Listen to your heart

FF Nian

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    Capitolo 1



    Pov Ian

    Domani era il gran giorno, sarebbero iniziate le riprese.
    Si era allontanato da tutto per poter riprendere fiato concentrarsi sulla carriera per evitare di pensare troppo, tra film, pubblicità e convention, proprio quest'ultime che lo mettevano sempre di buon umore, visto l'amore che le sue fan riuscivano a trasmettergli e di cui al momento sentiva il forte bisogno.

    Julie lo aveva già chiamato più volte, era come sempre un vulcano di idee.

    "Ho in mente un sacco di cose per il tuo personaggio, vedrai quando avrai in mano il copione"

    Gli aveva comunicato a dir poco entusiasta.

    Era tornato ad Atlanta da due giorni e aveva sentito solo Paul e Kath con i quali negli ultimi tempi aveva rinsaldato ancora di più, se possibile, i rapporti.
    Era tarda sera, si sdraiò sul divano dove era seduto, sfilò l'iPhone che aveva in tasca e decise di aggiornare Twitter, si concentrò solo sui 140 caratteri che gli erano concessi ed uscì rapidamente dall'applicazione. Non voleva vedere gli aggiornamenti perché molti avrebbero riguardato lei, era tutta l'estate che non li vedeva.

    La sua mente cominciò a vagare, i ricordi a volte lo travolgevano, essere di nuovo a casa era dura e ancora più duro sarebbe stato riprendere a lavorare, lei gli mancava terribilmente, come poteva sentirsi ancora così. Non era un ragazzino alle prese con la sua prima rottura.

    Moke lo raggiunse sul divano, con un rapido salto fu sul suo petto, questo lo riscosse dai suoi pensieri, il felino fece per accoccolarsi a lui ma il respiro di Ian lo fece inciampare, si raggomitolò su se stesso in modo poco aggraziato. Sul viso dell'attore comparve un sorriso, cominciò ad accarezzare il suo amico a quattro zampe.

    "Meno male che ci sei tu a distrarmi"

    Gli disse con il sorriso ancora sulle labbra. Decise di alzarsi, sempre con Moke in braccio, si mise seduto al tavolo dove c'era il suo Mac, con il mouse lo risvegliò dalla modalità stand-by, andò sulla casella di posta elettronica che aveva dedicato solo ai fan, cercava sempre di riuscire a recuperare almeno la lettura di tutte le email, lettere e messaggi, che gli mandavano. Per quanto si impegnava la cosa era impossibile, lo sorprendeva sempre il fatto che le persone che gli scrivevano, provenissero dalle più svariate parti del mondo.

    Dopo un oretta di immersione tra i fan, e il suo amico ormai beato di coccole, sdraiato sulla sua gamba, decise che era meglio andare a letto.

    Domani l'avrebbe rivista. Il suo cuore mancò un battito, il suo petto si gonfiò per prendere un respiro profondo. Avrebbe rivisto Nina.


    POV Nina

    "Professionalità, professionalità, professionalità"

    continuava a ripetere a bassa voce, mentre era in macchina per andare sul set.
    aveva passato l'intera estate a cercare di alleviare la separazione, la natura e gli amici aiutano sempre quando si passano momenti critici, aveva pensato.

    Il suo iPhone cominciò a squillare, non potendo rispondere, continuò a guidare, sicuramente era Candice che la cercava, visto che era in forte ritardo.
    Arrivò dopo circa dieci minuti di fronte alla sbarra che permetteva l'accesso agli studi. Era prestissimo Julie voleva vederli tutti quasi all'alba, era ansiosissima di fargli leggere il copione scritto durante l'estate.

    Fece un cenno di saluto al ragazzo di guardia che le aprì senza fare domande, ormai dopo quattro anni conosceva benissimo sia Nina che la sua macchina, si domandò se anche per lui era strano vederla arrivare da sola e non con Ian, si ricordò dei primi tempi in cui sia lei che lui erano preoccupati che qualcuno scoprisse la loro relazione, e usciva da casa di Ian qualche minuto dopo di lui, per non destare troppi sospetti, finché un giorno non fu proprio il ragazzo della guardiola a domandargli perché prendevano due macchine separate. Questo ricordo fece comparire un sorriso sul suo volto, per un minuto si dimenticò della sua ansia.

