BUNGALOW DI MATTEO

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    CONTINUA DA LUNGOMARE in festa di fidanzamento

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    Entrai finalmente in casa... "casa dolce casa"
    ero stremato Kilian era dietro di me, nel corso del poco cammino che avevamo fatto per arrivare non aveva aperto bocca e neanche io... i suoi occhi erano spenti... non volevo invadergli i pensieri... ancora non entrava in casa...

    "chissà a cosa pensa...chissà perchè non entra..." poggiai il mio agognato i-phone finalmente recuperato su uno scaffale... avevo voglia di riposare e di togliermi finalmente questo bermuda da dossoe così feci e per non rimanere i boxer aderenti neri che avevo mi infilai velocemente un pantaloncino bianco che più che pantalcino bè sembrava anche quella una mutanda... ma d'altronde non ero un patito di abiti o altro... ero quasi sempre da solo in casa e raramente avevo ospiti...accesi le luci e misi subito un bollitore con dell'acqua sul fuoco magari una bella camomilla andrà bene sia per me sia per Kilian... presi due grandi tazze per poter mettere la bevanda una volta pronta dentro ma pensai...

    "che sciocco che sono! i vampiri bevono la camomilla?" mha.. sbuffai ed aspettavo il suo ingresso... inspirai fortemente l'aria nei polmoni ... c'era ancora il profumo delle candele a vaniglia che avevo acceso qualche ora prima che mi facevano riposare sempre bene e mi sedetti sulla mia sedia a dondolo imbottita di cuscini bianchi... lo chiamai...

    <kilian? Cosa fai li fuori? entra...> ... chiusi per pochi secondi gli occhi... avevo troppo sonno...



    Edited by (Ste) - 24/9/2013, 00:28
     
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    CONTINUA DA: LUNGOMARE - Festa di fidanzamento.

    Matteo abitava vicino al mare. Avevamo camminato poco per raggiungere casa sua..nessuno di noi due aveva aperto bocca. Il silenzio aveva regnato per tutto il tragitto breve che avevamo fatto.

    Apprezzai il suo silenzio.. ed invidiavo anche la sua calma. Strano pensarlo ma anche se non lo conoscevo ero felice che mi avesse invitato da lui.
    Dopo che ero uscito dalla tana di Kristofer non avevo avuto un attimo di pace..solo sullo scoglio ero riuscito ad abbandonarmi al mio dolore...poi una serie di eventi mi avevano stremato. Questo ragazzo sembrava fare al caso mio..tranquillo, calmo, quieto..non aveva grilli per la testa almeno avevo avuto di lui questa impressione. Potevo anche sbagliarmi.. ma di certo non poteva essere peggio di una fenice schizzofrenica o di un angelo indemoniato.

    Restai sorpreso dalla casa..almeno da fuori. Un bungalow di legno con il tetto di paglia..questo tipo di abitazione le avevo viste in Africa nelle zone costiere e in Asia. Mi piaceva, il tutto era immerso nel verde..nella natura. Era un posto tranquillo, rilassante.. anche io adoravo vivere immerso nella pace della natura.. zone costiere, boschi, colline, campagne, basta che erano fuori dalle metropoli..odiavo le città. Mi piaceva il silenzio perchè altrimenti le emozioni umane e delle creature soprannaturali mi assalivano durante le ore di sonno ed era una tortura..non riuscivo a dormire e mi veniva un'emicrania tremenda. Restai alcuni minuti fuori non seguii Matteo in casa. Avevo bisogno di qualche minuto ancora..poi sarei entrato, non mi andava di restare solo troppo a lungo. Altrimenti avrei pensato sempre a lui e a quel pezzo di merda dell'ibrido.

    Cosa cazzo se ne doveva fare del suo corpo?? ..perchè l'ha portato via con sè?.. Era morto cazzo..ne sono sicurissimo. Cosa significava per lui il suo cadavere: un trofeo o voleva distruggermi emotivamente? .. Beh ci era riuscito alla grande. Ero a pezzi, annientato.

    Non sapevo da dove cominciare. Dovevo iniziare le mie ricerche. Un pò di riposo e me ne sarei andato..non volevo mettere in ulteriore pericolo Matteo..aveva già fatto tanto per me. Raphael aveva ragione ero vivo grazie a lui.

    Sentii Matteo chiamarmi e mi invitò ad entrare.
    Cosi mi decisi ad entrare..non volevo sembrare scortese e farlo aspettare ancora.

    Salii le scale di legno ed entrai dalla porta principale.. l'ambiente era accogliente. Aveva acceso le luci e nell'aria permeava un debole odore di vaniglia..

    Aspetta un momento è camomilla l'odore che sento??..
    C'erano due tazze preparate e un bollitore sul fuoco..

    Non avrei rifiutato di bere..cibi solidi non ne potevo ingerire..ma liquidi si.
    Cazzo scolavo vino ed alcolici in quantità industriali..vuoi vedere che un pò di calda camomilla mi ammazza? ..

    Matteo si era cambiato..non aveva più il bermuda ma un pantaloncino bianco che lo lasciava comodo e libero. Io purtroppo avevo indosso solo i pantaloni di pelle..la mia camicia anzi la camicia del mio amore che avevo recuperato l'avevo lasciata a Fenisia.. quella donna non apprezzava nulla cazzo.
    Trovai Matteo seduto su una sedia a dondolo sembrava stanco morto..forse voleva dormire..

    Decisi di non disturbarlo.. presi posto su una sedia li vicino e lo fissavo mentre aveva gli occhi chiusi..
    Pareva un angelo..altro che demone. Era più angelo lui che quel pennuto maledetto.
    Cosi aspettai in silenzio che aprisse gli occhi..anche perchè a breve avremmo sentito il fischio del bollitore.. e non ero abituato a mettere mani in cucina.
     
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    vedevo delle immagini distorte di persone che ridevano come pazzi...

    "cosa vogliono da me? perchè ridono contro di me?" neanche il tempo di rispondere a quel mio pensiero che l'immagine scomparve in una nube tenebrosa rotta dal fischio del bollitore sul fuoco che avvisava che l'acqua era diventata tremendamente bollente... sussultai sul dondolo spalancando gli occhi reggendomi istintivamente sui braccioli della sedia e lo vidi lì seduto sulla sedia... Kilian mi osservava intensamente, era distrutto si vedeva dal suo viso, gli occhi tremendamente tristi...

    "poveretto" pensai mentre lo guardavo era stremato... saltai subito dal dondolo ed il leggero balzello mi fece scendere più giù il pantaloncino che subito bloccai con una mano velocemente rialzandomelo più su...

    <kilian!> gli sguardi si incrociarono... <scusami sono crollato...> mi passai le mani sugli occhi per riprendermi un pò <stavo preparando un pò di...> tentennai ...avrei fatto una brutta figura? tra poco lo avrei scoperto... <camomilla... ne gradisci una tazza? Credo che ne abbiamo bisogno entrambi...> gli diedi le spalle andando vicino al cucinotto... non mi aveva tolto un secondo gli occhi di dosso... dovevo essere un alieno per lui... e questo mi dava fastidio... un demone che beve camomilla...

    "magari penserà che so fare anche dolci, crostate e torte di mele e sono ospite di sette nanetti che dormono di là in camera da letto..." ...preparai la camomilla e mi voltai con le due tazze nelle mani...le posai sulla tavola... ancora non mi aveva risposto... stava ancora lì a guardarmi... mi appoggiai al mobiletto lì vicino



    <tutto bene Kilian?>

    "stasera mi guardano tutti..."

     
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    Era bello osservarlo dormire aveva il volto rilassato e pareva riposare beato, ma tutto ad un tratto iniziò ad agitarsi nel sonno, il viso divenne teso e corrucciato.. Starà sognando? .. un brutto sogno forse..

