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il mio sapere qualcosa in più di lei la mise sulla difensiva, la fece cambiare, un suo lato freddo e letale si espose a me... e si aprì rivelando la sua vera natura come nulla fosse, con una gelida spiegazione...
"mio dio è un demone anche lei..." era una creatura malvagia anche lei... come me, ma anche se io avevo represso per anni e continuavo a farlo il mio demone che reclamava vendetta nei confronti del sangue del mio sangue cioè mio fratello Manuel lei non reprimeva nulla... schietta e diretta disse che nessuno l'avrebbe ostacolata nel suo intento... deglutii ma ero affascinato da tanta determinazione, determinazione che io non avevo mai avuto nella mia vita ma forse la stavo trovando ero infatti determinato a mettere Ko definitivamente mio Manu mandandolo all'oltretomba conquistandomi così finalmente Kilian, il bel vampiro Parigino...
"il suo parigino" come lo chiamavo Manuel...
<ne avrai passate tante...> dissi poggiando la tazza ormai vuota
<anche io purtroppo, come vedi non posso guardarti negli occhi per colpa di mio fratello, lui... io... siamo dei demoni e mi ha rubato la vista mi voleva morto... ed ora è arrivato il tempo di mandare lui sotto terra...> cercai di apparire duro e non dissi la mia natura da demone buono Noctura mi stava facendo paura... non ero più certo di essere al sicuro in sua compagnia così approfittai subito della sua gentilezza della disponibilità di un telefono e pregai tutti i dei ed i santi di ricordare io numero di Raphael...
<grazie per il telefono, credo che chiamerò il mio amico se ricordo il suo numero tenterò...puoi passarmelo?>
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Shaogorath .
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Notai un cambiamento in Matteo. Era come se fosse spaventato, come se fosse successo qualcosa che lo aveva indotto ad inquietarsi.
Meglio non fare domande non sono affari miei
Pensai trattenendomi meglio che potei. Anche se la curiosità era forte, e come se era forte.
Mi chiese di passargli il telefono per chiamare un suo amico. Glielo diedi in mano, sperati che si ricordasse l'ordine dei numeri per comporre il numero.
<posso farti una domanda?>
Chiesi gentilmente a Matteo.
Idiota di una sta zitta!
Pensai nel momento stesso in cui parlai. Ma ormai il dado era tratto e non potevo tornare indietro, dannazione a me e alla mia impulsività!
<ho notato che prima, mentre parlavo ti sei.. Boh come dire .. Inquietato>
Feci una pausa. Dandomi del'idiota per aver tirato fuori il discorso.
<ho detto qualcosa che ti ha dato fastidio?>
Domandai giocherellando con i capelli.
ma è possibile che la mia bocca vada per conto proprio?
Mi domandai mentre aspettavo una sua risposta.. -
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Noctura era furba...
"molto furba" pensai poco dopo quando mi diede il telefono tra le mani... lei era un demone che aveva incanalato in qualche modo il suo essere io lo avevo rifiutato da sempre lasciando dormire in un angolo della mia anima il demone elettrico che mi divorava...
<ehm...> cercai di spiacciare qualche parola mentre composi la prima sequenza di un numero sull'apparecchio che portai prontamente all'orecchio...
IL NUMERO SELEZIONATO E' INESISTENTE...
"uff...devo riprovarci..." mentre formulavo una seconda sequenza le dissi...
<sai...io... io solo in questo ultimo anno ho riscoperto di essere un demone, ho sempre odiato la mia natura... io... io... sono stato ucciso da mio fratello e trasformato da lui...> deglutii...
IL NUMERO SELEZIONATO E' INESISTENTE
"Maledizione! Raphael... Raphael... devo ricordare... mmm quale era il numero... mi confondo di certo sull'ultima cifra... " continuai comunque il discorso con la ragazza
<io non volevo diventare un demone... Noctura io... io ancora oggi non voglio essere un demone...> sparai il mio pensiero davanti ad una ragazza dal carattere deciso forse fiero del suo essere demone... chissà forse mi ero scavato la fossa... ma una scintilla vibrò dentro il mio essere... e nella cornetta...ed alla successiva sequenza numerica avvenne il miracolo...
