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CONTINUA DA CORTILE
Entrai nella aula già gremita di studenti con la mia aria di superiorotà e un pizzico di arroganza.
Avvertii subito che tutti gli occhi erano puntati su di me.
Insieme alle occhiate furtive degli stupendi fui investito dalla solita cacofonia di pensieri, mi arrivarono addosso come un onda, mille pensieri tutti di diversa natura, avvertii il solito fastidio di quando non riuscivo ad arginare subito quella piena.Sapevo che da li a poco sarei riuscito a schermarmi abbastanza da farli diventare solo timidi sussurri. Bastava solo che mi concentrassi.
Feci un lento respiro e innalzai la mia barriera mentale.
Mi mossi agile e con passo sicuro fino alla cattedra e posai li la valigietta che conteneva i testi che avremmo trattato quel semestre .Lentamente e con studiata maestria mi voltai come se stessi su un palcoscenio pronto ad iniziare la mia recita.
Il mio sguardo andò ai molti volti che mi fronteggiavano, vidi cenni di saluto e sorrisini qualche mano che si sollevava per un timido saluto.
Chi mi conosceva sapeva che fino al semestre precedente ero stato seduto proprio su quei banchi. Avevo seguito quello stesso corso proprio da studente ma facendo leva sul docente di ruolo avevo conseguito il dottorato. Per me era molto meglio stare dall'altra parte della barriccata avrei avuto più tempo per perseguire la mia causa trovate Godrik.
Godrikringhiai a fior di labbra.
Il mio pensiero andò a lui e all'ultima volta che l'avevo visto. Erano passati quasi 6000 anni ma il mio odio era rimasto intatto.Nella mia mente riaffiorò la scena come se la stessi rivivivendo in quel preciso momento.
La Caduta , il suo tradimento.
Quel giorno eravamo schierati tutti davanti alla Luce Eterna quando Lucifero aveva fatto appello al "libero Arbitrio" sfidandoci a seguirlo. Lucifero aveva già nelle schiere i suoi seguaci tramava da tempo la rivolta. Godrik aveva fatto già la sua scelta e io come fratello sapevo che mi avrebbe spezzato il cuore non poterlo seguire ma era a questo che serviva il libero arbitrio "facoltà di scegliere".
Io sapevo cosa fare , sapevo con chi sarei rimasto non temevo niente, non avrei mai lasciato la Luce per L'Oscurità eterna.
Poi in un momento tutto cambio le mie ali spiegate fuorono sfiorate da quelle di mio fratello non riusci a scansarmi in tempo. Godrik sapeva che quello sarebbe stato il segnale che mi avrebbe condannato. Fu un breve tocco ma fu subito percepito dalla Luce Eterna che disse: "Figlio questa è la tua scelta"poi rivolto a Lucifero "E' tuo prendilo "
e non ci fu più niente da dire il quel momento ero stato scacciato come un traditore.
Poi i nove maledetti giorni della Caduta. Avrei maledetto in eterno Godrik e l'avrei cercato ovunque fosse andato, dovevo avere la mia vendetta. Niente di me ora assomigliava lontanamente a quello che ero stato .Adesso ciò che mi alimentava era solo l'odio e la voglia di porre fine a tutto questo vagare eterno.
Venni portato al presente dalla voce del professore Schoroski " Allora Sig. Hunter vuole presentarsi alla classe e illustrare quali saranno gli argomenti che tratteremo durante il semestre"
Mi riscossi dai miei pensieri e mi rivolsi ai molti volti ammiccanti e con una voce controllata dissi<< Mi chiamo Hunter Rouge sarò l'assistente del Prof. Schoroski per quest' anno accademico qualcuno di voi già mi conosce gli altri impareranno col tempo. Sarò disponibile a rispondere a tutte le domande che vi saranno necessarie per capire gli argomenti che tratteremo poi col sorriso più studiato che conoscessi aggiunsi: "Non fatevi furviare dal mio aspetto non chiederò meno del massimo. E' tutto!
Continuai a sorridere ad arte cogliendo le occhiatine intriganti e per niente intimidite di qualche ochetta seduta ai primi banchi.
Dentro me scoppio una risata Siamo alle solite pensai
Il mio sguardo però cercava qualcun'altro...quella Nephelim mi aveva proprio incuriosito dovevo capirne di più e sopratutto dovevo assolutamente sapere se portava grane.
Edited by guerriera - 5/10/2011, 14:55
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SPOILER (clicca per visualizzare)Warrior, gioia, sotto l'icona dovresti mettere: CONTINUA DAL CORTILE
Ci sono così tante persone e così tanti Angeli che devo far bene attenzione a dove metto i piedi, in confronto agli altri studenti, ho meno spazio per muovermi.
Vado dritta verso uno degli ultimi banchi, non sono il tipo a cui piaciono le prime file, meno do nell'occhio e meglio è.
C'è quel chiacchericcio che anticipava sempre l'inzio di una lezione, mi dà leggermente fastidio, ma cerco di non farci caso.
Vedo entrare in aula il Caduto... il mio "famoso" compagno di classe, allora aveva detto bene, il biondo è l'assistente del prof. Schoroski; quasi mi prende un colpo, chissà perchè ho sperato che quelle parole fossero frutto solo di qualche pettegolezzo inventato sul momento per passare il tempo.
Dice di chiamarsi Hunter Rouge... nome davvero interessante... Cacciatore Rosso.
Il biondino ha senso dell'umorismo. Penso senza una ragione logica, è solo per cercare di tranquillizzare me stessa e scaricare la tensione.
