BUNGALOW DI MATTEO

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    Il bimbo vampiro era rimasto stizzito dalle mie battutine e il biondino uguale... mi dette dell'omofobica e squallida e mi disse addirittura che dovevo sfogarmi...

    La cosa mi fece talmente ridere... che scoppiai in una risata... su una cosa aveva ragione... sono squallida... ma questo ormai lo sapevo da tempo... ero li che ridevo come una matta... quando lui mi sbatte la porta in faccia... beh... per avere una reazione del genere... l'omofobica e squallida ragazza che sono... ci deve aver dato... guardai la porta con un sogghigno e dissi...

    << Beh, come vi pare ragazzi... Biondino hai del fegato... ti ho rivalutato... ma ricordati che io sono per sempre una fenice... >>

    Girandomi sui tacchi... dopo la bella risate che mi ero fatta... cominciai ad incamminarmi via... ma poi ci ripensai... non volevo ricercare il Bimbo Vampiro... mi stufo presto dei giochi a lungo termine... quindi...

    Ritornai alla porta... presi la camicia e la poggia davanti...

    << Ehi, voi due... la camicia la lascio qui... Ciao ciao! >>

    Sinceramente ero troppo allegra in quel momento per essere arrabbiata... e quindi... decisi di andare a cercare la ragazza che mi aveva prestato la giacca... ma prima... sarei ritornata a casa per scrivere un pezzo... mi era venuta un idea geniale... e dovevo approfittarne...

    CONTINUA IN: LUOGHI CITTADINI - CITTA' - APPARTAMENTO DI FENISIA
     
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    Restai ad ascoltare lo scambio di battute tra Fenisia e Matteo.
    Il modo di fare della fenice urtò i sentimenti di lui e per la prima volta sentii la sua voce divenire dura e ostile.
    Non potevo vedere il suo viso perchè ero chiuso dentro casa... ma immaginai che anche i suoi lineamenti si erano induriti...e non potevo dargli torto...quella ragazza faceva infuriare anche me..che solitamente ero un tipo che si divertiva a rispondere a tono alle provocazioni.
    La intimò di lasciare la sua proprietà ed entrò chiudendosi la porta alle spalle.
    Mi ero spostato verso l'ombra nella zona più buia della stanza per ripararmi dalla luce. Un velo di delusione per aver perso l'occasione di riavere la camicia...ma non avrei aperto bocca per la decisione presa la fenice se l'era meritato..
    Questa era casa sua e dopo aver ascoltato gli insulti che la ragazza gli aveva rivolto ne aveva tutte le ragioni per averla mandata al diavolo..

    Incrociando le braccia si voltò nella mia direzione. Voleva sapere perchè volevo indietro una camicia. Il suo volto ancora duro.

    Dovevo dirgli tutto. Solo guai gli sto portando..e mi dispiaceva...avrei voluto evitare di essere un peso. Ma purtroppo avevo la sfiga attaccata al culo..e ovunque andassi creavo solo problemi su problemi.. i guai mi seguivano, ma non era colpa mia. Maledizione.

    Mi avvicinai al letto e mi sedei sull'estremità dell'angolo. Era di fronte a me e lo guardai negli occhi.

    < Hai fatto bene a mandarla via.. ha esagerato con le offese gratuite.> gli dissi serio

    Poi continuai...

    < Quella camicia la indossavo sulla spiaggia prima che io e te ci incontrassimo e prima che arrivassero tutte quelle creature io e Fenisia discutevamo della sua natura. Non ne avevo mai viste creature come lei...ed ero curioso. >

    Mi fermai nel sentire la ragazza asiatica di nuovo alla porta. Aveva lasciato la camicia alla porta. Sospirai.

    Tornai a Matteo.
    < Dicevo ero con lei e con la camicia addosso... ma non ricordo come mai la ragazza prese fuoco. Proprio come ha fatto davanti ai tuoi occhi sulla spiaggia. Quando riprese forma umana era completamente nuda.. cosi le ho dato la mia camicia per coprirsi.>

    Tentennai con la voce...non sapevo come dirglielo...proprio a lui.

    < In realtà non è la mia camicia.. dopo che sono andato via dal luogo dove tuo fratello è stato ammazzato.. la mia camicia era completamente intrisa del suo sangue...e non ce la facevo a tenerla ancora indosso.. il suo odore e quello del suo sangue mi davano il tormento. Cosi me ne sono disfatto...ed ho recuperato una camicia pulita dalle sue cose... è di Manuel quella camicia per questo la volevo indietro.> ..gli dissi abbassando gli occhi a terra.

    < Mi dispiace Mat ti sto creando solo problemi..e non è mia intenzione essere un peso. Non voglio stravolgerti la vita.. e se resto ancora qui chissà che altro succederà ancora... ..> lo guardai negli occhi intensamente ... < capisco che mi vuoi fuori di qui... al tramonto lascio la tua casa...>

    Perchè ti desidero.

    Ma non glielo dissi.. non potevo dirglielo. Sperai che non avrebbe letto nelle mie parole e nei miei occhi il vero motivo della mia scelta.
     
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    vidi dell'incertezza negli occhi di Kilian mentre aspettavo una risposta, sfuggiva il mio sguardo... intanto la ragazza capì ed urlo che gli era piaciuta la mia fermezza pensai per un attimo anche a lei...

    "forse avrà sofferto molto nella sua vita per esser così..." e mi spiazzò perchè lasciò la camicia davanti alla porta... o almeno così disse,...ma non potevo immaginare che lo spiazzamento improvviso sarebbe stato superato in pochi minuti... perchè Kilian si decise... e mi venne più vicino dicendomi tutto... la camicia era di Manuel...

    "di mio fratello Manuel..." i miei occhi si inumidirono lo odiavo si, ma era sempre mio fratello... mio fratello che non avrei mai più rivisto... anche se per scelto non lo vedevo da secoli ed era già morto per me, sapere che però se avrei cambiato pensiero ed idea su di lui era inutile perchè non potevo più vederlo perchè me lo avevano portato via era qualcosa di non accettabile... intanto ora c'era qualcosa di suo lì fuori...
    ebbi un tuffo al cuore, di sicuro Kilian che ormai conosceva tutti i segnali del mio corpo se ne era accorto... continuò dicendomi che gli dispiaceva per tutto, non voleva essere un peso ma proseguì con una frase che mi lasciò dentro il segno graffiandomi il cuore... credeva che io lo volevo fuori di lì ed al tramonto avrebbe lasciato la casa...
    i miei occhi si persero nei suoi, mi sentiti schiaffeggiato... non riuscii a dire granchè...soltanto...

    <ti sbagli Kili... non mi capisci...> scossi la testa facendo diversi no... poi ritornai alla porta e la aprii pian piano facendo attenzione alla luce, che ormai era cocente visto che si era fatto tardi... pensai a Raphael...
    "forse non verrà più..."