Sentii la voce di Raphael... la connessione era disturbata, il telefono di Noctura non era dei migliori chissà da quanto era inutilizzato...
<raphael! RAPHAEL! SONO IO RAPHAEL SONO MATTEO...> lo sentivo parlare, diceva qualcosa ma non riuscivo a capire cosa, l'audio era troppo disturbato e chissà se lui mi sentiva nello stesso modo o riusciva a sentirmi...
<raphael!> scoppiai in un pianto a dirotto davanti alla ragazza che mi aveva accolto in casa sua con tanta gentilezza... <raphael! NON SONO DISTANTE DAL PROMONTORIO...UNA CARA RAGAZZA MI HA ACCOLTO IN CASA SUA...HO BISOGNO DI TE...KILIAN HA CERCATO DI... UCCIDERMI...> dissi...con una voce tremendamente affannata... cercavo aria...mi mancava l'aria... ma non era stato proprio così... se le parole venivano lette in questo modo alla lettera potevano esser capite male... ma io la vivevo davvero così quel rifiuto del bel vampiro a stare con me anche solo per una notte per unire le nostre passioni reciproche mi aveva ucciso dentro... Kilian mi aveva ucciso... mi aveva cercato di uccidere perchè sapeva bene a cosa andavo incontro con quel rifiuto...
la linea era sempre più disturbata...
<vieni STO AL...>... volevo dirgli l'indirizzo giusto ero intenzionato a chiederlo subito alla ragazza ma la cornetta mi fece tornare indietro un suono morto un botto con un silenzio... era morto il telefono di Noctura...
<noooooo!> fu il mio urlo tra le lacrime... la mia unica speranza ora era che il mio angelo soccorritore mi avrebbe trovato grazie alle sue sole capacità... e con le mie piccole indicazioni...
Edited by (Stefan) - 12/12/2014, 02:27. -
Shaogorath .
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Questa mi era nuova, un demone che rifiutava la sua stessa natura, la cosa mi stupì e non poco.
Sorrisi anche se non poteva vedermi.
< ..tranquillo, se fossi al tuo posto probabilmente anch'io odierei la mia natura. >
Dissi ripensando alle sue parole.
Lo vidi comporre svariati numeri, non so quanti tentativi abbia fatto poiché la mia mente si perse.
<devo dire..che in tutti i millenni di esistenza ne ho visti ben pochi rifiutare la propria natura demoniaca>
Corrugai le sopracciglia.
nessuno ti ha chiesto nulla
Sbottai acida. Possibile che dovesse commentare tutto!?
<..tsk..>
Mandai gli occhi al cielo, vivere con uno spirito nella tua testa che commentava ogni cosa che facevo m stava facendo uscire dai gangheri.
<ho una domanda per te signorina... Come ti senti ad aver salvato un demone.. Buono?>
Il suo tono era provocatorio, voleva che uccidessi Matteo. Peccato che io non mi sareibmai piefgata al suo volere.
Come dovrei sentirmi? Aveva bisogno di essere aiuta to e così gli ho dato una mano..
All'improvviso lo udii pronunciare un nome: Raphael. Quel nome non mi era nuovo, anzi lo conoscevo molto bene.
Immagino si riferisca a quel Raphael...
Non dissi nulla, era meglio così. Se era un angelo come ipotizavo si sarebbe trovato una sorpresa ad aspettarlo. Notai inoltre, che Matteo non aveva detto il mio nome, dopo aver giurato di sterminare gli angeli ero abbastanza conosciuta e non mi sarei stupita se le voci fossero arrivate fino a lui.
molto bene
Incrociati le braccia al petto rivolgendo la mia attenzione verso la chiamata, però poco dopo cadde la linea.
la mia solita fortuna...
Mi morsi il labbro, sarebbe stato meglio fare la finta tonta, peccato che lui non era stupido, non lo era affatto e avrebbe capito che fingevo se avessi chiesto cosa gli avesse detto.
< mi dispiace, quel coso non viene usato da chissà quanto, l'ho trovato già qui quando mi sono trasferita.>
Non sapevo come consolarlo, ma non potevo lasciarlo nella disperazione.
