Ristorante sulla spiaggia

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    :Iside.png:

    Rimasi soddisfatta dalla risposta di Clay, sembrava sapere il fatto suo e doversi sporcare le mani, magari di sangue, per lui non era un problema. Mi chiese a che ora sarebbe arrivato il container.

    < Domani sera, attorno alle 22. A quell'ora il porto è pressoché deserto, a parte quelli che ci lavorano, così possono scaricare i preziosi lontano da occhi indiscreti.>

    risposi sorseggiando il vino. Notai con la coda dell'occhio che la cameriera tornò al tavolo dove l'uomo era rimasto da solo e dopo uno scambio di battute lui si alzò e la seguì. Alzai gli occhi al cielo, scuotendo la testa. A quanto pareva i piccioncini avevano trovato come far passare il tempo nell'attesa che gli fosse servita la cena!

    Guardai fuori dalle ampie vetrate. Il cielo si era rannuvolato e una tempesta si stava approssimando. Finii di mangiare e mi ripulii la bocca.

    jpg

    < Che ne dici di levare le tende? Volare nel bel mezzo di una tempesta non è piacevole, almeno per me, ma forse tu... ne sai qualcosa?>

    gli chiesi con un sorrisetto. Dopotutto mi aveva confessato di padroneggiare l'arte del fulmine.

    Mi alzai e andai a pagare, attendendo che Clay mi seguisse. Guardai con sufficienza tutti i clienti che non ci avevano abbandonato di un solo sguardo da quando eravamo entrati e che al mio sguardo abbassarono subito il loro.

    Idioti...

    Pensai con un sospiro. Una volta fuori dal locale mi fermai in un luogo appartato.

    < Torniamo nel mio attico, così posso darti il falso.>

    gli dissi prima di riprendere le sembianze del falco e spiccare il volo, sfrecciando nel cielo denso di nubi nere.

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  2. Shaogorath
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    :Clay.png:


    Il carico sarebbe arrivato verso le 22 del giorno seguente.

    Molto bene, avrò il favore delle tenebre

    Con l'oscurità dalla mia parte ero sicuro che non avrei fallito!
    Guardai il mare notando sopra di esso l'enorme tempesta che io stesso avevi scatenato e come se non bastasse era diventata più potente di prima.

    Magnifico... Di bene in meglio oserei dire ..

    Mandi gli occhi al cielo, solo io riuscivo a fare questi disastri! Sospirai, ormai avevo scatenato una tempesta a dir poco piena di di fulmini e non riuscivo nemmeno a controllarla! Si avvertì lo sciocco di un enorme fulmine nel cielo.

    Ohohoh!! Bello! Ci sarà uno spettacolo tra tuoni e fulmini questa notte

    Pensai con lo stesso entusiasmo che poteva avere un bambino quando vede per la prima volta i fuochi d'artificio.

    < Che ne dici di levare le tende? Volare nel bel mezzo di una tempesta non è piacevole, almeno per me, ma forse tu... ne sai qualcosa?>

    Mi voltai verso Iside che aveva appena parlato.
    Cercai di mascherare la risata che mi stava salendo dal petto.

    <nooo.. Cosa te lo fa pensare?>

    Chiesi con finto sguardo innocente. Non riuscii a rimanere serio a lungo.

    < si è colpa mia se una tempesta enorme sta per abbattersi a Littoria >

    Feci una pausa svuotando il calice che fino a poco prima conteneva del vino rosso.

    < Questa notte ci sarà da divertirsi!>

    La donna difronte a me si alzò per andare a pagare. Mi stiracchisi sulla sedia allungando le ali più che potevo facendole arrivare sopra le teste di due cariatidi che mi guardavano come se fossi stato un mostro.

    Seguii Iside fuori dal locale dove si trasformò in falco senza aspettarmi, non che fosse un problema. Dopo aver sbattuto le ali un paio di volte spicca il volo a mia volta e, tutto nello stesso istante in cui arrivò il vento che portava con sé l'odore della pioggia oltre al rombo di un potente tuono.

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    :Michael.png:

    "Il tuo lupo ha voglia di giocare."

    quel pensiero mi fece ribollire il sangue nelle vene, non avevo mai trovato uno che mi tenesse testa come lui, da quando ci eravamo incontrati in quel night non avevamo mai avuto un freno, di questo passo non avevo idea di quello che avremmo potuto fare... e la cosa mi eccitava da morire.
    Mi disse che sarei stato io a guardarla e si allontanò da me

    cazzo di nuovo..

    tra poco avrei urlato ma non per il piacere, per la frustrazione.
    Lo vidi andare verso la biondina, che subito allontanò la sua mano

    dolcezza non fare l'innocente proprio adesso...

