Night Café

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    NIGHT CAFE' dal 1883

    r6nj

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    il Night Cafè di proprietà di ARMAND BREDISC
    il locale più amalfamato di tutta Littoria aperto 24 ore su 24
    ma che dà il meglio di se nelle ore notturne...
    qui ogni vostro capriccio e perversione troverà realtà...


    Discussione attiva in attesa della prima ruolata



    Edited by (Ste) - 3/10/2013, 00:11
     
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    PRIMA RUOLATA

    :Armand.png:

    Il sole fece capolino sui miei occhiali scuri centrandomi gli occhi chiusi, il mio leggero sonno fu interotto, li riaprii pian piano

    <ma Vafangul!> imprecai sottovoce

    <anto!> urlai in tono secco al mio autista che stava guidando la limousine

    <chiur meglio sto cazzo di vetro, entra un filo di sole sto riposando cazzo!> il vetro si chiuse ermeticamente in un soffio... non avevo voglia di allungare la mano sul pulsante che avevo lì vicino al braccio per chiudermelo da solo... da dietro gli occhiali vidi sorriderei miei tre scagnozzi che erano seduti davanti a me. sorrisi di apprezzamento al mio comportamento... subito li ammonii

    <e voi non ridete! dobbiamo prepararci a grosse risate per il futuro...> gli sorrisi in modo complice.... viaggiavamo da qualche ora, ci recavamo a Littoria, alla cara vecchia cittadina dove avevo trascorso mille vacanze estive, anche se amavo la mia Napoli, Littoria era un posto magico lontano dal mondo caotico delle grandi città lasciavo Napoli per un pò per occuparmi della missione "K" avevo soprannominato così con un codice segreto il piano che prevedeva la fine che doveva fare mio nipote Kristofer...
    Littoria doveva esser mia, una volta per tutte ed i tempi erano maturi poichè i miei infiltrati nella cittadina mi avevano segnalato molte creature della notte presenti in città... tutti sarebbero stati sotto il mio controllo o li avrei fatti fuori uno per uno...

    L'autista fermò la limousine e mi disse che eravamo arrivati... avevo dato disposizione di non recarci subito alla reggia di famiglia estranea al piccolo Bredisc, ma di fermarci al vecchio locale al Night Café che tanto amavo e che gestivo da lontano da Napoli...
    Antonio uscì ed aprì la grande portiera della vettura... i tre scagnozzi uscirono e poi mi fecero spazio per farmi uscire... mettendosi in fila sull'uscita...
    sgusciai fuori e rimasi incantato dalla facciata del night... era come me la ricordavo, non l'avevo fatta modificare mai in tutti gli anni che la gestivo era un'opera di architettura moderna ed antica nello stesso tempo difficile da descrivere a parole, un complesso diviso su due piani... locale al di sotto e camere libere al di sopra per scopare liberamente pagando una grossa quota di affitto ad ore , nei locali superiori c' erano anche i miei uffici privati...

    <inizia il divertimento ragazzi!> dissi rivolgendomi verso i quattro che mi guardavano in modo ammirato... <entriamo...> ...

    una volta dentro l'atmosfera era sempre quella lugubre e calda...
    "fantastico!" quante notti da sballo estive avevo passato in quel pub... quante donne mi ero fatto sopra a quei tavolini...

    "Mha..." pensai... non ricordavo... il locale aveva solo un barman per ora, avevo licenziato tutti...
    <siete tutti assunti qui!> dissi ai quattro...
    <anche tu Anto!> urlai verso l'autista che era rimasto più appartato verso l'ingresso
    <io salgo di sopra a mettere a posto alcune pratiche devo assumere qualcuno con le palle per il pub... se vengono tipi interessanti mandatemeli sopra le tipe invece tutte...> del resto c'era un cercasi personale all'esterno.... poteva arrivare qualcuno, mi incamminai...e poi mi girai per mettere le cose in chiaro con i quattro...

    <nun voglio esser rut o caz pe' strunzat ok?> ... sparii dietro ad una grossa porta che portava a delle scale...






    Edited by (Ste) - 3/10/2013, 00:08
     
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    PRIMA RUOLATA


    Atterrai a Roma nell'aeroporto di Fiumicino insieme al mio gemello Brendon. Diverse ore prima avevamo lasciato Rio de Janeiro la nostra città natale per sfuggire da quei demoni del cazzo. Fortunatamente avevo progettato tutto in anticipo e prima di fuggire ero riuscito a svuotare e trasferire alla banca di Littoria un bel pò di contanti, mentre mio fratello recuperava le sue cose da femminuccia.

    Ve l'ho messo nel culo demoni di sto cazzo.. portandomi la mano proprio sul cazzo per sottolineare meglio che glielo avevo messo nel culo.

    Avevo lasciato il branco senza denaro..denaro mio e di mio fratello..sacrifici che la mia famiglia aveva fatto da generazioni. Brendon si voltò verso di me guardandomi schifato.. purtroppo il mio gemello era sempre presente nella mia testa.. le nostre menti erano perennemente collegate lui captava i miei pensieri ed io i suoi.. potevamo restare in silenzio ma conversare per ore con i nostri cervelli. Gran bella rottura di cazzo.

    No che ci fosse niente di interessante nella testa di Brendon.. Tutte cazzate.

    Fermo alla stazione degli autobus guardavo il via vai di turisti e pendolari che correvano come pazzi trascinando una quantità indefinita di valigie. Logicamente mi soffermavo di più per seguire il movimento dei culi delle ragazze..Noi invece viaggiavamo leggeri anzi dovrei dire che Brendon viaggiava leggero.. io avevo dietro il bagaglio più grosso. Lui.

    L'autista del pullman annunciò ai passeggeri di salire a bordo. Cosi finalmente saremmo arrivati a Littoria..avevo fatto delle ricerche era una cittadina costiera bagnata dal mar Tirreno nel profondo sud Italia.. cosi Brendon avrebbe avuto il mare ed io la foresta.. dalle foto che avevo visto su google poteva essere il luogo giusto per noi..

    Ci sedemmo in fondo al pullman verso gli ultimi posti.. Brendon volle per forza il posto vicino al finestrino, sapevo che voleva guardare fuori per cercare ispirazione per le sue poesie e disegni..non sò che cazzo scriveva su quel blocco che si portava dietro ovunque..Cosi stravaccato sul sedile occupando più spazio di quello che avrei dovuto..schiacciando Brendon al limite della sopportazione.. presi il mio Ipod e selezionai una canzone dalla mia playlist rigorosamente di musica rock e chiusi gli occhi e mi addormentai.

    Dopo alcune ore mi svegliai e guardai fuori, eravamo vicini alla costa..Littoria era vicinissima.
    Aprii un occhio e guardai mio fratello contemplare il mare.. il suo profilo mi aveva sempre attratto..

    Chissà come sarà a letto?.. se è degno di suo fratello.

    Gli occhi mi caddero verso il blocco che stringeva in mano...aveva lasciato dei pensieri su carta ma poi si era bloccato e aveva disegnato dei cerchi neri uno dentro l'altro..

    Poi dice che sono io il pazzo. Ma tu non sei normale fratellino.

