BUNGALOW DI MATTEO

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    mi svegliai... aprii gli occhi piano... sentivo un buon odore... un cuore battere...un respiro dal ritmo dolce...un calore che mi avvolgeva... dei muscoli forti che mi reggevano la testa, erano i pettorali duri come la roccia di quel ragazzo o meglio...di quell'angelo... di Gabriel, una persona stupenda che avevo conosciuto da poco ma che mi riempiva tanto di felicità e mi faceva sentire importante.

    "Si...IMPORTANTE" pensavo mentre ero tra le sue braccia ascoltando il suo respiro di un sonno profondo , non mi sentivo importante da ormai tanto... non ricordavo più neanche quanto tempo era passato... Kilian mi aveva distrutto recentemente l'anima e l'orgoglio con pugnalate violente e mio fratello mi aveva finito con la coltellta finale recitando il demone buono per cercare di mettermi in difficoltà dopo che aveva cercato di ammazzarmi ed ora dovevo andare anche da lui a pranzo mentre il natale si avvicinava...

    "Mi ha fregato! ma non posso non andarci... " iniziai ad alzarmi cercando di non svegliare Gabriele... mi piaceva chiamarlo Gabriele anche tra me e me... era proprio come il famoso angelo andai verso il cucinotto e riscaldai un bel pò di latte e lo misi su un vassoio sotto ad una campana di ferro misi ancora qualche fettina di torta che gli era piaciuta, gli volevo portare la colazione a letto e sapevo che era ancora affamato... io mangiai velocemente un cornetto pieno di cioccolata e bevvi un pò di latte... sul quel vassoio misi mille cose... frutta, succo d'arancia, un uovo sodo, del the in un bricco, cornetti, brioche, insomma tanta roba... perchè non sapevo i gusti del "Mio" angelo

    "Mio mio mio mio" mi ripetevo nella testa sorridendo come uno stupido... misi il vassoio sul letto

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    e mi soffermai a guardarlo da lontano...

    "mi piace tanto, chissà se questa è la volta buona e riuscirò ad innamorarmi dinuovo..."

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    Mi svegliai dolcemente e non di soprassalto, non capivo da dove veniva questa concezione del riposo.. gli angeli di solito dormono sonni agitati?.
    Corpo e mente completamente rigenerati, non mi sentivo cosi bene chissà da quanto tempo, avevo dormito un sonno intenso e profondo come se le ore fossero stati giorni. Mi accigliai sotto le coperte, il mio viso sepolto tra calde lenzuola ed il piumone. Mi sentivo troppo leggero, qualcosa non andava. Matteo. Ecco cosa non andava, non sentivo più la pressione del suo corpo caldo contro il mio.. ma di lui era rimasto solo il profumo.
    Aprii gli occhi e respirai il fresco profumo maschile di Matteo, le lenzuola pregne del suo buon odore, ma il letto era vuoto lui non c'era. Doveva essersi svegliato prima di me, ma perchè aveva lasciato il letto?

    Alcune immagini affollarono la mia mente, nessuna delle quali era innocente, immaginai come i nostri corpi potevano intrecciarsi sotto le lenzuola. Il film di ieri sera aveva turbato troppo la mia mente mostrandomi cosa potevano fare due uomini che si desideravano.. e di certo la bellezza di Matteo non aiutava a far filare dritto un angelo.

    " Oddio Gabriel, ma cosa vai a pensare???.. lui è andato via per questo, per evitare l'imbarazzo di risvegliarsi nel suo letto insieme a te.. non sei il suo ragazzo, perchè mai doveva restare?? "

    Il Gabriel razionale nella mia testa aveva ragione non eravamo amanti, ma ciò non toglieva il fatto che avevo il desiderio di accarezzarlo e fargli le coccole a letto.

    "Ho dormito insieme a lui, fino a poco fa lo stringevo tra le mie braccia, nel suo letto... " sentii il viso avvampare ed un sorriso felice si disegnò sulle mie labbra.

    ..ma dovevo tornare con i piedi per terra, stavo volando troppo in alto il fatto era che Matteo mi era entrato nel cuore cosi velocemente, sapevo cosi poco di lui ma non ero spaventato, la bellezza della sua anima mi aveva travolto in pieno e non riuscivo a pensare ad altro.

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    Portai il viso fuori dalle coperte e misi entrambe le mani dietro la testa poggiata sul cuscino. Non ci provai nemmeno a sondare la mente perchè sapevo che il Gabriel passato non aveva fatto ritorno, ma questo non mi incupì, dovevo guardare avanti... ..nella mia nuova vita era entrato a far parte un ragazzo stupendo, che io non vedevo l'ora di rivederlo.
    Tirai su la schiena e la poggiai contro la testata del letto e Matteo era poco più avanti nella stanza che mi osservava.