    "oh......." vidi la camicia tutta raggomitolata... la camicia di mio fratello...
    di Manuel... il fratello che mi aveva fatto uccidere... la guardai con rabbia, era come se mio fratello stesse lì in quel momento la presi ed istintivamente me la strinsi nei pugni e l'annusai... grandi lacrime solcarono le mie guance dovetti addirittura tirar su il pianto e respirare per far fermare altre gocce che volevano continuare a scendere dai miei occhi... mi asciugai il viso con la mano e rientrai...

    era come se mio fratello ora era in casa con noi... io e Kilian ci guardavamo negli occhi e nella mia mano che alzai porgendogli la camicia... c'era Manuel... anche in quel momento... ci divideva fisicamente la camicia...

    <è tua la camicia Kilian...prendila...> fu più forte di me... distolsi lo sguardo da quello suo... Manuel si stava riprendendo Kilian, anche se era stato sempre suo...anche da morto, se lo riprendeva davanti ai miei occhi... Manuel mi stava ferendo anche non direttamente ancora una volta...
    eravamo entrambi tesi...

     
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    Mentre gli raccontavo la storia di quella camicia e del perchè era cosi cara per me.. i dolci occhi di Matteo si inumidirono di lacrime... gli stavo recando altra sofferenza.. lo vedevo nei suoi occhi.. cosi simili agli occhi del mio Manuel anche se di colori differenti.. e anche dai segnali del suo corpo ..dei suoi movimenti..ormai mi era diventato cosi tanto familiare.
    Entrambi in quel momento stavamo pensando a quella camicia appesa dietro la porta di casa...simboleggiava per noi due sensazioni ed emozioni differenti ma riconducibili alla stessa persona, alla morte di un fratello e di un compagno...
    Per me era un modo per sentirlo vicino...inspirare il suo odore sulla pelle..anche se presto sarebbe svanito ed ora vi avrei trovato anche il profumo femminile di Fenisia..ma non importava era sempre la sua camicia..potevo indossarla ed essere avvolto da lei ed immaginare che fossero le braccia di Manuel a farlo...
    Per Matteo doveva essere dura..lo sentivo. Anche se mi diceva di odiare suo fratello...e che non l'avrebbe mai perdonato.. ora era troppo tardi per farlo .. i due fratelli separati dall'odio non potevano tornare sui loro passi e chiarirsi..era troppo tardi.
    Quindi quella camicia portava entrambi a ricordare la stessa persona, Manuel, il suo odiato fratello ed il mio amato ragazzo. Erano sentimenti contrastanti eppure l'odio e l'amore sono separati da una linea sottile.. sono sentimenti legati , l'uno non potrebbe esistere senza l'altro...

    Mi faceva male vederlo in quello stato.. se all'inizio mi sentivo legato a lui perchè fratello del mio defunto amore ora mi sentivo coinvolto in prima persona..per la sua dolcezza, per avermi offerto protezione e conforto.. non ero un bruto è stata la vita a farmi diventare freddo e insensibile...ma con Matteo non ci riuscivo ad esserlo..poteva essere un profondo sentimento di amicizia che stava nascendo...o qualcosa in più..questo non lo sapevo..ma ero certo di una cosa sola...volevo la sua felicità, cancellare la sofferenza nei suoi occhi..essergli di aiuto e dargli conforto se ne avesse voluto.

    Dalla sua reazione capii che mi stavo sbagliando non voleva che andassi via..lo avevo deluso con le mie parole mi disse che mi sbagliavo e che non lo capivo.

    Neanche tu mi capisci Mat... ho paura di restarti accanto.

    Aprì la porta ed uscì dalla stanza..restai solo per alcuni minuti... pensando a quando sarei stato in grado di svuotare la mia mente e la mia anima dai sentimenti che provavo..ma non ne avevo la forza..non ero pronto a tornare un mostro. La sofferenza per le continue delusioni e tormenti che la vita mi donava erano migliori di avere un vuoto al posto del cuore.

    Non avrei mai immaginato che concedermi all'amore sarebbe stato cosi difficile.

    Avevo creduto di aver trovato la felicità con Manuel...ma non ne abbiamo avuto il tempo per amarci ed essere felici insieme.

    Che tristezza!.

    Matteo rientrò in casa con la camicia stretta tra le mani...con Manuel.
    Aveva pianto fuori..voleva tenermelo nascosto. Ma era inutile..le sue emozioni erano forti ed il suo viso sofferente. Non poteva nascondermelo.

    Mi diede la camicia e mi disse che era mia cosi allungai la mano e la presi..stringendola con forza nella mia mano. Mi faceva male tenerla con me perchè mi faceva pensare a tutto quello che avevo passato e che avrei dovuto continuare a sopportare. Solo la vendetta poteva alleggerire il peso che portavo dentro..che mi schiacciava..mi opprimeva.

    Matteo distolse gli occhi dai miei.. soffriva e non mi era chiaro per cosa.

    Mi alzai dal letto e gli fui accanto lo abbracciai forte...stringendolo al mio petto. Gli posai un bacio delicato sulla testa.. sui capelli biondi ancora umidi.

    Gli sussurrai a passa voce

    < Ci sono per te Mat.. non sei solo.. resto con te se lo vuoi.>
     
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    Kilian mi faceva stare bene questo era poco ma sicuro, ed c' era la stessa sicurezza che lui apparteneva a mio fratello Manuel anche se lui era nell'aldilà, se mai aldilà esistesse, il suo cuore era per Manuel...ma io lo guardavo con occhi vogliosi di baciarlo...

    "fantastico troppo su questo vampiro letale"

    era entrato solo da pochi giorni nella mia vita ed era legato a me da Manuel... Manuel, mio fratello che era presente con la sua camicia in casa mia... Kilian la prese subito dalla mia mano e vidi il modo in cui se la strinse forte... amava molto mio fratello... invidiavo quel sentimento che li aveva uniti, io ancora non avevo amato nessuno veramente in tutti i secoli della mia esistenza e mi ritrovavo solo...

    i nostri occhi ritornarono ad unirsi...eravamo imbarazzati e tesi... forse lui lo capì o non so, resta il fatto che si lanciò verso di me e mi strinse in un abbraccio forte, la sua pelle era così calda...sognavo?

    "non doveva esser freddo e morto? non era un vampiro?" forse mi sbagliavo a sentire quel calore...forse era soltanto il mio calore che provavo per questo ragazzo... per il ragazzo di mio fratello... ricambiai l'abbraccio, avevo bisogno del suo corpo, immersi praticamente il mio viso nel suo collo, aveva un odore così delicato la pelle... la sua schiena era morbida...tesa e forte...

    mi sussurrò nell'orecchio che non ero solo...se avrei voluto poteva restare...
    fui così felice quando lo sentii dire, il mio cuore si riempì di gioia... e per la gioia di quel momento lo strinsi a me ancor di più, i nostri pettorali ed addominali schiacciati in un abbraccio caldissimo... gli sfiorai il collo con le labbra...avevo il desiderio di baciargli ogni centimetro del suo corpo... mi immersi letteralmente tra le sue braccia protettive ed in quegli istanti capii, il mio per lui era stato un colpo di fulmine in spiaggia... ecco perchè lo aiutai...