    < Vedrai ti piacerà Littoria è una cittadina tranquilla..ci sono solo umani, un posto dove i pensionati italiani trascorrono le vacanze estive. Niente guai ok? ..non guardarmi cosi Brendon volevi una pausa e te la sto dando.. più di cosi non posso fare.> gli dissi sbuffando.

    Gli stavo mentendo non sapevo cosa ci saremmo dovuti aspettare.. io speravo guai, movimento, scontri..desideravo scatenare la mia bestia. Ma per costringerlo a seguirmi dovevo mentire a mio fratello.

    < Heiii non fare quella faccia fratellino dove ci sono i nonni ci stanno pure le nipotine ok? .. forse qualche italiana riuscirà a porre fine al voto di castità che ti sei imposto.. ha ah ahah haha.. sarà la volta buona che il tuo cazzo vedrà un buco finalmente!!! > risi in faccia a mio fratello.

    Non sopportavo l'idea che fosse cosi diverso da me.. lo volevo forte, un vero lupo con le palle..non era interessato nemmeno al sesso.
    Ma che cazzo di creatura è?? .. vuoi vedere che hanno scambiato le cucciolate e Brendon non è veramente mio fratello?? ..pensai divertito, sapevo che avrebbe ascoltato.

    L'autobus si fermò finalmente.. lasciandoci nel cuore di Littoria. Proseguimmo a piedi in silenzio..sperai di non beccare subito una creatura..almeno finchè il pullman non avesse lasciato il posto.

    < Seguimi Brendon.. ho prenotato una camera in albergo. Non c'è bisogno di cercare un posto per dormire. Facciamo prima un giro e vediamo di trovare qualcosa.> mi seguii senza fiatare ed era grave.. voleva dire che Littoria non gli piaceva.
    Merda!

    Camminammo un pò per strada quando vidi l'insegna luminosa di un Night Club aperto 24 ore su 24.
    Il locale era bellissimo una struttura imponente in un edificio dall'architettura antica e moderna.. dislocato su due livelli. Ma non ero interessato all'arte che cazzo me ne fregava a me.. ma furono gli odori e le sensazioni tali da sentirle strisciare sulla mia pelliccia a lasciarmi senza parole.
    Perversione, violenza, affari loschi e guai.. proprio quello che cercavo.

    < Entriamo dentro Brendon..vedi cercano pure personale. Magari siamo fortunati e troviamo pure lavoro..> gli dissi con un sorrisetto da bastardo indicando il cartello affisso fuori.

    Aprii la porta ed entrai prima io..mio fratello sempre dietro di me . Era la mia ombra.

    Le luci erano soffuse..ma il locale quasi vuoto. Vidi quattro brutte facce fissarmi appena entrai.

    < Che cazzo avete da guardare??..> dissi loro in tono incazzato.

    Mi diressi al bar e ordinai al barman che faceva schifo un bicchiere di jack daniels.. lo scolai tutto d'un fiato..osservato da mio fratello e dai quattro brutti ceffi.

    < Ho visto il cartello fuori che cercate personale. Il proprietario ci sta?.. voglio incontrarlo.> dissi al barman

    Lascia fare a me..stai zitto e non fiatare. Brendon non sparare le tue solite cazzate. Questo posto mi piace.

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    Edited by Iole88 - 3/10/2013, 12:56
     
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    PRIMA RUOLATA

    Lasciando di corsa Rio avevo potuto prendere con me alcune cose a cui tenevo maggiormente..ovvero il mio blocco per i pensieri, alcuni libri per il viaggio e il mio adorato gemello.

    Rispetto a mio fratello che aveva lasciato il suo animo in Brasile io invece mi sentivo finalmente libero..libero di poter essere me stesso. Troppo dolore e sofferenza avevo subito.. speravo di trovare la calma e la pace..ero stufo di cosi tanta violenza.

    Il branco ed i demoni ci avevano tradito mio fratello era furioso per questo.. non sò quante volte sono riuscito a fermarlo prima che si facesse ammazzare.

    Lui mi proteggeva questo è vero..ma ero io quello che dopo raccoglieva i cocci e curava le sue ferite..sia fisiche che mentali. Non sopportavo vederlo tornare a casa stremato e ferito solo perchè si era battuto per difendere il mio onore.
    Non capiva che ero io a voler essere in questo modo, non avevo nulla in meno a lui. Uguale forza, stessa rabbia, una maledetta bestia desiderosa di voler essere lasciata libera di squarciare gole ed inseguire prede. Ma il mio rifiuto a tutto questo era un no alla violenza.

    Sapevo che mio fratello aveva recuperato tutto il denaro di famiglia.. ed ero consapevole di dover tenere d'occhio il conto in banca...visto che era capace di prosciugarlo in breve tempo. Ma anche io prima di lasciare Rio mi ero vendicato a modo mio. Avevo visto tutto quei demoni non erano leali nemmeno tra loro..li avevo osservati bene e quando ne ho avuta occasione con il mio potere ho visto la morte di ognuno di loro.. entro un paio d'anni se lo sarebbero messo nel culo a vicenda..scannandosi come cani rabbiosi. Cosi in privato ad ognuno di loro gli avevo mostrato il loro assassinio. Ora sapevano di non potersi fidare gli uni degli altri e che dovevano guardarsi le spalle. Presto si sarebbero divisi e cosi anche il branco si sarebbe disperso.

    Atterrati a Fiumicino nel parcheggio mi vergognai di mio fratello.. non aveva fatto altro che camminare avanti e indietro..fissando ogni ragazza e ragazzo che gli passava avanti.. immaginando di prenderle e prendili in modi cosi fantasiosi che mi vergogno al solo pensiero di rivivere quelle immagini nella mia mente..purtroppo li avevo già visti più volte nella sua. Ma non solo questo faceva anche dei gestacci toccandosi nelle parti basse. Potevo capire che ce l'aveva a morte con quei demoni..però ora basta!! Stavamo per iniziare una nuova vita.

    Quando riuscimmo a partire eravamo nel pullman diretti alla cittadina di Littoria.
    Presi posto vicino al finestrino..Kevin sapeva che avevo piacere stare li cosi potevo guardare il paesaggio cambiare di volta in volta..mi rilassavo cosi e non pensavo ai miei problemi. Come al solito mi finì addosso schiacciandomi sempre più al finestrino.

    Quando finalmente si addormentò riuscii a scrivere due righe..i miei pensieri, le mie sensazioni.. era una supplica alla luna. Le chiedevo di aiutarmi a domare il lupo...di risparmiarmi la sofferenza della mutazione. Non che era dolorosa fisicamente.. lo era per il mio animo e per la mi mente.. era troppo difficile controllarsi in forma animale..ed io non volevo ammazzare nessuno.

    Quando poi mi tornarono in mente le parole di mio padre Gabriel

    Non sei mio figlio..non potrai mai esserlo..io ti ripudio!

    Alcune lacrime bagnarono il mio viso..mi voltai di scatto per paura che Kevin si svegliasse e mi vedesse piangere.. sarebbe andato di matto, non potevo farmi vedere debole da lui.. mi avrebbe aggredito.