Senza minimamente pensarci gli misi una mano nei capelli arruffandoglieli, non era granché come consolazione, anzi era più un gesto che una sorella potrebbe fare ad un fratello. Non ero mai stata molto affettuosa..
<spero che riesca a trovati, lui sicuramente saprebbe aiutarti meglio di me che ti conosco appena>
Dissi guardandogli i capelli che andavano un pò da tutte le parti facendomi ridacchiare.. -
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Volevo sprofondare in un baratro... non ero riuscito a comunicare con il mio angelo soccorritore ma almeno ora sapeva che avevo bisogno del suo aiuto
"Raphael mio Dio..."
lo pensai intensamente
"aiutami...dove sei..."
Noctura poi vide il mio crollo psicologico e nonostante tutto voleva cercare di incoraggiarmi...
"nonostante sia una demone dura vuole venirmi in soccorso che cara..."
mi accarezzò fraternamente i capelli voleva di certo strapparmi un sorriso ma non ci riuscì alcune lacrime continuavano a scendermi giù dai miei occhi vitrei
<scusami scusami ancora> dissi cercandomi di asciugare gli occhi,
<raphael al momento è tutto quello che mi rimani a Littoria, è la mia forza per andare avanti, un amico sul quale contare... è un angelo ...>
dissi sottolineando
<un vero angelo sai...> poi pensai... a quello che pensava il mio amico dei demoni...
lui li detestava...li voleva morti... ad eccezione di me logicamente e c'è ne era voluto di tempo per fargli capire che ero buono... volevo comunque cercare di proteggere la mia amica perchè non poteva certamente competere con la forza e la brutalità dell'angelo biondo...
"o magari si?" comunque le dissi
<noctura se mai verrà qui ti prego non dirgli che sei un demone...>
"anche se credo che Raph subito lo capirà"
<sai lui... lui non ama molto noi Demoni> cercai di sorridere...
forse stavo per fare un ennesimo casino... mettere sotto al naso del mio amico una demone... ed anche se con me si stava comportando bene chissà come potrebbero reagire entrambi...
<ehm...> per cambiare discorso...le dissi
<tu come mai ti trovi qui a Littoria Noctura?> volevo cercare di capire di più su quella ragazza... non ero mica poi tanto ingenuo o si?
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Ci hai azzeccato in pieno ragazza
Fissati Matteo, avevo fatto centro, un angelo. Avevo sentito che c' erano degli angeli a Littoria, ma non sapevo se fosse vero o meno. Ora ne avevo la conferma, sicuramente ce n'erano altri, e li mi sarei divertita.
A quanto pare si..
La cosa che però accese in me una scintilla fu che odiava i demoni. Sorrisi sadicamente
bene molto bene non chiedevo di meglio fidati
Ci sarebbe stato da divertirsi, e non mi sarei fatta indietro.
Poco dopo Matteo cambiò discorso chiedendomi cosa ci facessi a Littoria.
la cosa si fa interessante
Commento Ratash col solito tono canzonatorio.
< Senti Matteo non ti mentito, io mi trovo qui per allenarmi, trovare e fare fuori ogni singolo angelo. Hanno reso il mio passato un inferno e per questo pagheranno!>
Feci una pausa ricacciando i miei istinti omicidi verso quelle creature.
<comunque, puoi stare tranquillo, per questa volta>
Calcai su quelle tre parole.
<non gli torcerò un capello, ma se lui attaccherà non mi torero indietro>
Lo guardai per un istante nei suoi occhi non vedenti.
<ti do la mia parola>
Dissi convinta.
mi piace questo sviluppo
Lo ignorai, avevo dato la mia parola e l'avrei mantenuta su questo non si discuteva.. -
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Noctura era una ragazza con le palle, questo fu il mio pensiero subito dopo la sua confessione subito veritiera sulla sua presenza a Littoria, quella cittadina del sud italia quasi vicino alla bella Napoli si era troppo movimentata negli ultimi anni per i miei gusti e promettetti a me stesso...