    sorrisi maliziosamente, continuando a guardare Kevin che godeva a metterla in difficoltà, le prese il viso tra le mani e la baciò come se volesse divorarla, le mani della ragazzina eccitata adesso si erano spostate sulle braccia di lui, le sbottonò la camicetta e la gettò a terrà, con le labbra si era spostato sul suo collo, stavo cominciando ad invidiarla, Kevin era maledettamente bravo con la sua bocca, passò la lingua tra i suoi seni, la biondina stava perdendo completamente la cognizione di dove fosse, più lui continuava più le mani di lei si facevano audaci e toccavano e palpavano ciò che era mio...
    Le sfilò i pantaloni, lei assecondava ogni suo movimento, si sarebbe fatta fare di tutto... le accarezzò le gambe lentamente, il suo fisico era stupendo, la sua pelle doveva essere morbidissima e liscia, anche se non calda come quella dell'uomo che la stava spogliando.. Era tornato sulla sua bocca e con le dita giocava con i suoi slip, mi passai la lingua sulle labbra, ero quasi più ansioso di lei all'idea che gliele togliesse, con le mani arrivò sul suo culo che strinse, avevo una gran voglia di raggiungerli... di toccarla... di accarezzare il mio lupo tra le gambe mentre continuava a giocare con lei... di infilare le dita dentro di lei per sentire quanto tutto quello potesse piacerle... Ma non lo feci, mi aveva detto di guardare e lo avrei fatto anche se sapeva benissimo che mi stava torturando.
    Le sfilò gli slip, le sue mani tornarono sui fianchi, lei intreccio le gambe su di lui, questa volta era la biondina a non dare tregua alle sue labbra, osservai le mani di Kevin vagare sulla sua schiena fino a slacciarle il reggiseno, si avvicinò a me, una volta di fronte fece scendere la ragazza, quando si voltò la ammirai in tutta la sua bellezza

    sono stanco di guardare

    Kevin si strusciava dietro di lei e le baciava il collo

    "Toccati. Fagli vedere quanto sei bella.. "

    la ragazza arrossì alle sue parole, mi eccitava vederlo sfidare la sua innocenza in quel modo, noi non avevamo freni... la biondina probabilmente si, chissà a che punto saremmo riusciti a farla arrivare.
    Le sorrisi cercando di rassicurarla ma continuando a guardare ogni centimetro del suo corpo, Kevin mise la mano sulla sua e guidò i suoi movimenti fino al centro delle gambe di lei, la sentii gemere quando le dita entrarono in lei, si stava sciogliendo tra le braccia del mio lupo... Kevin si divertiva a giocare con la sua preda.. i mugolii di piacere della ragazza aumentavano man mano che lui accelerava il ritmo, con l'altra mano tormentava il suo seno, che avevo una gran voglia di succhiare, distolsi lo sguardo, non ce la facevo più a stare buono e a guardare come la faceva godere, ma anche se non la vedevo sentivo comunque i suoi gemiti di piacere incontrollati invadere le mie orecchie, strusciai la mia mano sulla mia erezione che premeva dai pantaloni

    me la pagherà per questa tortura

    tornai a guardare la ragazza che si contorceva dal piacere, incontrai gli occhi di Kevin che mi fissava osservando ogni mia reazione

    "Ti piace ciò che vedi?"

    Bastardo.. sai bene che sto per impazzire

    <<nessuno meglio di te sa quello che mi piace...>>

    sfilò le dita da dentro di lei e se le portò in bocca succhiando i suoi umori, per poco non venni nei pantaloni solo a guardarlo, la spinse contro di me, a quel contatto sospirai, li suo corpo profumava, non ebbi nemmeno un attimo per godermelo che Kevin la spinse in ginocchio davanti a me, i suoi occhi erano puntati nei miei, cominciò a sbottonare le mia camicia, mi accarezzò il petto e con le labbra prese uno dei miei capezzoli e cominciò a succhiare... mi passai di nuovo la lingua sul labbro inferiore, mi morse e non riuscii a trattenere un sonoro gemito.
    Le sue dita scesero sui miei Jeans sbottonandoli e le mani della biondina lo aiutarono, abbassò prima i pantaloni poi gli slip...

    " Ho voglia di farti godere."

    la sua voce calda ed eccitante percorse tutto il mio corpo, si inginocchiò anche lui davanti a me, sussurrò alla ragazza che lo avrebbero fatto insieme, sentii le loro lingue giocare con la mia erezione, ero già tremendamente eccitato, questo era troppo.. si alternavano e si univano, mi passai una mano tra i capelli, sembrava quasi come se si stessero litigando il mio corpo, la biondina lo prese completamente in bocca, quasi mi tremavano le gambe per l’eccitazione, Kevin spostò la sua bocca più in basso, i miei gemiti ormai erano spudoratamente sonori e incontrollati, guardarli concentrati solo sul mio piacere era anche peggio della sensazione delle loro bocce su di me, non ce la feci più e venni in bocca alla biondina, Kevin la bacciò, condividendo il frutto del mio piacere con lei…

    anche questa visione mi manda in estasi…

    Si baciarono mentre continuavo a guardarli, mi inginocchiai e accarezzai i loro corpi mentre continuavano a giocare con le loro lingue, toccai il petto di Kevin fino ad arrivare a uno dei suoi capezzoli che strinsi tra le dita, con l'altra mano scesi sul seno della biondina sodo e prosperoso come lo immaginavo già dalla camicetta, su di lei le mie dita erano delicate e leggere, quando scesi sul suo ombelico d'istinto aprì di più le gambe per lasciarmi libero accesso

    non ancora... Sei stata complice anche tu della mia incredibile agonia...

    Tornai a guardare il mio bel lupo

    la sua erezione è così provocante... Avrei una gran voglia di riservargli lo stesso trattamento che poco prima le loro bocce hanno regalato a me...

