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LA SPETTACOLARE REGGIA BREDISC CHE DA SECOLI OSPITA LA FAMIGLIA BREDISC, ATTUALMENTE E' GESTITA DA ARMAND BREDISC
MA E' DI PROPRIETA' DI TUTTI I BREDISC
IN ATTESA DELLA PRIMA RUOLATA
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CONTINUA DA NIGHT CAFE' in divertimento in luoghi di festa
lungo in tragitto in limousine Beth era una piccola gattina con un gran calore... me la spupazzai al meglio assaporando ogni suo centrimetro di quelle labbra succose e dolci... mentre ormai le mie dita conoscevano i suoi seni millimetro per millimetro... desideravo fotterla lì in auto e mentre le mie dita si addentrarono nella sua mutandina facendola fremere di passione l'auto si fermò... eravamo arrivati...
<porca troia...!>
Sbottai di rabbia capendo che era meglio scendere... quando il mio fido Antonio bussò alla portiera... mi staccai da Beth bruscamente e sempre nello stesso modo brusco aprii la portiera che sfiorò Antonio ed un altro scagnozzo...
<anto' me rut proprio o caz... ossaje eh? si nun to met aret qualche giorno di questi manco capisci quando è il momento di non rompere o cazz... o faje semp! Maronna mi!> ... gli dissi fulminandolo con lo sguardo... poi mi si avvicinò l'altro e in modo timoroso mi disse che era arrivata della posta e me la consegnò... aprii la busta e mi ritrovai un invito...
lo lessi attentamente... lo girai e rigirai tra le mani...
<e chest chi caz è?> dissi rivolgendomi ai due... i quali non mi seppero dire nulla...
non sarei di certo andato, di sicuro era un imboscata di qualche amico della sposa-vedova strappai l'invito ma lo infilai in giacca... mi rivolsi poi ad Antonio... lanciando uno sguardo alla portiera aperta...
<la donna è mia ospite...accompagnala nell'ala delle mie stanze... e poi LIEVT A NANZ O CAZZ...>
dicendo questo mi avviai verso l'ingresso della maestosa Reggia di famiglia... non mi preoccupai di accompagnare io stesso Beth... doveva capire che lei era una delle tante... del resto lo aveva capito... prendere o lasciare... gli piaceva il rischio? sarebbe entrata lei stessa nella bocca dei leoni... e chissà se sarebbe mai uscita viva dalla mia reggia... girai attorno la fontana e mi avviai all'interno...
Edited by (Stefan) - 23/5/2014, 19:59. -
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CONTINUA DA NIGHT CAFE'- DIVERTIMENTO - LUOGHI DI FESTA
Armand aveva preso possesso del mio corpo. Con le mani esplorava i miei seni, con le sue labbra mi baciava con frenesia.
Io rispondevo a suoi baci con la stessa voglia. Toccavo i suoi muscoli perfetti e mentre la sua scendeva nelle mie mutandine lasciai uscire un piccolo gemito.
La macchina si fermò. Eravamo arrivati a destinazione. Il mio amico si staccò di scatto da me e uscì imprecando e parlando in dialetto. Io non capì quasi niente.
Ma sentirlo parlare in quel modo mi fece ridere.
oh mamma
Poi lo sentì parlare con qualcuno
la donna è mia ospite...accompagnala nell'ala delle mie stanze.
<<ala? >> dissi un pò troppo forte.
Armand non si prese nemmeno la briga di farmi uscire dalla macchina o di aspettarmi.
Uscì dalla macchina e mi ritrovai davanti ad una reggia bellissima, simile a quelle che amavo dipingere.
Avrei chiesto ad Armand di poter ritrarre la meraviglia che stavo osservando. Il tipo mi accompagnò dentro.
Quando misi il piede oltre l'ingresso restai stupita, incredula di vedere quello spettacolo. Tutto era grandioso e meraviglioso, curato nei minimi dettagli.
Sarei potuta rimanere lì impalata per molto tempo ma, fui presto invitata a procedere e fui portata in una stanza, una di quelle che vedi nei film.
<<oh...E' bellissima!!>>
non riuscì proprio a trattenere lo stupore.
Mi avvicinai al letto e passai lentamente la mia mano sulla coperta. Mi sedetti in attesa di Armand.
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La Reggia della mia famiglia era stata sempre sfarzosa, era lì da secoli e l'avevo arricchita facendo portare oggetti da tutto il pianeta dai miei maggiordomi anche non stando in carne ed ossa a Littoria, per fortuna l'avevo sempre tenuta segreta a mio nipote Kristofer...
"pace all'anima sua" pensai beatamente mentre ero seduto comodamente sorseggiando un bicchiere di rum su il mio preferito grande divano in pelle marrone nel mio studio privato accessibile a pochi, i miei pensieri volavano sui miei progressi già ottenuti in città in poco tempo, Kritofer il grande Kris temuto da tanti era stato messo fuori uso...
