Piazza Centrale

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    :Iside.png:

    Abbassai lo sguardo dall'attico, guardando poi l'orologio sul mio polso. L'agente immobiliare stava tardando. Assottigliai gli occhi. La pazienza non era un delle mie virtù. Portai le mani ai fianchi con stizza e in quel momento lo vidi. Era comparso un ragazzo al centro della piazza, e la parola 'comparso' non era a caso. Ero più che certa che fino a qualche istante prima non ci fosse.

    Lo squadrai da capo a piedi, interessata. I suoi abiti erano piuttosto strampalati, senza contare il colore della sua criniera di capelli e l'enorme spada che portava legata sulla schiena. Sollevai un sopracciglio. Carnevale era finito da un bel pezzo, a quanto ne sapevo. Poteva essere un tipo di passaggio per un qualche raduno strano, di quelli che facevano i ragazzi travestendosi da personaggi immaginari. Di sicuro non passava inosservato! In molti si erano girati a guardarlo, incuriositi e in parte spaventati.
    Incrociai improvvisamente il suo sguardo, mi stava guardando. L'iride azzurrissima dei suoi occhi navigava in un mare di tenebra. Sbuffai. Anch'io avevo molti tatuaggi sul mio corpo, ma tatuarsi l'interno dell'occhio mi sembrava un po' eccessivo!
    Stavo quasi per muovermi nella sua direzione, sembrava alquanto spaesato, quando finalmente quello stupido omuncolo arrivò correndo trafelato.

    < Signorina Aset, mi perdoni! Il traffico a quest'ora è infernale, ho fatto più in fretta possibile!>

    si scusò ansimando pesantemente per la lunga corsa. Gli rivolsi uno sguardo irato.

    < Sarà meglio che l'attico valga l'attesa!>

    sibilai infastidita. Lui si inchinò ancora di più.

    < Certamente singorina, ne rimarrà incantata!>

    mi assicurò torcendosi le mani.

    < Venga, le faccio strada, è proprio qui dietro l'angolo, nel viale.>

    Così dicendo si avviò verso il viale principale tangente alla piazza. Sbuffai, dopodiché lo seguii, ma non prima di aver lanciato uno sguardo allo strano ragazzo che continuava a guardarsi intorno. C'era qualcosa in lui che mi incuriosiva e mi sarebbe proprio piaciuto scoprire cosa...
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    CONTINUA IN LUOGHI CITTADINI - VIALE - ATTICO ASET
     
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  2. Shaogorath
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    :Clay.png:

    Continuai a gurdarmi in giro nella speranza di capire dove fossi senza successo.


    Non assomigliava a nessuna città che avevo precedentemente visitato durante una missione. Era così frustrante!

    Lascia ricadere la testa sul petto, non avevo la minima idea di cosa fare! quando rialzai il capo notai che la donna che avevo visto poco prima se ne era andata.

    Mi sedetti su una panchina pogiando i gomiti sulle ginocchia tentai di tirare un sospiro che si trasformò in un grugnito alquanto strano.

    Avvertii una presenza non umana passarmi accanto, alzaiil capo con curiosità. Un angelo mi era appena passato davanti e non mi degnò di uno sguardo.

    Perchè non mi ha attaccato? pensai sorpreso.

    Disolito ogni volta che un angelo mi vedeva non si faceva scrupoli ad attaccarmi, non ero ben voluto. Forse qui non mi conoscevano o semplicemente ignoravano chi fossi!

    cominciai a pensare a ciò che avrei potuto fare, non potevo permettermi il lusso di non far nulla! Ma per ingannare il tempo mi stesi sulla panchina e cominciai a guardare il cielo, per il momento non avevo nulla da fare. Meglio così, un pò di riposo non guastava!

    Edited by Shaogorath - 4/5/2014, 19:03
     
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  3. Shaogorath
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    :Clay.png:

    Fui improvvisamente risvegliato dal groviglio di pensieri che affollavano la mia mente grazie ad una pallonata che un bambino aveva ben pensato di tirarimi in faccia.