    Era un'infinità di tempo che non mi fermavo a guardare qualcuno dormire con interesse.. magari gli unici ricordi che avevo risalivano a quando ero umano.

    Poi il silenzio fu rotto dal fischio del bollitore e cosi anche i miei pensieri vennero scacciati via.. Matteo venne scosso dal sonno e spalancando gli occhi mi vide seduto in casa sua ad osservarlo..

    Sarà infastidito pensai..ma non mi capitava tutti i giorni di vedere qualcuno dormire.

    Si alzò agilmente dal dondolo e gli shorts gli stavano per cadere, confesso che gli occhi caddero proprio li..ma fu rapido a ricomporsi subito.
    Si scusò di essersi addormentato era ancora assonnato si vedeva.. si stropicciò gli occhi e tentennando mi disse che aveva preparato una tazza di camomilla e me la offrì..

    < Non ti scusare Matteo non ti avrei svegliato mi stavo rilassando mentre ti guardavo dormire..> mi diede le spalle e continuai a guardarlo..
    Ero incuriosito dalla sua umanità mi sembrava di essere in casa di un bel ragazzo umano con indosso dei sexy pantaloncini bianchi e che ti offriva da bere una camomilla.
    Dalle sue emozioni percepivo fastidio.
    Magari non vuole essere guardato infondo sono un uomo..ci manca solo che anche lui mi accusa di essere un pervertito oltre che assassino.

    Preparò la camomilla e si voltò con le due tazze in mano e lasciandole sul tavolo si appoggiò ad un mobiletto vicino.
    Mi chiese se andasse tutto bene..

    Si andava tutto bene..fino a quando non si era voltato con quell'aria da sexy demone umanizzato.

    < Sto bene Matteo davvero> gli dissi in un sussurro strozzato.
    Scossi la testa e mi alzai dalla sedia avvicinandomi al tavolo. Presi la tazza che scottava un accidenti e avvicinandola al viso inspirai l'aroma..
    Beh almeno in due secoli l'odore non è cambiato..sembra sempre la stessa bevanda..
    < Grazie accetto volentieri di bere..> gli dissi grato.
    Feci un piccolo sorso e sentii quel liquido caldo scendere fino allo stomaco..
    Aspettai qualche secondo e poi pensai
    Menomale!.. sono ancora vivo.

    Gli sorrisi divertito
    < Non rido di te Matteo ma per me stesso non bevevo camomilla dalla mia rinascita. Ha un buon sapore. Ti ringrazio per quello che hai fatto per l'ospitalità, per avermi curato e per Raphael..ti devo molto. Non capita tutti i giorni di avere tutta questa fortuna in una sola sera..> ...magari la sfiga mi sta abbandonando

    Mi appoggiai dalla parte apposta alla sua eravamo uno di fronte all'altro..ma volevo cancellare quell'espressione dal suo viso di fastidio cosi gli dissi
    < Io non ti giudico non sono in una posizione per poterlo fare.. potresti anche tu ridere di me ma non lo fai..sò di non avere una bella cera, ma non leggo disprezzo sul tuo volto ed è uno dei motivi che ho accettato la tua offerta. Quindi sentiti libero di muoverti in casa tua come fai sempre. Tra l'altro mi piace anche dove vivi. E' molto che sono in zona a quella festa ma non ti ho mai visto. Non ho quasi mai lasciato la spiaggia.>
    .. e forse non dovevamo mai lasciarla a quest'ora sarebbe ancora con me pensai tristemente.

    E per la rabbia che provai mandai giù tutta la camomilla rapidamente.. forse avevo bisogno di un narcotico..magari incosciente avrei smesso di pensare.
     
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    Volevo tirarlo un pò su, mi faceva male vederlo in quello stato, era più forte di me dovevo cercare sempre di aiutare gli altri mi faceva stare bene... bene con me stesso... notai che mi guardava attentamente e più di una volta in modo particolare... alcuni suoi sguardi mi misero in imbarazzo d'altronde...

    "è un ragazzo che ha perso il suo fidanzato...quindi è pure gay o bsx ... datti una regolata Mat" e così feci mentre beveva in un solo gran sorso la camomilla raccolsi una canotta un pò vecchiotta e con qualche strappo di troppo da una sedia e me la infilai poco prima mi aveva detto che erano secoli che non beveva una camomilla ed accennò finalmente un sorriso e che sorriso... era carinissimo quando sorrideva non che non lo fosse quando era più triste... mi sedetti intanto di nuovo sul dondolo incrociando le gambe quasi come una seduta di yoga e bevevo la camomilla a piccoli sorsi guardandolo e ricambiando i suoi lievi sorrisi...mi aveva anche detto dopo avermi ringraziato dolcemente che non mi giudicava per il demone che ero ora questo mi rincuorò mi rilassai molto

    "E' davvero un pezzo di pane sto ragazzo, gli piace anche la mia casa, com'è possibile che è un assassino letale?" stentavo a crederlo guardandolo anche quando bevevo dalla tazza non facendomi vedere che lo osservavo...

    <non ringraziarmi Kilian non devi, ho fatto quello che andava fatto> gli parlavo mentre tenevo la tazza con entrambe le mani...

    <nessuno merita di morire e sono addolorato di aver capito che stanotte hai perso una persona cara per te, mi dispiace Kilian...> bevetti un'altro sorso... <sono felice di aiutarti... in passato avrei voluto ricevere aiuto da qualcuno ma non ci fu nessuno, so quanto sia importante trovare un appoggio altrui, se vuoi puoi ripartire e mettere le cose a posto stando qui inizialmente> gli feci un gran sorriso <a patto che dividiamo le spese però!> risi cercando di fargli tenere i pensieri tristi lontano dalla sua mente... aveva dei vestiti logori addosso quindi gli dissi

    <kilian vedi in bagno c'è un cesto di vestiti puliti, vatti a dare una rinfrescata, ti aspetto sveglio se vuoi parliamo un pò, anche di domani> gli lanciai un occhiolino pensando

    "cavolo come ci si comporta in questo caso... mmm ho solo il letto grande...che casino..." dovevo trovare una soluzione non volevo metterlo in imbarazzo... anche se stava albeggiando un minimo di riposo ci voleva stavo crollando... 3, 4 ore di sonno dovevo farle...



    Edited by (Ste) - 24/9/2013, 23:19
     
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    Dopo che finii tutta la camomilla in un sorso mi calmai. Notai che Matteo aveva indossato una canotta evidentemente era timido e pudico.. per me non era un problema vedere uomini e donne svestite. Ero abituato ad assistere alle depravazioni di mio padre quindi un corpo nudo o semi vestito come quello di Matteo non mi imbarazzava. Si sedette di nuovo sul dondolo e bevve la sua camomilla mi sorrideva in modo dolce..sembrava cosi innocente.

    Cazzo sarà scandalizzato da me. Devo cercare di dargli il meno fastidio possibile..è il minimo che posso fare per ricambiare del suo aiuto.

    Non ero daccordo quando mi disse che nessuno meritava di morire. Kristofer doveva morire..meritava di bruciare all'inferno per quello che aveva fatto a Manuel. E a me.

    Era dispiaciuto per la mia perdita e felice di aiutarmi..in passato aveva avuto bisogno lui di qualcuno che lo aiutasse ma nessuno lo aveva fatto. Chissà cosa aveva dovuto affrontare???


    Beh lo capivo anche a me nessuno mi aveva aiutato..Ho dovuto affrontare tutto da solo, sopportare mio padre fin quando non sono riuscito ad ammazzarlo. Ma è stata dura resistere non sò nemmeno come ho fatto a tirare avanti tanto a lungo..poi avevo incontrato Raphael mi aveva offerto un lavoro in modo da lasciare il giro di affari di mio padre..non avrei mai preso il suo posto. Mi faceva schifo ogni cosa di lui. Ma anche Raphael non era stato un amico.. era solo interessato ai suoi affari.. anche se per un periodo eravamo stati amanti..era stato solo sesso e nessuna complicità..ed in tutto questo mi voleva anche morto.. avevo vissuto il resto della mia vita da solo in compagnia dei miei lupi..e quando infine avevo trovato Manuel che amo e che mi amava purtroppo mi è stato strappato via, l'unica gioia della mia vita.. Se questo non è un destino nefasto ditemi voi cos'è?

