Nascondiglio di Manuel

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    aprii gli occhi...mi ero appisolato anche io mentre custodivo tra le mie braccia Kilian... era ormai quasi giorno... le candele si erano spente, consumate da quelle ore in cui ci avevano tenuto compagnia mentre dormivamo beatamente... mi alzai piano dal letto spostando il mio vampiro facendo attenzione a non svegliare il suo riposo ristoratore mi diressi subito in bagno e mi infilai velocemtne in doccia, era un giorno particolare oggi, il primo giorno dopo aver ritrovato Kilian ma un giorno in cui dovevo far fuori mio fratello e forse anche quel pennuto... non potevo correre il rischio di perdere l'amore della mia vita per mano di Matty...

    "No! non me lo rubi!! Kilian è mio cazzo...!!!" pensavo a come ucciderlo... e già avevo in mente un piano... un piano in cui sarei risultato innocente... l'acqua della doccia mi scorreva calda sul corpo... avevo ancora desiderio di sentirmi dentro Kilian...

    "lo amo così tanto...non posso rischiare di vederlo tra le braccia di Matteo...maledizione..." la mia priorità era l'uccisione del Bredisc fino ad ieri... ma oggi era balzata al primo posto come priorità quello di far fuori Matty... e questa volta non me ne fregava un cazzo...l'avrei fatto con le mie stesse mani... uscii e mi asciugai per bene... e decisi di bere un'altra boccetta che aveva nell'armadietto del bagno... quelle boccette dal liquido speciale per demoni che tanti anni prima mi erano state gentilmente date da una strega potente... sarei diventato ancor più forte... ed i miei poteri ancor più potenti... la buttai giù in gola in un solo sorso tutto di un fiato... mi infilai uno slip ed uscendo dal bagno mi rollai una canna ed iniziai a fumarla vicino alla finestra del letto... mi rilasso molto ma in me ero molto agitato... dovevo nascondere al mio Kilian tante cose... l'aver fatto sesso sfrenato con il padre ed aver deciso di uccidere mio fratello... ma dovevo però dirgli che sapevo tutto del padre... lo guardavo...era così bello nel mio letto... finii l'ultimo tiro alla canna e ritornai sul letto mi sedetti con le gambe al di sotto per stare più comodo e scrutare meglio la bellezza del mio parigino...

    "perdonami amore mio...perdonami per quello che farò...ma ti amo troppo"

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    Durante le ore di sonno il mio corpo era stato stretto, abbracciato a quello del mio Manuel..il suo calore mi aveva tenuto caldo e al sicuro.. ma avvertii del cambiamento, quando ne venni privato. Non riuscivo a svegliarmi sentivo l'alba sopraggiungere lentamente e quel tanto odiato Sole sarebbe tornato ad impadronirsi del giorno.. il mio nemico naturale.
    Sentivo la sua assenza, mi agitai e protestai sotto le lenzuola, ma senza svegliarmi.. allungai un braccio per cercarlo, ma il suo lato era vuoto..ed il letto stava diventando cosi freddo... cosi come il mio corpo.

    Durante il giorno sarei dovuto diventare un corpo privo di vita, ma siccome non ero poi cosi tanto giovane e particolare non trascurabile, ero stato creato da un ibrido, il cui sangue demoniaco mi scorreva nelle vene misto a quello vampirico, ero quindi predisposto a resistere durante il giorno. Se fossi riuscito a vivere a lungo un giorno magari sarei riuscito a sopportare i raggi solari.. quelli più deboli.. ma chissà, non avevo poi una vita cosi tranquilla da poter fare delle previsioni. Quello che mi occorreva adesso era riuscire a mantenere gli stessi ritmi del mio amore, creatura diurna, anche se sarei stato molto limitato.. fin troppo per i miei gusti.

    Amore mio dove sei?..mi sento solo in questo letto. ..le facoltà mentali mi stavano tornando, questo voleva dire che stavo riuscendo a strapparmi dal mondo dei sogni.

    Sogni, non incubi. Ero immensamente felice di non aver avuto incubi. Non parlo degli incubi che hanno i bambini umani o gli adulti, ma i veri incubi, quelli generati dal potere di creature infernali... erano terrificanti e mio padre era uno di loro.

    Cosi aprii gli occhi dopo non sò quanto tempo e vidi Manuel seduto a letto che mi guardava.

    Di una bellezza che mozzava il fiato.

    Gli sorrisi, uno di quei sorrisi che solo gli amanti si concedono.

    < Già sveglio amore mio.. . ..> gli dissi con la voce ancora roca e bassa del sonno.

    Alzai la schiena dal materasso per quell'irrefrenabile impulso che avevo ogni qual volta mi era accanto, e lo strinsi a me, tra le mie braccia affondai il viso nel suo collo che profumava di bagnoschiuma al caramello che copriva delicatamente il suo buon odore...

    ...profumava anche di marijuana. Aveva fumato una canna probabilmente.

    Mi avvicinai con la bocca al suo orecchio e gli sussurrai

    < .. mi piace quando mi guardi, mi fai capire che mi desideri ancora. . ..>
    Lo baciai con passione sulle labbra riempiendomi del suo sapore, ma dopo poco mi staccai, perchè percepivo in lui qualcosa che non andava.

    Le sue emozioni.

    Mi staccai leggermente e gli accarezzai il viso, guardandolo dritto negli occhi preoccupato.

    < Manuel cosa ti turba? . . .. sai che puoi parlarmi di qualsiasi cosa, sono qui per te.> gli dissi dolcemente.

    Era per il pranzo con Matteo? .. tra alcune ore lo avremmo rivisto e speravo che con il tempo sarebbe riuscito a perdonarmi, non potevo negare che soffrivo sapere che mi odiava, speravo che un giorno sarebbe riuscito ad accettarmi come amico.. magari sarebbe stato molto più semplice se i due fratelli riuscissero a comportarsi da tali e ad imparare ad amarsi.

    Vedevo la nascita di questo nuovo giorno in questa luce..non avevo ancora perso le speranze di vederli insieme da fratelli e non da nemici.

    Lo attirai verso il letto lo feci poggiare con la schiena contro la testata del letto, per farlo stare più comodo ed io per abbracciarlo meglio.

    Posai la testa sulla sua spalla e sospirai confidando nel mio amore, speravo che si aprisse con me..che mi rendesse partecipe dei suoi turbamenti.

    Gli presi la mano nella mia, e la portai alle labbra baciando alcune dita..

    < Ti amo tanto amore.. ..> la mia voce appena percepibile, non potevo negare che la sua tensione rendeva ansioso anche me.

    Decisi di rompere il ghiaccio e intavolare l'argomento cosi mi feci coraggio e gli dissi

    < E' per il pranzo? ..> . . ... . alzai la testa per guardarlo in viso e continuai < ... .andrà bene Manuel, è il vostro pranzo.. io non interferirò, ti assicuro che farò in modo di non rovinarlo.. .>
     
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    mentre l'osservavo Kilian si svegliò...

    "Cazzo che figura di merda fatta!" ma invece lui mi disse che gli piaceva esser guardato avrei desiderato possederlo dinuovo lì sul letto con la più forza stavolta, ero terribilmente nervoso e desideroso di attenzione di amore, desideroso di amore e di condivisione che volevo avere solo con Kilian il mio amore... lui capì che la mia mente era tormentata... pensavo anche a come dirgli del padre e quando pensavo ad Alexandre mi tornavano alla mente anche le stoccate terribili che avevo dato a suo padreda dietro mentre lo facevo mio imprigionato ancora con le catene...

    "Mio Dio sono un perverso...ma amo il mio parigino..." non avevo la forza di rispondergli... li si avvicinò e mi fece metter comodo sul letto mentre mi abbracciava, e baciava le dita della mano...

