OSSERVATORIO LOST

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    osservatorio

     
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    CONTINUA DA: SPIAGGIA E BUFFET

    Senza parlare arrivammo all'osservatorio che avevo fatto costruire qualche anno fa... era una delle cose che mi rilassava di più guardare le stelle e proprio per questo lo avevo fatto costruire non troppo lontano dalla villa che avevo sul promontorio... non ci avevo mai portato nessuno... era un posto per me speciale...

    Arrivammo davanti alla piccola porta e lasciandole per un attimo la mano tirai fuori dal taschino interno un piccolo porta monete di cuoio, era tipo un sacchettino ed io infatti lo usavo prettamente per tenere gli oggetti che ritenevo importanti... aprii il porta monete e ne estrassi una piccola chiave argentata, aprii la porta e rimisi la chiave al suo porto, per poi riposizionare il portamonete dentro la tasca... Feci aprire completamente la porta con una mano, mentre con l'altra ripresi la mano di Augusta e la portai dentro l'osservatorio e accesi la luce...

    Con gesto le feci vedere il posto... e le dissi...

    << Benvenuta, sei la prima persona che porto qui dentro... questo è un luogo per me speciale e non l'ho mai condiviso con nessuno... solo con te! >>

    Le presi il mento con una mano e la baciai... un bacio rapido...

    Mi girai su me stesso e andai al pannello e aprii i portelli per poterle far vedere lo spettacolo del cielo, che amavo tanto vedere e che mi calmava...

    Con un cenno della mano la feci avvicinare vicino al telescopio... avevo posizionato la visuale sulla via lattea di cui parlavamo prima... e speravo che lo spettacolo di quelle stelle le potesse piacere...

    Quando si mise a guardare nel telescopio... con me alle sue spalle le sussurrai all'orecchio...

    << Questa è la via lattea che tiene separati i due amanti di cui ti parlavo prima... ti piace? >>

     
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  3. peter81
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    CONTINUA DA: GDR-FESTA DI FIDANZAMENTO- SPIAGGIA E BUFFET

    Giungemmo difronte ad una struttura molto particolare...Un osservatorio! pensai stupita ed entusiasta. Lo capii solo dalla tipica forma a cupola ma non perché ne avessi mai frequentato uno. Ero senza parole per lo stupore: quando eravamo partiti a piedi dalla spiaggia, non immaginavo dove volesse portarmi. Nel silenzio si tolse dal taschino un piccolo taccuino in cuoio e ne estrasse una piccola chiave che utilizzò per apireì la porta e poi la rimise a posto come un piccolo tesoro. Ancora più meravigliata capii che quel posto era suo, solo per un attimo mi chiesi se, tra tutte quelle luci e strutture che sorgevano dalle ombre della notte, c' era forse quella che sarebbe diventata poi casa nostra. Ma la domanda passò e se ne andò subito dalla mia mente perché in quel momento la consapevolezza del gesto che stava facendo il mio amore rapiva ogni pensiero. Quando mi disse che nessun altro oltre a me era mai entrato in quel luogo silenzioso e magico pensai che mi stava aprendo una delle porte più segrete del suo cuore e lo stava facendo senza dubbio alcuno né esitazione.
    Mi portò al telescopio "Questa è la vi lattea...ti piace?" Mi diede un breve bacio...
    Restai per molto tempo ad osservare ammirata in silenzio, mentre il suo respiro mi accarezzava da dietro...per quei minuti fu solo quiete e meraviglia, lontani dalle forti emozioni della serata e di questo e di altro gli ero grata.
    Poi alzai lo sguardo incontrando i suoi occhi

    << Grazie, Dorian...grazie di tutto...>>

    In quel ringraziamento avevo racchiuso tanti pensieri, sperai che mi leggesse nella mente e negli occhi, lo baciai girando il viso verso di lui e appoggiando la schiena al suo petto, stringendo le mani che aveva messo sulla mia pancia, abbracciandomi.

