CELLA BREDISC NEI SOTTERRANEI

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    continua da L'ATTICO DI KRISTOFER in luoghi cittadini in viale

    il cimitero aveva sempre la sua aria lugubre e paurosa e mi piaceva proprio per questo... mi avvicinai al luogo più isolato del cimitero, dove vi erano le cappella dei morti di secoli e secoli prima dove nessuno più veniva a dar un saluto ai propri cari perchè le generazioni successive non c'erano più morte anch'esse... coperto da una folta chioma di rampicanti vi era un cancelletto anonimo chiuso a chiave, ma io avevo quella chiave... ed era l'unica cosa che poteva aprire quel cancello non poteva esser aperto neanche con incantesimi o poteri speciali era a prova di poteri grazie ad una strega mia amante secoli prima che aveva lanciato un incantesimo di protezione... presi la chiave dai pantaloni ed entrai chiudendo il cancello alle mie spalle ... mi addentrai in diversi cunicoli illuminati solo da torce accese... tutto era di mia proprietà... mi stavo recando nella cella di famiglia dove da sempre noi Bredisc infliggevamo torture ai malcapitati che ci mettevano i bastoni tra le ruote... arrivai ad un'altro cancelletto questa volta sorvegliato da due miei fidati ibridi asserviti... gli lanciai uno sguardo d'intesa... mi aprirono la porta... nella sala c'era un letto di paglia ad un angolo e diversi macchinari di tortura... tavole allunga arti, sedie di tortura ed altre cose... sul letto c'era il corpo senza vita di manuel, l'aria della cella era stantia, viziata mi portai la mano al naso con disgusto per poi toglierla accanto a Manuel c'era una mia amica strega Prue... le misi una mano sulla spalla e ci guardammo negli occhi con uno sguardo d'intesa <prue, ci ho ripensato... lo voglio riportare in vita> la strega aprì la bocca sconcertata e meravigliata non ebbe la forza di dir nulla ... ma dissi tutto io...
    <prima che venivi ho dato disposizione di iniziare di iniziargli il trattamento per le emergenze... ha bisogno di soltanto un'altra infusione... e poi ha bisogno del tuo incantesimo, non dirmi di no, non accetto rifiuti> avevo incastrato anche Prue ma in passato avevo fatto molte cose per lei e non poteva tirarsi indietro... anche lei era ritornata dall'aldilà grazie a me... ritornò seria e mi accennò un si con la testa... iniziò subito a mormorare qualche frase , prese da uno mobiletto una sacca contenente il mio sangue ed altre composizioni di erbe ed attaccò la flebo al corpo senza vita di Manuel... gli rimisi una mano sulla spalla... <prue è quello che andava fatto, non preoccuparti nessuno saprà di te e di cosa fai... Manuel quando ritornerà in vita, ritornerà solo per me, la sua vita sarà fatta di sofferenze qui dentro, me la deve pagare da vivo quello che mi ha fatto da morto è troppo facile...> sorrisi divertito per quello che avrei fatto passare a Manuel mentre tutti lo credevano morto... .. .


     
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    vedevamo la composizione di sangue colorire il cadavere di Manuel, il braccio...il petto... il collo, il viso... le labbra... Manuel era disteso su quel letto privo di vita ma il corpo emanava vibrazioni vitali... dopo diversi minuti sembrava dormire lì nel letto con soltanto un paio di slip bianchi, i miei servitori avevano svestito il cadavere seguendo le mie disposizioni nel messaggio, ormai i segni dei miei morsi mortali non c'erano più, anche le labbra ormai erano belle sode e colorite...

    <ora Prue!> ... la strega iniziò una litania dai toni seri e cupi, un pò di ansia riempì l'atmosfera della cella... 4 minuti e 30 di litania stregata... avevo guardato l'orologio più volte cercando di pensare ad altro e non che stavamo cercando di portare in vita un cadavere... il silenziò prese posto all'aria ansiosa che c'era tra quelle mura... ci guardavamo io e Prue infondendoci fiducia... quando il silenziò fu interrotto da un colpo di tosse del cadavere di Manuel... o meglio non più dal cadavere ... Manuel era ritornato dal mondo dei morti... sputò un fiotto di sangue... Prue urlò, mi spaventai un casino, non avevo mai assistito ad una scena del genere, anni prima Prue era ritornata dal mondo dei morti ma non ero stato presente... mi alzai di scatto...

    <che cazzo!...> ...
    "ci sono riuscito... Manuel è vivo... la mia coscienza è più a posto non mi perseguiterà più... ma io perseguiterò Manuel, il suo inferno sarà questa cella... per l'eternità" scoppiai in una risata sotto gli occhi indagatori della strega...