Ha davvero un modo di fare altezzoso, sa bene di essere piacente, molto piacente e la cosa gli piace da morire.
Ad ogni sua parola, le oche giulive davanti amiccano e sorridono come delle cretine... tipico, però, pensandoci bene, non sono da biasimare, Hunter è un gran bel pezzo di ragazzo, al solo pensiero mi mordo il labbro.
Ma guardalo, si comporta già come se fosse il boss, cioè prof. ...da uno come lui, per quel poco che so, avrei dovuto aspettarmelo.
Sospiro e inzio a pensare a cosa succederà, spero solo che non sia un piantagrane, ma soprattutto spero che se mi ha percepita, perchè di sicuro ora deve aver capito che in giro c'è una nephilim, non riveli a nessuno chi sono veramente o sarò morta stecchita!
Non mi andrebbe di cambiare la mia intera esistenza e quella della mia famiglia solo per un Caduto.
Prendo ad arrotolare una ciocca dei miei capelli castani intorno al dito, di solito lo faccio quando sono nervosa, ed è una cosa di cui neppure mi accorgo.
Oh no, ma perchè devo sempre finire per guardarlo? Se vado avanti di questo passo, potrei cavarmi gli occhi io stessa.
Contraggo la mascella e chiudo gli occhi per dei secondi... certo, come se bastasse solo quello per far sparire il mio ex.
Uffa.
Guardo verso il prof. e il Caduto, anzi no Hunter... noto che sta cercando qualcuno nell'aula e il mio cuore perde un colpo.
Ti prego, fa' che non sia io. Mi ripeto, quasi come un mantra.
Ma poi, perchè dovrebbe cercare proprio me? Non ne ha motivo, non è nel mio interesse fargli del male e poi perchè dovrei? Ammetto però che vorrei fare ben altro con lui e non ha niente a che fare con la scuola, ma non è il momento di perdersi in certi pensieri, anche se aiutano a distrarmi da quella persona.
Me lo immagino mentre viene verso di me, mi prende con decisione e, alla faccia del mio ex, mi stampa uno di quei baci da far arrossire chiunque si trovi a distanza di un kilometro... ok, forse è esagerato, ma è solo per rendere l'idea.
Hey, si può sapere che ti prende?
Riecco la vocina fastidiosa.
Non lo conosci nemmeno e vuoi già saltargli addosso?!
Sono una persona fatta di carne, non un pezzo di marmo!
L'immagine di lui che mi stringe a sè resta ancora per un po' nella mia testa, poi cerco di tornare con i piedi per terra e mi concentro, o almeno ci provo, su ciò che andremo a fare.. -
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Torno a posare gli occhi sulla biondina seduta a primo banco sembra mi voglia mangiare da come mi guarda e si che dovrei essere abituato. La mia sorellina mi definisce "figo" vabbè ma lei mi ama alla follia come per il resto io amo lei. Sorrido pensando a Corinne e alle sue raccomandazioni di quella mattina.
Nel corso della mia vita sulla Terra mi è capitato di avere qualche parentesi bollente con delle umane..niente di che nessuna in fondo è riuscita a scalfire la corazza dura che mi sono costruito attorno, ho bandito i sentimenti.
Penso di non essermi mai innammorato nella vita. Sono stato ben attento a non abbassare mai la guardia non mi potevo permettere debolezze di nessun genere e avere una donna ed esserne innammorato mi avrebbe distolto da tutto il resto, Inoltre Godrik non aspettava altro per farmi ancora male, già Corinne era in pericolo non avrei mai messo la vita di un'altra persona alla mercè di quel bastardo di mio fratello.
Adesso guardando quelle giovani donne davanti a me mi pesano un pò gli anni di forzata castità che mi sono imposto.
Saranno anni che non sto con una donna ..a volte sembra passato un secolo da quando le mie mani ne hanno accarezzato una.
La biondina della prima fila si sta facendo audace mi sorride ammiccante e mi guarda insistentemente. La guardo anch'io Mmmm belle gambe ... e sembra sveglia ..magari è giunto il momento di spezzare il digiuno
Al Diavolo le raccomandazioni!mi dico ripensando al discorsone del Rettore che mi invitava a non intraprendere relazioni con le graziose studentesse del mio corso.
Chi se ne frega! Come se io fossi uno che rispetta le regole! E' poi non per forza tutti devono saperlo! dico a me stesso
Dopotutto me la merito una vacanza e perchè no accompagnato da qualcuno.
Le sorrido apertamente e cerco di comunicargli con lo sguardo la mia promessa Bellezza non sai cosa ti capiterà appena ti avrò sotto mano
Un momento.....ancora lei..la Nephelim ..Guarda un pò dove si è cacciata..Beccata!
La brunetta del cortile seduta nelle ultime file sembra si sia incantata a guardarmi e dal suo sguardo sembra stia pensando a cose differenti dalla lezione di anatomia che il Prof. Schoroski. Ho la sensazione che gli piaccia cosa sta vedendo .Accarezzo per un momento con lo sguardo il corpo della bionda Cambio di programma bellezza mi dispiace non è il tuo giorno fortunato torno a guardare la brunetta e incontro i suoi occhi e te che voglio!
Mi stuzzica l'idea di avere a che fare con quella timida ragazza..alle volte sotto le mentite spoglie di un gattino si può nascondere una vera tigre ed questo che mi propongo.
Calma Hunter non ti fare prendere dalla foga . Rifletti è meglio non spaventarla specialmente se ha capito cosa sei
La lascio con lo sguardo ma la mia mente già la immagina distesa sul mio enorme lettone fra le lenzuola di seta nera.
