VILLA RIVERA

"La Tana" di Kevin e Brendon

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    Michael ed io eravamo insaziabili, affamati l'uno del corpo dell'altro. Mai un maschio era riuscito ad attrarmi al punto di perdere la cognizione del tempo. Da quanto tempo la passione ci stava consumando?? Ore? Giorni?.. .non ero in grado di quantificarlo, ma conoscevo ora ogni linea e curva del suo corpo, le mie mani e la mia bocca avevano esplorato ogni centimetro di quel corpo statuario, ed il suo odore muschiato e virile della quale sarei stato in grado di fiutarne la più lieve delle tracce.
    Anche Michael non era sazio del mio corpo, il suo sesso pulsava eretto sull'addome invitandomi ancora una volta ad appagarlo.

    < Nessuno ci vieta di lasciare questa stanza, potrei tenerti occupato per giorni.. .> gli sussurrai all'orecchio.

    Ero steso su un fianco accanto a lui, ammirando le sue fattezze che tenevano i miei occhi incatenati. Il mio seme bagnava ancora la sua pelle, era cosi eccitante averlo marchiato e sentire il mio odore penetrare nella sua pelle.
    Mi baciò con foga, con una mano tra i miei capelli mi attirava sulla sua bocca.

    " Premiami e puniscimi.. .fai del mio corpo ciò che vuoi."

    Adoravo quella sensazione di sentirmi vulnerabile al suo tocco, alle sue carezze, alla sua voce... .pur di averlo ancora avrei esaudito ogni sua richiesta. Michael sapeva come prendermi, ogni istante che passavo insieme a lui resettavo ogni orgasmo avuto pronto per ricominciare ancora e ancora. Ero schiavo del sesso e della morte in questo modo riuscivo ad appagare la mia bestia.

    Quando lo vidi raccogliere una goccia del mio seme e portare quel dito alla bocca per poi succhiarlo, mi sentii sciogliere le viscere per l'eccitazione. Seguii i suoi movimenti estasiato, i miei occhi si fusero in oro liquido.

    < Cazzo Michael, verrò di nuovo se continui cosi.. .> la mia voce uscii quasi in un ringhio ed il mio sesso di nuovo durissimo premeva sul suo fianco.

    " Sai di avere potere su di me e lo usi per tormentarmi.. ed io ne godo immensamente.."

    Salì sul mio corpo e sentirlo di nuovo addosso il calore esplose dentro di me, surriscaldandomi la pelle. Mi baciò il collo, le sue mani scesero ad accarezzarmi il petto, mentre la sua lingua tracciava una scia erotica lungo la mia clavicola, il tutto accompagnato dalla sua calda voce sensuale.

    "Lo incateno a letto, non lo lascio più andare via cazzo!!... ."

    Le sue mani scendevano ad accarezzarmi la pelle, i muscoli si contraevano sotto i suoi palmi, bruciavo per lui, per il suo odore, per la sua eccitazione... .
    Mi strinse il sedere con una mano per poi poggiare le sue caldi labbra sugli addominali. Avevo già il fiato corto.. .

    < Sei tu a risvegliare il mio corpo... sarò sempre pronto per te.. .>

    Le ultime parole mi uscirono strozzate perchè la sua lingua percorse la lunghezza del mio sesso, avidamente prese a succhiarmi il membro. Mi dimenai imprigionato nuovamente dalla brama del piacere.
    Si staccò appena per chiedermi di fermarlo se non avessi voluto... .

    < No maledizione, non farlo, ti prego continua... .> afferrai le coperte e le strinsi nei pugni serrati.

    Proseguì a succhiarlo ed il mio sesso divenne durissimo tra le sue labbra, gli afferrai i capelli mentre mi torcevo sopra il letto per il piacere di essere dentro di lui.

    Mi ordinò di voltarmi ed inginocchiati entrambi sul materasso mi penetrò spingendo i fianchi dentro di me, gemevo ad ogni stoccata, il sesso di Michael si adattò nel mio corpo come un guanto, ormai mi ero plasmato per lui, per riceverlo.. .

    Mi afferrò per i capelli per attrarmi verso la sua bocca, i nostri baci si alternavano ai gemiti. Le sue mani occupate a scorrermi sulla pelle e mentre quel demone mi possedeva con tutta la sua forza, mi diedi piacere da solo, tormentandomi il sesso con la mano. Ci liberammo insieme, eravamo più appagati di prima.. .

    Mi voltai e lo attirai sul letto contro di me, le nostre gambe intrecciate, i nostri corpi uniti, i nostri odori mischiati.. .non si riusciva più a distinguere dove finiva il suo ed iniziava il mio.. .

    < Ho dovuto aspettare che ti incontrassi per sentirmi cosi appagato.. .>

    Steso sul mio corpo stremato, gli cinsi la vita con una braccio, affondai il naso tra i suoi capelli biondi che avevano l'odore del Sole.. . quanta forza e sensualità c'erano in quel maschio.. .ogni parte di lui mi faceva perdere la testa.

    < Vuoi unirti a mio fratello? .. sta per scendere di sotto, lo sento.. .>

    Catturai la sua bocca nella mia, le mie mani si riappropriavano nuovamente della sua schiena.. . staccarmi da lui era un'impresa titanica.. .

    < Quando ti ho visto al bancone del bar mi ero avvicinato con l'intento di sedurti, ma sei stato tu a sedurre me.. .me ne rendo conto adesso.. .>

    Presi la bottiglia di tequila e ne versai un pò nei due bicchierini. Ne passai uno a Michael e l'altro lo mandai giù in un colpo solo. Ricevevo pensieri nuovi da mio fratello, era cambiato e volevo tenerlo d'occhio.. .

    Mi alzai dal letto e mi infilai uno slip che presi da un cassetto, Michael mi osservava e lo raggiunsi a letto.. .

    < Puoi avermi quando vuoi Michael... . devi solo spogliarmi.. .> gli baciai il collo inebriandomi del suo profumo... .se avessi continuato mi sarei eccitato di nuovo, ne ero sicuro.. .
     
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    Sdraiato nel letto con lui mi sentivo così bene, come se finalmente potessi respirare, come se avessi trovato un complice che riusciva a consumarmi corpo e anima, il suo tocco mi rendeva schiavo e re allo stesso tempo, mi disse se volevo unirmi al fratello che stata per scendere di sotto

    <<lo sento anch'io il tuo fantastico fratellino>>

    Mi baciò di nuovo e con la sua mano percorse la mia schiena

    mmm. Scendi più giù ti prego

    Com'è possibile che ancora bramavo il suo tocco, il suo corpo, non ne ho ancora abbastanza

    non lo farei uscire mai più da questa stanza

    <<da quando tu e tuo fratello vi siete avvicinati a me! l'unica cosa che desideravo era averti...mio...nudo...>>

    Smisi di parlare e gli morsi il labbro inferiore, ero famelico di lui, quando ci separammo prese la bottiglia di techila che ancora avevamo accanto al letto, la versò in due bicchierini e me ne porse uno, lo osservai bere, il movimento della sua gola mentre ingoiava quel liquido alcolico mi attirò a lui, gli baciai il collo, poi mi allontanai e bevvi anch'io

    <<peccato mi ero abituato ad assaporare il sapore della techila sulla tua pelle, adesso tutte le volte che la berrò penserò a te>>

    Con la mano gli accarezzai il petto, Kevin si alzò, andò vicino al cassettone dandomi le spalle, osservai il suo culo bello e sodo, questa volta morsi il mio di labbro inferiore, si mise gli slip e io feci un espressione di sincera disapprovazione

    <<oh! Non togliermi questa visione>>

    Puoi tornò da me, dicendo che potevo averlo quando volevo, mi bastava solo spogliarlo, quel pensiero mi stuzzicava, nemmeno se fossimo stati in un luogo pubblico mi sarei fermato dal farlo mio di nuovo.
    La sua bocca percorreva il mio collo riempiendomi di baci

    <<dio Kevin...>>

    Dissi gemendo, misi la mia mani tra i suoi capelli, scesi accarezzando la sua schiena, fino a raggiungere i suoi slip

    <<se continui a baciarmi e strusciarti su di me come puoi pretendere che mi alzi dal tuo letto?>>

    Lo baciai facendo danzare la mia lingua con la sua e poi succhiandola, misi la mia mano sul suo culo e glielo strinsi

    <<sei ancora più sexy con gli slip addosso, ho voglia di strapparteli>>

    Una delle mie gambe era in mezzo alle sue, cominciai a muovermi strusciando contro il suo sesso, lo sentii indurirsi dentro gli slip, questo fece eccitare di nuovo anche me, fermai i miei movimenti, gli leccai il collo arrivando al suo orecchio, gli diedi una sonora sculacciata sul culo

    <<adesso possiamo andare giù con il tuo fratellino...>>

    Gli sussurrai all'orecchio, volevo lasciarlo con il desiderio di me, ribaltai le nostre posizioni mettendomi sopra di lui, con le mani gli bloccai le sue sul letto.

    <<ti rendi conto che non ho più vestiti da mettere grazie a te? >>

    Ammirai ancora i suoi addominali

    <<forse dovrei punirti di nuovo...>>

    Passai la mia lingua sulle sue labbra, poi lo lasciai andare e con estrema difficoltà mi levai da sopra di lui

    <<non adesso però>>

     
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    Brendon reagì alle mie provocazioni, al mio dargli piacere nel modo in cui mi aspettavo.

    Mi portò fuori dal bagno. Il suo corpo bagnato era meraviglioso, eccitante… non potevo fare a meno di notare come le gocce d’acqua scendevano lentamente lungo i suoi muscoli ben definiti.
    Mi fece sedere sul divano che c’era in camera e si sedette su di me. Sentivo la sua pelle calda sulla mia che ardeva di piacere e passione.

