le stelle e l'anima gemella

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  1. Al Rami
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    Ecco qual è il cocktail del successo coniugale (per le nuove generazioni) secondo Giuseppe Al Rami Galeota, autore del libro "L'amor che move il Sole e l'altre stelle"
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    Per valutare la durata di un rapporto, si ricorre a tre parametri di valutazione:
    1. La mancanza di posizioni astrali negative all’interno del proprio grafico di nascita (per esempio sono negativi pianeti in settima casa, soprattutto marte, saturno e urano, alcuni pianeti in quinta casa: marte, giove, saturno, urano)
    2. Un alto punteggio di attrazione comparando le angolarità dei pianeti dei grafici dei due soggetti (attraverso un preciso metodo di calcolo basato sull’analisi di migliaia di coppie)
    3. La totale assenza di relazioni angolari disarmoniche tra il Sole, luna, ascendente del partner A, con Marte del soggetto B, e viceversa. (per disarmonico dobbiam considerare la congiunzione, il semiquadrato 45°e il sesquiquadrato 135°.


    Alcuni esempi: mettiamo il caso che in una coppia di sposi, ci sia la totale mancanza di stimoli negativi (comparando le relazioni angolari planetarie del soggetto con la sua partner), ci sia un alto punteggio di attrazione, ma uno dei due abbia nel proprio grafico astrale Urano nella settima casa. Bene, il rapporto finirà punto e basta. Non ci sono santi che tengano. Urano in settima casa è una vera iattura per ogni tipo di rapporto a meno che non sia vissuto al di fuori del contesto matrimoniale. (con i tempi che corrono non è valida più nemmeno quest’ultima ipotesi, ergo, indica fine del rapporto anche se è solo una convivenza)


    Mettiamo il caso che non ci siano pianeti a ledere le rispettive quinta e settima casa dei due sposi. Immaginiamo anche che ci sia un alto punteggio di attrazione, diciamo, il massimo che si può ottenere; ma immaginiamo anche che marte del soggetto A sia in aspetto negativo con l’ascendente di B. Bene, il rapporto è destinato a tramontare.


    Immaginiamo che non ci siano pianeti nelle rispettive quinta e settima casa dei due partner, immaginiamo che non ci siano dissonanze tra marte di A e alcun pianeta di B, ma immaginiamo anche un basso punteggio di attrazione: il rapporto può durare anni, ma fallire comunque.


    Immaginiamo che ai due partner non interessi di sapere che il loro rapporto possa durare o meno una vita, ma solamente di vivere un amore fine a se stesso. Bene, questo tipo di persone, non sono tenute a prendere in considerazione le regolette su esposte. meritano tutto il loro rispetto perchè i gusti e i desideri personali non si discutono.


    per chi mastica un po' di astrologia, e vuole esser sicuro di convolare a nozze, affrontando gioie ma anche i dolori, (che prescindono da un accordo astrale) ma senza mollarsi mai, consiglio di seguire queste regolette e semmai di approfondire ancora di più la questione formulando domande specifiche. (solo per chi fosse interessato) Per chi non fosse interessato perchè non crede,(qualsiasi sia la motivazione)ritengo saggio eviti di scrivere. un bacio e un abbraccio ai miei sostenitori sempre più numerosi.
    Semplificando al massimo il discorso, ho esposto quelli che sono gli elementi più significativi nella valutazione di una coppia dal punto di vista astrologico. Tutto sommato, bisogna approfondire la questione inserendo ulteriori dettagli non privi di una certa significatività.


    Partiamo dal presupposto che oggi come oggi esistono molti più motivi per lasciarsi che per restare insieme e questo prescinde (non completamente) dalle varie configurazioni astrologiche. Infatti in questa epoca di libertarismo e di assuefazione da “ facilità di disponibilità affettiva”, i valori cari alle generazioni passate, sono scemati al punto da dissuadere i meno sognatori dal convolare a giuste nozze. Ciò a significare che paradossalmente, l’aumento della tecnologia, della cultura e del benessere, sono direttamente proporzionali alla crescita di una incertezza esistenziale che, svuota il soggetto da un vero contatto di autocoscienza e autoconoscenza.


    Sondare la realtà circostante attraverso un accurata analisi sociologica non è competenza del sottoscritto; ma per sommi capi si può certamente giungere alla conclusione che diversi tipi di disagi, sono alla base di una esponenziale crescita di separazioni e divorzi.





    Le osservazioni astrologiche sono abbastanza sconcertanti e illuminanti. Negli anni settanta fu approvata la legge per il divorzio. In quegli anni Plutone (simbolo della ribellione, della dissacrazione della rottura delle convenzioni), era in bilancia (segno legato al matrimonio e alle associazioni equivalenti). Il pianeta (in associata ad altri) ebbe modo di dare lo start a un processo che via via ci avrebbe portato alla conquista di un “diritto” manifestandosi in tutta la sua virulenza quando entrava nel succedaneo scorpione sin dal novembre ’83 per poi passare nel sagittario nel gennaio del ’95. E infatti la generazione di giovani nata in questo lasso di tempo, incarna le plutoniane energie distruttrici e provocatrici dello scorpione che poi si esprimono oggi con un certo gusto per la sessualità contorta. (ricordiamo che in quegli anni ci fu un esponenziale aumento di malati di AIDS)


    Effetto analogo è riservato alla generazione nata a cavallo tra il gennaio del ’95 e il novembre del 2008. Il pianeta della ribellione, nel segno del moralismo e del perbenismo, (il sagittario) imprime un sottofondo di “larghezza di vedute” forse eccessiva (per quella che è la concezione dei conservatori) e che sicuramente aprirà le porte maggiormente ai matrimoni tra gay, ma anche all’esplosione massiccia di giovani destinati a trasformare in “normalità” quello che oggi è inteso immorale o amorale, a prescindere dall’omosessualità.


    Dopo questo breve excursus tra influenze plutoniane e società, ritorniamo nuovamente alla relazione tra pianeti e singolo soggetto. Siamo partiti dal presupposto che gli elementi negativi sono superiori di gran lunga rispetto a quelli positivi; ergo, si giunge facilmente alla conclusione che se in una coppia, l’uno avesse esclusivamente elementi positivi, e l‘altro qualche elemento negativo (ma significativo), la relazione sarebbe destinata a fallire comunque. (in passato era esattamente il contrario!!!).


    Ma è una rarità che una persona possa avere esclusivamente posizioni favorevoli al matrimonio, mentre è più probabile riscontrare un mix di elementi positivi e negativi (poco o molto significativi). Inoltre, il soggetto caratterizzato da elementi negativi, inconsciamente sarà attratto da partner che possono ledere la sua relazione e che quindi presentano a loro volta delle afflizioni planetarie.


    Da ciò si giunge a questo assioma: “non esiste l’anima gemella ma esiste un compagno di destino”.
    Questa affermazione, se ci pensate un attimo, è molto pertinente alla situazione che viviamo. Dalle analisi astrologiche viene fuori che un soggetto “X” incontrerà quel tale soggetto “Y” e magari ci divorzierà anche, solamente perché nei loro grafici vi sono più o meno evidenti afflizioni dei pianeti e dei settori legati all’affettività.
    Quindi, potremmo dire che non tutti hanno il piacere di trovare l’anima gemella, come non tutti hanno il piacere di fare il lavoro che vogliono, come non tutti hanno il successo che meritano.
     
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0 replies since 13/8/2013, 16:52   47 views
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