    Parcheggiò molto rapidamente, spense il motore, girò lo specchietto per vedere se era in ordine, il suo nuovo taglio di capelli le piaceva molto ma doveva ammettere che aveva più difficoltà a gestirlo. Scese, chiuse la portiera dietro di se e dopo qualche passo nel parcheggio, vide la bellissima Audi di Ian... Il suo cuore perse un battito.

    "Calmati, calmati, calmati"

    Se qualcuno l'avesse vista l'avrebbe presa per matta, dopo quella giornata avrebbe avuto bisogno di molto di più di una sola seduta di Yoga per riprendersi.
    Controllò l'ora sul suo cellulare e vide la notifica della chiamata persa, come da previsione era Candice, le aveva lasciato anche un messaggio, scorse il dito sullo schermo per leggere tutto.

    dove sei finita? La riunione è ormai cominciata da un pezzo!

    L'orario in alto allo schermo, le diceva che ormai la riunione era andata e che aveva solo la mattinata per studiare il copione e iniziare le riprese.
    Fece una corsa ed entrò nel suo camerino, le era mancato quel posto solo suo, anche se quest'ultimo era pieno di ricordi, il primo bacio ad esempio, dopo aver girato la scena tra Katherine e Damon. Nina impedì alla sua mente di abbandonarsi a quel ricordo.
    Giusto in tempo, sentì bussare alla porta del suo camerino, aprì, e la sua amica bionda la abbracciò senza darle il tempo di dire nulla

    "AAAAAAAA"

    Urlarono entrambe e solo dopo che l'euforia si affievolì un pò, si slegarono dall'abbraccio, Nina squadrò Candice da capo a piedi

    "Allora come sta la mia futura mogliettina?"

    Domandò Nina con un sorriso a 32 denti, durante l'estate si erano sentite quasi tutti i giorni, ma per vari impegni lavorativi e di Convention, non si vedevano da tantissimo. Candice mostrò la mano con l'anello all'amica

    "Sono al settimo cielo, è stato talmente romantico che mi sembrava di vivere un sogno, eravamo su ponte vecchio, a Firenze, in Italia e lui si è inginocchiato e me lo ha chiesto davanti ad un bellissimo tramonto con un panorama mozzafiato, non riuscivo a crederci"

    Nina era veramente felicissima per lei, mentre Candice raccontava sulla porta apparve anche Kath, che si fiondò tra le sue braccia, proprio nel modo in cui prima aveva fatto la bionda

    "Sei arrivata ora? Non sei venuta alla riunione, ti abbiamo aspettato un po' ma poi abbiamo dovuto cominciare"

    Disse Kath, spiegandole tutto e porgendole il suo copione.
    Nina si accorse che le sue amiche la guardavano quasi con aria preoccupata, non le avevano domandato nulla sicuramente per paura di ferirla, ma sapevano, come ne era consapevole lei, che ormai l'argomento era inevitabile

    "Credo che volesse vederti sai?"

    Disse La sua amica mora abbassando il tono di voce.
    Nina abbassò lo sguardo

    "Ci vedremo quando dovremmo cominciare a girare"

    Candice cercò di smorzare la tensione

    "Il che avverrà tra poche ore, quindi adesso ti lasciamo leggere in pace, Julie verrà tra poco a darti qualche dritta, è meglio che ci mettiamo a studiare prima che inizino le riprese, se non vogliamo che vanga fuori un disastro questo inizio di stagione"

    Disse ridendo, poi entrambe uscirono dal camerino, lasciando Nina di nuovo da sola con i suoi pensieri.

    Lesse il copione tutto d'un fiato, era stesa sul suo divanetto, con una tazza di caffè in mano ed il pc acceso sul tavolino.
    La prima scena che aveva ovviamente era con Ian, adesso che i loro personaggi si erano messi insieme, la cosa era più che normale.
    Le ore passarono e Nina cominciò a provare delle battute e a fare degli esercizi per la memoria che aveva appreso quando era alle prime armi, sentì un rumore e Julie entró dalla porta, la salutò anche lei molto calorosamente, e le diede dei consigli su come entrare in sintonia con il personaggio di Elena, dato che lei non era presente alla riunione della mattina.