    < Mi vuoi Noah?? ... .lo sento cosi duro.. .>

    i suoi baci, i suoi sussurri mi facevano impazzire. Volevo prenderlo di nuovo … il suo strusciarsi su di me mi eccitava sempre di più…

    << Non credo che la voglia di te mi passerà così in fretta… non se ti muovi così su di me>>

    Mi avvicinai alle sue labbra per morderle lentamente. Amavo il sapore che aveva e il calore che mi mandava a ogni bacio.
    Mi fece girare e mettere in ginocchio sul divano. Non potevo fare a meno di inarcare la schiena ad ogni suo tocco sulla mia pelle. Ad ogni suo morso gemevo, il piacere che cresceva sempre di più…

    Lo sentivo smaniare dalla voglia di prendermi, il suo bacino sempre più vicino a me… il suo sesso duro premeva contro di me… Entrò lentamente dentro, mi prese per i capelli e mi baciò con passione. Risposi al suo bacio…

    Sentirlo muovere dentro di me mi dava un piacere quasi indescrivibile… lo avevo desiderato.. avevo insistito e alla fine eravamo lì.
    Ansimavamo e godevamo insieme ad ogni movimento. I nostri corpi erano perfetti l’uno contro l’altro.

    La sua mano sul mio sesso si muoveva allo stesso ritmo del suo bacino e insieme raggiungemmo il culmine del piacere e lo sentì esplodere dentro di me… Mi lasciò senza fiato.

    Si alzò e mi diede i jeans e dopo aver indossato i suoi mi disse che voleva mettere qualcosa sotto i denti.

    <<beh.. in effetti ho fame. Ora che ci penso non mangio da quando sono partito.>> In effetti l’ultimo pasto fatti era stato un panino prima di prendere l’aereo per l’Italia.

    <ti va di cacciare con me? >
    Non caccio da un po’. Avrei affondato le zanne in un corpo caldo… mi piaceva l’idea.
    <<se vuoi cacciare sono con te>> Mi avvicinai a lui e lo baciai.

    <<ma prima dammi qualcosa da bere. Sono davvero assetato>>
    risi e lo spinsi fuori dalla stanza.

    Tenevo le braccia sulle sue spalle e lo spingevo lentamente.. mi piaceva averlo mezzo nudo davanti agli occhi.

    Uscito dalla stanza sentì dei rumori provenire da una camera e mi ricordai che in casa non eravamo soli...

    <<sai.. in realtà dovrei pure andare a casa. L'ho solo vista di sfuggita mentre venivo qui.>> Continuai a spingerlo ridendo

    <<se ti va puoi venire>>


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    Lo guardai infilare i jeans, rendeva perfino quel semplice gesto erotico e sensuale. I miei occhi seguirono ogni contrazione dei suoi muscoli, ricordavo com'era stato sentirli sotto le mani, duri, sodi.. .Noah avrebbe potuto posare da modello per la scultura di una divinità antica. Dovetti frenare l'impulso di vietarglielo, di impedirgli di vestirsi, che cazzo mi era preso, non riuscivo più a pensare ad altro. Come faceva Kevin a gestire entrambi gli appetiti? .. avevo una fame terribile di carne e sesso. Se non mi fossi dato un contegno sarei stato pronto per un altro rapporto..ancora e ancora fino a perdere i sensi.

    "Possibile che sono nient'altro che un animale?"

    Il bisogno di cacciare non era mai stato tanto forte, bramavo di sentire sulla lingua il sapore dolce-amaro della paura, il battito frenetico del pompare di un cuore, la sensazione di affondare le zampe nella terra, fondermi con la natura, fiutare la preda e correre..correre.. .per poi abbandonarmi al piacere del sesso.

    "Cazzo! ho cercato in tutti questi anni di essere umano ed ora tutto è andato a puttane."

    Noah sembrava sentirsi a suo agio, era uomo e lupo allo stesso tempo, padrone di se stesso. Come spiegare ad un maschio della tua razza che sei incapace di gestire i propri istinti?

    "Mi avrebbe dato del debole anche lui"

    ..ma non adesso, non ora.. .non avrei più permesso a me stesso di sentirmi inferiore, sono figlio di un maschio alpha.. .tutti i miei antenati lo sono stati, mio fratello lo è.. .non sono un fottuto errore genetico.

    Cercai in tutti i modi di apparire calmo e rilassato, Noah avrebbe potuto fiutare la paura ed il controllo della mia bestia che a stento riuscivo a contenere in bilico sul filo del rasoio.
    La sua voce pose fine alla tempesta che erano i miei pensieri, anche lui aveva fame.. .percepire anche la sua voglia, immaginare come sarebbe stato farlo insieme, sentire l'adrenalina scorrere nelle vene mi fece impazzire e caricarmi come non mai.

    < Bene, ho bisogno di nutrirmi da lupo.. .>

    Lo vidi avvicinarsi, ogni muscolo del suo corpo si muoveva fluido e micidiale, la vicinanza di quel maschio mi rendeva cosi poco umano. Avevo un impulso smisurato di strusciare la pelliccia contro la sua.. fiutare il suo odore.
    Ora di nuovo a pochi centimetri dal suo corpo caldo lo guardavo dritto negli occhi, riuscire a nascondere la voglia di ricominciare tutto da capo, era impossibile. Quando la sua bocca si unì alla mia rabbrividii, mi abbandonai alle carezze delle sue labbra, al suo sapore.

    "Non smettere di baciarmi, non smettere mai... ."

    Mi strappò un gemito di protesta non appena si staccò da me. Voleva bere qualcosa prima di andare via, ed imprecai mentalmente per essere stato un cosi pessimo padrone di casa.

    < Andiamo di sotto, potrai scegliere ciò che vuoi.. .>

    Mi trascinò fuori la porta, un braccio mi circondava le spalle, quel contatto mi piaceva, non volevo lasciare il calore del suo corpo. Lentamente scendemmo al pian terreno, passando accanto la camera che Kevin e Michael occupavano.. .erano ancora indaffarati, e quindi proseguimmo senza disturbarli, mio fratello poteva sentirmi per la connessione mentale che ci univa.
    Noah mi propose di seguirlo a casa sua, non aveva ancora avuto il tempo di vederla.

    < Va bene, verrò con te.. .hai detto di averla presa in zona.>

    Non riuscivo ancora a stabilire se fosse un bene o un male averlo cosi vicino.. . sarebbe stato una continua tentazione a portata di mano.. .

    Spezzai il contatto con il suo corpo per avvicinarmi al frigo-bar, nell'aprire lo sportello diedi una rapida occhiata all'interno, c'era l'imbarazzo della scelta.

    Mi voltai e risi divertito.

    < Mio fratello non si fa mancare niente.. . desideri qualcosa in particolare? > lo guardai negli occhi e non riuscii a trattenermi nel far scivolare lo sguardo lungo il suo corpo.

    Vederlo con indosso solo i jeans, statuario nel mio soggiorno, la pelle dorata metteva in risalto i pettorali e gli addominali perfetti.

    "Cazzo!! smettila di fissarlo cosi... smettila."

    Per l'imbarazzo dei pensieri che feci su di lui e del suo corpo.. . arrossii come un ragazzino.

    "Fanculo Brendon!!" mi voltai subito, maledicendo me stesso per sentirmi cosi impacciato.

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    Le mie intenzioni erano quelle di scendere di sotto, volevo essere sicuro che mio fratello stesse bene, sentivo come la fame e come il controllo della sua bestia gli stesse sfuggendo di mano. In quell'attimo di lucidità volevo aiutarlo, per una volta pensai non a me stesso ma a lui.. .

    ..ma dio, non ce la facevo, non riuscivo a smettere.. .ritornato sul letto, la mia bocca dotata di vita propria tornò a percorrere il corpo di Michael. La curva del suo collo era una crudele tentazione, le mie labbra avevano bisogno di sentire il suo sapore. Mi strusciavo come un felino in cerca delle fusa mentre con la bocca lo straziavo di baci.. .

    " Mi attrai come il fuoco.. ."

    Sentirlo gemere accese di nuovo il desiderio di farlo mio.. .se continuavo a comportarmi cosi non avremmo mai abbandonato il letto.

    < ... e tu non farlo, non alzarti, prendimi ancora una volta.. .>

    Mi attirò verso la sua bocca ad intrecciare le lingue, una mano mi stringeva i capelli, la fece scorrere lungo la mia schiena fino a raggiungere l'elastico degli slip.. .

    < Toccami Michael, tocca il tuo lupo.. .>

    Continuando a baciarmi, catturò la mia lingua tra le sue labbra, intensi mugolii di piacere mi strappò non appena afferrò il mio culo stringendolo nella sua mano.. .

    < Oh cazzo! strappami tutto... .>

    Il mio cervello non riuscì più a formulare un pensiero coerente.. .solo immagini dei nostri corpi intrecciati, sudati, stretti uno sull'altro con le nostre mani e le nostre bocche in cerca del piacere dell'altro.. .

    Ora fu lui a strusciarsi contro di me, una sua gamba era tra le mie si muoveva contro il mio sesso, in un lento gioco provocatorio che mi stava facendo impazzire. Ero cosi eccitato e nel sentire come la sensualità della sua lingua mi lambiva il collo fino all'orecchio, capii che avrei lasciato che la lussuria mi consumasse lentamente.

    Mi percosse il culo con una sculacciata, gemetti forte per quel piacevole dolore. Mi disse che era pronto per raggiungere mio fratello.. .

