Nascondiglio di Manuel

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    :Gabriel.png:

    Venne Manuel ad aprirci la porta, appariva molto più calmo dall'ultima volta che lo avevo visto sulla spiaggia.. i lineamenti del suo viso non più collerici e rabbiosi, ma distesi e questo giovava molto alla sua bellezza notevole come quella di Matteo.

    < Ciao Manuel. > lo salutai cordiale.

    Ci accolse con un grande sorriso che tardò ad arrivare.. i suoi occhi non sorridevano. Provocò subito il fratello informandoci delle cose che stava per fare sul tavolo con il suo ragazzo... . perchè eravamo in ritardo.

    " Sperava di ingelosire Matteo?? "

    ..Matteo però non lasciò trapelare alcun sentimento e lo rispose per le rime.. . inoltre chiese se mi sarei fermato anche io.. e ne aveva tutti i motivi nel chiederlo, era casa sua.

    < Spero che non hai nulla in contrario se resto.. . > e lo guardai in viso.

    " Matteo non entra senza di me, a costo di issarlo sulle spalle lo riporterò al bungalow dove è al sicuro.. ."

    < Mi chiamo Gabriel, non ci siamo ancora presentati anche se conosco già il tuo nome.. .>

    Mi presentai con il mio nome perchè essere additato come angelo non mi piaceva. Suonava molto discriminante ed io volevo essere normale.

    Manuel chiamò il suo ragazzo e si fece da parte per liberare la visuale dentro la casa e permetterci di vederlo. Il cuore iniziò a battere più veloce..quello era l'uomo che avevo quasi ucciso ed il vampiro di cui Matteo se n'era innamorato, ma sfiorandomi la spalla e sorridendomi Matteo mi fece capire che non era turbato alla sua vista.

    Ripresi a respirare.. non mi ero reso conto che in quegli istanti avevo smesso di farlo.

    Kilian ci raggiunse alla porta.. rivederlo mi procurava molta angoscia.. mi ricordava che non potevo permettermi di giudicare il fratello di Matteo.. perchè proprio io la sera prima ero stato più bestia che uomo.

    " Sono un animale che và domato ed al più presto... ."

    Gli occhi di Kilian si posarono dolci su Matteo ed ostili quando guardò me. Lui non mi avrebbe mai perdonato i suoi occhi questo mi dissero, ed io mi vergognavo di essere un uomo capace di simili azioni. Distolsi subito gli occhi dai suoi ..che erano accusatori.

    Matteo lo salutò con voce tremante.. provava ancora dei sentimenti per il vampiro, ma sperai che fosse solo affetto e non amore.

    ..ma poi mi prese la mano ed entrammo in casa, Kilian e Manuel avevano gli occhi incollati sulle nostre mani unite. Ci fermammo nel centro della stanza, si separò da me e strinse in un abbraccio il vampiro baciandolo sulle guance.

    I morsi della gelosia presero ad azzannarmi lo stomaco, ma distolsi gli occhi per evitare di guardarli ed incrociai quelli di Manuel.

    " Comprendo la tua rabbia, ma agire con la violenza è sbagliato.. ."


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    :Manuel.png:

    mio fratello aveva tirato fuori le palle?... si sentiva forte con quell'uccellaccio del malaugurio di fianco...

    "porca puttana... sta a vedere che sti due sono legati da qualche sentimenti profondo?.... DANNAZIONE!"

    il mio piano rischiava di saltare, il liquido che avei fatto bere a Matteo aveva coma liberazione proprio l'amore... i miei occhi si strinsero pieni di rabbia sulle mani dei due che entravano in casa... risposi all'angelo soltanto dicendogli

    <ciao Gabriel, puoi restare...>

    erano delle parole secche, senza tono, glaciali... Matty se lo tirò in casa senza che io dicessi di poter entrare... ed andò incontro al mio Kilian abbracciandolo e baciandolo sulle guance...

    "PORCO!" pensai pieno di disprezzo ... "sei proprio un porco sfacciato Matty ma stasera ti metterò a riposo per un pò! per qualche secolo..."

    Gabriel mi guardò negli occhi anche lui era quasi adirato mangiato dalla gelosia... quei due erano legati da un sentimentie Gabriel forse ne era già pieno fino al collo... era cotto... lo stesso però non potevo dire bene di Mat... ricambiai così lo sguardo all'angelo, magari poteva tornarmi utile in futuro, se io volevo accanto a me Kilian lui voleva accanto a se Matteo quindi potevamo essere alleati per tenere quei due distanti....

    "PER SEMPRE!"

    decisi di interrompere l'atmosfera dei ricordi tra i due con quell'abbraccio riportando l'attenzione verso di me...

    <ragazzi! ragazzi su basta che ste pagliacciate di saluti tra fratelli ed...AMICI...>

    guardai il mio ragazzo negli occhi... gli feci capire che non doveva ricambiare le attenzioni di Matteo ero geloso cazzo... non doveva guardarlo neanche negli occhi...semmai lo avesse fatto in quei minuti...

    <mettiamoci a tavola... aspettiamo il nuovo anno mangiando qualcosa assieme speriamo che il 2014, ci porterà... tante belle novità positive...>

    vado a prendere i primi piatti in cucina...

    una volta entrato nel piccolo cucinotto strinsi i pugni per la rabbia... dovevo restare calmo...

    "Maledizione... la gelosia mi logora... devo restare calmo e portare tutto il mio piano a termine..."

    inspirai una grande dose di aria e mi preparai per affrontare dinuovo i tre che avevo lasciato di là...

     
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    Matteo era felice di vedermi, sia dall'espressione dei suoi occhi e sia dal tono della sua voce mi fecero capire che lo sentiva veramente.

    " Matteo non mi odia... ."

    Ero felice che avesse messo da parte l'astio nei miei confronti, provavo dell'affetto sincero verso di lui e volevo che facesse parte della mia vita insieme a Manuel..anche se il pranzo non era partito col piede giusto visto che i due si erano già punzecchiati a vicenda.

    Matteo e Gabriel avanzarono in casa mano nella mano, i miei occhi fissi sulle loro mani intrecciate. Era evidente che formavano una coppia come avevo supposto alcune ore prima. Ero fortemente contrariato per quell'unione di dubbia natura.

    " Un amico non si tiene per mano, ma il proprio ragazzo si.. ."

    Amareggiato nel vederli muoversi insieme le mie labbra tese in una linea dura, lanciai occhiate furtive a Manuel che ribolliva di rabbia, anche lui non approvava il ragazzo di suo fratello.

    "..e come dargli torto??? gli angeli sono nemici naturali dei demoni, cosa cazzo gli è saltato in mente a Matteo di legarsi a quello schifoso pennuto??!! "

    Ma provai a darmi un contegno per rendere il mio viso una maschera imperscrutabile, non volevo che il mio amore fraintendesse le mie reazioni, in particolar modo se riguardavano suo fratello visti i nostri precedenti.

    I miei buoni propositi però fallirono, non appena Matteo mi strinse in un abbraccio baciandomi sulle guance..era la sua spontaneità a guidarlo nelle sue azioni.

    Restare passivo mi fu impossibile e ricambiai la stretta circondandogli le spalle con un braccio..

    Non era la prima volta che lo stringevo a me, e nel sentirlo di nuovo cosi vicino tornai con la mente a quel giorno in cui le nostre labbra si unirono in un bacio.

    " Cazzo! ... mi renderai la vita difficile Matteo se fai cosi.. ."

    Incrociai i suoi occhi per un lungo istante, anche se avevamo convissuto insieme nella sua casa per un brevissimo periodo, l'intensità degli eventi che avevamo affrontato ci aveva portato a condividere tante cose e tante emozioni.

    Quell'abbraccio durò un attimo, Manuel ci divise subito, spostando l'attenzione su di lui.. dovevamo finirla con i saluti tra fratelli ed amici, usando un tono di voce particolare nel pronunciare la parola amici.