    <ti amo> sussurrai...guardandolo negli occhi... non ptoevo dirglielo e semmai un giorno il padre glielo avrebbe detto avrei negato... non potevo farlo soffrire anche se avevo fottuto suo padre mi era piaciuto... ma lo avevo fatto per cercare di liberarmi ed andare da lui... ma sapevo che non era una giustificazione molto accettabile...e sopratutto perdonabile... però mi feci forza quando mi chiese con più insistenza se ero preoccupato per il pranzo... inspirai e gli risposi...


    <mio parigino si sono preoccupato anche per il pranzo, l'ansia mi logora ma saprò gestire quella situazione....> certo pensai...

    "devo far fuori mio fratello il prima possibile e poi dedicarmi a far fuori al Bredisc..."

    <penso anche al Bredisc amore... devo farlo fuori il prima possibile...> gli accarezzai i capelli...

    <ma devo far fuori anche un'altra persona... una persoan che ho incontrato nella mia prigionia che lavora per Kristofer...> Kilian mi guardò sospettoso... lo tirai più viciano a me e lo strinsi forte baciandolo sulle labbra...

    <devo uccidere anche...tuo padre amore... Alexandre è venuto a torturarmi in quella cella dove l'ibrido mi teneva prigioniero...> il volto di Kilian cambiò colore... non riuscivo a decifrare più le sue emozioni... continuai... <ho avuto fortuna a resistere alle sue torture, mi ferite con dei coltelli... poi non so come mai ma andò via per un pò... fu allora che dal nulla da sottoterra in quella cella sbucò una ragazza povera era tutta nuda... quella ragazza è Lyliane Spada la sorella... tua zia amore...è stata lei con la sua furbizia a trovare una chiave nella cella che ci permise di fuggire...> guardavo negli occhi il mio uomo ma lui non respirava quasi... me lo strinsi dinuovo forte tra le braccia....

    <amore... ti amo...mi dispiace tanto non ho avuto modo di dirtelo prima... tuo padre è una merda una merda da schiacciare subito...> sapevo che Kilian avrebbe reagito male a tutte quelle info... suo padre prima moriva e prima saremmo stati di più al sicuro...

     
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    Manuel aprì la sua mente a me condividendo i suoi pensieri, iniziò rispondendo alla mia domanda. Mi confidò che il pranzo lo rendeva nervoso, ma che avrebbe saputo gestire la situazione. Ed io sapevo che ci sarebbe riuscito, il mio amore possedeva una forza interiore pazzesca oltre ad essere un demone potentissimo, non per niente è il braccio destro di Lucifero. Lui aveva una soluzione per tutto e per questo quando ero insieme a lui mi sentivo coraggioso, forte. Il suo essere positivo e sicuro di sè cancellava i miei timori e la mia negatività.

    < Sono sicuro amore mio che riuscirete a trovare un compromesso, mi fido ciecamente di te.. .> e gli diedi un bacio dolce sul petto mentre gli accarezzavo la gamba.

    Desideravo toccarlo spesso, quasi come se avessi paura che da un momento all'altro potesse dissolversi. Non erano trascorse nemmeno 24 ore da quando era tornato da me e se fossi stato umano a quest'ora sarei diventato pazzo, perchè i morti non ritornano.. ma nel nostro mondo quasi tutto era permesso e nella mia vita ne avevo viste di eventi strani verificarsi.

    Confidavo anche in Matteo, mi aveva parlato in modo duro sulla spiaggia, ma sapevo che era un ragazzo dolcissimo. Demone anche lui e fratello del mio amore ero consapevole che sotto a quello strato di dolcezza e bontà che lo differenziava da Manuel, dentro di lui giaceva la sua forza di demone ed io confidavo in questo che grazie al suo cuore gentile sarebbe riuscito ad incontrarsi con il fratello a metà strada. Adoravo il fratello di Manuel, ma era meglio che questo lo tenevo per me, non credevo che Manuel avrebbe capito e accettato la natura del mio affetto per il fratello... stima, attaccamento, senso di protezione, affetto questo mi legava a Matteo, ma non amore. Amavo solo Manuel, solo lui possedeva il mio cuore, la mia anima ed il corpo...

    " Sono tuo amore mio, niente potrà mai cambiarlo.. .. ."

    La sua mano mi accarezzò i capelli e mi disse che doveva far fuori Bredisc.. la calma abbandonò il mio corpo. Quel pezzo di merda era ancora in circolazione.

    Alzai la testa che avevo sul suo petto e lo guardai dritto negli occhi e gli presi il viso tra le mani

    < Amore Kristofer me la pagherà cara, l'odio profondamente.. non dimentico quello che ci ha fatto.. non sei solo..non ti lascerò affrontarlo da solo, lo distruggeremo insieme.. . .> gli dissi serio in viso.

    " Non puoi proteggermi lasciandomi fuori cazzo, morirei di tachicardia saperti solo con quel mostro"

    Quel figlio di puttana non solo era un ibrido potente, ma era pure uno psicopatico e questo lo rendeva ancora più forte e imprevedibile, difficile anticipare le sue mosse.
    Involontariamente Kristofer o di chiunque altro si era servito mi aveva fatto un dono immenso riportando indietro il mio Manuel.

    ..pensando a questa sua decisione mi venne spontaneo pormi un'altra domanda: "Cosa cazzo aveva intenzione di fare facendo prigioniero Manuel?"

    Non volevo una risposta, perchè sicuro non mi sarebbe piaciuto conoscerla.. e queste sue azioni da malato di mente me lo facevano temere ancora di più, quindi era da escludere che Manuel si avvicinasse da solo a quel bastardo.

    ..ma c'era dell'altro che turbava la mente del mio Manuel c'era una seconda persona che doveva fare fuori, lo aveva conosciuta durante la sua prigionia.

    Fui io a guardarlo turbato questa volta.. "Chi cazzo è?"
    Mentalmente ricordai tutti i volti che avevo conosciuto in quel maledetto privè ma nessuno eccetto l'ibrido stesso, meritava un interesse particolare da parte di Manuel.

    ...ma la dolcezza di Manuel nel parlarmi mi fece temere il peggio, mi attirò a sè stringendomi forte, baciandomi dolcemente sulle labbra.

    Devo uccidere tuo padre. mi disse

    Mio padre lavorava per Kristofer e aveva torturato Manuel. Sbiancai in viso, diventando più pallido di un morto, lo aveva torturato usando dei coltelli, ma era riuscito ad evadere perchè se n'era andato via, aiutato da Lyliane sbucata dalla terra.

    "Dio mio, no ti prego..proprio questo doveva succedere???"

    Il terrore mi mangiò vivo, annidato nello stomaco aveva raggiunto i polmoni, opprimendoli, facendomi mancare il fiato.
    Manuel mi guardava negli occhi, ma il mio viso divenne una maschera distorta dalla paura. Manuel mi strinse ancora più forte tra le sue braccia dispiaciuto che non me ne avesse parlato prima, ma io non riuscivo a ricambiarlo, non perchè non volessi farlo, ma ero diventato un pezzo di legno, un blocco di ghiaccio.

    Il mio amore in una cella, con mio padre che lo torturava, che lo toccava..mi sentivo quasi di svenire, ma come spesso accade in certe situazioni il terrore viene sostituito dalla rabbia, una rabbia intensa percosse il mio corpo.

    Non rabbia..FURIA, era furia la mia che mi esplose dentro..la mia mente annebbiata, vedevo solo Alexandre che godeva ad infliggere sofferenza al mio amore..