    < No ti prego, non adesso ... .>

    Si mise sopra di me bloccandomi le mani sul materasso, lo guardavo con occhi carichi di desiderio, la pelle scottava... .di nuovo... .non poteva lasciarmi in questo stato, il mio sesso fremeva in cerca di attenzioni.. .
    Mi fece notare che non aveva più niente da mettersi, per la foga di averlo, di spogliarlo avevo distrutto i suoi vestiti.. .

    < Una precauzione per tenerti nudo il più a lungo possibile.. .> sorrisi malizioso.

    Fece scorrere gli occhi sul mio corpo, soffermandosi sugli addominali che si contrassero smaniosi di sentire le carezze della sua bocca.. .delle sue mani.. .

    Mi disse che avrebbe dovuto punirmi per quello che avevo fatto... .

    < Sono cosi indisciplinato.. . disubbidiente.. .>

    Con lui dovevo dare il peggio di me, godevo nel portare alla luce il suo essere autoritario.. .ero sempre stato alla ricerca di qualcuno capace di domarmi.. .

    Si avvicinò per leccarmi le labbra, il mio cazzo si fece ancora più duro fantasticando in che modo questa volta mi avrebbe punito.. ma invece si alzò dal mio corpo dicendomi che non lo avrebbe fatto ora.

    Mi alzai sui gomiti restando a letto e lo guardai con disappunto.

    < Non puoi lasciarmi in questo stato di eterno desiderio ed eccitazione.. .>

    Lasciai il letto e lo raggiunsi avanzando verso di lui per schiacciarlo con la schiena al muro, lo baciai divorato dal desiderio.. le mie mani incontrollabili vagavano sul suo corpo con uno smisurato bisogno di toccarlo.. .

    < Non è solo per il sesso fantastico che mi sento attratto da te come una calamita... .> sussurrai sulle sue labbra.. .

    < Mi fai sentire libero, mi liberi dalla sete di sangue, mi fai dimenticare che dovrei essere incazzato con il mondo intero.. .>

    Gli accarezzai il petto per poi scendere con la mano sul suo sesso.. .

    < Vedo solo te.. . quando mi tocchi non c'è nient'altro nella mia testa.. .ci sei solamente tu.. .cosa sei Michael? >

    Gli scostai una ciocca di capelli dagli occhi e lo guardai intensamente.. .

    < Sei diverso dagli altri demoni che ho incontrato... .cosa mi stai facendo, oltre a farmi morire di desiderio per te.. .?>

    Mi allontanai di un passo sforzandomi di non trascinarlo a letto di nuovo per continuare a venerare il suo corpo.. . gli diedi i jeans per farlo vestire.

    < Non ti darò una mia camicia, non ancora ... .come sto adesso ne romperei un'altra.. .>

    Infilai un paio di jeans anche io, ma lasciai la parte superiore del corpo nudo, odiavo vestirmi, preferivo stare il più libero possibile perchè trascorrevo la maggior parte del tempo in forma animale nei boschi... .

    < Vieni Michael, vediamo se possiamo aiutare insieme il mio fratellino... .> lo presi per mano ed uscimmo dalla stanza diretti al piano inferiore, dove Noah e Brendon stavano consumando un drink. Riuscivo a fiutare la carica erotica che c'era tra quei due.. . e ne ero molto eccitato.

     
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    sentivo il freddo del muro a contatto con la mia pelle che contrastava con il calore paradisiaco che emanava il corpo di Kevin, le sue mani vagavano fameliche sul mio corpo

    non ce la posso fare a stare buono se continua a toccarmi... non ero io che lo volevo tormentare?

    mi baciò attirandomi a se e io non potevo far altro che assecondare il suo desiderio, mi disse che con me poteva sentirsi più libero, stavo per rispondere ma le parole mi morirono in gola quando sentii le attenzioni della sua mano spostarsi dal mio petto al mio sesso, appena mi sfiorò, la mia erezione si fece ancora più dura e un brivido mi percorse la schiena, gli morsi il labbro inferiore.
    Ripensai a poco prima, al mio cazzo dentro di lui, il suo corpo era così accogliente, non sarei mai voluto uscire...

    mi fece una serie di domande alle quali non riuscii a rispondere finchè la sua mano non smise di toccarmi

    <<dio Kevin...>>

    protestai a denti stretti quando si allontanò da me, avevo le labbra socchiuse, il mio respiro aveva cominciato ad accelerare, chiusi gli occhi e cercai di riprendere il controllo

    devo smetterla di guardarlo... quando lo faccio il sangue non scorre esattamente in direzione del mio cervello

    mi passò un paio di jeans, continuavo a stare poggiato al muro sperando che raffreddando la mia schiena, forse, avrei raffreddato anche il mio spirito.
    Mi infilai distrattamente prima una gamba e poi l'altra, Kevin mi disse che non mi avrebbe passato nessuna camicia

    <<io invece direi che per come sto adesso non riesco ad allacciarmi i pantaloni>>

    e a fatica tirai su la lampo ma non chiusi il bottone.
    Lo fissavo sperando che con gli occhio potessi liberarlo dai jeans che si era appena messo.
    Ripensai alle sue domande di poco prima, ero indeciso se rispondergli o no, di solito le persone non prendevano bene ciò che ero, e ciò che ero in grado di fare, per questo prima mi guadagnavo la loro fiducia, con Kevin non volevo farlo, lui non era una preda del mio potere ma di me

    <<sono un demone della vendetta>>

    dissi a bassa voce, continuando a fissare il suo corpo

    <<ti senti più libero perché io mi nutro dei tuoi sentimenti di vendetta, li condivido con te e divento più forte ogni volta che entriamo in contatto>>

    mi avvicinai a lui lentamente, gli accarezzai una guancia, poi le labbra, scesi sul suo collo, la sua clavicola, arrivato sul suo petto mi fermai, sentii il potere dentro di me, chiusi gli occhi e quando li riaprii sentii il calore che faceva brillare il mio sguardo di una luce quasi bianca

    <<il potere che sento aumenta quando siamo con tuo fratello, nel night stavo quasi per impazzire>>

    tolsi la mano dal suo petto, presi un respiro profondo e sentii il calore diminuire e lasciare che i miei occhi tornassero normali.

    spero che questo non lo faccia allontanare da me

    Kevin mi prese per mano e andammo giù da Noah e Brendon, erano intenti a bere qualcosa... e non solo... era evidente che la nostra presenza aveva interrotto il loro flirtare, si stavano mangiando con lo sguardo, strinsi la mano di Kevin e mi avvicinai al suo orecchio

    <<il tuo fratellino se l'è cavata egregiamente vedo>>

    e morsi rapidamente il lobo del mio lupo, non potevo averlo così vicino e comportarmi bene, provocarlo per me era inevitabile.

    Ci avvicinammo ai due

    <<c'è posto per altre due bocche assetate?>>

    dissi guardandoli e mordendomi maliziosamente il labbro inferiore.


     
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    Brendon desiderava cacciare. Sentivo i suoi muscoli
    pulsare di eccitazione, voglia di correre libero...
    sentivo l'adrenalina crescere senmpre di più. Mi disse che aveva bisogno di nutrirsi da lupo

    <<allora cacceremo da lupi>>


    il lupo che avevo davanti aveva lo sguardo malizioso. In lui era scomparsa l'innocenza... e la cosa mi piaceva parecchio.
    Una volta in cucina non potei fare a meno di notare come la sua pelle chiara era eccitante. Riuscivo a percepire la contrazione del più piccolo muscolo, il respiro e il battito del suo cuore che acceleravano ogni volta che si soffermava a guardarmi.


    < Mio fratello non si fa mancare niente.. . desideri qualcosa in particolare? > mi disse dopo aver aperto il frigo.

    <<fai tu!>>


    Lo vidi arrossire e mi avvinai a lui. Lasciai che il mio corpo aderisse perfettamente al suo, lo abbraciai e lo baciai lentamente sul collo, fino ad arrivare al suo orecchio... lo mordicchai...

    Mi allontanai da lui e versai dello scotch in due bicchieri.

    <<salute!>> bevvi tutto d'un sorso e mi leccai il labbro guardandolo dritto negli occhi.

    Sentì Kevin e Michael scendere le scale.. entrarono in cucina chiedendo se si sarebbero potuti unire a noi.

    <<ecco a voi>> passai a Michael la bottiglia.


    Mi spostai verso Brendon e lo afferrai per una tasca dei pantaloni.. sentì il suo bel culo sotto la mia mano...


    <<tu ed io abbiamo altro da fare. >> sorriri stringendo la mia mano sulla sua natica.


    <<vi auguro una buona bevuta. Noi torneremo presto. >>


    Con un leggero cenno della testa salutai i due appena arrivati e trascinai il mio lupetto fuori.

    Lo guardai... Mi avvinai alle sue labbra, lo baciai con passione...

    <<sei pronto? andiamo a cacciare.>> Sentivo i miei muscoli fremere per l'impazienza, gli artigli venir fuori e le zanne mordermi il labbro...lasciai che il lupo venisse fuori. Non lo liberavo da tempo.

    Cominciai a correre in mezzo agli alberi sempre più verso il cuore del bosco. Sentivo l'odore delle prede che aspettavano solo di saziare il mio appetito....


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    Il gioco di sguardi stava durando già da un pò. I miei occhi attratti dal suo corpo come le falene fatalmente lo sono dalla luce. Facevo persino fatica a distinguere le etichette delle bottiglie.