     
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    camminavo in un luogo buio, tanto buio... avevo una fottuta paura...volevo uscire da quel buio, camminavo...correvo... le mani sempre tese davanti... non vedevo...era troppo buio... l'ultima immagine che avevo visto era quella di Kilian in una luce bianchissima... dovevo trovarlo ...doveva esserci anche lui lì da qualche parte... lo avevo visto... e di sicuro anche lui aveva tanta paura...

    "Kilian!! Mio Parigino!! dove sei!? Kiliaaaaaaan!" urlavo... quando ad un tratto la voce non mi usciva più dalla gola ... mi fermai, mi portai la mano al collo ... avevo un groppo alla gola... cosa era... mi sentivo soffocare... chiusi gli occhi stavo morendo soffocato...

    "Porca Puttana sto morendo?" decisi di sputare quello che avevo in gola che mi ostruiva il respiro.... buttai fuori tutto... un tremore si prese tutto il mio corpo... mi sentivo tutt'un tratto stanco mi sentivo disteso su qualcosa di morbido, non stavo più correndo...ed una strana luce fendeva le mie palpebre chiuse...

    "che maleficio è mai questo?" spalancai gli occhi ...luci di torce su dei muri mi misero a fuoco la vista che man mano stava ritornando... ci vedevo... e davanti a me due figure presero forma... una ragazza dai capelli neri corvini e...
    e... e...

    "KRISTOFER" pensai... in pochi secondi ricordai tutto... altro che corse al buio, quel figlio di puttana di quella brutta puttana assassina della madre mi aveva ucciso!!!

    I miei occhi lanciavano fiamme di rabbia...
    "mi aveva riportato in vita? dove ero? come aveva fatto?" mi sentivo il braccio imbrigliato... mi guardai il braccio tenendo però gli occhi socchiusi non volevo far capire a questi due che ero lucido... avevo una flebo...

    "Maledizione...brutto figlio di..." decisi di calmarmi...
    "Devi esser lucido Manuel, hai avuto un'altra occasione non sciuparla e giocatela bene..." la voce nella mia testa aveva ragione questa volta... sentii entrambi venire più vicini a me... Kristofer avevo finito di ridere in quel momento...

    "Che cazzo ha da ridere... ora gli faccio vedere io..."

    <acqua... acqua....> sussurrai alla ragazza... doveva essere una delle tante puttane di Kristofer o qualche strega che lo stava aiutando... , la ragazza comunque si mostrò gentile e mi fece bere da un bicchiere... il primo sorso lo passai nella bocca era secca ed avevo quella sensazione di sangue... feci come un gargarismo... loro si allarmarono... ed avvicinarono il capo per vedermi ancor più da vicino... fu allora che la mia prima vendetta verso Kristofer ebbe inizio...
    presi la mira guardandolo dalle fessure degli occhi appena aperti... e ... gli sputai in faccia l'acqua mista a sangue...
    <spuuuuuuuut>
    lo sentivo maledirmi... inscenai un collasso sul lettino... la strega mi soccorse facendomi bere altra acqua... ma decisi di sembrare ancora mezzo morto ed incosciente...

    "a noi due fottuto di un Kristofer Bredisc.... è solo l'inizio"...

     
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    Ero euforico! entusiasta! ci ero riuscito! avevo riportato indietro Manuel, non avevo più il grosso peso sulla mia coscienza di aver ucciso dopo tanto che non lo facevo, Karen ed Iris sarebbero state orgogliose di me e del gesto che avevo fatto, dovevano saperlo al più presto...

    "devo raggiungerle" ... un rumore strano provenne poi dalla gola di Manuel io e Prue ci guardammo negli occhi e ci avvicinammo curiosi ed impauriti verso Manuel...

    "Porca puttana! Manul non giocarmi cattivi scherzi non rimorirmi...deve aver funzionato..." non feci neanche in tempo per scamzarmi quando mi arrivò una sputata colossale in faccia... mi accecai, era uno spruzzo tremendo acqua che poco prima gli aveva dato Prue e Manuel mista as un pò di sangue... saltai alzandomi all'indietro

    <porco Cazzo!!!> Prue rimase allibita... e sconcertata
    <prue! gli occhi! maledetto Manuel!!> la strega si avvicinò con una bacinella di acqua e mi sciaquai la faccia...

    <disgraziato!> urlai... guardai Prue che era perplessa... e le dissi <lo ha fatto volontariamente Prue! ne sono certo! Ha preso la mira!!> mi stavo avventando su di lui quando lei mi fermo dicendo che era impossibile... Manuel era ancora incosciente sul lettino..