    Cosi repressi quei dolorosi sentimenti e smisi di scrivere.. una rabbia, rabbia feroce iniziava a crescere in me.. con la penna iniziai a disegnare dei cerchi uno dentro all'altro diventavano sempre più fitti calcando la mano sul foglio di carta..annerendoli completamente. Il lupo voleva uscire e squarciarmi la pelle.. uccidere tutti dentro quel pullman e vendicarsi di aver subito troppo nella vita.

    Feci dei lunghi respiri cercando di calmarmi pian piano.. Kevin era cosi vicino dormiva beato al sicuro accanto a me. Tornai a guardare fuori sperando che Littoria mi avrebbe reso felice.

    Mio fratello mi guardava in viso..non mi girai ma lo sentivo e sentivo anche i suoi pensieri.

    Fottiti Kevin. Quando accadrà non saprai nulla.

    Si chiedeva come fossi a letto, ma non lo sapevo neanche io..aspettavo la persona giusta per farlo la prima volta..desideravo farlo con una persona speciale non volevo chiudermi nel bagno di un locale e fottere A volte faceva pensieri strani su di me..aveva delle fantasie..tanto che ho smesso di girare nudo per casa. Non lo avrei di certo provocato conoscendo quanto fosse instabile.

    < Lo spero per te che sia come dici Kevin. Se Littoria non mi piacerà..faccio le valigie e vado via... non sono affari tuoi quando farò l'amore. Pensa a te che ho recuperato il tuo corpo in situazioni più strane e pericolose possibili. Sta attento che io sono stufo.. se invece di fare lo spogliarellista fossi stato un porno attore sarai stato più felice.. come fai a metterti in certe situazioni???..Bah io non capisco..e datti una calmata ora. Non farti riconoscere.> gli dissi infastidito.

    Invece tu da cucciolo sei caduto parecchie volte con la testa a terra..ecco perchè sei cosi stupido e stronzo Kevin!!!

    L'autobus finalmente si fermò eravamo arrivati..Littoria era davvero una bella cittadina costiera..c'era il mare ed io adoravo il mare.

    Camminammo per un pò..Kevin mi disse di aver prenotato un albergo e sapevo già che aveva prenotato una doppia matrimoniale.. ne ero certo come lo è la morte. Ma solitamente si comportava bene.. voleva solo dormire abbracciato a me..e anche io cosi mi sentivo al sicuro stretto a lui.

    < Ok Kevin solo un giro..poi voglio andare a riposare.>

    Ci fermammo davanti ad un locale era un Night Cafè.. la struttura era magnifica da mozzare il fiato.. arte antica e moderna unite insieme per dare piacere alla vista. Il locale mi dava la sensazione di una bisca.. perversione, illegalità e gente di malaffare.. vi era affisso un cartello dove si cercava personale..cosi Kevin entrò senza nemmeno aspettarmi..quel posto gli piaceva sentivo i suoi pensieri.

    Entrato dopo di lui c'erano quattro tizi nel locale e pochissima gente. Ci guardarono in malo modo.. cosi Kevin si incazzò..ma subito dopo andò dal barman prese da bere e chiese del proprietario.

    < Andiamo via Kevin. Ho i brividi qui dentro. Se il proprietario è come il locale ci aspettano solo guai..e tu avevi promesso... una nuova vita. Sei uno stronzo bugiardo. Vaffanculo!!!> sbottai incazzato con mio fratello.

    Ti odio Kevin quando sei cosi ti odio veramente.



    sean-opry_90696342

    Edited by Iole88 - 3/10/2013, 13:02
     
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  5. peter81
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    CONTINUA DA: GDR-LUOGHI NATURALI-PROMONTORIO-OSSERVATORIO LOST

    :Augusta.png:

    Andai di filato a casa, mi feci una doccia veloce e mi vestii con le prime cose che mi capitarono a tiro. Mangiando un toast, in un baleno riempii la capiente valigia che da una vita mi portavo appresso. Avevo il cuore pesante...una strana atmosfera di cose non dette aleggiavano in quell'' osservatorio sul promontorio...non avevo voluto insistere e questo un pò mi bruciava...prendiamoci i nostri tempi....Ero confusa..."Aproffittarmi di te"..."Usarti"... doveva essere una cosa naturale per lui ma quando ne parlava sembrava fosse o troppo intima...o troppo sporca...non sapevo cosa era peggio. Perché io non mi sentivo spaventata da questa cosa...l' istinto mi urlava nelle orecchie di fidarmi da quando ci eravamo stretti la mano. Chiusi con rabbia la valigia

    << Non vedo l' ora di tornare a casa... accidenti a me!>>

    Scesi le scale fin a piano terra e bussai piano alla porta anche se avevo voglia di buttarla giù a spallate, mi aprì la donna a cui avevo pagato finora l' affitto. Mi disse di lavarsene le mani "Vai a parlare col tizio del pub! Già sa che sei indietro col pagamento...non so perché ancora non ti sia venuto a cercare... " Ringhiò attraverso il chiavistello. Fumante di rabbia scesi in strada. Quelle giornate che vorresti startene tra le braccia del tuo amore...e dovresti farlo Cristo! Poggiai la valigia sul marciapiede quasi vuoto a quell' ora del mattino...

    k0mi

    Stavo in piedi di fronte al pub, dando dei calcetti alla grande valigia che stava ai miei piedi. Tutta indaffarata nei miei pensieri Una vita in una valigia....almeno ho fatto presto.... Ero in città da pochi mesi...apparte un paio di libri di botanica non avevo comprato in più. Uno era costato un bel pò per i miei parametri, il Maugini...lo avevo incartato e lo tenevo stretto al petto...Mi ero fatta una doccia veloce con la fretta di andarmene, chiudermi la porta alle spalle per varcarne una già spalancata di fronte a me...

    Megera di merda....almeno me lo potevi dire che il proprietario dell' appartamento è lo stesso del pub....adesso mi toccherà entrare e sentire come sistemare questa faccenda...

    Guardavo nel locale, era aperto 24 ore su 24 e in questo momento c' era molta calma, sospirai...quell' ambiente mi puzzava di marcio ma era lì che avrei aspettato Dorian... Dorian...mi vennero le lacrime agli occhi...Indipendente una sega! Già ti manca...ma tu che non credevo all' amore vero...come accidenti hai fatto a ridurti così?! Avevo voluto la quiete per metabolizzare...ma la verità era che lui mi mancava terribilmente, non sapevo se era valsa la pena interstardirsi solo per paura di perdere la mia indipendenza.... Accidenti! Almeno capiva come ero fatta Una ragazzina cocciuta e testarda...mi sembra di sentirlo dissi tra me sorridendo del mio angelo...

    Spazientita e sovrappensiero diedi un forte calcio alla valigia, dovevo entrare per forza, dovevo chiamare Dorian o almeno un taxi che mi accompagnasse sul promontorio...una casa e una doccia in compagnia mi stavano aspettando...chiudendo gli occhi immaginai cosa mi stavo perdendo per la mia cocciutaggine e divenni rossa al pensiero. Spalancai di nuovo gli occhi e diedi un altro calcio al bagaglio Fanculo!