"Appena posso e le cose si sistemeranno per me con la vista o senza andrò via da qui..."
ma nonostante questo mio pensiero dovevo accertarmi di una ultima cosa, la sicurezza di Raphael, il mio angelo custode biondo non doveva morire per mano di Noctura qualcunque fossero le sua ragioni non aveva il diritto di eliminare una vita e di fare di tutta un erba un fascio e prima della mia partenza Raphael doveva aiutare il mio caro Gabriele... solo allora poteva squagliarmela da questa cittadina ormai diventata opprimente per me... alla confessione della ragazza mi alzai e indietreggiai... guardando in direzione di quella voce anche se mi rassicurò che non avrebbe fatto niente al mio custode gli dissi...
<non puoi far del male a tutte gli angeli...> scuotetti la testa...
<non puoi far del male a chi non centra niente con la tua vita...> continuai a scuotere la testa... non potevo credere a quello che mi aveva detto...
<una ragazza che aiuta il prossimo come te non può rubare la vita degli angeli che non ti hanno fatto niente direttamente a te...>
mi salì l'ansia, nonostante Noctura mi aveva dato la sua parola mi sentivo in pericolo anche io... non volevo che il mio demone uscisse fuori per difenermi, non mi sentivo più sicuro in casa sua... indietreggiai sempre più andando a finire contro un muro e il destino volle che dietro di me avessi proprio una porta....
"forse è la porta di uscita..."
<noctura quale angelo ti ha fatto del male? Dimmelo...> nonostante questo la mia ansia fece vibrare il mio potere ed alcuni fulmini si gettarono impetuosi attorno alla casa della mia salvatrice dalle acque....
"Raphael mio Dio dove sei?..." mentre aspettavo la risposta alla mia domanda la mia mente stava elaborando un piano di fuga...
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Shaogorath .
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Le parole di Matteo mi rimbombarono in testa facendo emergere i ricordi del mio orribile passato. Strinsi i pugni trattenendomi dal sferrargliene uno in pieno volto. La collera ammontava dentro di me, lui non sapeva nulla di del mio passato quindi come poteva giudicare?
<tu non sai come stanno le cose>
La mia voce uscì stranamente calma con solo una sfumatura della mia rabbia. Feci un respiro profondo, mi dovevo calmare lui non c'entrava nulla e non poteva sapere ciò che avevo passato.
Una lacrima mi rigo la guancia destra arrivando fino al mento.
<puoi stare tranquillo non ho intenzione di farti del male. Altrimenti.. Perché ti avrei aiutato? Potevo mettere fine alla tua vita sulla spiaggia se avessi voluto, ma non l'ho fatto e di certo non lo farò ora ..>
Dubitavo di averlo calmato ma la cosa non mi toccò molto, sentivo la sua paura e la vedevo in lui. Era strano, non ero abituata a vedere un demone spaventato, ma dopo tutto ognuno è fatto a modo suo no?
<a dir il vero ho una lista di angeli, in tutto sono venti.. Però angeli e demoni sono nemici naturali come ben sai.. È naturale che quando le nostre razze si incontrano combattere, anzi è strano il contrario
Feci una pausa cercando di debellare completamente la rabbia che poco prima mi aveva investito come l'onda di un uragano.
<però quegli angeli, quelli colpevoli..loro cadranno per mano mia come i loro amici.>
Lo guardai negli occhi come ero sempre stata abituata anche se lui non mi vedeva.
<per farti un esempio io voglio morti quegli esseri come tu vuoi morto tuo fratello. >
Ho toccato un tasto dolente
Con la coda dell'occhio vidi scariche elettriche nel cielo e alcune si abbattevano a terra. In battaglia sarebbe potuto essere un degno avversario, ma non avevo intenzione di sfidarlo.
Ci fu mezzo minuto di silenzio da parte mia, non che non sapessi cose da dire, anzi, ne avevo di spiegazioni da dare a Matteo sul mio profondo odio per quelle creature, però non sapevo se fidarmi, ero conosciuta tra gli angeli e non dovevo rischiare, ormai gli avevo detto della mia lista, però non avevo specificato nessuno.. Meglio così se lo avessi fatto avrei potuto avere dei problemi.
<non è vero che non mi hanno fatto nulla direttamente>
Cominciai tenendo gli occhi fissi sulla finestra guardando il paesaggio.