    Sentivo gli occhi di Manuel addosso cosi mi voltai ad incrociare i suoi occhi e ci misi poco a capire che non era affatto contento di me. Si era ingelosito ed i suoi occhi mi lanciarono un avvertimento, ormai avevo imparato a capirlo dalla sola espressione dei suoi occhi .. per ore ero rimasto incantato ad osservare i suoi lineamenti perfetti.

    Non voleva che avessi alcun tipo di contatto con suo fratello, e questo mi ferì perchè era un ulteriore conferma che non si fidava più di me.
    Mi allontanai di alcuni passi da Matteo dopo che Manuel li invitò a prendere posto a tavola.

    Speriamo che il 2014, ci porterà... tante belle novità positive...

    Avevo un solo desiderio da esprimere la notte di San Silvestro, guardai Manuel dirigersi in cucina... . magari avrei potuto provare a realizzarlo.. .

    < Prendete pure posto a tavola... .> mi rivolsi a Gabriel e Matteo.

    Ero in pensiero per Manuel, non ero il tipo di uomo che godeva nel far ingelosire il proprio ragazzo.

    " Ha bisogno di me... . deve capire che non deve sentirsi minacciato da nessuno. "

    Gestire i due fratelli contemporaneamente era cosa assai difficile, erano diversi e nel far piacere ad uno potevi rischiare di ferire l'altro.

    < Vado ad aiutare Manuel in cucina con le portate, non vi dispiace se vi lascio da soli per alcuni minuti.. .?! >

    Guardai l'angelo che aveva indosso la giacca mentre Matteo indossava solo un caldo maglione scuro.

    < Puoi dare a me la tua giacca, Gabriel, starai più comodo... .>

    Era una forma di cortesia per Matteo e non per l'angelo.

    ..aspettai che mi consegnasse la sua giacca sorpreso per la mia premura e raggiunsi il mio amore in cucina, dopo aver sistemato la giacca dell'angelo.

    Nel vederlo solo in quella stanza ci avevo visto giusto, era turbato, nervoso e incazzato.

    Mi avvicinai dietro di lui in silenzio e gli circondai la vita con le braccia, stringendolo forte. Il suo corpo era un fascio di nervi tesi.

    " Abbandonati a me amore... ."

    ...e lo baciai sulla tempia respirando il suo profumo intenso.

    < Lascia che ti aiuti... .sono qui per te. >
     
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    l'abbraccio ricambiato di Kilian fu come assoporare del dolce miele per me, miele che cerco di sanare in parte la ferita al cuore che mi aveva inferto il vampiro con il suo comportamento al falò... lo guardai attentamente negli occhi sapevo che certamente stava pensando ad alcune cose che pensavo anche io, lo captavo ma doveva controllarsi, non potevamo mai essere degli amici liberi.... ci sarebbe stato semrpe Manuel... mi intristii a guardarlo sgattoiolare via dietro mio fratello che astutamente ci interruppe andando in cucina dicendoci di accomodarci a tavola... Kilian non mi rivolse neanche una parola , niente di niente... disse soltanto in modo ospitale di accomodarci mentre lui andava ad aiutare Manuel... sstrabuzzai gli occhi... guardadogli la schiena...

    "è completamente soggiogato da lui?" ... mi voltai verso Gabriele ed inaspettatamente vidi un pò di ombra sul suo viso... forse era stato il mio salutato troppo invadente con Kili... cercai di rassicurarlo... andandogli vicino gli presi il volto nelle mani e lo obbligai a guardarmi...

    <gabriele... voglio bene a Kilian... ma solo del bene, capisci?>

    lo strinsi forte a me in un abbraccio che non sembrò mai finire e mentre restavamo abbracciai gli sussurravo...

    <voglio costruire la mia vita con te Gabriel e con nessuno altro se me lo permetterai...>

    gli accarezzavo la sua schiena perfetta che si sentiva perfettamente anche nonostante gli abiti... immersi il volto nel suo collo ispirando il suo profumo con il naso... era una sensazione favolosa... ormai i nostri poteri quando ci toccavamo non esplodevano più in strani luci o altro ma ci avvisavano solo dentro i nostri corpi che eravamo due anime gemelle... anime gemelle diverse come il polo nord ed il polo sud... angeli e demoni... ma eravamo anime gemelle... gli diedi poi un dolce bacio facendo scorrere la lingua sul suo collo teso e muscoloso, iniziai a morderlo ed a leccarlo...
    Gabriele era il mio uomo, il mio ragazzo... la mia vita, il mio futuro felice...

     
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    Fu uno sguardo di intesa quello tra me e Manuel, forse era l'unica cosa che avevamo in comune.. la gelosia per gli uomini di cui eravamo innamorati.
    Lui fu pronto a reagire ed apprezzai il suo modo di attirare l'attenzione verso di sè, per separarli, senza utilizzare la violenza.

    " Forse davvero vuole provarci con suo fratello.. . magari questo è il massimo che riesce a fare.. ."

    Avevo notato la freddezza nel modo di accogliermi in casa sua e non mi aspettavo un'accoglienza diversa. Ero stato un vero mostro al falò ed era già tanto che mi avesse lasciato entrare senza opporsi. Ci invitò a prendere posto a tavola per poi ritirarsi in cucina.

    Kilian invece era un uomo molto strano, sembrava quasi assente come se avesse la testa da tutt'altra parte. In modo formale ci invitò a sederci e raggiunse il suo ragazzo. Prima di andare via mi chiese se volessi togliere la giacca. Lo guardai stupito per la dimostrazione di tanta cortesia.

    < Grazie Kilian, è gentile da parte tua... .>

    Mi sfilai la giacca e gliela consegnai, guardandolo poi andare via.

    " Sono tutti cosi criptici i vampiri??? "

    Non mi sentivo un ospite gradito, ma non mi importava.. .volevo stare accanto a Matteo ovunque lui avesse avuto piacere di portarmi.
    Forse poter stare da soli per alcuni minuti era proprio quello di cui avevo bisogno, stare in casa di suo fratello mi rendeva nervoso e ansioso ed anche un uomo insicuro, dopo che lo avevo visto abbracciato a Kilian.

    " E' stato come una stretta al petto che ti impedisce di respirare... ."

    Quando ci trovammo soli nella stanza non ero sicuro se guardare Matteo negli occhi sarebbe stata una scelta saggia.

    " Come si fa a mascherare quello che si prova e si sente??? "

    Il mio timore era che anche lui come aveva fatto suo fratello riuscisse a capire il mio stato d'animo. Ed infatti quando si voltò verso di me... capì tutto!
    Mi venne vicino e obbligandomi a guardarlo negli occhi mi prese il viso tra le mani. Mi disse che voleva bene al vampiro e che non c'era altro tra loro.

    < Sono uno sciocco, in quegli istanti ho pensato che lui poteva allontanarti da me.. .>

    Mi ritrovai stretto tra le sue braccia ed io mi strinsi al suo corpo spinto dai forti sentimenti che mi legavano a lui.. se solo fosse stato in mio potere dal suo abbraccio non mi sarei mai allontanato.
    Mi sussurrò che voleva costruire una vita con me, al suono di quelle parole mi sciolsi completamente.. il turbamento, l'ansia e tutti quei sentimenti negativi volarono via, lasciando che il mio cuore battesse frenetico nel petto.

    < Lo desidero con tutto me stesso Matteo... .> gli risposi ad un centimetro dalle sue labbra.

    Le sue mani scivolarono lungo la mia schiena ed il suo viso immerso nel mio collo..posò un dolce bacio sulla mia pelle tesa e nel momento in cui fece scorrere la sua lingua per poi affondare delicatamente i denti fui attraversato da brividi intensi. Mi strappò un gemito che lasciò il mio corpo ardente di desiderio per lui.

    " Issarlo sulle mie spalle e riportarlo al bungalow non era una cattiva idea... ."