"Ora mi manca Iris, il pargoletto e forse anche un paio di suoi amici..." si anche alcuni suoi amici... pensai a quei due inetti che volevano bloccarmi nel chiostro...
<che stupidi!!> dissi a gran voce, voce che rimbombò nel grande ufficio arredato con mobili di epoca settecenteschi sempre basati sul marrone... mio colore preferito... detti l'ultimo sorso al rum quando entro in ufficio Antonio avvertendomi che
<la DONNA E' NELLA VOSTRA CAMERA DA LETTO 3>esclamai eccitato...
<mo e' fat una cosa buona... tra 5 minuti porta in stanza il solito t'aspett...e fai venire Gerardo...> lasciai l'ufficio velocemente addentrandomi nei vasti corridoi della reggia... avevo molte camere da letto e quando in giro c'erano diverse donne ospiti... diverse camere erano sempre occupate... arrivai davanti alla camera da letto occupata in quel momento da Beth ed entrai...
era uno stupendo bocconcino che reclamava di essere posseduta seduta stante li dove giaceva comoda aspettandomi... agitai una mano indirizzata a mostrare la stanza ed il soffitto affrescato dicendo...
<spero che la stanza sia di tuo piacimento dolce Beth...> le dissi sorridendo... mi avvicinai sbottonandomi alcuni bottoni...
<ci sarà da divertirsi...>
la guardai negli occhi e la baciai in modo passionale guastando la sua dolce saliva... fu in quel momento che entro Gerardo ed il solito vassoio che avevo chiesto ad Antonio...
l'uomo posò il vassoio audace accanto a delle candele che accese... quello che era posizionato in quella portata era sfacciato... due membri di gomma con delle fragole per stuzzicare il tutto... Gerardo poi era un ragazzone di 36 che incuteva timore come me... era un umano, un umano che aveva sfondato più letti lui che alcuni ibridi come me... era per quello che lo avevo scelto come amico di letto per i giochi erotici che mi piaceva fare nelle mie stanze di quella reggia tanto bella ma tanto crudele per chi la varcava...
Guardammo entrambi in modo lascivo la bella Beth... la accarezzai un orecchio e gli succhiai il lobo baciandola nell'incavo del collo... poi mi staccai e le dissi senza alcun tatto...
<ora facci vedere come quei due gioielli nel vassoio entrano facilmente dentro di te cara Beth... e dopo entreremo noi...>
mi alzai dal letto dove le ero accanto e mi sedetti su una panca dove Gerardo già aveva preso posto... pronti a guardare lo spettacolo di Beth e farla nostra... già con il pensiero che se non avrebbe accettato... o non sarebbe uscita viva di li o si poteva togliere velocemente dalle palle dalla reggia...
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Armand ci misi un bel pò ad arrivare. Mentre lo aspettavo ammiravo la magnifica stanza. Che affreschi... sarei rimasta ad ammirarli per ore e, magari, una volta arrivata a casa avrei provato a riprodurli.
Quando la porta si aprì lui entrò e mi chiese se la stanza era di mio gradimento.
<<e' molto bella>> risposi mentre lui iniziava a sbottonarsi
Ci sarà da divertirci aggiunse
Mi baciò con passione e io risposi eccitata al contatto con le sue labbra. Fummo interrotti da un uomo dalle spalle larghe, molto attraente e sicuro di sè. Il suo modo di camminare la diceva lunga.
Poggiò sul tavolo un vassoio con fragole, candele accese e per completare il tutto due membri di gomma.
E bravo...sarà il servizietto che riserva a tutte pensai
Ma io non ero le altre. Avrei giocato a modo mio. L'altro uomo si sedette su un divanetto di fronte a me e Armand lo seguì.
ora facci vedere come quei due gioielli nel vassoio entrano facilmente dentro di te cara Beth... e dopo entreremo noi...
Armand amava giocare in quel modo e in compagnia. Riuscivo a leggere nei suoi occhi l'eccitazione.
Sarei stata al gioco... anche se ero davvero tentata di andare via lanciando ai due qualche maledizione.
Mi alzai lentamente, e iniziai molto lentamente a togliere le autoreggenti, prima una e poi l'altra. Slegai la cintura che avevo in vita e la tirai in direzione dei due, poi spostai le spalline sulle spalle, facendole scendere lentamnte insieme al vestito. Rimasi con il seno nudo e una mutandina di pizzo nero che tolsi quasi subito.
<<lo spettacolo è di vostro gradimento?>>
I due guardavano con attenzione ogni mio movimento...
Presi il mio vestito e strappai le larghe spallline, con decisione per evitare di rovinare tutto il vestito. Mi avvicinai ai due.
L'uomo, di cui non sapevo il nome, mi era di fronte. Mi piegai in avanti e lo baciai, mordendogli anche il labbro inferiore, con la mano destra nel frattempo mi ero fatta largo tra i bottoni della sua camicia, sbottonandoli uno ad uno.
