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CONTINUA DA -Festa di Fidanzamento -Pista da ballo
aprii la porta rapidamente, non potevo più aspettare volevo Rebekah nel mio letto, non le diedi nemmeno il tempo di guardarsi intoro, accesi la luce rapidamente, la tenevo ancora per mano, mi voltai e la presi in braccio come fosse una bambina, continuavo a baciarla, salii le scale, aprii la porta della mia camera e la bruttai sul mio letto, il tutto a velocità da vampiro.
Richiusi la porta dietro di me e andai a mettermi sopra di lei
<<adesso sei mai>>
le dissi cominciandole a baciare il collo. -
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CONTINUA DA FESTA DI FIDANZAMENTO-pista da ballo
Arrivammo a velocità vampiresca nella villa di Damon, feci appena in tempo a notare la bellezza di quel posto che lui mi aveva già buttata sul letto e mi stava baciando il collo. È proprio impaziente, ma lo sono anch'io. Sentivo le sue mani dappertutto, così, presa dalla frenesia, mi aggrappai alla sua schiena e gli strappai la camicia di dosso, continuando a baciarlo furiosamente.... -
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mi strappò la camicia, io la toccavo ovunque ma non la spogliavo, volevo farla attendere il più possibile.
Le presi le mani e gliele portai sopra la testa, poi le accarezzai dolcemente le braccia percorrendole tutte sino ad arrivare al suo vestito
<<hai qualche abbigliamento di troppo per i miei gusti>>
le sussurrai all'orecchio prendendone il lobo tra le labbra.
Le abbassai il vestito lasciandole il seno scoperto, posai il mio sguardo su di esso, era bellissimo prosperoso o i suoi capezzoli sembravano urlarmi toccami.
dall'orecchio mi spostati al collo lasciandole una scia di baci poi sempre più giù, fino ad arrivare ad uno dei suoi seni
che buon sapore ha la sua pelle. -
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Damon mi teneva le mani sopra la testa mentre mi toccava dappertutto facendomi impazzire dal piacere.
<< possiamo sbarazzarci dell'abbigliamento di troppo >> gli sussurrai in risposta. Ma lui voleva farmi godere il più possibile. Quando con la lingua mi toccò il lobo ebbi un fremito, ma quando arrivò al capezzolo non riuscii a resistere e gridai di piacere.
<< Damon, continua così, ti prego >>
Lo desideravo troppo.... -
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Quasi mi urlò di continuare
<<se continui su questa strada il vestito te lo strapperò>>
Le dissi ancora con la mia bocca sul suo seno.
Prima che potesse rispondermi, risalii sulla sua bocca che chiusi con la mia in un bacio carico di desiderio, le mie mani si stavano divertendo ad esplorare il suo corpo, una volta che arrivai dietro la sua schiena toccai il vestito affidandomi solo al tatto le tirai giù la lampo.
Le tenevo le mani bloccate con una sola delle mie, anche se sapevo, ripensando alla forza con cui mi aveva morso, che avrebbe potuto liberarsi facilmente, apprezzavo il fatto che si stava affidando completamente a me.
io non mi merito questa fiducia... di solito le donne con cui vado le uso a mio piacimento e poi le getto via, devo fermarmi...
Pensai e con tutta la forza interiore che avevo, dato che lei era mezza nuda sotto di me e in mio potere, mi fermai un attimo, le misi una mano sotto il mento e la guardai negli occhi.
<<guardami...voglio ripeterti per l'ultima volta che io di solito sono un vero bastardo>>
Deglutii continuando a guardarla e cercando di concentrarmi sul mio discorso, e non sul seno di lei che con il suo respiro strusciata il mio petto.
<<se ti affidi a me non posso essere in grado di garantirti che non ti farò del male, vuoi davvero correre questo rischio?>>
La guardai in quei suoi profondi e dolci occhi, che sin dal primo momento mi avevano colpito.
mi domando se per caso io sarei stato diverso se questo discorso me lo avessero fatto le donne per le quali in passato avrei dato anche la vita
<<vuoi davvero correrlo per me?>>. -
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Era molto strano che mi dicesse quelle cose. Sembrava tenere veramente a me, pur avendomi appena conosciuta, se voleva evitare di ferirmi.
<< Non capisco, Damon >>gli dissi << Sei sei uno stronzo perché ti preoccupi di farmi del male? Solo il fatto che mi dici queste cose significa che non lo farai >>
Forse non avrei dovuto fidarmi, poteva essere l'ennesima delusione. Eppure intuivo che anche lui aveva sofferto, sentivo una strana affinità fra me e lui, che mi spingeva a fidarmi.