    < ...desidero anche te... .> lo strinsi ancora più forte tra le mie braccia mentre un legame soprannaturale legava le nostre anime e fondeva i nostri poteri.

    Lo baciai con passione sulle labbra ed assaporai la sua dolce bocca come se fosse il nettare più pregiato. Essere una angelo non toglieva il fatto che ero innanzitutto un uomo e non un santo.. la voglia di stare con lui era tanta.

    Mi staccai appena e gli sussurrai

    < Sei tutto ciò che ho e che voglio... . insieme costruiremo qualcosa di meraviglioso... .>

    Presi la sua mano nella mia e gli sorrisi dolcemente... .

    < Meglio se prendiamo posto a tavola ... .>

    e lo condussi accanto ad una bella tavola apparecchiata senza lasciare mai la sua mano.. . non l'avrei mai lasciato, amavo Matteo, un demone con il cuore di un angelo.
     
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    :Manuel.png:

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    Passarono dei minuti interminabili, ero incazzato nero, non so quanto tempo restai nel cucinotto guardando Kilian che mi aveva raggiunto nella sua straordinaria bellezza di quella sera per confortarmi, voleva aiutarmi... gli feci un sorriso tirato dal nervosismo e gli dissi

    <non preoccuparti per me... mi preoccupa invece il rapporto che c'è tra te e mio fratello... c'è una strana luce nei vostri occhi quando vi guardate e non posso far finta di niente sono geloso cazzo!!>

    il mio piccolo sfogo era partito con l'intenzione di essere calmo ma finì con un imprecazione di gelosia ceca, la gelosia era il mio punto debole pensai mentre mi allontanai subito dal mio amore con alcuni piatti di aperitivi da portare in tavola... Kilian rimase lì da solo, sentivo che l'avevo lasciato di stucco come sentivo però che in parte avrebbe capito, non era la prima volta che conosceva così da vicino la mia gelosia... ero arrabbiato per il rapporto che avevano costruito quando per tutti ero bello e morto, mi rendevo conto che non sarebbe stato facile ingoiare quel rospo per me gigantesco...

    "speriamo che un giorno mi passerà, magari con Matty fuori gioco..." ...

    Quando rientrai in stanza dai due piccioni si stavano sedendo a tavola... sentivo una carica sessuale tra quei due molto alta... interruppi i loro pensieri mettendo sul tavolo gli aperitivi...

    <ragazzi prego...rilassatevi>

    guardai mio fratello con uno sguardo da puro assassino...

    <prendete qualche stuzzichino, sembra che stiamo da un'eternità in casa ed ancora non abbiamo mangiato nulla... intanto vi verso un pò di champagne...> e dicendo questo mi accostai vicino ad un angolino dove c'erano tutti i liquori presi tre calici e versai lo champagne in tre calici, nel quarto versai il mio prelibato sangue per Kilian, approfittando del momento in cui ero da solo mentre i due erano indaffarati ad assaggiare gli aperitivi con l'assenza che cadeva a pennello di Kilian presi la boccettina preziosa e la versai in un calice... nessuno mi aveva visto... sorrisi sfidando il destino...

    "Non ti voglio morto fratello caro ma devi uscire di scena... e ti farò uscire di scena in gran stile...come solo i silvestri sanno fare..." mi girai e mi avviai verso il tavolo... Kilian ancora non era rientrato...

    "forse sono stato troppo stronzo a lasciarlo da solo lì?" ... pensavo... così lo chiamai...



    "Kilian? Amo' vieni che brindiamo alla serata..." poggiai il vassoio con i calici sul tavolo... quello con il sangue lo misi accanto al posto del mio amato... quello prezioso a Matty l'altro all'angioletto ed un altro lo rimasi per me... guardai l'angelo poi negli occhi.... volevo punzecchiarlo... mi sedetti...

    <spero che gli angioletti possono bere qualcosa di alcolico... o mi crolli al primo calice?> gli feci un gran sorriso... era un sorriso carico di odio... odio verso chi mi ostacolava nella mia vita...

     
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    Era terribilmente incazzato, le emozioni che percepivo da Manuel erano intense, vibranti quasi rischiavo di venirne percosso dalla loro potenza. Stavo male nel sapere che ero io la causa del suo nervosismo.

    "Come cazzo avrei potuto evitarlo? .. . Matteo non merita che io continui a comportarmi da stronzo con lui.. .non ci riesco e non voglio farlo."

    Mi sorrise appena, vedevo quanto sforzo gli costasse accettare e rendersi conto con i propri occhi cosa io e suo fratello avevamo costruito insieme quando entrambi lo sapevamo morto. Avrei voluto evitare che ci vedesse insieme ma doveva capire che poteva continuare a fidarsi di me, il mio cuore non aveva mai, neanche per un istante, smesso di amarlo.

    Credevo che si sarebbe tenuto tutto dentro, e di certo non sarei stato io a girare il coltello nella piaga, ma me lo disse. Cercò di essere calmo ma finì nel confessare la sua gelosia, vedeva chiaramente cosa si celava dietro i nostri occhi.

    Smisi di respirare, restai bloccato e non riuscii a dirgli nulla perchè lasciò la cucina rapidamente portando con sè gli stuzzichini da servire a tavola.

    "Avrei dovuto fermarlo? ... .e per cosa, mentirgli? dirgli cazzate su cazzate negando l'evidenza?? No non potevo fare questo al mio amore.. ."

    Manuel non era uno stupido, parlargli ora ed in quel momento non avrei fatto altro che peggiorare le cose. Non mi stupii di quello sfogo, sapevo che era geloso. Ricordavo ancora come aggredì la povera Zulejka nel vederci insieme sulla spiaggia.

    Restai in cucina, dovevo fare qualcosa.. . non potevo lasciare che le cose sfuggissero di mano. Sapevo quanto fosse pericoloso in quello stato, la gelosia l'avrebbe trasformata in odio, rabbia ed infine furia. Non mi sarei preoccupato se il destinatario di quei sentimenti fosse stato qualcun altro e non suo fratello. Amavo il suo essere letale, amavo ogni impercettibile sfumatura del suo carattere, ma dopo aver udite le sue parole ne ebbi paura.

    "Non lo dimenticherà mai. Non mi ha realmente perdonato."

    Feci scorrere le mani velocemente nei capelli frustrato, impotente e colpevole.

    < Stupide. Stupide. Che cazzo hai fatto?? Fait chier Kilian!!!!.. .> imprecai facendo fatica a pensare in italiano.

    I minuti che trascorsi da solo in cucina parvero giorni. Il tempo sembrava essersi fermato, sentivo le loro voci dall'altra stanza, non si stavano ammazzando, forse non era ancora andato tutto a puttane. Non potevo porre rimedio a quello che era successo tra me e suo fratello, ma qualcosa potevo farla ancora, per Manuel e per Matteo.

    "Devo ignorarlo, è l'unica soluzione. Meglio spezzargli il cuore che saperlo morto. Deve avere anche lui la possibilità di essere amato.. .e quell'angelo pare venerarlo con gli occhi.. ."

    Fui scosso dal tormento dei miei pensieri non appena udii Manuel chiamarmi.

    "Da quanto sono rimasto qui dentro??"

    Mi ricomposi, cancellando ogni traccia del turbamento dal mio volto... . secoli di finzione mi avevano reso abile nel nascondere agli altri i miei pensieri... .

    "Agli altri ma ... .davanti a lui crolla ogni mia difesa.. ."

    Uscii dalla cucina per raggiungerli, evitai di guardarli mi sentivo troppo esposto. Presi posto accanto al mio amore, dove sul tavolo era posato un calice di sangue.

    Lo guardai complice e in modo molto intimo. Non c'era bisogno che provassi quel sangue per sapere che era il suo.. . avrei riconosciuto quel profumo inebriante tra milioni di tanti altri.

    < Stavo per perdermi il brindisi. C'est pas possible!> dissi in tono contrariato.

