Ragazzi lupo

racconto originale

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  1. *Blake*
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    Ehm, sì, sono una persona incoerente. Dico che non amo molto i licantropi e poi ci scrivo un racconto xD
    Questo racconto è nato per un contest a tematica m/m. Non contiene niente di spinto, è solo romantico.
    Spero piacerà a qualcuno ^-^
    Buona (o brutta) lettura, dipende dai punti di vista xD

    Ragazzi Lupo

    Le zampe correvano lungo la strada di campagna, mentre l’odore dell’erba e del terreno che calpestava gli riempiva i polmoni. I rumori della città erano lontani, insieme alle voci e ai profumi della gente normale. Sfrecciava nella notte, il cuore batteva a mille, l’aria gli sferzava sul muso che presto avrebbe riassunto sembianze umane.
    Gli occhi celesti di Drake erano inchiodati sul manto nero del ragazzo lupo che correva davanti a lui. Lo amava più della propria vita, e quella notte avrebbe trovato il coraggio di dirglielo, di confessare quel sentimento che lo dilaniava da sette anni; consapevole delle conseguenze che quel gesto avrebbe portato. Sarebbe stato cacciato dal branco, o peggio: sarebbe finito nel fuoco.
    Drake socchiuse gli occhi mentre inspirò il profumo del ragazzo che amava di nascosto da quando entrambi avevano tredici anni. Liam sapeva di menta, e di pelo di lupo.
    I ragazzi lupo si fermarono vicino al lago da dove erano partiti due ore prima e riacquistarono le loro sembianze.
    Fu difficile non guardare il corpo nudo di Liam e non avvertire un brivido lungo la spina dorsale. Difficile trattenersi dal toccare quella pelle abbronzata, impensabile non sognare ogni notte di accarezzarlo con le proprie mani e riempire tutto il suo corpo di baci. Impossibile sperare di essere ricambiato.
    Un nodo gli strinse la gola, l’amore che provava gli bruciava l’anima e gli organi dal momento in cui aveva scoperto di essere innamorato del suo miglior amico.
    Un amore che si era costretto a soffocare per tutto quel tempo. Erano cresciuti insieme, loro due, con tutti gli altri giovani del branco. Sangue di lupo scorreva nelle loro vene da molte generazioni.
    Drake si portò una mano al petto e sospirò rattristito, le parole che avrebbe voluto urlare in quel momento sembravano non volerne sapere di uscire. E lo uccidevano, tormentandolo lentamente.
    Drake si rivestì alla svelta per nascondere la propria eccitazione mentre l’altro si infilò i boxer e i jeans scuri con calma; Drake si voltò a guardare la superficie piatta del lago, dove la luna si specchiava, rendendo l’acqua argentata. Liam non si era mai accorto che il sentimento di Drake andava oltre l’amicizia. Sogni proibiti correvano lungo la sua mente quando soffermò lo sguardo pieno di desiderio sulla schiena nuda e poi sui capelli neri e scompigliati del suo migliore amico; avrebbe voluto infilarci le dita e sentirne il profumo, avrebbe voluto gettarlo nell’erba e fare l’amore con lui. Quasi tutte le notti si trasformavano in lupi e correvano nella campagna, insieme agli altri giovani del branco. Non c’era bisogno della luna piena per assumere le sembianze di lupo, bastava desiderarlo.
    «Devo dirti una cosa e non so come la prenderai» esordì Drake in tono nervoso, si passò una mano tra i corti capelli chiari e cercò le parole giuste per continuare.
    Ti amo, anche se ho paura che non mi ricambierai mai… Sono innamorato di te da una vita… Vorrei lasciassi Katrina perché vedervi insieme mi uccide… Ti prego, dimmi che anche tu qualche volta hai immaginato come sarebbe stato baciarci.
    Prese un profondo respiro e si avvicinò alla superficie del lago, l’erba umida gli accarezzava i piedi scalzi. La vista del proprio riflesso insicuro non gli diede coraggio. La cicatrice che rovinava la sua guancia destra, un tempo liscia e perfetta, era il ricordo di quanto aveva fatto per Liam tre anni prima, insieme a quella che gli attraversava l’avambraccio destro. Se l’era procurate difendendo il ragazzo che amava dall’attacco di un branco rivale di un’altra città. Il dolore provato negli attimi in cui il lupo nemico l’aveva colpito, ogni tanto lo tormentava ancora nei sogni.
    «Ecco…» mormorò mentre l’altro gli rivolse un sorriso di incoraggiamento; Drake guardò la fossetta sul mento di Liam come incantato, senza sapere come proseguire.
    Era stato Liam a proporre di uscire da soli quella notte.
    Quella era l’occasione che Drake aspettava da una vita, non poteva sprecarla.
    Hai mai pensato di poter amare una persona del tuo stesso sesso? Non riuscì a esprimere quel pensiero a parole e si maledisse.