    "non girarci attorno" pensai tra me e me...

    "mi sto prendendo una cotta per lui"... immergendomi in quei pensieri feci l'irrimediabile... mi scostai leggermente dall'abbraccio e lo guardai negli occhi... non era stato un abbraccio come i precedenti che ci avevamo dato la serata prima... questo era un abbraccio complice, d'intesa, gli presi il volto tra le mani, sentivo che aveva paura...paura per quello che stavo per fare, pensava troppo a Manuel ed era giusto così...ma Manuel era morto e perciò mi feci coraggio, non avrei fatto nulla di male... avevo le mie mani sulle sue guance e lo osservavo... mi osservava...
    guardavo i suoi occhi... lui i miei,
    guardavo la sua bocca... lui la mia...
    e lo feci... gli sfiorai delicatamente le labbra alle mie... e gli diedi un piccolo bacio...seguito subito da un'altro... al terzo Kilian ricambio e le nostre lingue si cercarono... una scarica di adrenalina si impossessò di me... sentire la sua bocca sulla mia... il suo sapore delicato... lo stavo finalmente baciando, baciavo il vampiro letale innamorato di mio fratello lo sapevo, ma non mi interessava, mi interessava sapere che in quel momento anche piccolo era mio, tra le mie braccia e ci stavamo baciando con una delicatezza rara,pura semplice...
    io non volevo ferire lui nè lui me, anche se lo avevo forzato io nel ricambiare quel bacio, capii però che dovevamo fermarci lì... lui era forse rimasto shokkato perchè quasi tremava... lasciammo la presa e corsi nel bagno richiudendomi la porta dietro e mi inginocchiai con la schiena che fermava la porta, le mani vagavano nei miei capelli...

    "cosa ho fatto! lui non voleva! lui non voleva! cosa ho fatto mio dio...perdonami dio..." ero disperato...




     
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    Oh mio dio è caldissimo..

    I nostri corpi erano stretti insieme in un abbraccio forte..con un braccio gli circondavo la vita e con l'altro la schiena. Il suo calore riscaldava il mio corpo freddo cacciando via il gelo che non mi aveva abbandonato da giorni..ardente calore mi penetrava dentro la pelle arrivando fin dentro le ossa..
    Finalmente lo sentii rilassarsi contro il mio corpo.. ero avvolto completamente dal suo odore delizioso..
    .. e che odore cazzo!..mi ammonii subito da solo, non dovevo vederlo in quel modo..ma era cosi difficile dovergli resistere.

    Era inutile negarlo i nostri corpi si cercavano..volevano sentirsi uniti..anche Matteo doveva sentirlo perchè affondò il viso nel mio collo..sentivo il suo respiro caldo sulla pelle e fui invaso da mille brividi in tutto il corpo.
    Fu felice delle mie parole...sentii le sue emozioni mutare cancellando cosi la tristezza..mi strinse ancora più forte i nostri pettorali e addominali premuti si accarezzavano.. le mie mani desideravano essere libere di poterlo toccare..scivolare sulla sua pelle liscia e perfetta..accarezzare i suoi muscoli sodi...esplorare ogni centimetro del suo corpo... ma non lo feci..non potevo toccarlo in quel modo...non dovevamo oltrepassare il confine che ci teneva separati...

    Ma sentii la sua bocca posarsi sul mio collo..in un lieve bacio delicato..mi irrigidii tutto ed il desiderio che avevo di lui diventava sempre più forte...facendo vacillare il controllo che cercavo di tener fermo ... anche lui aveva voglia di me, lo capii dal modo in cui mi stringeva, dal calore del suo corpo e dal respiro delicato che mi accarezzava il collo in una deliziosa danza erotica.

    Oddio Kilian sciogliti dal suo abbraccio..prima che sia troppo tardi

    Non lo feci.. mi sentivo cosi bene stretto a lui..non stavamo facendo niente di male anche se questo abbraccio era diverso dai precedenti..io volevo farlo sentire al sicuro fargli capire che se aveva bisogno di me io c'ero per lui..non avrebbe affrontato la morte di suo fratello da solo.

    Il mio Manuel ...che quel figlio di puttana mi aveva portato via. Non potevo più stringerlo a me cosi.....

    Manuel non lasciava mai i miei pensieri..amavo lui e nonostante non avrei più potuto vederlo continuavo ad amarlo... non volevo ferire Matteo...ma non ero pronto a spingermi oltre con lui...sentivo ancora di appartenere al mio defunto fidanzato, questa sensazione non mi aveva mai abbandonato...o per meglio dire ero io a non volere che mi abbandonasse..e Matteo meritava di lasciarsi andare con un ragazzo che aveva la mente libera e che poteva dedicarsi completamente a lui.

    Io sono difettoso ormai.. Manuel si è portato dietro un pezzo di me.

    Matteo si stringeva sempre più a me abbandonandosi completamente ed era bellissimo averlo tra le mie braccia affondai le mani nel suo corpo per fargli capire che poteva farlo...avevo bisogno anche io del suo calore.

    Si scostò leggermente dal nostro abbraccio...i nostri occhi immersi negli occhi dell'altro le sue mani sul mio viso.. continuavamo a fissarci..guardavamo le nostre bocche...magari entrambi stavamo pensando di colmare la brevissima distanza che le teneva separate ed unirle..

    No non posso farlo..il forte desiderio che ho di lui deve restare represso dentro di me...avevo cosi paura di averlo cosi vicino.

    Ma non fu cosi per Matteo...posò le sue labbra sulle mie in un lieve bacio.. tremai tra le sue braccia..non perchè non volevo baciarlo ma....

    seguì subito un altro piccolo bacio...continuando a fare cosi non sarei riuscito più a fermarmi.

    Al terzo mi abbandonai a lui ricambiando il suo bacio.

    Aveva delle labbra morbidissime e calde..le nostre lingue si cercarono..assaporai la dolcezza della sua bocca e finalmente gustai il suo sapore..dolce e squisito...era bellissimo baciarlo in modo dolce, delicato.

    Ma non potevamo spingerci oltre...

    Ho tradito Manuel oh mio dio...l'ho tradito con suo fratello...!!

    Iniziai a tremare al pensiero di quello che avevo fatto...ho tradito il mio uomo..sono un pezzo di merda...oddio perchè devo desiderare cosi tanto Matteo??!!??!

    Forse Matteo capì quello che stavo provando in quel momento e si impaurì..lasciò la stretta del mio corpo e corse in bagno chiudendo la porta alle spalle.

    Restai alcuni minuti nella stanza da solo... Che cosa ho fatto oddio??!! ...perdonami amore mio sono una delusione totale... non merito il tuo amore..

    Presi il volto tra le mani sconvolto per aver ceduto al desiderio per suo fratello...ma nello stesso momento pensai anche a Matteo.. Come dovrà sentirsi ho ferito anche lui!..oddio!

