CRIPTA SEGRETA

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  1. XxMarTineTTaxX
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    :Abigail.png:


    Erano passate ore e ancora non era tornato nessuno, cominciavo ad infastidirmi.


    <<attendi ancora>> cominciò Lucifero.

    Alzai gli occhi al cielo, quella grotta buia e umida cominciava a farmi increspare i capelli. Non ero venuta qui in questo posto dimenticato da Dio per stare rinchiusa. Ignorai le proteste del mio amichetto e uscii esattamente come ero entrata dalla grotta. Sentivo tanti poteri oscuri diversi provenire dalla cittadina, avevo sicuramente più possibilità di incontrarlo lì che stando qui. Inoltre in pubblico non mi avrebbe potuto attaccare. Questo mio pensiero sembrò placare Lucifero e così mi incamminai verso la fonte di potere.

    CONTINUA IN LUOGHI CITTADINI- LES TRESOR DE NADIYA
     
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  2. +Hells+
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    :Malacath.png:

    CONTINUA DA LUOGHI CITTADINI - CITTA - CENTRO COMMERCIALE

    Nessuna scopata avrebbe mai potuto placare quello che sarebbe successo di lì a poco. Capii che qualcosa non andava ancora prima di entrare nel mio nascondiglio. C'era una sorta di energia nell'aria, un qualcosa di sbagliato che mise sull'attenti il mio demone non appena varcai i cancelli del camposanto. E quando entrai nel mausoleo ebbi conferma dei miei sospetti.

    La porta che conduceva alla cripta era aperta. La rabbia cominciò a montare dentro di me, sempre più implacabile. Entrai come una furia e non mi stupii di trovare il locale vuoto. Mi trasformai nel demone e cominciai a ruggire come una bestia feroce mentre ogni cosa volava intorno a me e andava in frantumi.

    Solo quando ebbi disintegrato anche l'ultimo pezzo di quella cripta mi fermai a ragionare. Beatrix non poteva essere uscita da sola, qualcuno doveva averle aperto la porta, dall'interno era praticamente impossibile. Che le sue due amichette l'avessero trovata? Non era da escludere. E giusto per non farmi arrabbiare, lei aveva deciso di seguirle!

    Sferrai un pugno alla parete, creando un buco nella pietra. Ecco, le pareti dovevo ancora sfracellarle, ma di quel passo non sarebbero durate molto!

    Beatrix aveva ancora il radahan, quello non poteva toglierselo, e non avrebbe fatto molta strada senza usare i suoi poteri.

    Inspirai a lungo prima di chiudere gli occhi e cercarla. Avevo assorbito parte della sua energia, non sarebbe stato difficile localizzarla. Scoprii con immenso piacere che la piccola fuggitiva stava dormendo, in un attimo mi catapultai all'interno della sua mente. I miei poteri di incubo mi permettevano di entrare nei sogni di ogni creatura che stesse dormendo.

    Sfogai tutta la mia ferocia, urlandole contro.

    < DOVE CAZZO SEI?!>

    Il suo subconscio rispose, cercando di spiegarmi cos'era successo e inventando scuse. Non mi importava. Ero rimasto nella sua testa quel poco che mi bastava per localizzarla.

    Uscii velocemente da quello che rimaneva del mio nascondiglio, sempre con il mio vero aspetto, e spiccai il volo, dirigendomi verso la costa.

    jpg

    CONTINUA IN LUOGHI NATURALI - PROMONTORIO - SCOGLIERA
     
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  3. Maiky (Lys)
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    :Bryce.png:

    CONTINUA DA: LUOGHI CITTADINI - CITTA' - PIAZZA PRINCIPALE

    Amanda salutò un amico di vecchia data, trasferitosi in Italia dalle lontane Americhe e non curandosi del vampiro appena passato davanti a loro continuò a scambiare qualche parola come nulla fosse. L'aveva fermata in quello che si era rivelato un incontro occasionale. Sebbene vivessero nella stessa città non si incontravano così spesso come si erano banalmente ripromessi.
    Amici di penna dalla metropoli di Seattle..una per studio e l'altro per lavoro avevano trovato una città da condividere.
    Stranamente, Carl, la teneva calma..
    E faceva bene. La ragazza aveva una terribile sensazione. Occhi puntati su di sè da passi indietro..sensazione macabra che la condusse al pensiero di essere uccisa. Un pensiero che le scorreva nel sangue e faceva accelerare i battiti nell'ipotesi di trasformare questa supposizione in una realtà decisamente più concreta e lui, l'amico di Amanda, da canto suo; sapeva che c'era un qualcosa in lei..un qualcosa dal quale stare attenti che in qualche modo lo raggelava ma vedendo che andando per quella strada era sicuro, stava tranquillo anche se si manteneva inconsciamente allerta. Sorrisi e confidenze facevano prevalere la parte tranquilla e gentile di lei fino a che, arrivati ai saluti finali, decise di congedarsi da lui. Naso gelato e gote tinte di un colore cremisi la spinsero qualche istante dopo ad aumentare il passo ed arrivare in breve all'ingresso del palazzo ai bordi della piazza principale.
    Una volta chiusa la porta dietro sé, batté le scarpe sul tappeto dell'ingresso mentre la vista dava sulla cassetta delle lettere quando si accorse che dalla propria sbucava un angolo mal piegato di un foglio che faceva intendere essere lì privo di busta. Fronte corrugata nel chiedersi chi mai potesse scriverle ed il tempo nemmeno di formulare la domanda che gli occhi iniziarono a scorgere le prime righe. Amanda si trovava da sola in Italia. Coi genitori si era sentita nel pomeriggio, così pure coi suoi amici, quindi sapeva bene che quella notte non avrebbe più ricevuto lettere ma come poté ben constatare..si stava sbagliando.

    ''Ci vedi? Così diversi, ma così simili.Tutti dicevano che saremo durati a lungo. E così è stato. Adesso siamo qua, a inventare il futuro e a ricordare il passato. Ogni giorno è come il primo''.

    Lesse queste parole mentre percorreva i corridoi freddi del palazzo.
    L'eco del rumore dei passi l'accompagnarono fino in camera..rileggendo più volte quel biglietto, destando in lei solo la perplessità ed il beneficio del dubbio. Magari il mittente si era solamente confuso, infilando la lettera che in verità era destinata ad un altra e così una volta dentro il proprio alloggio, chiuse la porta e cestinò la lettera e non pensandoci più si dedicò solo a sé stessa regalandosi una notte di vero relax. Dopo una cena tipica londinese in un altrettanto pub tipico del luogo, si rintanò in bagno dove riempì la vasca con uno dei suoi sali migliori e versando qualche goccia del suo bagnoschiuma preferito attese che la schiuma crescesse per potersi infilare dentro. Il calore dell'acqua. Quel lieve sfregare del sale sulla pelle le regalò immediato ed immenso sollievo ai muscoli del corpo, rilassandosi talmente tanto da far scivolare il corpo sotto la superficie dell'acqua dalla quale riemerse un paio di minuti dopo. Il collo ora appoggiato al bordo della ceramica, le braccia fredde, per via della reazione con l'aria, erano posate sui rispettivi bordi; occhi chiusi ed immersa anche nelle note della canzone che aveva fatto partire dall'Ipod acceso ancor prima di riempire la vasca. Parole interrotte da un movimento della schiena nel sistemarsi più comoda per poter uscire e riprendere a cantare la canzone successiva. Una volta fuori, anche dopo essere stata avvolta nell'accappatoio ed in seguito infilatosi il pigiama nuovo si stese sul letto pronta ad accendere la televisione per guardare un film quando vide dalla fessura della porta una lettera spuntare per metà. Sbattendo un paio di volte le palpebre incuriosita dalla cosa, si alzò e piegandosi sulle ginocchia a raccoglierla notò che anche questa era senza busta e piegata alla stessa maniera dell'altra.

    ''Ci vedi? Così diversi, ma così simili. Tutti dicevano che saremo durati a lungo. E così è stato. Adesso siamo qua, a inventare il futuro e a ricordare il passato. Ogni giorno è come il primo Amore mio, il diavolo mi ha detto di lasciarti e in cambio mi da il mondo intero. Ma io che me ne faccio del mondo intero se con il tuo bellissimo sorriso ho tutto l'universo?''

