CASA GILBERT

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    IMMORTALI

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  2. moonlightblu
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    :Elena.png:

    Maple Street, n 24.
    Era passato solo un anno, ma stentavo a riconoscere la mia casa. Un'intera ala era crollata, i vetri alle finestre del primo piano erano tutti rotti, il tetto danneggiato, solo la porta d'ingresso di noce massello aveva retto alla furia che si era abbattuta sulla tenuta dei Gilbert. Rimasi molto tempo impietrita a guardarla mentre un nodo mi serrava la gola. Ricacciai indietro le lacrime, no, non era questo il momento di piangere, quando avevo deciso di tornare a Mystic Falls sapevo che sarebbe stata dura e ora era giunto il momento di dimostrare di che pasta ero fatta. Chiusi gli occhi, mi concentrai evocando dentro di me il Potere, sondai l'intera area per vedere se c'era qualcuno o meglio qualcosa lì intorno che potesse minacciarmi. Nulla. La casa era vuota e così l'intera proprietà. Almeno per il momento ero al sicuro, nessuna entità malvagia si trovava nel giro di parecchie miglia. Tirai un sospiro di sollievo ed entrai in casa. Dentro era ancora peggio che all'esterno, I mobili erano stati fatti a pezzi, polvere e calcinacci ricoprivano il pavimento, mi sentii cadere le braccia.
    <<coraggio Elena, non è così brutto come sembra! Hai rimesso insieme i cocci della tua vita sistemare questa casa sarà un gioco da ragazzi!>>
    Più facile a dirsi che a farsi, entrai in cucina e mi accorsi che il frigo funzionava ancora. Sorrisi.
    <<vedi? Un passo alla volta e sarà tutto più bello di prima! >>
    Non salii ai piani superiori, come primo giorno ne avevo avuto abbastanza, spazzai e rassettai alla meglio il salone accatastando tutto ciò che era rotto fuori in giardino. Per fortuna il divano era illeso e con una bella spolverata e lenzuola pulite poteva per un pò fungere da letto. Avevo scelto quella stanza perchè sapevo che quell'ala era rinforzata e quindi sicuramente non rischiavo che mi crollasse il resto della casa in testa. Mi diedi una rinfrescata come meglio potevo, mi cambiai la maglietta e uscii di casa prima che facesse buio, C'era una cosa che dovevo fare e dovevo farla subito.


    CONTINUA IN: Luoghi naturali - Cimitero - Via delle lapidi
     
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  3. XxMarTineTTaxX
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    :Katherine1.png:

    Ero tornata dopo anni in città, la mia bellissima e carissima città.
    Dopo essermi fatta un breve giro per bere seguii l'odore della mia adorata doppelganger Elena.
    Il suo odore mi portarono davanti ad una villa, sicuramente casa sua.
    Sapevo che dove stava Elena si trovava anche Stefan e io ero tornata in città per lui.
    Salii le scalette e mi ritrovai davanti al portico di casa, bussai.
    Nessuna risposta.
    Bussai di nuovo.
    Ancora nessuna risposta.
    Provai a suonare il campanello nel caso non avessero sentito bussare, ma il risultato fu come i precedenti. Decisi di andare a mettermi seduta su una panca li accanto alla porta.
    Avrei aspettato anche a lungo, avevo un eternità intera a mio favore.
     
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  4. moonlightblu
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    :5e6elg.png:

    CONTINUA DA: Luoghi Naturali - Bosco - Villa dei Salvatore

    Quanto ci avevo messo, minuti? Secondi? Non sapevo nemmeno io perchè avevo corso tanto. Lei non c'era, era in Europa e se anche fosse tornata di certo non avrebbe voluto vedermi dopo quanto era successo. Ma quella potente aurea che avevo sentito aleggiare sulla città proveniva da casa Gilbert e non potevo assolutamente non venire a dare un'occhiata. Appena giunto a Maple Street sentii un odore che mai avrei dimenticato, il dolce profumo di cannella mischiato a quello ancora più dolce della sua pelle: Elena...Allora era tornata, era in città. Un forte turbamento mi scosse l'animo, se avessi avuto un cuore vivo starebbe battendo all'impazzata. Dovevo vederla, a rischio di farmi sbattere fuori di casa, non potevo resistere. Giunto al numero 24, una brutta sorpresa mi attendeva sul portico di casa: Katherine...
    <<e Tu cosa ci fai qui?>> Gridai mentre con un movimento veloce mi posi davanti a lei afferrandola di malo modo per un braccio. << Non ti è bastato il male che le hai fatto? Lasciala in pace altrimenti te la dovrai vedere con me! >>

    Ciao Marty, bentrovata! Scusa i modi poco raffinati di Stefan, ma si sa che tra i due non corre buon sangue. Buona ruolata, un kisss :D
     