E' si sarà molto terapeutico conoscerti a fondo.
In classe intanto il Prof si è gettato a capofitto sulla spiegazione dell'anatonia cardiologica.
Butto un ultimo sguardo nella direzione della Nephelim e vedo che anche lei adesso è attenta alla lezione.
Anch'io vengo assorbito ma dai miei pensieri...
Quasi non mi accorgo che sono passate due ore troppo assorto a fantasticare sulla brunetta "Occhi Blu". E' venuto il momento di conoscerla veramente speriamo non scappi prima che la fermi.
La vedo scendere i gradini e mi affretto a raggiungerla driblando la biondina che cerca di agguantarmi il braccio. La raggiungo:
«Sarà il caso che noi due ci presentiamo no? Anzi che tu mi dica come ti chiami "Occhioni Blu"»faccio una pausa e con voce roca continuo « Dopotutto non vorrai che fra noi ci siano solo sguardi di fuoco io ho in mente altro che riguarda te»
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Ce la metto tutta pur di seguire la lezione, ma ammetto che avere uno come Hunter lì nell'aula è una distrazione continua, anzi una tentazione.
Sicuramente do l'impressione di essere attenta ad ogni parola detta dal caro prof. Schoroski, ma non è così; nella mia testa non faccio che fantasticare su come potrebbe essere il fisico di Hunter, tutto nascosto da quei vestiti, per qualche secondo immagino di strapparglieli via.
Ma bene, molto brava, dai pure ascolto al tuo lato mortale, invece che a quello angelico.
Dice la vocina fastidiosa.
Sentimi bene, immaginare le cose non ha mai fatto male a nessuno, mica sto mettendo in atto le mie fantasie!
Oh cielo, sto litigando con una... voce! La mia coscienza.
Ma si può essere messi più male di così?
E se fosse lui che sta controllando la mia mente, se si fosse insinuato nei miei pensieri?
No, non può essere, lui è un Caduto, creatura ormai lontana dalla Grazia Divina, io invece sono una Nephilim, in parte Angelo.
Siamo due opposti. Penso.
Il prof. continua a parlare, poverino, chissà se qualcuno lo sta ascoltando... io di sicuro no, non quel giorno almeno.
Anatomia... a-na-to-mi-a... bel argomento, per come la sto vedendo io nella mia mente contorta.
Lui ed io, stesi su un letto, mentre ci baciamo e mi tocca ovunque, sento il suo corpo sopra il mio, il suo respiro che mi entra dentro e poi... basta!
Deglutisco e cerco di darmi seriamente una calmata, devo ancora scoprire se è il cattivo ragazzo della situazione, non posso perderci subito la testa!
Che direbbero i miei se sapessero le cose che penso sul Caduto, ops Hunter?
Prendo un bel respiro profondo, mi farebbe comodo avere a portata di mano un bel secchio pieno di ghiaccio, eh sì.
Direbbero che stai perdendo il lume della ragione.
La vocina ha perfettamente ragione, anzi forse mi rinchiuderebbero in un convento! Diventerei una suora di clausura!
Se le persone intorno a me non avessero fatto tutta quella confusione, nemmeno mi sarei accorta che la lezione è finita.
Metto via le mie cose nella borsa e scendo i gradini, poi sento qualcuno che mi parla e mi volto.
E' Hunter che mi chiama "occhioni blu" e vuole sapere il mio nome.
I miei occhi diventano due fessure e lo osservo, dopo con la coda dell'occhio mi accorgo che il famoso ex mi guarda.
Affonda e colpisci. Mi dico.
"Ma che simpatico, hai in mente altro che mi rigurda" Sorrido ammiccando, fare la svenevole non è da me, ma hey, avrò la mia rivincita sul mio ex, convinto che lo aspetterò in eterno.
"Tipo cosa?" Chiedo quasi in un sussurro e faccio uno di quei sorrisetti maliziosi, che a dire il vero, ultimamente, mi riescono bene.
Ma che ti prende? Non è da te!
Continuo a guardare Hunter negli occhi, ignorando la vocina che cerca di farsi sentire.. -
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Umhmm non mi ero sbagliato la gattina ha grinta e mi sta guardando in un modo
Lentamente lascio che il mio sguardo la percorra tutta le gambe, i fianchi morbidi e sinuosi ben modellati dai jeans stretti, salgo più su è noto che il suo seno si muove ad ogni respiro cerco di immaginare cosa porta sotto, sembra il tipo da biancheria bianca di cotone ma potrei sbagliarmi.
Lascio che il mio sguardo indugi sulla forma delle sue labbra piene e rosse come ciliege ne immagino anche il sapore deve essere divina.
Mi avvicino un pò e guardandola dritto negli occhi sussurro « Tipo? Vediamo....che cosa mi dici di noi nudi.. e sfiniti su lenzuola di seta » mi abbasso lentamente e sfiorandole la guancia con il fiato le sussurro « Dai lo so che ci stai pensando..Io ti voglio tu mi vuoi...nessun coinvolgimento niente piagnistei solo piacere allo stato puro »
Mi alzo lentamente e torno a guardarla in quegli stupendi occhi blu mantenendo sempre un tono caldo e suadente proseguo « Basta dire si ! E saprai cosa significa perdersi!».
Bella mossa Hunter vuoi vedere che ti becchi un bel ceffone e te lo meriteresti ma che si salta in testa non vedi che è una ragazzina
Comunque non mi posso tirare più indietro ormai ho aperto il gioco staremo a vedere. -
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Accidenti, ciò che mi dice mi lascia interdetta e sbatto le palpebre diverse volte.