    Mi offrì di restare più a lungo continuava a sorridere e ridere in maniera dolce.
    E' proprio un bravo ragazzo. Pensai

    Ma sapevo di non poter restare li.. per prima cosa il giorno seguente Raphael avrebbe bussato alla sua porta per spedirmi a Barcellona e secondo non potevo rischiare di metterlo in pericolo mentre davo la caccia all'ibrido..potevano seguirmi e prendersela con Matteo..non potevo rischiare.

    Fece anche una battuta dicendo che dovevo contribuire dividendo le spese..
    Scoppiai a ridere...quel ragazzo cercava in tutti i modi di allegerire la mia anima.

    < Non preoccuparti Matteo mi vedi cosi ridotto uno straccio ma non ho problemi economici..fino a poco fa avevo un lavoro. Ora non più ma non è un problema. Ho dei fondi in banca potrei anche non lavorare volendo..> non gli dissi che non avrei più lavorato, una volta che avrei ucciso Kristofer non avrei avuto nessun motivo per vivere ancora.
    Ma lo tenni per me era piacevole sentirlo ridere perchè dovevo spegnere quel bel sorriso?
    Mi disse che potevo usare il bagno lavarmi ed avere un cambio di vestiti..non potevo desiderare altro.

    < Grazie Matteo ne approfitto subito.. non puoi immaginare come desidero lavarmi e buttare questi vestiti..>

    Andai in bagno chiusi la porta e mi spogliai alla svelta..avevo addosso solo i pantaloni di pelle e le scarpe quindi ci misi pochi secondi per spogliarmi del tutto..
    C'era uno specchio e mi guardai.. ero un cadavere non sembravo più io. Avevo bisogno di nutrirmi.. non bevevo sangue dal privè.. le ultime gocce le avevo prese da Kristofer.
    La notte seguente dovevo andare in città anche per questo...nutrirmi, prendere contanti e comprarmi dei vestiti.
    Entrai sotto la doccia e mi insaponai tutto..lavando via ogni traccia di sangue, sabbia e salsedine. Iniziai ad asciugarmi e notai che sul corpo avevo troppe cicatrici..oltre a quella sul cuore che era molto vecchia.. a questa festa avevo collezionato un morso al collo di Kristofer e ne portavo ancora i segni.. difficile che sarebbe scomparso, una cazzo di cicatrice al ventre regalo di Raphael ed infine quel cazzo di tatuaggio al polso.. e quello doveva sparire al più presto.
    Come cazzo potevo togliermelo??
    ..iniziai a grattarmi con le unghie su quella schifezza angelica ma niente.. mi graffiai solo la pelle a sangue.
    Uno schifo di marchio..come se fossi un animale. Che merda quel Raphael. Pensai digrignando i denti.
    Aprii il cesto e presi le prime cose che mi caddero a tiro..dei pantaloncini neri e una canotta azzurra. Me li infilai ed uscii dal bagno dopo averlo riordinato. I capelli li lasciai bagnati si sarebbero asciugati da soli.

    Tornai da Matteo rinvigorito e rinfrescato dalla doccia.

    < Matteo è importante parlare di domani.. mi hai messo in una brutta situazione invitandolo a casa. Ora sono obbligato a farmi trovare qui..altrimenti se la prenderà con te se non mi dovesse trovare. Io non posso tornare a Barcellona con lui.. ho da fare.> gli dissi con estrema calma.

    Mi sedetti su una sedia e continuai..
    < Devo trovare il corpo del mio ragazzo. Non posso lasciarlo nelle mani di quel maiale.. chissà ora che cosa gli starà facendo..e poi devo trovare lui, il bastardo che l'ha ammazzato. Non può passarla liscia. L'ha ucciso davanti ai miei occhi ed io non potuto fare niente per salvarlo. L'ho visto morire tra le mie braccia, ho quella scena sempre davanti agli occhi. Non posso dimenticare. Lui era tutto per me.> misi le mani nei capelli umidi e distolsi lo sguardo da Matteo. Voltai la testa da un lato per non fargli vedere che le lacrime stavano iniziando a sgorgare dai miei occhi.
    Ero avvilito. Non avevo niente in mano ed intanto il tempo passava e Manuel era li con lui. Strinsi con forza i pugni per la rabbia.
    Il suo corpo era mio cazzo!.. Manuel meritava una degna sepoltura e nessuno aveva il diritto di tormentare il suo cadavere..doveva riposare in pace.

    Non mi voltai per vedere l'espressione del viso di Matteo..sapevo che non avrebbe capito..ero un assassino ma non volevo nasconderlo meritava di conoscere la verità come Kristofer Bredisc meritava di morire.

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    Accettò di darsi una rinfrescata in bagno ne aveva bisogno, a volte l'acqua è in grado di far scivolare via qualche pensiero ribelle dalla mente... mentre lui era in bagno mi riempii un'altra volta la tazza con altra camomilla che era rimasta, facevo dei calderoni di camomilla... mi accostai alla finestra vicino al cucinotto e guardai all'esterno, il vento muoveva la vegetazione ed il mare in lontananza era bellissimo mosso dalle onde, lo sentii uscire dal bagno e sedersi dicendo che era importante parlare... mi girai mentre sorseggiavo dalla tazza ...

    era una visione... i capelli bagnati scurissimi che gli ricadevano dalla testa davano al suo viso un aspetto da bello e impossibile... le ciglia e le sopracciglia ancora un pò bagnate... quegli occhi magici che rapivano ma tremendamente tristi... mi parlava ma non riuscivo a capir nulla... ero rapito dalla sua bellezza, anche poco prima lo era ma ora era lì più rilassato con dei vestiti puliti addosso un viso più disteso... insomma sembrava "normale" non un vampiro assassino...

    "la situazione si complica" pensai i miei pensieri andavano al di là del semplice aiuto... "non devo pensar a queste cose, ha da poco perso il fidanzato..." lui continuava a parlare... ed io continuavo a pensare... "da quando non bacio qualcuno?" mesi e mesi... non che non ne avevo l'occasione anzi...ero fortunato sotto quell'aspetto ma mi ero preso un periodo di pausa, dopo il mio ultimo fidanzamento con un ragazzo che mi aveva tradito.. da sempre puntavo sui ragazzi ma mi ero preso una pausa perchè iniziava a piacermi una ragazza che vedevo ogni giorno in spiaggia, ma ora la presenza qui di Kilian mi stava facendo riaprire un pò gli occhi e me lo stava anche riaprendo bene... la sua bocca sembrava così dolce come poteva magari squartare e succhiare sangue dalle persone? mi intristii... ma ritornai al presente dei miei pensieri quando lui parlò del suo ragazzo... era morto tra le sue braccia... lo avevo ucciso e portato via anche il corpo...

    "che crudeltà!" mi si fermò anche il respiro... e ricordai tutto quello che mi stava dicendo, aveva paura per l'indomani, del confronto con Raphael... girò di scatto la testa... ma avevo capito, stava piangendo...

    "oh... lo sapevo che era buono, Raphael mentiva, domani mi sente..." mi avvicnai a lui posando la tazza sul tavolo, mi piegai sulle gambe per cercarlo di guardare negli occhi si era girato e tendeva a guardare a terra...

    <kilian> finalmente alzò un pò lo sguardo, il suo viso stupendo era rigato dalle lacrime, mi si spezzò il cuore, aveva sofferto tanto... istintivamente mi sorpresi anche io per ciò che feci mi abbassai sulle ginocchia e lo abbracciai... la sua testa era sulle mie spalle... piangeva...