    I nostri occhi si incrociarono subito, fui risucchiato dall'azzurro dei suoi ed il cuore mi batteva a mille nel vederlo. Un dolce sorriso mi illuminò il viso per la felicità..stavo per parlare ma lo sguardo cadde sul letto dove era stato lasciato un vassoio pieno di dolci delizie.

    Matteo mi aveva preparato la colazione.

    Fui sommerso da cosi tante emozioni diverse che non riuscivo a parlare, a dir nulla. Gli occhi mi si riempirono di lacrime, ma non era tristezza, no anzi erano lacrime di gioia. Non si piange solo perchè si soffre ma lo si fa anche quando si è cosi pieni di felicità che non si sà più come gestirla. Pensai a come ero stato fortunato, quel ragazzo mi era stato inviato dal Cielo lui si stava prendendo cura di me senza che io avessi fatto niente e senza voler niente in cambio. La vita mi aveva designato un destino di solitudine, tristezza e sofferenza, ma Matteo illuminava tutto riempiendo la mia vita di felicità, proprio come era venuto a recuperarmi sulla spiaggia con il suo sorriso e la sola luce fioca della lampada che rischiarava il buio della sera, ora lui teneva lontane le tenebre dalla mia vita, con il solo fatto di esserci. Io non ero solo, c'era lui con me...

    Cercai di mandar via le lacrime, non volevo che mi vedesse piangere.. avrebbe capito perchè i miei occhi volevano liberarsi del pianto?

    " Oh no Gabriel fermati, sei un uomo cavolo, non piangere.. cosa penserà Matteo di te che sei una donna?? "

    Ce la misi tutta per arrestare tutto, ero cosi fragile emotivamente.. dovevo imparare ad essere più duro altrimenti fuori di qui sarei stato cibo per cani.

    " E' proprio Gabriel ad essere cosi sensibile??.. sono sempre stato cosi? oppure è solo perchè sono stato prosciugato?"

    Non volevo una risposta, e non mi importava..quello che volevo ora era stringere quel ragazzo stupendo tra le mie braccia e fargli capire che per me era tutto.

    Mi alzai dal letto e lo raggiunsi, nel camminare mi sentivo leggerissimo, ma non era solo la forte emozione a farmi sentire cosi, era sparito il peso delle ali che mi gravava dietro la schiena.

    Non ci sono più...sono andate via. Il mio viso ancora più luminoso, potevo essere un ragazzo normale e confondermi tra la gente.. non ero più diverso.

    Strinsi Matteo tra le mie braccia in una calda stretta, strofinai il mio viso delicatamente di lato al suo per respirare il suo odore.

    < Sono cosi felice di vederti.. .. vieni a fare colazione con me.> gli dissi dolcemente, lo presi per mano e lo condussi sul letto.

    Tornai a sedermi sul letto e la vista di tutto quel cibo aprì il mio stomaco facendolo diventare un pozzo senza fondo. Lo sentii brontolare forte, preoccupato che lo avesse sentito anche lui, diventai rosso per l'imbarazzo.

    < Credo che siano i dolci a farmi questo effetto.. forse sono gli angeli ad essere golosi.. .> scoppiai a ridere felice di appurare che stavo cambiando filosofia di vita, burlandomi della mia specie.

    < Hai notato Matteo? ..sono sparite le ali. Ora potrò uscire di casa senza aver gli occhi puntati addosso.. posso riprendermi la mia vita, cercare un lavoro tra gli umani e vivere felice.. ., voglio sentirmi utile.>

    Durante il sonno erano andate via, dovevo aver fatto involontariamente qualcosa o semplicemente non sapevo darmi una spiegazione logica. Quello che importava è che ora non c'erano più, speravo di non vederle rispuntare ancora ..cosi avrei risolto i miei problemi... troppo facile credere questo??

    Presi del latte e lo bevvi tutto. Puntai poi la torta al limone che mi era piaciuta tantissimo la sera prima, ne mangiai due fette.. ed infine passai alla coppetta di frutta che aveva un aspetto delizioso cosi come il suo sapore.
    Matteo mi guardava, e gli sorrisi. Non riuscivo a capire cosa stesse pensando gli misi una mano sulla gamba e lo guardai dritto negli occhi e mi feci coraggio nel chiedergli una cosa che mi tormentava dalla sera prima.

    < Posso restare ancora un pò con te..? non vorrei andare via.. . >

    C'era anche altro che volevo chiedergli ed il pranzo era cosi vicino, non lo avevo dimenticato..dentro di me si faceva strada una sensazione che ti attanaglia lo stomaco, ansia..ansia e paura se solo provavo a pensarci.

    ..ma cercai di non mostrare quelle paure sul mio viso per poi turbarlo, volevo vederlo sorridere.. sorridere sempre.
     
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    lui si sveglio, ero incantato da quella visione... bello come il sole nel mio letto sotto la trapunta... ci guardammo intensamente desideravo baciarlo... si alzo, mi venne incontro e mentre mi diceva che era felice di vedermi mi abbraccio forte...