    Se fossero stati semplici lupi non ci sarebbe stato alcun problema. Era normale l’amore tra animali dello stesso sesso, soltanto l’uomo lo considerava sbagliato e lo condannava. L’essere umano era crudele, il branco di Aldernon, poi, lo era ancora di più.
    Puniva l’omosessualità con l’esilio a vita dal branco e dalla città, o con la morte nel fuoco, che avrebbe bruciato la carne e purificato l’anima. La scelta spettava al diverso.
    «Anche io. Per questo stanotte non ho voluto gli altri con noi. Voglio che tu sia il primo a saperlo.» Gi occhi verdi si piantarono un momento sull’erba prima di continuare. «Mi sposerò con Katrina, tra un mese, secondo il rito del branco. Non sono sicuro di amarla, ma è una brava ragazza e soprattutto è una di noi. Mio padre mi ha detto che dopo il matrimonio potrò prendere il suo posto e diventare capobranco. Non dovrò sfidarlo, mi cederà il comando senza mettermi alla prova.»
    Il cuore di Drake si spezzò in mille pezzi e il volto perse colore. Si mordicchiò il labbro inferiore fino a farsi male mentre gli occhi iniziarono a velarsi di lacrime, non riuscì più a sostenere lo sguardo dell’altro e puntò gli occhi sul lago. In quel momento avrebbe voluto entrarci dentro e annegare tra le sue acque gelide. Liam non sarebbe mai stato suo. Gli erano sempre piaciute le ragazze, non aveva mai avuto dubbi in proposito. E adesso si sposava e diventava capobranco come aveva sempre desiderato.
    «Ora tocca a te. Che volevi dirmi?»
    «Niente» replicò, le unghie erano conficcate nei palmi, lo sguardo perso nel vuoto, il dolore sul viso. Non ci sarebbero più state occasioni come quella, forse. Lasciare il branco e rifarsi una vita era fuori questione, ci aveva già provato. Due anni prima era fuggito per alcuni mesi, poi era tornato indietro perché la distanza da Liam era insopportabile, nonostante in quel periodo avesse conosciuto un ragazzo omosessuale come lui, Drake non era riuscito ad andare oltre ai baci e non avrebbe mai potuto ricambiare l’amore che quel ragazzo gentile nutriva nei suoi confronti.
    Così l’aveva lasciato ed era tornato nel branco, ma soprattutto era tornato da Liam.
    «Ok» disse l’altro deluso, «il mio matrimonio imminente ti ha lasciato senza parole.»
    Rabbia e delusione lo stavano investendo, ingoiò il groppo che aveva in gola.
    Perché era così difficile dire ciò che provava?
    Drake si voltò di scatto e lo raggiunse, le mani si serrarono sicure intorno ai polsi dell’altro mentre avvicinava il viso al suo. Le labbra invitanti di Liam non erano mai state così vicine alle proprie.Il cuore aumentò i battiti. Poteva vedere meglio le pagliuzze dorate nei suoi occhi verdi. Drake sentiva il suo respiro sulla faccia e leggeva lo smarrimento negli occhi e nel volto del suo amico, che rimase immobile di fronte a lui. Incapace di controllarsi lo baciò; le dita lasciarono i polsi per stringersi intorno alla schiena di Liam e poi fermarsi e intrecciarsi nei suoi capelli neri.
    Espresse con i gesti ciò che non era riuscito a dire in quegli anni di sofferenza.
    Le loro bocche aderirono alla perfezione e per un attimo Liam sembrò ricambiare il bacio, il cuore di Drake si riempì di una felicità mai provata prima, finché l’altro non si scostò e lo spintonò bruscamente.
    Diverse espressioni si susseguirono sul viso di Liam: shock, sorpresa, e infine rabbia.
    Gli occhi verdi, invece, erano pieni di paura. Si portò una mano tremante alle labbra, forse per cancellare ciò che era appena successo.
    «Sono innamorato di te e non dirmi che è sbagliato perché non lo è. Sono le leggi del branco a essere sbagliate. Sono stufo di vivere nella paura di esprimere i miei sentimenti. Vorrei che sposassi e amassi me invece di Katrina, ma è impossibile e saperlo mi uccide. Ho provato a starti lontano… Quando ti ho detto che ero scappato perché mi ero innamorato di una tizia conosciuta su internet era una menzogna. Non mi sono mai piaciute le ragazze. Me n’ero andato perché mi era difficile starti vicino, poi mi è stato impossibile vivere lontano da te. Per questo sono tornato. Perché l’amore che provo nei tuoi confronti è impossibile da cancellare o da rimpiazzare con quello di qualcun altro. Il branco non capirà, ma vorrei che tu lo facessi.»
    Le parole uscirono fuori a raffica senza che riuscì a fermarle. Dire tutto quello fu come liberarsi da un peso che l’aveva oppresso per sette lunghi anni.
    «Forse anche tu sei come me, il bacio sembra esserti piaciuto» aggiunse, mordendosi la lingua non appena vide l’orrore sul volto dell’altro. «Noi non siamo uguali. Stai lontano da me e preparati a lasciare il branco» sibilò furioso, gli scoccò un’occhiata gelida e poi corse via, lasciandolo solo.