    <<m-mi scusi si-signore po-potrebbe ridarmi la palla?>>

    Mi misi a sedere fissando il marmocchio con evidente disprezzo, non gli avevano insegnato a non disturbare i demoni? O mezzi demoni in questo caso? Voltai il capo fissando il pallone che giaceva vicino a me, lo presi in mano guardandolo per qualche istante, non sapevo se bucarglielo all'istante sotto i suoi occhi sul punto di piangere o se lanciarlo ignorando dove potesse andare a finire.
    Innarcai un sopraciglio e con uno sbuffo divertito lo lanciai alle mie spalle, adoravo tormentare gli umani! Scrollai le spalle e decisi di alzarmi non prima di essermi stiracchiato.

    Quanto tempo sono rimasto qui?

    Raccolsi la mia katana ancora poggiata alla panchina per poi rimetterla dietro la schiena, dovevo ancora capire dove fossi finito e per di più avevo bisogno di un posto in cui poter dormire, non volevo tornare a fare il vagabondo! Ricominciai a camminare per le vie della città cercando di memorizzare i vari luoghi. Ma sarebbe servito a poco il mio penoso senso dell'orientamento mi permetteva di perdermi molto facilmente. Mi fermai avvertendo la mano di una persona sulla mia spalla destra. Voltai il capo quanto bastasse per porterlo vedere.

    <<amico, carnevale è passato da un pò!>>

    assottigliai gli occhi fino a renderli due fessure. Sul volto del ragazzo era dipinta una aria di sfida e di insopportabile arroganza. Sbuffai non avevo tempo da perdere con un individuo come lui, non ne sarebbe valsa la pena di sparcarmi le mani del suo sangue.

    Stupido umano non sai chi stai infastidendo...

    <<vattene e lasciami in pace umano!>>

    Risposi con tono freddo e secco, non lo avrei mai suplicato di andarsene o capiva o era peggio per lui, alla fine se la sarebbe cercata.
    Mi guardò con finta sorpresa, ora cominciava seriamente a darmi fastidio!

    <<oh! Mi scusi se la sto disturbando! Ma chi diavolo ti credi di essere!?>>

    Ma perchè tutti a me!? Prima il marmocchio e poi questo tizio! Adesso gli mostro io chi sono!

    Sorrisi lasciando che vedesse bene i miei canini ed i miei occhi, per poi stringere con forza il braccio con cui mi stava toccando. Allargai il sorriso aumentando anche la stretta attorno all'arto. L'espressione del ragazzo mutò da sfida a terrore. Non lo uccisi ma gli spezzai il braccio, era un avvertimento chiaro che, se volevo lo avrei ucciso con nulla. Stranamente non urlò, ma continuò a fissarmi con terrore, probabilmente si chiedeva come facevo ad essere così forte.

    Mio caro io non sono umano...

    Pensai, prima di voltargli le spalle avvertendo i suoi amici che si strinseroa cerchio attorno al compagno e chiedendogli cosa fosse successo. Ritornai a girare per la città. Quella situazione mi stava innervosendo e non poco! Continuai a camminare cercando una spiegazione logica a ciò che era successo qualche ora prima con il ciondolo. Non riuscivo a collegare la città in nessuna di quelle che avevo visitato.
    Ad un certo punto un negozio attirò la mia attenzione, sembrava che nessuno dei passanti oltre a me lo notassero. Ora avevo anche le allucinazioni!?

    Bene Clay! stai diventando matto! Non puoi vederlo solo tu è impossibile!

    Lo studia attentamente da fuori, ero curioso, volevo vedere cosa vi fosse dentro! Il ciondolo avrebbe aspettato!


    CONTINUA IN LUOGHI CITTADINI - CITTA' - NEGOZIO DI MAGIA
     
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    CONTINUA DA: LUOGHI CITTADINI - VIALE - VILLA DI EMMA ELIZABETH

    Finalmente usita di casa camminavo senza una meta lungo il viale. Finite le ultime case mi ritrovai su una piazza davvero carina. Era la prima volta che la vedevo.

    Amavo stare all'aria aperta e un posto così vicino casa era l'ideale.

    Raggiunsi una panchina e mi sedetti. Chiusi gli occhi per qualche secondo e poi li riaprì per guardarmi intorno.


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    Mi annoiavo facilmente e anche se passava parecchia gente non trovavo niente che mi interessasse. Avevo bisogno di qualcosa di stimolante.
    Decisi di tornare a casa. Magari avrei chiamato Beth per invitarla a bere qualcosa fuori.