    Occhi sgranati a quello che ora lasciava spazio dalla curiosità alla perplessità nell'aprire di scatto la porta e trovare solo il vuoto nel corridoio..sguardo a destra e sinistra per constatare davvero l'essere da sola quindi a porsi qualche domanda per poi riprendere l'atteggiamento di prima e con noncuranza cestina anche questa per poi mettersi a letto e distesa piano piano le immagini iniziano a farsi più sfocate fino a perdere il filo della trama, voltarsi a pancia in giù e addormentarsi per tutto il resto della durata del film selezionato appositamente dall'hard disk. Il sogno di cui è protagonista scorre tranquillo fino al risveglio. Stiracchiandosi alzò il viso dal cuscino a vedere che ormai la notte era ancora ben presente nel cielo con i raggi di luna che ancora padroneggiavano dalla finestra. Un lieve borbottio per non aver visto l'ennesima volta la fine di quel film ed alzandosi dal letto si diresse alla finestra.
    Un sogno..quello che aveva sempre desiderato ora si era appena avverato. La primavera a Littoria.
    Quello che aveva sperato da tanto di vedere ora scendeva davanti ai propri occhi. In pigiama corse..il tempo di infilarsi le scarpe saltellando e si diresse verso la porta che dava sul giardino. Percorse quei corridoi in una strada che conosceva a memoria, la planimetria dello stabile non aveva segreti ed in pochi minuti si trovò davanti quella porta che aprì con vigore. Un vigore che però la bloccò di nuovo.
    Questa volta di netto.
    Una lettera attaccata alla porta e nell'atto di farlo aveva letto qualche parola che poi rilesse meglio.

    ''Ci vedi? Così diversi, ma così simili. Tutti dicevano che saremo durati a lungo. E così è stato. Adesso siamo qua, a inventare il futuro e a ricordare il passato. Ogni giorno è come il primo.Amore mio, il diavolo mi ha detto di lasciarti e in cambio mi da il mondo intero. Ma io che me ne faccio del mondo intero se con il tuo bellissimo sorriso ho tutto l'universo?
    L'amore è come un coltello al cuore, ti colpisce nel profondo''.


    Questa volta volta la perplessità lasciò spazio allo sconcerto totale nel tenerla in mano quella lettera. Era certa che ora si parlasse di lei. Era certa che quella sequenza di lettere fossero indirizzate proprio a lei..
    Ora era certa..di troppe cose. Troppi pensieri che le affollavano la testa, troppo ingombranti da sentire fino a che non si dissolsero come una nebbia dapprima fissa che via via si stava schiarendo come un vago senso di abbandono totale. Come se d'improvviso fosse catturata e protetta allo stesso tempo in un abbraccio. Come se mani forti la privassero di una libertà di muoversi ma allo stesso tempo dessero protezione e calore al quale non poteva ribellarsi nemmeno se avesse voluto. Accompagnata in quella pace da un rumore di sottofondo come una voce che le diceva qualcosa..un sussurro per un'agonia annunciata nei confronti di lei che solamente la intontivano al momento. Un senso di leggerezza la pervase del tutto alla quale diede senso appena riaprì gli occhi. Una lenta schiusa delle palpebre nel mettere a fuoco quella figura davanti a lei. Un ragazzo alto, biondo ed occhi azzurri..che sogghignava qualcosa mentre accarezzava il viso di lei con la scusa di scostarle una ciocca dal viso. Uno scatto nel scostarsi da quella carezza e la stretta al corpo era cambiata. Non vi erano più mani solide che la tenevano ma solo strette corde che l'avvolgevano.
    Lui..dai modi di fare pacati ed eleganti continuava ora a muoversi attorno lasciandosi andare in parole che sarebbero morte in quella cripta mentre lei muoveva le mani dietro alla schiena cercando il nodo con le dita. In modo discreto, mentre lui continuava nella sua conversazione alla quale lei stessa aveva iniziato a fare parte, senza dare troppo nell'occhio continuava a tastare il nodo fino a trovare il punto debole cercando di scioglierlo. Fulmineo si avvicinò alle sue mani e torcendole a spezzarle iniziò a scuotere le mani. Sapeva cosa stava tentando di fare e quelle prime grida ne furono una conferma.

    Amanda..devi smetterla di fare così.
    Te lo consiglio...inizia a pregare il tuo Dio se mai ne hai uno.