    " Faccio fatica a concentrarmi. "

    Lentamente lo vidi avvicinarsi, uno spettacolo osservare i suoi muscoli muoversi sinuosi ed eleganti. Mi strinse tra le sue braccia, eravamo pelle nuda contro pelle nuda...il suo odore virile inebriava i miei sensi. Prese ad accarezzarmi l'incavo del collo con la bocca, spostai la testa di lato per indurlo a proseguire. Le membra si sciolsero come oro fuso nel suo abbraccio, il calore dei nostri corpi accentuato. Le labbra di Noah tracciavano una scia di caldi baci sulla pelle, lo attirai ancora di più verso di me portando le mani sui suoi fianchi in modo tale da sentirlo con maggiore intensità.

    Quella bocca stupenda salì a mordere l'orecchio, gettai la testa indietro, respirando sonoramente, i battiti del cuore schizzarono alle stelle come in una disperata corsa frenetica.

    < Diooo Noah... .questo è un colpo basso.. .> le parole uscirono in un gemito strozzato.

    Non riuscivo a pensare ad altro.. .volevo solo spingerlo sul divano e prenderlo in modo rude e selvaggio.

    " Mai in vita mia pensieri tanto osceni sono passati nella mia testa "

    Si separò dal mio corpo prese dello scotch e lo versò in due bicchierini, lasciandomi senza fiato. Seguii come quel liquido infuocato scendeva giù nella gola e ipnotizzato osservai come la lingua si muoveva erotica sul labbro inferiore..Buttai giù rapidamente la mia parte pronto per correre nel bosco insieme a lui...

    ..per cacciare...e..e..e poi fare l'amore liberamente distesi all'ombra degli alberi.

    Quel pensiero tanto ardito fu represso dall'arrivo di Michael e mio fratello. Mi voltai a guardarli, le loro mani intrecciate come due amanti, ed entrambi avevano negli occhi una particolare luce... .lussuria mista a passione.

    " Bene, bene fratello.. una sola notte con Michael e ti lascia il segno.. ."

    Non potei fare a meno di posare gli occhi sulla bocca di Michael che sensualmente stringeva il labbro inferiore tra i denti.
    Ci chiese di potersi unire a noi, ed io imbarazzatissimo più che mai riuscii a formulare a stento poche parole..

    < Michael.. .certo stavamo... proprio facendo.. . questo.. .>

    Noah mise nelle mani di Michael la bottiglia di scotch e subito dopo mi attirò a sè afferrandomi per la tasca posteriore dei pantaloni.

    Tu ed io abbiamo altro da fare. Sorrise, stringendo con una mano la mia natica, chiusi gli occhi per quel gesto territoriale come a voler attirare tutta la mia attenzione verso di lui.

    ..e la ebbe totalmente, era cosi difficile pensare ad altro quando avevo le sue mani sul mio corpo.

    < Andiamo a cacciare nel bosco.. .iniziate pure a bere, vi raggiungeremo dopo.. .> mio fratello mi guardò accigliato, ma lo ignorai.

    Noah si congedò ai due e mi trascinò fuori al grande patio esterno. Ora eravamo occhi negli occhi, si avvicinò alle mie labbra per poi baciarmi con passione. Quel lupo aveva il potere di scatenare una tempesta di sensazioni cosi intense da lasciarmi fremente ogni qual volta mi sfiorava. Schiusi le labbra per accoglierlo dentro di me, una mano dietro la sua nuca per attrarlo nella passione di quel bacio.

    Sei pronto? andiamo a cacciare.

    Gli sorrisi ad un angolo della bocca incrociando i suoi occhi in uno sguardo carico di intesa.

    < Ci puoi scommettere.. .>

    ...e poi lo vidi nella trasformazione, liberare il suo lupo.. .bellissimo nella forza e nella grazia di predatore.

    Mi liberai del pantalone e degli slip lasciandoli cadere sul patio.. .mio fratello spalancò la porta furioso e mi trattenne per un braccio.. proprio nell'istante in cui stavo liberando la mia bestia. Vidi Noah correre in direzione dei boschi... .

    < Lasciami!> dissi in un ringhio liberando il braccio.

    Mi voltai guardando dritto negli occhi ormai non più umani.

    < Sò badare a me stesso. Non ho bisogno di un baby-sitter.. .> di tanta collera si riempì la mia voce.

    Ero stanco dei suoi modi di fare prepotenti e patriarcali. Cazzo ero stufo! Mi trattava sempre come se non fossi in grado di difendermi.

    Lo lasciai sbraitare da solo, ed innescai la metamorfosi. Le ossa scricchiolarono, si allungarono, si plasmarono in modo tale da permettere al corpo umano di assumere la forma di lupo. Con un grosso balzo mi lanciai alla ricerca di Noah.
    Le zampe affondavano nel gelido terreno innevato, tutti i miei sensi in allerta per seguire le tracce del suo odore. Mi inoltrai nel bosco tra la fitta vegetazione lo trovai fermo sotto un grande albero con il muso rivolto in direzione della casa, mi stava aspettando. Non appena lo vidi abbassai le orecchie allineandole ai lati della testa e mi avvicinai a lui agitando la coda felice per il ricongiungimento. Presi a strusciarmi contro la sua pelliccia leccandogli il muso. La mia bestia finalmente libera di manifestare ciò che fino a quel momento aveva represso imprigionata nelle profondità del mio corpo. Era scomparsa qualsiasi traccia di umanità in noi. Mi sedei al suo fianco in attesa di muoverci per la caccia, non avevamo bisogno di comunicare a parole perchè siamo predatori dovevamo solo abbandonarci agli istinti.. .

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    Nella mente avevo ancora impressi gli occhi di Michael.. .li avevo visti brillare di una sorprendente luce bianca, il potere che avevo percepito da lui mi aveva attratto come non mai.. se solo mi fossi abbandonato in quella luce carica di potere sovrannaturale, mi sarei perso nei suoi occhi.

    "Demone della vendetta, mi induce a pensare al pericolo e a tante belle cose da cattivo ragazzo "

    Lo presi per mano e raggiungemmo mio fratello e Noah i pensieri di Brendon arrivarono cosi espliciti mentre scendevo le scale che non c'era bisogno di vederli insieme per immaginare cosa avevamo interrotto.

    " Porca puttana quei due si scopano con gli occhi "

    Michael mi strinse la mano e si avvicinò all'orecchio per farmi notare i progressi di Brendon.

    < Lo vedo... . si sta svegliando.. .> dissi con una punta di gelosia.

    Avevo cambiato idea, volevo che fosse meno rigido ma non lo volevo cosi autonomo.. .

    "E' il mio fratellino cazzo!!! "

    ... .ma poi la bocca del mio demone bagnato cercò il lobo del mio orecchio, lo morse facendomi mugolare di desiderio. Mi aveva lasciato con una voglia di lui pazzesca.. . con la mente ritornai a quando mi teneva inchiodato sul letto, bloccandomi i polsi mentre si strusciava sopra il mio corpo..

    "Oh dioooo", presi la sua mano, quella che era intrecciata nella mia e la portai tra le cosce per fargli sentire cosa era in grado di scatenare in me, mi teneva costantemente in quello stato.. .di perenne eccitazione.

    Ci inoltrammo nel soggiorno e Michael chiese ai due di poterci unire alla bevuta, Noah consegnò nelle mani di Michael una bottiglia di scotch.
    Brendon guardava Michael imbarazzato, sapevo da cosa derivava il rossore del suo viso.. .odiava fantasticare sul ragazzo che aveva appena fatto l'amore con suo fratello. Mi provocò mentalmente, ma lo lasciai fare in fondo aveva ragione.. .

    "Provare per credere fratellino.. ." lo stuzzicai.. .

    Ero molto possessivo, ma con mio fratello era tutto un altro discorso.. .e da come avevo capito Michael non si sarebbe risentito nel sapermi compiacente riguardo al fatto che fosse oggetto di interesse del mio gemello.

    Noah attirò Brendon afferrandolo per la tasca dei pantaloni.. .mio fratello apprezzava le sue attenzioni, io meno perchè lo sentivo allontanarsi da me... .

    Avevano altro da fare.. .sarebbero andati a caccia insieme nel bosco. Li guardai accigliati.. . ma non feci in tempo a manifestare tutta la mia disapprovazione che Noah si congedò augurandoci una buona bevuta per poi trascinare mio fratello all'esterno della casa.

    Guardai Michael incazzato < Si è svegliato troppo ... .per i miei gusti.>

    Avevo una dannata voglia di prendere a cazzotti Brendon... .che impiegai diversi minuti prima di calmarmi.. .poi gli andai dietro, Noah era già andato via, e mio fratello era in procinto di seguirlo. Lo afferrai per un braccio stringendolo cosi forte da farlo gemere.

    < Come puoi fidarti di lui fino a questo punto.. .non lo conosci cazzo! > gli ringhiai contro furioso.

    Si liberò dalla mia presa e con occhi inumani e collerici inveì con parole che mi ferirono. Era già nudo e rapidamente mutò forma lanciandosi in una corsa verso il fitto bosco poco distante dalla casa.

    < STRONZO! Non ci sarò quando avrai bisogno di me!!! > sapevo che avrebbe sentito.. .

    Entrai in casa dove avevo lasciato Michael, non solo aveva ascoltato le nostre parole, ma anche i pensieri di entrambi.

    < ... .ed io che mi preoccupavo per lui, facesse quello che cazzo voleva.. .>

    Richiusi la porta e mi poggiai con la schiena contro, lo scrutai negli occhi.. .

    < ... .dove eravamo rimasti?.. .ah si! che sei un demone della vendetta.. .> mi soffermai sulle due ultime parole risentito.