    Presi il calice e continuai < Spetta a te amore, sei il padrone di casa.. .>

    Evitai di incrociare gli occhi di Matteo, non volevo dare a Manuel una ragione in più per scoppiare come una bomba nucleare.. .devastante e mortale.

    NIR_(16)

    Edited by Iole88 - 15/2/2014, 22:17
     
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    Sei tutto ciò che ho e che voglio...

    le parole di Gabriel mi volavano nella testa, nel cuore e nello stomaco, sentivo ancora la pressione e la dolcezza del suo bacio che mi reclamava accanto a se... passarono diversi infiniti minuti in cui non riuscivo a staccare gli occhi dai suoi.... da quelle pozze azzurre che mi facevano sentire così bene quando mi guardavano... ero felice... ero felice perchè il mio "Angelo" aveva capito che nonostante ero legato a Kilian era lui però ad essere ora nel mio cuore...

    mi invitò poi a prendere posto a tavola, Kilian era andato quasi come un fulmine dietro mio fratello e ci misero un'eternità ad uscire... quando ci sedemmo io e Gabriele gli presi una mano e la strinsi alla mia sotto al tavola, ogni tanto lo guardavo e gli sorridevo dolcemente rimanendo estasiato dal suo viso guardandogli ogni minimo centrimetro di pelle di quella immagine fantastica e sensuale che aveva come volto... fui però interrotto da quello sguardo perso dall'arrivo di mio fratello... entrò a passo spedito offrendoci qualche aperitivo... erano davvero invitanti... bruschette piccole, tramezzini realizzati ad arte, ed altre mille cose dall'aspetto che invogliavano ad esser mangiate, quindi ne approfittai... non badando al fare come sempre autoritario e misterioso che aveva... addentai subito alcuni tramezzini...



    "sono squisiti... strano, Manuel non è mai stato un bravo cuoco..."

    ne mangiai diversi mentre con l'altra mano stringevo quella di Gabriel facendogli anche alcune carezze... il mio caro fratello spietato dopo esser allontanato in fondo alla stanza per prendere alcuni flute strani di champagne ritornò offrendoci un brindisi... provocando il mio caro Angelo... aveva gli occhi di chi voleva fare a botte... in più nella coppa riservata a Kilian sentivo odore di sangue... lasciai la mano ad Angelo e per cercare di calmarlo perchè di certo si stava agitando si accarezzai e gli strinsi la coscia che era più vicino a me... la tensione salì ancor di più quando rientrò in stanza anche Kili che con il suo completo era stupendo quella sera... mi guardò di sfuggita, non mi degnava neanche di uno sguardo o di un sorriso da amico...

    "che stronzo..."

    pensavo mentre mangiavo un crostino al pomodoro

    "questo è il comportamento da tenere con un amico che ti ha salvato la pelle? sei uno stronzo Kili... se non era per me ora non stavi qui con lui... ma morto tra le braccia di Raphel..."

    il mio pensiero era solo un pensiero ma prima o poi ero intenzionato a dirglielo e magari proprio alla presenza del mio caro fratellino...

    "vogliono fare il brindisi..." decisi di intervenire...

    <grazie ... MANU...>

    dissi calcando la voce sul suo nome con cui lo chiamavo quando eravamo piccoli...

    <ma io non bevo champagne... mi tengo alla larga dagli alcolici... Kilian lo sa...>

    in quel momento lo guardai con rabbia e mi ritornò alla mente la serata in cui bevemmo camomilla... quella bellissima serata...

    <posso prendermi dell'acqua? >

    dicendo questo notai lo sguardo pietrificato di mio fratello in preda alla furia, cosa avevo mai detto? e per fortuna che avevo detto che Kilian lo sapeva bene che non bevevo alcolici proprio ipotizzando ad una brutta sua reazione... magari credeva che lo facevo apposta per provocarlo quando non era vero...

    "è un fuori di testa come sempre, non ci si può mai tirare indietro da quello che decide di fare... neanche decidere cosa una persona vuole bere..."

     
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    In quei lunghi istanti eravamo solo lui ed io seduti a tavola ad attendere l'arrivo del fratello e del compagno. Fosse stato per me sarebbero potuti restare rintanati in cucina per tutto il giorno. Dentro di me vi era una tempesta di emozioni scatenate dal bacio che poco prima avevo scambiato con Matteo. Il cuore balzò dal petto quando cercò la mia mano sotto al tavolo, mi guardava, mi sorrideva con quel sorriso bello come il Sole d'agosto, luminoso, caldo e avvolgente. Non riuscivo a smettere di arrossire, ogni qual volta incrociavo i suoi occhi azzurri, per ogni dolce sorriso che mi dedicava. Matteo mi era entrato fin dentro l'anima, quante cose avrei voluto rivelargli.. .tutto ciò che sentivo, tutti i sentimenti che avevo per lui, avrei voluto tramutarli in parole. Dire che ero cotto non sarebbe stato abbastanza.. .più che un uomo sembravo un ragazzino. eppure almeno trent'anni dovrei averli..

    "Comportati da uomo Gabriel." cercavo di ripeterlo a me stesso, Matteo ha bisogno di un uomo forte al suo fianco, non un angelo smemorato che sogna ad occhi aperti.

    La magia che si era creata ed i miei sogni si infransero non appena Manuel fece il suo ingresso in camera portando in tavola dei piatti stracolmi di aperitivi. Avevano un aspetto magnifico ed invitante, se lo si guardava negli occhi, si leggeva chiaramente odio e ostilità... . mi ricordava la strega cattiva nella favola di Biancaneve con le sue bellissime mele avvelenate.

    Detestavo vedere del marcio in ogni suo singolo gesto, deve avere una possibilità anche lui di riscattarsi. Ci invitò ad iniziare a mangiare per poi allontanarsi alle nostre spalle per servire lo champagne.

    Kilian non era ancora rientrato, Matteo invece prese alcuni tramezzini che notai essere di suo gradimento. Non mi tirai indietro neanche io mirando i crostini ai gamberetti.

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    "Buonissimi. Chi l'avrebbe mai detto che un uomo come lui sapesse cucinare cosi bene, lo vedevo più abile nell'ammazzare un uomo e non ai fornelli.."

    Le carezze della mano di Matteo era cosi rassicurante, doveva aver notato come ogni muscolo del mio corpo si era irrigidito non appena suo fratello era entrato. Cercai di spezzare la tensione parlando.

    < Ho un debole per i gamberetti. ..> sorrisi al mio bellissimo Matteo.

    Intanto Manuel si era appena avvicinato alla tavola portando quattro flute molto particolari, posandone uno a testa.

    < Manuel devo farti i complimenti .. .> stavo per continuare ma le parole mi morirono in gola quando vidi denso liquido scarlatto nel flute destinato al suo ragazzo.

    "Sangue.. mio dio.. ." restai scioccato, eppure Matteo mi aveva spiegato che i vampiri si nutrivano di sangue come nelle leggende.

    Quei poveri crostini ai gamberetti stavano per risalirmi in gola.. .portai una mano alla tempia ed abbassai gli occhi cercando di accettare questa realtà ed andare avanti.

    Ma delle antiche parole riecheggiarono nella mia mente.. ."Non mostrare alcuna debolezza davanti al nemico." avevo l'impressione di averle udite tante volte e ripetute io stesso, ma non riuscivo a comprendere appieno il significato.

    Poi lui si sedette e cercò di provocarmi "Spero che gli angioletti possono bere qualcosa di alcolico... o mi crolli al primo calice?", mi guardò negli occhi.. pura malvagità vi era in quello sguardo e in quel sorriso famelico da predatore.

    Qualcosa scattò in me, una freddezza e una calma che credevo non mi appartenesse.

    Ricambiai lo sguardo con eguale intensità.

    < Le tue aspettative non verranno deluse.. .Manuel.> sorrisi ad un angolo della bocca accettando la sua sfida e la sua provocazione.