    <hai ragione... non meritavi di soffrire in questo modo, non lo merita nessuno, non devi dimenticare, devi essere forte, mi dispiace troppo...> mi morsi le labbra nervosamente... continuai mentre lo avevo tra le mie braccia anche se non ricambiava l'abbraccio nel senso che aveva le braccia scostate chissà se avrebbe ricambiato... <non pensare a Raphael, domani lo farò ragionare non preoccuparti per lui, hai problemi più seri, devi trovare il corpo del tuo ragazzo... .. .> ...

    era una sensazione bellissima avere tra le braccia quel vampiro così letale dal cuore innamorato...

    "mio dio ma cosa sto facendo..."

     
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    Mi vergognavo da morire piangere davanti ad un uomo. Ma non riuscivo a trattenermi ero cosi devastato. Incolpavo me stesso per la sua morte. Era morto per colpa mia.. l'ibrido non sarebbe riuscito a prenderlo se non fossi andato nel privè. Manuel non sarebbe stato catturato lo avrebbe ucciso da solo come aveva intenzione di fare.

    E' colpa mia cazzo. Dovevo lasciarmi morire!..perchè non l'ho fatto??.. sono un pezzo di merda è morto per il mio egoismo!.

    Sarei dovuto morire per il morso di Kristofer.. il veleno che avevo in circolo nel corpo doveva ammazzarmi. La morte di Manuel è stata la conseguenza per essermi ribellato al fato.. ho sfidato il destino. Era giunta la mia ora ma la morte ha preso lo stesso una vita. Quella del mio amore in cambio della mia.

    Sono cosi indegno del suo amore.

    Amare vuol dire anche fare delle rinunce tirarsi indietro per il bene della persona amata. E cosa ho fatto io? ..Niente!. E' come se avessi consegnato il mio compagno nelle mani di quel mostro.

    Presi la testa tra le mani e continuai a ripetermi che ero un bastardo egoista indegno di amare una creatura meravigliosa come Manuel.
    Non avevo il coraggio di guardare Matteo..

    Cosa avrebbe letto sul mio viso? Che sono un mostro debole che ha giocato con l'amore ed ha fallito.....???

    Avrei dovuto proteggerlo ed invece...Cosa ho fatto???...cosa ho fatto????!!!....

    La disperazione prese il controllo della mia mente. Mi sentivo instabile emotivamente.

    Ad un tratto sentii Matteo avvicinarsi.. e fui preso dal panico. Cazzo ha visto tutto!
    Piegandosi sulle gambe mi chiamò Kilian cosi alzai lo sguardo e lo guardai nei suoi bellissimi occhi chiari vidi dispiacere e conforto. Voleva confortami. Non me lo aspettavo da lui anzi non me lo sarei mai aspettato da nessuno..mi abbracciò e posai la testa sulla sua spalla e piansi. Liberandomi completamente del mio dolore confortato dal suo abbraccio, sincero innocente e delicato.
    Mi sciolsi completamente da tale dimostrazione di amicizia e amore per il prossimo. Cosi mi decisi a ricambiare il suo abbraccio e lo strinsi delicatamente a me.
    Mi disse che non mi meritavo di soffrire cosi, dovevo essere forte..era cosi dispiaciuto. Inoltre mi rassicurò che l'indomani avrebbe convinto Raphael a lasciarmi in pace.. in quel momento credetti ad ogni sua parola.. Matteo poteva fare tutto con il suo cuore gentile.

    E' un angelo questo ragazzo.

    Alzai la testa dalla sua spalla e portai il mio viso davanti la sua faccia. E gli dissi

    < Matteo sei un ragazzo d'oro. Se in passato avessi avuto un amico come te oggi non sarei quello che sono.. ma un uomo migliore.> gli accarezzai un lato del viso incantato dalla sua bellezza e dal suo animo puro.

    Mi staccai da lui e gli dissi
    < E' fortunata la donna che ti ha accanto. Ho commesso troppi errori nella mia vita e la brutta strada che presi da umano mi ha portato a tutto questo. Non c'è alcuna speranza per me, l'ho sempre saputo.. devo solo rimediare agli ultimi errori che ho commesso poi sarò finalmente in pace.> cercai di fargli un sorriso..

    Matteo era buono come il pane e la sua bontà senza riserve mi colpì nel profondo dell'anima.

    < Grazie per tutto Matteo.. sei un angelo davvero. Non ho mai creduto nel bene perchè non ne ho mai visto in nessuno. Ma tu sei diverso, sei speciale.>

    Ed era vero in più di due secoli ne avevo conosciute di creature che volevano apparire con un'anima nobile ma erano solo dei sedicenti buonisti se scavavi a fondo trovavi tracce di cattiveria insite nel loro animo.. in Matteo invece non ne vedevo alcuna.

    Nir_Lavi_
     
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    la disperazione lo invase, un vampiro dall'aspetto così letale era sofferente per amore... e la sua sofferenza era enorme... gli avevano ucciso il suo amore davanti ai suoi occhi e gli avevano anche sottratto il corpo dove poter andar a piangere quando ne avesse bisogno... la mia anima era infranta mi colpì tanto... avrei fatto tutto per cercare di poterlo aiutare... chi aveva potuto far questo? ricambiò l'abbraccio... sentivo il suo dolore, la sua sofferenza... mi disse poi guardandomi negli occhi che se avesse avuto accanto un amico come me in passato non avrebbe commesso tante cose...e che era fortunata la donna che mi aveva accanto...

    "è così sensibile..." ed io ero troppo sentimentalmente instabile per avere a casa un ragazzo, stupendo e sensibile... la situazione poteva ingarbugliarsi e non volevo scottarmi di nuovo sentimentalmente... continuava a parlare non c'era speranza diceva... gli facevo cenno con la testa che si sbagliava...

    mi aveva riempito di complimenti... non me lo aspettavo... credevo solo di dar un aiuto ad un vampiro che si trovava nei guai. mai mi sarei immaginato che Kilian era così caratterialmente...

    <no... no Kilian...c'è speranza per tutti anche per te... il tuo cuore batte per amore... è un sentimento raro! Sei una persona rara Kilian!> mi abbassai un pò stringedogli una spalla con la mano per infondergli fiducia...

    <è stato commesso un crimine nei tuoi confronti e ne ha pagato le conseguenze il tuo ragazzo... ora lui sarebbe orgoglioso di te e di quello che stai esprimendo>... mi allontanai un pò per dargli un minimo di privacy per permettergli di asciugarsi le lacrime... presi la tazza e finii di bere la camomilla... cercai di sdrammatizzare... per farlo sorridere un pò...

    <per la donna fortunata, non esiste nessuna donna ahimè... c'era un ragazzo ma mi ha fatto le corna... dato che sono un demone e di solito alcune specie hanno le corna fu così gentile da mettermi al loro livello...> sorrisi amaramente... mi diressi poi al lavabo vicino al cucinotto e decisi di lavare le tazze ... gli davo le spalle per farlo riprendere un pò...

    <come si chiamava il tuo ragazzo Kilian? era un demone come me quindi?>

    "Era fortunato ad aver avuto un ragazzo come Kilian... era fortunato ad essere nel cuore di uno come lui, peccato che non poteva star accanto a lui... la vita era ingiusta..."



    Edited by (Ste) - 26/9/2013, 21:15
     
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    Aprire il mio cuore a Matteo mi fu d'aiuto. Lui capiva ciò che provavo e non mi derise come avrebbero fatto in molti, anzi per lui anche un vampiro come me poteva avere dei sentimenti reali e provare dell'affetto sincero verso un'altra creatura. Secondo lui c'era speranza.. dovevo credere che ce ne fosse anche per me.
    Ma sapevo di non averne. Il mio amore era morto e quello che mi attendeva in futuro era solo la morte.
    Mi disse che ero una persona rara perchè avevo un cuore innamorato.. ma era anche infranto, ferito..distrutto. Dove c'è sofferenza si annida anche il male.. perchè quello che avevo intenzione di fare non era di soccombere alle crudeltà della vita... ma di reagire e ripagare con la stessa moneta il mostro che aveva distrutto tutti i miei sogni e la mia felicità portandosi via la gioia della mia vita. Manuel. Il mio demone..il mio amore.