    Lasciai la porta e mi avvicinai a lui.. .sapere che si nutriva dei miei sentimenti di vendetta non mi dava fastidio, ma avevo voglia di giocarci sopra.. . tenerlo sulle spine..una rivincita per lasciarmi sempre in trepida attesa delle sue calde attenzioni.

    < Ti sei nutrito a mia insaputa.. .sei proprio un cattivo ragazzo! > mi leccai le labbra, mi eccitava il solo guardarlo.. .

    Feci gli ultimi passi che mi separavano da lui.. .gli sfiorai il petto nudo con le dita .. .la sua pelle liscia e dorata era una tentazione troppe forte.
    Incrociai gli occhi nei suoi, apprezzavo che fosse stato sincero non mi doveva niente.. avrebbe potuto mantenere il silenzio, ma non lo aveva fatto.

    Mi feci ancora più vicino mantenendomi ad un centimetro dalle sue bellissime labbra e gli sussurrai..

    < Dovrei lasciarti stare e allontanarmi da te.. .ma.. .> intrecciai le dita tra le ciocche dei suoi capelli biondi e presi a baciarlo sotto la mandibola..

    < ... ma adoro la tua compagnia. Quello che fai con il tuo potere e l'irresistibile attrazione che ho per te, ti rendono ai miei occhi ancora più intrigante.. .>

    Arrivai alle sue labbra, le leccai per farle schiudere ed entrare con la lingua in cerca della sua.. .lo baciai con irruenza strusciandomi contro di lui. Eravamo vicino ad un divano e lo spinsi sopra di esso, salii a cavalcioni sopra di lui senza lasciare per un attimo le sue labbra.. .

    Michael aveva ancora la bottiglia di scotch nella mani, la presi e lo guardai divertito.. .

    < Visto che dovremmo aspettarli.. .direi di iniziare a bere da soli.. .>

    Tolsi il tappo ed inclinai leggermente la bottiglia di lato e ne versai un pò di liquido sul suo collo, rivoli ipnotici scivolarono lungo il suo petto, ne fermai l'arresto di uno raccogliendolo con un dito che portai alla bocca per succhiarlo.

    Chiusi gli occhi e ne gustai il sapore.. .di wiskey..di Michael..

    < Il sapore cambia in modo sorprendente sulla tua pelle.. .>

    Cambiai posizione spostandomi al suo fianco.. .< Tu ed io non abbiamo bisogno di bicchieri per bere.. .>

    Avvicinai il viso sui suoi addominali e raccolsi con la bocca ogni gocciolina di scotch, godevo del suo sapore e non dell'alcool.. .risalii fino al suo petto per poi staccarmi nuovamente da lui.. .

    < Visto? .. non avevi ancora bisogno di indossare la camicia.. .> risi sotto i baffi, tenerlo il più a lungo possibile nudo era uno spettacolo per gli occhi.. .

    Poggiai il gomito sullo schienale del divano e mi voltai a guardarlo..i miei occhi vagavano famelici lungo il suo corpo, mi soffermai con lo sguardo tra le sue cosce, notai che aveva lasciato un bottone aperto...

    " non hai bisogno nemmeno dei jeans.. .dovrò trovare un rimedio anche a questo.. ."
     
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    Kevin portò la mia mano in mezzo alle sue gambe, sentii la sua eccitazione e il sangue cominciò a ribbollirmi nelle vene, solo un lieve strato di tessuto mi separava da quei centimetri e se non mi fossi distratto portando la mia attenzione a Noah e Brendon probabilmente gli avrei strappato i vestiti a morsi.

    Dopo che ci avvicinammo e che chiesi ai due se potevamo unirci a loro, Noah mi passò la bottiglia e subito dopo attirò Brendon vicino a se, quasi come se volesse chiarire un punto

    credo proprio che l'idea di coinvolgere questi lupi in qualcosa di più di un semplice passo a due sta pian piano sfumando

    continuai a guardarli mangiandoli con gli occhi

    purtroppo però se mi si nega qualcosa, non posso far altro che desiderarla ancora di più

    sentii le battute mentali che si scambiarono i due fratellini, quasi come se le avessero dette ad alta voce, Kevin era decisamente sulla mia stessa lunghezza d'onda, con la mente ricordai la mano di Brendon guidata da Kevin che nel night si strusciava sulla mia intimità, facendomi quasi impazzire. Sentii l'erezione premere contro i jeans.

    Kevin mi guardò a dir poco seccato per il cambio di comportamento del fratello, Noah si avviò fuori di casa intento nell'andare a caccia, si trasformò per primo, Kevin corse dietro a Brendon per fermarlo, ascoltai la discussione tra i due, anche se non avessi voluto, grazie ai miei poteri origliai sia i loro pensieri che le loro parole.
    Percepivo i sentimenti di Kevin come se me li stesse urlando, più mi avvicinavo ad una persona, più quest'ultima si fidava di me, più riuscivo a sentirla... La sua preoccupazione e la sua rabbia mi stavano quasi stremando.
    Si chiuse la porta alle spalle e ci si poggio contro, guardavo ogni minima contrazione dei suoi muscoli

    dio perché hai quei vestiti addosso?

    pensai con la dannata voglia di averlo di nuovo nudo alla mia mercè

    "... .dove eravamo rimasti?.. .ah si! che sei un demone della vendetta.. " disse e si avvicinò a me, mi provocò e si passò la lingua sulle labbra

    voglio quella bocca...

    si avvicinò ancora di più, potevo percepire benissimo il calore della sua pelle, portò le sue mani tra i miei capelli, sentii i suoi baci sul mio collo, soffocai un gemito nella mia gola, erano passati pochi minuti da quando eravamo usciti dalla sua stanza, da quando avevamo smesso di godere l'uno dell'altro, e già ero in astinenza dal piacere che mi davano le sue attenzioni. Finalmente le sue labbra trovarono e mie e la sua lingua entrò nella mia bocca, mi spinse verso il divano e io mi feci guidare, salì sopra di me e una delle mie mani cominciò a vagare dal suo collo, al suo petto, alla sua schiena.
    Si staccò appena da me, prese la bottiglia tra le mani, dicendo che avremmo dovuto cominciare a bere da soli dato l'assenza degli altri due lupi, gli feci un breve segno di assenso, Kevin stappò la bottiglia e versò lo scotch sul mio collo, sentii il liquido alcolico, freddo a contatto con la mia pelle, scivolare sul mio petto, il lupo sopra di me ne fermò la discesa con un dito, se lo portò in bocca succhiandolo... guardandolo ebbi un brivido che partendomi dalla schiena finì sulla punta del mio cazzo, che era già sull'attenti da parecchio...
    Stavo cominciando ad avere il respiro affannoso, Kevin si spostò da sopra di me mettendosi al mio fianco, ripetè il gesto di prima percorrendo i miei addominali, sentii il suo commento sulla mia camicia e i suoi pensieri sui miei jeans.

    se continua con questi giochetti potrei venire senza che nemmeno mi tocchi

    <<frena i tuoi pensieri ti prego>>

    Lo guardai negli occhi, poi mi avvicinai di nuovo a lui e mettendogli la mano tra i capelli attirai le sue labbra sulle mie, infilai la mia lingua nella sua bocca

    Cosa non ti farei

    Mi staccai appena da lui

    <<ulei che potremmo accompagnare lo Scotch con qualcos'altro>>

    Mi alzai dal divano e andai dritto verso il bancone della cucina, avevo già visto delle fragole magnifiche dentro un cestino pieno di frutta, n'è presi un pò, poi aprii il frigo e trovai della panna

    perfetto!

    Spostai i miei occhi verso il divano, il mio sexy lupo mi stava osservando, tornai da lui con fragole e panna, avevamo la casa tutta per noi, non vedevo l'ora di sfruttarla

    <<sdraiati sul divano>>

    Lui lo fece non togliendomi mai gli occhi di dosso, mi misi sopra di lui, spostai il suo giacchetto, scoprendo il suo fantastico corpo, presi la panna e la misi intorno al suo ombelico, ne presi un pò con il dito, lo passai sul suo collo e sulla clavicola

    <<voglio divertirmi e dipingere il tuo corpo con la panna, poi... Con la lingua ripulirò tutto>>

    Continuai con le mie carezze prendendo la panna dai suoi addominali e spostandola sui suoi pettorali, lentamente arrivai a uno dei suoi capezzoli, ci girai a torno per poi stingerlo delicatamente tra le dita, presi una fragola e la morsi, ne passai il resto su un pò di panna, la avvicinai alle labbra di Kevin che le aprì e gli feci mordere il resto, fermai le mie dita solo dopo esser passato su tutta la pelle lasciata scoperta.

    Mi leccai il labbro inferiore, mi chinai gli leccai le labbra e mi spostai con la lingua sul corpo

    <<non mi stanco mai del tuo corpo>>

    Dissi mentre continuavo a ripulire la mia opera, arrivai ai pettorali, la sua temperatura era sempre più alta, arrivai su uno dei capezzoli, gli girai intorno con la lingua poi lo presi tra le labbra e per finire lo morsi leggermente, lo sentii gemere rumorosamente, sentirlo godere fece fremere la mia eccitazione, riservai lo stesso trattamento anche all'altro poi mi spostai finendo suoi suoi addominali perfetti, mi fermai, presi un'altra delle fragole e la misi sul suo ombelico, senza usare le mani la mangiai e infilai la lingua nel suo ombelico

    <<adoro farti godere>>

    Sussurrai, e gli sbottonai i pantaloni...
     