    Mi alzai e mi incamminai. Notai all'improvviso un gran numero di gente di fronte ad un negozio. Incuriosita dalla folla e dal negozio che poco prima, non avevo notato, mi misi in fila per entrare.

    CONTINUA IN: LUOGHI CITTADINI - CITTA' - LES TRESOR DE NADIYA
     
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    continua da Mega roulotte Suarez - incontri - luoghi di festa

    :Bernard.png:

    ero arrivato nella piazza centrale di Littoria c'erano poche persone... e un'aria lugubre... si respirava aria di morte... la morte di Bredisc per mano di Armand si faceva sentire sull'animo delle persone... erano impauriti...

    "e fanno bene..." pensavo ridendo... tra poco faremo fuori anche quella donna... Iris... Armand mi aveva mandato un foto sul cellulare... la conoscevo bene ormai... e per il pargolo sarebbe stato un gioco da ragazzi sopprimerlo...

    "Ah... Armand... forse è meglio se lo chiamo... non vorrei interromperlo mentre si sta fottendo una delle tante..." mi accesi un ennesima canna sedendomi su una grande panchina... non rispondeva... passarono diversi minuti poi la voce ridondante e profonda dell'ibrido urlò dal cellulare...

    <armand... Armand calmati... ho tutto sotto controllo fratello...>

    <no no fanculo! Il mio culo è ancora intero pezzo di merda!...> dissi ridendo... tra di noi c'era molta amicizia ma sapevo che quell'ibrido possente non vedeva di buon occhio quelli come me aveva molti pregiudizi diceva spesso...

    Bernard la vita è tua cazzo...ma come fa a non piacerti la figa?

    non gli rispondevo mai... non avrebbe capito neanche se gli spiegavo i dettagli della mia scelta... nella telefonata lo rassicurai...

    <iris sarà uccisa insieme a suo figlio, ti dò la mia parola d'ordine, ma cazzo Armand ora hai ucciso lui... dammi qualche giorno e poi ne riparliamo, fammi racimolare informazioni importanti....> capì subito e mi disse anche che era inutile che stavo andando alla Reggia lui non era lì era in giro e divertirsi...

    <vabbè amico... ci vediamo allora appena avremo aggiornamenti...> interruppi la chiamata... aveva una voce troppo ansiosa... troppo forte... sentivo un gran casino...

    "dove cazzo era? Non sentivo la musica del night... mha..." visto che mi aveva tolto dai coglioni ora la mia priorità era andare da....

    "Manuel..." tirai dentro un pò di fumo nei polmoni e lo sbuffai fuori... mi sarei prima goduto la fine della canna in pace sulla panchina nel bel mezzo di Littoria...

     
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    :Bernard.png:

    l'ultimo tiro di canna prima di finirla mi fece accendere le emozioni...

    "come cazzo ho voglia di Manuel..." mi alzai ero indirizzato verso il suo nascondiglio... ma prima lo richiamai era meglio avvisarlo ci ripensai a lui non piacevano le sorprese... digitai il suo numero e mi rispose...

    il suo pronto era così caldo, sensuale e seducente... quella voce cazzo mi alzava il testosterone al solo suo suono caldo...

    <ehi piccolo...> iniziai dicendo... c'era confusione... dove cazzo era? voci... tante voci...

    <non sei a casa tua?> era contento di sentirmi... sorrideva tra una battuta e l'altra mi disse che di trovava in giro....

    "sempre vago" pensai... ed i miei pensieri pensavano anche alle sue labbra sul mio corpo... ed alle mie che lo mangiavano... che lo mangiavano proprio lì tra le sue muscolose cosce sode...

    "porca vacca non è casa merda!" e non mi avrebbe detto dove si trovava... dovevo escogitare un altro piano per incontrarlo... mentre mi parlava mi concentrai sulla vibrazione della sua voce ed invocai il mio potere di chiaroveggenza del passato per sbirciare un pò nei suoi pensieri...
    e la visione mi arrivò... gli occhi mi fecero male... portai le mie dita a comprimere quel dolore...

    URLA, LACRIME, DOLORE... UN RAGAZZO BIONDO INVEIVA CONTRO DI LUI... SI AGITAVA... NON ERA COORDINATO... ERA CECO... UN CECO CHE INVEIVA CONTRO DI LUI...

    respirai... era passata...la visione era andata via...