<sin dalla più tenera età mi hanno tolto tutto, mi hanno mentito e tentarono svariate volte di uccidermi a causa del mio potere. Ma uccidere tutti i miei cari non bastava, non li soddisfaceva e quindi cosa fecero i bastardi? Mi sembra logico..puntarono a tutte le persone a cui tenevo lasciandomi sola come una cane.>
Feci una pausa e tornai a guardarlo.
<ho promesso a una persona che mi era cara che sarei diventata forte e che non mi sarei MAI piegata e sottomessa al loro potere. Che li avrei uccisi tutti i responsabili, e anche coloro che si sarebbero messi in mezzo tentando di fermarmi>
Dissi mentre le immagini del passato mi passavano davanti agli occhi facendomi cadere qualche lacrima.
Uhuhu che storia commovente potresti fare l'attrice!
Il commento di Ratash mi fece fare una sforfia e mai come allora avevo desiderato poterlo strangolare con le mie mani.
devo ripetertelo?
Questa volta il mio pensiero era imperioso, ero io con il coltello dalla parte del manico.
Non udii risposta da parte dello spirito, immaginai che avesse capito qual'era il suo posto.
<non mi aspetto che tu capisca >
Dissi infine notando quanto fosse vicino alla porta, probabilmente voleva scappare, se lo avesse fatto non avrei cercato di trattenerlo, se lo avessi fatto avrei potuto peggiorare le cose e non era ciò che volevo.. -
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Noctura aveva ragione e ne aveva da vendere di ragioni... gli angeli e i demoni erano in lotta da sempre era innaturale se fosse stato diversamente... questo lo pensava anche il mio amico Raphael...
"Noctura ha ragione, ma Raphael non me lo deve toccare..."
mi rassicurò facendomi calmare, aveva capito che avevo messo la modalità ON al mio modo di fare innescando la voglia di liberarmi di lei, e ci riuscì anche perchè poi capii che tratteneva un pianto che voleva scoppiare fuori dal suo corpo...il suo respiro infatti lo faceva pensare... e si aprì anche mi disse alcuni particolari della sua vita che mi strinsero il cuore...
"povera ragazza ha sofferto come ho sofferto io... le hanno distrutto la famiglia..."
<mi dispiace noctura...> dissi debolmente avanzando di nuovo verso la sua voce ritornando al divano
<la vita è dura, e dobbiamo sopravvivere nonostante tutto ma...> dissi ritornando a sedermi per fargli capire che non ero contro di lei
<non devi prendertela con chi non c'entra, ne parleremo con Raph e capiremo meglio, non può sterminare tutti gli angeli non è giusto... la tua rabbia devi indirizzarla solo a chi ti ha ferito... come io indirizzerò la mia a mio fratello...>
chiusi gli occhi... quanto volevo ora essere tra le braccia al sicuro di Gabriele o Raphael...
"Angeli miei dove siete"
pensai sommessamente quando poi trasalii subito colto di sorpresa... tantissimi fuochi d'artificio si udirono per tutta la città....ed in lontananza si sentivano anche diverse musiche, sicuramente anche quest'anno sul lungomare di Littoria si era scatenato lo spettacolo dei fuochi artificiali... era arrivato l'anno nuovo... il 2015... ed io quest'anno non avrei potuto vedere nulla...
"possa tu essere maledetto Manuel..."
istintivamente allargai le braccia in segno di abbraccio verso la ragazza...
<auguri Noctura... mia nuova amica... buon anno> sperai immensamente che la ragazza accettasse quell'offerta di abbraccio... infondo ne avevamo passate tante... magari il 2015 ci avrebbe dato più soddisfazioni e felicità...
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Shaogorath .
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Matteo cercava di farmi cambiare idea, in qualche modo. Sospirai, era meglio cambiare discorso, avevamo parlato fin troppo di me e della mia vendetta.
Però dovevo ammetterlo che ero affascinata della sua determinazione nel farmi cambiare idea.
Dopo tutto lui ha vissuto come essere umano in passato
Il che lo si notava nel suo comportamento, appariva come demone ai miei occhi ed ai miei sensi. Ma dentro era umano.
<lo sai che ti invidio? Intendo … il tuo modo di comportarti, sei semplice come gli umani, cosa che io non so essere. Dimmi una cosa Matteo, com'è essere umani?>
Feci una pausa pensando come formulare la frase che mi ronzava in testa.