Lui mise una mano sui miei seni... un brivido di piacere mi corse lungo la schiena...
Lasciai scorrere le dita fino alla cintola dei suoi pantaloni che sbottonai con un solo gesto. Vedevo il suo membro gonfio sotto la mutanda.
Niente male... penso che quella che si divertirà sarò io....
Lo spogliai e presi la sua erezione tra le mani , e lo feci senza staccare i miei occhi da quelli di Armand.
Quello che volevo era lui, quell'uomo era solo... un intermezzo...
Mi spostai e bendai l'uomo. <<e' un piacere conoscerti>>
Tornai sulle sue labbra lasciando che la mia lingua ne seguisse i perfetti contorni. Dopo qualche secondo lo lasciai lì.
Mi avvicinai ad Armand da dietro e gli legai le forti mani con i miei collant. Con lui non mi preoccupai di bottoni o altro, anzi con molta forza tirai la camicia facendo saltare qualche bottone. Un tiro deciso che lasciò i suoi addominali ben scolpiti ben in vista. Gli sbottonai i pantaloni e li tirai giù lasciando liberi i suoi centimetri. Era uno spettacolo su quel divanetto.
Oh dio... mi morsi il labbro...
Poggiai le mie labbra sul suo collo e iniziai a baciarlo, rangiungevo le sue labbra e poi tornavo sul collo. Avvinai le mie labbra al suo orecchio e gli sussurrai
<<non sei il solo che ama giocare. >> Gli morsi il lobo con forza << Stasera non sarò il tuo giocattolo. Tu sarai il mio.>>
Le mie parole furono decise e sensuali.
Armand non si trovava davanti una ragazzina obbediente ma una donna che amava giocare e rischiare.
Ero sicura che stavo facendo l'opposto di quello che voleva lui ma, stava bene a me.
Mi allontanai per un attimo e presi le fragole dal vassoio. Ne misi una in bocca all'uomo che la morse piano, una la morsi io, im modo molto sensuale, per poi passarmi la lingua sulle labbra, l'altra la passai prima sulle labbra di Armand e poi la spinsi giù fino ai suoi addominali e la morsi lì, mordicchiando anche la sue pelle.
Era così sexy fermo lì... sapevo che ben presto mi avrebbe punita per non aver fatto quello che mi chiedeva...
Iniziai a giocare con la lingua... prima sul suo collo, poi sul suo petto, i suoi addominali per poi finire sulla punta del suo membro... che gustai con tutta la bocca... giocando sia con le labbra che con la lingua...
Lo desideravo...
Mentre giocavo con lui non potevo fare a meno di chiedermi come sarebbe finita la serata.
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Quella che avevo di fronte era una leonessa nascosta sotto la scorza di una piccola gattina... non fece quello che le dissi ma fece ancor meglio... mi stuzzicò come solo poche sapevano fare... voleva tenere le redini in mano di quel gioco sensuale... quando si spogliò la vidi in tutta la sua bellezza... un seno solo da succhiare per ore ed un corpo con un sedere da urlo...
"porca troia"
imprecai quando prese tutto il mio sesso in bocca per gustarlo... provocava la bambolina, ed aveva anche provocato Gerardo che si sfilò facilmente la benda e si alzo... la presi in bracciò e la poggiai sul grande letto iniziai a baciarla e rubarmi la sua lingua nella mia bocca fu piacevolmente romantico, cosa che però odiavo, quindi mi lanciai nell'assaporare e strizzare i sui seni era così minuta in confronto a noi due...era un piacere da toccare e da possedere... e mentre la accarezzavo non ci vidi più ritornai a baciarla e la penetrai con forza in un solo colpo andando dentro di lei interamente... trattenne il fiato.. forse le diedi un pò di fastidio...era così calda... le dissi...
<sei una cattiva gattina... si fa sempre quello che dice Armand Bredisc...>
iniziai a possederla con un ritmo frenetico... il letto vibrava... lei vibrava... io vibravo... il tutto era una vibrazione di piacere ed il povero Gerardo si ritrovò ben preso a smanettarsi disteso sul letto a guardarci... quando poi sempre mentro ero dentro di lei la sollevai e me la presi in braccio in un abbraccio forte e vigoroso feci un occhiolino al mio amico di giochi che subitò capì si alza ci raggiunse e si mise dietro Beth...era un abbraccio a tre con la ragazza nel mezzo... Gerardo pian piano entro dentro di Beth nell'ingresso in cui ero entrato io... nel dolce sesso della ragazza che urlò di piacere e dolore... Beth era mia... e doveva sottostare a quello che le dicevo io... era una scena fantastica... due uomini che facevano loro una gran donna... Beth era così focosa e bella... uno schianto... poi fu tutto veloce... il mio amico venne quasi subito e si staccò... restai solo in dentro quella donna audace... ed andavo sempre più veloce mentre i miei gemiti ed i suoi si fondevano...