    <non è vero! quel bastardo figlio di puttana non ha manco un pò di gratitudine!! Bastardo!> gridai mentre fui costretto a sedermi visto che la strega si parò davanti al demone per proteggerlo... mi accesi un sigaro che presi da una pacchetto che era riposto in un cassetto, cercai di calmarmi... ispirai emi godetti il fumo che entrava dentro di me... ispirai mentre Prue mi guardava dandomi occhiatacce, voleva farmi smettere di fumare perchè l'ambiente era giù senza aria... feci finta di non vederla...

    "Manuel è cosciente" pensavo mentre lo guardavo lì su quel lettino mezzo nudo solo con lo slip bianco...

    "vuole farmi impazzire... ha capito molto male..." diedi un'altro tiro al sigaro ... i miei occhi erano fissi su di lui... aspettavo di notare quel qualcosa che mi faceva capire che ormai il demone più temibile di tutti i tempi era ritornato cosciente su questa terra...

     
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    il mio sputo aveva centrato l'obbiettivo, Kristofer era impazzito dalle fessure dei miei occhi appena aperti vedevo la scena... voleva attaccarmi e la strega lo fermò...

    "pezzo di merda... prima mi uccide, poi mi riporta in vita e poi vuole attaccarmi... cosa ha in mente sto depravato?"

    purtroppo potevo far poco lì su quel letto, dovevo saper gestire la situazione e non far capire ai due che ero cosciente... la strega che avevo capito chiamarsi Prue mi tolse la flebo, e mi sentii più libero, dovevo cercare di recuperare le forza e dovevo organizzarmi un piano per evadere da lì... intanto pensavo al mio Kilian...

    "Kilian amore della mia vita...quanto mi manchi... quanto starai soffrendo per la mia morte..." fu più forte di me una lacrima rigò il mio viso mentre ero immobile con gli occhi chiusi...



    :nox9j8.png:

    la rabbia impadroniva ancora il mio corpo, il fumo non era servito a sbollire l'umiliazione che Manuel mi aveva fatto davanti alla strega di sputarmi in facccia anche se chissà lo aveva fatto apposta o meno... sapevo solo che dovevo uscire da lì... con ancora il sigaro tra le labbra mi rivolsi verso Prue che in quel momento aveva tolto la flebo da Manuel...

    <prue occupati di lui per qualche ora, poi sei libera di tornare domani> le lanciai un occhiolino e mi diressi verso l'uscita della cella cella la strega sospirò incuriosita, mi girai ed anche io vidi come lei una lacrima sul viso del demone...

    "chissà se sente" pensai... ma tentai una provocazione...

    <kilian! non piangere, ci sarà da divertirsi tra noi QUI DENTRO, per l'eternità!>...

    Prue spalancò gli occhi in modo triste... uscii da quella cella in pochissimo tempo....



    CONTINUA IN CIMITERO - VIA DELLE LAPIDI
     
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    finalmente il bastardo uscì dalla cella, mi sentii più sollevato, dopo qualche ora le forze mi erano tornate inaspettatamente molto chiare, sentivo il mio fuoco dentro di me, la strega parlò con qualcuno al telefono si alzò e decisi subito in quel momento di agire

    "Manuel muovi il tuo bel culo...devi fare la prima mossa...inizia a liberarti della strega..." mi dispiaceva... la strega infondo era stata buona con me ma non potevo rischiare, dovevo uscire da quel posto, lei mi dava le spalle all'impiedi , in un solo secondo balzai su di lei come un gatto appena ebbe chiuso la chiamata le misi le mani da dietro sul collo la colpii alle spalle non ebbe neacnhe il tempo di urlare o agire con qualche suo potere... iniziai a stringere strozzandola... pian piano richiamai poi a me il mio potere... le mie mani era di fuoco.. lanciai il fuoco nel corpo della strega... pochi istanti e si carbonizzò crollando a terra... l'odore era nauseabondo... le misi su un lenzuolo bianco e spensi tutte le torce... per fortuna le guardie non c'erano vicino la porta della cella di sicuro c'erano all'ingresso o giù di lì di questa prigione...

    "impossibile che lo psicopatico non metteva dei soldatini" pensai... prima o poi sarebbe ritornato, e gli aspettava una bella sorpresa nel buio della cella... la strega morta ed io acquattato nel buio... mi misi dietro ad un armadio... ed inizia ad aspettare l'arrivo di Kristofer...