    < PORCA DI QUELLA INFAME DI UNA TROIA..MALEDETTOOOO, MALEDETTOOOO...IO LO AMMAZZO!!!!!> urlai con tutto il fiato che mi era rimasto in corpo.

    Mi liberai dalle braccia di Manuel scattando fuori dal letto, mi ero trasformato in una bestia.

    < Per questo non sei venuto a cercarmi figlio di puttana, volevi annientarmi l'anima bastardo!!!!> urlai rabbioso contro una merda di creatore che in quel momento non poteva sentirmi.

    Poggiai il palmo della mano contro il muro ansimavo, avevo il fiato corto e una rabbia che non potevo sfogare contro nessuno, Alexandre non c'era in quella stanza.

    Ero stravolto, cosi scosso che a stento riuscivo a reggermi in piedi, guardai Manuel su quel letto..e pensavo a quello che aveva dovuto patire per quella merda di mio padre.

    Mi accasciai sulla poltrona posta di fronte al letto..

    < Manuel perdonami, io lo avevo ucciso, ma è ritornato dagli inferi e non sò come.. lo sapevo già, la mia amica Zulejka, la strega del lungomare, è venuta a cercarmi e me lo ha detto, ma io non le ho creduto subito.. ..non riuscivo a credere che quell'essere viscido era tornato per tormentarmi l'esistenza..>

    Mi passai le mani nei capelli stringendoli forte, non riuscivo a guardare Manuel, continuavo ad immaginarlo con mio padre quel depravato.

    " oh mio Dio, cosa ha dovuto subire il mio amore, solo in quella cella, con un malato sessuale come Alexandre.."

    Gli occhi non li avevo solo io per ammirare la bellezza del mio uomo e sicuro come lo era la morte, anche mio padre doveva averla notata.

    "Lavora con Kristofer, i due uomini che odio di più al mondo collaborano insieme, non è infame e maligna la vita?... "

    < Non volevo dirtelo, non volevo che venissi a sapere di mio padre.. ed ora è diventato per te una questione personale, CAZZO!>

    Ed io che volevo tenerglielo nascosto per affrontarlo da solo e proteggere il mio demone, invece no, quella merda aveva rapporti con Bredisc, due merde unite, due mostri uniti in uno solo. PORCA PUTTANA.

    Lo guardai negli occhi e gli dissi

    < Sà che ci amiamo, vero?.. .. ..>.. ma poi scossi il capo e continuai < ..che domanda stupida che ti faccio, certo che sà tutto, quel bastardo di Kristofer gli avrà detto tutto. Lo avrà fatto diventare un demonio, peggio di com'era prima.. . ..è malato Manuel, e mi vergogno di appartenergli.>

    " Chissà quali cazzo di menzogne gli avrà detto di me "

    e poi la sorella in città, pure lei ci mancava, non l'ho mai vista in vita mia, ma mio padre la odiava immensamente, la chiamava spesso viscida troia infame.

    < Lyliane ti ha aiutato..... .. . non la conosco, ma sò solo quello che mio padre mi raccontava di lei. Si odiano.>

    Cercai di calmarmi, inveire e incazzarmi non mi avrebbe portato a nulla, dovevo solo cercare di allontanare Manuel da mio padre.. . ..

    Tornai a letto e mi buttai tra le braccia del mio bellissimo Manuel, ora non sarei riuscito a dormire tranquillo, nella mia mente ci sarebbero stati nuovi incubi, facendo di Manuel e Alexandre i protagonisti. Maledizione!

    Lo abbracciai fortissimo, affondai il viso nel suo collo..

    < Promettimi che starai lontano da mio padre amore mio, promettimelo..>

    Lo baciai sulle labbra in modo possessivo perchè neanche nei miei incubi peggiori avrei associato mai lui a mio padre.

    < Qualunque cosa ti avrà detto di me, cancellala, sono tutte stronzate.. lui ti ha mentito..>

    Non sarei mai riuscito a tenerlo lontano, ma dovevo provarci.. . ..Manuel era cosi orgoglioso e testardo che avrebbe voluto vendicarsi e schiacciarlo come un insetto, ma potevo mai rischiare di perderlo per quella merda???

    Quello stronzo stava pianificando tutto, voleva ricattarmi con Manuel, questo voleva fare, non mi avrebbe lasciato nessuna alternativa, mi sarei dovuto piegare a lui per riprendermi il mio demone, ma Lyliane aveva cambiato le carte in tavola, non riuscivo a non odiarla, perchè faceva parte di quella famiglia di psicopatici, ma dovevo a lei la libertà del mio uomo.

    Non osai chiedergli che altro gli aveva fatto o detto, sarebbero stati ulteriori incubi. Non mi stupii che avesse trovato in Kristofer il suo compagno ideale, ma non riuscivo ad immaginare perchè mai si fosse alleato a lui. Mio padre non amava sottostare a nessuno, si fidavo solo di sè stesso, che cazzo di piani aveva??. Questo non lo sapevo, per saperlo avrei dovuto pensare come lui, ragionare come lui, ed io non ero nè un sadico, nè un perverso, nè un malato di mente.

    Ma ero certo solo di una cosa: ucciderlo non mi bastava, doveva soffrire.

    ".. ti ucciderò maledetto, di nuovo. Mi vendicherò perchè hai toccato il mio uomo questo non dovevi farlo, me la pagherai."
     
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    Non avevo mai visto Kilian in quello stato neanche quando stavamo nel privè con lo psicopatico del Bredisc... e quando l'ibrido mi colpì mortalmente non riuscii a capir nulla, ancora oggi i miei ricordi erano annebbiati e non ricordavo il volto stravolto del mio amore che mi stava vedendo morire... anche se ricordavo bene la sua rabbia ma fu una rabbia interrotta dalla mia perdita, mi stava perdendo tra le sue braccia.... ora invece lo vedevo bene, vedevo la furia del vampiro... Kilian divenne un leone in gabbia, era furioso contro suo padre, mi dispiaceva molto... aveva sofferto a causa di quella merda... si sedette sul divano e mi spiegò un pò la situazione e mi accennò si Zuleika

    "la sua amica, bella amica"

    <la psicopatica della spiaggia... quella è infatuata di te...>

    gli dissi mentre si stava rendendo conto che tra il padre e Kristofer c'era qualcosa di grosso in ballo per esser ormai molto affiatati quei due... lo stetti a sentire con molto interesse... non conosceva neanche sua zia

    <lyliane è una nostra alleata amore, ha una grinta quella donna è davvero unica la dovremmo trovare ma....>

    lui ritornò a letto e baciandomi voleva una promessa... dovevo stare lontano da suo padre...

    "MAI"

    <no amore... non farmi giurare questo! cazzo!>

    mi alterai... mentre lui era tra le mie braccia e lo accoglievo in un tenero abbraccio palpandogli però con una mano il tenero culo sodo...

    <io devo strappare le palle a tuo padre e fargliele mangiare, ho intenzione anche di contattare lo stesso Lucifero se è il caso, tuo padre non farà del mano più a nessuno tanto meno a te...>

    lo baciai con forza con un bacio possessivo incredibilmente duro

    <non preoccuparti per il coglione di tuo padre, so bene i suoi punti deboli...>
    inarcai un sopracciglio e mi scappò un sorriso, guardai il mio ragazzo negli occhi..

    <non preoccuparti di nulla intesi? ora ci sono io, e sono più forte che mai...>

    mi alzai baciandolo sulla fronte... andando verso l'armadio

    <ora vestiamoci amo' che stanno per arrivare gli ospiti... io se fossi in te mi preoccuperei degli invitati...>

    gli sorrisi con un piccolo tono di sfida

    <se fai gli occhi dolci a mio fratello, astinenza per un mese... amo'>

    feci una grossa risata mentre sceglievo i capi da mettere... mi infilai un pantalone nero ma ero indeciso su cosa mettermi sopra...