    "il suo odore..."

    che buon odore aveva... fresco, come il mare... ed i suoi occhi erano un vero e proprio oceano che mi donava emozioni indescrivibili di desiderio assurdo, ormai non badavamo più ai nostri poteri che si fondevano quando ci toccavamo ne avevamo fatta l'abitudine... ricambiai quel grande abbraccio e mi portò dinuovo verso il letto, sul grande materasso Gabriel ironizzò sulle sue ali dicendo che finalmente non le aveva più e poteva cercare di riprendersi in mano la sua vita, io annuivo con la testa senza dir nulla, ero letteralmente rapito dalla sua movenza, dal suo corpo... dal suo sorriso, dalle sue labbra... dai bicipiti che contraeva mentre si portava il cibo alla bocca... incantato da quelle labbra che sfioravano la torta e gli altri alimenti... il mio istinto sessuale verso quel ragazzo aumentava sempre più ma in vita mia non avevo mai preso per primo l'iniziativa mi avevo fatto sempre dominare in tutto... ma stavo per scoppiare di desiderio estremo... lo guardavo intensamente negli occhi senza proferir parola... lui ancora una volta ruppe il silenzio e mi tocco la gamba dicendomi

    Posso restare ancora un pò con te..? non vorrei andare via.. .

    "resta qui per sempre"

    pensai di botto... non gli risposi neanche quella volta il suo tocco indurì tutto il mio corpo... ogni muscolo implorava di toccare quel ragazzo alto forte ed incantevole...quell'angelo... mi gettai su di lui mentre aveva ancora tra le labbra alcuni chicchi di uva e mela che stava mangiando dalla coppetta di frutta... lo schiacciai con il mio peso sul letto ero sopra di lui... i nostri corpi caldi uno sull'altro, gli addominali che si sfioravano e lo baciai tenendogli la testa schiacciata contro la mia bocca... mangiai dalla sua bocca i suoi pezzetti di frutta... dolcissimi del proprio sapore e del sapore di Gabriele... ci scambiavamo baci delicati... assaporavo ad ogni bacio tutto di lui... era come addentare un frutto succoso... prima il labbro superiore... poi l'inferiore poi entrambi, poi la lingua bella carnosa e grande... Gabriel era squisito...staccai la bocca dalla sua e gli dissi...

    <non lasciarmi mai Gabriele... non lasciarmi, iniziamo qualcosa insieme...io e te...>

    gli accarezzavo la fronte mentre gli parlavo guardadogli l'anima dai suoi occhi limpidi... mi fiondai dinuovo sulla sua calda bocca continuando le carezze mentre l'altra mano si toccava con fermezza gli addominali laterali ed il fianco sodo del suo bacino... fu più forte di me gli infilai la mano dietro e gli toccai il sedere... fu allora che capii che il tatto era un senso importantissimo nella vita... stavo toccando qualcosa che mi faceva godere come un matto soltanto con un solo senso sensoriale... non volevo superare quella soglia X con lui subito ma non c'è la facevo stavo per cedere...

     
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    Forse avevo detto troppe cose in una breve frazione di tempo, forse non dovevo chiedergli di poter restare con lui.. certo è che il bellissimo Matteo ascoltava, ma non parlava.. ma osservava i miei movimenti.

    Gli avrei voluto chiedere cosa stesse pensando cosi intensamente, ma la risposta ai miei interrogativi arrivò subito dopo..

    Mentre ero intento a finire la coppetta di frutta, Matteo fu sopra il mio corpo, mi fece stendere sul letto schiacciandomi con il suo peso. Quel suo corpo che avevo tanto desiderato ora era premuto contro il mio, in calde carezze delicate.

    "Sto sognando ancora?"

    Catturò la mia bocca nella sua, le sue labbra calde e morbide erano più dolci della frutta che stavo mangiando. Raccolse dalle mie labbra con le sue un chicco d'uva, quel gesto cosi intimo accese il mio corpo di quel desiderio che avevo cercato in tutti i modi di acquietare.

    Poi finalmente parlò staccandosi appena dalle mie labbra.

    "non lasciarmi mai Gabriele... non lasciarmi, iniziamo qualcosa insieme...io e te.." queste furono le sue parole.

    I battiti del mio cuore accelerarono al suono di quelle parole. Possibile che si sta avverando tutto quello che avevo desiderato?

    Gli sorrisi per poi ricoprirlo di baci partendo dalle labbra scendendo giu fino alla gola.

    Avevo timore di rispondergli subito, quasi come se la mia voce potesse in qualche modo far finire tutto. Lui sopra di me, le sue mani che mi accarezzavano il petto, il ventre. Era tutto cosi perfetto, giusto e bellissimo..

    < Resterò sempre con te, finchè vorrai non andrò mai via.. . .>

    Il vampiro di cui aveva una cotta aveva abbandonato il suo cuore ed ora potevo provare ad entrare io nel suo.

