In My Heart

because I feel

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    Autrice:Shadygirl
    Pairing:Damon e Elena
    Rating: VM16
    Introduzione: allora tenete conto che questa Fanfic l'ho scritta un bel po di tempo fà almeno un anno, la storia che segue non ha una collocazione temporale precisa comunque si tratta di un futuro in cui Stefan ed Elena si sono lasciati, Jenna è ancora viva perchè all'epoca ancora non sapevo tutto quello che sarebbe successo.
    sono ben accetti qualsiasi tipo di commento pensiero critica o parere che avete da fare così posso migliorarmi sulle storie future, detto questo, buona lettura


    In my heart



    Damon si avvicinò a lei, Elena si allontanò non poteva cedere non poteva farsi trasportare così da lui se lo avesse fatto tutto sarebbe cambiato.. Ma più lui era con lei più Elena era vulnerabile.

    Damon le si avvicinò da dietro, mise un braccio intorno alla sua vita, Elena sobbalzò e fece per andarsene ma lui la blocco prendendole il polso e si mise davanti a lei talmente in fretta che Elena quasi non se ne accorse.

    "Perché scappi da me?"

    Le disse Damon, non poteva alzare lo sguardo e guardare in quegli occhi così magnifici e profondi

    "Perché non dovrei in fin dei conti sei sempre un vampiro, come faccio a sapere se sei sazio oppure vuoi mangiarmi?"

    Era chiaramente una scusa non poteva dirgli che aveva paura di quello che provava per lui tra di loro c'era una connessione

    "Andiamo è tutta una scusa e lo sai benissimo"

    E fece di nuovo quel suo sorrisetto

    "Da quando hai paura dei vampiri e soprattutto, da quando hai paura di me?"

    Si avvicinò ancora di più a lei

    "Sai benissimo che non potrei mai farti del male"

    Ed era serio mentre lo diceva, sincero non era il solito Damon sarcastico, ironico e sicuro di se che ormai conosceva bene e aveva imparato ad apprezzare... Fin troppo.

    "Lo so"

    Rispose Elena altrettanto sinceramente, lui si allontanò da lei

    "Ok piccola per stasera ti lascio in pace! Se ti senti sola pensami"

    Riecco il Damon sarcastico che Elena conosceva bene...

    "Tranquillo piccolo non ne avrò bisogno!"
    "mmmm graffiante come sempre mi piace!"


    La provocò con lo sguardo come faceva di solito, Elena aveva quasi voglia di rispondere alla sua provocazione ma resistette

    "Buona notte Damon"
    "Notte Elena"


    E scomparve più rapidamente di quanto chiunque potesse fare.
    Elena di ritrovò nella sua stanza mentre rifletteva su quello che era successo, incredibile quello che provava per Damon in quest'ultimo periodo, era diverso da tutto quello che aveva mai provato in vita sua, aveva amato Stefan ma con lui era diverso da come era con Damon, non riusciva a spiegarselo ma quando lo guardava in quegli occhi così belli e profondi di un azzurro talmente intenso da provocarle dei brividi al solo pensiero era come se il mondo si fermasse.
    Basta! Per quella sera si era tormentata abbastanza decise di andare a letto e di non pensare a niente che riguardasse i suoi sentimenti, almeno fino all'indomani.
    L'odore della colazione che veniva dalla cucina la svegliò, amava alzarsi così era come se i suoi fossero ancora vivi, ma ogni volta che scendeva le scale vedeva Jenna all'opera tra i fornelli che la riportava alla realtà.