    << Adoro questo posto, grazie per avermelo mostrato...Possiamo guardare qualcos' altro al telescopio?>>

    Ero veramente molto interessata, adoro il cielo e le stelle...osservare e conoscere... e lì, in quel posto così magico ai nostri occhi, mi sentii in sintonia con lui. Anche lui era capace di gesti generosi e premurosi solo che erano più intimi e discreti...Lo amai ancora di più....sentii il bisogno di dirglielo, gli accarezzai il viso e gli dissi in un sussurro...

    <<ti amo Dorian...>>
     
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    Le era piaciuta la mia sorpresa e mi aveva ringraziato, sia per aver condiviso con lei questo posto solo mio, sia per quello che piano piano le stavo dimostrando o almeno questo era quello che avevo capito...

    Abbracciati, vicini... in condivisione di qualcosa solo nostro, mi disse che mi amava... non potei non fare a meno di risponderle...

    << Anche io ti amo... >>

    Voleva vedere le stelle... ma in quel momento... dopo quello che mi aveva detto... le stelle erano il mio ultimo pensiero... in quel posto isolato, solo noi due, senza nessuno che ci poteva vedere, potevo far si che lei fosse se stessa... con me... Le dissi...

    << Abbiamo tutto il tempo del mondo, per vedere tutta la volta celeste... ora voglio vedere solo te... >>

    Cominciai a baciarla avidamente ricambiato dalla sua passione, comincia ad alzarle l'ormai vestitino che conoscevo ormai troppo bene e cominciai ad accarezzarle avidamente la coscia e il fondo schiena sodo... In quel luogo e in quel posto... dove eravamo solo noi due isolati, la nostra passione sarebbe uscita senz'altro senza problemi...
     
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  5. peter81
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    Quelle ultime piccole parole che gli avevo sussurrato erano state una scintilla... Ero riuscita a mettere a tacere quel bisogno che si era impossessato di me sulla spiaggia, forse se non mi fossi soffermata nei suoi occhi, se avessi continuato a guardare dentro al telescopio, avrei potuto passare delle ore ad esplorare strabiliata il cielo tentando di carpirne i segreti e parlandone con lui. Ma nel momento in cui ci guardammo, tutto il bisogno di lui mi investì di nuovo... "Abbiamo tutto il tempo...", forse aveva intuito o forse si aspettava quel mare straripante di desiderio che ci stava per sommergere. Da dietro cominciò ad accarezzarmi sicuro, eravamo nel nostro rifugio, non dovevamo fare in fretta o nasconderci da arrivi improvvisi...potevamo prenderci tutto quello che volevamo l' uno dell' altra ed io volevo godere di lui. Mi voltai verso di lui abbracciandolo tenendomi sulla punta dei piedi. Io e le mie mani eravamo una cosa sola questa volta.

    << Prendiamoci il nostro tempo...>>

    Le luci del cielo che entravano dalla piccola volta aperta ci illuminavano, il silenzio ci circondava, mi sentivo piena di desiderio ma volevo assaporarlo, non avevo fretta alcuna. Feci cadere la sua giacca a terra, gli sbottonai piano la camicia ed infilai sotto le mani, togliendogli anche quella. Lo abbracciai godendo della sua forza e baciandogli le labbra con dolcezza, senza fretta...Gli baciai il viso, il collo, accarezzavo senza sosta i muscoli della schiena scendendo e risalendo con le dita ogni piccolo avvallamento di quello splendido corpo. Sospirai quasi con le lacrime agli occhi, credevo di sognare...

    << Ancora non riesco a credere che una creatura così meravigliosa sia tutta mia.>>

    Gli baciai il petto mentre continuavo ad esplorare con le mani, quasi per capacitarmi che quel momento non fosse solo fantasia. Lo guardai intensamente negli occhi, vidi il suo desiderio e lo baciai ancora e ancora e ogni volta ne volevo di più, le nostre lingue si intrecciarono... Mi strinsi forte a lui facendo aderire il mio piccolo corpo al suo, così forte, sentii che anche lui mi desiderava: mi stringeva forte a sé e rispondeva con abbandono ad ogni mia carezza...ci stavamo prendendo il nostro tempo, senza fretta...
     
