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.QUARTO DI LUNA DISCO
Discoteca per soli uomini aperta 24 ore su 24
ma che non negava l'accesso alle donne
di proprietà di Armand Bredisc
gestita da Bernard SuarezIN ATTESA DELLA PRIMA RUOLATA
Edited by (Stefan) - 17/10/2014, 17:50
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CONTINUA DA: PIAZZA CENTRALE IN CITTA' IN LUOGHI CITTADINI
Entrai cercando di non farmi notare... ma mi ritrovai ben presto tanti occhi addosso di tanti bei ragazzi gay, bsx ed eterosessuali curiosi che si trovavano in quella discoteca del peccato... quanto ne aveva visto quella discoteca... quanti ne avevo scopato sul cubo davanti a tutti... ma quella sera prima di darmi in pasto a tutti loro avrei aspettato l'arrivo di Manuel o di qualcuno di interessante... mi feci spazio tra la folla... ma mi sentivo una formica...
"cazzo!" io ero il re di quel posto... e quel posto sarebbe stato mio appena Cole sarebbe morto... lo avrei reclamato a forza ad Armand... avvisai con una mano un buttafuori... mi fece spazio e salii su una impalcatura a cubo dietro un paravento li vicino mi cambiai... uscii dopo un minuto scarso ed iniziai pian piano a scatenarmi nelle danze martellanti... da lissù avrei tenuto sotto controllo tutto ed avrei visto qualcuno di interessante entrare...
"Manuel su tutti.... SARAI MIO"
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l'aria del locale divenne ben presto calda...molto calda, mi raggiunsero sul palco due ragazzi che non conoscevo ed iniziarono a baciarsi strusciandosi in calde movenze sotto i miei occhi, ma mantenevo la mia linea di indifferenza la mia preda quella sera doveva essere lui
"Manuel"
ad un tratto mi sentii una mano sul sedere ed un dito medio che mi premeva al centro...
"chi cazzo è..." pensai girandomi... un cliente del locale si era intrufolato riuscendo a salire sul palchetto
<fottiti da solo!> gli ringhiai scaraventandolo con una spinta all'indietro sulla folla sottostante... la musica in quel momento aumentò per acclamare il nuovo ingresso della serata... non avevo organizzato nei dettagli io cosa doveva accadere quella notte perchè ero stato indaffarato in quei giorni a pensare alla vendetta di Armand, poi ricordai, si sarebbe esibito per la prima volta un ragazzo che avevo provinato mesi prima...
"il rosso" ... .. . lo chiamavo così... il rosso era un ragazzo mozza fiato, che non mozzava solo il fiato... Alberto si chiamava...era di una bellezza sfacciata... fece il suo ingresso completamente nudo... tutti restammo senza fiato... clienti e personale... si copriva soltanto con delle carote anch'esse del suo stesso colore... e ne mangiava a piccoli morsi alcune....
<o cazzo...> mi uscì senza volerlo dalla bocca... se non sarebbe venuto Manuel quella sera... sarei stato volentieri il topolino del rosso...
"te le mangio tutte io le carote tesoro..."
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continua da tresor de nadija città luoghi cittadini 
entrai nel locale e rimasi senza fiato... ebbi un colpo che mi scosse le fibre del mio demone che mi albergava dentro...li dentro si sfiorava il porno pubblicamente... era qualcosa di assurdo... ragazzi fighi...
TANTI RAGAZZI FIGHI .... gridava la mia mente mentre i miei occhi ricadevano su sederi vibranti bellissimi e visi incantevoli che chiedevano di esser baciati...
<porca puttana...> imprecai gridando...tanto non mi avrebbe sentito nessuno... la musica era altissima...
"è una bolgia..." ed a me piacevano le bolgie prima di incontrare Kilian... iniziai a camminare tra la folle mentre mi sentivo palpare ovunque tant'è che lanciai anche io qualche mano morta...
riuscii a toccare un culo sodo ed un addome degno delle tartarughe ninja... lì dentro sarebbe stato un casino scorgere sia Gabriel e Zulejka... era stata una cattiva idea entrare nel quarto di luna... avanzavo ancora tra la folla cercando Bernard per chiedergli uno spazio più tranquillo per scendere ad un patto con la pazza e poi ero curioso di vedere il mio ex... dovevo esser sincero con me stesso... Bernard era una forza della natura... bello strafottente e sexy tremendamente sexy... e lo volevo rivedere da amico almeno... mentre strinsi un ennesima chiappa soda alzai lo sguardo e lo vidi...