     
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    Non appena Manuel mi avvolse nel suo abbraccio la rabbia e la paura che si era impadronita di me pian piano stava scemando.
    Respirare il suo odore intenso ed inebriante cosi da vicino mandava in confusione i miei sensi, la sua mano sul mio fondo schiena mi accarezzava tutto.

    Era difficile continuare a pensare, il mio corpo era affamato di carezze e quella mano non faceva altro che risvegliare il mio desiderio che era sempre in superficie, bastava che mi toccasse per scatenarlo all'esterno.

    "Non riesco a pensare ad altro"

    Forse per questo ero tornato sul letto, volevo smettere di pensare, volevo che il mio cervello si fermasse.. e la vicinanza di Manuel era un rimedio infallibile, quando le sue mani si posavano sul mio corpo mi estraniavo totalmente.

    Poi mi tornarono in mente quello che aveva detto su Zulejka e Lyliane, la prima che era infatuata di me e l'altra che dovevo vederla come nostra alleata.

    Inarcai un sopracciglio per lo stupore di quelle parole.

    < Zulejka infatuata di me?.. non credo proprio, i vampiri le ripugnano.. .. anche lei vuole ammazzare Alexandre. Per Lyliane mi affido alla tua valutazione, da quello che mi hai detto lei ti ha aiutato.. .. .>

    Mi soffermai alcuni istanti su Zulejka, le avevo lasciato il mio indirizzo della casa nel bosco, se era passata non trovandomi cosa cazzo avrà pensato???..

    Dovevo averle fatto una pessima impressione, ero cosi devastato che l'avevo spinta prima ad uccidermi e poi intenerita tanto da provare pena per la mia condizione. Era stata premurosa e gentile con un vampiro, forse ero l'unico che tollerava, ma non era infatuazione la sua, c'era qualcosa tra noi che non riuscivo a spiegare nemmeno io..

    Come temevo, non voleva promettere di stare lontano da mio padre, voleva difendermi e strappargli le palle.

    "Strapparle e fargliele mangiare, se lo meriterebbe eccome. Bastardo!"

    Il mio uomo si era alterato, non sarei riuscito a dissuaderlo, ma dovevo fare in modo ti tenerlo lontano...non sò come ci sarei riuscito visto che quel pezzo di merda se la faceva con Kristofer, ma ci avrei provato.

    Poi la sua bocca fu sulla mia, in un bacio impetuoso e possessivo, volevo fargli alcune domande, ma il sapore delle sue labbra offuscarono la mia mente. Si staccò e mi guardò negli occhi e mi sorrise dicendomi che non dovevo preoccuparmi ora lui era con me.

    so bene i suoi punti deboli... mi assicurò.

    Durante la prigionia doveva averlo studiato bene, doveva aver colto qualcosa che a me era sfuggito per secoli, spesso quando si è oggetto di violenze non si riesce a valutare oggettivamente il tuo persecutore perchè si è talmente terrorizzati da farlo apparire invincibile..ma che in realtà non lo è.

    < Non sopporto l'idea di sembrare indifeso ai tuoi occhi, non lo sono amore, quando devo agire sono spietato.. ma quella creatura riporta alla luce ricordi del passato che credevo di aver cancellato... .>

    Con Manuel al mio fianco mi sentivo al sicuro.

    < Lo so che non gli permetterai di farmi del male, ma non posso evitare di trascinarti nella merda della mia famiglia, non dopo che mio padre si è alleato con un nostro nemico.. .>

    Prima di alzarsi dal letto posò un bacio sulla mia fronte rassicurandomi che non dovevo preoccuparmi di nulla. Si diresse verso l'armadio, dovevamo vestirci per l'arrivo degli ospiti.

    < Ospiti? ... credi che Matteo verrà con quella m.. > mi corressi subito per evitare di farmi vedere ostile ... .< con l'angelo? .. .>

    " io se fossi in te mi preoccuperei degli invitati... "

    Come se non lo fossi, già. Manuel aveva ragione, dovevo pensare una cosa alla volta e l'arrivo di suo fratello era imminente e certo, mentre il resto poteva aspettare.

    Mentre si vestiva scegliendo cosa indossare per il pranzo, mi lanciò una sfida..se avessi fatto gli occhi dolci a suo fratello, non mi avrebbe permesso di toccarlo per un mese.

    Lo guardai scioccato dal letto.

    " Un mese???...." pensai atterrito.

    Lui rise divertito, cosi mi alzai dal letto.

    Era di spalle con indosso un pantalone nero che metteva in risalto il suo culo sodo e perfetto.

    Lo abbracciai da dietro e sussurrai al suo orecchio

    < E' il tuo corpo che rende bello un capo d'abbigliamento..potresti indossare tutto...per questo ti preferisco nudo.>

    Ricoprii il suo collo di caldi baci per poi voltarlo e spingerlo contro l'armadio. Mi spinsi contro di lui, i nostri corpi si accarezzavano per la stretta vicinanza.

    < Astinenza? ..è una parola terribile amore. Riusciresti a non toccarmi? ..io non ce la farei..> e lo guardai in modo triste, ma con una punta di divertimento negli occhi.

    Le mie mani presero ad accarezzare i muscoli pettorali per poi scendere sugli addominali scolpiti, prigioniero del peso del mio corpo gli leccai il collo..poi l'orecchio... lo guardai in viso fissando le sue labbra carnose e deliziose, ma non lo baciai, evitai appositamente di farlo.

    Mi accostai di nuovo al suo orecchio per suggerirgli un altro metodo alternativo.

    < Potresti trovare un altro modo per punirmi.. se entrassi dentro di me lo capirei meglio, sarebbe più efficace.. .sono sicuro che la lezione non la dimenticherei tanto presto.>

    Mi staccai da lui e lo guardai in modo malizioso, sicuro che aveva capito cosa intendevo dire.. . .

    Mi diressi verso il bagno nudo già pronto per immergermi nell'acqua calda, ma prima di entrare mi voltai un'ultima volta e gli sorrisi.

    Entrato in bagno riempii la vasca di acqua calda e bagnoschiuma, mi decisi ad entrare solo quando vidi la schiuma ricoprire la superficie rischiando di riversarsi sul pavimento.

    Non appena entrai la schiuma mi accarezzava la pelle come se fossero tante morbide mani. Mi immersi completamente andando sotto anche con la testa per pensare a Manuel dentro di me che mi prendeva con ferocia senza lasciarmi scampo.

    Quel pensiero mi eccitò a tal punto che la schiuma divenne il tocco delle sue mani, l'aria carica del dolce profumo del bagnoschiuma al caramello che mi ricordava l'odore della sua pelle ed il mio sesso d'accordo con i miei pensieri si fece ancora più duro.

    "Mio Dio."

    Ulteriori pensieri su di lui, fecero si che i canini si allungassero, ferendomi la bocca come se fossi un vampirello alle prime armi. Rivoli cremisi scesero di lato le labbra, leccai il mio stesso sangue riscoprendo il piacere del gustoso sangue di Manuel.

    Cercai di allontanarlo per qualche istante dai miei pensieri..

    " astinenza, astinenza... ricorda le sue parole Kilian."

    Non aveva buttato a caso quella provocazione, era un avvertimento.

    " Manuel osserverà ogni cosa, devo fare attenzione a come mi comporterò con Matteo.. . ma suo fratello ora mi odia non ci sarà alcun pericolo."

    L'ansia per il pranzo tornò a divorarmi dentro.. sperai che almeno una cosa nella mia vita girasse per il verso giusto, magari partendo proprio da questo.