    Mi avvicinai al bagno e mi appoggiai con la schiena alla porta feci alcuni lunghi respiri e gli dissi

    < Mat.. siamo stati in due a volerlo.. io...io..desideravo baciarti anche io... non devi sentirti in colpa per me.. non sei tu il bastardo ma sono io...perdonami se ho rovinato tutto.....io non volevo ferirti.> mi voltai poggiando la fronte sul legno della porta e gli dissi

    < ...non ti forzo ad uscire..quando ti senti pronto mi troverai nella stanza Mat...> gli dissi in un filo di voce.

    Tornai nella stanza verso l'armadio lo aprii con un peso al cuore...presi un pantalone di Matteo e lo infilai liberandomi cosi del pantaloncino.. mi voltai per un momento e guardai la camicia di Manuel poggiata li sulle lenzuola bianche..

    I miei occhi si inumidirono.

    Non dovevo lasciarmi andare alle sue labbra...ma lo desideravo anche io.

    Ed era questo a tormentarmi..desideravo Matteo...e non era giusto farlo, per rispetto a Manuel che non c'era più.. non potevo toccare suo fratello quando il mio cuore era ancora per lui.

    Sono un mostro.

    Nir-Lavi%5B1%5D
     
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    uno... inspira
    due... espira...
    tre... inspira... .. .
    quattro... espira... .. .


    decisi di regolarmi il respiro, mi serviva aria e nel bagno non riuscivo a trovarla... l'avevo fatta grossa, ero caduto nella rete della mia stessa voglia di provare quelle labbra così belle sporgenti, rotonde, rosa, in carne.. che aveva Kilian... seduto a terra con la schiena contro alla porta non riuscivo a darmi pace... avevo oltrepassato il limite ed il bello è che io mi davo le maggiori colpe a me e lui faceva il contrario... me lo disse anche... venne vicino alla porta... lo sentivo dietro di me... appoggiarsi forse... eravamo divisi da un pannello di legno proprio come i più classici film d'amore... ma eravamo due ragazzi e per giunta lui amavo mio fratello ... bello e morto che fosse il cuore...la sua anima erano legate a lui ed io invece mi stava prendendo una gran cotta come un adolescente umano... mi diedi una pacca sulla fronte

    "Matteo! sei uno stupido!" pensai tristemente mentre una lacrima mi scese ancora una volta il viso... "in quel guai mi sono messo in due giorni?" pensai... decisi in parte di rispondergli dal bagno...lui mi avrebbe aspettato lì fuori mi disse...

    <kili ho sbagliato io... non darti colpe che non hai...scusami...> feci una breve paura per riprendere fiato... da questo momento sarebbe stato imbarazzante anche parlargli normalmente...

    <tu ami Manuel... l'amore è una cosa seria ed io ho violato il tuo cuore... perdonami, non succederà mai più, non ritorniamoci più sopra...> c'è l'avevo fatta... gli dissi tutto anche se mi faceva male ma era giusto così camminavamo paralleli sulla stessa via, il destino ci aveva messo sulla stessa strada ma in binari diversi... e potevamo guardarci solo da lontano... mi alzai deciso a farmi forza, sentivo Kilian far rumore si stava di sicuro vestendo...e si sarebbe messo la camicia di Manuel ne ero certo... mi lavai il viso e misi a posto i capelli... c'era silenzio... mi infilai un pantole leggero scuro ed una maglia sbracciata bianca che avevo in bagno per fortuna erano pulite su un cassettone... poi fui tentato... avanzi lentamente vicino alla porta... avevo il desiderio di vederlo... mi abbassai e tolsi la chiave lentamente per dare spazio alla visuale nella serrature... buttai il mio occhio li dentro come un ladro cercando di intravedere Kilian... e lo vidi... era così bello... mi affascinava... una creatura così letale ma dal cuore d'oro con me... forse solo con me...

    "No scemo!" pensai meglio... " era d'oro anche con tuo fratello"...la vocina nella mia testa aveva ragione distolsi lo sguardo e mi alzai "sono rincretinito per lui..." dissi al mio me stesso riflesso nel grande specchio del bagno...

     
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    :Raphael.png:

    CONTINUA DA : LUOGHI NATURALI - PROMONTORIO - VILLA SANCHEZ

    Ero in pensiero per Karen l'avevo lasciata alla villa da sola preoccupata per me...pensai a lei per tutto il tempo mentre ero in volo..sorvolai la spiaggia, passando proprio nel punto dove avevo lasciato quei due l'ultima volta che li avevo visti.
    Matteo mi aveva indicato il punto esatto dove abitava ed era poco più distante dalla spiaggia. E dall'alto la distanza appariva ancora più breve. Non potevo sbagliarmi era l'unica casa della zona.. precisamente un grazioso bungalow di legno.

    Strana dimora per un demone..
    Per un umano era carinissima ma per una di quelle creature appariva inconsueta.

    Il sole era alto in cielo..faceva pure abbastanza caldo..ero sicuro di trovare il vampiro in casa lo percepivo dal marchio che portava inciso all'interno del polso destro.

    Cosi non persi altro tempo atterrai vicino al bungalow.. portai le ali dietro la schiena e le custodii all'interno della mia schiena.. non era un processo doloroso sentivo più fastidio quando donavo loro la libertà.

    Ero a petto nudo senza camicia.. ma non me ne importava avrebbero capito..sono un angelo. Perchè mai dovrei spostarmi in auto quando posso volare???

    Salii la scalinata di legno che portava sull'ampia terrazza dove vi era l'ingresso della casa.

    Feci alcuni respiri.

    Quel demone mi avrebbe mandato presto al manicomio se non avessi risolto presto la questione.

    Bussai due volte in modo secco e deciso... ma calmo. Almeno per il momento

    Non avrei sradicato la porta con quelle due leggere bussate ..ma di certo mi avrebbero sentito.

    Sentivo il vampiro aggirarsi all'interno della casa. Ed un ghigno divertito si disegnò sul mio volto.

    Certo che sei in casa... dove potresti andare a quest'ora del giorno??!!

    < Sono Raphael > dissi in tono deciso e duro dall'esterno.

    Il vampiro non poteva uscire all'esterno ma il demone si..quindi mi aspettavo che aprisse lui la porta.

    Padre dammi la forza di non spaccare subito la faccia al vampiro.

    Da questo incontro mi aspettavo di tutto..Matteo mi aveva lasciato senza parole dall'ultimo incontro. Avevo ancora mille domande e dubbi nella mia testa che non trovavano risposta. Forse ne avrei trovata qualcuna tra poco o forse no.