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    Dopo essermi trasformato mi sentivo libero. Non cacciavo da tanto e al solo pensiero
    di avere Brendon accanto mi faceva stare bene.
    Mentre correvo sulla neve cercavo di cacciare via dalla mia testa le immagini della mia ultima caccia...
    Voltai il capo per cercare il lupo ma, visto che non si vedeva mi fermai.

    Ero sicuro che fosse stato fermato sulla porta da Kevin, avevo visto come ci guardava e come guardava me.

    Abbassai la testa e con il muso sfiorai la soffice distesa bianca.

    Che meraviglia

    Sentì il lupo correre verso di me. Si avvicinò e strusciò il suo muso su di me. Mi piaceva quel contatto, molto più di quanto mi sarei aspettato.

    La parte cattiva di me sarebbe uscita fuori con la caccia. Brendon avrebbe visto una parte di me che non gli sarebbe piaciuta. Mio fratello odiava cacciare con me e io non sopportavo i suoi continui lamenti.

    Mi manchi stronzo

    Quasi invidiavo Brendon perchè aveva accanto suo fratello ma, il mo era morto a causa dei suoi folli gesti.
    Io non ero stato in grado di salvarlo.

    Tornai alla realtà. Poggiai il muso sulla testa del lupo e lo guardai negli occhi. Con un cenno lo invitai a iniziare la caccia.

    inizia a correre... lasciai che i miei sensi svolgessero il loro lavoro. Sentivo il mio compagno correre mantenendo il mio ritmo.

    Avvistai un cinghiale nascosto tra i cespugli e mi lanciai su di lui. Con brutalità lo attaccai al collo. Non mi piaceva finire subito la mia preda ma vederla soffrire, morire lentamente.

    Non fare lo stronzo! Non sei solo cerca di calmare la mia sete di sangue ma, mi divertiva troppo....

    Diedi altri morsi al cinghiale, in punti diversi: lo attaccai alle cosce, alla schiena, sul muso. iniziai a giocare con lui... ogni suo movimento era seguito da un mio morso o da un graffio.

    Gli lasciavo fare qualche passo per poi tornare a bloccarlo sotto le mie zampe.... agonizzante... era così che lo volevo.
    Il lupo era affamto e io non gli avrei impedito di nutrirsi.


    Agonizzante com'era scatenava la mia fame. Mi voltai in cerca di Brendon per un secondo e poi affondai le mie zanne nella carne dell'animale che avevo ferito.

    Assaporai ogni morso. Lasciai che l'animale che c'era in me venisse fuori e prendesse il controllo.
    Smisi di pensare da umano e di comportarmi come tale. Non mi interessava nemmeno dell'opinione che si sarebbe fatto il giovane lupo nel vedermi in quel modo.

    Girai nuovamente il capo e gli feci un cenno invitandolo a mangiare con me.

    Mangia... sazia il lupo che c'è in te

    Sentivo il sangue caldo scendermi in gola e deliziare il mio palato.

    Una volta saziato il lupo mi allontanai dal cinghiale orami morto e mi sedetti sotto un albero lì vicino. Voltai lo sguardo indietro e vidi la scia di sangue che avevo lasciato sulla canndida neve. Cercai di pulirmi le zampe e il muso macchaindo tutto quello che mi stava vicino.

    Avevo voglia di correre e stare con Brendon, giocare con il suo bellissimo corpo e saziare gli altri miei appetiti.
    Ora desidravo quel corpo caldo sotto di me... lo volevo e lo avrei preso...


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    Le mie narici erano piene dell'odore di Noah, strusciarmi sul caldo mantello nero della sua morbida pelliccia era stata una sensazione bellissima.. istintiva. Sentivo ancora il peso delle parole di mio fratello "non ci sarò quando avrai bisogno di me", non si smentiva mai doveva sempre fare lo stronzo. Diceva che stavo facendo un errore a fidarmi di questo lupo.. .ma non appena poggiò il muso sulle mia testa, chiusi gli occhi e mi crogiolai nel suo calore.

    Io sentivo di potermi fidare, ne avevo bisogno. La forzata solitudine in cui Kevin voleva trascinarmi mi opprimeva.. .volevo i miei spazi, la morbosità del nostro rapporto mi uccideva. Ci scrutammo negli occhi e ciò che vidi riflesso nei suoi era oscurità, ma anche protezione, la tanto ricercata sensazione di unione, di legame.. di branco. Con un cenno mi fece capire di iniziare la caccia, ululai in segno di assenso e lo seguii trottando poco dietro di lui.

    Le zampe affondavano nel terra fredda ricoperta di neve e nell'inoltrarci nella fitta boscaglia sentivo sferzare sulla pelliccia la brezza della sera. Tutti i miei sensi erano spalancati, udito e olfatto amplificati al massimo.. procedemmo ad un' andatura più veloce seguendo le tracce lasciate da un cinghiale sulla neve, l'adrenalina invase ogni muscolo, il cuore pompava sangue e ossigeno ad un ritmo frenetico ed iniziai a correre.. correre abbandonando ciò che restava della mia umanità.

    Noah stanò il cinghiale che uscì correndo da dietro un cespuglio, balzò su di lui azzannandolo al collo. Spalancai le fauci pronto a lanciarmi sulla preda per bloccargli ogni via di fuga.. .ma un fruscio alle spalle mi fece tendere le orecchie. Annusai l'aria e oltre all'odore del sangue e delle grida agonizzanti della preda di Noah, distinsi un altro odore pungente e selvatico. Mi spinsi alla mia destra lasciando l'altro lupo a divertirsi con il cinghiale.. . non gli stava dando un attimo di pace, dandogli illusione di poter fuggire per poi attaccarlo di nuovo.

    Ora procedevo lentamente e con cautela, cercando di fare meno rumore possibile, nascosto tra la vegetazione un cervo adulto.. una femmina, era intenta a leccare il muschio sul tronco di un albero. Acquattato al suolo poco vicino attesi pazientemente per tendergli un agguato. Al momento opportuno feci un balzo aiutandomi con le zampe posteriori e gli fui addosso attaccandolo alle spalle. Gli artigli penetrarono nella spessa pelliccia del cervo, affondai le zanne nella carne poco sopra la coda e lo abbattei al suolo.

    Caldo sangue mi riempì la bocca, l'animale si dimenava agitando gli zoccoli per colpirmi, ma lo tenevo bloccato sotto al peso del mio corpo con gli artigli ancorati nella carne.. . il battito cardiaco del cervo rimbombava nelle mie orecchie.. eccitandomi. Non volevo farlo agonizzare gli avrei dato una morte rapida e nel momento in cui stavo per attaccarlo alla gola per stroncargli la vita, un altro movimento nelle vicinanze mi mise in allarme.
    Sentii un debole richiamo agitato e lo spuntare dalla radura di un cerbiatto in cerca della mamma.

    " Cazzo è la madre! "

    Ogni fibra del mio essere stava pregustando il delizioso sapore della carne della cerva e quello tenero di suo figlio.. . ma quando i miei occhi di lupo incrociarono quelli terrorizzati del cerbiatto in me scattò qualcosa. Un senso di angoscia e sgomento mi riempì il cuore.

    Snudai le zanne e ringhiai feroce verso il piccolo.. che fuggì sgattaiolando tra gli alberi. Avevo provato sulla mia stessa pelle cosa voleva dire vivere senza una madre.. cosi liberai anche il cervo per lasciarla ricongiungere con il piccolo cerbiatto.


    Pi9YPCYl


    Ritornai indietro scappando il più lontano possibile prima che i miei istinti predatori tornassero ad invadermi e ad inseguirli. Fortunatamente non ero con mio fratello, altrimenti per il solo gusto di ferirmi avrebbe ucciso il cucciolo sotto ai miei occhi e a quelli della madre.

    Raggiunsi Noah, era meraviglioso con il muso macchiato di sangue vederlo divorare il cinghiale strappando a morsi la dura carne. Alzò la testa per guardarmi.. voleva che mi unissi a lui...e lo feci ed insieme divorammo la carcassa dell'animale. Nutrendomi di carne e sangue fresca e calda avevo saziato i morsi della fame, ma non ero appagato.. . non avrei mai potuto esserlo finchè non avessi ucciso.

    Per quanto tempo ancora potevo andare avanti cosi? .. .lasciare sempre che qualcun altro al posto mio facesse il lavoro sporco. Fino ad ora non avevo mai ucciso nessuno, nè animali, nè umani, nè alcuna creatura.. .Kevin mi aveva sempre nutrito lui.. ed ora avevo lasciato che Noah facesse lo stesso, che fosse lui ad abbattere l'animale e non io.

    Ormai sazio Noah si staccò dal cadavere e raggiunse un albero vicino.. . lo seguii abbandonando il tratto di neve dove avevamo consumato il pasto pregna di sangue e morte. Era la vista di quella pozza di sangue che mi faceva raggelare il sangue nelle vene e drizzare i peli sul corpo.

    Le visioni.. quelle cazzo di visioni che non mi davano tregua, vedevo sempre riverso il corpo di mio fratello in una pozza di sangue ed io stesso che reggevo il suo corpo senza vita. Le mani macchiate del suo sangue.. .ed ero stato io a porre fine alla sua vita.

    " .. ecco perchè non voglio uccidere.. . se lo facessi non saprei più fermarmi."

    Noah si lavava via il sangue dalle zampe, appena gli fui accanto presi a leccarlo.. muso, collo.. .ripulii la sua pelliccia nera dal rosso scarlatto. Mi stesi a terra e ripresi forma umana, la pelle nuda ora a contatto con la neve gelida.. ma non avvertivo alcun freddo.

    Guardai il lupo negli occhi e gli sorrisi divertito.