Ormoni, datevi una calmata!
Ripenso al modo in cui mi ha guardata prima e concludo che non mi ha per niente infastidita, soprattutto perchè una certa persona stava guardando.
Non mi va di cedere subito, voglio stuzzicarlo, voglio provocarlo, vediamo fino a che punto posso spingerlo.
Un'altra al mio posto gli mollerebbe un ceffone e tanti saluti, ma mi piace il rischio e poi con un gesto simile avrei attirato troppo l'attenzione.
Ricorda anche che non è nel tuo stile mascherarti da agnellino, quando sai di essere un lupo, lui ha ragione, hai pensato pure tu di farci certe cosucce.
Mi mordo il labbro.
"Sei uno che va dritto al sodo, eh?" Rispondo con fare malizioso. "Nudi, sfiniti, lenzuola di seta... ammetto che l'idea non è male, mi stuzzica molto, purtroppo però credo che dovrai aspettare, come vedi ci manca un bel letto e poi farlo qui attirerebbe troppo l'attenzione". Rido, ma è solo un accenno, nulla che possa lontanamente sembrare divertente come una barzelletta.
Spero solo di non essergli sembrata una poco di buono.
Sto per andarmene, ma ricordo di non aver risposto alla sua domanda, quella di prima.
"Ariel. Mi chiamo così".
Lo guardo da sotto le sopracciglia... Santo cielo, quanto vorrei essere da sola con lui, quanto vorrei che tutto ciò che ha detto si realizzi. Desidero quasi ardentemente che le sue mani sfiorino la mia pelle nuda e ogni altra parte del mio corpo.
Oddio... Tranquilla Ariel, calmati.
"Spero di vederti presto in giro, Cacciatore" Sorrido e faccio per andarmene.. -
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Da come si morde le labbra da l'idea che stia prendendo in seria considerazione la cosa.
Bene! almeno non mi sono beccato uno schiaffo
Finalmente mi risponde con fare malizioso accennando al fatto che non siamo in un luogo adatto la mia mente si infiamma. Mi piace il suo modo di fare schietto e senza mezzi termini da l'idea di una che sa cosa vuole e sa come prenderselo insomma la mia controparte.
Quando sta per andarsene si ricorda di dirmi come si chiama
Ariel
Non appena si gira pronta a sfuggirmi l'agguanto per il polso e fulmineo l'attraggo a me .La stringo circondandole la vita con un braccio , la faccio aderire al mio corpo duro.
E' morbida, la sua pelle profuma di vaniglia, sento le sue curve che si adattano perfettamente a me come se fossero fatte per nient'altro che questo.
Cerco di trattenere il fuoco che mi arde dentro e un brivido mi percorre la spina dorsale. Catturo il suo sguardo e lentamente le poggio le labbra sotto l'orecchio e con la voce arrocchita dal desiderio che ormai mi si è scatenato dentro le sussurro « Ariel....dolcezza lo sai che non potrai scappare ancora a lungo. Io prendo sempre quello che voglio e di solito non domando» faccio una pausa cercando di avere un tono più deciso e proseguo « Attenta non ti conviene giocare con me, finiresti per bruciarti "
Quasi violentandomi mi staccai da lei dandole spazio ma mantenni il contatto con la sua mano...cominciai ad accarezzarle lentamente l'interno del polso.Movimente lenti e circolari senza distogliere gli occhi dai suoi, attento ad ogni sua reazione.
Maledizione ... il telefonino
Sento il telefono che mi squilla in tasca so che è mia sorella Corinne ma ho urgenza di capire se il gioco con Ariel continuerà.
L'aula si è quasi svuotata rimangono solo pochi ragazzi che si stanno attardardando a chiaccherare fra loro , uno in particolare cattura la mia attenzione ci sta guardando attentamente.
Riporto i miei occhi su Ariel e catturo un occhiata ammiccante rivolta allo stronzetto che ci sta fissando.
Non sarà mica ....
Lascio bruscamente la mano di Ariel sollevando un sopraciglio gli rivolgo una muta domanda.
Allora??
Adesso si che mi incazzo!. -
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Oddio, ma cosa vuole farmi? Uccidermi?
Insomma, siamo lì, il mio corpo contro il suo, come due pezzi di un puzzle che combaciano perfettamente.
Santo cielo, che fisico sodo...
Le mani mi prudono per la voglia quasi irrefrenabile che ho di strappargli quegli inutili, ma soprattutto odiosi vestiti e... e bè, non è difficile immaginare cosa avrei voluto fargli.
Il suo respiro mi sfiora la pelle e quasi mi scappa un gemito, poi parla. La sua voce è un sussurro, mi eccita di più.
Lo ascolto quasi come ipnotizzata e le sue parole mi fanno sorridere, atteggiamento da vero cacciatore.
"E chi dice che voglio scappare? Se ti ho dato questa impressione vuol dire che ho mandato segnali sbagliati". Sorrido ancora in quel modo malizioso.
Poi va avanti e a l'ultima frase che pronunica fa scattare qualcosa in me.
"Cacciatore, nemmeno io scherzo, potresti bruciarti anche tu".
Le sue dita disegnano cerchi sull'interno del mio polso, un movimento lento, quasi come una ninna nanna che ti culla, ma al tempo stesso è eccitante, terribilmente, dannatamente, eccitante.
Mi guarda negli occhi, di sicuro sta cercando di capire cosa penso o vuole capire come reagirò, poi il suo benedetto cellulare suona.