< insomma, essere dei mortali e non poter vedere le creature sovrannaturali? Me lo sono sempre chiesto sin da quando ho scoperto di essere un demone>
Era vero quello che avevo detto. Molte volte fantasticavo su cosa volesse dire poter invecchiare e vedere i nipotini che giocano.
Probabilmente gli umani venivano disprezati dalle creature oscure solo per invidia. Poiché il loro tempo sulla terra era limitato e crescevano con questa consapevolezza forse loro si godevano davvero la vita. Forse. Le mie erano solo ipotesi ma non mi sarei azzardata a dire ciò davanti a qualche creatura.
In lontananza delle campane suonarono, inizialmente non ci feci molto caso.
Che sia già mezzanotte?
Mi domandai, non mi ero accorta dello scorrere del tempo.
Matteo allargò le braccia in segno di abbraccio. Non ero abituata a fare gli auguri a qualcuno. Ma erano dettagli. Sorrisi e lo abbraciai scompigliandogli i capelli per la seconda volta e lo baciai su entrambe le guance. Era un tipico gesto che avevo visto fare dalle persone comuni per farsi gli auguri.
<però.... >
Mi guardai attorno: mancava decisamente qualcosa. Mi diressi in cucina, dove recuperai una bottiglia di vino e un pacco di biscotti e due calici.
Stando attenta a non rovesciare il tutto tornai in salotto.
<non sarà come bere spumante con una bella fetta di pandoro ma penso che del semplice vino e qualche biscotto siano meglio di niente no?>
Ridacchiai mentre versavo il vino su entrambi i calici per poi darne uno al ragazzo.. -
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Si quella ragazza ne aveva passate tantissime forse più di me, forse eravamo simili visto che mi chiese com'era da mortale non stare e non vedere le altre creature immortali per scelta....
le sorrisi... glielo avrei spiegato e dopo l'abbraccio che mi ricambiò in modo sincero mi disse che aveva preso del vino e qualche biscotto...
"è carinissima, devo aver fiducia di lei e spero che anche lei capisca le mie scelte fatte..."
<affare fatto! Stasera un bicchiere di vino me lo bevo con piacere credo mi farà solo bene> infatti mandai giù subito diversi biscotti ed iniziai a bere il vino, che era saporitissimo sapevo che mi avrebbe dato alla testa visto che non bevevo da anni ma dovevo cercare di evadere dai mille problemi la mia mente almeno quella sera e magari sarei crollato nel sonno...magari prima avrei rivisto Raphael...
<noctura...> le dissi... prendendo una mano dopo averla cercata...
<vivere tenendo le altre creature soprannaturali fuori dalle nostre vita dà una libertà assoluta... la vita diventa più facile e ci sono meno problemi credimi...> dissi in modo serio bevendo il vino...
<tutto quello che ci hanno fatto, lo porteremo sempre dentro di noi, ma loro devono uscire dalle nostre vite...il loro male deve essere tagliato dalla nostra mente...la vita senza di loro dona gioia...> la sentivo sospirare... era come affascinata da una fiaba che gli raccontavo ma quella era la realtà... io avevo vissuto davvero tutto questo senza stare tra le creature della notte...
<ho in programma di lasciare questa città...> dissi poi brusco, il vino nel mio bicchiere era finito... <littoria è diventata piena di esseri sovrannaturali...> pensai poi tenendole la sua mano...
<lascia la città con me... fuggi via anche tu...lascia la tua vita da demone al 2014 dentro questa città... riscopri la vera Noctura...andiamo via...>. -
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Matteo mi aveva fatto una bella proposta, voleva che scappassi con lui per trovare la vera me. Non mi sarei mai aspettata che mi chiedesse una cosa del genere.
<scappare?>
Dalla mia gola uscì una risata strozzata.
<ho smesso di scappare da quando ho messo piede qui. Un giorno me ne andrò anch'io da Littoria, ma quel giorno è assai lontano per me>
Feci una pausa. Mi passarono davanti agli occhi le immagini di un possibile futuro se me ne fossi andata.