"Bernard... porca puttana..." era lì tra tanti cubisti a ballare mentre lo faceva però era inginocchiato e mangiava delle carote da un pacco di un figo da paura rosso...
<cazzo...> il sangue mi salì subito alla testa... e non solo al mio capo che era sorretto dal collo... ma anche all'altra testa... Bernard era rimasto sempre un adone e con i suoi modi sfacciati otteneva semper quel che voleva... mi suonè un campanellino nella testa....
ESCI DA QUI STRONZO...
la mia voce che mi dava dello stronzo aveva ragione... feci alcuni passi indietro ma era impossibile ritornare al punto di entrata... un uomo sulla quarantina mi strinse a se e mi baciò con un linguone doppio che quasi mi fece scivolare in gola...
<fanculo STRONZO...> lo spinsi via... lo stavo per strozzare prendendogli il collo ma si dilenguò tra la folla...
"speriamo che Gab e la pazza non rimarranno scioccati..." intanto mi sbracciai cercando di attirare l'attenzione di Bernard che mentre mangiava inginocchiato le carote cercando di finirle per prendere il sesso del rosso in bocca buttava qua e là una occhiata tra la folla... forse mi aspettava...
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CONTINUA DA: Luoghi Naturali-Promontorio- Villa Craine
Il primo locale che trovai non era molto appariscente, all'esterno c'era una piccola fila di uomini che si guardavano intorno quasi a sentirsi colpevoli di qualcosa
questo si che sembra interessante...
Mi misi discretamente in fila dietro di loro, il buttafuori era il classico nero tutti muscoli e niente sostanza.
La fila scorse più rapidamente del previsto, il nero non mi chiese nulla per entrare, mi fece solo l'occhiolino.
Il locale non era molto illuminato, per passare due tipi mi si strusciarono addosso, un pò più a lungo del dovuto... Ma glielo lasciai fare.
Mi arrivai al bancone, da lí avevo una visione panoramica
ho capito adesso perché quegli uomini erano così agitati
Un sorrisetto mi si stampò sul viso
incredibile come alcuni siano così restii ad accettare ciò che gli da piacere... Li trovo ridicoli, io non ho alcun problema su questo
Nella pista da ballo molti degli uomo presenti erano intenti a rubare una toccatina qua e là e altri semplicemente a sciogliere l'imbarazzo che ancora li dominava, le luci al led di colori diversi si alternavano a tempo di musica, notai anche un cubista in particolare, con un corpo da urlo. M una coppia in particolare, nell'angolo più buio della pista, attirò la mia attenzione. I due si muovevano in modo sinuoso... Molto lentamente... Uno di loro teneva la mano dietro la nuca dell'altro, il modo in cui si stavano guardando faceva accelerare i miei battiti, sembrava lo stessero facendo con gli occhi, si avvicinavano sempre di più, ma non si baciavano, continuavano solo a guardarsi e io non riuscivo a staccare i miei occhi da loro.
Il barista si avvicinò, gli chiesi uno scotch, lui mi rispose con un sorriso e un "torno subito tesoro", non gli prestai molta attenzione, quella era tutta per i due che continuavano a provocarsi con lo sguardo.
Mi sentii sfiorare la mano, il barista mi passò il bicchiere e un foglietto col suo numero di telefono, gli sorrisi e lo misi in tasca, cominciai a sorseggiare il mio drink.
potrei sempre usare lui per sfogarmi...
Pensai, si allontanò per servire altri clienti e ammirai il suo sedere a dir poco invitante.
Mi girai per controllare se i due fossero andati oltre il semplice guardarsi, non era così, l'unica cosa che era cambiata era la voglia che avevano l'uno dell'altro, adesso non solo la mano del moro era posata sulla nuca del biondo, ma quest'ultimo aveva una mano tra i capelli dell'altro e stringeva, volevo vederli baciarsi, quella danza stava diventando più estenuante per me che per loro, e decisi che lo avrei fatto più da vicino.. -
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Avevo ceduto... mi ritrovai senza saper come inginocchiato al "Rosso" mangiando carota dopo carota... ero impaziente di mangiare l'ultima per poi mangiare al meglio il suo ortaggio che già faceva in parte capolino da tutte quelle carote... avevo le mani legate dietro la schiena con un pò di corda... me le aveva messe così un altro ragazzo dello staff... per rendere la scena a tutti quelli che ci vedevano ancora più sensuale e fetish...
anche se ero intento a sgranocchiare le carote per lanciarmi sul pacco di quel maschione ero in allerta sul pubblico... appena sarebbe arrivato lui... avrei sospeso tutto e mentre mancavano un paio di carote per prendermi la ricompensa finale
"cazzo! Eccolo..." lo vidi di striscio...