Oh cavolo, e se fosse la sua ragazza?
Sento una strana sensazione dentro, quasi di fastidio, quel continuo squillare ci ha interrotti, così mi guardo in giro e mi accorgo che l'aula è quasi vuota, sono rimasti solo quattro gatti.
Mi lascia bruscamente la mano, quasi come se la mia pelle lo avesse bruciato tutto d'un tratto.
Lì per lì non capisco, poi ci arrivo: c'è il mio ex che ci guarda.
Ma bene... accidenti! Non poteva andarsene con una di quelle cretine?! Qualcosa mi dice che il Cacciatore ha frainteso.
Il suo fiso angelico s'indurisce, lo vedo contrarre la mascella e i suoi occhi sono rabbiosi.
"E' solo il mio ex" Bisbiglio. "Nessuno di importante" fortunatamente il mio tono di voce esce come voglio, ossia pieno di indifferenza. Ha avuto la geniale idea di mollarmi... be', peggio per lui, di sicuro tra i due non sono io che ci ho perso".
Gli faccio uno dei miei sorrisi, del tipo: questo è solo per te e nessun altro avrà qualcosa di simile... solo tu.
Poi aspetto, risponderà al cellulare o se ne uscirà con una delle sue frasi piccanti?. -
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Quasi ringhiando le rispondo:
« Meglio per lui che sia il tuo ex...te l'ho detto niente riesce a portarmi via ciò che ho deciso di prendere...ergo lo voglio fuori dalle palle! Ci siamo capiti!» poi con voce carezzevole e minacciosa le dissi:«Io non scherzo . Quello che è mio resta mio fin quando io lo voglio. E tu Dolcezza ..anche se ancora non lo sai già mi appartieni»
Ormai in classe restavamo solo io e lei la tensione fra di noi era palpabile.
Mi avvicinai. Ero un centimetro dalle sue labbra, le feci scorrere le mani sui fianchi e dolcemente a fior di labbra le sussurrai roco « MIA tu già sei MIA! E' solo questione di tempo »
Con un'ultima carezza delle mie labbra sulle sue la lascia nuovamente andare.
Con un sorriso malizioso sulle labbra continuai a guardarla .
Ero scosso dalla sua vicinaza sentivo il corpo teso alla ricerca di qualcosa di più che quel semplice contatto ma come mi aveva fatto notare lei quello non era il luogo adatto per dar sfogo ai nostri istinti primitivi.Avremmo trovato il modo per alimentare il fuoco che sentivo passare fra di noi.
Per lo meno mi consolava il fatto che su questa giostra non ero solo.Sentivo le sue emozioni, il suo desiderio.
Avrei lasciato condurre a lei il gioco per un pò.Io mi ero già esposto abbastanza.Stava a lei fare la mossa successiva.
Mi chiedevo che cosa mi avesse catturato così intensamente in Ariel e preso dal desiderio di averla mi ero dimenticato che da Nephelim avrebbe potuto portarmi guai.
Ma mi chiedevo anche cosa spingesse lei verso di me.
Lei sarebbe dovuta scappare da me.Io dopotutto era la sua antitesi. Io Angelo Caduto lei Mezzo Angelo.Per secoli nemici, invece ,si stava divertendo a stuzzicarmi.
Speravo solo di non cacciarmi in ulteriori casini.
Ma ero troppo intrigato dalla cosa per lasciarla sfuggire..avrei pensato dopo alle conseguenze se mai ce ne fossero state.
Il cellulare aveva smesso di squillare ma avrei comunque dovuto richiamare Corinne, magari aveva bisogno di me.
Presi il cellulare dalla tasca dei pantaloni pronto a richiamare mia sorella.. -
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Accidenti che passione o forse era corretto dire possessione...? Mah, in fin dei conti erano due cose legate tra loro.
"Hai detto che quello che è tuo resta tuo fin quando lo vuoi, questo mi fa capire che sono solo il tuo nuovo giocattolino e una volta stanco mi butterai nel dimenticatoio"
Cavoli! Perchè dovevo trovarli tutti io quelli che mi prendono solo per una distrazione e poi tanti saluti?! Avevo da poco finito una lunga storia con il ragazzo che avevo amato a tal punto che sarei stata disposta a dirgli chi ero, cosa mi era saltato in mente di provocare il Cacciatore... sarei potuta diventare una specie di Cappuccetto Rosso, che avrebbe fatto la stessa fine del lupo cattivo. Non volevo ripetere un'altra volta il dolore che avevo sentito quando ero stata lasciata.
Si avvina di più a me e con quella sua voce ammaliatrice dice che sono SUA e una volta che mi avrà avuta? Cosa succedderà?
Santo... cielo, il modo in cui pronuncia ogni singola parola è come un invito a cadere nella sua rete, a cedere al peccato... Il mio corpo risponde al forte richiamo del suo, mentre il mio cuore reagiscei in un altro, perchè ha paura di rompersi ancora.
Maledizione, chi devo ascoltare...? Un segnale farebbe comodo... Ma che dico, sono solo io quella che può decidere, quindi sorge il dubbio amletico, rispondi al richiamo o da' retta al cuore ferito.
Non ci credo, mi sto davvero facendo questa domanda? Sono davvero incredibile, dopo che ho fatto di tutto per arrivare a questo dovrei tirarmi indietro? Non se ne parla, sto dando troppa importanza a una persona che ha cancellato tutto in un batter d'occhio!
Sento la carezza delle sue labbra sulle mie.