    Mi strinse la spalla con una mano e mi disse che il mio compagno sarebbe orgoglioso di me per ciò che provavo per lui.
    Mi strinsi nelle spalle e lo guardai negli occhi
    < Non lo so Matteo io non vado fiero di me stesso. Dovevo proteggerlo ma non ci sono riuscito. Non avrei dovuto permettere che qualcuno gli torcesse un capello..ed invece ho fallito. L'ho perso per sempre. La colpa è anche mia non sono stato in grado di difendere la sua vita..cosi tanto preziosa per me.>

    Avevo detestato la mia impotenza.. e aver assistito alla morte del mio ragazzo rinchiuso in una gabbia senza poter intervenire e difenderlo con la mia stessa vita mi aveva squarciato l'anima. Vendetta e odio avevano preso il posto nel mio cuore.. l'unica cosa che ero in grado di fare per lui era di vendicare la sua morte...ed era diventato il mio unico scopo nella vita.

    Si alzò prese le due tazze e si diresse verso il lavabo per lavarle. Mi dava le spalle e fui grato di questo suo gesto..capiva che avevo bisogno di un pò di privacy.. Dovevo darmi una sistemata..avevo pianto davanti a lui. Avevo permesso a Matteo di leggere la mia anima. Ma ero un uomo e come mi diceva sempre il mio amore dovevo avere le palle. A lui piacevano gli uomini con le palle e gli avrei dimostrato dalla tomba che non le avevo perse, ma che erano ancora attaccate in mezzo alle cosce.

    Matteo mi spiegò che era single non aveva nessuno accanto. Ma come è possibile??? ..è bellissimo e caratterialmente è un ragazzo perfetto.
    Ma il vero motivo era che aveva sofferto per via di uno stronzo che l'aveva tradito.. Quindi la sua è stata una scelta di voler stare da solo.
    Me lo disse in tono scherzoso voleva cercare di scuotermi e farmi sorridere.
    Cosi lo raggiunsi e gli fui accanto..e lo guardai mentre insaponava le tazze. Gli misi una mano sulla spalla e gli dissi

    < Che idiota solo uno stupido può aver fatto una cosa simile. Perdere un ragazzo come te.. non merita nemmeno un tuo pensiero.>

    Poi mi chiese del mio uomo..voleva sapere il suo nome.

    Manuel. Il mio corpo si irrigidii.

    Non pronunciavo il suo nome ad alta voce dal giorno della sua morte. L'ultima volta che l'avevo fatto era stato quando lo stringevo tra le mie braccia.

    L'immagine di quando il suo corpo era scosso dagli spasmi della morte raffiorò nella mente.

    E in quell'istante rivissi di nuovo gli ultimi momenti con lui. Nonostante era stremato e agonizzava tra la vita e la morte riuscì a dirmi per l'ultima volta che mi amava.



    Amore mio non lasciarmi ti prego non riesco a vivere senza di te..apri gli occhi guardami..sono accanto a te non ti lascerò andare via..

    Ti amerò per sempre Kilian, mio parigino..mio angelo...un giorno ci rivedremo...te lo prometto..

    Resta con me Manuel ti prego, ho bisogno di te...




    Repressi quei ricordi dalla mia mente. Imprigionandoli con forza nel mio cuore.
    Oddiooo. Nooo!!!.. Non devo pensare! Le palle Kilian caccia le palle.

    Mi schiarii la voce e per la prima volta dissi il suo nome ad alta voce.

    < Si Matteo il mio uomo era un demone. Il suo nome è.. Manuel. Manuel Silvestri.> le mie parole uscirono dalla mia bocca tutto d'un fiato.

    Il cuore mi martellava nel petto... forte molto forte.
     
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    Si... Kilian poteva anche essere un assassino spietato come lo descriveva Raphael ma aveva un cuore d'oro... il suo cuore pulsava di un amore immenso per il suo ragazzo... ne parlava come fosse un angelo e di prendeva colpe che forse non aveva tutte solo lui chissà... lo sentii raggiungermi alle spalle per confortarmi posandomi una mano sulle spalle...

    "è così caro, ma in lui scorre vendetta... vendetta che non condividevo però non giudicavo, perché infondo poteva esser comprensibile..."

    appena mi tolse la mano ci fu un piccolo istante di uno strano silenzio... quasi mi stavo per voltare per scusarmi di voler sapere di più del suo ragazzo...quando però arrivò la risposta... una risposta che mai avrei pensato di sentire in vita mia...

    il mio uomo era un demone. Il suo nome è.. Manuel. Manuel Silvestri.

    il mio cuore si fermò... mi mancò l'aria... guardai davanti a me la piccola finestra sopra il lavabo del cucinotto... al di là dei vetri... volevo uscire subito da quella stanza... mi serviva aria...

    "cosa ha detto?" non volevo crederci...

    Il suo nome è.. Manuel. Manuel Silvestri

    Manuel. Manuel Silvestri

    Manuel Silvestri...

    il mio uomo è Manuel Silvestri...


    "il suo uomo è Manuel?...Mio fratello? O mio dio..."

    sul vetro della finestra intravidi il volto del mio odiato fratello in un mio ricordo di secoli fa... l'aria non voleva ritornarmi nei polmoni... il volto di Manuel sul vetro si tramutò in quello di Kilian... che era dietro di me... ed i nostri occhi si incrociarono nel vetro della finestra... dovevo avere uno sguardo perso, di rabbia, impaurito, arrabbiato, incazzato, non sapevo neanche io cosa mi stava passando per la testa... sentii solo le forze aumentare ed il potere muoversi dentro di me smuovendo i miei organi... strinsi la tazza tra la schiuma e l'acqua...
    strinsi... strinsi...strinsi... esplose in mille pezzi nella mia mano nel lavabo facendo un rumore assordante di uno scoppio...mi tagliai due dita... il sangue usciva in modo copioso... abbassai lo sguardo dalla finestra interrompendo l'incrocio di sguardi con lui ... con Kilian

    "il fidanzato di mio fratello..."

    <ah ca...cavolo! Mi sono tagliato!> dissi con rabbia sciaquai subito le mani e mi portai la mano non ferita al collo... mi mancava l'aria... sentii lo stupore provenire da Kilian dietro di me... era anche un vampiro... e c'era tanto sangue... ed il sangue di demone era molto appetibile lo sapevo... non mi voltai ancora... li' accanto sulla cucina c'era uno strofinaccio lo presi di corsa e lo arrotolai vicino al pollice e l'indice che mi ero tagliato profondamente...

    Iniziò a piovere in pochissimi minuti... "Oh no..." pensai... ero io... dovevo calmarmi ma come potevo?

    "Mio fratello è morto..." con tutto l'odio che avevo verso mio fratello non lo avrei mai voluto morto, nè avrei davvero voluto ucciderlo io stesso anche se se lo meritava per la vita che mi aveva inflitto senza scelta... mi voltai...

    dovevo avere una pessima cera... il potere che stava arrivando insieme al cocktail di informazioni che avevo ricevuto mi avrebbero fatto crollare psicologicamente... lo sentivo....

    guardai Kilian negli occhi, lui era sconvolto per la visione del sangue, ma tra pochi istanti anche la sua vita sarebbe stata sconvolta... era nella stanza con il fratello del suo Manuel... sangue del suo sangue...

    ci guardammo silenziosamente... e finalmente trovai il coraggio di liberarmi...

    <kilian... Kilian... io...> interruppì la connessione dei nostri sguardi... ero shokkato...