<< Ma io ti voglio, Damon, non mi importa di rischiare >>gli dissi dolcemente.. -
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Rebekah mi chiese il perchè le stavo dicendo quelle cose. Le accarezzai il viso e continuai a guardarla alcune ciocche di capelli biondi erano sulla sua guancia, non lo sapevo neppure io il motivo
guardandola sembra così passionale ma anche molto fragile, nemmeno il suo passato deve essere stato roseo e questo lo percepisco dal suo sguardo... forse è per questo che mi sono sentito attratto da lei... Ed è per questo che mi sto facendo tutti questi problemi a stare con lei
Mi disse che non le importava di rischiare, si fidava di me.
Non le dissi niente, la presi la feci alzare con calma dandole qualche bacio dolce ogni tanto. Nella mia camera avevo alcune candele, vicine ai libri che amavo leggere, le presi e ne accesi qualcuna, ne misi una sul comodino, una sulla scrivania, una vicino alla finestra e così via.
Rebekah era ancora in piedi
non credo si aspettasse esattamente una cosa del genere
Le sorrisi... mi avvicinai... la baciai con passione. Andai verso il letto. Sfilai le coperte. Finii finalmente di toglierle il vestito che indossata della festa.
Per un istante rimasi a guardarla, indossava solamente gli slip ora
è stupenda
<<sia chiaro, di solito io non faccio queste cose da verginelli>>
Dissi ridendo e indicando tutta la mia stanza, volevo sdrammatizzate un po' la situazione, che si era fatta parecchio seria rispetto a come ero abituato di solito
<<quindi non ti ci abituare>>
Dissi a bassissima voce cingendola tra le mie braccia
<<ho fatto tutto questo perché so già di non meritarmi tutta questa fiducia da parte tua, se farò lo stronzo in futuro almeno saprai che in questo momento sono sincero con te e questo è quello che mi stai facendo sentire>>
Mentre le dicevo questo presi la candela che era sul comodino avvicinandola e fissando la fiamma con sguardo intenso.
Dopo la rimisi al suo posto. Circondai la schiena di Rebekah facendoci scorrere la mano e la spostai pian piano con il mio corpo facendole fare piccoli passi indietro, dato che era di spalle al letto, e finalmente la feci stendere raggiungendola subito dopo e sovrastandola col mio corpo
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Non ci potevo credere:aveva creato un'atmosfera veramente romantica e non era cosa da lui, come mi disse.
<< beh, in effetti non mi sembri un tipo da smancerie>> gli sussurrai <<però a noi donne piacciono queste attenzioni, è molto carino da parte tua>>
se si comporta così, vuol dire che non vuole giocare stavolta. Ma non fidarti troppo, ha ammesso di essere uno stronzo. Mi tolse il vestito, lasciandomi solo con gli slip, poi mi stese sul letto. Ero eccitatissima e pronta per lui.... -
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Mentre ero sopra di lei sentii un tuono seguito subito dopo da una copiosa pioggia, amavo i temporali autunnali, mi ricordavano casa. Da piccoli io è mio fratello giocavamo spesso fuori durante i temporali e nostra madre ci riprendeva sempre per questo perché rischiavamo di prenderci qualche malanno, ma quando sei un bambino tutto questo non importa.
adesso anche il cielo mi aiuta a creare la giusta atmosfera
Cominciai ad accarezzare ogni centimetro di lei prima con le dita e poi con la boccia... dal seno passai al basso ventre, mi soffermai sul suo ombelico... Il suo corpo si inarcava ad ogni mio tocco... quando arrivai ai suoi slip, mi fermai, la guardai negli occhi poi ne presi un pezzo tra i denti e lo sollevai sempre sostenendo il suo sguardo, non le tolsi l'unico indumento che indossava, volevo solo stuzzicarla un po'.
Tenevo sempre i suoi occhi nei miei per gustarmi ogni sua minima reazione.
Indossavo ancora i pantaloni, mi allontanai un attimo dal suo corpo, mi slacciai la cintura, poi abbassai la cerniera dei pantaloni per liberamente, lei osservava ogni mia mossa.
Mi sistemai tra le sue gambe allacciandomele intorno alla vita, adesso avevo solo i miei boxer neri.
è da quando stavamo ballando che ce l'ho duro, mi sta facendo quasi male, ma voglio godermi ogni istante, non è una mia prerogativa arrivare subito al sodo e in secoli di incontri nessuna donna si è mai lamentata, anzi...
Un'altro tuono squarciò il cielo, fermando il mio fiume di pensieri.
La sollevai a sedere con me sul letto, uno di fronte all'altra e le sue gambe agganciate sempre più strette, ai miei fianchi. Mi strusciai un po' su di lei, entrambi ancora con indosso la biancheria intima, volevo che sentisse che effetto mi stava facendo prestare attenzione al suo corpo che fremeva.