"Manuel!!" Manuel stava tra la folla... e cercava la mia attenzione...
"mmmmmm" sarebbe stato mio... mi alzai di scatto
<toglimi le corde> dissi seccamente ad uno dello staff lì vicino... poi mi rivolsi al carotino che sgranò gli occhi forse nessuno avrebbe rinunciato arrivato a quel punto da prenderglielo tutto in bocca...
<tesoro scusa... ma è arrivato un altro cazzo ancor più saporito...> gli dissi con un sorrisino malizioso... <sarà per un'altra volta...> appena scesi dal palchetto mi liberai anche della tuta dell'esibizione restando soltanto con la mutanda di scena... tre o quattro maschi fecero a gara per cercare di salire al mio posto... la spuntò un uomo di colore ben messo...
"mmm bel pezzo di cioccolata..." stava messo bene... lo spazio che mi divideva da Manuel era poco... mi lanciai tra la folla facendomi spazio anche se lì tutti mi conoscevano e mi facevano subito spazio... incutevo timore... d'altronde in passato avevo sfoggiato anche i miei poteri in pubblico certo non al cento per cento... gli umani erano stupidi... e pensavano da sempre che erano effetti speciali degli spettacoli organizzati...
mi ritrovai quindi velocemente davanti a lui... ci guardammo in silenzio...
mi sorrise, era teso...
gli sorrisi, ero teso...
"QUANTO CAZZO E' FIGO?! PORCA PUTTANA!" non cambiava mai... lo guardai dalla testa ai piedi... polpacci sempre definiti... una vita da stringere contro di se... pettorali larghi pronti a schiacciarti... braccia pompate...viso da schiaffi...bocca che diceva... succhiami...leccami...mordimi... occhi che ti penetravano duramente come il suo affare che ricordavo che si ritrovava tra le gambe... stava per parlare.. ma...
mi ritrovai sulle sua labbra cercando la sua lingua... le mie mani che gli toccavano ogni centrimetro... i suoi capelli poi... delicati e duri allo stesso tempo... era mio...
"il mio gioco da usare a mio piacimento... il mio uomo..." notai un pò di resistenza nel ricambiarmi... fui così irruente del resto... dopo tutti quegli anni... quasi voleva interrompere il bacio...
"non hai capito niente tesoro..." pensai mentre le nostre labbra erano ancora unite... gli presi una mano e gliela feci scivolare sul mio culo dentro alla mia mutanda... cerco il mio sedere con avidità... capii in quel momento che aveva lasciato ogni resistenza... aveva ancora del debole per me...
il bacio continuò mentre ansimavamo con due gatti... pronti a farlo lì tra la folla...
turni aggiornati
MANUEL
DOMINIC
BERNARD. -
peter81+1 .
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Ad onor del vero devo riportare che Manuel si oppose ai numerosi attacchi sessuali che ricevette entrando in quel tempio di concupiscenza!
Mh...bravo bravo
Certo la sua tattica era chiara: quello era il suo regno e il suo scopo era di mettermi a disagio... purtroppo per lui però il disagio nel mio caso si tramutava in rabbia....
In altra circostanza avrei volatto i tacchi, ma dovevo tener duro perché il mio premio era un incontro col prigioniero... Sbuffai mentalmente...
Cercai di avvertire la presenza angelica alle mie spalle...se c'era era ben offuscata dall'atmosfera del luogo...
Poi vidi che un ragazzo prestante si era impossessato di Manuel...inizialmente recalcitrante, notai da come si erano rilassate le sue spalle che stava per cedere e dare spettacolo.
Eh no! Ciccio!
Raggiunsi la coppia a spallate, proteggendo il fagotto che portavo nel reggiseno... io odio la folla, cazzo! Tutto quello strusciarsi e quel puzzo di sesso e sudore mi si appiccicava addosso! Una doccia con la varecchina non mi sarebbe bastata!
Misi la mano destra sulla spalla sinistra di Manuel e, strappandolo dagli artigli di mister-muscolo, lo feci voltare.