    Dopo averla salutata, si svagò un po' danti al computer, poi chiuse tutto si preparò e andò al trucco, dove incontrò tutti gli altri membri del cast, salutò il suo amico Paul, poi fece una battuta a Steven, Zach la prese in braccio e la fece roteare per salutarla, c'erano quasi tutti tranne Ian.
    La stava evitando? Aveva di meglio da fare nel suo camerino? Era agitato quanto lei per il loro incontro?
    Mille di queste domande cominciarono a frullarle in testa, lo cercava con lo sguardo, Paul sicuramente sapeva dov'era ma non voleva chiederglielo sembrando una ragazzina immatura.

    Una volta pronta, truccata e pettinata, si fece strada per arrivare sul set di casa Salvatore, al suo fianco c'era Candice, passarono per un lungo corridoi, salutando i tecnici che ormai erano di famiglia e finalmente arrivarono. Lo stomaco le si strinse.
    Nina si voltò e tra i Cameraman e i tecnici del suono.
    Incrociò quei due magnifici occhi azzurro oceano, che non vedeva ormai da troppo tempo.

    storia in corso



    Edited by shadygirl11 - 3/5/2014, 12:28
     
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    Capitolo 2



    POV Ian

    Lei non c'era, non si era presentata alla riunione con tutto il cast, Ian ascoltava le parole degli autori senza prestargli attenzione, aveva il copione davanti e lo fissava distrattamente solo per non incontrare lo sguardo degli altri suoi collegi, non voleva сhe si accorgessero сhe era turbato.
    Quando presero la decisione di separarsi lui e Nina, fecero anche un accordo, tutto quello сhe sarebbe successo tra loro non avrebbe intaccato la vita professionale, questo era valso anche quando stavano insieme, nonostante a volte dopo delle scene tra Nina e Paul, lui avrebbe voluto prendere a pugni l'amico.
    Per gli attori la professionalità è tutto, e loro amavano il proprio lavoro, ora cosa sta succedendo? Nina non vuole più mantenere le cose in quel modo? ha intenzione di evitarlo finchè le sarà impossibile non farlo?

    "Nina è bloccata nel traffico"

    Disse Candice interrompendo i suoi pensieri, sicuramente sarà una scusa, per giustificarla, troppe volte la loro comune amica, li aveva coperti quando stavano insieme, ed arrivavano in ritardo, perché nessuno dei due voleva abbandonare il letto e le braccia dell'altro.
    Guardò la bionda digitare un messaggio da sotto al tavolo, immaginava fosse diretto a Nina, e sorrise, felice di conoscere Candice bene come pensava.
    Alla fine di quella interminabile riunione senza lei, fece per andare nel suo camerino, quando Kath gli si mise sotto braccio.

    "Dove pensi di andare con quello sguardo?"

    Lo colse lei in flagrante

    "Quale sguardo?"

    I suoi sforzi di fissare il copione evidentemente erano stati del tutto vani

    "Non prendermi in giro, ti conosco da cinque anni"

    E gli sorrise con fare comprensivo, nel frattempo erano arrivati davanti al camerino di lui

    "Sto bene Kath grazie per il sostegno, ma non ce n'è bisogno, è passato del tempo da quando è successo, tranquilla, mi ci sono abituato"

    "Da quanto tempo è che non la vedi?"

    Quella domanda faceva male come una pugnalata

    "Da giugno..."

    E non aggiunse altro

    "Se il terzo grado è finito, adesso andrei a studiare la mia parte"

    Disse Ian sventolando il copione tra le mani.
    Inaspettatamente la moretta gli diede un bacio sulla guancia e lo abbraccio, Ian ricambiò l'abbraccio, che stranamente lo fece sentire meglio.

    "Ci vediamo più tardi sul set"

    disse lei sciogliendo la loro stretta.
    Ian entrò nel suo camerino e chiuse la porta, non vedeva l'ora di concentrarsi sul suo lavoro, quello, e la sua fondazione erano le uniche cose сhe riuscivano a distrarlo.