    Le sue mani continuarono ad accarezzarmi percorrendo il mio corpo fino ad arrivare a posarsi sul fianco, avrei voluto che fosse scesa tra le mie gambe che non si fosse fermata lungo la discesa. Ero accaldato, bollente, volevo le sue carezze..volevo che prendesse di me tutto ciò che voleva. L'altra mano poi scese dietro al mio sedere e sentire i muscoli sodi dei miei glutei nella sua mano mi eccitò al punto che mi spinse a rispondere alle attenzioni che le sue mani stavano regalando al mio corpo. Non avendo più timore che potesse ritrarsi per le mie carezze percorsi la sua schiena in tutta la sua lunghezza, era cosi ampia e forte. Le mie labbra cercarono di nuovo le sue ad incontrare la sua lingua calda e umida, lo baciai con tutto il trasporto e la passione che provavo per lui.

    Alzai la schiena dal letto tirando su anche lui, era sempre sopra di me, ma inginocchiato a cavalcioni sul mio bacino.

    Il mio viso era alla stessa altezza dei suoi pettorali, sodi e scolpiti, con la bocca baciai quei muscoli perfetti, la mia lingua accarezzava la sua pelle come in una danza. Mi dedicai al suo capezzolo accogliendolo tra le mie labbra mentre portai lo sguardo in alto per osservare il suo viso dai lineamenti delicati e allo stesso tempo virili che un qualsiasi pittore avrebbe voluto immortalare sulla sua tela. Mi staccai delicatamente

    < La tua pelle è cosi dolce.. ..>

    Le mie mani ferme sui suoi fianchi lo tenevano saldato a me, il desiderio di farlo mio su quel letto era tantissimo, ma Matteo non si era spinto oltre nelle sue carezze e non volevo forzarlo nel chiedergli di più.

    Lo portai con delicatezza con la schiena sul materasso per poi stendermi su di lui, sostenendo il mio peso con i muscoli delle braccia. I miei occhi cercarono i suoi perdendomi nel loro caldo azzurro. Presi dalle sue labbra un bacio ancora, fermarmi li sarebbe stata la cosa più sensata da fare, non era sesso che cercavo in lui, ma il suo cuore.. e sentire il mio sesso premuto contro il suo non mi aiutava di certo.

    Gli accarezzai il viso..poi le labbra che si schiusero appena al passaggio delle mie dita.. erano morbide come seta più pregiata.

    < Vorrei fare l'amore, adesso, insieme a te... . ma se non sei pronto, io saprò aspettarti.> gli dissi dolcemente, mentre pian piano mi abbandonavo sul suo corpo.

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    Gabriel non si imbarazzò del mio gesto spinto anzi mi fece capire che lui voleva quello che gli stavo dando anzi di più.. mi mise a cavalcioni su di lui stringendomi i fianchi... sentivo tutto suo corpo sotto il mio sedere... tutta la sua durezza... lo volevo lì dentro di me così senza più freni... ero estasiato dal suo modo di fare dolce ed irruento nello stesso modo... mi girò e mi portò sotto di lui...

    "quanto è bello mio dio...quanto lo voglio..."

    i nostri corpi erano fuoco puro crudo ma avvolti non solo dentro un fuoco del demone che era in me... eravamo accerchiato da un'aura magica chiara... era bellissimo....
    mi sussurrò tra i baci dolcissimi di quelle labbra dolci e turgide che voleva fare l'amore con me... se ero pronto...poteva aspettarmi però se volevo prender tempo....

    "quanto è dolce pensai?"

    lo guardai negli occhi intensamente... accarezzandolo il viso... il suo corpo massiccio su di me... ero al sicuro con lui, nessuno poteva più ferire il mio core e la mia anima...

    <gabriel io... tu stai rubando il mio cuore in queste ore... forse mi sto innamorando di te... mi stai facendo dimenticare le delusioni della vita... >

    lo baciai così intensamente schiacciandomi contro il suo corpo eravamo schiacciati l'uno contro l'altro...

    <andiamo prima da mio fratello ed al ritorno staremo insieme... se no facciamo tardi e non voglio farlo velocemente...>

    lo baciai ancora... lo abbracciai forte ed affondai la sua testa nel mio collo, eravamo una sola cosa anche in quell'abbraccio... e pensavo...

    "grazie Dio se esisti... grazie per avermi mandato Gabriel, il mio angelo"

    fu allora a quel pensiero che mi scesero due lacrime... lacrime di gioia...

    "non sono più solo..."

     
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    In quegli istanti in cui eravamo occhi negli occhi si delineava chiaramente nella mia mente che volevo lui nella mia vita. Sarei stato per Matteo ciò di cui aveva bisogno il suo amico, il suo amante e anche solo il suo angelo custode, se solo me lo avesse chiesto. Non volevo impormi a lui in alcun modo, ma gli avrei fatto capire con il tempo che in me avrebbe trovato qualcuno pronto ad accoglierlo tra le sue braccia... qualcuno su cui avrebbe potuto contare sempre.