     
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    CONTINUA DA: DIMORA SPADA- IN VIALE [Luoghi cittadini]

    Mi materializzai nel cimitero stava albeggiando e questo luogo di morte e riposo eterno aveva un'atmosfera meno surreale.. qualche debole raggio solare timidamente faceva capolino fra le lastre delle pietre tombali. Regnava il silenzio assoluto non vi era nessuno, il guardiano del cimitero doveva prendere ancora servizio. Ero solo e vi erano solo gli spiriti irrequieti dei morti a farmi compagnia.
    Percorsi il sentiero della via delle lapidi e mi diressi verso la zona del cimitero più antica. Passai accanto alla tomba di Antonia.. la veggente che avevo evocato parecchie ore prima..faceva freddo e l'aria era terribilmente umida. Mi strinsi tra le braccia chiudendo cosi la giacca di pelle che avevo lasciato aperta. L'autunno era alle porte..ormai l'estate era giunta al termine. E la terribile sensazione di gelo alle ossa non voleva lasciarmi. Camminai per altri 100 metri dal luogo dove avevo visto Kristofer per la prima volta.. svoltai a destra e mi ritrovai davanti a delle antiche cappelle tombali vecchie di parecchi secoli. Un cancelletto grigio argento nascosto interamente da edera catturò la mia attenzione. A grandi falcate arrivai vicino e scostando l'edera all'altezza della volta trovai un antico stemma raffigurante una B..

    Bredisc! .. l'avevo trovato il demone era rinchiuso qui.

    Scostai il cancelletto il cui cigolio mi ferì le orecchie... Vaffanculo a questi vecchi rottami!!

    Entrai nella cripta e l'odore stantio di muffa e vecchio mi investì. Scesi le scale di pietra che portavano nei sotterranei.. dove al centro del corridoio vidi oziare due guardie.
    Le guardai duramente in viso

    < Fottuti pezzi di merda non siete pagati per star qui a grattarvi le palle. Mettetevi ai posti di guardia schifosi bastardi...se non volete che quell'asso di bastoni ve lo ficchi nel culo.> gli ringhiai contro..e strappai dalle loro mani il mazzo di carte napoletane che gettai nel fuoco con rabbia.

    Li mandai al diavolo e continuai a camminare.. più mi avvicinavo alla cella del demone e più entravo nell'oscurità. Era tutto buio ma ci vedevo benissimo, la mia vista da vampiro serviva a muovermi nelle tenebre come se fossi alla luce del sole.

    La puzza di carne bruciata e morte saturava l'aria.. un puzzo insopportabile da far fatica a respirare.

    In quella cella c'era morte, potere oscuro e malvagità.

    Capii che la troia di Prue era morta per questo non rispondeva alle chiamate di Kris.

    < HAHAHAHAH.. BRUCIA LA STREGA BRUCIA..>

    Il demone aveva aperto la caccia alle streghe e ne fui dannatamente felice.. una volta fuori di li avrei perseguitato tutte quelle cagne che si trovavano in città.

    Infilai la chiave nella serratura ed entrai nella cella..e dopo aver chiuso a chiave di nuovo strinsi la chiave nella mano e con l'uso della magia la occultai..

    < Bel lavoro con la troia.. mi hai risparmiato tempo ..Sento il tuo cuore battere Manuel è inutile che ti nascondi...mostrati! >


    Il demone aveva usato le sue mani di potere carbonizzando la sua carceriera..ora percepivo il battito frenetico del suo cuore dietro ad un armadio. Evidentemente aveva preparato un agguato a Kristofer..

    < Non vuoi conoscere il tuo nuovo amico Alexandre?.. o vuoi che ti venga a prendere io? > la mia bocca un sorriso affilato.

    dsBk1nyl
     
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    Non c'era quasi più aria in quella cella, il mio corpo era zuppo di sudore... la puzza del cadavere riempiva l'aria non c'è la facevo più... quando sentiti in lontananza finalmente dei passi... ed una voce che parlava con le guardie...

    "Questa non è la voce di Kristofer miseria ladra!" la mia schiena mi mandò un segnale d'allarme... il bastardo non era venuto... aveva mandato un suo soldatino in avanscoperta... il mio piano stava per saltare, non conoscendo chi mi sarei trovato di fronte sarebbe stato più difficile agire...

    l'uomo girò la chiave ed entro nella cella chiudendola dietro di se... la tensione era alle stelle...sapeva che ero dietro l'armadio...la sua voce era decisa, dura un bastardo degno di essere come il fottuto del Bredisc pensai... mi fece pure i complimenti per aver ucciso Prue...