<in molti vogliono la mia testa, angeli e cacciatori di taglie, principalmente. Io non posso scappare, ovunque io vada loro mi trovano e allora che così sia. Tu non c'entri nulla con tutto ciò. Standomi vicino saresti costretto a scappare in continuazione dai loro attacchi. Dubito che sia questo quello che tu voglia.>
Finii il vino che avevo nel bicchiere per poi possrlo sul tavolino.
<ho cercato di far perdere le mie tracce molte volte credimi, ma mi hanno sempre trovato presto o tardi. Per questo ho scelto di non scappare più, se vogliono uccidermi che ci provino pure..>
Lasciai la frase in sospeso, stavo per rivelare che dentro di me c'era uno spirito infernale. Riuscii a trattenermi appena in tempo.
Sentii Ratash ridere e borbottare qualcosa ma scelsi di ignorarlo.
< se vuoi posso cercare di aiutarti a lasciare la città ma non posso fuggire da Littoria, non ora.>
Dissi cercando di non dare a vedere che ero altrove con la mente.
<quando avresti intenzione di andartene?>
Domandai con curiosità mentre addentavo un biscotto.. -
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CONTINUA DA: LUOGHI NATURALI - PROMONTORIO - SPIAGGIA
Non ci misi molto a trovare la via, avevo lasciato la spiaggia con le mie gambe dopo aver nascosto le ali dentro la schiena. Dovetti indossare la camicia del bastardo, nonostante fosse fradicia di acqua di mare, dovevo cancellare le macchie di sangue di quel fottuto vampiro.
Matteo non doveva sapere. Avrei custodito quel segreto fino alla tomba. Non volevo perdere la sua amicizia, in primis ero legato da affetto sincero a quel demone dal cuore puro.. e poi mi aveva aperto la mente. Era la creatura più misteriosa ed intrigante che avessi mai conosciuto da dieci mila anni a questa parte. La sua bontà, la sua anima votata al bene mettevano in crisi ciò che avevo appreso da millenni di lotta con le creature infernali.
Poteva essere l'unica eccezione esistente, ma i dubbi sorgevano spontanei.
"I demoni conoscevano l'amore?"
"Si legavano a sentimenti scaturiti da un'amicizia, dalla famiglia. E davano valore alla vita altrui? O nostro Padre ci aveva raccontato un mare di cazzate, mettendo in moto una guerra eterna solo per punire ulteriormente la ribellione di Lucifero ed i suoi servitori?"
Ero letteralmente in crisi. Tra le milioni di Anime Nere che avevo massacrato.. ci erano andate di mezzo anche innocenti?
"Forse è per questo motivo che non riesco ad ottenere la Grazia."
Avevo perso tutto, ed era stato avvilente costruire una nuova identità in questo mondo. Più anni passavano e più sentivo di sprofondare nel baratro. La pena si stava trasformando in rabbia. La solitudine in vedetta. Nonostante amassi Karen con tutto me stesso, avevo una voragine nel petto, nera come l'abisso, che non sarei stato in grado di sanare.
Come arcangelo ero perduto, forse come uomo avevo ancora una possibilità di redenzione.
L'aria fresca e salmastra donava alla pelle nuda una meravigliosa sensazione di libertà e quiete, dopo aver percorso a passo svelto una ripida collinetta, trovai il civico che magistralmente il mio dipendente Raul era riuscito a recuperare.
L'abitazione era modesta, ma il panorama mozzafiato che si estendeva a perdita d'occhio, avrebbe convinto il più tirchio compratore a sborsare denaro per averla, magari come buon investimento.
Mi inoltrai nel vialetto, oltrepassai il cancello della villa e raggiunsi l'ingresso. Citofonai restando in attesa.
Il mio amico era in quella casa, con un pò di fortuna doveva aver trovato una famiglia perbene che lo aveva ospitato.
Pregai che cosi fosse.
...altrimenti il mio dovere non era ancora terminato.. -
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Noctura era troppo presa dalla sua sete di vendetta o meglio la ragazza era ben conscia che l'avrebbero trovata ovunque e me lo dissi con tremenda sincerità, seppi cogliere facilmente dall'esitazione della sua voce che magari se le cose erano andate diversamente nella sua lunga vita avrebbe potuto accettare la mia proposta ma ora in quelle condizioni non poteva...