    < Non è che leggi nella mente? .. . pensavo ad un posto del genere dove avrei voluto fare l'amore con te. >

    Ripensai subito a cosa mi ero lasciato sfuggire e arrossii fino all'attaccatura dei capelli.

    "Cazzo sono stato troppo diretto!!"

    Mi abbandonai sulla neve portando le mani dietro la nuca fissando il cielo stellato, riuscendo a godere di una delle poche libertà che mi prendevo.

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    Lo sentivo ansimare e quel suono mi piaceva tanto. Le nostre bocche cosi vicine da poter respirare l’uno il respiro dell’altro. Mi pregò di frenare i miei pensieri stavo correndo troppo con le mie fantasie.. .

    < E’ tremendamente eccitante Michael, potrei legarti ad una sedia e fare l’amore con il tuo corpo attraverso i miei pensieri.. .passerei ore ad osservarti godere e poi soffrire per il desiderio di prendermi.. .>

    Mi morsi il labbro, pensando che prima o poi lo avrei fatto davvero. I nostri occhi si incrociarono e la forte attrazione che teneva avvinti i nostri corpi senza poter fare a meno l’uno dell’altro, si concretizzò nell'unione tra le nostre bocche. Le lingue si intrecciarono in un eccitante calore bagnato, le sue mani tra i miei capelli che mi tenevano stretto a lui.. . con quel baciò mi mozzò il fiato.

    Quando staccò le labbra dalle mie mi lasciò gemente solo sul divano, diretto al bancone della cucina per procurarsi qualcosa da accompagnare lo scotch.. .

    "Uuuh non ho bisogno di nient'altro mi basti tu.. .!" ululai mentalmente in segno di protesta.

    Lo guardavo inginocchiato sul morbido divano intento a scegliere delle belle grosse e succose fragole da un cesto di frutta per poi aprire il frigo e prendere la panna spray.

    "Mio dio! lo ricoprirò di panna e leccherò ogni angolo del suo corpo.. ."

    Ero cosi eccitato all'idea che non riuscivo a stare fermo sul divano, iniziai ad agitarmi per la smania di averlo vicino.. .

    tr2

    Si voltò inchiodandomi con lo sguardo, non avevo alcun bisogno di dover sentire cosa gli stava passando per la testa perchè... di li a poco sarei stato alla sua merce e ne avrei goduto come un pazzo.

    "Cosa non mi farei fare da te"

    Stavo diventando schiavo del tocco di quel demone, ma non me ne fregava un cazzo!! C'era chimica tra noi, ed era stato cosi fin dall'inizio.. .dal primo istante in cui i miei occhi si sono soffermati sulla sua pelle, fin da quando il suo inebriante odore ha riempito le mie narici, facendomi perdere la testa.

    Tornò da me con il suo prezioso bottino, ordinandomi di sdraiarmi sul divano, utilizzando sempre quel particolare tono di voce che mi faceva fremere tra le cosce.

    Non riuscivo a staccargli gli occhi di dosso, erano incatenati nei suoi in attesa delle sue attenzioni. Colmò la profondità del mio ombelico con una nuvola di soffice panna bianca, aiutandosi con le dita ne cosparse una scia sul collo e la clavicola. Mi disse di volermi dipingere per poi cancellare la sua opera d'arte aiutandosi con la lingua.. .

    " CAZZO SI!!!"

    < Fà del mio corpo una tela.. dipingimi con la bocca e la lingua.. .fà di me ciò che vuoi.. .> la mia voce suonò roca e profonda.

    Le sue mani spalmavano la panna sul mio petto come se fosse olio, scorrevano lente sulla mia pelle, le dita girarono attorno al capezzolo per poi strapparmi un intenso mugolio di piacere quando lo strinse tra le dita. Il mio corpo si incendiava al passaggio di quelle mani.. . prese una fragola, lo guardai portarla alle labbra desiderando con tutto me stesso che fosse la mia carne ad affondare tra i suoi denti. Ne addentò solo la metà, con la parte restante raccolse un pò di panna e l'avvicinò alle mie labbra. Ne gustai il dolce e fresco sapore di quel frutto, ma fu sentire il sapore di Michael sulla lingua a scatenare la mia libido.

    Lo vidi leccarsi le labbra per poi abbassarsi sulle mie per riservare lo stesso trattamento, le mie mani scivolarono lungo la sua schiena seguendo le curve dei suoi muscoli. Lo toccai con estrema avidità, mentre la bocca scese sul mio petto per iniziare a ripulire la sua tela. Leccò la panna attorno al capezzolo e lo morse strappandomi un forte gemito dalle labbra.. mi dimenai sul divano inarcando il bacino per strusciarmi contro di lui.

    Ora il mio corpo ribolliva come una camera magmatica.

    Un'altra fragola la posò nel centro del mio ombelico, la raccolse con la bocca per poi affondare la lingua dentro..

    Alzai il busto dal divano, una tempesta di brividi scosse le mie membra e lo trascinai vicino al mio viso afferrandolo per la nuca.. .

    < Ti voglio.. non posso più aspettare.. ! > nei miei occhi riflesso l'ardente bisogno di averlo.

    Mi sbottonò i pantaloni, ma gli bloccai le mani.. .

    < Oh no! ora è il mio turno. >

    < Tu adori farmi godere ed io amo godere di te.. .>

    Mi alzai dal divano e mi inginocchiai sul pavimento. Gli afferrai il bordo dei jeans e li sfilai rapidamente. Il suo sesso aderiva dietro al cotone dei boxer. I suoi giochi erotici liberavano il mio lato selvaggio e perverso.

    "Che meraviglia"

    Sfilai anche quelli, portando alla luce la virilità di Michael che si ergeva già alta e fiera.. presi la panna e spruzzai una nuvoletta sulla punta del suo sesso. Lo guardai negli occhi ed incurvai le labbra in modo malizioso.

    Con la punta della lingua ne presi un pò facendola scorrere per tutta la sua lunghezza.. .lo sentivo gemere, ma non lo accolsi tra le mie labbra. Lo sfioravo con la bocca per dargli solo l'illusione che da un momento all'altro sarebbe stato dentro di me.. .ma fu solo la mia lingua a dargli piacere.. .continuai finchè non ne restò traccia. Mi alzai posando entrambe le mani sul bordo del divano ai lati della sua testa e lo baciai, entrando con la lingua nella sua bocca per fargli sentire che avevo il suo sapore. . ..

    Mi scostai per dirigermi sul divano opposto, di fronte a quello dove era lui.

    < Resta li.. . non raggiungermi finchè non te lo dico io.. .>

    Mi sdraiai sul divano e feci scorrere le mie mani sul mio petto.. .dove la sua lingua poco prima aveva lambito la pelle.

    Chiusi gli occhi e pensai alla sua bocca.. .che si posava su ogni centimetro del mio corpo.. .una mano si inoltrò sul bordo dei mie pantaloni sbottonati e la infilai tra le cosce. Strinsi la mia erezione tra le mani e gemetti forte.

    Riaprii gli occhi e lo guardai.

    < Guardami e ascolta cosa mi fai quando penso a te.. .. >

    Iniziai a toccarmi mentre pensavo a lui che mi spingeva sul divano, mi ordinava di sdraiarmi a pancia sotto e con una mano mi teneva bloccati i polsi dietro la schiena.

    Ansimai rumorosamente dimenandomi sul divano continuando ad accarezzarmi.

    Ora lui mi abbassava i pantaloni per poi strusciarmi l'erezione tra le natiche. Pensai a come la sua bocca percorreva la mia schiena mordendomi la pelle.. .

    Tenevo gli occhi inchiodati nei suoi mentre ogni centimetro della mia pelle godeva pensando a lui.. .

    Mi soffermai nel momento in cui lo immaginavo dentro di me, ad invadermi.. colmandomi centimetro dopo centimetro.

    Inarcai la schiena sollevando i fianchi.. sentivo la mia pelle bruciare di desiderio.

    < MICHAEL!! > gridai il suo nome, la mia mano si muoveva con maggiore insistenza.. .

    Vedevo come smaniava sul divano opposto, lo stavo torturando.

    Lo guardai con occhi offuscati dal sesso.. .volevo essere preso subito, ma allo stesso tempo godevo nel farlo impazzire.

    Pensai alle labbra dell'altro lupo, Noah... e alla sensazione di come potevano muoversi erotiche sul mio petto.. sui miei addominali.. .per poi scendere sul bordo dei miei slip.. .e ...e ...

    Guardai Michael e gli sorrisi divertito.. .una luce minacciosa si fece strada nei suoi occhi.. .

    " Forse ho esagerato.. ." ma volevo che bramasse il mio corpo.. .e volevo che mi prendesse con forza.

    < Fammela pagare. Dimostrami che questo corpo è tuo.. .marchiami. > lo sfidai... .e restai in attesa della sua reazione.