    "figlio di puttana..." dovevo uscire allo scoperto senza fare più cazzate il mio piano era saltato...

    uscii da dietro l'armadio con le braccia incrociate e la gambe divaricate ben piantate a terra ero di fronte a lui... anche io vedevo in parte nel buio ma non bene come i vampiri maledizione... mi trovavo di fronte a lui non lo vedevo bene, ma da quei pochi tratti che vedevo nel buio con la mia vista da demone era una ragazzone tipo della mia età umana... e che ragazzo,...

    "Porca puttana...ma chi è? "

    <alessandra... bel nome...> dissi ridendo... <si... vieni a prendere sto cazzo....> mi liberai una mano e me la portai sullo slip stringendo il cazzo per farglielo vedere in tutta la sua lughezza... non dovevo abbassare la guardia... quest'uomo emanava potere oscuro, malvagio, lussurioso...

    "Kristofer ti maledico a vita... verrà il giorno che ti farò a pezzetti e cuocerò le tue palle a bagno maria come uova sode... me la pagherai figlio di puttana..."

     
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    Il demone uscì allo scoperto e mi si piazzò davanti. A braccia incrociate e gambe divaricate lo squadrai dalla testa ai piedi. Era seminudo..
    Un viso dai lineamenti perfetti, una bocca che ispirava le più perverse fantasie di un uomo, fisico statuario e con un odore cosi invitante da desiderare di voler passare delle ore a leccare ogni parte di quel magnifico corpo... la vista di quel demone fece si che le mie parti basse si risvegliarono urlando dal piacere.

    Bello e dannato mi osservò anche lui.

    Per le palle di Lucifero ..è di una bellezza impressionante!!

    Ora capivo il motivo per cui mio figlio aveva perso la testa per quel demone. Era un duro, fiero della sua potenza e oscuro come pochi lo siano davvero.

    Alessandra mi chiamò.. e mentre mi fissava prese il cazzo tra le mani sfidandolo di venire a prenderlo.

    Lo guardai divertito.. e non me lo feci ripetere due volte. Gli fui subito addosso e gli afferrai il grosso cazzo con una mano stringendolo con forza.

    < Gran bel cazzo Manuel.> gli dissi a pochi centimetri dal suo volto. < ma ora hai finito di fottere.>

    Gli posai il palmo sul suo petto nudo e lo spinsi indietro facendolo indietreggiare di alcuni passi.

    < Sei sprecato qui dentro.. dovresti star fuori e dar sfogo al tuo lato oscuro..perchè lo sento sei dannato come me! > gli dissi soddisfatto del male che percepivo da lui..

    Mi allontanai e recuperai dalla tasca della giacca la scatola di fiammiferi.. ne presi uno e lo sfregai vicino al muro

    < Sono due i motivi per cui dovrai marcire qui dentro.> il fiammifero prese fuoco ed iniziai ad accendere alcune torce che erano affisse al muro

    ..e continuai a parlare < il primo è per affari..>.. accesi l'ultima torcia in modo tale da avere tutta la cella ben illuminata

    < il secondo è personale invece..>..buttai il fiammifero a terra passandoci sopra la scarpa per spegnerlo...e continuai

    < ..hai ficcato il tuo bel cazzo dove non dovevi Manuel.. il tuo ragazzo mi appartiene.> e lo guardai scuro in volto.

    La cella era completamente illuminata potevamo fissarci entrambi negli occhi.

    Gli sorrisi divertito < .. vedrai sarai felice di passare del tempo con me..la troia non era di buona compagnia.> e con gli occhi percorsi tutto l'ambiente soffermandomi sui giocattoli che Kristofer si divertiva con i suoi ospiti.

    kG8XFgql

    Edited by Iole88 - 29/9/2013, 20:33
     
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    Credeva di farmi paura... non sapeva con chi aveva a che fare ma in un attimo mi fu addosso stringendo il cazzo con il quale lo avevo sfidato... feci una smorfia...stringeva...mi faceva male...

    "Porca Puttana..." mi sfidava... era qui per torturarmi... si tolse epr fortuna subito di dosso e mi portai una mano tra le cosce per vedere se tutto era a posto mentre lui accendeva le torce...

    <vaffanculo!> esclamai mentre continuava ad intimidirmi...

    la luce rischiarò le tenebre e lo vidi finalmente bene anche io...

    "Porca troia... chi mi hai mandato Kristofer..." era un'adone sexy da far mancare il fiato ma il fiato me lo avrebbe fatto mancare anche perchè era lì per torturarmi... "Kristofer è malato... ha qualcosa che non va... giuro che se esco da qui lo sputtano davanti ai suoi cari..."

    Alexandre mi disse che avevo ficcato il cazzo dove non dovevo il mio ragazzo gli apparteneva...