    :Kilian.png:

    Ero cosi teso e agitato.. avevo baciato Matteo. Ed ora non avrei avuto più il coraggio di guardarlo negli occhi...avrebbe letto cosa si celava nella mia anima proprio come faceva Manuel...al mio amore non ero stato mai in grado di nascondergli nulla..ero un libro aperto per lui.. vuoi per il legame di sangue che ci aveva unito lui aveva capito sempre ogni tormento del mio animo...speravo che con Matteo sarebbe stato diverso...perchè altrimenti sarebbe stato troppo imbarazzante anche il solo parlargli.

    Era convinto di aver lui la colpa.. ma non era vero. Io non lo avevo rifiutato...non era stato lui a baciare me.. il bacio era stato condiviso ed entrambi l'avevamo desiderato.

    Mi disse anche che aveva violato il mio cuore perchè io amavo Manuel..non dovevamo parlare più di quello che era successo...avrebbe messo una pietra sopra e dimenticato.

    Ci sarei riuscito anche io?? .. sarei riuscito a dimenticare quello che avevamo fatto?...avrei dimenticato il dolce sapore della sua bocca?

    No..ne avrei portato sempre il ricordo..e la colpa anche..perchè non avrei dovuto baciare le sue labbra e non avrei dovuto desiderarlo.

    Vagavo per la stanza cercando di calmarmi..avevo indosso un pantalone di Matteo cosi presi la camicia del mio amore la portai al viso cercando il suo odore...c'era ancora..ma era lieve...presto non ne sarebbe rimasta alcuna traccia.

    ...e se ne andrà di nuovo... Pensai con una stretta al cuore.

    Tristi pensieri mi tormentavano l'anima...pensando se il suo splendido corpo fosse ancora intatto... ero terrorizzato al pensiero che l'ibrido avesse brutalizzato il cadavere di Manuel...

    Oh mio Dio..per favore Dio fa che non sia cosi malato di mente.

    Indossai la camicia e mi sistemai alla meglio...avrei voluto farmi una doccia..ma Matteo monopolizzava il bagno..quindi non avendo altro da fare presi posto su una sedia e attesi che si fosse calmato anche lui per poi uscire...e vederlo di nuovo...dopo quel momento di intimità.

    Ma all'improvviso sussultai due colpi secchi alla porta mi scossero dai miei pensieri seguiti subito dalla voce dura dell'arcangelo.

    Raphael..è arrivato per portami via.

    Ero terrorizzato.. incontrarlo di nuovo...temevo vedere l'angelo in presenza di Matteo..

    Quello è uno schizzato...basta un niente perchè perda la ragione.

    Ed ero consapevole di dovermi consegnare nelle sue mani.. non avrei fatto storie dovevo proteggere Matteo...portare Raphael lontano da lui. Fargli dimenticare la sua esistenza... per permettere a Matteo di vivere la sua vita in santa pace.

    Ma quanti problemi gli sto creando??!!!... quel ragazzo è un angelo per sopportarmi.

    Mi precipitai alla porta del bagno per avvisare Matteo cosi gli parlai restando fuori la porta...ero agitato maledizione...iniziavo a sudare freddo.

    < Mat........Raphael è arrivato.>

    Un tempo ero stato a mio agio con Raphael .. per più di trent'anni avevo avuto un buon rapporto di lavoro con lui, ... eravamo stati anche a letto insieme per un periodo.. ma ora tutto era cambiato...io ero cambiato..e quello che un tempo ci aveva unito non esisteva più. Lo odiavo.. per avermi aggredito, accoltellato, marchiato, insultato.. e per il volersi mettere ad ogni costo sulla mia strada...io volevo solo ammazzare il mostro che aveva ucciso il mio ragazzo..ed invece di preoccuparmi per l'ibrido dovevo fare prima i conti con quel pennuto del cazzo.
     
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    mentre mi guardavo allo specchio e mi stringevo nei vestiti quasi cercando un abbraccio consolatorio da loro allontanando Kilian dai miei pensieri sentii dei colpi alla porta d'ingresso e la voce ovattata di Raphael era arrivato... strinsi il lavabo tra le mani, l'avrei fatto ragionare cavolo!!
    Era un Angelo!

    Kilian agitato venne vicino al bagno e mi avvertì , la sua voce era instabile, tremante... doveva avere un mare di pensieri nella sua testa ...

    "poverino. quante ne sta passando... e mi sono messo anche io nei suoi pensieri..." aprii la porta del bagno ed era proprio lì vicino, lo guardai...

    "ha scelto Manuel..." aveva indossato la sua camicia...ma non dovevo stupirmi... lui lo amava, era ovvio... ma rimasi scosso lo stesso per un istante, tant'è vero che rimasi quasi pietrificato sulla soglia nel guardargli la camicia... senza mai guardarlo negli occhi... gli passai accanto facendomi spazio e mentre gli ero di lato mentre mi avvicinavo alla porta gli sussurrai...

    <lascia fare a me e resta calmo...> con il cuore pieno di tristezza avendo visto Kilian metaforicamente nelle braccia di Manuel in quella camicia accesi le luci con l'interruttore nel bungalow per accogliere l'arcangelo ed aprii la porta facendo attenzione alla luce solare che sarebbe entrata...

    Raphael si palesò lì sull'uscio di casa, nella sua bellezza di angelo ribelle con gli addominali ben in vista senza alcuna maglia... senza alcun pudore... fiero e forte di farsi vedere così...

    <ciao Raphael...> gli dissi in un caldo sorriso amichevole... la sua visita in quel momento mi aveva liberato da una situazione delicata con Kilian... non sapevo come uscirne fuori... e benedii il suo arrivo che cadeva a pennello in quel momento... forse se ne accorse ma mi si illuminò la vista nel vederlo...

    lo guardai aguzzando la vista dalla testa ai piedi... lì fuori avevo dei fili all'esterno dove mettendo la biancheria e gli indumenti ad asciugare al sole... andai lì vicino e raccolsi una t-shirt asciutta e ritornai accanto a lui mentre mi guardava perplesso...

    <tieni metti questa... non credo sia il caso presentarsi così a casa delle persone anche se si è un angelo...> gli porsi la maglia con un leggera punta di imposizione...

    "vuole farsi vedere nella sua bellezza ed imponenza di angelo sminuendo la mia natura..."

     
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    :Raphael.png:


    Nella breve attesa mi poggiai alla ringhiera della terrazza a braccia incrociate puntando gli occhi sulla porta...sentivo dei movimenti dentro casa..presto mi sarei trovato di nuovo faccia a faccia con il demone.

    L'unico demone che era stato capace di sconvolgermi in una sola notte.

    Pochi istanti dopo la porta si aprì ed uscì Matteo in pantaloni scuri e maglietta bianca, semplice..umano. Mi salutò in un sorriso cordiale..pareva felice di vedermi...i suoi occhi si illuminarono..

    < Ciao Matteo.> gli dissi in un accenno di sorriso tirato.

    Non ero a mio agio..non mi ero mai fermato a pensare come vivessero quelle creature.. le loro case, le loro vite.. non mi era mai interessato..le avevo affrontate solo sul campo di battaglia..e li non si ha tempo per porsi delle domande.