    Guardai all' interno del locale, intravidi nell' ombra dei movimenti e, sperando di non farmi notare, srotolai i miei pensieri e mi intrufolai all' interno...percepii diverse presenze...non tutte buone...ma una positiva c' era ed era rotta le palle quanto me della giornata già di prima mattina. Poi improvvisamente sentiii come un interferenza...un terzo incomodo sulle stesse linee d' onda...Mi ritrassi...poi avanzai stando sulla soglia per poter tenere d' occhio la valigia pesante...se si erano accorti della mia intrusione, scappare sarebbe stato forse peggio. Forse avrebbero capito che il mio poteva essere solo Un perlustramento? Si dice così?.

    Vidi diverse presenze che mi fecero rabbrividire....un ragazzo tenebroso e un ragazzo con gli occhi stralunati forse più di me...questo era quello che aveva già le palle piene... Gli sorrisi automaticamente sentendomi in sintonia con lui... e mi rilassai... Mi guardai intorno ma nella penombra faticavo a scorgere le cose, così chiesi.

    << Ragazzi...scusate dovrei fare una telefonata...>> Devo chiamare il mio vampirobarraangelocustode perché qui da sola non ho intenzione di metterci piede Okay, questo non lo dissi, un pizzico di dignitàbarraorgoglio ancora l' avevo...

    Edited by peter81 - 3/10/2013, 16:34
     
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    Al piano superiore il caldo era asfissiante
    "devo far installare dei condizionatori al più presto..." mi tolsi per disperazine la maglia ed indossai un berretto che trovai lì su un mobiletto perchè i capelli ormai erano zuppi di sudore... e nonostante la musica di sottofondo che proveniva dal locale di sotto sentivo mugolii e gemiti provenire da una stanza nel di sopra quasi vicino agli uffici... una coppia ci stava dando dentro in quella scopata, mi rilassai sulla sedia di pelle e pensai se entrare e partecipare facendo un terzetto... mi intrigavano i terzetti così uscii in corridoio ma mentre stavo per entrare nella loro stanza fui attirato da diverse voci al di sotto...

    "il locale si sta riempiendo di clienti a quest'ora? strano..." pensai... decisi di scendere a vedere la situazione... appena spalancai l'ultima porta che portava nel locale mi ritrovai davanti ai soliti quattro che avevo lasciato poco prima una coppia di ragazzi "di bella presenza" notai... e poi una brunetta niente male spaesata i miei occhi si riempirono.... "la situazione diventa interessante" anche perchè il mio cazzo era diventato duro a causa della coppia al piano superiore ed una ragazza così carina lì in quel momento faceva proprio al caso mio...

    <cosa succede qui! Chiedete pure a me... sono io il capo qui...> feci in modo che l'attenzione fu di tutti su di me, anche perchè ero senza maglietta... li guardai tutti nei minimi dettagli da dietro ai miei occhiali scuri... sobbalzarono non aspettandosi la mia voce ad interromperli così inaspettatamente avanzai in direzione dei tre che erano anche vicini e guardandoli ancora attentamente misi le mani vicino alle tasche dei pantaloni aspettando una risposta...






    turni pg

    KEVIN
    BRENDON
    AUGUSTA
    ARMAND


    Edited by (Ste) - 3/10/2013, 18:27
     
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    Mio fratello voleva andare via.. anche lui come me fiutava potere ,pericolo e sesso.

    A me invece viene voglia di spaccarti la faccia quando fai cosi. Sii un lupo e non rompere il cazzo.

    < Aspettiamo il gestore del locale..poi andiamo via ..non si discute.> gli dissi in tono fermo e deciso..

    Non me ne sarei andato via da li ..non prima di aver parlato con il gestore.

    Tuo fratello ti accontenta sempre vedi???

    Sapevo che non avrebbe aggiunto altro..tra i due ero io quello che comandava fin da cuccioli è stato sempre cosi. Brendon lo conoscevo meglio di chiunque altro..passavo 24 ore al giorno nella sua testa.. non era un debole doveva solo trovare il coraggio di cacciare fuori le palle diventare un tutt'uno con la sua bestia..ma per mia sfortuna ha un cuore gentile. Cazzo! ..ma cambierà trasformerò il mio gemello nella mia copia esatta.

    Mentre io e mio fratello eravamo intenti a scambiarci occhiate indignate ..varcò la soglia del locale una bella ragazza umana.. incazzata per i cazzi suoi ma anche indecisa se entrare o meno nel locale..

    Entra pure tesoro vieni da Kevin..

    < Ciao bellezza! > le dissi sorridendole in modo malizioso.

    Iniziai a fantasticare su di lei.. è sexy la bambolina... quando ad un tratto Brendon mi diede una gomitata nel fianco destro passandomi vicino..e mi ammonì nella mente.

    Coglione!


    La ragazza cercava un telefono e se ne occupò Brendon..li osservai insieme e restai colpito da mio fratello..

    Ma come faceva a non fare cattivi pensieri su quella ragazza.. E' gay non c'è altra spiegazione!!!

    Fummo interrotti al suono di una voce maschile dal tono duro e deciso.

    Mi voltai verso la direzione di quella voce e vidi un colosso avvicinarsi. A petto nudo, con un berretto in testa ed un paio di occhiali scuri che gli fasciavano il volto..avanzò verso la nostra direzione. Era il proprietario del locale.

    Aveva l'aria di chi si sente il padrone del mondo.. fiero e consapevole della sua forza.

    Lo squadrai da capo a piedi. Il lupo dentro di me ringhiava con le fauci spalancate..

    Lo guardai dritto in volto fissandolo nelle lenti scure.. non potevo guardarlo negli occhi, ma non mi sarei lasciato intimorire da lui.

    Sono un lupo e un gran figlio di puttana.

    In tono deciso mi rivolsi al boss del locale.

    < Cercavamo proprio te. Io sono Kevin e questo è mio fratello Brendon.> e lo indicai con un cenno della testa.. <..da poco siamo arrivati in città e ci stiamo guardando in giro> e gli sorrisi ad un angolo della bocca. < Ho visto che cerchi personale per il locale.. e mi chiedevo se hai bisogno di uomini come noi.> incrociai le braccia e
    attesi una sua risposta.

    workout5



    :Brendon.png:

    Voleva vincere sempre lui.. e questa volta lo accontentai. Era inutile continuare a discutere era cosi testardo che non sarei riuscito a smuoverlo di li nemmeno con la forza.. l'unico modo per non trovarmi immischiato nei guai era di andare via e lasciarlo nel locale a vedersela da solo.. ma non potevo era mio fratello.

    Nel locale entrò una ragazza. Umana per fortuna. La vidi sulla soglia della porta indecisa sul da farsi. Chiese di poter fare una telefonata e subito vidi Kevin puntarla..la trovava bella e ben fatta per una scopata.

    Alzai gli occhi al cielo. Ci risiamo. Lascia in pace la ragazza.

    Fu troppo per me dover partecipare alle sue fantasie.. che non ce la feci più ero già incazzato con lui. Nel passargli accanto gli diedi una gomitata nel fianco per avvertirlo che mi aveva rotto le palle con quei suoi modi di fare.

    Sei un pervertito Kevin. La tua mente è malata.

    Scossi la testa stufo di dover sopportare la connessione mentale che ci univa in un unico essere.

    Mi avvicinai alla ragazza e gli dissi

    < Scusa mio fratello è un'idiota. Io sono Brendon>.. presi l'iPhone dalla tasca dei pantaloni e glielo porsi .. < prendi il mio telefono..puoi telefonare da qui non c'è problema.> le sorrisi in modo affabile.