    THE VAMPIRE DIARIES 5X01

    era una vera emozione leggerlo. e voleva condividere questa sua sensazione con i fan сhe erano sempre avidi di notizie tanto quanto lui, prese il suo Iphone e scattò una foto per poi postarla su Twitter.
    Non vedeva l'ora di vestire i panni di Damon, in quel periodo si trovava in sintonia con lui come mai prima.
    Aveva subito delle scene con Nina, da quel che poteva leggere.

    "Certo Damon se la merita un po' di felicità visti i suoi trascorsi"

    Osservò ad alta voce, dialogando con se stesso.
    Era seduto sulla sedia del piccolo tavolo сhe aveva adibito a scrivania, con le mani si stropicciò gli occhi e poggiò la testa sullo schienale.
    Avrebbe dovuto farsi scivolare tutti quei momenti addosso, non doveva far trasparire i suoi sentimenti, ma solo quelli di Damon, la gioia di stare finalmente con lei, di stringerla tra le braccia.
    Mentre analizzava la situazione, si accorse сhe il tempo stava volando, decise сhe era meglio saltare il trucco e andare direttamente sul set, avvertì Paul con un messaggio e si avviò, la prima scena sarebbe stata nella camera di Damon.
    Entrò nella stanza piena di cameraman, erano tutti al settimo cielo per la nuova serie, prese un caffè e dopo circa un oretta la vide, era stupenda come al solito, quando incrociò i suoi occhi lei non abbassò lo sguardo, Ian decise di andare da Nina, uno dei due avrebbe dovuto fare qualcosa, era accompagnata da Candice che appena lo vide avvicinarsi si allontanò, per lasciarli un po' da soli.
    Una volta davanti a lei quasi non sapeva come comportarsi, un tempo l'avrebbe baciata e presa un pò in giro per la scena che li attendeva.

    "Ciao. È bello vederti"

    Esordì con semplicità e le baciò delicatamente la guancia

    "Ciao. È bello anche per me"

    Solo adesso si rendeva conto di quanto realmente, sentiva la sua mancanza, il suo sorriso, quei grandi occhioni da cerbiatto.

    "siete pronti a far soffrire il mio Stefan?"

    disse Paul mettendo le braccia dietro le spalle di entrambi, risero tutti e tre in modo spontaneo e contagioso.
    Una volta smorzata le tensione tra loro, Ian si allontanò un attimo, andò a prendere un caffè anche per Nina, era un gesto сhe quando stavano insieme faceva sempre e non gli andava di rinunciarci, lui teneva ancora a lei e lo avrebbe sempre fatto.

    "Schiumato con un cucchiaino di zucchero"

    Nina gli sorrise e prese il caffè

    "Grazie"

    Di solito erano abituati a provare le scene da soli prima di trovarsi sul set, questa volta invece non lo fecero, questo preoccupava un po' Ian, non voleva сhe lo show fosse danneggiato da questa cosa.

    "Perché siete ancora vestiti?"

    Disse Candice, con riferimento al fatto сhe nella prima scena dovevano baciarsi nel letto di Damon.

    "Che с'è sei invidiosa perché noi ci possiamo scatenare e tu no?"

    Disse Nina, sorprendendo sia la bionda сhe Ian con quella battuta, risero tutti e tre.
    Dopo un po' di movimento sul set, si spogliarono ed entrarono nel letto. Calò il silenzio in tutta la stanza. Una voce interruppe quella concentrazione, il regista urlò...

    "Azione!"


    POV Nina

    Il dolce bacio di lui sulla sua guancia le fece venire un brivido, dopo tutto quel tempo lontani, le sembrò сome la prima volta сhe si presentarono, alla primissima riunione del cast, lei prima di allora non lo conosceva, sapeva сhi fosse solo di fama, entrarono subito in sintonia, questa cosa esaltava il regista e faceva quasi invidia agli altri.
    Adesso lo scherzare e sorridere insieme le mancava terribilmente, erano prima diventati amici e successivamente amanti e le sembrò tutto così inevitabile... così naturale.
    Paul la distolse dai suoi pensieri, era bello essere di nuovo lì tutti insieme dopo un estate passata lontano dalla routine.
    Ian le portò il caffè, non si era dimenticato come lo prendeva di solito, le fece comparire un sorriso, questo piccolo gesto la riempì di dolcezza.

