCAVA POCO CAZZO!!! ED INVECE QUEL BASTARDO NELLA CELLA HA ROVINATO TUTTO!!!! TI ODIO MANUELLLLLLL!! TI SCUOIERO' VIVO MALEDETTO!!!> urlavo come un pazzo.

    Afferrai il divano.. sollevandolo scagliai anche quello contro la parete.. volevo distruggere tutto..ogni cosa, ma più di tutto volevo spaccare la faccia a quel figlio di puttana di Manuel.

    < Stavo per fottere con Kristofer.. cazzo! Che occasione mancata.. ha perso fiducia ora, non me lo perdonerà mai.. ANDRA' A PUTTANE ANCHE LA NOSTRA COLLABORAZIONE..PORCA DI QUELLA TROIA PUTTANA!!!!> urlai di nuovo prendendo a calci ogni cosa che mi trovavo avanti..

    Le mie potenti urla si sentirono anche fuori la villa..subito accorsero John e Damien per accertarsi con i loro occhi..che ero davvero io e non un demone posseduto dal demonio stesso.

    < CHE CAZZO AVETE DA GUARDARE???..METTETE TUTTO IN ORDINE INVECE..CHE QUESTA CASA E' DIVENTATA UN CESSO..!!!>
    urlai contro di loro.

    John era terrorizzato infatti subito si adoperò nel sistemare ciò che avevo distrutto..cioè l'intera stanza.
    Damien appoggiato al muro e con le braccia incrociate mi guardava incazzato..mi stava dicendo che il mio tempo non più eterno lo sprecavo nel voler corrompere un maschio per portarlo a letto.

    Gli andai contro guardandolo dritto in quegli occhi gialli infernali..

    < Lo so cazzo!!! Non mancherò la parola..dillo al tuo Padrone STRONZO!!>

    Avrei spedito all'inferno quel maledetto pennuto ..cosi potevo essere finalmente libero dalle catene di Lucifero. Cominciava a spazientirsi.. usava Damien da tramite per farmi capire che se avessi continuato a perdere tempo.. avrei ricevuto una sua di visita e non sarebbe stata una visita amichevole.

    MERDA!! HO TRASCURATO ANCHE MIO FIGLIO..LIBERO E FELICE SI STA GODENDO LA VITA..FANCULO TUTTI!!

    Ma mi sarei occupato di tutto dopo... ora avevo una imminente cerimonia di nozze, stavo facendo tardi dovevo prepararmi..

    < John lascia quella scopa del cazzo e procurami un abito da cerimonia..elegante. Ricorda John SOLO STILISTI ITALIANI.. non mi portare altra merda che te lo faccio mangiare.> gli ordinai gesticolando con la mano in modo che si sbrigasse a muovere il culo.

    Andai in bagno mi buttai sotto la doccia..e mi vestii in camera da letto dove John aveva lasciato abito e scarpe.

    Tornai da Damien e John vestito di tutto punto e gli annunciai

    < Vado ad assistere alla celebrazione di un matrimonio.>

    Mi guardarono scioccati con la bocca aperta ed io mi incazzai ancora di più.

    < ANDATE A FARVI FOTTERE COGLIONI DI MERDA!!!>

    Uscii di casa senza neanche chiudere la porta e mi avviai al luogo del ricevimento..

    Il mio umore?? Nero.

    CONTINUA IN: CHIOSTRO E BASILICA DI SANTO STEFANO - LUOGHI DI FESTA
     
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    CONTINUA DA: LUOGHI CITTADINI - VIALE - FABBRICA ABBANDONATA

    Fu una scoperta grandiosa quando seppi che la dimora di mio fratello era situata lungo lo stesso viale della fabbrica. Leonardo si era rivelato davvero un servo prezioso.

    "Meraviglioso cosi non perderò altro tempo lontana dalla mia lupa."

    Non appena vidi in che palazzo Alex risiedeva le mie viscere si contorsero, lo odiavo.. lo odiavo cosi tanto da volerlo morto. Invidiavo ogni cosa avuta e ottenuta nella sua lunga vita, prima di tutto il suo essere libero dalle catene dell'inferno.. cosa a me negata dalla nascita.

    Smontai dall'auto come una pazza. Premetti il dito sul citofono del cancello del palazzo senza mai staccarlo.

    Attesi.

    Attesi.

    Attesi.

    Dopo un tempo che mi sembrò una vita, risposero.

    < Ho una consegna per il Signor Spada. > finsi di essere un corriere.

    Con tutta comodità finalmente un umano si presentò al cancello, evidentemente mio fratello non era in casa. Chi venne ad aprire non era un servitore ma ... . che cosa???

    "Un fottuto giardiniere. "

    < Mi perdoni Signora. Il Padrone non è in casa e nemmeno i suoi servitori. Ci sono solo io che mi occupo della manutenzione degli esterni. >

    Lo trucidai con gli occhi.

    < Metta questa scatola sulla scrivania in ufficio del Signor Spada. >


    Gliela porsi, in auto avevo messo la maschera cerimoniale che avevo fatto indossare a Flavio in una scatola accompagnata da un messaggio scritto.




    < Non si preoccupi Signora, sarà fatto. >

    Rientrai in auto, conoscendo mio fratello il personale di servizio lo serviva come un imperatore del cazzo, non avevo alcun timore che il giardiniere avrebbe riposto il pacco del suo Signore dove gli avevo detto di fare.