    "Che sarà mai un pò di champagne, magari scopro di essere stato un alcolizzato nella mia vita precedente"

    Matteo lasciò la mia mano per posarla sulla coscia, dire che quel tocco mi fu d'aiuto non è abbastanza.. .coprii la sua mano con la mia, per rassicurarlo che stavo bene.

    Ci raggiunse anche il vampiro non guardò nessuno se non il suo Manuel, era molto intimo con lui, e da alcune frasi che disse scoprii che era francese. Non c'era nulla di male che fosse francese, ma che andasse in giro a sgozzare la povera gente in cerca di sangue quello si.. . è mostruoso.

    Mi voltai nella sua direzione, sembrava calmo e distante invitò il suo compagno a procedere nel brindisi, ma Matteo intervenne subito dicendo che non beveva alcolici e che Kilian ne era a conoscenza.

    " Vogliono metterlo in difficoltà?.. .che canaglie! "

    < Non sarai obbligato a bere se non vuoi, non devi.> guardai Matteo negli occhi per dirgli che non doveva cadere in abitudini che non aveva solo per compiacere suo fratello.

    < Vero Manuel? .. .non sarà un problema avere un pò di acqua a tavola. > lo scrutai negli occhi, era incazzato nero, forse vedeva il rifiuto del fratello come una provocazione.

    C'era tensione nella stanza intervenni subito.

    < Non vogliamo offendere la tua ospitalità, per rimediare all'inconveniente, vorrà dire che berrò anche lo champagne di Matteo, non è un problema per me.>

    Lo guardai dritto negli occhi, rispondendo al suo sguardo diabolico con uno dei sorrisi più incantevoli che un angelo potesse donargli.

    "Sono stanco dell'odio e della violenza.. .Manuel mi rende nervoso e quando sono nervoso sento il mostro venire in superficie, accarezzarmi sotto la pelle.. .."


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    "Cosa cazzo ha detto?" ...... le mie orecchie facevano finta di non capire...

    il mio viso dovette diventare di un colore orrido... Matteo non voleva bere lo champagne...

    <porca di quella troia...>

    sbraitai seduto sulla sedia... poi capiii di aver esagerato quando tutti gli occhi furono su di me anche quelli di Kilian che era entrato da poco per cercare di sostenermi anche se non lo avevo lasciato bene in cucina... cercai di camuffare quindi la mia rabbia, che aumentò a dismisura perchè quel lurido porco di mio fratello aveva voluto specificare che

    "Kilian lo sa che non bevo...."

    "ma va a farti fottere da questo lurido angelo psicopatico!!"

    i miei pensieri ribelli e arrabbiati mi stavano scuotendo come la camera magmatica di un vulcano in piena attività, sentivo il fuoco salirmi dalle viscere pronto ad esplodere...

    "cosa cazzo c'era davvero stato tra quei due? tra mio fratello ed il MIO KILIAN? cazzo è MIO!! ma io ti squaglio nell'acido fratello mio... .. . "

    mi alzai di scatto furioso anche se dovevo ammettere che l'angelo mi era piaciuto aveva reagito alla mia provocazione bevendo subito lo champagne ed ora si offriva di bere anche quello di Matteo...

    "Cazzo!! Ha le palle!! porca troia!"

    presi subito il calice di Matty lanciando un occhiolino all'angioletto...

    <no, no ragazzi, certo che siete belli forti voi... il diavolo e acqua santa siete? solo che però devo ancora capire chi è il diavolo tra voi due...>

    cercai di ridere anche se mi riuscì una risata stentata la rabbia era tanta ma dovevo cercare di buttarla sul ridere per camuffare quello che stavo provando in quel momento... mi rivolsi poi a mio fratello...

    <non preoccuparti fratellino, ti porto subito dell'acqua al posto di questo...>

    mostri il calice di champagne... andai subito di nuovo in cucina... non guardai il mio Kilian, sapevo che si stava domandando tante cose sul mio comportamento di quella serata ma ....

    "Deve darmi e deve dirmi tutti i particolari della sua esperienza con mio fratello cazzo!!"

    la gelosia e la rabbia mi stavano divorando...

    "ho sbagliato ad invitare mio fratello qui..."

    ma ora non dovevo pensare a questo... dovevi pensare ad una soluzione per quell'impiccio... Matteo dovevo bere quello che c'era nello champagne.... velocemente presi un grande bicchiere e versai all'interno tutto lo champagne, il bicchiere era bello grande e restava ancora spazio... aggiunsi tanta acqua fino all'orlo e mi diressi dai tre ragazzi ...

    quando rientrai diedi il bicchiere a Matty, che mi guardava furioso...

    "meglio non guardare direttamente negli occhi l'angelo psicopatico se no mi fulmina..."

    ed ancora di più non riuscii a guardare Kilian, volevo fargli capire che quello che c'era stato tra lui e mio fratello era molto difficile da poter mandare giù... era più forte di me... mi sedetti alla sedia... e guardavo ansioso con la coda dell'occhio il bicchiere tra le mani di Matteo aspettando il momento in cui avrei esultato...

     
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    Seduto a tavola seguivo il continuo scambio di battute tra il mio amore e gli altri due, restai in silenzio ad osservarli uno ad uno. Notavo che ogni tanto l'angelo lanciava occhiatacce disgustate ed incredule al mio prezioso flute di sangue.

    " Cosa cazzo credeva che campassi d'etere? "

    A malincuore iniziavo a rendermi conto che quella riunione fosse cosi sbagliata, i due fratelli non avrebbero mai abbassato l'ascia di guerra, mi ero solo illuso, totalmente. O meglio avevo distorto la realtà, pateticamente avevo fantasticato troppo e fuori dalla mia portata. Manuel aveva lasciato la cucina già incazzato ma mi sembrava troppo esagerato prendersela per il rifiuto del fratello di bere champagne. Mi sentii chiamato in causa quando Matteo dichiarò che ero a conoscenza che non bevesse alcolici.. . non poteva fare errore peggiore nel sottolineare che il nostro rapporto si era spinto oltre alla semplice conoscenza. Nel tempo trascorso insieme avevo appreso cosi tante cose di lui, addirittura trovandoci sullo stesso letto sapevo in che modo si abbandonava al sonno. Dettaglio che non avrei rivelato al mio ragazzo.. .mi avrebbe creduto che su quel letto nessun rapporto era stato mai consumato?. Vista la sua gelosia ci avrebbe fatto a pezzi tutti, compreso il sottoscritto.

    < Non ti sta provocando Manuel, dice la verità. Non beve alcolici di nessun tipo.> ruotai il flute di vetro nella mano, nemmeno la vista del sangue riusciva a farmi scaricare la tensione.

    Non mi era sembrato il caso di ricordarglielo prima del loro arrivo, era suo fratello cazzo, doveva pur saperlo.

    Camomilla, latte e succhi di frutta.. .il suo stile di vita era pacifico e molto umano, eravamo cosi diversi, ma non potevo negare che vivere sotto lo stesso tetto stava funzionando prima della separazione definitiva.

    " Gli ho detto che ho vissuto a casa di suo fratello? "

    Manuel imprecò per poi alzarsi di scatto dalla sedia. Non potei fare a meno di notare come i suoi occhi fossero gelidi, di quando spegni quell'interruttore che ti permettere di non sentire niente, quello sguardo lo conoscevo bene perchè con quegli occhi io uccidevo.

    " Amore non farlo.. ." strinsi le mani sui braccioli della sedia.

    Un vampiro può diventare tachicardico?.. .in quell'istante lo ero.. .il cuore batteva all'impazzata nel petto, fortuna che ero l'unico dei presenti ad avere un udito cosi sensibile, altrimenti si sarebbero girati tutti nella mia direzione. Disturbati da quel rumore incessante del mio battito cardiaco.