La feci stendere di nuovo, le sfilai finalmente gli slip con una furia che quasi me li fece strappare, lei stava ansimando ormai da quando erano cominciate le mie carezze. Misi le mie dita sul suo sesso caldo e bagnato
<<sei una dea... sei già pronta per me>>
Le sussurrai, mi liberai dei boxer, ed entrai molto lentamente dentro di lei. -
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Mi accorsi che stava scoppiando un temporale. Nel frattempo Damon mi accarezzava e mi baciava dappertutto, provocandomi un brivido ad ogni tocco. Sentire la sua erezione premere contro di me mì eccitò ancora di più. Si sfilò i boxer neri ed entrò dentro di me, iniziando a spingere, mentre io ansimavo e gemevo.... -
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La tenevo schiava del mio ritmo lento e regolare, le passai la lingua sul collo, un velo di sudore le ricopriva tutto il suo splendido corpo e rendeva la sua pelle salata.
Tirai fuori i canini non ce la facendo più, misi una mano sul suo sedere e accelerai il mio ritmo, le sue pareti interne stringevano il mio membro ad ogni mia spianta.
Mi spuntarono i canini e sentii il sangue concentrarsi anche sui miei occhi, la baciai soffocando i suoi gemiti, sempre più forti, nella mia bocca.
Volevo che sentisse la punta dei miei canini, volevo che bramasse il mio morso.
Fermai il nostro bacio appassionato, mi concentrai di nuovo sul suo collo, e finalmente ci affondai i canini...
era dalla festa che non bevevo sangue mio dio che buon sapore che ha!
La sua linfa rossa scendeva nell'interno della mia gola deliziandomi, aveva un sapore diverso da quello delle altre vampire molto più intenso e profondo.
Lei lanciò un grido e la sentii venire intorno a me, questo portò anche me al limite, inevitabile, e mi liberai finalmente dentro di lei
questa ragazza mi sta proprio sconvolgendo, il suo sangue mi sta riportando in vita.
I nostri corpi ancora tremanti e sudati erano stretti in un dolce abbraccio.
Non riuscivo a pensare a cosa sarebbe accaduto, a cosa avremmo fatto... per il momento eravamo insieme in quel letto... Con il temporale che ancora si faceva sentire fuori dalla stanza, e le candele che si stavano consumando.. -
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Le sue spinte si facevano sempre più veloci, poi all'improvviso sentii la sua bocca contro la mia con i canini allungati.
<< Sì... Mordimi, Damon... >>I suoi canini si spostarono sul collo, dove li sentii penetrare nella carne. L'orgasmo mi travolse mentre beveva da me, lasciandomi tremante. Anche lui si liberò dentro di me subito dopo.
Rimanemmo abbracciati, i corpi ancora caldi e sudati.
<< è stato bellissimo, Damon... >> dissi.. -
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la abbracciai con dolcezza scostandole i capelli dal viso
le donne dopo aver fatto sesso sono sempre bellissime
pensai notando il rossore sulle sue guance.
mi alzai un attimo dal letto per spostare la legna che era nel camino, il calore mi avvolgeva, nella mia stanza non poteva mancare il fuoco, adoravo leggere i vecchi classici, con solo lo strepitio delle fiamme a farmi compagnia.
io e Stefan siamo sempre stati diversi anche in questo, lui amava andare a cavallo, io restare a casa a leggere.
Fino a che non ho cominciato ad adocchiare le ragazze, a quel punto io rimanevo sempre fuori casa, e lui dentro ad interrogarsi sull'esistenza. Fin che non arrivò Katherine
mi voltai e tornai sul letto accanto alla mia vampira bionda che mi stava osservando con quei suoi grandi occhi intensi.
<<posso chiederti una cosa?>>
le dissi, e continuai senza aspettare una sua risposta
<<come mai il sapore del tuo sangue è così diverso? >>
lei era più forte di me, questo lo avevo percepito benissimo, avevo pensato semplicemente che avesse più anni di me, ma visto il sapore del suo sangue avevo capito che in realtà era molto di più...
al falò mi aveva detto che aveva dei fratelli, ma basta questo era tutto quello che sapevo del suo passato. -
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Eravamo ancora a letto quando Damon mi chiese il motivo del diverso sapore del mio sangue. Era arrivato il momento di raccontargli la mia storia.
<< Damon, credo di potermi fidare di te. C'è una cosa che dovresti sapere. >>dissi << spero che questo non cambi quello che pensi di me. Io non sono un vampiro come tutti gli altri >>. Lo guardai attentamente per vedere la sua reazione. Se ha avuto a che fare con i miei fratelli potrebbe pensar male di me.
<< sono una vampira originale. >>.
VILLA DI DAMON |