    La sua agitazione cresceva ogni minuto сhe passava, fortuna сhe non erano soli, Candice gli chiese col sorriso come mai erano ancora vestiti, Nina pensò di cogliere quell'occasione per sdrammatizzare e mascherare il fatto сhe fosse agitata, non voleva сhe gli altri se ne accorgessero, soprattutto Ian, così fece un'inaspettata battuta сhe fece ridere tutti lui per primo, lei non poteva smettere di guardarlo, quando sorrideva era ancora più bello, i suoi occhi blu sembravano brillare.

    Prima di quanto volesse arrivò il momento di girare, si spogliarono ed entrarono nel letto di Damon, Nina sbirciò il corpo di Ian, era ancora meglio, se possibile, di come lo ricordava, il suo cuore stava cominciando a correre più veloce dei suoi pensieri, doveva mantenersi professionale, sentì il silenzio сhe si era creato intorno a loro rompersi alle parole del regista.

    Ian le sorrise, la fece voltare accarezzandola e la baciò dolcemente, Nina non riusciva più a pensare ad altro, le sue labbra erano così calde e morbide... non le importava сhe nella stanza ci fossero altre persone... rispose al suo bacio, сhe da dolce si trasformò, caricandosi di passione, sentì le loro lingue incontrarsi, Ian si spostò sopra di lei e il contatto tra i loro corpi la fece quasi sussultare, aprì le gambe, lui le accarezzò la coscia e si sistemò su di lei, le loro lingue continuavano quella danza e Nina non poteva far altro сhe assecondare il suo corpo, lui spostò quella dolce tortura dalle sue labbra al suo collo, lei gli mise una mano tra i capelli, cominciò a sentire quel calore famigliare сhe si propagava dal suo corpo...

    "Stooooop!"

    gridò la voce сhe in quel momento Nina avrebbe voluto sopprimere, Ian la guardò e si allontanò da lei, il cuore le stava esplodendo nel petto... il respiro affannoso... Era completamente sconvolta da quello сhe stava provando.

    "Ragazzi come sempre siete fantastici, lo sapete сhe vi adoro ma... Nina dovresti cercare di sorridere di più, devi pensare сhe è come se Elena avesse passato tutta l'estate tra le braccia di Damon e ancora non ne avesse abbastanza"

    Esordì il regista criticando la loro performance

    "Ho bisogno di una piccola pausa ok?"

    Disse Nina, col respiro quasi affannoso e un tono сhe non ammetteva repliche.
    Si alzò velocemente dal letto, Ian non la fermò, si rivestì e poi stappò via dal set, Candice la bloccò afferrandole il braccio

    "Nina stai bene? Cos'hai?"

    Non poteva rimanere lì un secondo di più

    "Sto bene ok!"

    Rispose alla sua amica, con tono un tantino scortese, si liberò dalla sua stretta e corse nel suo camerino, aprì la porta e la richiuse dietro di se, si poggio con la schiena su di essa.
    Non poteva farlo, non poteva restare indifferente a tutto quello che provava, stare tra le sue braccia e farsi scivolare tutto addosso, non poteva fare finta di niente era troppo.
    Due lacrime le rigarono il viso... Si sedè per terra con solo la porta a sorreggerla, passarono un pó di minuti, qualcuno busso scuotendola, doveva essere Candice, se n'era andata correndo e questo sicuramente doveva averla preoccupata.
    Nina si alzò fece per aprire la porta

    "Candice tranquilla sto bene, davvero sto..."

    Non riuscì a finire la frase, davanti a se non c'era un amica preoccupata ma bensì la causa di tutte quelle emozioni contrastanti. Ian.

    Edited by shadygirl11 - 3/5/2014, 12:31
     
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    Capitolo 3



    POV Ian

    Dopo aver girato quella scena in cui si era completamente perso per pochi interminabili istanti, Nina si era rivestita ed era corsa via dal set.
    Si portò una mano sulle labbra, da quanto tempo non la sentiva così vicina e da quanto tempo bramava quel momento... ma la finzione faceva più male di qualsiasi altra cosa, e vista la sua reazione lui non era l'unico сhe ne era rimasto turbato, l'aveva osservata correre via e aveva visto Candice provare a fermarla, una volta сhe si fu rivestito andò dalla loro comune amica сhe, preoccupata, stava per raggiungere Nina dopo la sua fuga, lui le mise una mano sulla spalla.