Vuoi davvero rinunciare a questo? Già, credo proprio di no. Qualsiasi cosa succeda, almeno ti sarai tolta il dubbio e affronterai le conseguenze dopo, per ora è meglio se ti godi ciò che hai ottenuto.
Caduto e Nephilim, due opposti... che però sembrano attrarsi, chi lo avrebbe mai detto...
Nell'aula non c'è anima viva... in tutti i sensi, siamo veramente soli, non c'è nessuno nei paraggi, il che va bene così.
Ora cosa restava da fare?
Lo vedo prendere il cellulare, pronto per chiamare la persona che ci aveva interrotti.
"Ok, il mio ex resterà fuori da tutto questo, hai la mia parola, ma tu sei disposto a fare altrettanto con..." e guardo il cellulare. "Non ho intenzione di mettere i bastoni tra le ruote a nessuno, quindi se hai una ragazza è meglio se me lo dici subito. So perfettamente che hai detto niente coinvolgimenti e bla, bla, bla, ma finchè siamo solo noi due va bene, se ci sono terze persone è meglio finire tutto prima di iniziare. Non... non... non voglio che qualcuno soffra per questo. Non è bello giocare con i sentimenti degli altri".
Mi sembra giusto, no?
"Patti chiari e amicizia lunga"
So che non è per nulla corretto pensarlo, ma dentro di me spero vivamente che scelga di lasciare la sua ragazza.
Ed ecco che riprendo ad arrotolarmi una ciocca di capelli sul dito: sono nervosa.
Edited by »Astrið von Harðenberg«© - 6/10/2011, 08:52. -
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Con ancora il cellulare in mano ascoltai quello che mi stava dicendo.
Caspita!! Non le manda a dire le cose
Aggrottai le sopraciglia riflettendo sulle sue ultime parole e cercando di capire a cosa si riferisse.
Vidi che guardava la mano in cui tenevo il cellulare.
« Ohhh!....»e in gola mi scoppio una risata, mi ripresi e le regalai uno dei miei sorrisi angelici « Questooo!» indicando il cellulare « Stai calma "Occhioni blu" è solo mia sorella!»
Tornando serio però continuai « Te l'ho detto non amo giocare ..comunque una cosa ti deve essere chiara..»
Gli dovevo un pò di sincerità, lei si stava buttando in questa cosa insieme a me ed era giusto essere chiari fin dal principio.
Quindi la guardai serio negli occhi e prosegui «Non sono uno che si innammmora, non l'ho sono mai stato, la parola "amore" solo a pronunciarla mi fa sentire come se avessi dell'ortica nei pantaloni!» sorridendo leggermente continuai « Non sono neanche portato per le cose che si trascinano a lungo , comunque se deciderai di stare con me non ti tratterò come il giocattolo di turno non è una bambola gonfiabile che cerco ..voglio una donna vera calda e appassionata e senza inibizioni e ..ti posso garantire che dopo un giretto sulla mia giostra saprai cosa significa essere una "femmina" » alzai una mano per impedirle di rispondermi « Non so a cosa sei abituata, in effetti non ti conosco ma sappi che non sono un ragazzino ..sono uomo e conto di prendere da te tutto quello che mi potrai dare e anche di più.» feci una pausa e la guardai negli occhi avvicinadomi « Comunque..»e la mia mano andò proprio nel punto in cui le vedevo battere la vena sul collo e lievemente l'accarezzai « sta a te la scelta io ho dettato le condizioni»
Mi allontanai di qualche passo e la sfidai con lo sguardo.
Sapevo che avrebbe potuto anche mandarmi al Diavolo per una donna il sesso era sempre accompagnato dai sentimenti ma era giusto per lei avere la possibilità di scegliere.SPOILER (clicca per visualizzare)Mamma miaaaa che risate! ma sono davvero io!. -
»Astrið von Harðenberg«© .
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Oddio che... be', ma io mica potevo saperlo che era sua sorella, no? Non ho la sfera di cristallo, fatto sta che mi sento una perfetta scema, dopo aver fatto una delle mie solite figure del cactus.
So che piangermi addoso per il cretino è inutile, ormai ci siamo lasciati e le cose non possono essere cambiate e tanto meno non si può ritornare indietro... nemmeno lo voglio, uno così è meglio perdelo che trovarlo.
Hunter è stato più che chiaro, nessun coinvolgimento... proprio quello che mi ci vuole; sono stufa di credere che là fuori ci sia ancora il famosissimo Principe Azzurro, sono tutte un mucchio di stupidaggini che si leggono solo ed esclusivamente nelle favole, questa di certo non lo è.
Va bene crederci fino ad un certo punto, poi bisogna crescere! Quello lì non esiste e mai esisterà! Questa è solo la semplice realtà, punto, fine.
Faccio un po' il quadro dell'intera situazione: lui vuole una donna vera, disposta a soddisfarlo a trecentosessanta gradi e più, niente amore.
Intanto che penso, lo fisso dritto negli occhi, e cerco di assumere la mia solita aria strafottente, di solito la uso ogni volta che ho dei seri dubbi, giusto per far capire a chi mi sta davanti tutto il contrario di ciò che sento dentro.
Deglutisco.