Era bollente e il suo sguardo.... e lo sguardo dell'uomo-ormone-impazzito... ooooohhhh avevo disturbato ben due leoni nel loro territorio! Non persi tempo, dovevo cercare un contatto con la sua, anche se debole, coscienza...
Gli presi il viso fra le mani fredde...
<< Manuel! Cazzo! Mi stai dimostrando che ho ragione! Vista la tua natura, tu riconduci tutto al sesso! Tu... nel tuo egocentrismo non sai cogliere altro oltre alla possessione fisica di una persona e al sesso... Tu non sai quanto sei lontano dalla realtà delle cose! Se tu perdessi meno tempo a giocare con me... o a erigere muraglie protettive attorno al tuo (come lo chiami? Amore?) ne avresti di più per godere della tua fortuna! Kilian è per me l'unica persona a cui devo veramente qualcosa, L'UNICA! E' per me un fratello! E tu devi aiutarmi a proteggerlo dalla persona che lui odia di più al mondo! Dimmi dov'é! Permettimi di incontrarlo...poi potrai tornare qui a farlo cornuto quanto vuoi!... perché sai che, venendo qui e restandoci, è questo che stai facendo! E Kilian non merita tutto questo!>>
Dissi tutto d'un fiato, tenendo sempre stretto quel viso ardente... avevo passato il limite certo... ma tra me e lui il rapporto non poteva essere che quello.... del resto, lui era stato moto più aggressivo nei miei confronti e non potevo più tacere!
Presi fiato...
<< Ma io credo che, seppure in un modo per me malato ed inconcepibile, tu lo ami.... e qui stiamo perdendo solo tempo.... Dimmi solo dov'è, devo parlargli!...Posso raggiungerlo da sola...>>
Dovevo smuoverlo da quel luogo, comunque io non ci potevo resistere un secondo di più! Avevo anche in sospeso la questione di Beatrix... dovevamo riincontrarci in piazza...
Edited by peter81 - 20/8/2014, 23:53. -
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nuovi turini
MANUEL
DOMINIC
BERNARD
ZULEJKA
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era stato tutto così veloce, mi aveva raggiunto dal palchetto... ma non mi aspettavo quella sua irruenza.. era sulle mie labbra... le succhiava, mi toccava... toccava tutto di me...
"OH no..." prese la sua mano con prepotenza e fece scivolare le mie dita sul suo sedere che era duro e che faceva pressione sul mio corpo... fu lì che cedetti...
strinsi le sue chiappe definite nelle mie mani e ricambiai quel bacio seducente...
<bernard...mmm cazzo... che fai...> voleva che lo possedessi lì in quel locale... ne avevo fatte di cotte e di crude nella mia lunga vita ma ora ero fidanzato... non potevo spingermi così oltre... già avevo superato il limite con Alexandre il padre del mio Kilian... eravamo stati insieme in quel sotterraneo ma lo avevo fatto per tenere il vita la mia pelle e rivedere il mio ragazzo... ora era diverso... mentre i pensieri andarono a farsi fottere e cercai con insistenza anche io il suo corpo pronto a farlo voltare per sentire il suo sedere tra le mie gambe fui strappato da lui per una spalla... con uno sguardo da assassino pronto a sbranare qualunque checca di quel locale mi aveva interrotto da quei gusti e sapori idilliaci i miei occhi misero a fuoco lei...
<zulejka!> esclamai... si era lei... in quegli istanti mi ero completamente dimenticato di lei e di Gabriel...
"l'ho fatta grossa... troia ladra..." pensai... fu subito pronta a spiattellarmi in faccia tutto quello che pensava di me ma stavolta il tono fu diverso lei voleva proteggere Kilian come me... e voleva proteggerlo da Alex... voleva tenerlo a distanza... quello che da sempre volevo anche io perchè sapevo che al primo incontro il bel maschione del paparino gli avrebbe detto la verità di quello che era accaduto in quella cella... ma ora la Zuli aveva visto tutto e dio solo poteva sapere se avrebbe usato questo come arma per dividermi dal mio amore... la presi per un polso...
<zulejka cazzo!! Ha iniziato lui!> guardai con tono di rimprovero Bernard...