    I miei desideri, perchè ne avevo, sarebbero passati in secondo piano. Quel mostro che ero stato al falò non avrebbe fatto più ritorno, non lo avrei permesso..quello non ero io. Non era Gabriel.

    Ogni ora passata dal mio risveglio..avvertivo lo scorrere di un potere immenso dentro al mio corpo. Troppo potere sconosciuto che non ero in grado di utilizzare.. e ne ero terrorizzato.

    "Troppo potere rende gli uomini corrotti" .. ed io sentivo che non lo ero, ora non lo ero, se in passato ero stato un uomo malvagio.. era andato via insieme ai miei ricordi.

    Invece..sentivo forte e chiaro che il vero Gabriel, quello che Matteo aveva risvegliato in riva al mare.. .
    .. è forte e coraggioso, sorride alla vita, è capace di rinunciare a sè stesso per la felicità delle persone che ama.

    Questa consapevolezza l'aveva richiamata Matteo..la sua mano delicata mi accarezzava il viso, i nostri corpi schiacciati avvolti dal calore e da quella energia particolare che ci legava come se fossimo un solo essere.

    I suoi occhi del colore del mare più azzurro mi guardavano profondamente..penetravano a fondo dentro i miei..dove la mia anima non si celava a lui, ma era rapita anche essa dall'intensità di quello sguardo.

    ..ma dalle sue labbra uscirono delle parole bellissime che accentuarono i battiti del mio cuore..temevo che da un momento all'altro uscisse dal mio petto per continuare a battere frenetico.

    "tu stai rubando il mio cuore"

    Tu sei già nel mio cuore.

    "forse mi sto innamorando di te"

    Sono già innamorato di te.

    Ero in preda a forti emozioni, ed il mio cuore mi stava svelando che per Matteo provavo dei sentimenti forti.

    ..ma non potevo dirlo ad alta voce, quelle parole non potevano prendere forma adesso ed uscire dalla mia bocca.

    Potevo celarle a lui ma non alla mia anima, ormai era troppo tardi, erano incise..impresse nel mio cuore.

    < Matteo queste parole vorrei che tu le pronunciassi di nuovo..quando sarò nel tuo cuore.. .> e gli posai la mano sul petto proprio all'altezza del suo cuore.

    < Non farmi volare lontano con la mente, io.. .> non continuai la frase le parole mi morirono in gola.

    Ci fu un bacio intenso e quello che non riuscii a dirgli con le parole lo feci con quel bacio..bruciante di ardente passione per lui.

    Si staccò dalle mie labbra e mi disse che non avevamo abbastanza tempo per abbandonarci nel fare l'amore.. perchè era giunto il momento di preparaci e andare da suo fratello e dal vampiro.

    Mi abbracciò forte, le sue labbra cercarono di nuovo le mie.

    Unii la mia fronte sulla sua per guardarlo a pochi centimetri dai suoi occhi, le mie labbra sfioravano appena le sue..

    < Non andare, resta a casa con me.. .>

    Il mio viso ora affondato nel suo collo respiravo il suo intenso profumo

    " Non andare.. tuo fratello non ti ama ed io non ti amo come un fratello e nè come un amico.. "

    Sollevai la testa e lo baciai un'ultima volta..scesi dal suo corpo e mi misi seduto sul letto.

    < Non ho fiducia in tuo fratello, non lo conosco,ma lo ha dimostrato sulla spiaggia.. . è un uomo oscuro ed ho paura che possa farti del male. . ..di nuovo.>

    " anche io sono stato un mostro.. . e non voglio tornare ad esserlo"

    Mi voltai verso di lui e lo guardai in viso..ero angosciato.. cosi gli presi la mano e intrecciai le mie dita fra le sue.

    < Mi basta una tua parola Matteo per alzarmi dal letto e andare a vestirmi.. io ci sono per te, ma vorrei che riflettessi su ciò che ti ho detto..>



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    ero in estasi, stretto tra le coperte con Gabriel, forte... passionale... virile... dolce... premuroso... i suoi gesti erano così delicati quando poi mi tocco con la mano il petto all'altezza del cuore... provava forti emozioni come me in quel momento e si fermò mentre mi diceva di non farlo volare con la mente... il mio cuore a quel toccò andò ancora più veloce di quando stava andando in quel momento...

    "prova qualcosa di forte...come me..."

    le lacrime volevano crollare fuori dai miei occhi come un fiume in piena ma mi trattenni ero così felice... mi baciò diverse volte la sua bocca e le sue labbra divennero la mia droga, sentire la carne di quelle delicate e rudi labbra tra le mie era qualcosa di meraviglioso... poi al suono di

    Non andare...

    si mise seduto sul letto mi disse di non aver fiducia di Manuel...

    "non posso darti torto..."

    pensavo tra me mentre lo ascoltavo... era angosciato, teso, aveva paura che mi sarebbe accaduto qualcosa di brutto...

    mi guardava con quegli occhi che mi entravano dentro l'anima, agli occhi di quell'angelo ero nudo... metaforicamente parlando anche se lo ero anche quasi praticamente... sentivo come se i suoi occhi accarezzavano la mia anima, come se carpiva i miei pensieri...