    Continuava a parlare e ribattere contro di lui in vari mugolii.
    Perdendo subito la pazienza, Bryce, di scatto si voltò puntandole alla carotide la fredda lama di un bisturi. Voleva farle male, ferirla in qualche modo ma non nell'immediato.
    Apparentemente calmo, da docente quasi..come se si limitasse a spiegare qualcosa..solo che anche lo dimostrava.
    D'altronde era sempre stato uno che accostava sempre i fatti alle parole preferendo decisamente questi ultimi

    Lezione uno.
    Se vuoi legare qualcuno..devi essere certo che non si liberi.
    Tutti e quattro gli arti e questo non ha vie di fuga.


    Disse mentre saldava l'ultima cinghia e lei guardandolo impaurita cercò di divincolarsi e prendendo il bisturi si mise davanti, iniziò a disinfettarlo. Guardandola fissa continuò a spiegare.

    Lezione due.
    Gli strumenti da lavoro sono fondamentali quindi abbine cura..e potrai sempre eccellere nel tuo campo


    Gettò la garza e si avvicinò a lei iniziando a scorrere la lama sul corpo e sulla pelle scoperta dalla parte dove non c'era la lama per poi guardarla e voltando il bisturi tra le dita e con una determinata pressione iniziò a scorrere lasciando Amanda col respiro corto, affannoso e tachicardico.
    Le braccia ancora scossero in movimenti convulsi quanto le gambe nel tentativo di liberarsi.

    No..no..non fare così..più ti agiti e peggio è.
    Tu non sai con chi hai a che fare..vero?!
    Altrimenti sapresti. E questa....


    Sogghignò perfidamente

    E' la lezione numero tre e direi anche la più importante.
    Hai pensato di me nel modo più sbagliato che potessi e questi ora è la tua realtà


    Disse mentre la lama scorreva sullo sterno per poi proseguire con una linea dritta nella parte sinistra del torace ed affondare con il bisturi in prossimità del cuore e lasciare lei gridare dal dolore più lancinante mentre lui ripeteva le lettere alzando mano mano il volume della voce.

    Urla pure, nessuno ti sentirà..proprio da questa Cripta.

    Rise qualche istante alternando il tono delle parole

    Il cuore..ah il cuore, ha le dimensioni di un pugno chiuso, ed ha una forma simile ad un pera, con la punta rivolta verso il basso... Il cuore è l'organo simbolo dell'amore... Segue il ritmo delle emozioni... Normalmente in una persona adulta, il cuore si contrae 60 - 70 volte al minuto... In una persona innamorata, molte di più!.... A volte si arriva a 100, senza rendersene conto... Il cuore è l'ultimo ad andarsene, lui continua a battere... Anche, quando viene sottratto all'organismo!!!... Anche quando la persona amata ti abbandona!!!... Anche quando tu non vuoi più soffrire!!!... Non sei più tu che comandi!!... Quando sei innamorato, quando il tuo cuore batte forte per un altra persona!!! Non sei più tu che comandi!!!... E' lui...E tu Amanda? In questo caso..tu sei quella che ora non riesce a comandare. Tu così devota all'amore..ti sei ritrovata davvero con qualcuno che tiene il tuo cuore in mano..



    Concluse allagando un sorriso, tirando in su un angolo della bocca mentre quel senso di piacere si diffondeva di nuovo nel proprio corpo facendo scorrere nelle proprie vene e tutto il suo essere un senso di appagamento. Ora, lei esanime, su quel lettino giaceva col petto aperto in modo professionale ed impeccabile mentre lui stringeva e continuava a stringere nella mano quell'organo così delicato facendo scorrere tra le dita quei rivoli di sangue che colavano fino al braccio per poi aprirle e lasciarlo ricadere sul corpo di Amanda..
    L'unica che era uscita fuori dal palazzo per qualche ora. Le sue ultime.
    Di certo Amanda non era la vittima per cui era stato commissionato. Era solo fame e sfizio.
    Di certo di Bryce si sapeva che adorava la caccia.
    Di certo sapeva come intrappolare le vittime nella proprie grinfie, scovando i loro punti deboli.
    Di certo era uno dei suoi modi preferiti per nutrirsi, bevendo dalla sua vena.
    Di certo se una persona lo sentiva parlare stava solo a significare che la morte era incombente.

    Edited by Maiky (Lys) - 24/4/2015, 15:46
     
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17 replies since 7/1/2014, 01:48   237 views
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