<inutile dirti che se lo dirai a Kilian la tua testa rotolerà per le scale di uno dei musei di Littoria...> gli strinsi il polso quasi spezzandolo... allentai la presa e mi guardai in giro... non vedevo l'angelo
"Speriamo che non ha visto..." mi ero messo nella merda più alta non dovevo ricambiare... ma ero fatto di carne e sangue cazzo!!...
<bernard!!> urlai... <non dovevi farlo... sono fidanzato...> i miei occhi incontrarono i suoi... rabbia... tanta rabbia... vidi nei suoi occhi scrollai la testa... e spinsi la streghetta verso un angolo più tranquillo... lasciando il figone tra la folla... cazzo ero mezzo nudo... non sapevo come aveva fatto a sfilarmi di dosso gli abiti in quel bacio ....
<devi aiutarmi Zuleika e ricorda che sono un maschio maledizione! Amo Kilian non voglio ferirlo lui è importante per me... ti dirò dov'è se tu tenterai di aiutare mio fratello che troverai con lui...> sospirai e solo allora le lasciai il polso... mi passai una mano tra i capelli rimanendola per qualche istante sul mio viso e sulla mia bocca...
<a causa di un mio forte incantesimo per addormentarlo per sempre si è risvegliato senza vista... ed è mio dovere ridonargli la vista> lei mi guardò con sconcerto... era pronta a chiedermi e spuntarmi in faccia tutto il suo rammarico per la situazione... non gli diedi il tempo di farla parlare...
<lo so stavolta hai ragione sono stato una testa di cazzo ma... credevo che ci poteva essere del tenere tra lui e Kilian e volevo metterlo Ko per un pò...> divenni rosso di vergogna, anche se ero un potente demone la famiglia era la famiglia e mi ero comportato in modo schifoso... rimasi per un pò in silenzio aspettando la sua reazione e la sua decisione se aiutarlo o meno del resto aveva ammesso che credeva al nostro amore quindi poteva cercare di capire la mia mente malata... intanto mi guardavo intorno... vedevo Barnard che mi scritava da lontano con degli occhioni tristi e tremendamente dolci che cercava perdono ma intanto si portava la lingua sulle labbra in modo maledettamente sexy senza togliermi gli occhi di dosso... io però cercavo Gabriel... dell'angelo non c'era più traccia...
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Appena misi piede nel Quarto di Luna fui sopraffatto da due soli pensieri.
"Dio sono all'Inferno ed ho perso Manuel."
Esitante mossi alcuni passi verso l'immensa pista da ballo, ritrovarlo divenne di primaria importanza come dover respirare. Uomini seminudi si dimenavano gli uni sugli altri in danze scatenate.. più che ballare pareva l'inizio di un amplesso sessuale. Deglutii a fatica mentre abbassavo gli occhi sul pavimento lucido per poi riportarli nella massa di ... di corpi accaldati. Volevo fuggire da quel luogo ma allo stesso tempo ne ero fortemente attratto.
"Dove mi hai condotto Manuel???"
La musica era assordante, un tum tum, tale da massacrare i timpani. Mi guardai intorno alla ricerca di un viso amico, ma era difficile individuare qualcuno, le luci erano soffuse e fasci di luce colorate piroettavano nella sala ad intermittenza. cadevano su corpi e volti sconosciuti illuminandoli per una breve frazione di tempo. Spalancai gli occhi... e fui quasi certo che durante la mia vita passata mai, avevo visto nulla di simile, mai.
Ogni mio pensiero andò a Matteo. Era un assiduo frequentatore di questo locale? Immaginarlo in pista dove centinaia di uomini potessero toccarlo in modo cosi intimo, mi fece salire il sangue al cervello. Portai una mano alla gola, improvvisamente fece cosi caldo ed io iniziai a sudare freddo. Allentai la camicia aprendo i primi due bottoni e decisi di inoltrarmi nella calca di gente. Dopo tutto eravamo li per trovare una cura che potesse permetterci di aiutare Matteo a guarire dalla cecità... e quegli uomini scatenati non mi avrebbero di certo impedito di raggiungere Manuel e far ritorno dall'uomo di cui ero follemente innamorato.