    <gabriele...> mi piaceva troppo chiamarlo a volte Gabriele...

    dissi mentre mi avvicinavo... e mentre gli ascoltavo dire che attendeva comunque una mia parola per alzarsi e vestirsi... lui c'era per me... ma voleva da buon angelo custode pensai che riflettessi su ciò che mi aveva appena detto...

    quando gli fui vicino gli misi le mani sulle guance quasi accarezzandolo ed avvicinai il suo viso al mio guardandolo attentamente le punte dei nostri nasi si toccavano... gli sorrisi... lo baciai sulla bocca sfiorandolo appena...

    <la penso come te, mio fratello è oscuro ma non posso tirarmi indietro... è mio fratello Gabriele... se davvero sta cambiando capendo che Kilian è solo suo? Ed oggi lo capirà ancor meglio vedendoci... perchè ora noi stiamo iniziando a camminare insieme...>

    gli presi una mano e la intrecciai nella mia...

    <mano nella mano...>

    i miei gli occhi molto lucidi non staccarono mai i suoi... i battiti del cuore volavano... Gabriel emanava una luce... che forse neanche lui se ne rendeva conto... era qualcosa di spettacolare... era un angelo...

    "il mio angelo..."

    lo baciai con più passione questa volta... e poi gli dissi...

    <non sarò solo... ci starai tu con me al pranzo, ed anche noi abbiamo le nostre armi oscure... starò al sicuro...>

    sapevo che non amava il suo lato oscuro, ma glielo dissi per infondergli fiducia e forza... lui era più forte di Manuel... lo abbracciai... sapevo che l'oscurità del mio angelo non mi avrebbe mai fatto del male... lo liberai dall'abbraccio ed avvicinandomi dinuovo al suo viso feci finta di volerlo baciare ma ridendo gli morsi delicatamente sul suo naso perfetto... e scattai saltando dal letto come un bambino nel bagno... dove avevo alcune vestiti puliti lì dalle sere precedenti...
    indossai una maglia con un maglione scuro e un jeans... mentre mi guardavo allo specchio...

    "a noi due Manuel... fammi vedere che sei cambiato davvero... non ti renderò la giornata facile..."

     
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    "Gabriele."

    Spesso lo sentivo rivolersi a me cosi. Il suono della sua voce era dolce e intenso ... . ed io adoravo quando lo faceva.

    Chi mi aveva messo al mondo non mancava di umorismo o meglio di ironia. Gabriel un nome biblico, i miei genitori mi avevano dato il nome del leggendario Arcangelo Gabriele osando troppo visto che ero un angelo anche io. Temevo di non essere all'altezza del nome che portavo, in cuor mio speravo di non deludere il famoso Gabriele per i miei errori, semmai fosse realmente esistito, come di lui narravano i testi sacri.

    L'ansia di accompagnare Matteo dal fratello mi rendevano insicuro, sapevo che era stato un errore accettare l'invito a quel pranzo.

    " Ora ragioni come un cinico Gabriel "

    ..ma potevo pur sbagliarmi, ci doveva pur essere qualcosa di buono in quel demone.

    "Ha lo stesso sangue di Matteo di cui sei innamorato, come possono essere cosi diversi??!!"

    Lui sentiva la mia angoscia e il cercare di tenerlo al sicuro per non rivedere il suo sorriso incantevole spezzarsi di nuovo.

    Ora mi era cosi vicino, le sue mani calde posate sulle mie guance in una lieve carezza, il suo viso di una bellezza struggente mi sfiorava quasi rubando alle mie labbra un bacio appena.

    ..e quando lo vidi sorridermi il mio cuore prese ad agitarsi frenetico.

    Lui conosceva realmente chi era suo fratello, ma non voleva restare nel dubbio se stesse cambiando, magari questo pranzo poteva essere l'inizio per ristabilire il loro legame fraterno. Ora che ne suoi pensieri non c'era più il vampiro, potevano ricostruire la loro famiglia. Ed io potevo capirlo perchè avrei voluto averne una anche io.

    < Lo spero Matteo, lo spero davvero.. . forse ha capito l'errore che sta facendo nel tenerti fuori dalla sua vita.>

    Le nostre mani intrecciate mi trasmisero sicurezza.

    "ora noi stiamo iniziando a camminare insieme.."

    Non solo per affrontare il pranzo, ma per affrontare la vita a testa alta..avrei camminato al suo fianco, non era solo, lui sarebbe stato anche la mia famiglia.

    "mano nella mano"

    < Tu non mi lascerai cadere, ed io veglierò il tuo corpo seguendo i tuoi passi.. .se ti volterai indietro, non sarai solo, vedrai me Matteo .. . sempre>>

    Le parole che pronunciai avevano peso e consistenza .. .una conoscenza che sentivo venir da lontano mi fece capire che era una promessa concepita dalla mia stessa anima.