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    I nostri corpi ormai si conoscevano e si sentivano... Augusta voleva fare con calma... e mi sembrava giusto... qui, in questo luogo potevamo fare tranquillamente con calma, nessuno sarebbe venuto qua a disturbare...

    Mi disse che non credeva che IO fossi suo, questa affermazione mi fece sorridere e dopo che lei mi levo giacca e camicia ed incomincio ad esplorare il mio corpo... mentre mi baciava... il mio corpo reagiva al suo... mi staccai un attimo da lei... la guardai con intensità e prendendola per le braccia la fermai un attimo... mi girai e andai verso un piccolo ripostiglio, lo aprii e presi una coperta di pile... a quadri scozzesi rossi... adoravo quella coperta e mi ricordava la mia terra, per quello avevo voluto metterne una dentro l'osservatorio...
    La presi, mentre lei mi guardava incredula e la stesi a terra... mi guardava incuriosita... quindi alzai gli occhi verso di lei, mentre sistemavo la coperta e le dissi...

    << Sai, alle volte passo nottate intere qui... e visto che mi stanco di vedere le stelle con il telescopio, amo guardare le stelle disteso... la coperta mi serve per sentire un po' di calore sotto di me... anche se so che non servirebbe... questa coperta è come un pezzo di casa per me... >>

    Era un pensiero strano, lo so... forse lei non lo avrebbe capito... forse... lo avrebbe capito in seguito, al momento la coperta non era importante... quindi mi rimisi in piedi e la comincia a baciare intensamente sempre di più... quasi sembrava si fosse piegata sotto il mio peso... quindi la presi e l'aiutai a stendersi sulla coperta, prima mi misi a sedere accanto a lei... ma non era quello il mio intento in quel momento... quindi girandomi verso di lei ripresi a baciarla... le nostre lingue ormai conoscevano bene come danzare all'unisono... e sentii dentro di me... che il suo vestitino era ormai superfluo... quindi glielo levai facendolo passare per la testa e facendolo sparire dietro di noi con un gesto veloce... era distesa solo con reggiseno e mutandine... odiavo quelle mutandine...

    Mi misi a cavalcioni su di lei e continuai a tormentare la sua bocca con mille baci... mentre con una mano cercavo di armeggiare con il reggiseno che venne via subito e anche lui non era più un problema... levato quello cominciai a toccarle i seni sodi sotto le mie mani... ero insaziabile, incontenibile... ero a casa, con colei che mi rendeva a casa... Levai anche l'ultima cosa che mi intralciava... quelle dannate mutandine che il quel momento odiavo... Sotto di me era nuda... Non potei fare a meno che sussurrarle all'orecchio...

    << Bellissima... Sei bellissima! >>

    Ricominciai a baciarla... ma i seni ormai non mi interessavano più, volevo di più volevo lei... cominciai ad accarezzarle le cose e arrivai al suo interno già bagnato che aspettava me... quindi cominciai a stuzzicarla con un dito... mentre i nostri baci sembravano interminabili...

    Volevo che quel momento durasse in eterno... quella sensazioni... quel posto tutto... era perfetto... o almeno a me sembrava tutto perfetto... per stare con lei...
     
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  7. peter81
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    Anche lui voleva assaporare come me quel momento, non c' era un morbido letto né altro arredamento. Solo il telescopio, le stelle ... e noi! Noi che riempivamo tutti gli spazi con la nostra presenza e il nostr desiderio... Improvvisamente lasciandomi senza fiato si allontanò verso un piccolo ripostiglio e ne tirò fuori una semplice coperta a fantasia scozzese. Disse che per lui era come un pezzo della sua amata Scozia, pensai quasi con tenerezza a quanto era affezionato alla sua terra, io non conoscevo quel sentimento: non avevo patria, non avevo nulla, solo me stessa...
    La stese a terra, tolsi i sandali prima di appoggiare i piedi sulla morbida coperta. Mi sedetti.