    "Ma chi cazzo è sto Alexandre...?" ... feci un passo applaudendolo...

    continuai con l'applauso...
    <e certo... il cazzo lo vorresti ficcato dentro di te vero?... Se hai un bel culo si può fare...> sorrisi incazzato al massimo... non mi avrebbe fatto paura... dovevo sapere chi era... l'applauso finì all'istante lo guardai duramente negli occhi

    <chi cazzo sei ? Kilian è mio e ci amiamo COGLIONE...> scandii la parola coglione con un movimento di labbra accentuato trafiggendogli lo sguardo...

     
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    Manuel era tremendo proprio come piacevano a me..non si lasciava intimorire anzi rispondeva a tono..

    E' di ferro questo ragazzo ma lo avrei piegato..

    Fece qualche passo nella mia direzione e iniziò ad applaudire e mi disse che avrei voluto io il suo cazzo .. stava iniziando ad incazzarsi terribilmente..ed io godevo nel vederlo perdere la pazienza.

    < Non mi dispiacerebbe fotterti.. il mio cazzo è diventato duro per il solo guardarti..ma godrei ancora di più se ci fosse Kilian a guardarci.. o vuoi farlo tu mentre sono io a fotterlo?.. sono in astinenza del suo culo..ma presto farà ritorno dal suo antico padrone.> e gli risi in faccia apertamente.

    Incrociai le braccia e lo fissavo intensamente.. non avrei fatto mai l'errore di sottovalutarlo..quel demone era terribilmente potente.. avrebbe ostacolato i miei piani e non potevo permettere che facesse ritorno da mio figlio.. quel bastardo avrebbe avuto il braccio destro di Lucifero dalla sua parte.. e le cose potevano complicarsi..il demone non doveva lasciare la sua prigione per niente al mondo.

    Mi guardava duramente e mi chiese chi ero.. sottolineando che Kilian era suo e che si amavano.

    Le sue labbra scandirono un COGLIONE trafiggendomi con lo sguardo..

    Mi infuriai parecchio nel sentir accostare la parola amore a mio figlio.

    Anche Manuel che era un demone temibile e oscuro amava.. era caduto nella rete di quel sentimento ignobile..

    Ma che schifo..in questa città c'è un'epidemia. Non c'è alcuna spiegazione per la quale due creature oscure come Manuel e Kristofer siano state contagiate da questo virus letale. L'amore.

    Porca troia fortuna che io sono immune. Altrimenti mi sarei sparato un colpo in testa.

    < Era tuo. Ora sà che sei morto. L'ho visto cosi sofferente per la tua morte. Povera creatura che pena mi ha fatto..è ancora alla festa Manuel ma presto qualcuno lo consolerà ...magari un altro maschio..> gli dissi ricambiandolo a mia volta con uno sguardo feroce.

    Mi avvicinai a pochi centimetri dalla sua faccia i miei occhi divenuti di un grigio mercurio.

    < Sono stato io a donargli la vita eterna. Kilian E' MIO FIGLIO..e tu pezzo di merda gli starai alla larga.> gli ringhiai contro. Dalla mia bocca si intravidero le zanne la mia metà di vampiro prese il sopravvento sentitasi chiamata in causa per reclamare la sua progenie.


     
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    Alexandre era un vero coglione bastardo c'era poco da dire, dopo che lo presi per il culo con gli applausi rise e disse che sentiva la mancanza del culo di Kilian

    "Brutto figlio di una mignotta..."

    sicurissimmo di se visto che aveva il coltello dalla parte del manico mi venne vicino sfidandomi faccia a faccia prima disse che Kilian era ancora alla festa e di sicuro qualcuno lo consolerà... voleva farmi ingelosire il bastardo... ma quando mi disse e rivelò che era suo figlio... sentii la bile salirmi in gola...
    il suo viso era teso, possente... davanti al mio viso ... non ci vidi più... gli sputai in faccia... <spuuut!> si portò subito le mani al volto... la saliva avevo colpito entrambi gli occhi...

    <figlio di puttana!> gli dissi arrentrando un pò... di sicuro si sarebbe scatenato ora ma non potevo far finta di niente...

    <sei suo padre? e vorresti fotterlo! Mi fai schifo! Vecchio cazzo moscio che non sei altro!!> avevo una rabbia dentro... questo personaggio era un verme... un verme degno della più putrida fanghiglia...

    "schifoso..."

    <non credo ad una sola parola che dici! di sicuro Kilian è lontano anni luce da questa cittadina del cazzo!!! Bugiardo testa di cazzo!!> ...

     
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    Quando rivelai a Manuel che ero il creatore del suo ragazzo ero a pochi centimetri dalla sua faccia. Vidi i suoi lineamenti irrigidirsi e divenire duri.. inaspettatamente mi sputò in faccia centrando entrambi gli occhi..