    Se prima in cucina avevo avuto l'impressione che le sue emozioni avevano il potere di percuotermi come mazzate, ora era cosi in collera che l'odio che percepivo da lui mi ustionava.. vuoi per quell'assurdo potere che aveva reso la mia vita un inferno e vuoi per quel filo invisibile ma esistente che mi legava a lui per mezzo del suo potente sangue.. .vedevo chiaramente come era sull'orlo di perdere le staffe.. .bastava quel poco che lo facesse scattare.

    Ed ero io il responsabile delle ferite che avevo inflitto all'uomo che amavo e della sorte del mio amico Matteo che si era preso cura di me in ogni modo possibile. Quella notte sulla spiaggia non avrei dovuto accettare il suo aiuto, avrei dovuto vedermela da solo con Raphael. A quest'ora non avrebbe suo fratello contro.

    " Quante possibilità c'erano che quella notte incontrassi proprio suo fratello?"

    Porca puttana!.

    L'angelo si offrì di bere lo champagne di Matteo, ma Manuel afferrò il flute e mutò totalmente.. .la buttò sul ridere, in modo stentato, ma era pur sempre un cambiamento. Si mostrò comprensivo con il fratello e lasciò la stanza per servigli un bicchiere d'acqua.

    Sospirai sonoramente, il peggio era passato. Era dura accettarlo ma avevo notato che da quando avevamo lasciato insieme la cucina non mi aveva degnato di uno sguardo, di un'occhiata.

    "Lui non mi vede o meglio non vuole vedermi"

    Approfittando nell'assenza di Manuel, mi rivolsi a suo fratello.

    < Non ho fatto altro che peggiorare il vostro rapporto, ma ti prego Matteo non ricordargli ciò che siamo stati. ..almeno tu aiutami a costruire qualcosa di buono da questo pranzo.>

    Abbassai lo sguardo puntando il flute che reggevo in mano, non volevo che vedesse nei miei occhi ciò che provavo realmente per lui. Matteo era più di un amico... .non lo amavo nel modo in cui amavo Manuel, ma mi sentivo legato a lui come se fosse mio fratello.

    Il mio amore tornò rapidamente in soggiorno con un grosso bicchiere riempito fino all'orlo, lo diede al fratello ed infine tornò al suo posto.

    Nel rientrare, nel sedersi, nel fare tutti quei gesti non aveva incrociato mai i miei occhi, lo avevo guardato passo passo.. .ma per lui era come se non ci fossi. Capivo chiaramente il messaggio che voleva mandarmi non riusciva ad accettare il rapporto che si era creato con suo fratello. Ed ora in quel freddo silenzio mi chiedevo se mai riuscisse a superarlo, se mai saremmo andati avanti.

    Guardai davanti a me, quel bicchiere stracolmo d'acqua nelle mani di Matteo, vedevo raffigurata la nostra relazione, cosi pieno che bastava un'altra goccia..una sola, per far traboccare tutto fuori..

    Se stessi lasciando il suo cuore piano piano, non sapevo dirlo. Ma aveva alzato un muro tra di noi, mi era accanto bastava che allungassi un braccio per toccarlo, per sentirlo.. ma non lo feci. Lui pensava ad altro. Il comportamento che aveva avuto mi lasciava mille interrogativi.

    Mi chiedevo se a fine serata avrei dovuto raccogliere i cocci della nostra relazione insieme a quelli del mio cuore.

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    Manuel era alle strette lo sentivo sarebbe scoppiata di lì a poco, il mio rifiuto verso il suo champagne lo aveva reso furibondo... ero sbigottito da tanta rabbia per un semplice rifiuto ma capii in un secondo che era furibondo anche perchè avevo sottolineato che tra me e Kilian c'era un rapporto un amicizia, almeno da parte mia lo era ancora, ma Kilian invece era soltanto un stronzo che non si faceva rispettare dal compagno

    "non potrà mai avere un amico... si sta chiudendo in una prigione con mio fratello come può essere che non lo capisce?"

    scuotevo leggermente la testa mentre Manu addirittura imprecò ad alta voce...

    "è un pazzo... come ho pensato di venire qui... aveva ragione Gabriele..."

    mentre pensavo a questo il mio angelo custode per il quale il mio cuore stava battendo sempre più forte mi difese a spada tratta... e non ebbe paura a dire davanti ai due che se non volevo non avrei bevuto... nonostante ero accigliato dal comportamento di mio fratello gli regalai uno dei più grandi sorrisi di quella sera , Gabriel era buono d'animo anche se dentro di lui nascondeva qualcosa di inquietante ma sapevo che anche quel qualcosa mi avrebbe sempre protetto, non mi avrebbe mai pugnalato alle spalle.... come aveva fatto invece un vampiro francese...

    <grazie... GABRIELE, grazie per capirmi...subito...>

    volevo rispondere a Manuel quando lui ancora una volta spruzzando veleno ovunque con quella bocca disse che non sapeva chi era il diavolo tra noi...

    "sta superando il limite... ORA BASTA!"

    stavo per alzarmi ma a passo svelto mi andò a prendere dell'acqua portandosi con se lo champagne... fu in quei pochi minuti che mi rivolsi a Kilian guardandolo dritto negli occhi sfuggenti e gli dissi a bassa voce...

    <è furibondo... come fai ad accettare una persona che ti lega il cuore in un modo ossessivo? ti porterà in una prigione virtuale Kilian, come fai ad andare avanti reprimendo il bene che vuoi alle persone ai suoi occhi?>

    lui non mi guardava...

    <guardami Kilian!>

    alzai un pò la voce...

    <lui non accetterà mai che ci vogliamo bene... da amici, non puoi avere amici? è assurdo!>

    dicendo questo ripresi la mano di Gabriel nella mia stringendolo forte... poi mi vibrò il cellulare era Raphael... aveva risposto al mio messaggio accennai un sorriso nel leggerlo, mi voleva bene... e di certo mi avrebbe aiutato con Gabriele... si rese disponibile ad aiutarmi... mi girai verso il mio angelo dalle ali nere e gli sussurrai all'orecchio avvicinandomi

    <il mio amico angelo mi ha mandato un sms... ti aiuterà... angelo mio...>

    l'odore irresistibile della sua pelle era così afrodisiaco che fu più forte di me... mi trovai così vicino al suo collo... gli diedi in bacio sul suo collo teso e pronto ad ascoltarmi... un bacio che mi regalò una energia incredibile... sapevo che Kili ci guardava ma altri occhi si unirono... Manuel era rientrato con un bicchiere ricolmo di acqua...



    "già è rientrato...Kilian non mi ha potuto rispondere... ma chissà forse non mi avrebbe mai risposto..."

    riprese posto anche mio fratello a tavola... c'era una gran tensione per cercare di intavolare un argomento nonostante volevo alzarmi e andar via, decisi di restare e continuare la presenza di Gabriel era vitale per me... guardai i due che ora mi sedevano di fronte...e dissi...

    <ditemi un pò... come vi siete conosciuti?>

    fu una domanda che forse li spiazzò... vidi qualche perplessità sopratutto negli occhi del mio caro e fetente fratellino... mentre aspettavo una risposta mi portai il bicchiere alla bocca, avevo una gran sete del resto avevo mangiato diversi tramezzini e non avevo bevuto... decisi di buttar giù l'acqua fresca in poche sorsate ma quando me la ritrovai in gola e nella bocca avvertii subito un gusto pungente e brioso... volevo sputarla...

    "cavolo ma dove? nel bicchiere?"

    sarebbe stata una scena schifosa... decisi di mandar giù quindi le prime sorsate che mi ritrovavo in bocca... una volta deglutito dissi ad alta voce...

    <ma cosa?...>

    guardai mio fratello...

    <che acqua è questa?>

    gli chiesi dubbioso... guardai il bicchiere... mi sentii in pochi istanti scosso e mi si annebbiò leggermente la vista... era un acqua saporita....