    1kib



    Mi fece stendere e mi tolse prima il vestito poi il reggiseno con movimenti fluidi ed esperti. Il desiderio era fortissimo per entrambi ma la brace bruciava ancora piano. Rapì le mie labbra con baci porfondi ed infuocati e poi mi tolse le mutandine con un gesto quasi stizzito, sembrava odiasse quell' indumento e risi sommessamente pensando di intuire il suo pensiero.
    Ero nuda sotto il suo peso quando mi sussurrò all' orecchio "Sei bellissima...", il suo fiato e il suo profumo mi fece rabbrividire di piacere lungo tutta la spina dorsale. Chiusi gli occhi.

    << Tu mi fai sentire così...>>

    Cominciò a toccarmi, sentii che stavamo per prendere fuoco...ma non volevo ancora che quel momento così perfetto sotto le stelle finisse. Gli bloccai le mani e mi guardò con confusione, forse frustrazione.

    << Vorrei vederti nudo, mio angelo. Lasciami godere di te come fai tu con me...>>

    Mi sentivo vulnerabile: io ero nuda, lui ancora mezzo vestito, solo senza scarpe. Portò le mani alla cintura ma ancora l fermai, volevo farlo io, con i miei tempi...dilatando e godendo quel momento così prezioso a mio piacimento. Non so dove trovai il coraggio ma così fu. Spingendo piano sul suo petto lo feci stendere. Tremavano le mie mani mentre procedevo un pò alla volta. Abbassai la cerniera, sfiorando la sua erezione, sussultò incrociando le mani dietro la testa. Speravo capisse che non volevo tormentarlo così...volevo solo quiete in quel luogo, non una cosa veloce come era stato alla festa. Gli abbassai i pantaloni, piano, osservando e accarezzando le gambe muscolose ed atletiche. Mi sedeti sui talloni e m morsi il labbro, poi con un unico movimento prima di perdere la mia improvvisa audacia, gli abbassai i boxer e glieli tolsi mentre lui alzava i fianchi per assecondarmi. Rimasi così senza parole a bearmi di tanta bellezza e perfezione ma non volevo tormentarlo oltre, quindi mi stesi al suo fianco e lo portai sopra di me, prendolo per le spalle, sentirlo con il suo peso sopra di me mi faceva sentire coccolata, al sicuro, dolcemente dominata dal suo potere. Finalmente le nostre pelli si toccarono, i nostri corpi nudi si scaldarono e rinfrescarono a vicenda...Perfetto... Ci baciammo ancora, mai sazi l' uno dell' altra, il suo tocco fresco era ovunque su di me, i nostri profumi mescolati, tra le sue braccia, così, sentii per la prima volta in vita mia di appartenere a qualcuno e senza fiato gli dissi:

    << Ti appartengo Dorian, lo sento: non sono mai appartenuta a nessuno ed è una sensazione nuova e meravigliosa...Sono tua!...>>

    Le ultime due parole le scandii bene, volevo essere una sola cosa con lui, volevo essere sua per sempre, volevo che lui fosse mio per sempre. Noi ci apparteniamo.

    Edited by peter81 - 30/9/2013, 00:22
     
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    Questa ragazza mi sorprendeva sempre di più...
    Certo aveva ragione, io la contemplavo nuda, mentre io ero ancora mezzo vestito, ma quando provai a levarmi cintura mi fermo e si mise su di me...
    Un estasi di piacere mi invase quando lei comincio ad armeggiare con la cerniera ed anche quando mi tocco l'erezione... con le mani dietro la testa cercavo di godermi anche quel momento, lei nuda su di me, che voleva assaporare anche me, nella stessa maniera, con cui avevo fatto io...

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    Le sue mani su di me... una sensazione fantastica... mi beai di quel momento, ormai ero anche io nudo come lei e comincio a contemplarmi accarezzandomi e poi ritornammo alla posizione di prima... io sopra di lei e lei distesa sulla coperta, che mi guardava con uno sguardo pieno di amore, mi disse che mi apparteneva che era mia... quelle parole mi infiammarono, io non avevo mai avuto nessuno che mi dicesse così...
    Mentre la baciavo avidamente, senza sosta... pensai... lei è la cosa più bella che mi sia successa in questi ultimi trecento anni...