    "lui mi piace... mi piace il ragazzo di mio fratello!...Per la miseria! Mio cognato! Mentre mio fratello è morto... o mio dio... Manuel non c'è più... Manuel è morto!"
    "Manuel è morto!" le lacrime scesero dal mio viso... lo odiavo con tutto me stesso ma ora mio fratello era morto... riguardai Kilian negli occhi...

    <kilian io sono il fratello di Manuel... io sono Matteo Silvestri...>

    in quel momento al di fuori del bungalow cadderò innumerevoli tuoni... si preparava una tempesta... la tempesta delle emozioni che provavano il mio animo...

    "come può essere così cinico il destino?" pensai...



    Edited by (Ste) - 27/9/2013, 14:19
     
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    Cosi come il mio cuore pompava ad un ritmo frenetico nel mio petto quello di Matteo invece perdeva battiti rischiando cosi di fermarsi.

    Perchè aver pronunciato il nome del mio amore sentivo Matteo cosi terribilmente mutato?? Cos'era Manuel per lui? E' forse un suo ex fidanzato?

    E' stato Manuel a ferirlo? ..Oh cazzo no! Non voglio conoscere tutti i suoi ex amanti. Pensai quasi tremando al pensiero dei tristi ricordi che avevo delle parole di Kristofer al privè. Mi aveva torturato mi ero sentito come una bambola di pezza in quei momenti.

    Manuel ha sempre un uomo dietro l'angolo! E non lo capisci...
    lui è il male estremo Kilian Leroux! e sta giocando anche con te! va fermato!! il male estremo va fermato cazzo!!!


    Oh mon Dieu, oh mon Dieu, je suis fou. Sono pazzo.

    Faticava a mantenere regolare la respirazione..Non potevo vederlo in volto per leggere quali sentimenti e sensazioni si stavano manifestando sulla sua faccia perchè era di spalle..cosi incrociai i suoi occhi riflessi nel vetro della finestra e quello che vi lessi mi sconvolse. I sentimenti impressi in quei magnifici occhi chiari mutavano come il tempo..un susseguirsi di furia,rabbia e terrore. Conoscevo bene quelle emozioni.. e il cambiamento che avveniva nei suoi occhi poteva essere paragonato a nubi nere cariche di elettricità e gonfie di pioggia inquiete e minacciose pronte a scatenare la tempesta della loro forza implacabile al loro passaggio. Il suo potere minacciava di irrompere dal suo corpo e liberarsi..faticava a mantenere il controllo di sè. Il demone buono rischiava di abbracciare la sua natura.. temevo il peggio.
    Ma tutto ad un tratto sentii un rumore sordo e secco..come se dura materia fosse scoppiata in mille frammenti. Immaginai che furono le tazze che stava lavando ad essere esplose in quei frammenti. Era riuscito a controllarsi...ma in quel frangente non capii più nulla.

    Sangue.. il dolce odore di sangue mi invase le narici..

    Oddio! ..quel sangue. Sangue di demone.

    Dolce come il nettare più divino e dal gusto cosi inebriante da travolgere qualsiasi vampiro nel vortice di un piacere voluttuoso..

    Le zanne premevano contro la mia bocca.. i canini bramavano di affondare in quella carne. Il predatore che era in me si affacciò più e più volte dal mio essere. Pregandomi furioso e smanioso di prendere Matteo. Nutrirmi di lui. Dissetarmi dalla sua vena.

    Noo! Non voglio. Fermati Kilian lui non è il tuo cibo. E' tuo amico.. ti ha aiutato. Controllati porca puttana!..

    Serrai le mani a pugno. Cercai di calmarmi e scacciai l'odore di quel sangue che mi chiamava.

    Matteo con rabbia disse di essersi tagliato e in pochi secondi prese uno strofinaccio per tamponare la ferita..singillando cosi il taglio.

    Poi si voltò i nostri occhi si incontrarono di nuovo.. ero sconvolto. L'odore del sangue mi aveva reso nervoso e agitato..pericoloso. E non volevo sentire per nulla al mondo che Matteo era stato il suo amante.

    Ci fu silenzio tra noi per qualche istante. Ero cosi confuso.

    Sentivo la pioggia scrosciare sul tetto del bungalow e sapevo che era dipeso dal potere di Matteo. Continuai a fissarlo e anche in lui vidi dolore.

    Ma cosa sta succedendo?? .. chi è Matteo???!!

    Iniziò a dire qualcosa.. Kilian..Kilian ..io... era shokkato mi guardava ed era confuso in volto. Le lacrime scesero sul suo viso rigando il suo volto meraviglioso.. alzò gli occhi e mi guardò di nuovo..

    Kilian io sono il fratello di Manuel... io sono Matteo Silvestri...

    Un boato irruppe nel cielo. Fuori stava per scatenarsi una tempesta. Ma all'interno del bungalow l'aria era carica di forte tensione.

    O mio dio! Matteo e Manuel sono fratelli!!

    Matteo Silvestri. Cazzo! Ma cosa ho fatto?? ha saputo della morte di suo fratello in questo modo.. O mio dio!..

    Mi odierà!.. si è sicuro! Come potrebbe non odiarmi. Non ho protetto suo fratello..

    Mi voltai di scatto e mi allontanai da lui. Non avevo il coraggio di guardarlo. Come potevo guardare negli occhi il fratello del mio amore??

    Presi il volto fra le mani sconvolto da quella notizia..

    E' peggio sapere che è suo fratello. Oddio!... gli ho detto anche che non sono riuscito a salvare il suo corpo. Ho fallito in tutto.

    Sempre con il volto tra le mani gli dissi con voce strozzata dai singhiozzi.

    < Odiami Matteo odiami!..> gli urlai contro.

    < Non sapevo che avesse un fratello. Non sò quasi niente di lui e del suo passato. Perdonami Matteo! .. non avevo il diritto di entrare nella tua vita e recarti tutto questo dolore.> non riuscii a trattenermi.

    Ero nella stessa casa del fratello di Manuel di cui ignoravo l'esistenza. Il sangue del suo sangue mi aveva salvato la vita. Ed io come lo avevo ripagato?
    Ero entrato nella sua vita di prepotenza e gli avevo sputato in faccia la morte di suo fratello. Sono un mostro! ..oddio!

    Tornai da lui e vederlo soffrire e piangere mi distrusse l'anima completamente.

    Matteo è prezioso per me.. lui è suo fratello. Ho qualcosa di suo da difendere, posso prendermi cura di lui. Lo proteggerò. Devo farlo non permetterò a nessuno di fargli del male.

    Suo fratello. Oddio. Cos'altro dovrà succedere ancora?? .. Non riuscivo a crederci. Non l'avrei mai immaginato anche perchè erano completamente diversi.

    Lo abbracciai forte. Avevo il fratello di Manuel stretto tra le mie braccia e accarezzandogli la schiena con la mano gli dissi

    < Matteo non deluderò anche te. Troverò il suo corpo.. a costo che sia l'ultima cosa che faccio nella mia vita. Manuel deve riposare in pace e sarà vendicato. Non avrò pace.>

    Mi sciolsi dall'abbraccio e gli presi il viso nella mie mani.. e lo guardai dritto negli occhi.

    < Mi prenderò cura di te Matteo. Nessuno deve farti del male. Non puoi capire cosa significa per me aver scoperto che sei suo fratello.. sei cosi diverso da lui. Capisco che puoi odiarmi ne hai tutto il diritto, ma anche se mi scaccerai veglierò su di te...sei la cosa più preziosa che mi potesse capitare in questo inferno che sto vivendo > suonò come un giuramento.

    Lo lasciai andare e distolsi gli occhi da lui. Poi li posai su un piccolo mobiletto di pronto soccorso che aveva in cucina. Questo ragazzo è più umano degli stessi umani pensai.