    <manuel...piccolo... facciamo così... io vado nella mia discoteca, il quarto di luna ti sarà facile trovarla... ti aspetto lì dai... magari posso tirarti fuori dai casini in cui ti sei messo... con quel biondo...> lo sentii trattenere il fiato non aggiunse altro se non un semplice

    OK A DOPO ALLORA BER...

    <ciao gran figo...> dissi...

    lo avrei rivisto... lo avrei fatto godere come un porco... sarebbe stato presto di nuovo tutto per me... lo avevo in pugno... nessuno mi rifiutava...

    a passo svelto mi avviai in discoteca

    rDOG9A7l

    CONTINUA IN QUARTO DI LUNA DISCO IN INCONTRI LUOGHI DI FESTA

    Edited by (Stefan) - 8/7/2014, 21:40
     
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  8. Shaogorath
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    :Azumah.png:

    PRIMA RUOLATA

    Guardai fuori dal finestrino, ero arrivata! Sorrisi lievemente, non ne potevo più di starmene li seduta ad ascoltare la musica malinconica che veniva trasmessa per radio.
    Anche se ci stava bene dato il tempo che c'era: pioveva e non poco!

    Notai che la città sembrava reduce da una tempesta.
    Qualche ramo caduto qua e là, le macchine leggermente ammaccate dalla grandine e, per completare il quadro si poteva ancora avvertire l'elettricità nell'aria.

    Uhuhuh qualcuno ha scatenato una tempesta di recente... Averto molto bene la presenza di tracce magiche!

    Pensai.

    < Mi scusi>

    Richiamati l'attenzione del conducente.

    < Sono arrivata!>

    Tentai di avere un tono gentile, anche se in realtà ero di pessimo umore.

    L'uomo fermò il veicolo vicino ad una piazza. Lo pagai e poco dopo ripartì.

    Azumah dove diavolo hai la testa almeno potevi farti portare in un albero!

    Pensai con una smorfia. Andai a ripararmi al di là della strada dove ci era un portico con dei negozi.
    Cominciai a guardare le vetrine, non avevo nulla di meglio da fare e finché la pioggia non si fosse placata almeno in parte da li non mi sarei mossa!

    Approffittai di quel momento per riflettere... in quella città vi era un enorme e potente energia sovrannaturale. Mi consolai, non sarei stata la pecora nera tra tutte quelle bianche.
     
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  9. Shaogorath
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    :Azumah.png:

    Aspetti finché la pioggia non si placò quasi del tutto.
    Mille e uno pensieri vennero a galla nella mia mente, il primo era rivolto ai frammenti della pergamena. Dovevo trovarla prima di loro.
    Cercai di pensare a dove potessero trovarsi quelle reliquie. Presi la cartina della città e la studiati attentamente.


    Cerchiai la basilica e il cimitero sulla cartina, sembravano luoghi promettenti dove in cui cercare.

    Cominciamo bene!

    Pensai con un sorriso stampato sulle labbra.
    Cominciai ad incaminarmi verso la basilica quando notai un manifesto pubblicitario, esso parlava di una sagra sulla fragola. Essa si svolgeva non molto distante da dove mi trovavo.

    Comincerò le mie ricerche più tardi!

    Pensai dirigendosi verso la piazzetta incuriosita.

    CONTINUA IN LUOGHI CITTADINI - CITTÀ - SAGRA DELLA FRAGOLA IN PIAZZETTA
     
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  10. Shaogorath
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    :Clay.png:

    CONTINUA DA LUOGHI NATURALI - PROMONTORIO - SPIAGGIA

    Volai nel cielo, l'aria frizzante dell'autunno mi scompigliava i capelli, fosse stato per me non sarei atterrato, anzi! Avrei continuato a volare nel cielo limpido.

    Individuai la piazza dall'alto, atterrare li era sconsigliabile, vi erano troppi mer (umani nella lingua dei demoni del suo mondo).
    Siccome non avevo voglia di dover esibire centinaia di spiegazioni su come avrei fatto ad arrivare li in volo decisi che era meglio un luogo appartato ma nelle vicinanze.

    Li vicino individuai il vicolo dove mi ero ritrovato quando ero arrivato a Littoria.
    Decisi di atterrare li, non ci era nessuno nelle vicinanze in quel momento.. meglio così.