    Le donne mi piacciono idiota.. ma al contrario tuo non sono un allupato del cazzo!.. le persone non sono oggetti sessuali ma quando lo capirai?


    Mi risposi da solo. Mai.

    Sobbalzai al suono duro della voce di un uomo. Sentii i peli drizzarsi sul corpo. Mi voltai e vidi un maschio dal fisico imponente avanzare verso di noi..era il gestore del locale.

    Merda! .. lo sapevo che questo posto non prometteva niente di buono...

    Guardai la ragazza per un secondo come per dirle.. Che ci fai anche tu qui?
    Non mi sembrava il tipo di ragazza che frequentasse un postaccio del genere.

    Mio fratello parlò con il proprietario e glielo feci fare..ma mi avvicinai a mio fratello mettendomi di fianco a lui. Doveva sapere che stavo dalla sua parte e che poteva contare su di me. Era il mio gemello come non avrei potuto??

    Che cazzo gli stai offrendo Kevin??

    Alzai gli occhi e fissai il maschio dritto negli occhi avrei difeso mio fratello a costo della vita.. non riuscivo a decifrare la sua espressione perchè aveva degli occhiali dalle lenti scure..

    La situazione non mi piaceva per nulla..avrebbe dovuto ascoltare me e lasciare questo posto.


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    Edited by Iole88 - 4/10/2013, 14:09
     
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    :Augusta.png:

    Ero ancora sulla porta, i due ragazzi si voltarono nella mia direzione. Il ragazzo moro fece un sorrisetto provocante squadrandomi...mi infastidì molto e distolsi subito gli occhi da lui rivolgendo lo sguardo al suo compagno. Aveva un aspetto gentile che mi tranquillizzò, apprezzai la gomitata che diede all' altro quasi ad ammonirlo...avrei voluto essere io a dargliela, solo che io avrei mirato più in basso... Mi disse di usare il suo telefonino, sospirai...dai, era stato facile trovare una persona normale e disponibile in quell' ambiente... Gli sorrisi, presi la cinghia della valigia e varcai la soglia per avvicinarmi ai due. Appoggiai il libro su un tavolino vicino all' entrata. Mi fermai un attimo per abituare gli occhi alla penombra e mi guardai attorno: le luci soffuse, gemiti di piacere soffocati che provenivano da chissà dove, odore di sesso...Lavoro diurno un corno...meglio che per questa questione dell' affitto metta da parte il mio orgoglio... , pensai a Dorian e sentii di nuovo la sua mancanza... Mi voltai decisa verso il ragazzo che mi stava porgendo il suo smartphone, lo guardai negli occhi Occhi azzurri...porta bene...più semplice del previsto.... Allungai la mano:

    <<mi chiamo Augusta, so che sembra impossibile ma non ho mai avuto necessità di un telefonino...Grazie...Farò presto...è che è una telefonata urgente e vorrei risolvere un problema senza fermarmi qui...>>

    Mi guardò incuriosito, sembrava chiedersi cosa ci stavo facendo qui, aveva capito che ero fuori posto...E' così evidente? Lo guardai un pò accigliata ed incuriosita anche io pensando Potrei farti la stessa domanda... Nemmeno lui si sentiva a suo agio, sembrava inquieto, pronto ad andarsene alla prima occasione come me...

    Stavo portando la mano alla tasca posteriore dei jeans dove avevo un biglietto da visita di Dorian con il suo numero dell' ufficio, lo avevo raccolto all' osservatorio prima di andarmene, gli era caduto dalla giacca...

    Non feci in tempo a far nulla perché una voce tuonò nel locale, sobbalzai e mi voltai e così fecero anche tutti i presenti... "Sono il capo" Capo---banda? Pantaloni abbassati, torso nudo, occhiali da sole e cappellino...cappellino? Che diavolo ci fai a torso nudo con un berretto di lana in testa?! La risatina inconscia mi morì in gola quando capii che quello non era un pagliaccio qualunque, era un dominatore, la sua presenza aveva zittito la sala... Facile....beh ho trovato pure il padrone di casa....

    << Che culo...prorpio una giornata fortunata...>> Dissi piano con sarcasmo, il ragazzo del telefono mi guardò incuriosito...

    "Il capo" invece mi guardò in un altro modo che mi fece infuriare tra me, odiavo essere al centro dell' attenzione...soprattutto in certi termini...Non sapevo di essere in una macelleria... mi stava facendo sentire come se fossi una morbida bistecca di filetto in esposizione sul banco del macellaio "Sarà tenera...sarà succulenta...la taglierò come fosse burro..." Mi incazzai come una biscia per aver scoperto chi era il mio padrone di casa, quella stronza mi aveva sub-affittato l' appartamento senza dirmelo...non ero preparata a quell' incontro...Risolviamo questa faccenda cacchio! Pensai prendendomi per un attimo il polso sinistro... Dalle stelle alle stalle proprio...

    Presi decisa il telefono che era rimasto sospeso tra me e il ragazzo guardandolo con confusione, mi stavo agitando e questo non era un bene.... Alzai il cellulare verso l' uomo.

    <<signor Bredisc? Dovevo parlarle di una questione ma prima devo chiamare una persona... Questi due ragazzi erano qui prima di me...>>

    Feci il numero di Dorian...rispose il maggiordomo Diavolo, attraverso i maggiordomi dovevo passare ora...che due palle! Mi disse che stava lavorando, mi caddero le spalle, non avevo tempo di spiegare tutto

    <<appena si libera gli dica di venire al Night Cafè di Bredisc.>>

    Chiusi la telefonata e passai il cellulare al legittimo proprietario, gli regalai un sorriso grato.

    <<grazie, sei stato molto gentile...vorrei offrirti un caffè...ma non qui...>>

    Mi sono presa la licenza poetica del biglietto da visita, all' osservatorio non ci avevo pensato :( Se non va bene modifico la ruolata...
     
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    l'aria era asfissiante anche nel locale sottostante...
    "porca puttana i condizionatori dovevano esser installati ovunque..."
    i ragazzi mi guardarono con occhi furbi e seri specialmente quello che mi aveva rivolto la parola... incrociai anche io le braccia ed inspirai...

    "Lupi" ... i capelli della nuca ed i peli delle braccia si drizzarono... ero un'ibrido per metà lupo... ero io il capo branco ed il ragazzino dalla lingua lunga lo doveva capire... del resto se annusava bene avrebbe capito che ero anche io uno di loro e non doveva cercar guai se no me li mangiavo... .. .

    "fammi mettere le cose in chiaro...forse non sanno che gli Ibridi di lupo stanno su un piano superiore" a grandi passi larghi mi avvicinai con le mani in tasca accanto al ragazzo bruno mentre l'altro dagli occhi azzurri mi guardava anche se dentro era impaurito... mi fermai ad un palmo di naso dal bruno...