    Vedermi fuori casa di un demone biondo, di un nemico della mia razza, e per giunta accolto dal suo caldo sorriso, mi inquietava..

    Ci osservammo entrambi per alcuni secondi..nonostante il suo bellissimo viso appariva ai miei occhi sereno..non ebbi alcuna difficoltà a notare che dentro di sè qualcosa gli tormentava l'anima.

    Meglio per me. Si sarà stancato di avere quel vampiro tra i piedi...e non vede l'ora di sbarazzarsene..ecco perchè è felice del mio arrivo.

    Si allontanò dalla porta e prese su dei fili una t-shirt bianca..lo guardai incuriosito.

    Ma che sta facendo?

    Me la porse con imposizione dicendomi che questo non era il modo di presentarsi a casa delle persone..al che non riuscii a trattenermi gli feci un grosso sorriso..presi la maglietta dalle sue mani e la indossai..

    < Non volevo squarciare un'altra camicia.. la indosso senza problemi se la mia nudità ti imbarazza.> gli dissi divertito.

    Tornai a poggiarmi alla ringhiera a braccia incrociate..lo guardavo dritto in volto..

    < Sai perchè sono qui. Ti libero del peso di quel vampiro.. consegnalo a me senza fare storie Matteo..è la cosa giusta da fare...per tutti.> gli dissi serio in volto.

    Non capivo perchè aveva voluto farsi carico di Kilian..ma che gli importava che fine facesse neanche lo conosceva quel verme...e dovevo prendere anche io una decisione visto che la mia partenza per Barcellona era stata rimandata..

    Ma faceva parte dei miei uomini era una mia responsabilità...non potevo permettergli di lasciarlo libero per la città...io sapevo cosa aveva intenzione di fare, e non glielo avrei permesso.

    Se il vampiro era irrecuperabile, cosa che pensavo che fosse, doveva morire.

    liam-mcintyre-art


    :Kilian.png:

    Matteo finalmente aprì la porta del bagno..ero cosi agitato e teso...sia per vederlo e sia per l'arrivo di Raphael..

    Mi aspettavo di incrociare i suoi occhi almeno per un istante..ma non fu cosi. Restò a guardarmi come pietrificato accanto alla porta del bagno..mi guardava ma non mi guardava realmente..i suoi occhi non salirono a posarsi nemmeno una volta sul mio volto..restarono fissi sulla mia camicia..sulla camicia di Manuel.

    Guardami Matteo...guardami almeno una volta.

    Uscì dal bagno mi passò accanto dicendomi di restare calmo...avrebbe pensato lui all'angelo.

    Ma la sua freddezza mi fece male..che cancellò l'imbarazzo di dovergli parlare dopo quello che era accaduto tra di noi.

    Matteo ci ha messo una pietra sopra Kilian... perchè non lo fai anche tu?

    La mia mente questo mi diceva.. Lascialo in pace Kilian..perchè cerchi i suoi occhi?

    Non riuscii a dire nulla..non era quello il momento e forse non lo sarebbe stato mai.

    Lo seguii con gli occhi avviarsi alla porta...accendere le luci nella stanza ed uscire fuori ed accogliere Raphael.

    Restai in quella posizione accanto alla porta del bagno.. sentii lo scambio di battute che avvenne fuori...e strinsi i pugni alle parole dell'angelo

    "Ti libero del peso di quel vampiro.. consegnalo a me senza fare storie"

    < Bastardo!!> dissi serrando i denti.

    Ma ha ragione sono un peso per Matteo..devo uscire dalla sua vita..

    Sapevo che la cosa giusta da fare era andare via con Raphael.. lasciare Matteo alla sua vita, liberarlo da tutti i problemi che gli stavo creando.. problemi miei non potevo addossarli anche a lui..non era giusto.

    Cercai di calmarmi mentalmente..ripetendo più volte a me stesso di non perdere la calma..cosi tutto sarebbe finito presto. Sarei andato via con Raphael... a Barcellona o dove cazzo voleva spedirmi...sempre se aveva deciso di lasciarmi vivere...ma non era questo il problema avrei trovato il modo di ritornare in Italia.. per l'ibrido, per Manuel..e dentro di me sapevo che sarei tornato anche per Matteo per vederlo da lontano almeno una volta ed assicurarmi che stesse bene.

    Consegnati Kilian...avanti arrenditi almeno una volta. Non complicare le cose..meglio se lo fai con le buone.. non causare altri problemi a Matteo.

    Cercai di ripetermi più volte questo mantra...trovare la forza di non ribellarmi e combattere.. dovevo farlo.. questa volta dovevo smettere di lottare...e arrendermi.


     
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    l'atmosfera diventò surreale c'era tensione tra me e Raphael ma una strana tensione non quella glaciale come era avvenuta nella prima parte della nostra conoscenza in spiaggia, entrambi stavamo tastando il terreno su come uscir fuori da quella situazione, lo vidi infilarsi la maglia molto agilmente... non me lo aspettavo che la mettesse davvero.... rimasi molto colpito, questa stava a significare che si stava aprendo a me e mi dava più fiducia anche se lo vedevo dai suoi occhi nutriva ancora tanto sdegno per ciò che ero e mi faceva molto male...

    "Ancora pensa male sul mio conto...è proprio duro..." quando poi disse che era meglio per tutti se gli consegnavo Kilian così mi liberavo da una peso, mi infervorai... lo guardai rabbioso e serio dritto negli occhi mentre faceva il figo appoggiato alla ringhiera con le braccia incrociate...

    <raphael!> sussurrai... quasi come se Kilian poi non potesse sentire... ma sapevo che sentiva benissimo tutto, era un vampiro ed anche se non lo era la porta era aperta e stava lontano da noi pochi metri...

    <kilian non è un peso... non è un peso per nessuno...> di sicuro lui in casa stava soffrendo sentirsi chiamare peso...Raphael lo feriva sempre... doveva smettere!
    Decisi in quell'istante che la conversazione non poteva andare avanti lì fuori nè dentro davanti a Kili feci così alcuni passi indietro e chiusi la porta sbattendola...

    <kilian! Arriviamo tra poco!! non muoverti di lì!...> stava quasi tramontando ormai e tra poco poteva sgattaiolare fuori dal bungalow quindi lo avvisai di non muoversi sperando che non sarebbe venuto nessuno in quei minuti di mia assenza...sempre che sarebbero bastati minuti...

    in una mossa veloce dopo aver chiuso la porta riguardai Raphael che rimase quasi a bocca aperta per quello che stavo facendo... lo presi per una mano tirandolo con un polso slegando quella sua posizione da figo e spaccone a braccia incrociate e guardandolo dritto negli occhi in modo accigliato gli dissi

    <tu ora vieni con me!> lo strattonai per la mano e mentre scendevamo le scale del bungalow la nostra stretta nel punto dove si univano le nostre mani diventò caldissima... non ci fù la luce e la scossa che provammo in spiaggia la prima volta... ma la sensazione era bellissima, calda... invadeva tutto il corpo...partendo da quelle mani... un potere enorme impadroniva i nostri corpi se erano uniti...
    mi fermai di colpo, di sicuro lo stava avvertendo anche Raphael che si fermò anche lui istintivamente...mi girai e ci fu un lungo sguardo tra noi di smarrimento... la cosa da fare più saggia era lasciargli la mano ed interrompere quella connessione tra i nostri corpi che mi faceva guardare Raphael in un modo anche non consueto... quella carica di potere era anche una carica erotica...