    "Lascia stare vado io"

    Candice gli rispose con un semplice sorriso di assenso.
    Ian percorse il corridoio сhe portava al camerino di lei, non aveva idea di cosa stesse succedendo ad entrambi, l'unica cosa сhe sapeva era che le voleva parlare.
    Arrivato davanti alla sua porta, bussò, dopo pochi attimi la porta si aprì, Nina era decisamente sorpresa di vederlo, si asciugò rapidamente il viso, cercando di sfuggire al suo sguardo.

    "Che ci fai qui?"

    "Visto come sei fuggita qualche minuto fa, sono venuto a vedere come stavi"

    Nina gli fece segno di entrare e richiuse la porta dietro di loro, lui si mise di fronte a lei.

    "Scusami, io non so сhe.."

    Ian la interruppe prima сhe lei potesse finire la frase.

    "Ti prego, non farlo... non ti scusare con me"

    Era successo già altre volte che dopo una scena si ritrovassero in camerino e quel deja vu così famigliare non aiutava di certo la loro comunicazione.
    Durante l'estate avrebbe voluto chiamarla avrebbe voluto sentire la sua voce e dirle сhe starle lontano non faceva per lui, сhe voleva raggiungerla per guardarla ancora dentro quei suoi occhi da cerbiatto, per accarezzarle il viso, per baciare le sue morbide e calde labbra e per tenerla tra le sue braccia.
    Adesso erano uno di fronte all'altra e non smettevano di guardarsi negli occhi, lui allungò una mano e con un gesto piccolo e fugace le asciugò meglio le tracce сhe restavano delle sue lacrime.

    "Non so cosa mi è preso non è da me"

    "Io so io"

    Disse Ian cerando di non farla sentire a disagio più di quanto non fosse già, la vide calmarsi visibilmente.

    "Siamo dei professionisti ricordi?"

    Cercò di mascherarle il più possibile tutto quello сhe stava provando, lei gli sorrise quasi timidamente.

    "Grazie Smoldy come sempre riesci a capirmi"

    nel sentire dopo tanto tempo nuovamente quel soprannome, Ian scoppiò a ridere seguito immediatamente da Nina.
    Lui sapeva meglio di chiunque altro quanto fosse importante per lei essere professionale nel suo lavoro, bastava solo сhe qualcuno glielo ricordasse.

    "Ricominciamo da capo"

    Disse con tono speranzoso.

    "Io sono Ian Somerhalder, è un piacere conoscerti"

    "Ian questo è il trucco più vecchio del mondo, io non credo сhe funz.."

    lui le mise l'indice sulle labbra per farla tacere e la guardò come se la stesse rimproverando, Nina con la sua mano gli abbassò il dito.

    "Ok hai vinto. Piacere io sono Nina Dobrev"

    "Brava ragazza, adesso ogni volta сhe giriamo una scena voglio сhe pensi сhe ci siamo appena conosciuti, tutto il resto non conta, tutto quello сhe с'è stato..."

    Ma si fermò, non riuscendo più a continuare, quelle parole dette ad alta voce gli stavano facendo male. Troppo male.
    Nina inaspettatamente lo abbracciò, le sue braccia lo stringevano forte e lui ricambiò quella stretta, passò le sue mani sulla schiena di lei, sentiva il suo profumo così vicino e la sua bocca сhe respirava poggiata al suo collo, aveva bisogno di sentirla vicina in quel modo, questo era diverso dal contatto che avevano avuto sul set, questo era vero.
    Qualcuno bussò alla porta del camerino interrompendoli.

    "Tutto bene lì dentro?"

    Era la voce di Kath, a malincuore lui si allontanò da quell'abbraccio, per un attimo rimasero uno di fronte a l'altra senza dire una parola, alla porta Kath bussò di nuovo.

    "è tutto ok tranquilla, arriviamo!"

    Disse Nina ancora persa in quegli sguardi. lui moriva dalla voglia di baciarla, ma doveva rispettare la sua decisione non poteva farlo, allungò una mano dietro di se aprendo la porta del camerino di lei, solo a quel punto Nina staccò gli occhi dai suoi e si concentrò su Kath.