    < Leo portami dal mio amore subito. >

    .. e cosi fece ci dirigemmo al circo.

    " Caro fratello voglio proprio vedere che faccia farai dopo che avrai scoperto che quel sangue appartiene al vampiro che ti ha fatto dono dell'immortalità "

    Confidavo in una sua reazione impulsiva. Dopo duemila anni di stretta convivenza anche il più duro di cuore prova qualcosa per un compagno di vita.

    ... oppure no?

    Mi morsi il labbro nervosa.


    CONTINUA IN: LUOGHI DI FESTA - DIVERTIMENTO - BLACK CIRCUS
     
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    CONTINUA DA: LUOGHI NATURALI - CIMITERO - CELLA BREDISC - STANZA MURATA 666

    Ripresi forma nei giardini della villa, mancavo da casa dal giorno delle nozze di Kristofer ed Iris. Mi guardai intorno per costatare personalmente se tutto fosse maniacalmente in ordine.

    Era tutto perfetto, freddo e anonimo come lo avevo lasciato. Il lussuosi giardini della villa, che richiamavano lo stile di Versailles e la mia stessa casa arredata in preziosi dettagli, erano solo fumo per occhi avidi... di mio non c'era praticamente nulla. Per questo motivo definivo la mia casa fredda e anonima.


    Entrai dall’ingresso principale, le guardie mi salutarono in un elegante inchino, dopotutto dovevano al mio denaro l’agiatezza delle loro miserabili vite. Notai come il grande salone fosse stato riparato o in parte sostituito dall’ultimo mio accesso di rabbia dopo l’ennesimo rifiuto di Kristofer di divenire il mio primo amante.

    Accarezzai la pelle del divano, dove avevamo trascorso diverso tempo insieme… avevo incontrato un vero amico, per la prima volta. Non se n’era fregato di niente, del sesso, del denaro, del potere… come facevano il resto dei frequentatori della mia casa.

    …e tu stavi per uccidergli il figlio e brami di fottere sua moglie.

    “Sono un viscido.”

    Mi sfilai la giacca e la riposi sullo schienale di una sedia. Ero ormai rinato dall’inferno da tempo e mi ero fatto piegare dai sentimenti come una femminuccia del settecento francese.

    Cosa hai concluso Alex? Nulla. E presto Lucifero mi avrebbe presentato il conto. Lo avrei pagato con la mia stessa vita.

    < Vuole cenare, Padrone? >

    Un servo si fermò sulla soglia, in attesa dei miei ordini.

    < No, Louis. >

    Mi versai dello Scotch in un bicchiere e lo mandai giù tutto d’un fiato. Il mio stomaco era completamente chiuso.. forse, solo gli gnocchi alla sorrentina di John avrebbero potuto corrompermi.

    .. ma anche lui era trapassato.

    Non degnai il servo di un ulteriore sguardo, probabilmente si aspettava un qualcosa da me, una lusinga per l’egregio lavoro svolto o magari disapprovazione per qualche mancanza, invece mi ritirai nel mio ufficio. Chiusi la porta alle spalle e andai a sedermi dietro la scrivania.

    Una grossa scatola era adagiata sul legno antico.

    L’aprii.

    < Che cazzo è ? >

    Una maschera cerimoniale risalente all’antica Roma era interamente macchiata di denso sangue rappreso.

    Presi il bigliettino tra le mani. Le dita mi tremavano, il mittente doveva conoscermi molto bene per farmi spedire codesto macabro dono.

    Ex fabbrica abbandonata. Stanotte il tempo non gioca a tuo favore. La tua amata sorella.



    “Lily!” un ringhio bestiale scosse le mura della casa.

    Presi la maschera tra le mani e fiutai il sangue. Incredulo intinsi il polpastrello nel liquido scarlatto e lo portai alle labbra.

    La maschera mi cadde dalle mani e dovetti sorreggermi sulle gambe per non crollare in ginocchio.

    < Flavio. >

    Poco più di un adolescente conobbi Flavio nell’Anfiteatro. Fu lui a mostrarmi la giusta strada per conquistare il potere. Fu lui a privarmi di quel che restava della mia umanità.

    …e quella maschera, Troia di una sorella, era la mia. La indossai la notte dell’ultimo ballo che diedi in villa nelle campagne parigine. Il giorno prima litigai violentemente con Flavio, geloso del rapporto ossessivo che riservavo a Vincent. Quella sera lasciò tutto, fece le valige e si dimise dalla posizione di temoin che occupava all’interno di una struttura gerarchica all’epoca enorme. Era il mio braccio destro, compagno di vita e mio creatore. Lo raggiunsi a cavallo, fermando la sua fuga.. e quella notte fu l’unica e l’ultima che mi concessi a lui. Quella maschera fu testimone di quell’unione pazzesca.

    Stritolai il bigliettino di carta nella mano. < PUTTANA! Cosa gli hai fatto?? >

    Mi smaterializzai fuori la villa, dovevo liberare Flavio, consapevole che stavo per cadere in una trappola. Probabilmente mortale.


    CONTINUA IN: LUOGHI CITTADINI - VIALE - FABBRICA ABBANDONATA
     
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