    Scacciai quel pensiero prima di cedervi.

    direi che devo ad entrambi un orgasmo da urlo

    Dissi con un sorriso complice ad entrambi.
    Mi avvicinai al corpo della ragazza mettendomi dietro di lei, la faci alzare e Kevin fece altrettanto, le stava di fronte e guardava ogni centimetro del suo corpo, mise le mani sui suoi fianchi, lei si appoggiò sul mio petto strusciando il suo bel sedere su di me, evidentemente trovava eccitante questo gioco tanto quanto noi, le baciai la spalla e con le mani mi facci un giro sul suo seno… sul suo ventre… fino a sfiorarla appena tra le gambe, un brivido la fece scuotere contro di me, sentii che era ancora umida dopo quello che le aveva fatto Kevin, con dei piccoli baci risalii fino al suo orecchio

    <<ti è piaciuto quello che ti ha fatto fare il mio bel lupo?>>

    le sussurrai all’orecchio mentre guardai Kevin negli occhi, con la lingua giocai col suo lodo, respirò profondamente e non disse nulla, mi sarei aspettato almeno un pò di sgomento dopo essermi riferito a lui come “lupo” ma si vede che era talmente presa che non ci fece caso o non le importava

    <<voglio che mi rispondi…>>

    la ripresi fermando la mia lingua e le mie mani

    <<..s…si..>>

    rispose, ripresi ad accarezzarla e baciarla, le scostai i capelli e le baciai la nuca, mesi le mie mani su quelle di Kevin che ancora le tenevano i fianchi

    <<ti sono piaciute le sue carezze?…>>

    sussurrai sulla sua pelle continuando a baciarla, spostai le mie mani e le afferrai il sedere

    <<si..>>

    rispose di nuovo lei ansimando, con i miei baci raggiunsi le mie mani, scesi fino alla sua coscia rimanendole dietro

    <<ti sono piaciuti i suoi baci?>>

    aprì di più le gambe e con la lingua arrivai fino al suo inguine, gemette ma non mi rispose, mi fermai di nuovo

    <<si!…si!..>>

    Rispose reclamando di nuovo le mie attenzioni, continuai con la mia lingua arrivando sul suo sesso

    <<ti sono piaciute le sue dita?…>>

    dissi con la bocca bagnata del suo piacere e infilai un dito dentro di lei

    <<oh si…>>

    alzai gli occhi verso Kevin, stavolta era lui che si stava godendo lo spettacolo, le sue mani erano sul suo seno

    <<a me non era concesso toccare>>

    gli dissi quasi come se lo stessi sgridando, mi allontanai con la bocca e con il dito dalla biondina che piagnucolò un lamento sconnesso.

    <<da chi posso iniziare… devo ripagare entrambi…>>

    mi avvicinai a Kevin, lo vidi cercare le mie labbra ma lo fermai mettendo un dito sulla sua bocca

    <<succhia>>

    non se lo fece ripetere due volte, aprì la bocca e succhiò il mio dito che qualche secondo fa era dentro la biondina, mi morsi il labbro inferiore, misi la mia mano intorno alla sua erezione e cominciai a muovermi con poca gentilezza

    <<sai che mi vendico quando fai il lupo cattivo>>

    tolsi le mie mani da lui e tornai a riservare le mie attenzioni alla ragazza, la baciai mettendole una mano tra i capelli e attirando il suo corpo contro il mio, sentii le sue mani sulla mia schiena, le nostre lingue si intrecciarono, aveva ancora un pò del mio sapore in bocca.
    La feci voltare e di schiena la condussi sul petto di Kevin, quando il corpo di lei entrò a contatto con il suo lo sentii gemere

    <<allarga le gambe>>

    sussurrai sulle labbra della biondina e continuai a baciarla, quando lo fece cominciai a baciarle il collo, eravamo talmente vicini che potevo sentire il profumo di Kevin invadermi, le mani di lui le afferrarono il seno, misi le mie sulle sue e lo feci scendere fino ai fianchi in un punto “innocuo”

    <<fai il bravo o dovrò legarti!>>

    gli dissi sorridendogli stuzzicato da quell’idea, la ragazza continuava a dimenarsi tra i nostri corpi, scesi leggermente e succhiai i suoi seni piano, con la lingua arrivai all’ombelico, la sua pelle era così liscia e soda, scesi sul basso ventre… sempre più giù fino al centro del suo piacere, era calda e bagnata, come le mani la accarezzavo dalle caviglie in su fino a trovare le mani di Kevin che la stringevano costrette a non toccare oltre, con la lingua le assaggiavo il sesso, dalla bocca le uscivano gridolini di piacere, si muoveva venendo incontro alle mie labbra e strusciandosi sull’eccitazione del mio lupo, mentre continuavo ad assaggiarla, con la mano le toccai il sedere, e premuta sulla sua coscia trovai l’erezione di Kevin che misi giù tra le gambe della biondina, non lo feci entrare dentro di lei, ma solo strusciare, con la lingua cominciai a giocare con entrambi i loro sessi

    <<io…non..>>

    la biondina protestava reclamando di più, ma non glielo concessi a nessuno dei due, continuai a sfregare il sesso di Kevin contro quello di lei e a leccarli, lo sentii diventare sempre più duro, ma non volevo che venisse, lo allontanai facendolo tornare a premere sulla coscia di lei, e infilai due dita nella biondina che venne immediatamente intorno a me.
     
