MANEGGIO

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  1. Maiky (Lys)
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    Tutte le cose che vuoi cambiare di te stesso sono ciò che tu sei, sono la tua forza.
    Negale e non sarai nessuno.

    È un dovere dare ascolto a quello che sentiamo dentro e se uno si è guadagnato un diritto di essere quello che è, nessuno glielo toglie.

    Tu mi hai insegnato l’unica cosa, la sola cosa che non devo mai dimenticare: è non arrendersi mai, non mollare mai.

    I grandi momenti derivano da grandi opportunità.

    È il vostro momento, era destino che vi ritrovaste qui.

    Ora ti dirò una cosa scontata, guarda che il mondo non è tutto rose e fiori, è davvero un postaccio misero e sporco, e per quanto forte tu possa essere se glielo permetti, ti mette in ginocchio e ti lascia senza niente per sempre.
    E io ne tu, nessuno può colpire duro come fa la vita. Perciò andando avanti non è importante come colpisci, l’importante è come sai resistere ai colpi, come incassi e se finisci al tappeto hai la forza di rialzarti. Così sei un vincente.

    Tante cose ci vengono tolte ma questo fa parte della vita. Però tu lo impari solo quando quelle cose le cominci a perdere.
    E scopri che la vita è un gioco di centimetri.

    Siamo all’inferno adesso e possiamo rimanerci, farci prendere a schiaffi oppure aprirci la strada lottando verso la luce.

    La gloria che c’è dentro di noi, non è solo in alcuni di noi. E in tutti noi.

    Capita a tutti di perdere qualche volta. O fai i bagagli e torni a casa o continui a lottare.
    Ci stanno momenti alla fine in cui perdi te stesso e altri in cui perdi davvero tutto.
    Vuoi mollare ? Te ne vuoi andare ? Se molli adesso mollerai ogni giorno finchè vivrai.

    Mollare, non mollare? Ti preoccupi troppo di ciò che era e di ciò che sarà…

    Dovete guardare il compagno che avete accanto, guardarlo negli occhi. Determinato a guadagnare terreno con voi. Che si sacrificherà volentieri per questa squadra. Consapevole del fatto che quando sarà il momento voi farete lo stesso per lui. Questo è essere una squadra. In questa squadra si combatte per un centimetro. In questa squadra massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi per un centimetro. Ci difendiamo con le unghie e con i denti per un centimetro. Che quando andremo a sommare tutti quei centimetri il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta.


    Ho perso molto e molto ho ritrovato. Ma c’è qualcosa che proprio non riesco a perdere e questa cosa si chiama speranza. La speranza è una cosa buona, forse la migliore delle cose, e le cose buone non muoiono mai.

    La nostra vita è tutta lì, in questo consiste.

    La nostra più grande paura è essere potenti al di la di ogni misura.

    Questo è quello che avete meritato.

    Credi nei tuoi sogni, e loro crederanno in te.

    E riusciremo a batterli, perchè possiamo.

    Non è un semplice sport. Ma uno stile di vita.







    Queste sono le basi su cui si fonda la Corte Degli Angeli. Un maneggio tra i boschi di Littoria che offre un qualcosa diverso dagli altri. Semplicità e passione allo stato puro che dalle mani del vecchio proprietario si spostano per accogliere e conquistare chiunque voglia passare anche solo un po' di tempo tra quei steccati.
    2 campi scoperti in sabbia, 2 campi scoperti in erba, 1 campo coperto 60m x 26m.


    INGRESSO STRUTTURA
    Orario: 8.30-12.30 e 14.00-20.00.
    Apertura annuale.







    Edited by Maiky (Lys) - 17/4/2015, 14:57
     
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  2. Mike.Mellows
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    :Sophie.png:

    INFARINATURA GENERALE.

    Storia

    L'equitazione è una delle attività più antiche a cui si è dedicato l'uomo.
    Nella storia greca e romana chi sapeva equitare acquistava un "valore aggiunto" nelle società. Da allora in poi il titolo di cavaliere divenne espressione di nobiltà, ma anche, per contro, nei secoli successivi, i nobili furono costretti ad imparare l'"arte di equitare" per partecipare alla vita politica e militare.
    Il rapporto che si stabilì nei secoli tra uomo e cavallo, si modificò gradualmente nell'ultimo periodo storico, da quando cioè il motore a scoppio trasformò il modo di viaggiare e il modo di fare la guerra. Dal novecento in poi l'equitazione perse la propria importanza utilitaristica e si trasformò in attività solamente ludico-sportiva da quella prevalentemente militaristica utilizzata sin ora.

    Tipi di equitazione


    In una classificazione approssimativa, si distinguono i seguenti tipi di monta:

    da lavoro: tutti quei tipi di monta che hanno avuto o hanno a che fare con attività di tipo lavorativo col cavallo, prevalentemente per l'allevamento del bestiame.
    Americana o Western dei cowboy americani
    Vaquera dei gaucho argentini e degli spagnoli
    Maremmana dei butteri maremmani

    Sportiva o Inglese o Italiana: tutti i tipi di monta che hanno a che fare con lo sport agonistico ed in particolare con le discipline olimpiche.

    Le andature principali del cavallo

    Sono tre:
    il passo è l'andatura più lenta del cavallo (raggiunge una velocità che varia da 5 a 7 km/h). Questo tipo di andatura viene definito simmetrico perché l'appoggio delle due zampe anteriori avviene secondo intervalli di tempo regolari, e basculato perché il cavallo compie un movimento in verticale con il collo per darsi la spinta necessaria a portarsi avanti anche con il resto del corpo. Il cavallo poggia gli arti uno per volta, uno dopo l'altro, pertanto si riconoscono quattro tempi: anteriore destro, posteriore sinistro, anteriore sinistro e posteriore destro. A seconda della lunghezza del passo, distinguiamo un passo corto, un passo medio (in cui lo zoccolo posteriore del cavallo poggia sull'orma appena lasciata dallo zoccolo anteriore) e un passo lungo (in cui lo zoccolo posteriore del cavallo poggia davanti all orma appena lasciata dallo zoccolo anteriore).
    Il trotto. È un'andatura saltata in due tempi per bipedi diagonali in questa successione: posteriore destro con l'anteriore sinistro (diagonale sinistro), posteriore sinistro con l'anteriore destro (diagonale destro). A questa andatura il cavallo raggiunge una velocità che varia dai 10 ai 55 km/h nelle corse al trotto. Nel trotto battuto il cavaliere si distacca dalla sella alzando e abbassando ritmicamente il bacino. Nel trotto seduto (detto anche trotto di scuola) invece si rimane seduti in sella seguendo il movimento del cavallo con il bacino.
    Il galoppo è l'andatura naturale più veloce e si svolge in tre tempi ma vi sono variazioni relative alla velocità da ottenere. Con posteriore destro che guida l'azione, la sequenza è: posteriore sinistro, bipede diagonale sinistro, anteriore destro, seguiti da un tempo di sospensione. La gamba che "guida" l'azione viene distesa fino alla linea immaginaria tracciabile dalla punta del muso al terreno che alla massima estensione può essere superata. Un Purosangue al galoppo può raggiungere, anche se solo per pochi minuti, i 70 km/h.
     
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