Mani ovunque. Toccavano ogni parte del mio corpo.. e pensieri di natura oscena , di cui non capii inizialmente la fonte, mi esplosero nel cervello. Centinaia di voci e sensazioni mi travolsero.. andai nel panico, mentre venivo spintonato da una parte all'altra per aprirmi un passaggio. Ogni singolo muscolo si irrigidii quando un tizio mi afferrò per il bavero della giacca, mi spinse di schiena ad un secondo tizio che tentò di bloccarmi per i fianchi. Voleva condurmi in una villa insieme ad altri ragazzi.. era sicuro che il suo capo sarebbe rimasto soddisfatto della mia bellezza e lo avrebbe lautamente ricompensato. I suoi pensieri erano nella mia testa. Droga e violenza tra quelle mura dove vecchi milionari si abbandonavano ai vizi e alle perversioni più scandalose, in quelle notti dove la maschera della loro sedicente condotta perbenista veniva brutalmente calata. Quanto desiderai essere in possesso di quella falce, di Athena, lasciarmi condurre alla villa e massacrarli tutti. Ma non potevo, non ora almeno.
< Non toccarmi. > sibilai a denti stretti, sentivo i miei occhi ardere come braci.
Lo vidi impallidire, fece un cenno a quello dietro e mi lasciò subito.. si dileguarono tra la folla. Quel tizio non aveva mai aperto bocca.. ed io.. io ero entrato nella sua mente marcia. Ero senza parole. Che mi stava succedendo???
L'odore di sesso, la bolgia di corpi e i pensieri di tutti quegli uomini violentarono e strapparono via quel che restava del mio pudore.
Mi sentivo strano e stordito, tutte quelle voci mi disorientavano. Mi aprii un varco e mi poggiai a quello che doveva essere un palchetto. Respiravo affannosamente, la pelle tirava tantissimo al punto da temere che da un momento all'altro potesse spaccarsi in due. Ma la cosa che più mi terrorizzava era una strana energia che prese a scorrermi sottopelle come infinite scariche elettriche mi stessero dilaniando la carne.
Presi la testa fra le mani e mi piegai sui talloni.
Ero una bomba ad orologeria fuori controllo.
.. e l'unica mia preoccupazione era ritrovare Manuel.. -
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"COSA?!?!?!?!?!?!??!!" esclamai da solo tra me e me quando il bacio infuocato che mi stava facendo arrivare nelle mutande fu interrotto da una donna egocentrica ma dal piglio diretto... gliene disse quattro a Manuel che restò per un innumerevole passaggio di secondi intontito nell'ascoltarla... ma anche io l'ascoltai... e bene anche...
"parla d'amore la megera? Manuel innamorato?!?!" si avevo capito proprio bene e dopo che lui mi avvertì che non lo avrei dovuto baciare gli sentii nominare un nome...
se lo dirai a Kilian la tua testa rotolerà
quei due quasi venivano alle mani...
<oh...Puttana!> urlai... il vampiro che volevo tutto per me aveva una tresca seria con uno dal nome Kilian...
"notizia di merda..." aprii il mio cassetto virtuale delle annotazioni e scrissi a caratteri giganti e cubitali
"UCCIDERE KILIAN." non ebbi il tempo di dire nulla ai due nè di essere spiegato niente... si allontanarono in disparte per parlare meglio...
"invece il tuo ...Kilian lo saprà che volevi scoparmi qui in mezzo a tutti vedrai Manuel..." di fianco a me c'era un ragazzo che fumava uno spinello, nel locale si poteva fumare e non esitai a togliergli la canna dalla bocca dalla quale feci un tiro per poi gettarla a terra... gli diedi un bacio veloce sulla bocca per poi esser rapito da dei movimenti bruschi tra la folla...
"Chi cazzo era?" lo vidi lì che si faceva spazio tra la folla... era impossibile non notarlo... un biondone agitato molto alto che svettava tra tanti... si fermò e sembrava essere in difficoltà... fiutai subito che era una preda debole ma forte nello stesso tempo...
"da dove arrivi bellezza..." pensai decidendomi di andargli incontro non prima di aver buttato l'ennessima occhiata verso Manuel in tono di sfida... occhiata che Manuel sapeva che voleva dire...
NON ME NE FOTTE UN EMERITO CAZZO SE SEI FIDANZATO VOGLIO SCOPARTI
glielo avrei detto anche appena avrei avuto la possibilità ma ora ero puntato sull'avere una possibilità da quel pezzo di figo biondo...
gli arrivai vicino facendo scansare gli altri ragazzi con un solo cenno di mani mi conoscevano praticamente tutti e sapevano che quando non volevo nessuno tra i piedi dovevano scansarsi e molto velocemente...
<hey, biondone... tutto ok?> gli dissi toccandogli una spalla passando poi le dita sfacciatamente nei suoi capelli ... per vederlo in viso visto che respirava affannosamente ed era tutto sudato...