    Erano passate quasi trenta notti. L’erba bagnata gli solleticava la maglietta, una mano era poggiata dietro la testa, l’altra rompeva steli d’erba, le dita li sfregavano per poi farli cadere sul prato.
    Lo sguardo di Drake era rivolto alle nuvole che coprivano la luna; il cielo aveva smesso da poco di piangere. Dopo che Liam aveva rivelato tutto al branco, i suoi l’avevano cacciato di casa. La scelta non lo sorprese: se l’aspettava che suo padre non avrebbe mai compreso.
    Spesso Drake ripensava all’accusa negli occhi di suo padre e al dispiacere in quelli di sua madre, ma non si era pentito di ciò che aveva fatto.
    Preferiva morire piuttosto che continuare a vivere tenendosi tutto dentro.
    Con sua madre si era visto qualche volta, di nascosto dal branco e da suo padre. La donna aveva tentato più volte di persuaderlo a lasciare la città. Gli aveva anche portato una sacca con dei vestiti e qualche effetto personale; non voleva vedere il suo unico figlio bruciare nel fuoco.
    Drake aveva trascorso i giorni accampato nel bosco, vicino al lago, si era nutrito cacciando gli animali notturni con le sembianze di lupo. Si era tenuto alla larga dai posti frequentati dai ragazzi del branco ed era andato in città poche volte. I suoi sensi da lupo avevano sempre preferito la solitudine e la tranquillità al caos della città. Aveva ancora tre giorni di tempo per scegliere di abbandonare Aldernon o di presentarsi al branco. In realtà la scelta lui l’aveva fatta nel momento stesso in cui si era dichiarato a Liam. Non avrebbe cambiato idea.
    Un rumore lontano lo fece irrigidire, finché un familiare profumo di menta gli invase le narici molto prima dell’arrivo di Liam.
    Il cuore di Drake ebbe un sobbalzo. Dopo quella notte non si erano più visti. Strinse nella mano l’erba appena staccata, mentre i passi dell’altro si facevano sempre più vicini.
    Credeva che Liam non avrebbe più voluto vederlo.
    «Tua madre mi ha detto che non hai lasciato la città.» Liam si avvicinò al lago e lasciò cadere uno zaino sul prato. Drake sospirò, la voce calda del suo amico gli era mancata. Indirizzò uno sguardo alla sua figura, una sagoma nera, il cappuccio della felpa tirato sulla testa. «Mi ha anche detto che ti avrei trovato qui. Ho evitato questo posto di proposito, speravo te ne fossi andato dopo che ti ho tradito con il resto del branco.» Sospirò. «Avrei dovuto tenere tutto per me, ma quella notte ero troppo arrabbiato e confuso.» Prese dei sassolini da terra e li lanciò nell’acqua. «Ho avuto paura» terminò in un sussurro.
    Drake si mise a sedere sul prato. «Non posso andarmene» disse e l’altro si voltò a guardarlo negli occhi. «Ricordi quando cinque anni fa abbiamo assistito alla morte del signor Collins? Il fuoco aveva divorato il suo manto lentamente, ripensare ai suoi guaiti e alle sue urla strazianti quando aveva riassunto sembianze umane mi mette ancora i brividi.»
    Drake annuì e avvicinò le gambe al petto, ricordava alla perfezione. All’idea del proprio corpo tra le fiamme come quello dello sfortunato uomo lupo, rabbrividì. In quei giorni aveva cercato di non pensarci.
    «Come puoi scegliere di fare quella fine?» proseguì Liam incredulo. «Non te lo permetterò. Stanotte ce ne andremo.» Indicò lo zaino. «Ho preparato le mie cose e ho detto ai miei che avremmo lasciato Aldernon, insieme. Proveremo a cercare un branco più tollerante, se vorrai, oppure resteremo io e te da soli. Ce la caveremo.»
    Drake sollevò le sopracciglia, perplesso dalla sicurezza nella voce dell’altro. Non capiva per quale motivo Liam stesse rinunciando a un futuro da capobranco per lui. «Sono gay, tu no. Perché mai dovresti voler venire via con me?» Domandò confuso, si alzò dall’erba e si passò le dita tra i capelli, ancora umidi di pioggia.
    «Non sono più sicuro di ciò che non sono. Il tuo bacio mi è piaciuto più di quello di qualsiasi ragazza» confessò abbassando lo sguardo, Drake si pietrificò dalla sorpresa. Le guance di Liam si tinsero di rosso. «Quando mi hai detto di essere gay ho capito che in fondo l’avevo sempre sperato. Ho passato questi anni a cercare di farmi piacere sul serio le ragazze, ma nei miei sogni, a volte, fantasticavo di stare con te. Continuavo a ripetermi che quei pensieri erano sbagliati, che noi non potevamo essere altro che amici.» Gli si avvicinò e gli toccò la cicatrice sulla guancia con la punta delle dita, poi lo abbracciò. «Avevo paura che non mi avresti mai ricambiato. Credevo che avrei potuto fare la fine del signor Collins.»
    Drake annuì, infilò le mani sotto il cappuccio e gli accarezzò i capelli, proprio come aveva sempre sognato di fare. Erano ruvidi tra le dita. Capiva in pieno la paura di Liam. Era la stessa che gli aveva impedito di dichiararsi, finché non era riuscito a trovare il coraggio e la forza di comprendere che l’amore andava oltre le regole e le imposizioni del loro branco e degli esseri umani.
    «Ti amo» disse, una lacrima gli scivolò sulla guancia. «Fai l’amore con me.»
    Si guardarono negli occhi e iniziarono a baciarsi. Le fiamme del branco non li avrebbero mai avuti.
     