"Bene, credo proprio di fare a caso tuo" e sorrido in un modo provocatorio, quasi come se solo con quel gesto volessi eccitarlo. "Nemmeno io cerco uno che mi faccia da zerbino, il ragazzo innamorato è soltanto una rottura, sempre tutto coccole e carezze, nient'altro, ciò che mi serve invece è un vero uomo, che capisca ciò che voglio" scandisco bene quest'ultima parola, poi sorrido, nemmeno so il perchè. "Mi sa tanto che il giretto sulla tua giostra me lo faccio volentieri e per tua informazione non ho pensato nemmeno per un secondo che sei un ragazzino, altrimenti stai pur certo che ti avrei evitato come la peste" faccio una breve pausa, per concludere il discorso. Siamo due perfetti estranei e qualunque cosa succeda non ci preoccuperemo minimamente l'uno dell'altro, entrambi abbiamo fatto la nostra scelta, e questo mi va benissimo, starai con me pretendendo tutto e di più, lo stesso per me" mi schiarisco la voce e assumo un tono più suadente "Dici che non sei il tipo che la tira per le lunghe, ok, be', sappi solo che sono piena di soprese e la mia compagnia potrebbe piacerti più di quanto credi" mi mordo il labbro e continuo a sorridere, ma questa volta in modo malizioso "Direi che per essere due sconosciuti stiamo partendo proprio con il piede giusto" mi avvicino, per essergli ancora accanto.
La carne è debole e lui è un Caduto, non più un angioletto con l'aureola, per cui agisco.
Il peccato siamo noi donne, una certa persona di mia conoscenza, golosa di mele, ne sa qualcosa...
Giocare con il fuoco è maledettamente eccitante e non è vero che ci si brucia, basta stare attenti.
Lo guardo sempre dritto negli occhi, i nostri corpi sono praticamente attaccati, posso sentire il suo petto che si alza e si abbassa ad ogni respiro, poi avvicino il mio viso al suo, come se volessi baciarlo e solo Dio sa quanto lo voglio, ma dannazione! Siamo in classe e da un momento all'altro potrebbe entrare qualcuno.
Ciò che desidero, per ora, è solamente provocarlo, per vedere come reagisce, tutto qui, così gli sfioro il collo con le labbra, poi salgo e percorro la mascella, arrivo sotto al mento e quando sono lì lì per baciarlo, mi fermo e faccio per andarmene.
Penso che come inzio posso ritenermi soddisfatta.SPOILER (clicca per visualizzare)ahah
la stessa cosa che mi chiedo anch'io, solitamente sono una brava ragazza ù.ù. -
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Lei era così vicina e aveva detto chiaramente che le andava bene tutto quello che le avevo detto.
E quando ti ricapita un'altra occasione come questa di solito le ragazzine si fanno mille problemi ed è per questo che finora ne sei stato alla larga..e poi guardala i suoi occhi danno la sensazione del peccato in Terra
Mi fa impazzire averla così vicina e non poter fare niente altro che sfiorarla, siamo in pubblico e io devo badare anche alle apparenze.
Accidenti!!
Mi si avvicinò e le sue labbra tentatrici mi accarezzano il collo sembrava sul punto di baciarmi ma poi arretrò.
Diavolo mi sta provocando
Devo assolutamente calmarmi rischio veramente di buttarla su un banco e buttarmici sopra come un tornado.Facendomi mentalmente una doccia gelata mi ricompongo.
Mi è venuta un idea magari posso farne contente due di ragazze oggi e divertirmi anche.
la fermo mettendole una mano sulla spalla.
« Aspetta...» e con voce che neanche sembra la mia «che ne diresti di un giretto al Centro Commerciale nel pomeriggio.. Ti va? Avevo promesso a mia sorella di portarcela in questi giorni. Potremmo approfittarne per conoscerci meglio, parlare insomma quelle cose.
Vabbene che sappiamo dove finiremo, ma mi piacerebbe anche sapere qualcos'altro di te prima di ...insomma... voglio dire sempre se ti va?» co
Nell'aspettare la risposta trattengo il fiato e abbasso gli occhi concentrandomi su qualcosa di invisibile e come se fossi..
Imbarazzato.. Uh! Cavolo Hunter ma che ti prende ? Dove è finito l'uomo tutto un pezzo che professi di essere. Mi sembri uno stupido ragazzino intimidito. Svegliatiiiii!quasi gridai a me stesso.
Questa ragazza aveva uno strano effetto su di me passavo dal sentirmi avvolto dalle fiamme solo a pensare al suo corpo al freddo se solo pensavo di non poterla avere. Davvero strano, potevo giurare di non aver mai sperimentato tali sensazioni..per me avere una donna o non averla non cambiava assolutamente niente, ma lei, Ariel mi importava davvero conoscerla.
Mi riscossi e un pò rudemente gli dissi:
« Senti ti aspetto al Centro Commerciale alle 17.00 sarò lì se vieni bene se non vieni fa lo stesso.MA sappi che ti perdi una grande occasione»
Avevo riacquistato la padronanza di me stesso ritornando ad essere il bastardo che volevo essere.
Le girai le spalle e usci dall'aula senza neanche voltarmi.
CONTINUA NEL CORTILESPOILER (clicca per visualizzare)As passo dal cortile ma brevemente non ho casetta quindi mi devo accontentare e poi mi sembra meglio seguire un filo logico...Uhmmm potrei anche volare ma preferisco di gran lunga la mia Porche Carrera grigio metallizzato che è parcheggiata proprio di fronte al cortile...
Edited by guerriera - 6/10/2011, 20:06. -
»Astrið von Harðenberg«© .
User deleted
Credo di aver esagerato, non dovevo provocarlo così apertamente, ma che ci posso fare se ogni volta che lo guardo mi viene voglia di saltargli addosso? E scommetto che per lui è lo stesso, se no non lo avrei confuso così.