    "O mio Dio... cosa mi succede..." pensai guardando l'angelo negli occhi... ma non mi interessava... dovevo rischiare... anche perchè vedevo ancora più scosso lui...era quasi imbambolato da quello che stava accadendo... dovevo agire per salvare Kilian da quel casino... scossi la testa e continuai a tirare Raphael per la mano verso una grotta che era lì vicino...così Kilian non sarebbe stato ferito dai nostri discorsi senza ascoltarci...

    "Kilian non deve più soffrire... mai più." era questo il pensiero che mi faceva tener nella mano quella di Raphael mentre i nostri poteri si fondevano gli uni negli altri...

    in quel breve cammino... il bene e il male che erano nei nostri corpi si stavano accarezzando e studiando...



    CONTINUA IN GROTTA IN SPIAGGIA in promontorio
     
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    Ero giunto a casa di Matteo deciso sul da farsi, almeno per quanto riguardava il vampiro..su di lui non nutrivo alcun dubbio..il suo tradimento? una mazzata in pieno viso. Ci conoscevamo da decenni sapeva quanto odio nutrissi per i figli di Lucifero, ma non ci aveva pensato due volte nell'abbandonare tutto.. me, il suo lavoro, i nostri accordi.. per chi poi?.. un demone, le creature più infime e abiette che mio fratello avesse generato. Non glielo avrei mai perdonato...ero stato paziente con lui..e spesso avevo finto di non vedere molte cose..ma dopo questo aveva oltrepassato il limite nell'unirsi ad un demone. Lo avevo tenuto sempre d'occhio e quando lo accolsi tra i miei uomini sapevo chi era e da chi era stato generato..ma avevo voluto dargli fiducia..che poi si era dimostrata mal riposta. E ciò dimostrava che nulla si poteva contro la natura.. nelle sue vene scorreva sangue marcio, malato, malvagio..lo stesso sangue di quel figlio di puttana di Alexandre. La sua progenie doveva essere eliminata...prima che il male intaccasse ogni cellula del suo corpo facendolo divenire degno erede di suo padre. Dovevo eliminarlo prima che ciò avvenisse.. la storia non doveva ripetersi.

    Ma il vero interrogativo resta il demone biondo..Matteo. A che gioco stava giocando? .. Non riuscivo ancora a capire perchè comportarsi in modo cosi subdolo.. tenere nascosta la sua vera natura e mostrarsi buono di cuore. Potevo mai fidarmi di un demone? e principalmente di un demone con un animo puro? Mai.
    L'unica cosa che dovevo riconoscere è che era stato di parola. Avevo rischiato nel lasciare sotto la sua custodia il vampiro..avrebbe potuto ingannarmi e farlo fuggire..invece li avevo trovati a casa ad aspettarmi.. Quando li avevo lasciati andare via dalla spiaggia mi chiedevo perchè mai avevo permesso una cosa del genere. Ora sapevo perchè..

    Ho corso il rischio di far fuggire Kilian solo perchè volevo rivedere il demone... il primo demone che era riuscito ad affascinarmi in diecimila anni. Aveva finto quella sera?...c'era davvero del bene in lui?

    Volevo scoprirlo... e forse questo era il momento giusto per farlo. Eravamo solo noi tre senza nessun altro a disturbarci..potevamo riprendere ciò che era rimasto in sospeso tra noi due..

    Tra me e Matteo.

    Cosi avevo acconsentito ad infilarmi la t-shirt..non ero venuto per sfidarlo, almeno non ancora..volevo capire invece..osservarlo..studiare bene chi fosse realmente.. Un inganno o la realtà?

    Lo avevo provocato nel dirgli di liberarsi di quel peso, che poi lo pensavo realmente che Kilian fosse una spina nel fianco, ma lo avevo fatto di proposito nell'usare quell'espressione..e la sua reazione mi colpì.

    Mi guardò rabbioso i suoi occhi puntati nei miei...la sua voce in un sussurro seria e decisa "Kilian non è un peso... non è un peso per nessuno..."

    Nel tono come lo disse suonò serio e convinto..veritiero, pareva che lo pensasse davvero.. cosi mi accigliai e lo guardai male.

    < Come fai ad affermare questo Matteo..!! Quel vampiro ti ha offuscato la vista.>

    Indietreggiò di alcuni passi e chiuse la porta alle sue spalle sbattendola.

    < Continui a difendere quel verme..> gli dissi disgustato.

    Poi avvisò Kilian di non muoversi.. saremmo arrivati tra poco... Ma che cazzo dice..che cosa ha in mente????

    Tornò a guardarmi di nuovo..ero perplesso e sorpreso dal suo atteggiamento..ma lo fui ancora di più nel momento in cui mi afferrò per il polso sciogliendomi le braccia dalla mia posizione..iniziò a strattonarmi per farmi camminare dicendomi di dover andare con lui..

    La sua mano unita alla mia..avevo timore del suo contatto dopo aver provato quell'esplosione di potere sulla spiaggia al primo nostro incontro..

    Accadde di nuovo...

    ..mentre scendevamo le scale di legno per condurmi chissà dove..

    Calore, intenso calore si sprigionò dalle nostre mani unite..sentii il suo potere confluire in me ed il mio dirigersi in lui..

    Dio!... di nuovo.

    Un esaltante sensazione di piacevolissimo calore invadeva il mio corpo.. ancora una volta i nostri poteri si stavano fondendo insieme.. si cercavano..si toccavano..il potere che si stava generando dal nostro contatto era enorme...mai provato prima.

    Entrambi ci fermammo di colpo ci guardammo intensamente negli occhi.. ero come ammaliato da tutta quella potenza.. avevo solo una mano a contatto con il suo corpo ma pareva come se fossi fuso in lui e lui in me...quel semplice contatto fu più intimo di come poteva apparire..eravamo increduli ma attratti da quel potere e da quella unione..

    La connessione che stava avvenendo tra di noi innescò anche un caldo desiderio voluttuoso per quel demone. La mia mente mi diceva che era una sensazione sbagliata..ma il mio potere si ribellava a voler sciogliere quella stretta.. desideroso di continuare ad accarezzare il potere dell'altro. Il bene ed il male di nuovo uniti insieme.

    Dio mio!... perchè accade solo con questo demone?

    Ero completamente sconvolto e senza parole.

    Continuammo a camminare e raggiungemmo l'ingresso di una grotta.