    "saporita?"

    pensavo... ma se fino ad un secondo fa mi aveva fatto schifo e la volevo sputare?... furono secondo confusi... ma fu più forte della mia volontà quel liquido mi chiedeva di esser bevuto... mandai giù quel che rimaneva nel bicchiere mentre l'istante di annebbiamento mi ritornò per poi svanire...

    "che strano..."

    pensai in modo confuso aspettando una risposta da mio fratello....

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    C'era tanta tensione e negatività in uno spazio cosi ristretto, Manuel era in uno stato di violenta eccitazione dovuta all'ira verso il fratello. Come si fa ad essere cosi prepotenti? In un impeto di furore imprecò, non riuscendo più a frenare le parole, mi sforzai di non ascoltarle. Si alzò dal suo posto afferrò il flute di champagne di Matteo in un repentino mutamento iniziò a scherzare facendomi l'occhiolino. Forse perchè mi ero offerto di bere al posto di suo fratello? ..

    "Per cosi poco?.. .farei di tutto per liberare Matteo da un impiccio"

    Il ragazzo stupendo che avevo al mio fianco mi regalò uno di quei sorrisi che ti fanno svolazzare le farfalle nello stomaco. Gli sfiorai il viso con le dita dolcemente, incurante che eravamo esposti agli occhi degli altri due.

    < .. . lo sai che sarò sempre dalla tua parte.>

    Mi sentii raggelare il sangue quando in una battuta disse che non riusciva a stabilire chi di noi due fosse il ... .diavolo. Un intenso e profondo sentimento di angoscia afflisse il mio animo tanto che strinsi la mano di Matteo sotto il tavolo in un gesto involontario ed istintivo.

    "Quell'appellativo deve significare qualcosa per me"

    Distorsi i lineamenti del viso per lo sforzo di ricordare ma c'era sempre quella nebbia perenne che offuscava ogni cosa. La mia vita era diventata un rompicapo, un cubo di Rubik che non riuscivo a ricomporre da solo, ma di una cosa era certo non volevo pronunciare quella parola ad alta voce.

    < Nessuno di noi due può essere paragonato minimamente a Lui. > lo guardai negli occhi pienamente convinto di ciò che dicevo.

    Uscì dalla stanza per procurare un pò d'acqua al fratello. Almeno aveva desistito, assurdo intestardirsi per un pò di champagne.

    Finalmente soli, si iniziò a respirare meglio, la rabbia di Manuel divorava l'ossigeno nella stanza. Non conoscevo i dettagli di quel profondo odio e rancore ma il fulcro di quella diatriba era la gelosia che provava per il suo compagno. Sulla spiaggia nonostante mi fossi allontanato da loro, avevo colto chiaramente che il mio Matteo e Kilian erano stati molto intimi.

    Il vampiro era di poche parole, faceva oscillare il sangue nel bicchiere incurante del suo ondeggiare. Un paio di occhiate gli avevo lanciato, la bile nel mio stomaco ondeggiava come quel liquido scarlatto.

    "Mio Dio perchè non la finisce?"

    Al contrario di Manuel da lui non percepivo istinti omicidi, ma tanta ansia, tensione e tristezza. Teneva gli occhi bassi, sfuggiva da Matteo. Lo osservavo per capire, era come indeciso se sbilanciarsi o meno.

    "Chissà cosa lo trattiene.. ."

    .. .ma poi si decise e chiese a Matteo di aiutarlo a ristabilire un equilibrio per una riuscita pacifica di questo pranzo. Non potevo essere più d'accordo con lui, più volte ero stato tentato di portarlo lontano da questa casa.
    Matteo invece vedeva chiara la situazione, conosceva bene il fratello e credo anche il vampiro. Gli disse delle parole molto dure, ma per il suo bene. Cercava di aprirgli gli occhi, di aiutarlo.. .
    Gli occhi del vampiro erano sfuggenti, ma poi li puntò in quelli dell'amico. Ebbi una stretta al cuore, per un istante aveva abbassato la maschera, c'era tanta sofferenza in quell'uomo.. .e tante parole messe a tacere.

    Fu più forte di me, mi intristii parecchio.

    < Sbagli a tenere tutto dentro, l'amore non è questo, ma reciproca fiducia. Parlagli, rischiate di soffrire entrambi.. .>

    Nel frattempo vidi Matteo indaffarato con il cellulare.. si avvicinò al mio orecchio sussurrando che il suo amico angelo aveva accettato di aiutarmi. Ero cosi felice che per un attimo la tensione scivolò fuori dal mio corpo. Il suo viso era cosi vicino al mio che bastava voltarmi per posare le labbra sulle sue. Posò un bacio sul mio collo che mi fece fremere in tutto il corpo. Chiusi gli occhi in pura estasi cercando di frenare l'impulso di voltarmi in cerca delle sue calde e morbide labbra.

    Purtroppo non eravamo soli gli occhi del vampiro erano su di noi ed in più era rientrato anche il fratello con in mano un bicchiere d'acqua bello pieno.

    Non ricevemmo risposta dal vampiro.. .e ne ero sicuro che se anche non fosse tornato il suo uomo non si sarebbe aperto con noi.

    Manuel mise il bicchiere nelle mani del fratello e ritornò al suo posto, non guardava nessuno in particolare era molto evasivo.
    Vidi come il suo vampiro che era al suo fianco, non aveva smesso di guardarlo da quando era entrato.

    "Possibile che non si accorge che ha bisogno di lui?"

    Matteo da buon interlocutore cercò di spezzare la tensione con una domanda, voleva sapere in come modo si erano conosciuti. Intanto bevve alcune sorsate d'acqua, notai una smorfia di disgusto per poi rivolgersi al fratello chiedendo informazioni sul tipo di acqua che gli aveva servito.

    "Che strana domanda.. ." guardai Matteo accigliato.

    Continuò a bere.. .fino all'ultima goccia. Stavo per fermarlo, ma non sapevo nemmeno io per quale ragione dovevo impedirgli di bere.

    "E' solo della semplice acqua.. ."

    Non aveva una bella cera, e per lunghi istanti smisi di respirare.

    < Matteo tutto bene? > gli accarezzai il braccio preoccupato.
     
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    "BINGO!!!"

    tutto era filato liscio... sapevo che Kilian e Matteo avevano scambiato qualche parola mentre ero in cucina avevo sentito i loro bisbigli, ma tra poco non avrebbero potuto più scambiare chiacchiere ed occhiate fugaci ... ero soddisfatto di me stesso con mio fratello Ko ero più sicuro che il mio parigino sarebe stato accanto a me per l'eternità ed avrei così avuto tutto il tempo per far fuori il bastardo del Bredisc e riprendere quello che avevo in mente dall'estate, tagliare le palle a quel bastardo una volta per tutte... dell'angelo poi... lo guardai attentamente.... poi ci avrei pensato, magari potevo incastrarlo in qualche modo e farlo lavorare per me tenendolo lontano dal corpo di mio fratello... poi...

    "poi, poi , poi.... basta! ora devo pensare prima a come gestire la situazione attuale..."

    aveva bevuto tutto di un fiato dopo le prime sorsate....

    "di sicuro si stava rendendo conto ai primi sorsi che qualcosa non andava se non era per l'effetto che faceva quel liquido non lo avrebbe bevuto... "

    dovevo cercare di tenere la calma ed essere freddo...

    <matty scusa! è frizzante, la volevi naturale?>

    cercai in tutti i modi di fare un espressione di sorpresa e di tristezza per avergli fatto bere dell'acqua frizzante anche se me la ridevo sotto ai baffi... l'angioletto era già in allarme ma una domanda mi era sfuggita mentre ero perso nei miei pensieri.... Matteo ci aveva chiesto dove ci eravamo incontrati io e Kilian... fui allora che riuscii a guardarlo... ero più calmo di pochi istanti prima, mio fratello stava per lasciarci finalmente... lo sguardo ke riservai al mio amore fu duro e carico di rabbia nonostante le cose stavano andando meglio...