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    il mio amore bello come il sole e la notte non capiva che quella Zuly del cazzo era infatuata di lui come del resto lo era mio fratello...

    "in futuro dovrà occuparmi anche di quella stronza..."

    pensai mentre Kilian mi chiedeva perplesso se sarebbe venuto anche l'angelo...

    <certo amore che verrà anche lui, Matty vuole sostegno da qualcuno e quell'angelo credo proprio che gli darà molto sostegno e chissà mai anche un pò di cazzo...>

    dissi ridendo di gusto sapendo che Kili forse non avrebbe preso bene quello che dicevo così avrei capito se era un pò geloso di Matteo.. lo vidi poi alzarsi dal letto sexy e caldo nel suo corpo appena sveglio e mi abbraccio stretto da dietro la schiena... e mi stuzzicò,,, mi disse in un orecchio che potevo trovare un altro modo per punirlo...

    "lo adoro..."

    sentire il suo corpo dietro di me mi eccitava tanto... mi piaceva quando il mio uomo mi stuzzicava... stavo per voltarmi e farlo mio li schiacciandolo al muro ma si allontanò andando nel bagno... dandomi un ultimo sguardo fugace... deglutii a fatica per il desiderio di possederlo ma mi infilai velocemente una maglietta a cannottiera che adoravo



    ed iniziai a sistemare la tavola per quattro persone la preparai con dei toni rossi visto che il natale si avvicinava



    sarebbe stato di certo l'ultima mangiata di mio fratello, approfittando che Kilian era in bagno e non poteva vedermi andai verso un grande cassettone proprio vicino al mobile nei pressi della tavola e presi una boccetta piena di liquido rosso , era una boccetta che metteva Ko i demoni... una delle tante boccette che mi aveva donato una cara vecchia strega...una mia ex... la presi con un sorriso famelico e me la infilai in tasca... avrei riempito io stesso un bel bicchiere di vino rosso per il mio fratellino ... purtroppo per lui lo avrei riempito anche con quella boccetta... era una boccetta che serviva però a far cadere i demoni in un sonno profondo, simile alla morte... sapevo anche che c'era una soluzione per poter risvegliare la creatura che cadeva vittima di quel sortilegio... ma scacciai dalla testa quel pensiero... sempre sorridendo...

    "impossibile... Matty non ha nessuno che lo ama..."

    era quella la soluzione più giusta mettere mio fratello fuori dai giochi della vita senza sporcarmi le mani pensando di averlo ucciso e sia quel maledetto angelo sia Kilian non capiranno nulla, non possono pensare che sarei ricorso a questo stratagemma... intanto iniziai a preparare qualche stuzzichino ed il menu...
     
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    Il bagno rilassante che avevo intenzione di fare non si rivelò tale.. . non quando il mio amore affollava i miei pensieri.

    Mi ero trattenuto in quel bagno fin troppo tempo e avevo lasciato Manuel da solo..

    C'era silenzio, ma lo avevo sentito muoversi per la casa.

    Uscii dalla vasca e presi un grande asciugamano bianco per asciugarmi. Guardai alcuni istanti il bagno portando una mano in viso

    < Cazzo che disastro .. c'è schiuma anche sul pavimento. >

    Ripulii tutto, non volevo svelare a Manuel di essere pigro e disordinato.

    "Kilian e la vita domestica hanno sempre viaggiato su due binari opposti"

    Evidentemente vizi e difetti umani ce li portavamo dietro nella nuova vita di vampiri. Non ero cambiato poi chissà quanto.. avevo acquisito solo più conoscenze e più crudeltà.

    Con una asciugamano annodata in vita uscii dal bagno per raggiungere l'uomo della mia vita.

    Subito vidi la tavola preparata in modo delizioso e accurato. Il colore rosso predominava sulla candida tovaglia bianca.

    Rosso per il Natale che si avvicinava.. Rosso come il sangue che per secoli avevo rubato dalle mie vittime per garantirmi l'immortalità.

    Come cambia il modo in cui si vedono le cose... non c'era più il Natale nella mia vita da lungo tempo.. ..troppo tempo.

    Con le mani mi lisciai indietro i capelli bagnati, un gesto inutile, visto che in breve tempo sarebbero tornati ad essere ribelli.

    Mi avvicinai all'armadio e non proseguii nella stanza per sorprendere il mio amore indaffarato.. sentivo da alcuni rumori che faceva che era impegnato nel preparare il pranzo.

    " E' un uomo perfetto "

    Se mi chiedessero di trovare un difetto in Manuel non saprei rispondere, anche la sua oscurità mi affascinava.

    .. ma avrei giustificato il mio silenzio dicendo " Che sono un uomo perdutamente innamorato del suo demone.."

    < Amore prendo una tua camicia, lo sai che le adoro vero??!!> sorrisi nel pronunciare quelle parole.

    Non era la prima camicia che prendevo da lui, la prima bianca che avevo recuperato dalla sua borsa nel rifugio in legno della spiaggia, aveva il suo odore, e dopo la sua morte l'avevo indossata gelosamente. Ne aveva passate anche lei di situazioni difficili e poi passata in più di una mano alla fine era tornata da me proprio come Manuel.

    Non aspettai una sua risposta, sapevo che non mi avrebbe detto di no, a meno che non voleva farmi ricevere gli ospiti con indosso solo una asciugamano.

    "Ospiti! Manuel era convinto che Matteo sarebbe venuto con quel cazzo di angelo, aveva preparato la tavola per quattro."

    Aprii l'armadio e presi una camicia nera e un pantalone nero..nero su nero, come ero solito uscire la sera. Al buio ci si mimetizza meglio.

    Li indossai e raggiunsi Manuel.

    Gli occhi mi caddero di nuovo sulla tavola per quattro persone e l'ansia per il loro arrivo si fece sentire forte e chiara.

    "quell'angelo credo proprio che gli darà molto sostegno e chissà mai anche un pò di cazzo..."

    Mi tornarono in mente le parole che aveva detto prima che entrassi in bagno.

    Matteo e l'angelo non era un accostamento che trovavo di mio gradimento.

    "Perchè mai doveva scopare con quello stronzo...??!!"

    < Credi che sia il suo ragazzo?.. mi aveva detto che era solo.. .>

    Mi avvicinai a lui intento a preparare i piatti che avrebbe servito a tavola.

    Mi incantai a guardarlo, le sue mani che sapevano essere feroci e micidiali si muovevano delicate ed eleganti nel preparare degli stuzzichini.

    Quanto mi piaceva vederlo girare per casa per occuparsi delle piccole cose .. a questo pensavo quando l'avevo perso, che mi avevano negato di poter godere della vita che avevo sognato di avere con lui.

    < Per la prima volta invidierò qualcuno mangiare cibo solido.. >

    Mi accostai dietro di lui per respirare la mia droga preferita...il suo odore. Gli accarezzai le mani.. quelle mani che preparavano delicate il pranzo cosi come delicate sapevano muoversi sul mio corpo.

    Quando le nostre vite fossero state più tranquille, avrei cercato un corso serale intensivo di cucina..

    " Devo prendere il mio amore per la gola.. ."

    Lo guardai negli occhi di un grigio-verde intenso, con quegli occhi mi aveva rapito l'anima.. e l'aveva fatta sua.

    < Credi nel destino Manuel?..io si. Gli eventi nella mia vita si sono incastrati perfettamente per condurmi da te.. . >

    Non avevo niente che mi legasse a Littoria, non era la mia città. Se non avessi ucciso mio padre non avrei collaborato con l'arcangelo.. se Raphael non mi avesse ordinato di uccidere a Littoria un licantropo non ci sarei mai venuto. Se durante la caccia non mi fossi sporcato di sangue non avrei mai deciso di andare sulla spiaggia.. e se tutto questo non fosse successo a quest'ora non sarei innamorato di lui.. .