    <ragazzino...> mi alzai gli occhiali scuri e li misi sui capelli... e lo guardai dritto negli occhi
    <mi hai dato del tu... hai le palle...bravo...mi piaci, ma se mi ridai del tu... sei fuori dal locale...a calci in culo, stai rilassato... A CUCCIA BELLO...> dissi le ultime parole in modo enfatizzato con il sorriso sulle labbra per far capire ad entrambi che il capo branco ero io e facevano meglio a stare al loro posto... gli passai vicino per avanzare verso la brunetta che aveva detto che mi cercava e diedi due leggere pacche sulla spalla al ragazzo muto...

    <stai tranquillo figliolo... è tutto ok, rilassati>
    <andate ad uno dei tavolini liggiù aspettami lì...>

    mentre i ragazzi si avviavano ad un tavolino mi ritrovai poi davanti alla ragazza bellissima nel suo fascino dall'odore che solo gli umani avevano... era un'umana in un covo di vipere... me l'avrei mangiata in un boccone... già assaporavo il gusto della sua bocca sul mio corpo aveva finito di parlare al cellulare con l'apparecchi di uno dei due ragazzi lei fui vicino e le presi la mano per accennargli un baciamano...

    <lei può chiamarmi anche Armand... dammi del tu> sfoggiai uno dei miei sorrisi più formidabili e sexy
    <scusami se sono in questo stato ma sono arrivato da poco in città e stavo mettendo in ordine su nel mio ufficio fa molto caldo qui sai...> le feci una guardata in cui ispezionai ogni cm del suo corpo... aveva un culetto tondo e sodo...

    <dimmi tutto...> portai una mano dietro la sua schiena per spostarla più vicino al bancone del bar... e furbescamente le tastai la schiena
    <dammi un Martini> dissi al barman...
    <per te? come ti chiami?> il sorriso era ancora lì sulle mie labbra che difficilmente le donne avevano resistito dal baciarle... i miei tre scagnozzi vidi che mi guardavano da lontano...
    <guagliu' levatevi re' pall' andate a sistemare un pò nel magazzino ja'... mamma mi'> ritornai a sorridere alla ragazza che forse non ci aveva capito molto di quello che avevo detto non sembrava manco italiana...

    "a chest staser ma fot" pensai deliziandomi...

     
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    CONTINUA DA: LUOGHI NATURALI - VILLA CREEP


    Il mio autista si lasciò davanti a questa bettola e se ne andò... come istruzioni... lo avrei chiamato nel momento in cui avrei voluto ritornare alla mia magione... quindi... mettendomi dritto... leggermente a gambe divaricate... con il bastone davanti a me tenuto con entrambe le mani... rivolsi lo sguardo al cielo... chiusi gli occhi e annusai...

    Mmmh... che odore invitante... sento anche morte nell'aria... la cosa mi piace molto... odore di rissa, di intrighi, di dannazione, oh sì! Sono proprio nel posto giusto, intendo questa città... mentre per la bettola... sento che dentro c'è tanto testosterone in circolo...

    mentre pensavo a quella parola inarcai un sopracciglio compiaciuto...

    Un odore che mi piace molto! Continuai ad annusare l'aria... e aprendo gli occhi di scatto capii che dovevo essere nel posto giusto... o che almeno vi ero molto vicino... avevo bisogno di risposte alle mie domande...

    Quindi con passo morbido e fluido sbattei la porta della bettola ed entrai...
    OH MISERICORDIA!!! Ma qui c'è un puzzo di cane selvatico che fa spavento... avevo capito che erano degli essere soprannaturali... ma non pensavo che un raduno di "lupetti" si fosse instaurato la dentro...

    Arricciai il naso per il fetore che emanavano... cominciai a guardare un po' i presenti... tre lui e una OH MISERICORDIA!!! Una compagna di stirpe che puzza di vampiro... santi numi... qui non posso possedere nessuno... odio il puzzo dei vampiri... e poi dannati loro, sono senza una cavolo di anima...

    Trasalii alla vista di quella ragazza e istintivamente me ne allontanai... Era sicuramente una bella ragazza, ma il puzzo che emanava... brr era orribile... non ero certo un cane da cerca... ma quando diventi demone trascinatore... ti ritrovi a sentire cose che altri non sentono...

    Mi ricomposi e schiarii la voce in un gesto molto signorile, con le mani sul bastone... feci quasi per batterlo sul pavimento, ma evitai... non mi volevo far ancora riconoscere... sicuramente sapevano che ero diverso... ma non sapevano chi ero, quindi... lo poggiai piano a terra e guardando i tre lupacchiotti che cercavano di farsi valere chi per un motivo chi per un altro... dissi...

    << Scusate ragazzi... >>

    Schioccai un occhiata inorridita alla Compagna di Stirpe che mi guardava con occhi aperti... spalancati...

    << Emh... e ragazze... >>

    Mi rigirai verso i tre lupetti...

    << Vorrei avere delle informazioni, lungi da me farvi perdere tempo, quindi pagherò per il disagio, ma ho bisogno di informazioni, quindi gradirei sapere chi è il titolare di questa bet... Emh... Scusate... Di questo incantevole... Pub? >>

    Inarcai un sopracciglio... Sperando in una risposta... emh... abbastanza soddisfacente... Ma poi... chiudendo gli occhi e scuotendo una mano davanti alla faccia dissi...

    << Lasciamo stare... >>

    Riaprii gli occhi e cominciai a fissare in attesa di una risposta... sentivo che qualcuno si stava agitando... ma chissene... volendo potevamo fare un giochetto più ben benevolo... con uno dei tre... e istintivamente pensando a quale mi sarei potuto fare prima... passai un pollice sulle labbra, mentre li studiavo pieno di voglie... quasi il mio Corvetto riemerse dalla letargia... ma ancora non era il momento, prima volevo delle risposte...

    Aspettai giocherellando con il mio bastone... Poi... Mi misi a sedere sulla prima sedia che trovai nella mia traiettoria... ma prima... la pulii con una mano... UHH!!! Che sudiciume!!! Avevo una faccia schifata... ma dovevo attendere che i tre mi rispondessero... oltre a domande di carattere più personale, dovevo fare loro anche altre domande... forse chissà potevo trovare qualche "attore" anche lì...



    Cominciai a fissare i tre e i loro potenziali... anche se puzzavano come cani randagi... beh... avevo un bel potenziale... sotto i vestiti!!!
     
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    Edited by (Ste) - 6/10/2013, 03:19
     
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    Avevo il colosso ad un palmo del naso si tolse gli occhiali per sfidarmi a guardarlo negli occhi..e cosi feci. Era per metà lupo e si sentiva superiore.. Percepivo la sua forza era potente e mise subito in chiaro di essere il capobranco locale. Ero interessato ad un lavoro e non a far parte di un branco..almeno non fino a quando ne avrei trovato uno che facesse al caso mio e di mio fratello..

    Ragazzino?.. a cuccia bello??.. ma chi cazzo sei??..

    Credeva di intimorirmi con le sue minacce ma si sbagliava anche se ero giovane non ero un lupetto portato a guinzaglio dal padrone.

    Nonostante la sua sparata di cazzo.. era un tipo interessante dovevo valutarlo bene prima di mandarlo al diavolo. Era arrapato per la femmina appena entrata quindi ci liquidò presto puntando verso di lei. Ma prima di dirigersi verso il bar per cercare di fottere la donna, diede due pacche sulla spalla di Brendon dicendogli di star tranquillo e di aspettarlo ad uno dei tavolini della sala.