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    In sauna avrebbe fatto meno caldo. Il mio corpo divenne tutto un fuoco toccando il picco più alto quando Michael liberò il suo seme nella gola della biondina, che da brava ragazza ingoiò fino all'ultima goccia. "Dio quanto è eccitante."

    Abbandonai ogni forma di delicatezza nell'afferrarla per la nuca obbligandola ad inclinare la testa all'indietro. Le sfuggì un gemito di dolore e piacere per i miei modi bruschi. Guardai quelle labbra turgide e gonfie che erano ad un centimetro dalle mie, mi invitavano sfacciatamente a morderle e succhiarle. Le leccai godendo di tanta morbidezza e con prepotenza le feci schiudere le labbra penetrandola con la lingua. Trovai il sapore di Michael caldo, speziato che dominava sul dolce sapore fruttato di lei. Mentre le nostre lingue si intrecciavano, il mio demone si inginocchiò accanto a noi. Sentivo il peso dei suoi occhi addosso ed il mio cazzo divenne ancora più duro. Mi accarezzò il petto, bramavo il suo tocco più di ogni altra cosa, le sue mani esperte trovarono un capezzolo che strinse tra le dita. Soffocai un forte gemito nella bocca della biondina mordendole poi le labbra con rabbia quando venni privato delle sue mani.

    Mi staccai dalla femmina e guardai Michael che con un sorriso complice ci disse che doveva ad entrambi un orgasmo da urlo. "Mi devi le tue attenzioni bel demone"
    Ci alzammo e restai a guardare il corpo nudo della biondina che dando le spalle a lui si strusciava muovendo sensualmente i fianchi contro la sua erezione. I miei occhi seguivano il passaggio delle mani sulle morbide curve femminili.. godevo nel vedere con quanta disperazione il suo corpo pretendeva di più.. bruciava dal desiderio.
    Le sussurrò all'orecchio se le era piaciuto. Quella voce e quelle mani, sapevo bene cos'erano in grado di scatenare a livello mentale e fisico. Inizialmente non riuscì a mettere insieme due parole che dalle sue labbra vennero fuori soltanto gemiti. Michael implacabile continuò a provocarla, sfiorandole la pelle con le dita.. scese sempre più in basso.. dove erano concentrate le voglie della ragazza. In un lussurioso e logorante gioco di privazione e concessione lui possedeva anche i pensieri, la mente, i desideri di quella femmina.

    Sorrisi divertito e compiaciuto quando le risposte di lei si fecero più audaci e concitate nel crescere dell'eccitazione. Ora Michael le accarezzava il sesso con la lingua.. . l'odore di lei carico e pungente rendeva la mia bestia eccitata di brutto quando quel profumo sfrontato di sesso e lussuria ad ondate si spingeva violentemente nelle narici. Iniziai a toccarmi stringendo il mio sesso nella mano.. la voglia di inginocchiarmi e leccarla insieme a Michael era tanta.. ma guardare lui farlo era troppo.. non riuscivo più a trattenermi, volevo un pò di sollievo. Mi feci più vicino continuando ad accarezzarmi lentamente.. imprigionai un capezzolo della ragazza tra le labbra e lo succhiai avidamente. Era già turgido e i miei occhi erano ipnotizzati da quel sali e scendi della gabbia toracica per i respiri accelerati. Alzai gli occhi su di lei aveva le gote arrossate, il labbro stretto tra i denti, gli occhi lucidi e le pupille dilatate.. questa notte l'avrebbe ricordata per tutta la vita.

    Mi staccai e le accarezzai il seno, Michael se ne accorse che piano piano le mie mani si stavano impadronendo del corpo della biondina e mi riprese, perchè a lui non gli era stato concesso di toccare. Si rimise in piedi , la ragazza protestò per essere stata privata di quelle calde attenzioni. Era cosi vicino al mio corpo che bramavo di nutrirmi dalla sua bocca per assaporare gli umori della ragazza su delle labbra che erano la fine del mondo.. ma mi fermò prima che potessi farle mie. Ringhiai contrariato quando il suo dito si posò sulle mie labbra. "Le voglio! Sono mie."

    Succhia, mi disse.

    Puntai i miei occhi ambrati di lupo, non più umani ma quelli della bestia, nei suoi. Quel tono particolare di voce, quel comando.. fa sangue, c'era poco da fare.
    Le mie labbra risucchiarono il suo dito lentamente come se fosse il suo cazzo .. aveva il sapore di femmina in superficie ma al di sotto sentivo l'odore inebriante del mio demone , lo gustai anche con la lingua passandola maliziosamente intorno.

    Gemetti forte quando afferrò la mia erezione nella mano e prese a muoverla su e giù spudoratamente senza alcuna delicatezza, dicendomi che sapevo che si sarebbe vendicato quando veniva provocato.

    < Cazzo! continua ti prego.. > a denti stretti dovetti trattenermi per non esplodere nella sua mano.