    Una volta arrivato a terra mi sistemai la lunga giacca, avevo un aspetto a dir poco trasandato, per non parlare dei capelli che se solitamente erano strani, in quel momento non si potevano descrivere.

    Dopo essermi sistemato mi diressi verso la piazza. Le persone che ci erano sembravano serene. Ma come arrivai li Il clima cambiò.
    I bambini smisero di giocare e ridere, mentre tutti gli altri mi fissavano. Per una volta non lessi disprezzo negli sguardi.. Ma paura.

    Perché i mer si spaventano per così poco!? Per una dannata volta che non faccio nulla!

    Cercai di rimanere impassibile senza dar loro vedere il mio disprezzo verso i loro confronti.
    Iside non era ancora arrivata, ma sarebbe stata li a momenti, quindi decisi di andare ad aspettarla vicino alla fontana dove mi addetti sui gradini esposti al sole con lo sguardo che si perdeva qua e là.
     
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  11. +Hells+
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    :Iside.png:

    CONTINUA DA LUOGHI CITTADINI - VIALE - ATTICO ASET

    Raggiunsi la piazza centrale a piedi, tanto era proprio a due passi dal mio attico. Camminai tra la folla che al mio passaggio si scostava e mi fissava con occhi sgranati e per un attimo mi sembrò di essere tornata ai vecchi tempi, quando ero una regina tra i miei sudditi. Ma la maggior parte degli sguardi che mi venivano riservati non erano proprio di venerazione, ma decisamente più lascivi.
    Sorrisi tra me e me. Poveri idioti. Se solo avessero provato ad importunarmi, avrei svuotato l'inferno da tutti i suoi morti e glieli avrei scagliati contro!

    Mi guardai intorno in cerca di Clay. Forse non era ancora arrivato ed ero in anticipo. Ma seguendo gli sguardi delle persone lì presenti, molto diversi da quelli che erano stati lanciati a me, lo individuai subito. Risi sommessamente. Il mio tuttofare personale incuteva una leggera dose di timore a quegli sciocchi umani.

    Mia avvicinai a lui con fare indifferente, sotto lo sguardo sbigottito delle persone che osservavano la scena.

    < E' da tanto che mi aspetti?>

    gli chiesi con un sorriso.
     
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  12. Shaogorath
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    :Clay.png:


    Iside arrivò poco dopo seguita da un corteo di sguardi che si distinguevano da quelli che mi giravano attorno.

    Si avvicinò con un sorriso e mi domando se ero li da molto. Ci pensai su.

    <a occhio e croce sarò qui da cinque minuti.. Ma questo lasso di tempo basta per riuscire a farmi detestare dagli umani>

    Ridacchiai, anche se in effetti molte persone parlavano tra di loro a bassa voce facendo stupide ipotesi o criticandomi. Peccato che con il mio udito sovrannaturale avevo sentito tutto.

    <diciamo che potrei stare qui ore a dirti tutte le destinate che la gente diceva di me in questi cinque minuti.. Devo ammettere che gli umani di questa dimensione hanno una gran fantasia nell'insultare la gente..>

    Mi alzai dallo scalino su cui ero seduto, e come fa manuale le armi come i coltelli o le lame celate che portavo sugli avambracci furono visbili per qualche istante.

    < Allora..passata bene l tua giornata?>

    Domandai mentre stingevo le varie cinture alla vita per far si che i vari coltelli fossero meno visibili.
     
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  13. +Hells+
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    :Iside.png:

    Non potei trattenermi dal ridere nel vedere il suo abbigliamento, o forse era meglio dire armamentario.

    < Clay, non so come funziona nel tuo mondo ma qui le aste sono un po' più pacifiche, o perlomeno dubito che ti servirà tutta quella roba!> dissi indicando le sue lame. < Dovremo trovare il modo di nasconderle meglio, o per quanto io sia influente temo che non ti lasceranno entrare!>

    ridacchiai ancora. Mi chiese come avevo passato la giornata e sbuffai.

    < Oh, niente di importante. Ho fatto un giro ad una sagra della fragola, ho preso un aperitivo con un'altra creatura insolita e ho abbellito ulteriormente il mio attico!>

    risposi semplicemente con un sorriso.