    "Buon giorno Elena vuoi fare colazione?"
    "Buon giorno zia scusa ma devo scappare a scuola caso mai prendo un caffè lungo la strada"


    Elena sorrise e diede un bacio sulla guancia della zia prima di uscire di casa.
    Mentre si avviava alla macchina Damon comparve al suo fianco

    "Buon giorno splendore!"
    "Buon giorno raggio di sole"


    Gli rispose Elena senza troppa sorpresa di vederlo lì ormai erano un po' di mattine che si vedevano

    "Ti ho portato il caffè ho sentito che non hai fatto colazione"

    Lei gli diede una piccola spinta sulla spalla

    "Potresti farmi il favore di non ascoltare le mie conversazioni?"
    "Questo vuol dire che non vuoi il caffè?"
    "No il caffè lo prendo volentieri"


    E glielo tolse dalle mani

    "Ma la prossima volta potresti anche chiedermelo"

    Damon sorrise

    "Come faccio a sorprenderti allora?"

    "Credimi la tua sola esistenza é una perenne sorpresa per me!"


    Ed esplosero tutti e due in una risata genuina e tra loro continuò il botta e risposta fino all'entrata della scuola quando arrivò il momento di salutarsi

    "Allora vediamo comportati bene stai attenta in classe e non litigare con i compagni!"

    Elena rise

    "Lo farò e tu comportati bene non litigare e non ammazzare nessuno!"

    Damon gli sorrise e poi scomparve senza che nessuno se ne accorgesse.
    La giornata di Elena proseguì rapidamente e tra una lezione e l'altra le capitava spesso di pensare a Damon, a quanto stava bene con lui e a quanto avrebbe voluto approfondire la loro intesa, una vampata di calore la pervase quando cominciò a pensare ai suoi occhi, hai suoi capelli al suo corpo... É incredibile che fantasticava su di lui in quel modo, ma ormai il pensare a Damon negli ultimi tempi era quasi una costante nella sua giornata.
    La sera Elena si trovava in camera sua, era intenta ad ascoltare della musica per rilasserai dopo quella lunga giornata quando sulla soglia della finestra apparve Damon, lei sobbalzò

    "Cavolo mi hai messo paura!"

    Era seduta sul letto lui le si avvicinò

    "Come è stata la tua giornata?"

    Le chiese lui sedendosi accanto a lei

    "Bene un pò stancante"
    "Mi hai pensato?"


    Elena abbassò lo sguardo ripensando alle fantasie che aveva avuto su di lui durante la giornata

    "Ei sei diventata rossa cos'è un si involontario per caso?"

    Elena si allontano ma lui si protese verso di lei accarezzandogli il mento con la mano facendogli alzare lo sguardo

    "Vediamo che scusa ti inventi questa sera per allontanarti da me"

    lei lo guardò negli occhi incapace di ribattere

    "Lo sento sai?"
    "Cosa?"


    Disse lei con un filo di voce, Damon che aveva ancora la mano sul suo viso piano piano cominciò a farla scorrere giù prima sul suo collo poi sulla clavicola e più giù quasi vicino al seno di Elena che rimaneva lì immobile immersa nell'indecisione di fermarlo o no ma non voleva lo desiderava ed era talmente bello stare con lui che non voleva che finisse, Damon fermò la sua mano all"altezza del cuore di Elena che batteva di piú ad ogni movimento della sua mano

    "Io lo sento sempre"

    Lei cercò di rimanere in se ma non ci riusciva

    "Non sei tu a provare questa reazione in me è soltanto lo stress che provo in questo periodo e sai aumenta con la tua presenza"
    "complimenti Elena questa di scusa è più pessima di quella di ieri sera!"


    Lei trovò la forza di alzarsi dal letto e di allontanarsi da lui

    "Ok vuoi davvero fare questo gioco con me?"
    "io non stò giocando Damon"


    Lui si alzò e la spinse delicatamente ma con decisione contro il muro della sua stanza

    "Bene nemmeno io gioco"

    Damon le si avvicinava sempre di piú le mise una ciocca di cappelli dietro l'orecchio con una dolcezza estrema, la guardò negli occhi e poi inclinando la testa si avvicinò all'orecchio di Elena, lei sentiva chiaramente il respiro di Damon su di se

    "Vediamo se il tuo cuoricino riesce a sopportare questo"

    Le sussurò all'orecchio, poi si spostò più giu e cominciò a baciarle il collo.
    Quando sentì le labbra di lui a contatto con la sua pelle le sembrò di esplodere era in uno stato di estasi

    "Damon..."