    Mi privò di quel piacere all'improvviso che mi sentii sprofondare sotto terra. "Non puoi farmi questo demone. Porca puttana."
    Quel gesto non fece altro che aumentare il mio stato di eccitazione. Ora c'era solo una cosa che avrei preso a tutti i costi. Lui.

    Ritornò dalla femmina la baciò attirandola contro il suo corpo.. fece alcuni passi nella mia direzione portandola ad aderire di schiena al mio petto. Quel contatto mi fece gemere pesantemente, la mia erezione schiacciata dietro al fondo schiena, lei si strusciava senza ritegno con le natiche sode. Le afferrai i seni con entrambe le mani stuzzicando i capezzoli turgidi, lei ansimava dimenandosi sulla mia carne e sul mio sesso che pulsava febbricitante.
    Feci scorrere la punta della lingua sulla pelle nella zona antistante l'orecchio per poi finire a succhiarle il lobo avidamente mentre Michael le ordinava di aprire le gambe. Entrambe le mie mani furono bloccate e portate sui fianchi della femmina.

    Fai il bravo o dovrò legarti.

    Puntai gli occhi nei suoi sfidandolo ed invano riuscii a nascondere l'eccitazione per quell'idea nel tono di voce.

    < Fallo. >

    Baciò il seno della ragazza, scese con lingua lambendo la pelle del torace.. del ventre fino ad arrivare tra le cosce. Sfregavo la mia erezione dietro di lei, impazzivo per essere obbligato ad assecondare i desideri del mio demone cioè "di fare il bravo tenendo a posto le mani" ed il contorcersi della ragazza che si muoveva eccitata per la bocca di Michael e per il mio sesso duro che voleva dentro , non mi stava aiutando.

    < Dio Santo. > mugolai nell'orecchio della femmina non appena Michael mise il mio cazzo tra le gambe di lei, il mio bacino si mosse avanti indietro involontariamente mentre la ragazza stringeva le cosce strizzandomi il cazzo senza alcuna pietà.. e sentire poi la lingua e la bocca di Michael leccarlo e succhiarlo mi stavano facendo venire di brutto in uno di quegli orgasmi potentissimi capaci di far venire meno la forza nelle gambe.

    ... ma quel godimento pazzesco finì troppo presto. La femmina in compenso venne penetrata dalle dita di Michael, dovetti sorreggerla tanto che si dimenò per gli impetuosi spasmi sopraggiunti dall'orgasmo.

    L'abbracciai forte schiacciandola ancora di più al mio corpo, restando dietro di lei le leccai la curva del collo fino a raggiungere l'orecchio per sussurrarle con voce roca..

    < Farai l'amore come una lupa. >

    La feci voltare di scatto sostenendola con una mano dietro al bacino, l'altra invece le stringeva i capelli tirandoli leggermente verso il basso.. baciai la pelle esposta della gola scendendo poi verso i seni. La sollevai da terra, le gambe della ragazza ancorate ai fianchi, la penetrai affondando dentro rapidamente in un colpo solo. Era cosi bagnata e calda, le pareti del suo sesso ancora si contraevano per l'orgasmo e quei movimenti involontari si ripercuotevano sul mio cazzo che affondava dentro con spinte vigorose.
    Feci alcuni passi nella stanza e ci ritrovammo vicino al lavabo e alla specchiera..dove incontrai gli occhi luminosi di potere di Michael che ci stava guardando con bramosia.

    "Prenderò anche te bel demone e non sarò altrettanto gentile."

    Arrivò a poggiare le mani sul freddo marmo che percorreva l'intera parete, neanche con la femmina ero delicato. .. anzi afferrandola per le natiche continuai a scoparla senza pietà al ritmo del suono eccitante delle sue urla di piacere. Le ultime grida le soffocai baciandola come se non ci fosse un domani.. la lasciai senza respiro e in preda ad un secondo orgasmo per poi sfilarmi con la stessa rapidità con cui ero entrato.

    "Maledizione cazzo! ..le sono venuto dentro."

    Mi allontanai lasciandola ansante seduta sul ampio marmo del bagno del ristorante, mi accigliai alcuni istanti.. . probabilmente l'avevo ingravidata ed era nei giorni più fertili.. quell'odore inconfondibile era come un campanello d'allarme per i maschi e annunciava a voce alta fuggi-ora-che-sei-ancora-in-tempo.

    "Cazzo! Brendon non deve sapere in che guaio mi sono cacciato."

    Raggiunsi Michael, mi leccai le labbra godendo del suo corpo nudo.. . gli scrupoli di coscienza si erano già dissolti come bolle di sapone.

    < Stavo aspettando questo momento da quando abbiamo lasciato la villa. > gli sussurrai sulle labbra.

    Mi schiacciai contro di lui, strusciandomi come un gatto, le nostre bocche cosi vicine.. . colmai la distanza baciandolo con violenza.. per tutto quel tempo che mi aveva prima provocato e non appagato. Le nostre lingue si intrecciarono.. le nostre mani si muovevano su ogni centimetro di pelle.. . spingendosi anche negli punti più remoti.. non erano mai sazie.. mai stanche di percorrere i nostri corpi roventi che bruciavano dalla lussuria e dalla passione.

    Abbandonai il contatto dalla sua bocca e con un movimento fulmineo lo voltai di spalle.

