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Pagine 286
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In un mondo fantasy incredibilmente ricco e dettagliato, quattro giovani avventurieri scopriranno di essere parte di un complicato disegno del destino. Un druido, uno stregone, e due mezzelfi dal difficile passato, uniranno le proprie forze per scongiurare un pericolo che giunge direttamente dalle storie del passato. Una minaccia strisciante e invisibile, affonda i propri artigli tra le pianure di un regno apparentemente pacifico e privo di pericoli.
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Derail .
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La Storia si svolge in un mondo fantasy che ha conosciuto due particolari ere, divise da un evento cataclismico.
La caduta di un meteorite ha fatto scendere il mondo in un'epoca buia da cui poi si è ripreso, ma con questo evento è nata anche la magia.
Infatti, alcune radiazioni emanate dal luogo dello schianto, se imbrigliate nel modo giusto, possono produrre effetti magici.
I protagonisti della storia: Fanael, uno stregone e mente del gruppo, Lothar, un druido dai modi brutali e diretti,
Syn, un mezzelfo dalle molte risorse e Syndara, una mezzelfa in fuga dal proprio passato,
si inbattono in un complotto di potere dai risvolti politici.
Alcune organizzazione criminali devote al dio dell'Oscurità e al dio delle Fiamme sono in combutta per la produzione di un letale virus
in previsione della colonizzazione del selvaggio Continente Tarsus, conosciuto per i giacimenti di "cristalli catalizzatori".
Questi cristalli, in grado di ampliare le capacità magiche degli stregoni, crescono in ambienti avversi,
dove le radiazioni del cataclisma si accumulano in eccesso, costringendo il mondo a epellerle come impurità che danno vita a questi minerali.
Il gruppo si trova, loro malgrado, in possesso di informazioni che potrebbero mettere a rischio questa immane operazione.
Dovranno quindi affrontare gli assassini delle organizzazioni e i Paladini dell'ordine della spada che, a un certo punto della storia,
li considerano parte colpevole di quanto sta emergendo poco alla volta.. -
Derail .
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ESTRATTO DA - Il Cristallo di Necros
Autore: Paolo Parente
Visita il sito: http://derailchronicle.altervista.org/
Una musica soave si sprigionava dalle corde di uno strumento di pregiata fattura, mentre erano vibrate con la maestria che solo un esecutore provetto poteva avere. Le note prodotte avevano una perfezione tale che sembrava non potessero esistere senza di quelle che le precedevano o le seguivano, e una tale armonia non potesse essere suonata in altro modo.
Il ragazzo che suonava quel violino si era addestrato per anni prima di poter ottenere dei suoni così armoniosi. Chi era in grado di ascoltare la sua esibizione non sarebbe mai riuscito a capire, come un ragazzo poco più che adolescente, potesse trasformare uno studiato e preciso movimento delle dita in un suono capace di trascendere gli insegnamenti di un maestro violinista.
Gli occhi chiusi del ragazzo riflettevano la concentrazione in cui si era immerso per immaginare la musica suonata in piena improvvisazione, libera dai legami di uno spartito che avrebbe impedito alle note di librarsi nell'aria in un'esecuzione unica e irripetibile. I movimenti che incidevano sul suono divenivano sempre più frenetici e difficili da seguire anche da un occhio esperto. L'archetto scorreva veloce sulle corde, e il ragazzo si alzò in piedi dallo sgabello su cui era seduto fino a quel momento.
La musica stava ormai raggiungendo anche il limite delle sue capacità. Il ritmo iniziava ad andare oltre la pura musica d'intrattenimento, divenendo una sfida personale che portava le sue dita a movimenti incredibili, in uno sforzo che iniziava a emergere anche dal suo viso. Gli ultimi passi della musica erano divenuti ormai un suono acuto e non più riconoscibile come melodia, trascinando il ragazzo in uno stato d'inerzia che gli impediva di fermarsi prima di raggiungere la conclusione del suo spettacolo.
Quando quel momento giunse, il violinista terminò la musica con un suono acuto e continuato facendo scorrere l'archetto lentamente e per tutta la sua lunghezza fino a fermarsi completamente, quindi la sala piombò nel silenzio. Con gli occhi ancora chiusi, fermo nella posizione con la quale aveva finito lo spettacolo, il suo petto si muoveva velocemente riflettendo il tentativo di riprendere fiato dalla fatica di quell'esecuzione..
**Il Cristallo di Necrosdi Paolo Parente 1° libro de "La trilogia dei Cristalli" |