    Prima che andasse via gli dissi
    < Dillo ai tuoi di accucciarsi io non sono un tuo lupo e nemmeno un sottomesso signor gestore del locale.> scandii bene le ultime parole

    Mio fratello mi afferrò il braccio strattonandomi e mi disse nella mente di darmi una calmata.

    Sei un gran coglione Brendon.. quello li i lupi senza palle se li mangia in un boccone. Non mi faccio calpestare da nessuno..

    Mi piacevano i lupi dominanti e quello era un gran figlio di puttana..

    Brendon come al suo solito non riuscii a tenere la bocca chiusa. Lo guardai con sguardo truce e ci sedemmo ad un tavolino poco distante dal bar..

    Subito dopo vidi entrare nel locale un maschio , un demone del cazzo. Mio fratello trasalì alla sua vista.

    Rilassati Brendon. Sei qui con me.

    Il nuovo arrivato era uno strano personaggio.. non mi preoccupai di valutarlo sotto altri aspetti se non quello di avere l'aria da gran figo. Nella mia breve vita avevo conosciuto diversi demoni e c'era poco da sapere sul loro conto..Che alla fine te lo mettevano nel culo. Nient'altro. Quindi che c'è da sapere se alla fine si arriva a quello?..

    Chiese anche lui del titolare. Squadrò ognuno di noi con aria compiaciuta ma allo stesso tempo disgustata.
    Io non gli risposi e ammonii anche Brendon nel farlo.. il mio fratellino era ancora scosso dal trascorso con i demoni.. e di loro non si fidava più.
    Il bel fusto del gestore aveva una bocca per parlare ,chiedeva di lui quindi mi levai di mezzo perchè non me ne fregava un cazzo, ma puntai gli occhi sul demone squadrandolo da capo a piedi.

    Hai mai pensato di fottere con un uomo Brendon?


    Sentii mio fratello deglutire.

    Devo prenderlo come un si??

    Non mi rispose cosi tornai a fissare il demone...pulendo prima una sedia con la mano tutto schifato prese posto e si mise bello seduto. Il suo volto voglioso ...odorava di sesso ed eccitazione.
    Odori che rendevano il mio cazzo duro.

    Vidi Brendon sentirsi a disagio si passò una mano sul volto.. e mi disse di voler abbandonare la città.

    Ho già comprato casa è troppo tardi per andare via fratellino.

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    :Brendon.png:

    La ragazza non badò alla sfacciataggine di mio fratello cosi si fece avanti mi sorrise e mi disse di chiamarsi Augusta accettando il telefono che le porsi.

    < Non preoccuparti Augusta fai con comodo> le sorrisi dolcemente.

    Ci scambiammo entrambi delle occhiate di intensa. Avremmo voluto entrambi essere da tutt'altra parte.

    All'arrivo del proprietario del locale Augusta sussultò.. la guardai incuriosito alla buttata che fece nel aver avuto culo..quella era la sua giornata fortunata.

    < .. peggio di cosi non poteva cominciare la giornata..> le dissi sorridendo agli angoli della bocca.

    Doveva parlare anche lei con il tizio del locale ma prima fece la sua chiamata. Qualcuno doveva raggiungerla al locale.
    Standole vicino fiutai odore di vampiro sul suo corpo.

    Beh spero per lei che abbia chiamato il suo ragazzo.

    Non volevo origliare ma l'udito di un lupo è piuttosto fine..cosi cercai di voltarmi e lasciarle un pò di privacy.

    Il proprietario del locale la guardava mangiandosela con gli occhi.. come se avesse dinanzi un dolcetto delizioso.

    E' una bella ragazza ma che modi oh mio dio!

    Finita la sua telefonata mi restituì il telefono sorridendomi grata.

    Spero che a Littoria le persone sia tutte come questa ragazza gentili e carine..non chiedo altro. Desidero un pò di normalità e di umanità.

    < Figurati Augusta è stato un piacere aiutarti...ehm non è il luogo adatto per un caffè..> le dissi guardandola negli occhi come per dirle non vedo l'ora di essere fuori di qui.

    Lasciar parlare mio fratello con il proprietario del locale fu una cazzata colossale. Peggio di cosi non poteva andare. Oltre ad essere i proprietario di questo posto era anche il capobranco dei lupi.. ma non era come noi..aveva una doppia natura.

    Rispose a mio fratello in modo duro dicendogli di stare al suo posto e di non dargli del tu.

    Kevin taci non dire altro. Sei tu a dover essere gentile con lui..questa è casa sua. Ma come cazzo di poni con le persone eh???

    Prima di spostarsi verso Augusta, povera ragazza, mi diede due pacche leggere sulle spalle dicendomi di stare tranquillo e di aspettarlo ad un tavolino che poi ci avrebbe raggiunto.

    Aveva capito che ero io il gemello normale?? ..sperai che cosi fosse non volevo altre rogne..

    Ma quando mio fratello continuò a rispondere a tono..sgranai gli occhi lo strattonai per un braccio. Intimandolo di chiudere quella fottuta bocca.

    < Perdoni mio fratello e le sue cattive maniere... la aspettiamo al tavolino> dissi al proprietario del locale prima che andasse verso la ragazza.

    Non ero intimorito da lui e come mio fratello non ero un lupo sottomesso..ma al contrario suo non avevo nulla da dimostrare a nessuno.

    Sapevo di essere ancora un cucciolo rispetto al capobranco.. lui era molto più antico di noi lo si percepiva dal potere che emanava.

    Perchè avrei dovuto sfidarlo?..voglio solo essere fuori di qui il prima possibile.

    Misi una mano dietro la schiena di Kevin per condurlo ad un tavolo li vicino.

    Calmati Kevin.. non farti riconoscere. Mangerà le tue di palle se non stai al tuo posto. Questo è il suo di territorio.. o stai alle sue regole o ti alzi e te ne vai.


    Osservai il proprietario fare delle avances ad Augusta offrendole da bere. La circuì sicuro di sè per portarsela a letto.

    Mi voltai di scatto verso l'entrata del night quando percepii la presenza di un demone.

    Mi irrigidii sulla sedia..

    Un demone??..Kevin bastardo pezzo di merda..solo umani vero??.. chi altro ci sta in questa città eh?? ..


    Guardai il demone squadrarci tutti, feci poco caso ai suoi movimenti anche perchè non ne avevo bisogno nella mente ascoltavo la telecronaca di mio fratello. Trovava di suo gusto il demone.

    Ma sei un caso patologico Kevin??? ...non ti è bastato quello che abbiamo passato vero? ..E no perchè tu godi di trovarti immischiato in queste situazioni..

    Il demone prese posto su una sedia poco distante da me e mio fratello cercava anche lui il proprietario del locale.

    Cosi mi voltai verso la sua direzione il demone aveva una faccia schifata e gli dissi

    < Il proprietario è al bar accanto alla ragazza umana.> la mia voce suonò piatta ma calma.

    Kevin oddio ma fai veramente schifo!!! ..ti faresti anche questo qui??.. Sei un pervertito.

    Ingoiai la saliva al pensiero di vedermi con un uomo come quello li.

    Mi passai una mano sul volto restando inorridito dai pensieri di mio fratello.