Mi chiede se voglio andare al centro commerciale con lui e sua sorella, ma che carino; un momento, dice che vuole conoscermi...? Hmm... interessante, pure io vorrei conoscerlo prima di, be', di "approfondire".
Sbaglio o sembra imbarazzato, o qualcosa del genere? Non importa, magari sta solo facendo un po' di scena... chissà.
Riprende a parlare, ma in un modo più brusco e tengo conto che è un Caduto, il tatto non è cosa da lui.
Nonostante la maniera in cui mi dà "appuntamento", decido di andarci, non posso di certo rifiutare e poi anche io sono curiosa di conscerlo meglio, non solo fisicamente; ovvio che non pretendo mi dica tutto di lui, tipo colore prefertio, se ne ha uno, quali sono i suoi gusti musicali e roba da ragazzi, ma qualcosa potrei sempre scoprire e comunque... se ha una sorella vuol dire che i Caduti sono due e sinceramente non so cosa aspettarmi da lei, meno male che a casa i miei non ci sono o papà fiuterebbe il loro odore su di me, solo il pensiero mi fa rabbrividire e venire la pelle d'oca.
Ariel, rischieresti di finire come una suora di clausura dice la solita vocina.
Per carità, questo no! Come farei ora che ho scoperto il mio cacciatore..?
"Ci sarò" gli dico quando sta varcando la soglia, anche se non si volta so che mi ha sentita e giuro che avrei voluto vedere il suo viso quando glielo dico.
Avrà fatto uno dei suoi sorrisi compiaciuti, avrà fatto un'aria indifferente... accidenti a lui che se n'è andato così velocemente, senza nemmeno lasciarmi il tempo di rispondergli mentre ce lo avevo davanti!
Resto da sola, in quell'aula così grande, che fino a poco fa mi sembrava piccola come no sgabuzzino; altri studenti si fanno largo e prendono ognuno il proprio posto, mentre chiacchierano, schiamazzano e altro.
Sospiro, mi sistemop la borsa in spalla, poi esco e penso che non so se ce la farò a reggere quella giornata, ho ancora qualche ora, prima di andare a casa.
Benedetta istruzione penso sarcasticamente.
Prima di uscire vedo i ragazzi appena arrivati che mi guardano interessati.
Spiacente bambocci, non fate per me
Accenno un falso sorriso e poi mi dileguo.
CONTINUA AL CENTRO COMMERCIALE
Edited by »Astrið von Harðenberg«© - 6/10/2011, 20:59. -
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CONTINUA DA APPARTAMENTO HUNTER
Non appena entro in classe la prima cosa che faccio è guardare nel posto dove ieri era seduta Ariel.
Non c'è e quasi resto deluso, poi però penso che sia meglio avrò il tempo di abituare il mio cervello e sopratutto il mio corpo al fatto che la rivedrò di li a poco.
Mi appoggio con aria indolente alla cattedra con una gamba che penzola nel vuoto e guardo i ragazzi che chiaccherano fra loro...mi arriva qualche pensiero ma nulla di che, qualcuno pensa all'imminente lezione , qualcuno e perso nei ricordi di una serata trascorsa in compagnia di una ragazza altri semplicemnte sono persi in pensieri vaghi.
Mi arriva un pensiero lussurioso rivolto a ME?
Osservo i visi fin quando non trovo quello che cerco
Oh! Cazzo!
La biondina del primo banco mi sorride invitante accavallando le gambe nude e coperte da un pezzettino di Jeans che presumibilmente dovrebbe essere una gonna, indossa un top striminzito e si arrotola una ciocca di capelli su un dito e sta pensando a me in una situazione a dir poco bollente.
Glisso pensa tu! e sposto lo sguardo altrove.
Lo sguardo va all'ingresso dell'aula dove altri ragzzi stanno entrando. Di Ariel nemmeno l'ombra.
Un forte odore di profumo costoso mi avvolge in una nuvola e una mano mi sfiora il braccio, mi giro alla destra
Oh NO! la bionda!
« Si? serve qualcosa signorina?» domando tranquillo già agitato pensando ad Ariel che entrava e faceva un macello così almeno aveva detto.
« Scusi...anzi scusa perchè ti posso chiamare Hunter vero?» e mi sorrise con malia mordendosi il labbro
« Veramente è mia norma mantenere le distanze fra me e gli studenti..capirai certamente perché?»
Mi sorrisi mentalmente si proprio come avevo mantenuto le distanze da Ariel.
Beh lei era su un'altra galassia
« Quindi no direi che è meglio che mi chiami Sig. Rouge, comunque cosa le serve, ha bisogno di delucidazioni sulla lezione di ieri?» chiesi gentile mantenendo l'espressione seria e compita
Stavo per tornare in piedi in modo da avere un'aria più austera, ma la biondina mi bloccò mettendomi la mano sulla gamba ancora sospesa e si avvicinò pericolosamnte al mio viso e con aria rapace mi sussusso « Veramente mi chiedevo se noi due potremmo diventare intimi cioè...non so se capisci liberi da inibizioni, insomma tu dai una cosa a me io ne do una a te» e mi soffio le ultime parole a un millimetro dalla mia bocca stupita, mi alzai di botto e quasi lei perse l'equilibrio.
Accidenti ma che danno da mangiare a ste ragazze oggi sembrano assatanate
Ancora stupito la guardavo a bocca aperta, mi allontai di un passo e dissi
«Non credo proprio!»le dissi sgarbato i miei occhi andarono rapidi alla porta
Merda...Ariel.
AULA |