    < Niente preliminari.. non posso resistere un solo secondo in più. > affondai due dita in quel bellissimo culo sodo.

    Lo sentii gemere, mi morsi le labbra iniziando a stimolarlo lentamente.

    < Ti voglio ora. >

    Le sfilai ed allungai la mano avanti per afferrargli il pesante sesso e lo condussi di fronte alla biondina che ci stava guardando toccando la sua intimità con le dita.

    < Apri bene le gambe tesoro, lo puniremo insieme.. > . Lo fece senza perdere un solo secondo di tempo. Afferrò Michael spingendoselo addosso e sentii la sua mano delicata posarsi sull'erezione, quindi tolsi la mia per permettere al demone di affondare nella femmina.. che era ancora più eccitata probabilmente per aver intuito il mio ruolo alle sue spalle. Posai la bocca dietro la nuca e con la punta della lingua percorsi l'intera schiena di Michael fino a quell'ingresso stretto e caldo con cui avevo una storia d'amore da ore e ore.. ci passai la lingua intorno per poi penetrarlo con la punta umida.

    Mi alzai rapidamente, presi il mio cazzo in mano e sfregai la punta tra le natiche di Michael.. lo vedi contorcersi eroticamente.. mentre pompava dentro la femmina.

    < Questo culo è mio. > lo penetrai lentamente godendo di ogni centimetro che infilavo dentro.. fino a riempirlo tutto e stringendogli i fianchi mi adeguai al ritmo dei suoi affondi dentro la femmina. Finalmente eravamo in tre a godere contemporaneamente.. finalmente possedevo Michael.
     
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  5. **Miss_Tegan**
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    CONTINUA DA: LES TRESOR DE NADIYA

    :Elise.png:

    Arrivammo a questo ristorante sulla spiaggia dopo tutto quello che è successo ad Augusta. Tegan mi ha portato qui sia per farmi distrarre da tutto quello che è successo ma anche perché da qui si ha una splendida vista sul mare che con le sue onde sta riuscendo a calmarmi un po'.

    << Grazie tesoro per avermi portato qui è un posto bellissimo.>>
     
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  6. **Miss_Tegan**
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    :Tegan.png:

    CONTINUA DA: LES TRESOR DE NADIYA

    Eravamo appena arrivati in questo ristorante sulla spiaggia con la speranza di far andare altrove tutte le sue preoccupazioni. Ad Elise il posto le piaceva davvero e ne fui molto contento.

    << Sono contenta che ti piaccia il posto ora sediamo e godiamo sia il panorama e il buon cibo anche se quest'ultimo puoi godertelo solo tu. Dopo di che andremo a fare una passeggiata altrove.>>
     
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  7. **Miss_Tegan**
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    :Elise.png:

    Ad un tratto si avvicina a noi un cameriere che ci porta una busta guardo Tegan e dopo un suo cenno di assenso la apro. Al suo interno vi è un invito per partecipare a un ballo in maschera. Il mio sguardo si illumina immediatamente.

    Da quanto tempo non partecipo ad un ballo solo per divertirmi

    Il mio sguardo va subito a Tegan e gli chiesi:

    << Che ne dici potremo andarci? Anche solo per dare un'occhiata.>>

    Non feci in tempo per dire altro che lui mi rispose immediatamente.

    :Tegan.png:

    Appena arrivato l'invito a questo fantomatico ballo ad Elise si illuminarono gli occhi e dal nostro legame capii subito che desiderava andarci molto.

    << Va bene tesoro possiamo andarci ma se è un ballo in maschera dovremo trovare qualcosa da metterci. Andiamo in un centro commerciale e vediamo cosa possiamo trovare.>>

    Ci alzammo e dopo aver pagato il contro andammo al centro commerciale per trovare i nostri vestiti per il ballo.

    CONTINUA IN LUOGHI CITTADINI - CITTA' - CENTRO COMMERCIALE
     
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    Vedere le braccia possenti di Kevin che sorreggevano la ragazza appagata dall’orgasmo era una visione sublime, tra l’eccitante e il portico.
    Il mio lupo la fece voltare e le disse che avrebbe fatto l’amore come una lupa

    <<ragazzina sei davvero fortunata…>>

    L’assalto di Kevin sulla sua gola… tra i suoi seni, mi rendevano quasi invidioso, giocare con loro mi aveva eccitato di nuovo da morire e guardare… dio guardare era troppo… quando Kevin entrò dentro di lei con una sola spinta, la mia mano afferrò la mai erezione quasi come fosse un gesto automatico, era entrato dentro di lei con estrema facilità, era talmente eccitata che avevo ancora le dita bagnate dai sui umori.
    Quando incrociai gli occhi del mio lupo nello specchio, i suoi pensieri risposero ad una mia supplica non detta, ormai conosceva molto bene i miei appetiti sessuali e anche come soddisfarli