    << Tu mi appartieni, come io appartengo a te... Anche per me è una sensazione nuova, ma so per certo, che ti "custodirò" come il bene più prezioso che ho... visto che è quello che sei per me! >>

    La baciai di nuovo teneramente e guardandola le dissi...

    << Ti voglio per sempre al mio fianco... >>

    Cominciai a muovere le mie mani su di lei, quasi freneticamente toccandole i seni e poi scivolando sempre più giù... guardando, ammirandola...

    << Voglio tenere per sempre questo ricordo di te, così, qui... per sempre! >>

    Mentre lo dicevo mi venne istintivo alzare la mano sinistra e portarla al cuore... quasi come le avessi fatto un giuramento...

    Quel momento durò poco... la volevo... Ricominciai a baciarla avidamente sulla bocca... mentre una mano si insinuava nella sua femminilità... feci entrare un dito, lei gemette sotto di me, mentre io le baciavo il collo...
    Sentivo le sue mani sulla mia schiena... e questo mi dava ancora più voglia di lei... continuai a stuzzicarla con un dito, volevo vedere ogni reazione del suo corpo sotto il mio... volevo esplorarla... Continuai quindi... mentre la baciavo ovunque... i miei baci si spostarono sempre più giù sui capezzoli... sul ventre piatto... volevo assaporare tutto di lei...

    Era mia! Quelle parole ancora risuonavano nella mia mente... La volevo, ma volevo che lei godesse con me di quel momento... quel momento doveva essere speciale...

    Edited by Redmary^ - 1/10/2013, 16:30
     
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  9. peter81
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    Mi stavo sciogliendo sempre più, non sapevo quanto potevo amare...più ci spingevamo in là e più volevamo andare oltre. Portandosi la mano al cuore mi sembrò proprio di sentirmi piccola tra le sue mani, tanto da poter entrare in quel luogo così caldo e prezioso... Mi toccò, mi baciò i nostri profumi ci circondavano in un mix inebriante. Ci assaggiammo, ci portammo al culmine l' uno con l' altra...insieme...godemmo insieme regalandoci sensazioni spettacolari... Il tempo sembrò assecondarci quella notte che sembrava non finire mai, si dilatò a dismisura sembrò sparire, non contava altro che noi in quel luogo. Quando non ne potemmo più mi penetrò con un unico, lento movimento ed io gli andai incontro con i fianchi, i nostri corpi ormai parlavano la stessa lingua, istintivamente i movimenti si regolavano tra loro, dolcemente, profondamente. Cavalcammo insieme quelle ondate di piacere, poi aumentammo il ritmo e saltammo oltre quell' onda volando e rivolgendo i nostri nomi alla luna, tenendo le mani allacciate sopra la mia testa e continuando a baciarci, le lingue danzanti allo stesso ritmo. Poi tornammo da quel luogo misterioso di piacere in cui ci eravamo isolati e restarono solo i nostri sospiri, i nostri sorrisi beati, lo guardai negli occhi e gli diedi un breve bacio sulle labbra.

    < E' stato bellissimo...mi hai portato nel tuo cuore Dorian, sento di esserci, non ti libererai mai di me, perché non mi basterai mai..ora che ho avuto questo vorrò sempre di più...>

    Mi abbracciò e tra le sue braccia scivolai piano nel sonno, ero esausta, felice e appagata, profondamente innamorata...

    Dopo un tempo che non sapevo quantificare mi svegliai riposata fra le sue braccia...la luce del mattino entrava dalla volta e ci illuminava, accarezzava la nostra pelle. Mi stiracchiai sorniona, accoccolandomi tra le sue braccia e rabbrividendo un pò.

    <buongiorno, tesoro...Come stai?>

    Gli sorrisi

    < Mi sono addormentata, scusa...ero esausta...vorrei restare così per sempre...ma ho bisogno di andare a casa a prendere dei vestiti puliti...>

    Mi strinsi ancora a lui Fare le valigie magari? Poi avrei fame...lui avrà fame? Lo guardai cercando il coraggio di dare voce alla mia richiesta... Allungai un braccio e mi coprii con la sua camicia rabbrividendo ancora...