    CONTINUA IN : GROTTA IN SPIAGGIA - PROMONTORIO
     
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    All'esterno del bungalow avvertivo una forte tensione... erano state scambiate poche battute tra i due e ovviamente avevo udito tutto...ma ciò che mi rendeva irrequieto e cosi agitato erano le forti emozioni provate da entrambi... io le sentivo mi investivano colpendomi in pieno petto, nella mente.. potere del cazzo!!!

    Volevo allontanarle da me..sbatterle fuori dalla mia testa...come facevo sempre..ma questa volta non potevo.. perchè ero io la causa che le aveva scatenate.

    Dell'odio di Raphael non me ne importava un cazzo.. quelle che contava per me...era ciò che stava provando Matteo.

    Avvertii la sua rabbia crescere nel suo animo.. cercò di far uscire le parole dalla sua bocca in un tono basso e sussurrato..ma ero cosi vicino a loro dentro la casa e con la porta aperta..che sentii lo stesso tutto.

    Kilian non è un peso... non è un peso per nessuno...

    Kilian non è un peso... non è un peso per nessuno...

    Kilian non è un peso... non è un peso per nessuno...

    Suonarono come un eco nella mia mente..per tre volte.

    Non sono un peso per lui.

    Le sue parole mi rincuorarono tantissimo..allentando la stretta che sentivo al petto.
    Non era stufo di me..capii che Matteo non mi avrebbe mai ferito.. E' lui il vero angelo non quel fottuto bastardo!!!!

    Udii anche le parole aspre di Raphael.. ma non mi toccarono minimamente.. avevo a cuore solo quello che Matteo pensava di me.. gli altri potevano andare a fanculo tutti.

    Ma quando la porta fu chiusa di colpo con una certa violenza sussultai sconvolto.

    Oddio che sta succedendo??


    Matteo mi disse che dovevo restare in casa ad aspettarlo.. poi seguirono dei passi farsi più distanti ed infine un enorme esplosioni di potere...la stessa che avvertii sulla spiaggia la notte in cui Matteo mi salvò la vita..

    Corsi vicino alla porta cosi impaurito e agitato...

    < NOOOOOOOO!!! Matteoooo doveee vaiiiii???> urlai con tutta la mia voce dall'interno della casa.

    Panico.. ero in preda ad un panico devastante...ancora una volta chiuso in casa..in gabbia..impotente.

    C'era ancora la luce del giorno fuori...ed io non potevo uscire. Ero bloccato nel bungalow e dovevo aspettare.

    Aspettare cosa??..lasciare Matteo solo con Raphael??

    Quello schifoso pezzo di merda odiava i demoni..qualsiasi demone. Odiava anche Matteo sicuro...sentivo che non si fidava del suo cuore gentile.

    < Cazzo..cazzo..cazzo...!!! Che cosa hai fatto Mat..perchè lo hai portato via?> ero disperato.

    Appoggiato con la schiena contro la porta di ingresso del bungalow mi presi la testa tra le mani per la disperazione.

    Ora sentivo solo il silenzio all'esterno.. non potevo udire più nulla..non potevo accertarmi se Matteo stesse bene.

    Serrai i pugni con forza...avrei dovuto aspettare che il sole calasse.

    Dovevo fare affidamento nella forza di Matteo...e ne avevo, era il fratello di Manuel....ma conoscevo anche Raphael.. e lo temevo.

    Oh Dio ti prego...fa che non gli accada nulla.

    Mi accostai alla finestra scostai la tenda che impediva alla luce di filtrare nella stanza..guardai fuori..ma mi ferii gli occhi..non riuscivo a vedere nulla..la luce mi rese momentaneamente cieco.

    < Porca troia!!! Maledetto SOLE del cazzo!!!!> urlai furioso.

    ...ma il tramonto era vicino. Sentivo nell'aria le tenebre calare..l'oscurità si stava avvicinando..rendendomi finalmente libero.

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  15. peter81
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    :Zulejka.png:

    CONTINUA DA: LUOGHI NATURALI-PROMONTORIO-SPIAGGIA

    Avevo girovagato un pò nella boscaglia del promontorio con la rabbia e la delusione che montavano in me... poi vidi l' abitazione che cercavo... mi fermai e mi resi conto che stavo cantando una ninna nanna che con le mie sorelle cantavamo da piccole per farci compagnia quando, nelle peggiori serate di pazzia di mio padre, ci nascondevamo tremanti nei nostri letti con l'ansia e l'impazienza di poter uscire il giorno dopo sgattaiolando via...era così che mi avevano presa....



    In silenzio girai intorno al bungalow...ancora pochi minuti e il vampiro sarebbe uscito...ma ora era ancora vulnerabile... spiai da una finestrella e vidi un mobilio semplice e curato... cosa diavolo ci stessa facendo in quel posto proprio non lo capivo...certo era al di sopra di ogni sospetto... una buona scelta? Molto poco Alexandre comunque...lo vidi aggirarsi solo e nervoso nel piccolo ambiente, come un animale in gabbia...

    Aspetti paparino, cucciolotto?

    Sogghignai.

    Mi avvicinai all'ingresso attorcigliando il foulard bagnato a mò di manganello, il coltello nell'altra mano, presi un respiro profondo e gemendo per lo sforzo, diedi una forte spallata alla porta che si spalancò. Col piede la sbattei dietro di me in modo che nessuno mi arrivasse alle spalle di soppiatto sorprendendomi.

    Successe tutto in un lampo: Kilian si girò sorpreso e confuso, io gli diedi un colpo col manganello improvvisato con tutta la forza che avevo in piena faccia. Lui si portò la mano al viso ed io gli diedi un forte calcio nei testicoli, fecindolo andare lungo disteso.

    Mi misi a cavalcioni su di lui intrappolandogli le braccia, stringendogli il mento mi avvicinai al suo viso ed urlai con forza:

    << Maledetto schifoso! Adesso ti strapperò quella lingua bugiarda dalla bocca e la getterò in mare per farci pasteggiare i pesci!>>

    Nei suoi occhi vidi dolore...stupore...confusione...e furia!

    << Hai poco da incazzarti ciccino bello, adesso tu mi dirai dov'è papi!>>

    Strappai i bottoni della camicia denudandogli il torace, misi la punta del coltello sopra la cicatrice e premetti piano, graffiandogli la pelle...

    << Comincerò da qui e scenderò tagliando TUTTO quello che troverò finché non mi dirai dov'è Alexandre!>>

    Guardai nei suoi occhi mentre i miei si riempivano di lacrime...Era lui il vampiro che avevo conosciuto al lungomare? Sembrava distrutto... come me...Tremai impercettibilmente esitando.. non volevo sentire quel feeling che mi legava a lui...era fasullo: costruito su una menzogna ben recitata.

    Urlai con forza contro quel dolore, mi sembrava di impazzire... Mi rimbombavano nelle orecchie le parole di mio padre "Amici e amori sono suppellettili inutili Zulejka! Portano solo dolore!"

    Edited by peter81 - 14/10/2013, 23:41
     
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