    "se sono stati insieme non me lo direbbero mai..."

    era il chiodo fisso che avevo in testa... eppure Kilian mi disse che non lo aveva fatto , gli credevo ma... ma... la gelosia mi mangiava da dentro le viscere...

    schiacciai la schiena meglio sullo schienale della sedia, e sorseggiavo lo champagne... e decisi di rispondere... per prima io...

    <ci siamo conosciuti ad un falò...>

    guardai il bellissimo viso di Kilian che era deluso dal mio modo di fare di quella sera lo vedevo... ma mi avrebbe capito il mio cuore me lo diceva...

    sorrisi pensando al nostro primo incontro mentre mi toccai i miei gioielli tra le cosce che si indurivano pensando a quando sfilai il costume davanti a lui... poi la mente andò al nostro primo rapporto lì su quei scogli... facemmo l'amore in un modo rude ed unico....

    <sai Matty poi le cose andarono veloci molto veloci, facemmo l'amore subito su degli scogli con le stelle che ci guardavano... Kilian è un figo a letto ed io un porco... ma questo lo sai... puoi immaginarti bene quello che facemmo anche i giorni successivi...>

    ero un bartardo lo sapevo ma quando mi trovavo di fronte a Matteo davanti a Kilian perdevo la ragione... Matty mi guardò con degli occhi arrabbiati e delusi... stava per scoppiare...

     
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    Sedevo accanto al mio amore appena rientrato, non riuscivo a stare fermo nella stessa posizione, irrequieto continuavo a rigirarmi sulla sedia. Le viscere attorcigliate per la tensione, la maschera di vacuità che avevo portato sul volto fino adesso, stava per cadere a pezzi.

    " Non distrarti, devi essere pronto a reagire per separarli "

    Stavo sempre sul chi va la, Manuel sembrava più calmo ma bastava una lieve scintilla per farlo esplodere ed attaccare in modo letale.. .

    " Nessuno deve farsi male, spero che questa riunione si sciolga presto "

    .. ero stato il primo a volerla, ma ora capivo l'enorme puttanata di quel pensiero.

    Oltre a sentire la freddezza e la rabbia che il mio compagno aveva nei miei confronti, che mi faceva stare male.. .ora rimuginavo anche sulle parole di Matteo, riguardo a quel breve ma intenso scambio di battute.
    Non avevo avuto modo di risponderlo, Manuel era rientrato, ma lo stesso non l'avrei fatto. Avevamo due modi differenti e opposti di vedere suo fratello, compresa anche la nostra relazione.
    Potevo apparire ai suoi occhi come un uomo senza palle, non avrebbe capito. Chiamava prigione il suo amore, ma non lo era, la prigionia l'avevo già vissuta e in quegli anni avevo toccato il fondo. Il non essere padrone di se stessi, vivere costantemente la giornata con ansia e paura, essere costretto a fare cose ripugnanti, temere l'arrivo della notte sapendo che verrai consegnato in chissà quali mani, ancora una volta. Provavo per quella fase della mia vita rabbia e vergogna, era stato tutto cosi umiliante che non avrei condiviso quelle cose con nessuno, neanche con Manuel.
    ..ed ora mi chiedevo, davvero volevo "un rapporto ossessivo", come Matteo l'aveva chiamato? era questo ciò che cercavo?

    " Si, ho bisogno del suo amore "

    Quando ero abbracciato a lui, chiudevo gli occhi e mi abbandonavo totalmente, come non avevo mai fatto. Non era stata solo la sua avvenente bellezza ad avermi rubato il cuore, lui teneva lontani gli incubi, era il sapermi suo ed il suo amore a scacciare ogni mia paura. Mi sentivo amato e gli appartenevo in modo esclusivo. Avevo piena fiducia in lui, non mi avrebbe mai pugnalato alle spalle. Matteo aveva esagerato nell'usare quelle parole, Manuel era geloso di un qualcosa che c'era stato tra noi due, non che eravamo amici, non era uno psicopatico.. non mi teneva in catene.

    Tornai al presente per l'arrivo di una domanda inaspettata di Matteo, ci chiese del nostro primo incontro. Indimenticabile per me.
    Lo guardai per alcuni istanti sorseggiare l'acqua, contrasse i muscoli del viso per il disgusto.. .e chiese al fratello spiegazioni. Mi voltai verso Manuel sembrava sorpreso e triste per avergli portato dell'acqua frizzante, ma non la bevevo doveva averlo fatto apposta sapendo che al fratello non piaceva.
    Il mio amore incrociò finalmente i miei occhi, non c'era alcuna traccia di amore e passione, fu uno sguardo duro e carico di tanta rabbia. Doveva esserci molto di più per tenermi cosi a distanza, quell'unico bacio me lo aveva perdonato.. . e mi ero allontanato da suo fratello per non esporlo al pericolo. Si doveva tornare sull'argomento.. .dovevo rassicurarlo e scacciare via ogni suo dubbio, cosi non potevamo andare avanti.

    Stavo per rispondere alla domanda, ma c'era qualcosa di strano in Matteo.. .gli occhi erano ritornati su di lui, aveva svuotato completamente il bicchiere. Era diventato pallido, quasi come quando noi vampiri siamo debilitati per la carenza di sangue. Sarà esasperato da questa riunione, Manuel lo punzecchia in continuazione.

    Ci siamo conosciuti ad un falò rispose per primo Manuel.

    Sorseggiai il sangue contenuto nel flute, quella domanda innescava cosi tanti ricordi.

    < Ricordo che si era circondato da tante belle ragazze, ma avevo occhi solo per lui. Non avevo perso occasione per provocarlo su ogni cosa, volevo la sua attenzione .. >

    Sorrisi al pensiero di come quella serata magica mi aveva cambiato la vita. Era stato l'inizio di un sogno.. .

    < Mi sfidasti di venire a cercarti.. .lo ricordo bene.. .>

    " ricordo bene in che modo lo facesti... . liberandoti del costume mi invitasti a inseguirti.. .ebbi per la prima volta la magnifica visione del tuo corpo mozzafiato "

    Manuel ed io ci guardammo per una seconda volta.. .ero deluso del suo comportamento, ma non riuscii a nascondergli di come il ricordo di quella notte fantastica mi incendiava di desiderio. Lo vidi portare una mano tra le cosce... .

    " Sta pensando anche lui quando facemmo per la prima volta l'amore su quegli scogli. ."

    In altre circostanze avrei sostituito la sua mano con la mia, la voglia che avevo di lui non mi lasciava mai per un singolo istante, ma dovevo contenermi.. .

    Mi fermai li, continuare nei dettagli non era il caso.. .ma Manuel non lo fece. Raccontò al fratello di come facemmo l'amore su quella scogliera circondata dal mare, di come la Luna illuminava pallidamente i nostri corpi nudi e le stelle fossero le nostre uniche spettatrici.

    Stava esagerando.. .gli posai una mano su un braccio per farlo voltare.

    < Manuel non serve entrare nei particolari.. .a loro due non interessano ..> mormorai in disappunto.

    Sentii l'angelo preoccupato nel vedere Matteo sottotono.. .c'era qualcosa di strano in tutto questo, i demoni non hanno malori come gli umani.

    " Cosa cazzo sta succedendo? "

    Iniziai a preoccuparmi anche io, lo fissavo insistentemente.. .aspettando che facesse un qualunque cenno al suo ragazzo che era tutto ok. I suoi occhi erano carichi di rabbia e delusione per i commenti di Manuel, ma c'era dell'altro un malessere fisico appariva dai lineamenti del suo bellissimo viso.

    Non gli chiesi nulla, per non mettere in risalto agli occhi di Manuel questa debolezza, ne avrebbe approfittato per marciarci sopra, il mio amore sapeva essere un grande stronzo quando voleva.. .
     
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