<porca puttana Beth... quanto porca sei?...> dissi in modo affannoso... cercando di arrivare al traguardo di quella grande eccitazione che era in quel momento vicinissimo....
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Mentre assaporavo il suo sesso, sentì Armand imprecare. Sapevo di provocarlo e la cosa mi piaceva. Accanto a noi, l’altro uomo si liberò facilmente e si alzò. Lo stesso fece lui, mi prese tra le sue forti braccia e mi portò sul letto. Ogni suo bacio mi faceva ansimare, la sua lingua danzava con la mia gustando ogni momento di quell’incontro.
Quando si spostò sul mio seno non riuscì a trattenere un gemito… e poi lui tornò sulle mie labbra e mi penetrò con forza. Rimasi qualche secondo senza fiato…
sei una cattiva gattina... si fa sempre quello che dice Armand Bredisc... mi disse
ma io ero felice di aver agito d’istinto. Non sai quanto.. pensai
Spostai leggermente lo sguardo e notai l’atro uomo sul letto che si dava da fare da solo mentre Armand aumentava il ritmo muovendosi dentro di me.
Non potevo fare a meno di toccare la sua schiena, le sue braccia… Ogni suo singolo muscolo emanava passione…
Rimanendo sempre dentro di me, mi sollevo e mi prese in braccio… ero avvinghiata al suo corpo che fremeva di piacere come il mio.
Oh…dio.. ansimai nel suo orecchio….
Mi ritrovai all’improvviso stretta tra i due uomini. L’altro uomo mi penetrò insieme ad Armand ma, presto l’ultimo arrivato soddisfatto il suo appetito si staccò da me.Era davvero attraente ma non aveva il fascino del padrone di casa. Ora, eravamo solo Armand ed io… era lui quello che volevo. L'avevo desiderato dal primo momento in cui aveva sfiorato la mia pelle.
Mi piacevano gli uomini misteriosi e di potere. Io non ero da meno...
porca puttana Beth... quanto porca sei?... lo sentì parlare in modo affannoso.
Mentre su muoveva più in fretta capì che anche lui voleva raggiungere l’apice del piacere… all’improvviso mi staccai da lui… volevo godere di quel momento… volevo quel corpo da dio ancora per un po’….
Avvicinai le mie labbra alle sue e gli morsi il labbro inferiore… dopo averlo spinto sul letto mi misi a cavalcioni su di lui e cominciai a muovermi… Mi faceva impazzire l’idea di sottometterlo…
<< Ti avevo detto che eri il mio giocattolo…>> sorrisi in modo malizioso mordendomi il labbro inferiore…
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Sentivo il suo respiro affannoso, i suoi gemiti venir fuori da quelle labbra sensuali… aumentai il ritmo fino a sentire il nostro piacere esplodere e i nostri corpi vibrare per il piacere raggiunto.
Mi abbandonai sul suo petto perfetto per riprendere fiato…
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Non me lo sarei mai aspettato, la piccola Beth era una vera forza della natura in camera da letto... Gerardo era zeppo di sudore ed aveva fatto ben poco e c'è ne voleva per metterlo Ko, poi quando lei mi sottomise portandomi a letto e salendomi sopra fu la goccia che fece traboccare il vaso di desiderio... la nostra passione di quell'incontro arrivò in poco tempo e la femmina mi crollò tra le braccia appagata e sfinita... la strinsi mentre con un'altra mano afferrai un lenzuolo per coprirci leggermente... feci una strizzata d'occhio a Gerardo e gli dissi...
<gera' puoi andare... che nessuno entri fin quando non esco, luatv' a' nanz o' cazz...> l'uomo completamente nudo fece un piccolo gesto di saluto militare con la mano vicino al capo e strizzando anche lui l'occhio in senso di intesa uscì fuori... accarezzai i capelli di quella donna...
<dove abiti piccola Beth? Da dove vieni... insomma cosa ci fai a Littoria?>
le dissi mentre mi accesi velocemente un sigaro prese dal grosso comodino in radica di noce lì vicino senza mai lasciare Beth stretta a me con un braccio... inspirai profondamente e sbuffai il fumo in stanza... mentre aspettavo la sua risposta gliene feci subito un'altra quella a cui tenevo di più anche perchè non me ne fotteva un cazzo di cosa ci faceva Beth qui...
<come hai conosciuto Iris Bredisc? Non vi ci vedo da amiche...dimmi tutto su di lei> gli dissi mentre la accarezzavo attento a non bruciarla con il sigaro... speravo di poter prender quante più informazioni della vedova... Iris e suo figlio dovevano morire... e raggiungere velocemente Kristofer nel regno dei morti.