    Disse Elena in un gemito si fece trasportare e gli passo una mano fra i capelli lui si fermò si riavvicinò al suo orecchio

    "Attenta piccola il tuo cuoricino potrebbe esplodere se continui così che dici questo lo reggerà?"

    Lui si avvicinò ancora di più eliminando così il poco spazio che ormai era rimasto tra i loro corpi

    "Damon...Io..."

    Lui gli passo l'indice sulle labbra

    "Ssss... Ferma la tua testolina segui solo il cuore che sta per esplodere dentro al tuo petto e baciami!"

    Dopo qualche secondo le labbra di Elena erano intrecciate a quelle di Damon finche anche le loro lingue non si trovarono dando vita a dei gemiti provenienti da entrambi, i loro corpi erano uniti Elena mise le gambe intorno al bacino di lui che la sollevò e la portò sul letto, cominciò a sbottonargli la camicetta, lei gli tolse la maglietta e si mise sopra di lui senza mai staccare i loro corpi

    "Che dici tu lo reggi questo?"

    Gli sussurò Elena all'orecchio cominciando a baciargli il petto e accarezzò piano i suoi addominali

    "Elena..."

    Disse lui piano, poi la prese per i fianchi e invertì le parti spostandosi sopra di lei

    "Adesso tocca a me"

    Le baciò il seno e le slacciò i pantaloni si fermò un attimo

    "Sei sicura che vuoi che continui?"

    Elena lo guardò negli occhi poi prese la sua mano e la spostò all'altezza del suo cuore

    "Lo senti?... Fa quello che dice lui!"

    Il Cuore le batteva talmente forte che le faceva quasi male il petto, non aveva mai provato un dolore così piacevole.
    Dopo poco si ritrovarono intrecciati l'uno all'altra si muovevano come se fossero una persona sola e entrambi erano finalmente contenti di esprimere quello che provavano.

    Quella sera per la prima volta Elena si addormentò serena e felice tra le braccia di Damon.

    Edited by shadygirl11 - 13/7/2012, 11:37
     
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    Parto dicendo che ciò che racconti in questa one-shot è interessante,, un "e se..." tipico e sempre verde quando si tratta del triangolo Stefan-Elena-Damon.
    La pecca non è cosa hai narrato, infatti, ma come lo hai narrato.
    Mi spiego :)

    Lungo il testo c'è una penalizzante carenza di virgole; le frasi troppo lunghe stancano molto la vista del lettore e la sua capacità di seguire la scena. Prova a leggere ad alta voce quello che hai scritto, ti renderai contro che ti sgoli a metà! xD Metti qualche virgolettina in più, e la narrazione filerà più liscia ^^

    I dialoghi: i dialoghi sui generalis andrebbero sullo stesso rigo degli altri, lo spazio in mezzo ti fa perdere l'opportunità di fare muovere i personaggi tra le parole. Un trucco che ho imparato è quello di assegnare un qualsiasi movimento ad ogni uno o due dialoghi: si procastrina l'azione (si allunga) e diminuisce la staticità. Fai sempre in modo che i tuoi personaggi abbiano bisogno del chiropratico dopo il secondo capitolo! ^^

    I tempi verbali e gli accenti.
    Leggi bene alcuni passaggi, i tempi verbali cambiano o sono leggermente errati, così anche gli accenti, certe volte sono messi male, sta non ha bisogno dell'accento :)

    P.s.