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    Kevin mi disse che non poteva più aspettare, ma quando gli sbottonai i pantaloni, mi fermò, odiavo chi interrompeva la mia opera, ma mi disse che era il suo turno, si alzò dal divano e si inginocchio fra le mie gambe, il solo vederlo in quella posizione, pronto a farmi godere, mi faceva fremere, mi liberò dai pantaloni e dai boxer, non vedevo l’ora che la sua bocca meravigliosa si stingesse intorno al mio sesso, gustandone ogni centimetro, prese la panna e la mise sulla punta della mia erezione

    anche a te va di giocare…

    feci un mezzo sorriso, carico di malizia, sentii la sua lingua scorrere sulla mia lunghezza, non potevo trattenere i gemiti, volevo la sua bocca, quello che mi stava facendo non mi bastava, mi tormentava solo di piacere ma non mi dava soddisfazione

    <<voglio la tua bocca>>

    ma inaspettatamente non me la diete, si alzò infilando la sua lingua nella mia bocca, la succhiai avidamente, quasi con rabbia dopo quello che era stata capace di farmi, sapeva ancora di panna e il retrogusto salato della mia pelle.
    Come se non fosse abbastanza, si allontanò ancora da me e si mise sull’altro divano dicendomi di non raggiungerlo fin che non me lo avesse detto

    non so se riuscirò a resistere

    lo pensai soltanto, non glielo dissi, volevo provare a fare il bravo e a godermi quello che aveva in mente.
    Lo guardai mentre le sue mani accarezzavano il suo corpo, sentii i suoi pensieri, la mia lingua sul suo corpo, la mia bocca che lo gustava, la sua mano scese dentro i pantaloni, non potei fare a meno di leccarmi le labbra, avevo una gran voglia di raggiungerlo, e di sentire il suo sesso che mi riempiva la bocca, mi morsi il labbro inferiore.
    Mi disse di guardare e ascoltare, osservai la sua mano che andava su e giù donandogli piacere, mentre con la mente immaginava che gli ordinassi di sdraiarsi, che gli legassi le mani dietro la schiena, ansimava rumorosamente

    cazzo non ce la faccio

    mi guardava negli occhi mentre mi negava di raggiungerlo.
    Abbassai lo sguardo, guardarlo godere in quel modo mi mandata fuori di testa, non potevo bloccare i suoi pensieri che invadevano la mia mente, immaginò il mio sesso dentro di se, i suoi gemiti erano sempre più forti

    <<ti prego basta, non ce la faccio più a stare buono>>

    dissi con la voce bassa per l’eccitazione che mi stava provocando senza nemmeno sfiorarmi.
    Inaspettatamente, lo sentii pensare all’altro lupo, alle sue labbra che percorrevano il suo corpo, strinsi il bordo del divano con le mani, l’immagine di un’altro che traeva piacere dal suo corpo mi faceva arrabbiare ma nello stesso tempo eccitare, immaginai di essere io a dire a Noah cosa doveva fargli, quel pensiero era perversamente invitante.
    Kevin mi guardava negli occhi, stava cercando di sfidarmi, e ci riusciva benissimo, mi chiese di fargliela pagare, di dimostrargli che il suo corpo era mio, e io… non aspettavo altro.

    Non lo raggiunsi subito, continuai a guardarlo, per tutto quel tempo non avevo osato toccare la mia erezione, se l’avessi fatto il divertimento sarebbe finito troppo presto

    <<ti sei divertito a farmi entrare nella tua mente… peccato che io non possa fare altrettanto in questo momento…>>

    portai la mano sulla mia eccitazione, la strinsi ma non la mossi

    <<smetti di toccarti>>

    dissi guardandolo negli occhi

    <<vuoi che ti prenda su quel divano?>>

    ho voglia di sfidarti anch’io lupacchiotto

    <<e se non lo facessi?… se ti lasciassi a godere delle tue fantasie?>>

    stavo diventando diabolico, lo sapevo ma non riuscivo proprio a farne a meno, era riuscito a stuzzicarmi fin troppo, prima inchiodandomi al divano poi fantasticando sull’altro lupo.
    Passai un dito sulla mia erezione

    <<mi hai negato la tua bellissima bocca, potrei chiedere a tuo fratello se gli va di rimediare>>

    ripensai alla mano di Brendon guidata da Kevin nel night

    chissà se agli altri due lupi gli andrebbe di giocare con noi…

    intanto non staccavo gli occhi da Kevin, volevo cogliere ogni sua minima reazione, il suo sguardo era sul mio dito che giocherellava calmo sulla punta del mio membro duro, ma non resistevo più, la voglia che avevo di toccarlo era indescrivibile, mi alzai dal divano, andai da lui, misi un dito sotto il suo mento per attirare la sua bocca nella mia, allontanai la sua mano dai pantaloni, tenendogli bloccati entrambi i polsi con le mie

    <<ti sei divertito abbastanza mi pare>>

    abbassai lo sguardo sulla sua eccitazione, spostai la mia mano su di essa

    dio è durissimo

    lo pompai piano su e giù, poi lo feci calmare, non volevo che venisse, spostai la mia mano sui suoi testicoli, li tormentai un pò, lo sentivo inarcarsi sotto le mie carezze, mi fermai di nuovo, finché non mi spinsi più giù e infilai un dito nel suo bellissimo culo, sentii un gemito incontrollato uscire dalle sue labbra

    <<vuoi di più di questo?>>

    sussurrai nel suo orecchio, comincia a muoverlo appena

    <<allora chiedimelo, non pensarlo dimmelo…>>

    leccai il lobo

    <<o vuoi continuare a giocare fin che non tornano gli altri due lupi?>>

    se vuoi sfidarmi... vediamo fino a dove riusciamo a spingerci...
     
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    Nonostante la caccia non avevo smesso nemmeno per un secondo di ascoltare i lenti movimenti di Brendon. Non si unì al mio gioco con il cinghiale ma, dopo essersi guardato intorno per un po’, si lanciò su un cervo intento a mangiare. Notai che non lo aveva attaccato con violenza, non con la violenza che mi sarei aspettato da lui. Il fatto che avesse colpito la cerva vicino alla coda e non al collo diceva molto.

    Kevin non caccerà di sicuro con questa delicatezza pensai. Una risatina venne fuori…

    Stavo conoscendo l’uomo dall’animo gentile e non mi sarei aspettato di trovare lo stesso nel lupo. Quando si caccia ci si lascia andare completamente. Tutto quello a cui si pensa è soddisfare il desiderio di sangue. Sono stato cresciuto in mezzo ai lupi e con l’ottica di un lupo. Per me era di primaria importanza appagare il mio desiderio di sangue: mi piaceva sentire la preda agonizzante morire tra le mie fauci.

    Brendon fu presto fermato dalla pietà verso la sua preda. Nella radura era arrivato un cerbiatto… Lasciò la preda e si unì a me.
    Mio padre avrebbe giudicato male il suo comportamento ma io non ero come lui. Mi spostai per permettere al mio lupo di saziare il suo appetito.

    Il giovane lupo mi seguì e inizio a leccare la mia pelliccia sporca di sangue. Il contatto mi eccitava e una volta appagati gli istinti animali avevo voglia di appagare quelli umani. Presi a strusciare il mio muso sul collo, sul suo muso per togliere il sangue del cinghiale. Lasciai che tornasse in forma umana e lo guardai per qualche secondo.

    Non è che leggi nella mente? .. . pensavo ad un posto del genere dove avrei voluto fare l'amore con te... si era subito reso conti di averlo detto a voce alte...

    Gli sorrisi...

    Si mise le mani dietro la nuca… Era meraviglioso steso sulla neve. Mi aspettava, mi voleva e io volevo lui.
    Lo guardavo arrossire lentamente… Quando alzò lo sguardo al cielo mi trasformai e mi stesi sopra di lui. I nostri corpi nudi combaciavano alla perfezione…
    Avvicinai le mie labbra alla sua fronte e lo baciai, poi feci lo stesso sugli occhi, sul naso, sulla bocca e scesi lentamente sul suo collo. Lasciai le mie mani libere di toccare i suoi fianchi perfetti, i suoi glutei sodi e perfetti…

    Oh… cosa ti farei…

    Sentivo i respiro di Brendon farsi più accelerato, il cuore battere forte e la sua erezione crescere.

    Continuai a baciare lentamente ogni centimetro del suo corpo statuario, soffermandomi sui suoi capezzoli e mordicchiandoli… scesi giù lungo i suoi addominali e poi sul suo ventre.. Avvicinai le mie labbra alla sua eccitazione e la accolsi nella mia bocca, gustando ogni suo centimetro.

    Il profumo che emanava, l’eccitazione che sentivo mi entrava sotto la pelle, mi mandava in estasi. Godevo ogni volta che lo sentivo gemere, godevo nel sentire la sua schiena inarcarsi per il piacere datogli dalla mia bocca.
    Mi staccai da lui e mi avvicinai alle sue labbra per baciarlo, per assaporare la sua bocca e godere nel farlo.

    << Amo il tuo corpo, sei perfetto >>


    Tornai a baciarlo prendendo tra i miei denti il suo labbro inferiore, la mia lingua gustava con passione la sua bocca e io mi beavo di quel bacio. Misi una mano tra i suoi capelli, coperti in parte della neve e gli tirai la testa all’indietro. Comincia a mordere il suo orecchio e poi il suo collo. Sentivo il mio corpo sempre più caldo e sempre più voglioso di lui…

    Stare con lui era quasi un bisogno…


    Mentre assaporavo ogni centimetro della sua pelle non potevo fare a meno di pensare all'effetto che lui, da sconosciuto, aveva avuto su di me. Le mie difese si erano completamente abbassate...

    Oh... dio....

    I suoi gemiti di piacere mi facevano impazzire.... Non sarei rimasto quieto ancora per molto.
    Ritornai con la lingua sulla sua erezione dandogli altro piacere. Lasciavo che la mia bocca lo prendesse tutto. La sua schiena inarcata, i suoi gemiti, il suo cuore che andava all'impazzata...
    Lo volevo lì e subito.

    Con delicatezza lo feci girare. Con un semplice movimento dei fianchi fece entrare in lui la mia erezione e gemetti con lui a quel contatto.

    Mi muovevo con lui, seguivamo lo stesso ritmo... i nostri corpi erano uniti e godevano insieme...

    Prresi con un mano la sua erezione e cominciai a muoverla su e giù... ma, non avrei finito subito quello che stavo facendo.


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