"prima me la sarei fottuta a dovere la vedovella per fargli capire quale Bredisc scopa meglio. poi gli avrei decapitato il pargoletto e alla fine mi sarei occupato di lei, squartata viva..." si pensai trionfante... accennando un sorriso... .. .
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Mentre stavo tranquilla sul petto di Armand lo sentì dire al suo amico che poteva andare e che non voleva essere disturbato da nessuno.
dove abiti piccola Beth? Da dove vieni... insomma cosa ci fai a Littoria?
Mi chiese mentre mi accarezzava i capelli. Poi prese un sigaro, spostandosi su un fianco e stringendosi alle mie braccia. L’odore di sigaro acceso riempì la stanza…
Stavo per rispondere alla sua domanda quando le mie, iniziali, teorie diventarono realtà
come hai conosciuto Iris Bredisc? Non vi ci vedo da amiche...dimmi tutto su di lei
Mi girai in modo da poterlo guardare dritto negli occhi e gli sorrisi. Visto che non era realmente interessato a me risposi subito alla seconda domanda
<< Ecco il perché del tuo interesse…>> dissi con un piccolo sorrisetto sulla faccia. In fondo mi ero divertita con lui.
<< mi dispiace caro ma posso dirti pochissimo di Iris. Quasi niente in effetti. >> In effetti la conoscevo pochissimo, quasi niente e avevo saputo del bambino solo al matrimonio.
<< Ho saputo del bambino solo al matrimonio.>>
Sapevo che si sarebbe infuriato per questo. Il suo piano iniziale, la sua impazienza di capire come attaccare la vampira era svanita con qualche mia frase.
Stavo per aggiungere altro quando la sentì… una visione…
Oh dio… non ora… non qui...
Il mio corpo diventò rigido per qualche secondo e poi lo vidi…
Vidi una donna in abito da sposa che soffriva. Non vidi subito il suo viso. Poi vidi il volto di un giovane che avevo già visto... era al matrimonio? lo avevo visto lì. Ne ero sicura. L'uomo aiutò la donna a spogliarsi dell'abito lasciandola in sottoveste. La donna stava per partorire. Vidi il bambino nascere e quando l'uomo lo appoggiò tra le braccia di... era Iris... Aveva partorito senza sapere che suo marito era morto...
Quel bellissimo bambino stava tra le braccia della madre. Entrambi erano nascosti e protetti da qualcuno, qualcuno di potente.
<<il piccolo è nato. Ma non sarà una minaccia per te. Non ora. >>
Quando mi ripresi ero tutta tremante, tutta sudata e lontana da Armand.
<<no…>> lo guardai pietrificata. Avevo parlato, mi succedeva sempre. Ero davvero scossa. Ogni visione era sempre peggio… Ogni volta provavo dolore fisico e mentale. Mi alzai dal letto, senza preoccuparmi dell’essere nuda, e mi sedetti ai piedi del letto, portandomi le ginocchia al petto. Il mio corpo iniziò ad essere scosso dai singhiozzi e scoppiai in lacrime.
Perchè ora... perchè davanti a lui... ma erano lor a decidere, non io...
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<nooooooo!> urlai mentre il respiro mi diventò veloce e tutte le fibre del mio essere volevano scoppiare...
Beth aveva avuto una visione un attimo dopo in cui mi aveva confessato che di Iris non sapeva praticamente nulla...
"Porca di quella gran troia" avevo subito pensato alle sue parole... il mio piano per estorcere in modo diretto informazioni di quella puttana della vedovella era andato in fumo ma assistere alla visione della bella donna che avevo accanto mi urtò tantissimo... era anche lei una strega quindi l'avevo subito capito ma non mi aspettavo che parlasse durante la visione... ed aveva detto che era un maschio.....
IL PICCOLO ecco a cosa era dovuto il mio urlo... Beth ritornò in se e si sedette rannicchiata sul bordo del letto...
saltai in piedi furioso dal letto gettando il sigaro nel posacenere... il licantropo che era in me voleva uscire fuori.... sentivo il lupo respirare affannosamente e lanciai un urlo dando un pugno al muro che scosse tutta la parete... mi sbucarono i canini e di sicuro gli occhi si erano illuminati di fuoco...
<un altro maschio Bredisc!!! Porca troia!!!> urlai con una voce ancor più dura e potente che avevo di solito grazie al lupo che voleva stracciarmi le viscere per uscire...
respirai a fatica la sete di uscire subito da quella stanza e strappare il cuore della troia che aveva generato un altro Bredisc era più forte di me... il pargolo comunque era un moscerino indifeso da schiacciare e ci sarei riuscito facilmente, gli avrei fatto fare la stessa morte del padre... dovevo riordinare le idee e Beth poteva essere una delle mie carte vincenti grazie alle sue visioni... e poteva essermi utile contro Iris...