"quanto cazzo è bono" di sfuggita riuscii ad incrociare due occhi fantastici ed un viso delicato con una bocca...
"che bocca... già la sento leccarmi il culo..."
ma lui non stava granchè bene un attimo prima l'avevo visto farsi forza piegato addirittura con le mani sui talloni... mi guardò come se ero un extraterrestre...
<hey... dico a te... ti serve aiuto? Vuoi uscire un pò fuori?>
NUOVI TURNI
ZULEJKA
GABRIEL
MANUEL
DOMINIC
BERNARDSPOILER (clicca per visualizzare)ho fatto saltare Dominic perchè ancora non ha incontrato gli altri pg del luogo
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peter81 .
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Decisamente incazzato, sì! Manuel si voltò come una belva feroce pronta a sbranare chiunque lo avesse interrotto.
Ma la mia intrusione sortì l'effetto desiderato: avevo tutta la sua attenzione!
Mi prese per il polso con violenza, mi minacciò di tacere.
Smetti di seguire le tue smanie o ti fregherai da solo!
Stavo per dirlo ma mi fermai, stupita di fronte al tormento che esprimeva ogni suo gesto, ogni suo sguardo.
Mi riferì quello che aveva fatto: aveva ridotto il fratello, sangue del suo sangue, alla cecità per gelosia, trasportato da un impeto di rabbia e ora cercava il mio aiuto per rimediare... Cosa potevo dire di me che, accecata dalla follia, avevo distrutto tutta la mia famiglia?... Almeno lui dimostrava pentimento!
<< Io e te ci somigliamo più di quello che pensi... Non ti giudicherò per quello che hai fatto... >>
Dissi enigmatica massaggiandomi il polso.
<< Ma se vuoi il mio aiuto, non osare mai più mettermi le mani addosso! Hai capito?!>>
Gli dissi duramente con voce ferma.
<< Chiarito questo punto... So come aiutarti, sarà laborioso ma ce la farò. Vediamo di far presto: il sortilegio che ha subito potrebbe aumentare di potenza col tempo e fissarsi per sempre. So dove trovare quello che fa per noi....>>
Guardai distrattamente di lato. Vidi l'angelo piegato per terra, sofferente si teneva la testa con le mani, gli si era avvicinato il bamboccio che, prima, aveva "assalito" Manuel...
<< Dopo mi spiegherai chi è quell'angelo...>>
Socchiusi gli occhi e feci una pausa...
<< Recuperalo se vuoi... troviamoci fuori.>>
Individuai su un divanetto (a dire il vero di vestiti sparsi in giro ce n'erano parecchi!) una felpa nera con cappuccio. La rubai con nonchalance mettendomela sul braccio.
Rivolsi un ultima volta lo sguardo a Manuel:
<< Stai attento. Esci di qui appena puoi. Io torno subito.>>
E me ne andai scansando i corpi nudi che affollavano il locale.
CONTINUA IN LUOGHI CITTADINI-CITTA'-LES TRESOR DE NADIYA. -
peter81 .
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Giunta di fronte all'ingresso del locale, cominciai a rilassarmi....e giunse, immancabilmente, la stanchezza dovuta allo sforzo mentale.
Mi guardai intorno circospetta. Di Manuel non c'era traccia, lo avrei aspettato fuori perché questi erano i patti.
Decisi comunque di nascondermi dietro l'angolo della palazzina, il fardello della collana pesava sulle mie braccia, dovevamo andarcene da lì... e anche in fretta.
Mi chiesi dove fossero finite Katherine e Beatrix... perché prima di tutto sentivo il bisogno di ritrovare Kilian, volevo concludere vicino a lui questa storia. Volevo che al mio fianco ci fosse lui a firmare la condanna a morte di Alex...
Chiusi gli occhi sospirando e li riaprii puntando l'attezione sull'ingresso del locale.
<< Forza Manuel! Esci da lì, cazzo!>>
Certo il furto era filato liscio ma in un mondo come il nostro era relativamente semplice rintracciare qualcuno se si avevano le conoscenze giuste...
<< Non mi fare brutti scherzi...>>
Nell'attesa lasciai il mio potere sopito per riposare e ripassai a mente l'incantesimo che avevo imparato da un clan di streghe ladine che poteva far al caso mio... Doveva funzionare!. -
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Arrivai senza molta difficoltà e parcheggiai poco distante dal locale. usci dalla macchina e mi avvicinai lentamente all'ingresso. Non si vedeva nessuno, almeno non davanti alla porta.