    Continua! Non sei affatto male, se ti impegni puoi scrivere davvero bene! Concentrati solo un pochino di più e rileggi ^^
     
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    grazie mille per i tuoi preziosi consigli, anche se è chiaro che proprio non ho una vena da scrittrice :( ci ho provato ;)
     
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    Sì che hai la vena, stupidina! ^^
    Mettici solo un po' più d'impegno e di attenzione e vedrai! Non demordere così in fretta :) dai che voglio leggere altro di tuo! Poi magari tu leggi qualcosa di mio per ricambiare :)
     
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    ok ;), grazie del sostegno, quando mi viene l'ispirazione mi rimetto subito a scrivere ;)
     
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    Brava! Facci vedere quanto vali! ^^
     
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    Bella storia shady!! Eh sì mi ha colpito anche x il fatto che io sogno dal primo libro che molli quel tonto di Stefan x andare da Damon :D
    Non vedo l'ora di leggere il seguito!
     
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    Bree mi fa piacere che ti sia piaciuta *___* sono felicissima, davvero leggeresti un seguito di questa storia?
     
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    Certo shady!! D'altronde abbiamo sempre conosciuto l'amore tra Stefan ed Elena... quindi vederla da un altro punto di vista mi attira parecchio ^^
     
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    Dai Shady, continua! ^^
     
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    è che non avevo mai pensato ad un seguito di questa storia, ma se mi dite che non è malvagia la continuerò sicuramente ;)
     
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    e io la leggerò sicuramente :D
     
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    sono a metà più meno della scrittura del secondo capitolo ma mi sono bloccata, suggerimenti da dove prendere l'ispirazione?
     
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    shady come procede la scrittura?!? ancora il blocco?!? non saprei che aiutino darti, ma se mi viene in mente qualcosa te lo dico ;)
     
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    Premetto che questo capitolo è più breve perchè vorrei sapere da voi se sto andando nella direzione giusta

    CAP 2

    Elena si svegliò ma non aprì subito gli occhi, si diede del tempo per rielaborare quel che era successo, non voleva cominciare subito ad analizzare tutto, pian piano aprì gli occhi preceduta dalla sua mano che cercava lui al suo fianco, sorprendentemente però non lo trovò si alzò un po' e vide che sul cuscino c'era un biglietto, lo aprì

    Sono andato a fare colazione, la nostra notte insieme mi ha tolto più energie del previsto, a dopo Gilbert.

    Sul viso di Elena spuntò un sorriso, forse quella era la prima volta che vedeva la calligrafia di Damon, era molto elegante per essere di un uomo, lasciò i suoi pensieri vagare per un po' poi si alzò dal letto per andare a fare una doccia, indipendentemente da quel che era successo sarebbe dovuta andare a scuola.
    Cominciò a regolare il getto d'acqua che scorreva rapido, i suoi pensieri erano come un fiume in piena non poteva credere a quei ricordi alle sue azioni, le sue labbra però si schiudevano in un sorriso, il cui significato non le era molto chiaro. Di una sola cosa era sicura quel che aveva fatto con Damon non era del semplice sesso, il ricordo delle mani di lui che le accarezzavano il corpo con una dolcezza disarmante mista ad una passione quasi disperata, le faceva venire la pelle d'oca. Cominciò a scorrere le sue mani sul suo corpo seguendo il percorso tracciato dalle mani di Damon e sussultò.
    Uscì dalla doccia e si vestì, prima di uscire dalla sua camera posò un ultimo sguardo sul suo letto, non lo aveva rifatto, forse perchè dentro di lei non voleva che tutto quello finisse, si chiuse la porta alle spalle.
    Scendendo in cucina vide Jeremy con una tazza di caffè in mano
    <elena vuoi un po' di caffè prima che andiamo?>
    Lei in un flash ripensò al caffè che Damon le aveva portato il giorno prima, quella mattina non immaginava di certo che la giornata si sarebbe conclusa in quel modo.
    <volentieri Jer grazie> e sorrise al fratello, uscirono di casa insieme e il fratello si accorse dell'insolita assenza di Damon quella mattina <hai litigato con Damon per caso? Come mai non è qui con il suo solito sarcasmo a darci il buon giorno? Anzi a darti il buon giorno> da quando Stefan era fuori città Damon la teneva sotto stretta sorveglianza per proteggerla <non abbiamo litigato, non so perchè non sia qui in fondo anche lui ha una vita>.
    Elena durante tutto il tragitto per arrivare a scuola cercò di comportarsi come al suo solito cercando di non far trasparire i suoi sentimenti.
    La Campanella della prima ora segnava l'inizio della giornata, entrò in classe con Bonnie e Caroline al suo fianco, decise di non raccontare nulla di quello che era accaduto alle sue amiche, non avrebbe potuto sopportare i loro giudizi e il fatto di tenere la cosa segreta la eccitava.
    Le ore passavano e l'attenzione di Elena per la Bronte e per i numeri era sempre più bassa, non poteva non pensare a ciò che avrebbe detto a Damon o al perchè lui non si era ancora fatto vedere, sul suo volto dominava uno sguardo perso verso la lavagna.
    Improvvisamente la vibrazione del suo telefono nella tasca la fece sobbalzare, senza farsi vedere dal professore, intento nella sua spiegazione, prese il telefono, sullo schermo appariva un messaggio, lo aprì