    <<non aspetto altro che tu lo faccia>>

    sussurrai in risposta ai suoi pensieri sapendo benissimo che era in grado di sentirmi, una… due… tre spinte… sempre più veloci e sempre più a fondo, le grida della ragazza ci avrebbero fatti scoprire se non fosse stato per i baci di Kevin che catturavano quei gemiti tra le sue labbra, la mia mano aveva cominciato a muoversi a tempo con quei versi di piacere, finchè non vidi il mio lupo tirare la testa all’indietro e venire dentro di lei come un fiume in piena, i pensieri successivi di Kevin furono di assoluto panico per il casino che aveva combinato, ma quel sentimento svanì quando si voltò verso di me e mi guardò leccandosi le labbra

    dio non può farmi quest’effetto tutte le dannate volte…

    rallentai i movimenti della mia mano sulla mia eccitazione, Kevin eliminò la distanza tra i nostri corpi, cominciò a strusciarsi su di me e si impossessò delle mie labbra, le nostre mani cominciavano ad esplorare di nuovo i nostri corpi, come la prima volta, come se non si conoscessero, lo sentii arrivare alle mie cosce, stringere il mio sedere, infilò le dita dentro di me, mi disse che non voleva altri preliminari

    <<non ho bisogno di altri preliminari, mi vuoi? prendimi! sono tutto tuo>>

    ma inaspettatamente mi condusse di fronte alla ragazza, ci stava guardando toccandosi

    anche lei a quanto pare non ne ha mai abbastanza

    le ordinò di aprire le gambe e lei obbedì senza battere ciglio, mise le mani sulla mia erezione e io entrai dentro di lei dolcemente, era calda, fra le cosce a aveva ancora il seme del mio lupo che le colava cospargendola del suo profumo.
    Mi morsi le labbra, Kevin era sceso dalla mia schiena fino al centro del mio sedere, con la sua bocca… con la sua lingua… mi ricopriva di attenzioni, quando sentii la punta della sua lingua entrare leggermente, quasi venni, la ragazza strinse la mia eccitazione con le sue pareti, si erano messi in due a punirmi.
    il mio lupo entrò dentro di me centimetro dopo centimetro, tutto… riempiendomi completamente…

    <<cazzo credo di essere in paradiso…>>

    dissi tra i gemiti in modo sconnesso, mi spingevo dentro la ragazza, con le mani toccavo il culo di Kevin dietro di me incitandolo ad aumentare il ritmo delle sue spinte, con la bocca succhiavo avidamente i capezzoli turgidi della ragazza che si inarcava per donarmi il suo corpo.

    erano secoli che non mi lasciavo andare solo al piacere…

    volevo di più… volevo ancora di più da entrambi, mi portai un dito in bocca succhiandolo, poi portai di nuovo le mie mani sul sedere del mio lupo, mi feci largo trovando la sua apertura e gli misi un dito dentro, la sua bocca affondò sul mio cullo succhiando per trattenere un urlo, con estrema probabilità mi avrebbe lasciato il segno e questo mi piaceva… essere marchiato come suo mi eccitava…
    Con l’altra mano, percorsi il corpo della ragazza, strinsi uno dei suoi seni fra le mani, poi scesi fino al suo clitoride che premetti delicatamente con il pollice mentre continuavo a spingermi dentro di lei, la sentii venire di nuovo, le sue pareti interne tremavano intorno alla mia erezione, quello era troppo non ce la feci più ed esplosi dentro di lei.
    Kevin continuata a pompare la sua erezione dentro di me, misi una mano tra i suoi capelli, ero ancora dentro la ragazza che non aveva alcuna intenzione di spostarsi

    le timide sono sempre le migliori si sa…

    presi la mano della ragazza nella mia, la avvicinai alle mie labbra e succhiai una delle sue dita, poi la portai sul sedere di Kevin, la invitai a fare la stessa cosa che stavo facendo io, la guidai piano e anche lei entrò nell’apertura di Kevin, lo sentii gemere e diventare più duro dentro di me, cominciammo a muoverci entrambi a ritmo delle sue spinte, la ragazza inaspettatamente mise l’altra mano che aveva libera sul mio membro

    <<di un pò nel vuoi ancora?…>>

    sussurrai alla ragazza, mi avvicinai a lei e presi di nuovo a massaggiarle il clitoride, Kevin ci stava guardando e dopo altre due spinte lo sentii venire dentro di me…
    Io e la ragazza levammo piano le dita dal suo sedere, la fantastica cameriera a forza di toccarmi me lo aveva fatto venire di nuovo duro, con le dita scesi sulla sua apertura senza penetrarla, era bagnatissima non solo dei suoi umori ma anche del seme mio e di Kevin, venne incontro alle mie dita… si ne voleva decisamente ancora…

    <<non possiamo continuare nel bagno del ristorante… che ne dite di andare in spiaggia… voglio vedervi fare un bagno…>>

    sorrisi maliziosamente lasciando quella fantasia tra noi… per poi iniziare a rivestirmi

    CONTINUA IN: Luoghi Naturali -Promontorio -Spiaggia
     
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    :Kevin.png:

    I miei occhi ambrati di lupo seguivano, cosi come le dita , la contrazione dei muscoli delle spalle e della schiena di Michael. Quanta forza c’era in quel corpo, dio santo! Lo sentii brontolare qualcosa sul paradiso, ma il paradiso era la deliziosa fessura nella quale mi spingevo , stretta e calda, divorava un centimetro dopo l’altro il mio membro che pulsava nello spingersi al limite del piacere. Le mani del demone stringevano i glutei sodi come ad incitarmi, posai i palmi delle mani sui fianchi stretti e le dita affondarono saldamente nella carne per cercare di placare la fame insaziabile che avevo di lui. Inarcai la schiena e accostai il viso al suo orecchio, un ringhio cupo vibrò per tutto il corpo prima di liberarsi all’esterno , non appena un dito di Michael mi affondò dentro. Soffocai l’aspro grido di piacere sul suo collo, ma la calda pelle umida e speziata aveva un odore cosi invitante, una seducente fragranza che non era di questo mondo, stritolò il mio stomaco in una morsa. Di un altra fame fui colpito che si impadronì della mia mente, dei miei desideri, dei miei bisogni… liberando quella del lupo per la sua carne. Non riuscii a resistere, affondai le zanne nel collo, era burro sotto i denti, bramavo il sapore del sangue sulla lingua, mi limitai ad un singolo morso per assaggiarlo e marchiarlo come mio.

    << Mai sazio di te. >> ansimai al suo orecchio mentre continuavo a scoparlo e stringergli i capelli nel pugno della mano.

    Leccai la piccola ferita, gemendo al gusto corposo del sangue e dei segni che i miei denti semi-umani avevano lasciato sulla pelle. Alzai per un attimo gli occhi ed incrociai quelli della biondina, semichiusi e febbrili si inarcava sotto le spinte poderose di Michael.
    Quando anche le dita della femmina presero possesso del mio corpo ed un secondo dito mi affondò dentro, urlai senza riuscire a contenermi, e poco mi importava essere sorpreso a scopare nel bagno del ristorante. Incalzai le spinte dei fianchi , gemiti tremendi e soffocati, guidavano il membro sempre più duro a possedere il corpo del mio demone. Le dita di Michael continuarono a dare piacere alla femmina ed i miei occhi bramosi si posavano sulle sensuali curve femminili che si contorcevano dal piacere. L’odore di sesso, di corpi sudati ed eccitati si erano completamente impadroniti dei miei pensieri, isolandomi dalla connessione mentale che avevo con il mio gemello. Altre due spinte e venni copiosamente dentro Michael. La sua pelle era pregna del mio odore e dell’umana, mi dava alla testa.

    Infine ci separammo, non potevamo continuare all’infinito, prima o poi a qualcuno sarebbe servito il bagno e… Michael aveva altri piani. La spiaggia.

    << Facciamo presto, vado a pagare e vi aspetto in macchina. >> brontolai in un ringhio ancora roco.

    Mi vestii rapidamente e non riuscii ad impedire ai miei occhi di osservare il corpo di Michael venir fasciato dai vestiti. Mi avvicinai di un passo, strinsi tra le dita il cotone del colletto della camicia, aggiustandolo. I nostri corpi aderivano ancora una volta, provare a separarmi da lui stava diventando quasi doloroso.

    “ Mi stai legando a te demone… e non te lo renderò facile.”

    Sfiorai le sue labbra con le mie, più per sentirne il calore che per baciarle.

    Pagai in contanti, una cena mai consumata, e poi uscii in strada.

    Il vento gelido investì il mio corpo accaldato, l'aria di mare riempiva i polmoni del suo profumo pungente e salato. Feci scorrere una mano nei folti ricci ribelli appagato di una delle poche giornate di cui avrei conservato il ricordo, difficilmente ero sobrio o pulito da droghe, la maggior parte delle volte non avevo più memoria, il mattino seguente , di ciò che avevo fatto.

    Misi la mano in tasca per prendere le chiavi dell'auto e sottovento l'inconfondibile odore di armi da fuoco mi trapassò le narici, mi voltai di scatto quando le mie mani già si erano trasformate in artigli... ma fu troppo tardi.

    Un colpo mi centrò il petto, era un dardo, non una pallottola, un ringhio bestiale fece eco lungo la strada, quando individuai due figure appostate ai margini del bosco sul lato opposto della carreggiata.

    << CACCIATORI PEZZI DI MERDA! >>

    Cercai di chiamare il lupo, ma non riuscii a trasformarmi, qualcosa impediva alle mie cellule di mutare. A base di un qualche cocktail di merda erano stati imbottite le loro armi. Scattai per inseguirli, ma altri tre dardi mi colpirono, uno al collo, l'altro alla coscia ed il terzo si conficcò nella spina dorsale. Stramazzai a terra.

    Urlai dal dolore maledicendo quei figli di puttana, il terzo era una cazzo di pallottola, pregai dio che non fosse argento, altrimenti ... non sarei riuscito a guarire.

    Ero completamente immobilizzato sul ruvido asfalto quando lo stridore dei freni e delle gomme di un auto lanciata in una corsa mi avvertì che probabilmente mi avrebbe investito.

    Ma non lo fece, si fermò vicinissimo al mio corpo, la vista mi si stava appannando facevo fatica a cercare di tenere gli occhi aperti, altre sagome nere fecero la loro comparsa, mi sollevarono da terra e mi caricarono su un furgoncino probabilmente nero.

    Quando lo sportellone si chiuse violentemente isolandomi dall'aria gelida della notte, invocai un ultimo nome prima perdere i sensi.

    "Brendon."

    ULTIMA ROLE DI KEVIN
     
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23 replies since 28/10/2013, 15:37   314 views
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