"Iris ha fiducia di lei... l'ha invitata al matrimonio... la pollastrella può servirmi..." l'ultimo respiro per farmi ritornare in me mi fece sorridere e mi girai verso la donna... Beth mi era utile eccome se lo era...
<calmati Beth... sono un Ibrido, in parte sono uno stregone anche io respira...> le dissi senza però avvicinarmi...
mi stavo calmando... quella ragazza stava soffrendo per la sua visione e sapevo quando le visioni facevano schifo sul corpo molte mie donne che avevo avuto avevano questi poteri per fortuna che io non ho visioni mi ero sempre detto...
mi sedetti al lato opposto sul letto dov'era seduta lei...
la guardavo in modo curioso...e tenebroso... le donne con le visioni erano sempre così fragili...
<vieni tra le mie braccia Beth calmati...>...
"piccola Beth... quanto sei preziosa... mia piccola pollastrella..."
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Aveva uralto. Armand aveva urlato come un matto nel scoprire che era un maschio. Lo avrebbe ditrutto...
calmati Beth... sono un Ibrido, in parte sono uno stregone anche io respira...
I miei dubbi avevano trovato certezza. Il suo potere era forte e il suo istinto animalesco prendeva spesso il sopravvento su quello umano.
Alzai gli occhi per guardare il suo corpo nudo, lontano dal mio che mi invitava tra le sue braccia.
Non ero sicura di quello che volevo in quel momento... ero una persona forte e indipendente ma il dolore fisico era insopportabile.
Mi alzai lentamente e mi avvicinai alla grande finestra che c'era nella stanza. L'aprì e lasciai che l'aria accarezzasse il mio corpo nudo.
Nella mia mente scorrevano veloci le immagini che avevo appena visto. Quell'essere innocente, che dormiva beato, era già in pericolo di vita.
<<non ti aiuterò a colpire Iris, tantomeno il suo bambino.>>
continuai a parlare senza girarmi verso di lui.
<<quel piccolo non è una minaccia e non ti aiuterò ad ucciderlo. >>
Avevo fatto del male, ucciso, torturato ma mai e poi mai avrei spezzato una vita innocente.
Mi girai e camminai lentamente verso di lui, fino a quando non mi ritrovai così vicina da sentire il suo fiato fondersi con il mio.
Sapevo che mi avrebbe voluta colpire, torturare e uccidere per le mie parole, ma ssapevo che non lo avrebbe fatto. Apoggiai una mano sul suo petto muscoloso e avvicinai le mie labbra alle sue...
lo baciai con passione...
Mi allontanai dalle sue labbra solo per sussurargli
<<sarò una tua alleate se vuoi ma...>> lasciai per qualche secondo le parole in sospeso. Non sapeva quello che avevo visto...
<<...tentare di uccidere ill piccolo sarà la tua rovina... credimi.>>
Il suo potere mi sarebbe stato utile, molto... Non potevo permettermi di predere un alleato come lui...io sapevo di essere una buona risorsa. Le mie visioni facevano comodo. E quella che avevo appena avuto poteva giovare ad Armand.
Mi allontanai dal suo viso e mi sedetti vicino a lui.
<<ascolta, non ti dirò quello che ho visto, non posso ma credi alle mie parole. Non sto difendendo Iris, non siamo poi così amiche, e non voglio mettermi contro di te.>> gli sorrisi mettendo in mostra tutta la mia sicurezza
<< Sta a te decidere il da farsi.>> gli tesi una mano per vedere se avrebbe accettao le mie parole...
...aspettavo di sapere come sarebbe finita
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+1 .
Beth rifiutò di essere dalla mia parte con grande tatto... nella sua bellissima nudità si aggirava nella stanza cercando di farmi ragionare che il piccolo sarebbe stato la mia rovina...
"che cazzo ne sai Beth... non sai un cazzo..." pensavo dentro la mia testa guardandola con la voglia di sottometterla subito su quel letto e farle del male... sotto al mio corpo mentre entravo ed uscivo dentro di lei...
seppe rubarmi furbescamente un bacio passionale e poi cercò di aggiustare il tiro proponendo una sorta di alleanza in cui aveva dettato le regole lei... mi porse anche la mano per sancire l'accordo... mano che rifiutai di stringere... io dettavo le regole nella mia vita... quindi sempre disteso sul letto le dissi in un sussurro...
<fottiti Beth...> guardandola negli occhi... mi sedetti e continuai...
<tu non sai un cazzo Beth... Kristofer uccise mia sorella Tecla... sua madre... il mio odio per lui e per tutti i Bredisc non avrà mai fine... quel poppante DEVE MORIRE...> sbottai alzandomi...
un silenzio tombale invase la stanza non guardai più la donna, raccolsi solo i miei indumenti in una mano e solo allora cercai gli occhi di lei...