    < MALEDETTO DEMONE DEL CAZZOOO!!!!!! ...> urlai inferocito.

    Mi portai subito una mano sugli occhi per alcuni secondi la vista si oscurò restando parzialmente accecato.

    Gliela avrei fatta pagare cara a quel bastardo figlio di puttana.

    Quando la vista mi ritornò lo vidi poco più distante da me.. Manuel era arretrato di qualche passo.

    Mi disse che ero un figlio di puttana.

    Mica è una bugia mia madre nella sua vita era stata una schifosa baldracca romana scopa demoni.

    Non credeva alle mie parole, pensava che mio figlio avesse lasciato la città..
    Piegai leggermente la testa di lato per fissarlo bene in viso e notai il ribrezzo che provava nel sentire di un padre bramare la carne di suo figlio.

    Oh oh..ma si sbagliava..ne avevo tutto il diritto. Era mio.

    Dopo che mi aveva dato del vecchio cazzo moscio e avermi sputato negli occhi.. non ci vidi più dalla rabbia. Sentivo le viscere torcersi per quell'affronto.

    Pian piano mi ero avvicinato di nuovo al demone accecato da una furia omicida strinsi la mano a pugno e lo colpii dritto alla mascella..

    < Non conosci un cazzo di mio figlio... se pensi questo bastardo!> ringhiai vicino al suo viso.

    Eravamo arrivati quasi vicino al muro della cella. Dopo il pugno che gli avevo dato ed io che ero avanzato Manuel si ritrovò spalle al muro.

    Era la parete dove saldate all'antica pietra del sotterraneo si trovavano affisse delle massicce catene dove poter immobilizzare il prigioniero. Quella cella di Kristofer mi piaceva sempre di più..

    In una frazione di secondo aiutato dalla mia rapidità di vampiro.. afferrai un braccio di Manuel incatenandolo al muro.. non se lo aspettava ma io avevo studiato tutto per farlo trovare proprio li vicino. Assicurai anche l'altro braccio. Il demone lo vedevo che stava bollendo di rabbia.

    Mi accostai di nuovo al suo viso e gli strinsi il mento con una mano..gli voltai la testa da un lato per godere dalla vista della mascella che gli avevo colpito..

    < Non hai capito niente di lui Manuel.. ora starà cercando un modo per arrivare a Kristofer.. vorrà vendicarsi e recuperare il tuo cadavere. Non appena si avvicinerà a lui..Kristofer lo consegnerà a me. E tu ...> e gli puntai un dito sul petto colpendolo più volte.. < ...resterai qui a marcire per l'eternità>

    La mia mano scese sul suo viso..accarezzandolo < ..sei un bel bocconcino..> gli dissi divertito.

    Mi allontanai di poco presi una sedia e presi posto di fronte a lui.. ammirandolo.

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    Aspettavo la sua reazione da un minuto all'altro, ma arrivo come una folata di vento non riuscii a rendermene conto un cazzotto durissimo mi fece vibrare la mascella facendomi indietreggiare... mi portai la mano dove mi aveva colpito...

    "questo bastardo fa davvero sul serio...mi vuole morto?"

    <bastardo!> gli imprecai contro ma mi ritrovai schiacciato dal suo corpo che avanzava con le spalle al muro... altra folta di vento non capii nulla... e le mie braccia era legat alle catene del muro...

    "non sto ancora in me...sono ancora debole sto bastardo ne approfitterà"

    urlai con tutto il fiato che avevo in corpo richiamando la mia forza soprananturale ma quelle catene non si schiodavano dal muro nonostante mi strattonavo come un impossessato... mentre Alexandre mi diceva che non lo consocevo affatto a Kilian lui di sicuro voleva il mio corpo per piangermi e al momento buono Kristofer lo avrebbe fatto suo e consegnato a sto putrido di un bastardo....

    <figlio di puttana rotto in culo che non sei altro!!!> ... ero una furia legata come un salame da circo al muro... non poteva far nulla... ero alla merce del depravato che prese una sedia e per ammirarmi meglio si sedette anche comodo... non riuscivo a richiamare neanche il mio potere dalle torce alle parete... mi aveva abbandonato anche il fuoco... in fin dei conti ero ritornato da poco dal mondo dei morti ero debilitato nonostante avevo il sangue dell'ibrido in circolo nel mio corpo...
    Mi chiamò bocconcino ... mentre scalpitavo con le gambe contro il muro...

    "ha delle voglie sessuale il bastardo... devo cercare di sfruttare la sua debolezza..."