    Voglio lasciare la città. Mi hai mentito sei venuto qui in cerca di guai Kevin..e non me ne fotte un cazzo che hai comprato casa. Resti qui da solo..io me ne vado.

    Non faceva altro che prendermi in giro e deludermi. Ma avevo le palle piene ormai. Non gli avrei permesso di trascinarmi ancora nella merda.




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    CONTINUA DA: LUOGHI NATURALI - PROMONTORIO - VILLA LOST

    << Misericordia... >>

    Imprecai a bassa voce quando arrivai davanti al locale dove dovevo prendere Augusta, come cavolo aveva fatto a trovare un appartamento in quel posto? Capisco che era senza lavoro e cercava qualcosa di economico, ma questo posto puzzava di guai...

    << Speriamo bene! >>

    Parcheggiai la macchina davanti al locale e scesi... mi incamminai verso la porta... ma prima di aprire... sentii un odore che non mi piaceva per niente...

    Porca puttana, qui ci sono dei lupo e un demone... Augusta, ma in cosa ti sei invischiata...

    Entrai aprendo piano la porta e mi ritrovai nella visuale un demone... e per giunta trascinatore... Dannazione... proprio Crow... Cazzo! Fortuna che non gli piacciono i vampiri...

    Mi voltai e vidi due licantropi... erano giovani... si sentiva dal loro odore e uno dei due sembrava a disagio, l'altro era spavaldo... forse un po' troppo per essere vicino a un demone come Crow... guardai il locale... non era di certo di prima categoria, ma almeno non era la bettola che pensavo... forse con qualche ristrutturazione... Basta lavoro... devi cercare Augusta...
    Mi girai e la vidi seduta accanto a un ibrido di lupo... Cavolo... E ci stava decisamente provando con lei... Sapevo che Augusta era una bella ragazza, ma quel lupo non sentiva su di lei il mio odore? Molto strano...
    Decisi che era il momento di dire qualcosa...

    << Scusate il disturbo, ma sto cercando la mia ragazza e a quanto pare l'ho trovata... >>

    Mi incamminai verso Augusta e mi misi di fianco all'ibrido...

    << Salve, sono Dorian Lost... forse non ci conosciamo... sono qui per risolvere la questione dell'insolvenza della mia fidanzata... spero che non ci siano problemi per questo ritardo nel pagamento... >>

    Lo guardai e gli porsi la mano...

    << Mi spiace per questo increscioso ritardo... Questo è il mio biglietto da visita, nel caso, non so... volesse una mano per qualche ristrutturazione... >>

    Gli porsi il mio biglietto da visita, non stavo cercando di affascinare l'ibrido, ma vista la situazione preferivo prendere due piccioni con una fava... facendo ricadere se mai gli interessi su di me e non su Augusta, logicamente su di me in altri sensi... non di certo gli interessi che suscitava in Augusta però...

    Inarcai un sopracciglio aspettando la sua risposta... C'era qualcosa che mi sfuggiva in quel momento... che conoscessi di già questa persona? Al momento davvero non mi sovveniva in mente...
     
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    Elessi il ragazzo del telefonino a mio compagno di sventura, mi aveva risposto dolcemente, nemmeno per lui era una giornata molto fortunata, anzi! Era molto strano nel suo comportamento, parlava con me con gentilezza ma negli occhi sembrava smuoversi una profonda rabbia e..frustrazione, in netto contrasto con le sue parole. Guardai lui e poi il suo compagno che era impegnato in un evidente duello di forze con Bredish, dentro di me stavo ghignando: vedere quell' esaltato dover "abbassare le orecchie" e ubbidire mi diede una momentanea soddisfazione.

    Quando però lo scambio di battute si fermò successe una cosa inaspettata a cui ovviamente non ero preparata. Bredish cogedò i due e fissò uno sguardo famelico su di me.

    Ecco come si sente una preda nella tana del lupo...

    Dentro ero in tumulto, panico

    Fregata, cazzo!

    Non volevo essere preda, raddrizzai le spalle e tentai di essere una preda con un pò di stile, potevo tenergli testa a questo maniaco...

    Bredish, Armand...prese con delicatezza la mia mano e accennò un bacio nel presentarsi. Mi rapì gli occhi con il suo magnetismo, mi rivolse uno sguardo d' approvazione che fece fare un balzello alla mia autostima..

    Non buono questo...

    Mi portò verso il bancone, accompagnandomi mi posò una mano sulla schiena tastandola... Sentii un languore nello stomaco, sentii le guance infiammarsi, il cuore battè forte....ma tenni le spalle ferme e mi portai più avanti per fuggire dal suo tocco ammalliante...

    Ti prego Alfons butta giù la porta dell' ufficio...

    Chiese se volevo qualcosa, mi schiarii la voce

    Uno scotch, grazie

    << Augusta Meyer...Nulla la ringrazio, non le porterò via molto tempo...>>

    Non riuscii a continuare perché abbaiò un qualche ordine ai suoi..."guagliù?"... Poi riportò lo sguardo su di me...quegli occhi magnetici mi incatenarono di nuovo, senza rendermene conto mi ero accostata a lui, con disinvoltura spostai il peso sui piedi per allontanarmi.

    In quel momento fece il suo ingresso un uomo elegante con un bastone che si guardò intorno con evidente arroganza e mi rivolse...

    Disprezzo?! Ma questo chi si crede di essere?

    Un tizio così ero ben felice che mi stesse lontano ma mi corrucciai quando vidi che aveva come bersaglio il tavolino a cui erano seduti i due ragazzi che si guardavano, sembravano parlarsi attraverso la mente...mi morsi il labbro incuriosita da quell' atteggiamento...

    Rivolsi di nuovo l' attenzione al mio piccolo grande problema...non sembrava entusiasta dell' ultimo cliente...si era schifato di quell' ambiente...Un lampo di collera gli passò negli occhi a quel lapsus, credo poco casuale del tizio...lui era il proprietario di quel "betscusateincantevolepub"...sperai che quel lampo non incenerisse me invece di quel pallone gonfiato...

    Sospirai profondamente, una mano appoggiata al bancone e l' altra nella tasca posteriore dei jeans e ripresi a parlare

    <<...Le dicevo....scopro solo oggi che lei è il proprietario dell' appartamento in cui vivevo...ho un problema signor Bredish e.....>>

    Niente!

    Riuscirò mai a finire un discorso oggi, cazzarola?!

    Entrò Dorian come una furia, con passo deciso, bellissimo come sempre... Il sorriso che stava per allargarsi sul mi viso si congelò... Si parò di fronte a Bredish presentandosi e iniziando a parlare di "insolvenza della mia fidanzata" "ritardo nel pagamento" "increscioso ritardo" ed io lo guardai accigliata, mi sentii umiliata, tanto parlare di orgoglio, preda con stile e adesso...squattrinata senza casa...dentro di me mi infuriai e puntai gli occhi su Bredish per studiare le sue espressioni..

    Cazzo Dorian, almeno andiamo nel suo ufficio!

    e poi in ultima "ristrutturazione del pub" quando era appena entrato Mister precisetti dei miei stivali con quell' aria schifata... Mi passai la mano sulla fronte sospirando...

    ...uomini....
     
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