    Ancora un volta mi persi nei suoi occhi chiari, limpidi come quando il mare luccica dei raggi solari... in quegli attimi i nostri cuori battevano allo stesso ritmo frenetico.

    Le sue labbra passionali baciarono le mie affamate di lui e mi abbandonai al suo sapore dolce.

    Staccatosi da me proseguì nel dirmi che non sarebbe stato solo.. io ero con lui, con le nostre armi.

    Lo guardai dolcemente mentre una mano gli accarezzava il viso

    < Spero che non ce ne sia bisogno, non voglio liberare il mio potere.. . sento che è affamato e fuori controllo. Non voglio sangue e morte Matteo,. . voglio solo la tua felicità e la tua sicurezza.>

    Mi strinse tra le sue braccia, voleva donarmi forza e coraggio, appena si staccò pensai di ricevere un altro dolce bacio sulle mie labbra, invece sorridendo divertito mi diede un piccolo morso sul naso e scappò in bagno.

    Appena mi lasciò solo, non riuscii a trattenere un sorriso, Matteo avrebbe riempito le mie giornate con il suo affetto e la sua dolcezza.

    Non ero riuscito a fargli cambiare idea perchè era suo fratello. In fondo cosa avrei fatto io al suo posto se ci fosse di mezzo un mio di fratello?

    " Tutto, avrei fatto di tutto per un fratello. . ."

    Mi alzai dal letto ed aprii l'armadio che era accanto. Decisi di indossare un pantalone bianco ed una camicia di un giallo pastello e per completare una giacca leggera color sabbia.

    " Amo i colori chiari "

    Completamente vestito attesi Matteo seduto sul divano, quel divano dove insieme la sera prima avevamo visto insieme quel film, riscaldati dal calore dei nostri corpi seminudi e dal plaid.

    Passarono alcuni minuti e un pensiero vorticava nella mia testa.

    " I demoni perdonano?"

    Io non ero riuscito a perdonare me stesso.

    Manuel sarebbe mai riuscito a farmi entrare in casa sua e guardarmi negli occhi dopo che mi aveva visto scagliare il suo uomo nel fuoco?

    Ansia e preoccupazione dominavano il mio corpo.



     
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    il tempo di guardarmi un pò alllo specchio e metter a posto i miei capelli ribelli ed uscii dal bagno, Gabriel era lì bello come il sole ... indossava i miei vestiti ma su di lui quei vestiti miei guardati sempre in modo vago attirarono la mia attenzione su ogni centimetro di quel tessuto... quel tessuto che nascondeva la pelle e la carne di uno dei ragazzi che mi stavano colpendo al cuore pian piano come le più belle storie di amore che nascevano senza forzature e senza un legame subito sessuale... mi fermai ad osservarlo dall'uscio del bagno...

    "è magico..."

    lui mi vide ed i nostri occhi si unirono... feci lentamente quei piccoli passi che ci dividevano e lo abbracciai facendo aderire con una stretta possessiva il suo corpo al mio lo baciai su quelle labbra perfette che mi avevano ormai conquistato gli sorrisi senza dire nulla... i nostri sguardi in quel momento valevano più di mille parole dette a voce... presi lo zainetto per portarlo indietro con il cellulare lo aprii brevemente e decisi di mandare un messaggino a Raphael...

    "voglio aiutarti Gabriel..."

    volevo aiutarlo... e magari un angelo , un super angelo come il mio amico Raphael poteva aiutare a capire e spiegare i comportamenti degli angeli al mio...

    "amore..." pensai... "mi sto innamorando di questo ragazzo?..."

    avevo paura di pensarlo perchè l'amore mi aveva sempre fatto soffrire... nell'sms scrissi...

    CIAO RAPH TI MANDO QUESTO SMS PERCHE' NON VOGLIO DISTURBARE... IN QUESTI GIORNI SAI HO CONOSCIUTO UN ANGELO... UN ANGELO SPECIALE... E FORSE STO SEGUENDO IL TUO CONSIGLIO... L'AMORE FORSE STA BUSSANDO ALLA MIA PORTA, O FORSE GIA' L'HA FATTO? ;-) QUESTO ANGELO HA BISOGNO DI AIUTO AMICO MIO... NON RICORDA TANTE COSE, SPERO DI SENTIRTI AL PIU' PRESTO E DI VEDERCI DIMMI TU... UN GRANDE ABBRACCIO E UN FORTE BACIO, MAT
    PS: TVB
    NB: AVEVI RAGIONE IN PARTE SU KILIAN...POI TI SPIEGO...


    mentre digitavo l'sms guardavo anche Gabry negli occhi misi il cellulare nello zaino e con un gran sorriso gli dissi...