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  5. moonlightblu
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    :Elena.png:
    CONTINUA DA: Luoghi cittadini - Città

    Ero giunta a casa finalmente, non vedevo l'ora di farmi una doccia, infilarmi un comodo pigiama e andare a letto. Non ero stanca solo che non avevo nulla di meglio da fare. Parcheggiata l'auto nel vialetto presi le chiavi dalla borsetta quando mi accorsi della figura maschile immobile sotto portico di casa. Lo riconobbi all'istante, nonostante il buio non avrei mai potuto sbagliare...
    << STEFAN! >> Non riuscii a dire altro, l'emozione di rivederlo dopo così tanto tempo aveva paralizzato le mie gambe. Restai lì ferma come un ebete mentre lui lentamente avanzò con eleganza verso di me. Un sorriso bianchissimo gli illuminò il viso rendendolo ancora più giovane e sbarazzino di quanto apparisse in passato. Con la gola secca dall'emozione e da un pò d'imbarazzo accennai ad un timido sorriso, non era un sogno, anche lui era tornato a Mystic Falls.
    << Sei proprio tu... da quanto tempo. E' bello rivederti..>>


    :5e6elg.png:

    Ero appena riuscito a mandare via Katherine, ma non cantavo vittoria, sapevo che quella megera si sarebbe ancora fatta viva con Elena. Dovevo avvisarla, dovevo dirle del pericolo che stava correndo, Kat era tornata e di certo non aveva buone intenzioni. Ma dov'era finita? Erano quasi le otto e si era fatto buio, che le fosse successo qualcosa? Mentre ero lì sotto il suo portico a cercare di capire dove fosse andata sentii un rumore di un auto, una portiera chiudersi delicatamente e un profumo di arancia e cannella invadermi le narici. Era lei, non avrei mai potuto dimenticare il profumo della sua pelle.
    Appena mi vide si bloccò all'istante. Sussultai restando immobile nel buio, tante cose erano successe negli ultimi anni, cose di cui non andavo fiero. Decisi che la miglior arma contro l'imbarazzo che si era creato era sorriderle e funzionò. Lei ricambiò timidamente e io la raggiunsi per ritrovarmi ancora una volta a specchiarmi nei suoi occhi. Sembrava che il tempo fosse tornato indietro, ma non era così. Troppo male ci eravamo fatti l'un l'altra per poter ricominciare come se nulla fosse accaduto.
    << Ciao Elena... che sorpresa rivederti qui a Mystic Falls. Sei tornata per partecipare al ballo dei Fondatori? A proposito, anche per me è bello rivederti.>>
    La vidi scuotere la testa, mi disse che non sapeva del ballo e che era tornata per ritrovare le sue radici. Ne fui contento, ci sedemmo sul dondolo e iniziammo a chiacchierare sciogliendo pian piano la tensione che c'era tra noi. Non le dissi nulla di Katherine, non volevo turbarla, mi ripromisi di dirglielo il giorno dopo magari davanti ad un buon caffè.
    Mi chiese se avevo intenzione di partecipare al ballo e ridendo le dissi di non potere perchè mi mancava una dama, sorrise e dandomi una leggera gomitata mi rispose che non ero bravo a dire bugie. Mi conosceva bene, sapeva benissimo che non amavo la vita mondana e soprattutto rivivere il passato. Fu in quel preciso istante che un'idea folle mi balenò nella testa.
    << Ho un'idea... Perchè non vieni con me? Se non ricordo male eri felice di partecipare a quest'evento annuale della città, in più discendi da una delle più famose famiglie Fondatrici, non puoi mancare e non è certo una coincidenza che tu sia arrivata qui proprio il giorno del ballo.>>
    Rifiutò scuotendo la testa e trovando la scusa di non avere un abito adatto all'occasione.
    << Scherzi? Elena Gilbert che non ha nulla da mettersi? Scommetto che se mi dai il permesso di frugare nei tuoi bagagli ne trovo almeno dieci di abiti da sera adatti per la circostanza. Ah...ma ho capito... hai paura di affrontare tutti insieme i tuoi vecchi concittadini>>
    Sapevo che pungendola nell'orgoglio avrei avuto la vittoria in pugno infatti dopo avermi dato l'ennesima gomitata corse in casa per andare a prepararsi. Scoppiai a ridere senza ritegno, la salutai dicendole che andavo anche io a farmi bello e che sarei tornato a prenderla tra un'ora. Ancora ridendo tornai a casa per ritornare ad aspettarla in auto dopo nemmeno un quarto d'ora.


    CONTINUA PER STEFAN ED ELENA A: Luoghi cittadini - Città - Museo dei Fondatori
     
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4 replies since 19/10/2012, 17:14   46 views
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