    Tutto questo mi aveva condotto da Manuel... l'uomo che con i soli suoi occhi era riuscito a far battere il mio cuore che meticolosamente mio padre nel corso dei secoli era riuscito a rendere di ghiaccio.

    Mi accostai al suo orecchio e lo strinsi da dietro in un dolce abbraccio

    < Sei pericoloso amore mio...dovrò fare molta attenzione.. .> e lo baciai sul collo, non c'era nulla di casto in quel gesto.

    < Più ti osservo e più me ne rendo conto.. .> il mio viso immerso nel suo collo, mentre le mie mani lo stringevano forte.

    < Se solo tu volessi faresti innamorare di te chiunque..ed io sono terribilmente geloso..> gli sussurrai sulla pelle calda e profumata.

    Mi staccai da lui, perchè se avessi continuato a toccarlo.. non mi sarei limitato alle sole carezze.

    Mi appoggiai al mobiletto della cucina continuando a guardarlo in adorazione

    < Vuoi una mano? .. .meglio se mi tieni occupato..> gli dissi in un sorriso.

    Bastava che non mi dicesse di occuparmi dei fornelli..l'ultima volta che l'avevo fatto..stavo per distruggere la cucina di Matteo.

     
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    lo sentii uscire dal bagno poco dopo che la boccetta era ben nascosta... notavo una certa sofferza...infatti se ne uscì con la domanda se credevo che l'angelo era il ragazzo di mio fratello...

    <assolutamente no amo'... lui fa il crocerossino... aiuta sempre gli altri... e gli aiutati poi lo deludono... ormai seguo mio fratello Matty da anni anche se lui non lo ha mai saputo, ecco perchè sono qui a Littoria a pochi passi da lui, nessuno deve far male a mio fratello anche se lui mi odia... al massimo posso farglielo io... io adoro mio fratello...>

    guardai in modo sarcastico Kilian ma ridevo portando tutto ad un gioco... gli misi una mano sulla spalla mentre mi parlava del suo destino che lo aveva condotto a me...

    <amore>

    gli dissi stringendogli la spalla...

    <ti amo...> poi mi abbraccio da dietro in un tenero e sexy abbraccio con un bacio sul collo che mi fece rizzare subito su il mio sesso lungo e grosso chiusi dagli slip e dal pantalone...

    si staccò da me come una pantera e mi osservò da lontano vicino ad un mobiletto... era fantastico... davvero come una pantera nera... aveva deciso di vestirsi tutto in nero era un figo... un gran figo...

    "porco cazzo... io gli strappo i vestiti ora..."

    mi passai una mano tra i capelli e mi leccai le labbra con la lingua... disse che era meglio se lo tenevo occupato... era meglio se non ricominaciavamo a fare l'amore i due guastafeste stavano per arrivare...

    <taglia il pane...>

    gli dissi facendogli un occhiolino sexy...mentre mi passavo una mano proprio al centro del mio pantalone cercando i suoi occhi per fargli notare il gesto...

    <io taglio altro...>

    e così davvero feci... con un gesto veloce presi un coltello e mi tagliai un pò il pollice... riempii una coppetta piccola di vetro con un pò di sangue... e lo guardai mentre mi misi il pollice in bocca dove stava la ferita...

    <questo...> alzai la coppetta

    <è il tuo dessert amore mio...>



    il mio sorriso ardeva di passione per il mio uomo...

     
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    Assolutamente certo che l'angelo non fosse il suo ragazzo, Manuel proseguì nel dirmi che negli anni gli era rimasto accanto per proteggerlo da qualsiasi minaccia, nonostante Matteo lo detestasse, lo aveva osservato, controllato e protetto nascosto nell'ombra.

    "aiuta sempre gli altri... e gli aiutati poi lo deludono..."

    Incrociai i suoi occhi pungenti, beffardi..ancora una volta aveva colpito il centro dei miei pensieri, stravolgendo il modo in cui vedevo le cose... .

    <.. proprio come l'ho deluso io. Quindi è una storia che si ripete.. .. .sempre.> le parole suonarono amare perfino alle mie orecchie.

    Cercai in tutti modi di impedire alle emozioni di palesarsi sul mio viso. Cosa che risultava al quanto facile quando non ero in presenza di Manuel. Lui aveva libero accesso alla mia anima, come se fosse un libro aperto di facile lettura, poteva sfogliarlo, leggerlo e capirlo nella sua profondità.

    Nonostante fossi uno dei tanti aiutati di suo fratello, non riuscivo ancora a estirpare l'affetto che avevo per lui. Non si dimentica quando qualcuno ti salva dalla merda..e lui lo aveva fatto più e più volte. Non dimenticavo le poche persone che nel corso della mia vita non mi avevano fatto sentire come se fossi uno scarto, come un qualcosa che si poteva calpestare.

    ..e se quello che c'era stato tra noi era un qualcosa di già visto, provato e vissuto con chissà quanti innumerevoli uomini, non aveva importanza. Ero stato chiaro con lui dal principio.

    "Ho sempre amato Manuel, lui solo mantiene in vita il mio cuore."

    <.. .ti odia perchè ti vuole accanto, vuole accanto suo fratello.>

    Mi ero allontanato da lui alla svelta dopo averlo provocato baciandogli il collo e strusciandomi dietro il suo corpo, l'odore della sua eccitazione rischiava di farmi perdere il controllo, ero già in iperventilazione per le due sole parole che aveva pronunciato. "Amore ti amo"

    Lo osservavo poco lontano senza perdermi alcun suo movimento. Gli avevo chiesto di tenermi occupato per impedire alle mie mani di sbottonargli i pantaloni per incitarlo a prendermi ancora una volta.

    Smorzare l'intesa sessuale che c'era tra noi prima dell'arrivo degli ospiti era dura da applicare, non quando sapevo che sotto ai vestiti era diventato grosso e duro.

    "Maledizione, quanto ti voglio amore mio.."

    Presi un coltello affilato ed iniziai ad affettare il pane, non guardavo ciò che facevo, i coltelli per me erano solo delle armi che sapevo utilizzare abilmente, cosi mentre affettavo il pane con estrema precisione, i miei occhi seguivano Manuel.

    Passò una mano sul suo sesso ed i miei occhi presero fuoco nel vederlo. Non era stato affatto un gesto casuale, lo aveva fatto perchè lo guardassi, cercando i miei occhi, voleva che il desiderio di lui mi divorasse.

    ..e cosi fu, il mio corpo era in fiamme per il solo guardarlo.

    "..io taglio altro" mi disse.

    ..ed in pochi secondi si procurò un piccolo taglio sul pollice.

    Arrestai di colpo il coltello, la lama ferma tra due fette di pane non completamente tagliate.

    I miei occhi rapiti dal lento gocciolare di quel sangue scarlatto, poche gocce riempirono il fondo di una piccola coppetta.

    L'odore forte, intenso ...delizioso del suo sangue colpirono in modo violento le mie narici. I muscoli del mio corpo contratti ricordavano cosa si provasse bere da lui, ricordavano come il suo sangue fosse potente.. la droga più potente che avessero mai conosciuto.

    Non riuscii ad evitare che i canini si allungassero dentro la mia bocca. Il ricordo era fin troppo recente. Resistere all'odore del suo sangue dolce come ambrosia era un qualcosa di impossibile ..più lo assaggiavi, più fatica facevi a resistergli.

    "è il tuo dessert amore mio."