    <sei un pervertito Alessandra... non sono un bocconcino per te, tu te la fai solo con puttane e puttanieri vero?> stavolta gli sorrisi maleficamente e mi imposi di calmarmi... dovevo giocare d'astuzia... era la mia unica carta giocabile contro Alexandre...

     
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    Seduto comodamente sulla mia sedia ammiravo il bocconcino demoniaco strattonare con una furia pazzesca le catene mentre inveiva con le parole contro di me pieno di rabbia.

    Forse non gli piaccio? .. passerò alle manieri dolci allora... pensai divertito

    < Che bocca sporca hai...bocconcino. Se continui cosi corro il rischio di perdere la testa per te.> e gli sorrisi feroce.

    Manuel continuava a dimenarsi come un impossessato contro il muro..scalciando con le gambe e cercando di far leva con la sua forza per spezzare le catene.. evidentemente non trovava di suo gusto essere imprigionato in una cella alla merce di uno psicopatico..

    Era ancora debole da poco ritornato dal regno dei morti.. non era stato fortunato come me. Il potere oscuro di Lucifero aveva fatto in modo di poter far ritorno nel pieno delle mie forze.. la troia della strega invece non aveva potuto eguagliare il diavolo in persona.. e come avrebbe potuto!

    Povero demone!.. peccato che sia ancora debole.. godrò come un pazzo quando il potere tornerà da lui..

    Torturare una creatura debole e priva di forze non rendeva il mio cazzo duro...anzi mi dava noia e quando ero annoiato ammazzavo il prigioniero.
    Purtroppo con Manuel non potevo..Kristofer era stato chiaro doveva restare in vita ma soffrire per l'eternità.

    Poi si calmò mi diede del pervertito che se la faceva con le puttane e puttanieri. Sul suo volto vidi un bel sorriso malefico degno di un gran bastardo che era.

    Cosi mi alzai dandogli le spalle e mi avvicinai ad un armadio..

    < Chissà cosa nasconde Kristofer in questo armadio!.. Sei curioso anche tu Manuel?..> mi voltai verso di lui facendogli l'occhiolino.

    Aprii le ante del mobiletto..dentro era custodito di tutto. Ogni strumento e utensile per strappare, tagliare, perforare la carne vi era li dentro.
    I miei occhi si illuminarono.

    Il dio greco di Kristofer aveva stoffa.. che maschio oddio! Pensai eccitato al suo ricordo.

    Presi un pugnale dalla lama seghettata e richiusi l'armadio..voltandomi verso il demone gli dissi

    <... ho quello che fa per te Manuel, spero che apprezzerai. L'ho scelto con molta cura. Dovresti esserne fiero.>


    Mi avvicinai di nuovo a lui.. il suo odore era cosi invitante.

    < Le puttane mi piacciono è vero.. ma con i puttanieri godo di più.>

    Presi il pugnale e lo provai sulla mia mano, dovevo assicurarmi che fosse ben affilato, Manuel doveva avere solo il meglio. Strinsi la lama chiusa nel palmo della mia mano facendola scorrere dall'alto verso il basso. Denso sangue cadde sul pavimento della cella..a quella vista le mie zanne si allungarono ferendomi il labbro inferiore.

    < Il sangue per un vampiro è fonte di vita..ma io lo amavo già prima di diventarlo. Non mi sento molto vicino alla loro specie... credo di assomigliare più a mio padre naturale. Magari lo conosci pure.. è un servitore fedele del tuo caro paparino. Appena lo sentirò lo saluterò da parte tua...chissà come sentirà la tua mancanza.> gli dissi in modo ironico.

    Lo ferii al petto con la lama del pugnale.. dalla ferita rivoli di sangue cremisi scesero sul suo petto..diramandosi nelle curve dei suoi addominali scolpiti.

    Mi avvicinai al suo orecchio.

    < Vedi Manuel a te invece piacciono le puttane. Perchè il tuo Kilian è una puttana.. la natura non può essere cambiata..potrà aver smesso per un breve periodo, ma sempre una troia resta nell'anima. Ti avrà già rimpiazzato con un altro.>
    gli dissi in tono serio e duro.

    Detto questo scesi con la bocca sul suo petto leccando il sangue dalla sua ferita.

    < Squisito..sei delizioso bocconcino.> mi leccai le labbra godendo del suo sangue.

    Stringevo con la mano destra il pugnale e lo conficcai nella dura pietra della cella a pochi millimetri dalle palle di Manuel. Il demone sussultò dallo spavento.

    Risi di gusto.

    < Porca puttana che sfortuna!!.. contavo di centrarle invece sei fortunato. Non ti servono vero? ... qui dentro non lo puoi usare.>

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