    Edited by peter81 - 2/10/2013, 23:11
     
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    Incominciammo ad amarci ad unirci... sempre più intensamente, sempre più freneticamente, la voglia era troppa e niente di avrebbe fermato fino all'appagamento... Venimmo di nuovo insieme, ormai sembrava che eravamo proprio fatti per stare intrecciati e che i nostri corpi si amassero così...

    Augusta era appagata, ma stanca lo vedevo anche io... Mi dette un tenero bacio e mi disse che per lei era stato bellissimo, che era contenta che l'avevo portata nel mio cuore e che non mi sarei liberato di lei tanto facilmente, perché adesso avrebbe preteso sempre di più...

    Ero ancora sopra di lei che la guardavo... estasiato da quando mi faceva sentire bene e da quanto per me era bella... Ma quando mi disse quella cosa non potei fare a meno di sorriderle... Mi misi disteso accanto a lei e subito si addormentò tra le mie braccia...

    Volevo coprirla, ma non avevo un altra coperta, quindi decisi di lasciarla un attimo la per rimettermi almeno i pantaloni e se mai coprirla con la mia camicia e la mia giacca...

    Appena mi rimisi boxer e pantaloni, la coprii con quel che avevo a disposizione e continuai ad abbracciarla, quasi come se avessi paura di perderla per sempre... Stretta a me così addormentata era come una dolce gattina in cerca di coccole... Appena l'avevo riabbracciata sembrava aver intuito che ero tornato e inconsciamente si aggrappo a me... Passai tutta la notte a guardarla ed accarezzarle i capelli...

    Ormai era mattina... e quando si sveglio, io ero ancora abbracciato a lei, che la stavo guardando... di quel giorno non avrei mai dimenticato niente e lo volevo tenere nella mia mente, visto che da oggi tutto sarebbe cambiato e soprattutto sarei dovuto tornare al mio lavoro... E sembrava che anche lei avesse capito tutto questo...

    Si sveglio e mi chiese come stavo... Le sorrisi... un sorriso pieno di amore... e le dissi...

    << Ieri sera non mi hai dato nemmeno il tempo di darti la buona notte... >>

    La bacia sulla fronte e poi continuai...

    << Sto bene... Come dovrei stare dopo essere stato abbracciato tutta la notte alla donna più importante della mia vita? >>

    La guardai mentre mi sorrideva e le chiesi...

    << E tu come stai, fiorellino? >>

    Vedevo che aveva la mentre altrove però... Mi chiese scusa e le accarezzai i capelli... non aveva niente di cui scusarsi... d'altro è normale essere stanchi... voleva restare così per sempre... e lo avrei voluto anche io... ma non potevamo rimanere nell'osservatorio per sempre, questo lo sapevo anche io e lei voleva andare a casa a prendere dei vestiti, aveva ragione, ma avrei preferito che venisse a casa con me, solo... che non avevo nessun abito da donna... le avrei fatto una sorpresa più tardi...

    << Non ti devi scusare, ho visto anche io quanto eri stanca, non ti devi scusare per questo... Sai, anche io vorrei rimanere qui, ma d'altro dobbiamo uscire da questo osservatorio prima o poi... e tu devi fare colazione, sei un po' pallida e questa cosa non mi piace... >>

    Feci per alzarmi, ma lei mi guardava e mi stringeva a sé... Quando poi la vidi leggermente arrossire e infilarsi sotto la mia camicia... capii che voleva chiedermi qualcosa... ma non ne aveva il coraggio... la guardai in tralice... e capii subito cosa pensava... Avevo parlato della colazione per se, ma non per me... La guardai... e presi tra le mani la camicia... per mettermela... e le dissi...

    << Di certo, andrò anche io a fare colazione Augusta, ma come ti ho detto al momento non approfitterò di te... Ancora dobbiamo vedere molte cose e prima di fare colazione, voglio farmi una doccia... >>

    Forse ero stato troppo duro con lei con quelle parole... quindi mi avvicinai a lei e le detti un bacio sulla bocca...