    Lo aprii e presi delle garze sterili e del disinfettante. Tornai da lui e presi la sua mano ferita

    < Fidati di me. Non potrei mai farti del male.>


    Sciolsi la medicazione di emergenza che aveva fatto con lo strofinaccio per tamponare la ferita e prima di fasciare le sue due dita con la garza sterile lo disinfettai. Gli sorrisi

    < E' l'unica cosa che ho imparato a fare. Mi succede spesso di ferirmi. E visto che non hai avuto tempo di guarirti da solo..preferisco che la ferita sia ben coperta.>

    L'odore del suo sangue anche se magnifico non mi provocò la violenta reazione di prima. Non avrei mai fatto del male a Matteo perchè era suo fratello. Non avrei potuto deluderlo.

    Dopo tutti gli eventi che mi avevano scosso a tal punto mi meravigliai ancora di più pensare di essere diventato una crocerossina medicando il fratello del mio amore.

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    Edited by Iole88 - 27/9/2013, 19:55
     
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    la bomba era scoppiata, piena e carica di notizie in modo diverso io e Kilian ci eravamo trovati lì uniti nel nome di Manuel... mio fratello...
    la reazione del vampiro fu molto diversa di come mi aspettavo, si allontanò e mi implorava di odiarlo...

    "ma che dice? Non potrei mai odiarlo..." mi asciugai le lacrime con la mano mentre mi implorava di perdonarlo... per il dolore che mi aveva causato... e mi abbraccio stretto a lui... fu un abbraccio pieno d'amore... mi sentivo come custodito dal quel abbraccio ed infatti lo disse... mi giurò che avrebbe vegliato su di me anche se lo avrei scacciato... che ero prezioso per lui...

    "ero il fratello del suo amore..." quelle parole mi fecero scattare dentro di me una fiammella di calma assoluta, l'aria iniziò ad entrare nei miei polmoni nel modo giusto lo sentivo...infatti la tempesta al di fuori andava esaurendosi...
    non ebbi la forza di dire nulla... lo vidi afferrare la cassetta del pronto soccorso e mi medicava le ferite... lo guardavo estasiato... era così dolce, affascinante e premuroso verso di me... lo faceva però perchè ero il fratello del suo defunto amore...

    "Manuel... sei stato fortunato a conquistare il cuore di questo vampiro" pensai mentre mi fasciava le dita...

    "Ancora una volta per colpa tua Manuel...sto soffrendo, ci sei sempre tu nelle tragedie della mia vita..."
    era un'incubo... ma ora però lui non c'era più era una situazione surreale... ma dovevo dirlo a Kilian, lui lo doveva sapere le mie emozioni ed i miei pensieri...
    se non sapeva della mia esistenza non sapeva nulla... quando finì la medicazione mi sedetti di fronte a lui e presi una mano nella mia guardandolo dritto negli occhi e forse dritto nel cuore... ormai eravamo collegati anche se grazie a Manuel...

    <non ti odio, non ho nulla da perdonarti, quello che odio non sei tu Kilian, quello che odio anche se ora non c'è più è mio fratello Manuel...> appena lo dissi abbassai lo sguardo dal suo ma strinsi la sua mano più forte nella mia...speravo che mi avrebbe capito...cercavo sostegno... alzai lo sguardo e ritrovai i suoi occhi che mi guardavano in modo perplesso, accigliato...

    "Quante notizie sta ricevendo anche lui stasera...notizie che lo segneranno certamente per sempre..."
    continuai...

    <si odio Manuel, Kilian è a causa sua se sono un demone, lui ordinò la mia uccisione secoli fa quando ero umano... era già diventato il braccio destro di Lucifero e per paura che in futuro potesse restare solo, ordinò allo stesso lucifero di uccidermi e di trasformarmi...così sarei restato vivo per l'eternità...con lui... Manuel mi ha ucciso...> lo guardai tristemente... ed altre lacrime scesero dai miei occhi... il viso di Kilian era distrutto... tra lo sconvolto e lo sbalordito...

    <io non lo volevo Kilian!...> alzai la voce senza che me ne rendessi conto...
    <io non volevo morire per diventare come lui... non volevo essere quello che sono...Kilian, non volevo essere un demone, un mostro!> lasciai la sua mano di scatto mi alzai e scoppiai in un pianto come un bambino al primo giorno di scuola... mi trovavo ancora alzato davanti a lui...

    <io odio Manuel... Kilian...lo odio anche ora che è morto!...> urlai in preda forse ad una crisi di panico... <ma è mio fratello e voglio avere un corpo dove poterlo piangere...>... a grandi falcate uscii fuori dalla stanza andando al davanzale esterno dell'ingresso del bungalow e mi appoggiai con le mani al bordo... piansi così tanto contro l'odio che provavo verso Manuel ma piansi anche la sua morte, anche se forse non l'avrei mai ammesso neanche a me stesso...

     
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    Lo sentivo poco più calmo mentre lo medicavo..il respiro si fece più regolare e cosi anche la tempesta all'esterno si stava attenuando. Non disse una parola e si lasciò fasciare le dita ma sentivo i suoi occhi addosso.

    Chissà cosa sta pensando??.. percepisco un profondo odio in lui.

    Mi chiedevo se quell'odio fosse rivolto verso di me. Mi sentivo in sintonia con lui, anche se eravamo diversi.. mi piaceva l'umanità di Matteo. Prima di venire a sapere che fosse il fratello di Manuel l'avevo conosciuto come il mio salvatore, l'uomo che mi aveva difeso, curato e ospitato in casa sua.. ero grato per ciò che aveva fatto per me. Ma dopo aver scoperto che aveva lo stesso sangue di Manuel mi sentivo terribilmente collegato a questo ragazzo. Ora capivo quella strana sensazione che avevo provato sul lungomare quando aveva curato le mie ferite..

    Soffriva, lo vedevo star male e mi si spezzava il cuore.
    Odiavo esser stato io a dargli quella tremenda notizia. Aveva perso quel sorriso fantastico che tanto mi aveva affascinato.
    Finito di medicarlo prese posto su una sedia e si sedette di fronte a me prese la mia mano tra le sue e mi guardò dritto negli occhi.. il suo sguardo però mi penetrava fin nel profondo dell'anima.
    Mi disse che non mi odiava e non aveva nulla da perdonarmi perchè il suo odio era rivolto a Manuel.

    Oddio!.. forse per questo non ho mai sentito pronunciare il suo nome dalla bocca del mio uomo.. I due fratelli si odiano.

    Ero sconvolto, Matteo distolse gli occhi dai miei e guardava verso il basso..ma sentii stringermi la mano più forte. Capii che era difficile per lui parlare di suo fratello.

    Ero perplesso lo fissavo incredulo e accigliato..

    Non potevo condividere l'odio che aveva verso suo fratello. Io amavo Manuel. Era un sentimento che non riuscivo a condividere con lui.

    Mi spiegò i motivi del suo odio.. raccontandomi la loro storia. Fu Manuel ad ordinare a Lucifero di ucciderlo secoli fa strappandogli l'umanità e trasformandolo in un demone. Le ragioni di Manuel furono di volere suo fratello accanto per l'eternità per paura di restare da solo.

    Era cosi infelice.. i suoi bellissimi occhi profondamente tristi e velati di lacrime..pianse per il ricordo doloroso del suo passato..
    Alzò la voce e mi disse che lui non voleva..non voleva essere un mostro..Matteo non voleva essere oscuro come Manuel. Lasciò la mia mano e si alzò di scatto dalla sedia scoppiò in una mare di lacrime e le ultime parole che mi disse mi ferirono mortalmente odiava suo fratello anche ora che era morto., ma voleva un corpo per poterlo piangere. Uscì dalla stanza e andò fuori.

    Restai li seduto per lunghi minuti. Ero sconvolto.. troppe cose troppe informazioni. Rischiavo di impazzire.

    Come hai potuto Manuel fare questo a tuo fratello? Perchè non hai rispettato la sua volontà?