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    blake complimenti! mi è piaciuto molto il titolo in cui hai puntato sui ragazzi mi ha subito incuriosito e non hai lasciato punti morti il tutto scorre in modo fluido e gli eventi invogliano la lettura! complimenti!!
     
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  3. *Blake*
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    Grazie mille!
    Felice che ti sia piaciuto ^_^
     
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  4. cianclina
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    Wow! bis Wow !
    Ma è fantastico leggerti Blake.....La storia è stupefacente , scritto in modo scorrevole che ti permette di non fermarti .Ti prego continua a scrivere , questo romanzo mi ha rapita e sono curiosa di come andrà avanti il racconto ...
    Complimenti ....

    Pollice su per te..... birra
     
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  5. *Blake*
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    Grazie ciancy *-*
    In realtà il racconto finisce così, non ho pensato a farlo proseguire!
    Appena riuscirò a concludere qualcosa di nuovo, posterò.
    Avevo diversi racconti inconclusi che ho perso formattando il pc T_T
     
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  6. cianclina
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    Peccato Blake, avrei voluto leggere qualcosa di più su quasti due personaggi , hanno rapito il mio cuore ......Posta ancora ti prego, ti leggertò con interesse ....
    Baciotti

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  7. *Blake*
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    *me contentissima*
    Se in così poco ti hanno rapita vuol dire che sono riuscita a trasmettere qualcosa!
    Posterò altro ^_^
     
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  8. cianclina
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    Aspetterò! Ti leggerò più che volentieri !

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    seconda stella a destra poi dritto fino al mattino

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    discussione chiusa perchè da troppo tempo inattiva
     
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