    << Non voglio forzarti in niente, ma non voglio nemmeno usarti... e finché non avremo chiarito tutto, per me, bere da te, sarebbe solo usarti, quindi penso sia l'ora di vestirci e andare... >>

    Così dicendo l'aiutai ad alzarsi e a trovare il reggiseno e le odiose mutandine che avevo fatto sparire la sera prima... Trovate gliele porsi insieme al vestitino e continuai a sistemarmi...

    Quando mi fui sistemato per bene e rimesso anche la giacca... andai a chiudere il tetto dell'osservatorio e accesi la luce... Augusta si era già rivestita... quindi presi anche la coperta e la rimisi a posto... non volevo che pensasse male di me... per quel discorso del sangue... quindi mi avvicinai a lei prendendola per la vita e le dissi...

    << Dolce donzella, prima di andare a casa a prendere dei vestiti puliti, vuoi venire a fare una doccia nella mia magione? >>

    Con un sorriso malizioso le feci l'occhiolino e aspettai la risposta... se voleva andare prima a casa, non me ne sarei offeso... ma almeno le avevo fatto la mia proposta di pace... sapevo quanto era orgogliosa di se...
     
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  11. peter81
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    Mi disse gentilmente "Sei crollata" e gli sorrisi di rimando, si era rivestito mentre dormivamo e lo guardavo mentre richiudeva la volta, svestito era uno splendore...Non ne avrò mai abbastanza di lui... dicevo tra me assorta mentre lo guardavo muoversi in quello spazio con disinvoltura.
    Mi aveva coperta ma mi sentivo infreddolita, avevo bisogn di una doccia calda e di metabolizzare l' accaduto...di "tirarre il fiato" per così dire...
    Mi disse di non voler approfittare di me..aveva fame ma non voleva usarmi... Quello ancora no... Mi rattristai al pensiero, fiducia sì...con calma però.. La mia impulsività mi fece un pò imbronciare, ancora non avevo vinto su tutti i fronti: sentivo il bisogno di staccare un attimo, pressata anche dai problemi pratici...Mi rvestii: ero un...casino: vestiti sgualciti, sandali impolverati, capelli inviperiti, valigie da fare, un affitto in arretrato, un lavoro per pagare quell' affitto e chiudere con quella vecchia vita... Privacy femmnile, a gongolare un pò per conto mio e riflettere...colazione...come lui...
    Aprofittare di me... Chiarito tutto...non capisco... Mi rabbuiai ma cercai di nasconderlo...Col tempo...Augusta...pazienza..hai avuto tanto...
    Lo abbracciai d' impeto stringendolo

    << Va bene così Dorian...mi hai dato già tanto... >>

    Poi stando abbracciata a lui lo guardai seria

    << Devo andare a casa, devo sistemare le cose prima di prendere il largo con te, ti ho detto che sono molto pratica... Ora voglio sistemare tutto e cominciare libera questa nuova vita vicino a te...Se venissi a casa con te ora, forse non avrei più il coraggio di uscirne... Voglio iniziare questa avventura libera da pensieri...>>

    Mi guardava un pò preoccupato, così gli diedi un lungo bacio per farmi perdonare, ero sempre stata indipendente. Poi mi voltai verso la porta

    << Il mio appartamento è nella zona di un vecchio pub che è in città..."Night café"...Non mi guardare così...lì gli affitti costano poco...Non riuscirei a lavorare in un posto così...anche se pensavo di cercare aiuto nelle ore diurne, ero passata anche di là appena arriavata n città, ora che non ho più il lavoro alla caffetteria...potrebbe essere un' idea...ho un mese arretrato Dorian...>>

    Mi vergognai ad ammetterlo...ero una squattrinata accidenti... Mi guardava pensieroso

    << Non ti azzardare a pagare quell' affitto per me, la mia vecchia vita vorrei chiuderla a modo mio...lasciami provare...se poi non ci sarà altro modo... accetterò il tuo aiuto più che volentieri, ma questa cosa vorrei sistemarla io, Dorian>>