<ma deve esserci un modo per tenerti nascosta da loro...> pensai ad alta voce amareggiato, quella ragazza non meritava una vita eterna in quel modo e se avrei potuto aiutarla l'avrei fatto... quanto mi serviva la vista in quel momento... volevo guardarla negli occhi per infonderle fiducia infondo eravamo due demoni e nonostante il mio rifiuto della mia parte demoniaca ci capivamo con poche parole...
<troverò un modo Noctura... faremo...> non riuscii a finire la frase quando suonarono alla porta... trattennì il fiato...lo sentivo... sentivo la presenza di un angelo...il mio angelo custode... il mio amico...
"è Raphael!!" gridai a gran voce dentro di me, una gioia enorme mi invase il cuore... ed instintivamente strinsi la mano della ragazza dentro la mia... sussurrandole...
<noctura!...è lui...> quella stretta di mano voleva dirgli tanto... voleva dirgli di mantenere la calma alla vista di quell'angelo ribelle...la ragazza però mi aveva promesso, avrebbe cercato di mantenere la calma...
<ti prego...> fui l'ultimo accenno che le mie labbra pronunciarono stringendole sempre più la mano per darle la forza di aprire la porta... forse magari mi sbagliavo e non era Raphael... ma sapevo bene che era lui... avrei potuto riconoscere la sua forza potente,mistica,distruttiva e virile di quel maschio di angelo lontano chilometri ed ora lui era dietro a quella porta e non vedevo l'ora di rifugiarmi tra le sua braccia e spegnere l'interruttore delle mie emozioni, sapendo di essere al sicuro, il mio cuore però al sapere che mancavano solo pochi passi dall'incontrarlo non contenne la gioia e gridai forte...
<raphaeleeee!!!> mi alzai tremante mentre aspettavo che la padrona di casa lo aprisse la porta... di certo mi avrebbe sentito, come di certo avrebbe sentito che Noctura era anche lei una temibile e feroce demone vendicativa... speravo tanto che i due non avrebbero perso la calma, se davvero ci tenevano a me non potevano scontrarsi lì davanti ad un demone debole e ceco...
"Dio fa che non perdano la ragione..." negli attimi che sarebbero giunti di lì a poco la casa di Noctura poteva scoppiare in mille pezzi con tutti e tre dentro se l'angelo di Raphael e il demone di Noctura si sarebbero sfidati all'ultimo sangue...
TURNI
NOCTURA
RAPHAEL
MATTEO. -
Shaogorath .
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Le ultime parole che Matteo mi rivolse furono un "ti prego". Lo guardai con una stretta allo stomaco.
Farò del mio meglio per trattenermi ma sai come finirà se mi attaccherà
Avrei voluto dirglielo ma alla fine lasciai perdere, lo sapeva bene e non avevo bisogno di ricordarglielo.
La cosa comincia a farsi decisamente interessante, se poi calcoliamo che poi evocare un numero di spiriti molto elevato…
Lo interruppi mentre andavo alla porta e dietro di me avvertii Matteo urlare il nome dell'angelo.
Non ci sarà nessuno scontro, a meno che non sia lui ad attaccare per primo. Non c'è nulla su cui discutere quindi fa silenzio
Aprii la porta e lo vidi, vidi l'angelo che sostava sulla soglia. Sinceramente l'idea di come potesse reagire nel vedermi, visto che la mia razza non gli andava molto a genio mi incuriosiva.
Non sapevo cosa dire, se presentarsi o lasciar perdere. Alla fine gli tesi la mano.
<sono Noctura>
Dissi infine cercando di sorridere e di controllarmi. Mi feci da parte per farlo passare e lasciarlo andare dal suo amico.
Devo trattenermi, ho promesso non posso ucciderlo
Cercai di non dar a vedere il mio disgusto e di rimanere il più lontano possibile da lui. Non ne ero spaventata, questo no, avevo già ucciso angeli in vita mia, ma dovevo comunque restargli distante.
In parte perché odiavo essere messa con le spalle al muro e anche per poterlo studiare e valutare se calmarmi o meno.
Guai a te se fai un solo passo falso pennuto
Pensai caustica mentre incrociano le braccia al petto e mi limitavo ad osservare la scena e a tenere a freno la lingua. La cosa non mi piaceva...
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