    < Allora, sei pronto per azzannare tutti i miei avversari?>

    Gli feci l'occhiolino, dopodiché mi avviai verso la casa d'aste. Non distava molto da lì e volevo arrivare prima degli altri interessati, così da avere tutto il tempo per ammirare i pezzi esposti.
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    CONTINUA IN LUOGHI DI FESTA- DIVERTIMENTO - CASA D'ASTE
     
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  14. Shaogorath
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    :Clay.png:

    Iside mi domandò se ero pronto ad "azzannare" i suoi avversari.

    Beh un pò di sangue non mi dispiacerebbe.. Eheh..

    La gola aveva ricominciato a darmi fastidio, ma, almeno per il momento la sete era sotto controllo. E poi, quella sera avrei potuto bere a sazietà no?
    Non vedevo l'ora!

    La donna si incamminò verso il luogo dove si teneva l'asta. La guardai per qualche istante, poi, con un'alzata di spalle la seguii. Senza aprir bocca.

    CONTINUA IN LUOGHI DI FESTA - DIVERTIMENTO - CASA D'ASTE
     
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  15. Maiky (Lys)
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    :Bryce.png:

    CONTINUA DA: LUOGHI CITTADINI - CITTA' - VICOLO

    Il cielo stellato ed il clima rigido rendevano il tutto perfetto agli occhi azzurro ghiaccio di Bryce intenti, in quelle ore, a dedicarsi ad un'attività che non praticava da molto: la caccia. Non di animali, no. Nutrirsi del loro sangue era veleno per un corpo di un vampiro ma caccia ad una fanciulla in particolare che aveva visto allontanarsi da una traversa vicino al vicolo alla strada principale. Per lui sarebbe stato troppo facile, con un balzo..con la velocità che lo caratterizza, raggiungerla sarebbe stata un'attimo; invece seguirla e metterla in costante stato di allerta e sentore di pericolo era quel tipo di caccia che lui prediligeva. O meglio, a lui piaceva il ''gioco della caccia''.
    Non era nemmeno sicuro che fosse del tutto affamato, i morsi che lo avevano attanagliato i giorni scorsi ormai erano stati placati da un lauto pasto fatto da poco ma l'idea di questa preda lo allettava. Non era nemmeno solito addentrarsi in un pedinamento ma questa sera, aveva preso il tutto una piega diversa. Lasciato in mano tutta quella parte primitiva ed animale che ogni tanto liberava dalla maschera accattivante che si era costruito durante gli anni. Le prede, per diletto e/o necessità, le trovava facilmente durante le ore in cui svolgeva i propri doveri e non in mezzo ad una piazza principale della città ma così fu quella sera.
    Appena uscito dal vicolo un profumo stuzzicò l'olfatto facendogli ribollire il sangue nelle vene in una tale maniera da restare intrappolato nella propria curiosità. Uno scintillio negli occhi, strinse le pupille e come un felino iniziò ad indirizzare lo sguardo in mezzo alla folla. I primi passi seguirono il profumo, sempre più vicino, mentre gli occhi catturarono la silouette della persona alla quale apparteneva . Le narici ormai erano ben dilatate ed assuefatte a quest'aroma reclamando lei come vittima. Sguardo basso, passo deciso e silenzioso seguirono le orme lasciate sino a trovarsi nella piazza centrale della città. Altri odori e rumori lasciavano Bryce in costante allerta senza perdere la fanciulla mai di vista pur restando alle sue spalle, senza correre così il rischio inutile di farsi vedere. Gli occhi ancora più assottigliati fissarono avanti un punto sino a scorgere una sagoma di una ragazzo che mano a mano si faceva sempre più nitida. Un'imprecazione sibilata come un rantolo dalla gola e decise di cambiare improvvisamente strategia, doveva giustificare la propria presenza in qualche modo come un fatto casuale e così fece nel momento in cui continuò ad avvicinarsi ad entrambi. Un colpo secco e venne via un robusto ramo da un albero li vicino che utilizzò come bastone da passeggio in modo da sembrare semplicemente un passante occasionale. Un forte senso di autocontrollo gli fece riprendere controllo di sè. Accennò solo uno sguardo prima ad uno e poi all'altro dal buio del cappuccio che copriva il suo volto per non essere ne visto ne riconosciuto per poi proseguire in attesa della prossima mossa.

    CONTINUA IN: LUOGHI NATURALI - CIMITERO - CRIPTA SEGRETA

    Edited by Maiky (Lys) - 24/4/2015, 12:59
     
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