Chiusi per un attimo gli occhi e cercai di sentire quel qualcosa che mi portasse alla ragazza. In mezzo a tutti quegli ormoni maschili non sarebbe stato difficile trovarla.
Eccoti un ghigno apparve sul mio viso. Mi era servito solo qualche minuto ma l'avevo trovata.
Mi incamminai lungo il profilo dello stabile, i miei passi erano così silenziosi che l'avrei senz'altro colta di sorpresa.
Girato l'angolo la trovai lì...
<< Ciao tesoro>> la presi per la gola e la spinsi contro il muro
<< Non dovevi prendere la collana.>> il suo respiro che si faceva affannoso mi divertiva. le accarezzai il volto con la punta delle dita...
<< Dovevi capirlo da sola che il proprietario sarebbe venuto a cercarti. Mi dispiace per te... sei un così bel bocconcino...>>
Edited by Hermy89 - 20/10/2014, 01:03. -
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" Non qui, ti prego. Non qui. "
Un qualcosa aveva scatenato l'insorgere di un potere che credevo assopito. Quelle voci, quei pensieri provenienti dalle menti degli umani dall'animo corrotto mi accerchiavano tutt'intorno, mi stavano facendo impazzire. Avrei voluto urlare e dire a tutti di smettere di pensare e di celarmi quei desideri riprorevoli. Molte di quelle menti erano votate al male e quindi condannabili. A cosa? Da chi? Chi diavolo ero io per giudicarli?
Avevo un impulso irrefrenabile di stroncare quelle vite, di fermare quei criminali prima che i loro pensieri potessero diventare azioni compiute.
Un calore inteso si diffuse dietro alle spalle. Poi l'arrivo di una fitta di dolore lancinante mi lasciò senza fiato in gola. Sentii uno squarcio all'altezza delle scapole e l'orribile consapevolezza di mostrarmi nella mia vera forma dinanzi all'umanità fece si che il battito del mio cuore divenne irregolare come quello di un cardiopatico.
" Nasconditi. "
Soffrivo, non per l'arrivo del potere che era una scarica di pura adrenalina che mi pompava nelle vene, perchè mi stavo opponendo.. volevo scacciarlo. Abbandonarmi ad esso era cosi invitante, quello che sentivo era solo un assaggio di un qualcosa di immenso e grandioso. Se avessi accettato quel potere, sarei diventato invincibile. E non era un bene, li avrei uccisi tutti, perchè era questo che il mio istinto mi stava dicendo. Dovevo annientarli e impedire che potessero mietere vittime innocenti.
" Dove sei Manuel? "
Mi rannicchiai sui talloni, quasi in posizione fetale, gli occhi bruciavano al punto da temere di non riuscire più a vedere. Nascosi la testa tra le ginocchia e portai entrambe le mani a coprirmi le orecchie. Se solo fossi riuscito a trovare Manuel, lui con la sua forza sovrumana avrebbe potuto aiutarmi e fermarmi.
..percepii uno spostamento d'aria ed il senso di claustrofobia si attenuò un poco. Presi a respirare animosamente come a voler divorare grosse quantità d'aria in una sola volta. Placare il potere era maledettamente difficile e lo sforzo di impedire la trasformazione richiedeva uno spreco di energia immane.
La mano di uno sconosciuto si posò su una spalla, non poteva essere Manuel perchè non fu seguita da uno scambio di energia, divenuta ormai familiare. Alzai lentamente la testa quando sentii le sue dita tra i capelli. Lo guardai dritto negli occhi, era un uomo avvenente, la sua era una bellezza ultraterrena. Mi chiese se stessi bene.
" No, non sto bene. " avrei voluto dirgli, invece quello che uscì dalle mie labbra in un sussurro fu..
< Non sei umano. >
La sua mente era silenziosa ed era cosi rassicurante non poter ascoltare i pensieri di quell'uomo. Mi tirai su a fatica appiattendomi con la schiena contro il palchetto. Avevo timore che se avessi fatto un solo passo, avrei causato una carneficina.
< Portami via, prima che compia un massacro! > i miei occhi azzurri erano colmi di fuoco angelico nel pronunciare quella richiesta di aiuto..
QUARTO DI LUNA DISCO |
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