    <ho mandato un sms ad un caro amico...è un angelo Gabriele... come te...spero che potrà aiutarti a dar risposta almeno a qualche domanda che ti frulla in quella testolina...>

    gli passai una mano tra i capelli spostandoglieli tutti di lato... ridendo lo abbracciai ancora...

    <sei speciale per me Gabriele....>

    lo liberai dalla stretta ed aprendo la porta di casa gli dissi...

    <l'ultimo che arriva a casa di Manuel pulirà tutta casa nel week end!>

    iniziai a correre giù per le scale...urlando....

    <e visto che so io dove si trova tieni il passo Gabriele non perdermi di vista...tanto hai perso automaticamente tu...>

    la mia voce era scherzosa, felice, gioiosa...

    "sono felice..." pensavo mentre correvo... <e tutto questo grazie a lui...>

    2ooSqiR

    CONTINUA IN: NASCONDIGLIO DI MANUEL in luoghi di festa LITORALE
     
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    Il flusso dei miei pensieri si interruppe non appena sentii la porta del bagno aprirsi. Alzai la testa e feci scorrere i miei occhi lungo il suo magnifico corpo statuario. I jeans che aveva indossato gli fasciavano i fianchi ed il maglione scuro aderiva ai muscoli del petto e delle spalle mettendo in risalto le sue forme. I capelli biondi ed occhi chiari e profondi come il mare imprigionarono i miei occhi. Avrebbero dovuto vietargli di camminare per strada sarebbe stato responsabile dell'agitarsi di tante anime che si sarebbero perse nel suo sorriso... . un sorriso capace di penetrare nell'anima e di scioglierti come cera calda al cospetto di una fiamma, se solo te ne avesse dedicato uno.

    ..e quel sogno di ragazzo guardava me, non un altro, sorrideva me.. . e sotto al suo sguardo fu responsabile dei tumulti del mio animo.

    Gli sorrisi radioso guardandolo dritto negli occhi, le parole si rifiutavano di uscire dalla mia bocca.. .se avessi liberato la mia voce sarei stato un fiume in piena.. .rivelandogli i miei sentimenti.

    " Mi hai rapito il cuore Matteo.. . e forse ancora non l'hai capito fino a che punto mi sei entrato nell'anima.. ."

    Mi alzai dal divanetto e fu tra le mie braccia mi strinse forte mentre la sua bocca cercava la mia.. .le mie labbra conquistarono lentamente un pezzetto delle sue, formulavano tacite parole che prendevano forma attraverso quelle carezze, mentre le mie braccia lo avvolgevano con delicatezza.

    Staccatosi dal nostro abbraccio prese il suo cellulare dicendomi che stava contattando un suo caro amico angelo che avrebbe potuto aiutarmi a trovare le risposte che cercavo alle tante domande che mi ero posto riguardanti la mia natura angelica.

    " Un angelo??? ..magari lui può aiutarmi ad indebolire il mostro che ho dentro."

    A troppe domande cercavo una risposta e sapevo che Matteo stava facendo tutto ciò che era nelle sue possibilità... . voleva aiutarmi a ritrovare la mia identità, magari anche solo conoscere la mia specie sarebbe stato già tanto per me.

    Lo guardai con occhi adoranti lucidi per l'emozione non esistevano parole per dirgli quanto gli fossi riconoscente per tutto quello che stava facendo per me.. ed in particolare per avermi accolto tra le sue braccia.

    < Matteo grazie, stai facendo cosi tanto per me ..> la mia voce rotta dall'emozione e dalla felicità di aver incontrato un ragazzo dolce come lui nel buio della mia strada.

    Con una mano mi accarezzò i capelli e mi abbracciò di nuovo, e lo strinsi fortissimo affondando con il viso nel suo collo inebriandomi del suo dolce profumo rassicurante.

    " Quando mi stringi a te Matteo, niente mi fa paura... ."

    Mi disse che per lui ero speciale e le sue parole animarono il mio cuore di cosi tante speranze.. .

    "Non correre cosi veloce Gabriel..ogni cosa a suo tempo"

    ..ma la ragione doveva fare i conti con il mio cuore che in quegli istanti stava balzando fuori dal mio petto..

    < Ogni istante passato con te è speciale.. .> gli presi una mano e sfiorai le nocche con un bacio delicato.

    Si avviò alla porta di casa invitandomi a giocare con lui, l'ultimo che fosse arrivato a casa di Manuel nel weekend avrebbe pulito casa.

    Scoppiai a ridere ed ebbi appena il tempo di chiudere la porta di ingresso che già si era precipitato in una corsa lungo le scale.. .

    < Vedremo chi la spunterà... . corri Matteo, che sarò ad un passo da te.. .> ridevo felice e mi lanciai all'inseguimento.. .

    Quanta gioia provai nel vederlo cosi sorridente e gioioso.. ed io ero immensamente felice.

    " Corri dolce Matteo che i miei occhi non ti lasceranno mai.. ."

    CONTINUA IN: LUOGHI DI FESTA - LITORALE - NASCONDIGLIO DI MANUEL -

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