<al mio ritorno non voglio trovarti... raccogli le tue cose e levati dai coglioni... sei esentata solo se ci ripensi> stavo per raccogliere i miei poteri di smaterializzazione per sparire quando mi ricordai di dirle
<ah... non dire niente a nessuno di questo discorso se no il tuo bel culo non camminerà più per Littoria...> le lanciai uno sguardo duro ed accigliato e mi smaterializzai dalla stanza sotto i suoi occhi allibiti...
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mi materializzai in una delle mie camere private, nudo con i vestiti in mano... quella ragazza non aveva capito un cazzo di come la vita va vissuta pensavo... ero adirato, incazzato...
"se pensa che due visioncine del cazzo mi tenevano legato alle sue imposizioni si sbaglia" pensavo mentre mi fiondai sotto la doccia
<un altro maschio Bredisc porca puttana!> il muro vibrò ancora una volta sotto i miei pugni... la voleva spaccare quella doccia...
la rabbia mi aumentava... ero come la dinamite pronta a saltare in aria... mentre l'acqua scorreva sul mio corpo ripensai a quell'invito... a quel negozio... potevo giocarmi qualche carta... la mia curiosità mi avrebbe portato da Nadiya...
"si... andrò lì a tastare il terreno... dopo la morte di Kristofer..."
dopo la doccia riposai qualche ora, mi infilai un jeans velocemente pronto ad andare via senza maglia perchè si moriva dal caldo... venne in stanza il mio fidato Antonio...
<anto' contatta tutti... devo sapere dove sono Iris e ... il bambino... DEVONO MORIRE...IL BAMBINO PRIMA DI TUTTI... LORO E CHI LI PROTEGGERA'... VAI... > all'uscita dalla stanza di Antonio mi rendevo conto che la mia voce aumentava di tono e di rabbia a nominare quella feccia della stirpe Bredisc... avevo commesso tanti crimini familiari anche io lo sapevo... ma adoravo il potere... c'era il posto solo di un singolo Bredisc , forse era solo un pretesto verso quei Bredisc la morte di mia sorella... ma non me ne fotteva un cazzo.... le creature della notte in quella cittadina dovevano sottostare agli ordini di Armand Bredisc... contattai al cellulare un altro mio fidato scagnozzo...
<berna' ma che cazz e' fin e' fat? te la stai spassando a fartelo mettere al culo? Maledizione!> Bernard era un provocatore nato... il mio braccio destro da tempo... mi aggiornò dicendomi che Iris era come sparita da Littoria, da tempo non si vedeva in giro...
<cazzo! Quella puttana e suo figlio devono essere eliminati... ci siamo Bernard... Iris ha un maschio... vanno uccisi senza se e senza ma... mi raccomando... aggiorniamoci...> chiusi la conversazione... e mi smaterializzai andando via dalla mia reggia...
CONTINUA IN: LUOGHI CITTADINI - CITTA' - LES TRESOR DE NADIYA. -
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Armand rifiutò la mia mano. Anzi mi disse di fottermi...che modi...
fottiti tu... pensai quello che stava per fare lo avrebbe distrutto. Io l'avevo avvisato.
Mi disse di come aveva perso la sorella, che a mio parere doveva amare molto, e capì il perchè della sua vendetta.
Potevo davvero capirlo. Io avrei fatto lo stesso...
Armand si alzò e prese i suoi vestiti
al mio ritorno non voglio trovarti... raccogli le tue cose e levati dai coglioni... sei esentata solo se ci ripensi. ah... non dire niente a nessuno di questo discorso se no il tuo bel culo non camminerà più per Littoria... mi disse prima di smaterialzzarsi davanti ai miei occhi.
Cazzo! non mi aveva dato nemmeno il tempo di rispondere. Lo avevo mandato su tutte le furie.
Mi vestì lentamente ripensando alle sue ultime parole. Avrei potuto accettare di stare dalla sua parte ma restava sempre l'incognita del piccolo...
Avevo avuto una fugace visione della potenza dei nostri poteri insieme. Ne avevo bisogno. Non potevo lasciar perdere.. non così... Se fossi riuscita ad umentare il mio potere avrei potuto vendicarmi...
la vendetta è il moto di tutto..
prima di uscire dalla stanza mi sistemai i capelli e dopo un'occhiata veloce nello specchio. Poggiai una mano sulla sua cornice e crollai di nuovo a terra. La stanza satura di potere scatenava le mie visioni.
Vidi una stanza dalle bianche pareti.. si sentiva in lontanaza un lamento straziante... cercavo di uscire dalla stanza ma non ci riuscivo.
Chi c'è? urlai
Niente... la mia magia non mi era d'aiuto. Misi le mani in avanti... le mie mani... erano insanguinate...
Diedi uno sguardo nella stanza e notai che sia il pavimento che parte del muro erano imbrattati... il sangue era ovunque... cercai di respirare e toccai il mio corpo per capire se ero io quella ferita o qualcun altro. Il mio corpo non era ferito.
Allora chi?