    Il suo pollice fu tra le sue labbra sode in un lento succhiare...ed io ne ero completamente ammaliato da quel movimento.

    In una frazione di un millesimo di secondo ero già di fronte a lui, presi la sua mano e portai lo stesso dito che poco prima aveva succhiato tra le mie labbra. Lo feci scorrere nella mia bocca assaporandolo lentamente..in un lento gioco erotico, come se non fosse il suo dito, ma qualcosa di più grosso..più virile.

    Mi staccai da lui dopo essermi assicurato che la mia saliva avesse cicatrizzato il piccolo taglietto.

    Lo guardai negli occhi intensamente, non riuscivo a trovare le giuste parole per come lui mi faceva sentire. Importante, amato e felice. I suoi gesti d'amore mi colpivano dritti al cuore rendendo ogni piccolo istante passato insieme a lui come se fosse il sogno più bello che avessi mai fatto.

    < Amore tu mi vizi e mi ami come nessun altro potrebbe mai fare ed il mio cuore ti è devoto in eterno.. .>

    Catturai le sue labbra tra le mie..e in un dolce succhiare, le feci mie.

    < Il tuo vampiro è l'uomo più fortunato del mondo.. .>
     
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    continua da Bungalow di Matteo in luoghi naturali , promontorio

    Fu facile trovare il rifugio di mio fratello Manuel, le se indicazioni che mi diede al falò mi risuonavano ancora bene in testa... indicazioni che mi diede dove avermi quasi ucciso... ora mi trovavo avanzando piano davanti alla sua casa... la paura iniziò a logorarmi dentro... istintivamente mi portai una mano alla gola e mi sfiorai il collo, potevo ancora sentire le caldi mani del sangue del mio sangue sul mio collo mentre mi toglievano l'aria... rabbrividii togliendo le dita dalla gola...

    "Ti odio Manu..."

    ero il pensiero che ricorreva nella mia mente verso mio fratello in quel momento...

    "chissà cosa sta architettando per passare agli occhi di Kilian per il buono..."

    Kilian... ero desideroso di rivederlo... i suoi occhi erano ancora impressi dentro di me e dentro il mio cuore ora nel mio cuore si stava facendo spazio una persona dagli occhi rari e limpidi...

    "Gabriele..."

    sentivo che mi stava raggiungendo era dietro di me...potevo sentire la sua presenza che mi donava forza... quella forza che mi mancava per affrontare il nemico numero uno della mia vita...

    MANUEL SILVESTRI, MIO FRATELLO...

    mi feci forza e pian piano bussai alla porta di quel rifugio in pietra, non tanto grande ma gradevole alla vista, circondato da alberi e piante, la vita era strana... ero stato da sempre non molto lontano da mio fratello e non lo avevo mai incontrato...

    ... ... .. . aspettavo impaziente l'arrivo di qualcuno alla porta...



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    MANUEL
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    CONTINUA DA: LUOGHI NATURALI - PROMONTORIO - BUNGALOW DI MATTEO -

    Mantenni il passo di Matteo seguendolo poco dietro.. .conosceva lui l'esatta ubicazione della residenza di suo fratello. Non ci allontanammo dalla costa proseguimmo la nostra corsa lungo la spiaggia ed il percorso si rivelò piuttosto breve. Avevo lasciato il bungalow con uno stato d'animo sereno e armonioso, ma quando scorgemmo tra la fitta vegetazione quel rifugio in pietra avevo i muscoli delle gambe contratti, non per l'affaticamento,ma per la tensione.

    Il mio corpo mi stava segnalando di non proseguire... .

    Il rifugio esternamente era tanto grazioso e ospitale, chi avrebbe mai immaginato che ospitasse un demone cosi terribile.

    Mi passai una mano nei capelli per l'ansia di entrare in quella casa, ma fui subito dietro Matteo, che si era fermato davanti la porta.

    " Cosa pensavi Gabriel che vivesse in una grotta scavata nel fianco di una montagna rocciosa?? "

    "Stupida memoria che non vuoi tornare! .. . possibile che devo fare affidamento ad Hollywood e non alle conoscenze che dovrei possedere?"

    Mi sentivo più un umano che un angelo.. . dinanzi alla scoperta di un mondo che credeva non fosse reale. Ma esisteva ed io ne facevo parte, quindi a che sarebbe servito scappare?? ... .

    Vidi Matteo teso, per lui doveva essere ancora più difficile.. per me erano due perfetti sconosciuti, non un fratello che aveva cercato di ammazzarmi e un vampiro che mi avesse ferito nei sentimenti.

    Mi feci ancora più vicino per fargli sentire la mia presenza, solida e rassicurante per quanto potessi apparire.
    La mia mano gli strinse una spalla e cercando i suoi occhi lo guardai intensamente.

    " Non sarai solo in quella casa... . hai me. "

    ..e mentre aspettavamo che qualcuno aprisse quella porta, dopo che Matteo si era annunciato... .

    Rimpiansi di non essere un angelo forte per poterlo proteggere, ma una creatura difettosa con solo l'istinto di una razza che non conosceva più e forti sentimenti che mi legavano a lui.
     
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    MANUEL
    kILIAN
    MATTEO
    GABRIEL


    :Manuel.png:

    L'odore del mio maschio... del mio uomo era il più potente afrodisiaco... ma il dito che mi succhio tra le sue labbra facendomi guarire dal taglio era un potente richiamo per me... ed il richiamo che mi scorreva nella mia testa era di mandare tutto a fanculo disfare tutta la tavola imbandita e di farlo mio su quella tavola.... il suo cuore mi era devoto, si sentiva il vampiro più fortunato del mondo... stessa cosa che sentivo anche io....

    <anche per me lo è amore mio...>

    e dicendoglielo lo strinsi forte a tra tra le braccia baciandolo avidamente quelle labbra che desideravo far scendere tra le mie gambe... ma mentre le succhiavo e facevo mie tra i miei denti nella mia bocca suonarono alla porta...

    "sono arrivati..."

    pensai mentre guardai Kilian negli occhi... gli sussurrai....

    <sei mio ... sei mio... mio parigino... azzererò tutte le minacce che possono portarti via da me...>

    lo lasciai... mi guardò in modo strano...indietreggiai... ed andai verso la porta... feci un gran respiro ed aprii...

    "Matteo..."

    Matteo mio fratello... con l'angelo misterioso dietro di lui, quell'angelo mi diede l'impressione di essere una vera guardia del corpo che vegliava su Matty... le cose sarebbero state un pò più complicate se Mat stava legando con quell'essere luminoso viscido... li osservai bene... entrambi biondi, entrambi agitati, li accolsi con un gran sorriso che arrivò solo dopo alcuni secondi...

    <matty! finalmente sei arrivato! Sei in ritardo, quasi non ti aspettavo più stavo per far alcune cose con Kilian... sai... sulla tavola... non so se mi hai capito...>

    alzai un sopracciglio provocandolo...

    <entra... si ferma anche lui?>

    dissi indicando Gabriel... sapevo benissimo che era arrivato con l'angelo, ma volevo metterli subito a disagio erano in casa mia, ed in casa mia ero libero di far ciò che volevo e di prendere per il culo tutti.... mi voltai verso l'interno aprendo la visuale a mio fratello su Kilian che stava in stanza...

    <amore! vieni... è davvero venuto Matty...>

     
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    Ero tra le sue braccia e lui mi stringeva forte.. il suo abbraccio possessivo e passionale... .

    " Sei il mio Paradiso Manuel... ."