    Lo amavo ma sapere ciò che aveva fatto al sangue del suo sangue mi ferì profondamente.

    Cosa hai fatto Manuel?! pensai amaramente.

    La sofferenza di Matteo divenne la mia sofferenza. La mente tornò nel lontano 1804 quando all'età di 28 anni vidi per la prima volta Alexandre. Quella maledetta notte si impadronì della mia vita.. strappandomi l'umanità contro il mio volere e facendomi diventare una sua creatura. Non volevo diventare un vampiro e non avrei voluto fare tutto ciò che mi obbligò a fare con la forza.. per un secolo piansi per l'umanità perduta. Ora avevo accettato la mia natura e la maggior parte dei ricordi che avevo della mia vita da umano Alexandre me li aveva cancellati tutti. L'avevo odiato e l'odiavo terribilmente anche ora che era morto. Quindi vidi in Matteo me stesso e riuscii a capire le sue ragioni.

    Mi alzai dalla sedia anche io e poggiai una mano stretta a pugno sulla parete di legno..strinsi gli occhi e cercai di essere forte e non lasciare che sprofondassi sempre più nel dolore.

    Uscii fuori dalla stanza e vidi Matteo appoggiato al bordo del davanzale esterno del bungalow..piangeva intensamente.

    L'alba era vicina ed i primi raggi solari seppur deboli iniziavano a rischiarare il cielo..scacciando via le tenebre della notte. Mi feci forza e varcai la sogna della porta cercando di resistere a l'impulso irrefrenabile di schizzare dentro e proteggermi dal sole nascente.

    < Matteo mi dispiace. Posso capirti ho anche io una triste storia sulle spalle. Simile alla tua.> gli dissi mentre avanzavo lentamente fino ad arrivare al davanzale per mettermi al suo fianco.

    I miei occhi guardavano in basso, ero quasi cieco alla tenue luce del sole. Sentivo la pelle iniziare a bruciare.. scottare.. sapevo di poter resistere non troppo a lungo a quell'esposizione prima che finissi incenerito dalla potenza del sole.

    < Non posso partecipare all'odio che provi per tuo fratello. Ma posso capire le tue ragioni. Prima che diventassi un mostro avevo una bella vita da umano ne conservo pochi e rari ricordi che ogni tanto riafforano nella mia mente.. sono nato in Francia a Parigi la mia famiglia umana faceva parte della nobiltà..avevo tutto ciò che un ragazzo della mia età potesse desiderare.. la famiglia , il denaro, i titoli, il sesso, le donne e gli uomini..ero felice..ma tutto mi fu strappato contro la mia volontà da quel figlio di puttana del mio creatore. Io non volevo.. l'ho odiato e lo odio ancora..mi ha reso uno schiavo.. una vittima. Ero il suo giocattolo...quindi capisco ciò che hai perso.>.. non riuscivo a guardarlo in viso.. era una sofferenza stare per me li fuori.

    < Quello che ti voglio dire è che il mio creatore era un mostro senza cuore.. un guscio vuoto non provava nulla..senz'anima e senza sentimenti se non quelli di morte e sofferenza. Ma tuo fratello Manuel non è come lui.. anche se sono consapevole che in lui si annida un potere oscuro..il male e le tenebre sono radicate nella sua anima.. però nonostante questo è riuscito ad amarmi.. il suo cuore riesce a provare del vero amore. Con lui mi sono sentito amato, protetto e immensamente felice.> le ultime parole mi uscirono in un sussurro strozzato.. mi faceva male parlare del mio demone e ricordare i momenti di passione e felicità che avevo provato tra le sue braccia.

    < Forse voleva averti accanto e ha preferito ucciderti pur di non perderti.. sono sicuro che Manuel ami suo fratello. Non può essere stato solo egoismo il suo.. non riesco a pensarlo. Nella vita si devono fare delle scelte.. lui ha scelto quella che forse ti ha ferito di più..ma è tuo fratello avreste dovuto essere uniti amandovi. Io ho perso tutti i miei affetti e ho passato una vita in totale solitudine.. quante volte ho desiderato di ricevere una carezza da un mio fratello e da una mia sorella.. ma non c'era più nessuno..ero solo!.> ..... gli dissi tristemente..

    < Troverò il suo corpo.. vorrei stringerlo a me per l'ultima volta, mi manca cosi tanto. Vieni dentro con me Matteo non sono cosi antico da poter resistere ancora qui fuori..> gli misi una mano sulla spalla e strinsi cercando di dargli conforto.

     
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    piangevo, piangevo come un matto all'ingresso del bungalow... stavo buttando fuori tutte le lacrime che avevo in corpo, mi sentivo uno stupido agli occhi di Kilian, un vampiro temibile ma dal cuore d'oro che mi vedeva in quello stato...

    "Un demone fallito" pensai... sono uno stupido... poi lo sentii uscire anche a lui, ormai la pioggia si era ritirata e mancava poco per l'alba, era uscito lì fuori per sostenermi... per non farmi sentire solo ancora una volta... si mise accanto a me lottando con la luce che stava sorgendo...e si aprì completamente spiegandomi la sua storia... fu trasformato anche lui contro la sua volontà...

    "Oh"
    <mi dispiace Kilian... tu più di tutti in parte allora puoi capire quello che provo> alzai lo sguardo ancora carico di lacrime e lo guardai mentre aveva lo sguardo basso per ripararsi dalla luce... mi disse che con Manuel lui si era sentito amato, protetto, felice... che doveva esserci una spiegazione plausibile alla scelta che aveva fatto mio fratello nel farmi togliere la vita...

    lo guardai attentamente... "lo ama davvero tanto...sicuro che parla di mio fratello?" mi mise poi una mano sulla spalla e mi promise che avrebbe trovato il corpo di Manuel...rispondendo così alla mia richiesta di avere il corpo di mio fratello anche se lo odiavo... voleva rientrare i raggi di luce ormai di davano molto fastidio... acconsentii con la testa e ci avviammo verso la porta, quando mi fermai facendolo fermare anche a lui e gli dissi...

    <sei stato fortunato Kilian, io non mi sono sentito mai amato da Manuel, nè protetto, nè sono stato mai felice con lui... tu puoi capirmi perchè un tuo familiare ti ha ucciso e lo odi... quindi... .. . > non completai la frase... ma Kilian capì che il gesto di Manuel non poteva mai esser perdonato da me... da suo fratello e solo Kilian poteva capirmi... sapevo di averlo messo in una brutta situazione con tanti pensieri i giudizi nuovi su Manuel e mi dispiaceva...

    finalmente rientrammo... mi tolsi la canotta e pian piano andai vicino alle finestre tirando davanti le tende che erano aperte per far più ombra, Kilian sta lì impalato all'ingresso... forse aveva capito cosa volevo fare... riposare...

    <kilian meglio se riposiamo un pò, almeno qualche ora> lui mi guardò intensamente forse si imbarazzava?

    cercai di sdrammatizzare... sorridendo... <il letto è bello grande non preoccuparti> gli sorrisi ancora <tra qualche ora riparliamo meglio di tutto ho da chiederti ancora delle cose ma per ora è meglio se ci fermiamo se no la testa ci scoppierà...e dobbiamo prepararci all'arrivo di Raphael...> ed era vero... troppe informazioni e schock avevamo passato da quando eravamo entrati in casa... l'indomani poi volevo chiedergli chi era stato ad uccidere mio fratello... ed altre cose... un pò di riposo era doveroso, spensi le luci e mi misi sul letto... sfilai anche il pantaloncino... restando solo con gli slip Kilian era ancora lì... "forse rifiuterà di mettersi a letto?"... lui vedeva anche nel buio me ne ero dimenticato, "forse non dovevo proprio togliermi tutto ma vabbè che fa"... pensai "tanto lui ama Manuel", siamo in famiglia sono suo cognato...

     
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