Chi era stato ferito o chi avevo ferito... Era forse la conseguenza del mio potere unito a quello di Armand?
All'improvviso torno la luce. La visione era passata lasciandomi dolorante e più confusa di prima...
Mi alzai e iniziai a correre lungo il corridoio diretta nell'ingresso. Iniziai a cercare il mio telefono, trovandolo facilmente. Volevo una faccia amica. Avrei chiamato Emma... ma prima un taxi per tornare a casa. Avrei dovuto aspettare qualche minuto.
<<ehi, dove sei? Ho bisogno di bere qualcosa di molto forte>> dall'altra parte ricevetti una risposta che sembrava essere ancora più intrigante del semplice bere.
<<aspettami lì. Arrivo...>>. Ero quasi all'uscita quando vidi uno degli uomini di Armand.
Potevo temporeggiare... così una piccola bugia mi venne in soccorso...
Mi avvicinai in modo molto spavaldo...
<<di al tuo capo che l'affare può essere concluso alle sue condizioni.>> dissi in modo serio
<<di anche che quello che gli ho detto si avvererà se non mi darà retta sui tempi. Insomma, di al signor Bredisc di contattarmi.>>
gli porsi un biglietto con il mio numero.
Quando arrivò il taxi salì facendo l'occhiolino all'uomo. Sarei passata da casa prima di raggiungere la mia amica. Avevo bisogno di una doccia...
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il viaggio era stato calmo... con quella femmina dovevo andar cauto le mie mani erano state a posto l'avevo solo slinguata con un bacio focoso nel quale avevo rimediato ancora un rifiuto ed uno strattone... potevo comunque capirla... Augusta era stata costretta a seguirmi contro voglia ma sotto sotto sapevo che anche quel fiorellino amava il rischio forse voleva solo capire a che gioco stavo giocando... e glielo avrei ben presto spiegato...
quando scesi dall'auto mi venne subito incontro Gerardo e mi spiego che Beth era andata via ma ci aveva ripensato...
<bene Gera'...> dissi dandogli una pacca sulla spalla...
<io non chiamo nessuno... falla chiamare e ditegli che l'aspetto al più presto qui...> gli lanciai poi un occhiolino...
<dentro c'è una pollastrella ma con lei è meglio andar piano... non ti convocherò... se poi viene Beth... magari allarghiamo la cosa a quattro...> sorrisi in modo lascivo... lui capì... ma mi chiese chiarimenti su Bernard...
<bernard sta in giro a far soldi...chissà da chi si starà facendo scopare perdendo di vista le cose importanti...chillu strunz' deve avere una lezione Gera'...> lui annuì... toccandosi l'uccello... <non ora però... diamo tempo al tempo...>
sentii un movimento dall'auto ... Augusta stava scendendo...
<mo' vatten'... va'...> dissi indicando con una mano all'uomo di alzare i tacchi ed andarsene... e lui così fece...
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peter81 .
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...Ero solo una stupida che si era cacciata nell'ennesimo guaio e, come sempre avrei dovuto cavarmela da sola....
Questo l'unico pensiero che mi accompagnava nella limousine...
Armand, probabilmente accortosi della mia "assenza", mi baciò; fu il suo odore così maschio e voluttuoso a riportarmi con i piedi per terra... più o meno...
Lo spintonai via con rabbia e disperazione, trattenni la mano che voleva schiaffeggiarlo, certa che mi sarei fatta più male io che lui!
Arrivati di fronte ad una vera e propria reggia (casa sua potevo presumere), mi fece entrare. Si intrattenne con uno dei suoi scagnozzi per poi raggiungermi con passo deciso, perfino la casa sembrava trattenere il respiro di fronte al suo passaggio!
Entrati in un ampio salone, continuava a guardarmi. Era una lotta silenziosa tra due volontà ma io mi sentivo ormai sfinita e sfibrata mentre una goccia di sudore mi scendeva nell'incavo dei seni. Sentivo quella goccia come se fosse guidata da lui stesso...
<< Cosa sei tu?>>
Sussurrai.
Mi venne vicino, io non volevo indietreggiare, avevo la sensazione che scappare lo avrebbe scatenato, mi sentivo come una preda e l'unico modo per uscirne a testa alta era affronatrlo...
<< Sei un bugiardo...!>>
Mi guardò accigliato ma non troppo sorpreso: evidentemente era già stato accusato in altre circostanze...
<< Hai detto che non mi avresti fatto del male... ma me ne stai facendo...e me ne farai altrettanto.... Hai detto che mi avresti resa libera.. ma qui CON TE io mi sento in trappola!....>>
Per tenerlo a distanza gli appoggiai con decisione una mano sul suo petto, ancora nudo, potevo sentire il battito potente del suo cuore. Cercavo per una volta, una visione che che mi indicasse la strada.
<< Dimmi cosa sei... e cosa vuoi da me...>>
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