    Non era per niente convinto, io cocciuta continuai

    << Facciamo così...andrò a casa, parlerò con la tizia che mi ha affittato l' appartamento, le restituirò le chiavi e le dirò che le porterò i soldi...se farà discussioni scenderò al pub e ti chiamerò...comunque voglio essere tra le tue braccia per ora di pranzo, non uscirò dalla zona, Dorian ti prego...Quando dici di "usarmi" sembra che io non vada bene per te...ho capito che per te ci vorrà del tempo, io non so niente di tutto questo...>>

    Gli presi il viso tra le mani e lo baciai teneramente

    << Tu ti prendi i tuoi tempi con me...mi hai dato tanto 'stanotte...e ne voglio ancora di più... Ti chiedo di lasciarmi i miei...tutto qui...>>

    Gli diedi un bacio pieno di promesse, sarebbe stato così facile infilarmi nella doccia con lui, mi si contrasse il ventre al pensiero...ma volevo essere libera da ogni pensiero...Elise e Gabrielle, devo ritroverle...anche Tutti quei pensieri li volevo risolvere, volevo Dorian e basta...e basta!

    Aprii la porta, il sole mi investì insieme al profumo del mare, mi girai verso di lui e con fare malizioso gli dissi

    << Ci vediamo dopo, Dorian... asciugamani senza ammorbidente per me...voglio solo il tuo profumo nelle narici...>>

    Gli feci un occhiolino sorridendo e mi allontanai...comabttendo contro la volgia di riaccocolarmi tra quelle braccia forti...Io non so se ho tutto il tempo che a lui...voglio tutto di lui..luci e ombre....

    CONINUA IN: GDR- INCONTRI-NIGHT CAFE'
     
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    Non aveva accettato l'offerta della doccia... ma già lo sapevo... me lo immaginavo, voleva chiudere con il passato prima di varcare la soglia di casa mia... così aveva detto... ma non avrebbe accettato nemmeno il mio aiuto già lo sapevo... ma mentre mi parlava di andare dove aveva il suo appartamento... un posto che io decisamente non ritenevo consono a lei... cominciai ad accigliarmi e lei se n'era accorta... aveva poi detto che doveva pagare l'affitto di questo mese e avrebbe parlato con la proprietaria, ma non voleva aiuto, e solo se fosse stata costretta avrebbe chiesto il mio aiuto... mi accigliai ancora di più, ma come potevo fare, aveva preso la sua decisione e non spettava a me cambiare la sua vita così radicalmente come avevo già fatto... però rimaneva il fatto che tutto questo non mi piacesse affatto... mi bacio teneramente e mi disse che come lei aveva accettato i miei tempi, io dovevo fare lo stesso con lei... quasi arreso sospirai... e lei mi dette un altro bacio... che riaccese in me la speranza...

    Sospirai... ma ormai lei aveva già deciso... voleva chiudere la sua vecchia vita da solo... e chi ero io per dire di no? Anche io in fin dei conti avevo chiuso tutto da solo... e questa era una sua scelta, avrei aspettato il suo ritorno...

    Ci vediamo dopo... questo mi disse... sospirando... mentre mi lasciava le dissi...

    << Ricordati che la mia villa è qui vicino, sul promontorio... anche se non mi troverai... ci sarà il mio maggiordomo, dirò che mi chiami appena arrivi... >>

    Non so se mi aveva sentito... ormai era già andata... e frustrato per questo... mi ritrovai a mettermi una mano tra i capelli... cercando quasi con quel movimento di riprendere un po' del mio autocontrollo... Ma... sospirando... cominciai a spegnere le luci e riprendendo la chiave dentro da dentro il piccolo portamonete nel taschino chiusi il mio piccolo mondo...

    Sarei andato a casa... avevo bisogno di una doccia... FREDDA... di pensare... di fare colazione... ma soprattutto di riprendere la mia attività... avevo qualche persona da contattare e ora che lei era lontana da me... dovevo riprendere il mio autocontrollo o almeno provarci...

    CONTINUA IN: PROMONTORIO - VILLA LOST

    Edited by Redmary^ - 3/10/2013, 15:53
     
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