    Eravamo legati da sentimenti profondi e ed i nostri corpi desiderosi di unirsi.
    I suoi baci erano avidi ed esigenti, succhiava e mordeva le mie labbra facendole sue, ed io affamato del mio demone mi spingevo contro il suo corpo..avrei adorato ogni centimetro di Manuel. Le mie mani instancabili accarezzavano quel corpo perfetto, trasportate dall'impeto dei nostri baci.

    Ero dannatamente eccitato, non potevo evitarlo.. non quando il dolce sapore della sua bocca mi deliziava e non quando le mie mani godevano nell'accarezzarlo.

    " Sei il mio Inferno Manuel... ."

    ...appena mi sfiori ardo per te, il mio corpo si infiamma quando sei cosi vicino..e l'unico pensiero sensato che riesco a fare è quello di voler fare l'amore con te... .

    Suonarono alla porta e dovetti ricompormi e spegnere l'incendio provocato dai suoi baci e dal suo odore sulla mia pelle.
    Manuel si staccò dal mio corpo, non senza le mie proteste tacite. Mi guardò negli occhi, " Sei mio ..azzererò tutte le minacce che possono portarti via da me."
    Pensieroso aggrottai le sopracciglia per cercare di afferrare il giusto significato di quelle parole.

    " Non si fida di me.. ."

    ...e dopo quello che avevo fatto certamente non poteva fidarsi più come prima e mi incupii per aver spinto il mio amore ad essere insicuro del suo uomo.

    Manuel indietreggiò cupo in volto e si diresse verso la porta...Matteo ed il pennuto erano arrivati , riuscivo a sentire i battiti dei loro cuori agitati fuori il nascondiglio, in attesa di entrare.

    Tornai a rimuginare sulle parole di Manuel e mi spostai verso l'ombra della stanza, mentre lui apriva la porta per accogliere suo fratello. " Cosa ha voluto dirmi? "

    Le parole suonavano sanguinarie e al tempo stesso eccitanti, ma niente poteva portarmi via da lui, se non i nostri nemici... non avrei mai lasciato di mia iniziativa il mio amore.. io l'amavo.
    Poi una lucina brillò nella mia testa, "Matteo", ma non poteva essere per lui, avevamo chiarito..mi aveva perdonato, era una storia chiusa definitivamente.

    " Sei uno psicotico Kilian. Che cazzo vai a pensare...Matteo??!! Ti detesta ed ora Manuel avrà la conferma. "

    Lo sentii provocare il fratello..sottolineando cosa stavamo per fare insieme.

    "...sulla tavola?? "

    Nonostante fossi contrariato che dicesse quelle cose a suo fratello non riuscii ad evitare di pensare a cosa avremmo potuto fare insieme su quella tavola.

    ..poi si mostrò ostile nei confronti dell'angelo come se fosse sorpreso di vederlo li.

    " Mi piacerebbe che lo facesse restare fuori la porta, bastardo pennuto del cazzo."

    ...ma dopo tutto mi ero ripromesso di comportarmi bene affinchè le cose tra i due fratelli potessero funzionare.

    I mie sentimenti nel rivedere Matteo erano fortemente combattuti..facevano a cazzotti gli uni con gli altri..mi feriva rivedere nei suoi splendidi occhi l'odio ed il disgusto che ora provava per me, ma dovetti avvicinarmi Manuel mi invitò ad accoglierli. Aveva bisogno di me ed io gli sarei stato accanto..accantonando i miei timori ed i miei sentimenti.

    Si voltò nella mia direzione per lasciare che i due mi vedessero.

    < Amore tuo fratello è di parola..sapevo che sarebbe venuto.. .>

    Uscii dall'ombra e mi avvicinai accanto a Manuel cercando di rilassarmi e ripetermi come un mantra " che tutto sarebbe andato bene."

    Timidamente accennai un sorriso a Matteo..sicuro che sarebbe stato freddo nel rivedermi stando alle ultime parole che mi aveva rivolto sulla spiaggia. Lo guardai dritto negli occhi ed il mio sguardo si addolcì

    < Ciao Mat..sono felice che tu sia qui..>

    ..alzai gli occhi ad incontrare quelli dell'angelo..scrutandolo attentamente.

    " Sto' stronzo svolazza attorno a Matteo!.. . il mio amore ci ha visto giusto"

    Era inutile fingermi cordiale.. l'ostilità nei confronti di quel pennuto era forte.. per più di un motivo.

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    l'apertura della portami provocò un leggerò sussulto e sull'uscio della porta comparve mio fratello come sempre sexy e dal viso indecifrabile... viso che subito si tramutò in una maschera scherzosa ed acida, mi provocò dicendomi alcuni cose che stava per fare con Kilian sul tavolo...

    "Stronzo..."

    pensai...

    "inizia subito a lanciare dentate avvelenate ancor prima che entro in casa..."

    mi si attorcigliarono quasi le budella all'idea che davvero Kilian amava mi fratello... e chissà amava anche quel suo modo di fare nel ferirmi apertamente... ma mi feci forza... sentivo ancora la stretta salda e calma che mi aveva fatto Gabriel per infondermi fiducia... risposi a Manuel subito per fargli capire così che non ero più uno stupidotto ero cambiato nella mia lunga vita e proprio in quei giorni ero più forte perchè stavo cominciando a vedere altre prospettive felici... potevo esser felice di fianco a Gabriele...

    <il mio ritardo è stato giustificato da alcune cose...>

    guardai profondamente nei suoi occhi diabolici...

    <forse erano proprie le cose che stavi per fare sul tavolo...ma io non sono stato interrotto...>

    sorrisi dolcemente e lo sentivo....sentivo aumentare la rabbia di Manuel... ma il sorriso mi morì in volto quando scorsi da lontano Kilian ... bello come il sole... avrei voluto correre verso lui ed abbracciarlo forte per assicurarmi che lui.... il mio fratellone non gli avesse fatto niente di male... ma non potevo... mi salutò con distacco, forse era ferito ancora dal mio modo di fare del falò...forse non sentivo più quell'astio verso di lui come allora perchè nel mio core stava facendo capolino il mio angelo... mi voltai brevemente verso di lui e gli feci un grande sorriso sfiorandogli la spalla... per fargli capire che era tutto ok, la vista di Kilian non mi aveva turbato più di tanto...era il mio passato ormai... ritornai a guardare il vampiro dicendogli...

    <ciao Kili...>

    mi tremava la voce... volevo bene con tutto me stesso quel succhisangue buono anche se faceva tante volte il duro ed il vampiro cattivo...

    <sono felicissimo di vederti...>

    dissi verso mio fratello prendendo Gabriele per mano...

    <grazie Manu per l'invito che CI HAI FATTO sarà bello passare le feste di fine anno con voi...>

    parlai parlando al plurale... io e Gabriele ora ci muovevamo in due doveva farsi una ragione... se stava giocando sporco avrebbe avuto pane per i suoi denti... avanzai con Gabriele mano nella mano... notai gli occhi impietriti di Manu sulle nostre mani, ma anche Kilian le guardava ... ora ci trovavamo al centro della stanza... stacca la mano del mio biondo preferito e feci una cosa che forse non andava fatta ma volevo cercava un contatto con Kili... lo abbracciai velocemente stringendolo e baciandolo sulla guance in segno di saluto... quel saluto comunque mi provocò tante sensazioni...ed emozioni... rividi in pochi secondi tutte le emozioni che avevamo passato io e lui a casa mia ed in spiaggia quando lo soccorsi dalla furia di Raphael... lo guardai negli occhi senza dirgli niente mi luccicavano gli occhi... si lo volevo bene ma capii che era solo bene... quello di più forte lo provavo per il mio Gabriele... e pensai...

    "ti libererò da mio fratello Kili... tu sei buono, devi cambiare vita..."

    2ooSqiR
     
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