    DAMON:
    Guarda fuori dalla finestra.

    Si girò e lo vide in piedi poggiato sulla sua cameo azzurra, con il cellulare in mano, jeans, maglietta nera, giubbotto di pelle e il suo solito sorrisetto provocante e strafottente stampato in faccia, Elena gli sorrise e si tirò indietro i capelli, li telefono vibrò nuovamente

    DAMON:
    Signorina Gilbert dovrebbe stare attenta alla lezione, non farsi prendere dalle distrazioni, per quanto siano affascinanti.

    Elena scuotè la testa ridendo rivolta verso di lui, un'altra vibrazione.

    DAMON:
    sei stupenda quando mi sorridi, appena suona la campana raggiungimi.

    Alzò gli occhi dal piccolo schermo del telefono, lo guardò e annuì.
    Il professore richiamò la sua attenzione, Elena si voltò e cercò di non attirare ulteriormente gli sguardi di tutti, Bonnie e Caroline si erano girate a guardarla e lei sperava che non si fossero accorte della presenza di Damon.
    Il tempo passò rapido e l'ultima campanella suonò, ora bastava solo seminare le sue amiche, e finalmente avrebbe visto Damon, mentre si avviavano verso gli armadietti Elena le salutò e senza dare spiegazioni si affrettò ad uscire, si avvicinò alla macchina di Damon, il vampiro le sorrideva lei si avvicinò avendo l'istinto di baciarlo ma lui la fermò prima <oggi abbiamo degli spettatori sei sicura di volerlo fare?> la ragazza si voltò e vide Caroline e Bonnie che la fissavano, distanti <pensavo che stessero ancora dentro> disse Elena voltandosi nuovamente verso Damon, lo sguardo quasi accusatore delle sue amiche le diede fastidio, la storia tra lei e Stefan era finita da un po' e lei e Damon si erano avvicinati molto in quel periodo, anzi tra loro c'era sempre stato un qualcosa, una connessione, nonostante lei fosse restia ad ammetterlo <meglio andare> disse e salì in macchina seguita da Damon sotto lo sguardo incredulo delle sue amiche.
    <allora signorina come è andata oggi scuola?> la bacchettò Damon col suo solito sarcasmo <ti diverti vero?> rispose lei sorridendogli <si da morire> e lui la guardò con la coda dell'occhio mentre guidava <posso sapere dove stiamo andando?> disse Elena <è una sorpresa> rispose lui dolcemente. Elena guardò fuori dal finestrino, sapeva che prima o poi avrebbero dovuto parlare, parlare di loro due, parlare di quello che era avvenuto la notte prima <damon senti...> fece una breve pausa e lui le rispose subito <no, so già cosa vuoi chiedermi, quello che stai per dirmi, non parliamo ora, non pensare troppo ora siamo insieme e basta Gilbert> gli poggiò una mano sulla gamba e Elena sussultò.
     
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