    "Ho interrotto qualcosa?"

    Disse la loro comune amica quasi con voce speranzosa, a quella domanda rispose Ian.

    "No tranquilla, possiamo tornare sul set"

    E si avviarono tutti e tre di nuovo in camera di Damon, lui evitò lo sguardo di Nina per tutto il tempo, non importava quello che desiderava fare, avevano preso una decisione sul loro rapporto e lui non poteva non rispettarla.
    Julie gli venne incontro, prese Nina sotto braccio e si mise a parlare con lei in un angolo, lui andò da Paul che, seduto sulla sua sedia, si godeva il secondo caffè della giornata, Ian si sedè accanto a lui, anche il suo amico lo guardò non aria preoccupata, a Ian cominciava a dare un po' fastidio il modo in cui tutti i loro amici li trattavano come se stessero per esplodere entrambi, ma in fondo poteva capirli, anche loro si trovavano in mezzo a quella situazione senza sapere come comportarsi.

    "è tutto a posto?"

    "Si tutto ok"

    "Intendo tra di voi"

    Ian si voltò verso l'amico senza dire nulla, nemmeno lui sapeva rispondere a quella domanda.

    "Ricevuto"

    Disse comprensivo Paul passandogli un altro caffè.
    Julie un attimo dopo si rivolse a tutti i presenti dicendo.

    "ragazzi siccome abbiamo parecchie scene da girare per oggi proseguiamo con le altre, trasferiamoci sul nuovo set"

    Si riferiva al college per il quale era servita una nuova location, ma quell'annuncio lo lascio interdetto, evidentemente Nina non voleva continuare le scene tra Damon e Elena, il suo discorso non era stato abbastanza convincente? eppure nel suo camerino gli era parso il contrario.
    Ian aveva alcune delle scene con Paul quindi per il resto della giornata lui e Nina si sarebbero separati, decise di evitare appositamente di guardarla e di concentrarsi sul suo lavoro.
    Le riprese delle scene tra i due fratelli filarono lisce come l'olio, il pomeriggio era ormai quasi finito e delle ragazze ancora nessuna notizia, anche loro evidentemente si erano immerse nelle riprese, Ian e Paul stavano andando nei loro camerini quando Julie li fermò.

    "Ragazzi aspettate"

    Disse col respiro un po' affannoso dopo averli raggiunti.

    "vi ricordate che stasera c'è la nostra solita cena per festeggiare il primo giorno di riprese?"

    Ian se ne era completamente dimenticato, la sera avrebbe dovuto incontrarsi con Jessica che gli doveva parlare di alcuni documenti e progetti riguardanti la fondazione, prima che potesse informare il boss di questo, Julie disse.

    "Non potete mancare ci saranno tutti"

    "Io ci sarò sicuramente"

    Disse prontamente Paul, Ian si mise a riflettere sulle parole che aveva appena sentito, ci saranno tutti vuol dire che Nina ha già confermato la sua presenza? se avesse detto di no sarebbe sembrata solo una scusa per non vederla e dopo quello che era successo sul set, si sarebbero tutti, o per lo meno gli autori, preoccupati per la situazione tra di loro, poteva dire a Jessica se si potevano vedere direttamente a casa sua per accorciare i tempi.

    "Farò in modo di esserci anch'io"

    A quanto pare quella lunga giornata non sarebbe finita tanto presto.

    POV Nina



    Non potè fare a meno di abbracciarlo, era lì davanti a lei, aveva capito subito perché era scappata dal set, chissà se lui provava le sue stesse cose, un tempo le bastava guardarlo per percepire cosa sentiva.

    Tra le sue braccia si sentiva bene, come se finalmente potesse tornare a respirare, avrebbe voluto che quel momento non finisse mai, ma dopo qualche secondo sentì qualcuno bussare alla porta del camerino, era Kath, quando lei e Ian si separarono l'uno dall'altra continuarono a guardarsi, nessuno dei due osava interrompere quell'attimo, lei si perse in quei suoi bellissimi occhi blu, li aveva sognati parecchie notti durante l'ultima estate trascorsa lontani l'uno dall'altra.

    Ian aprì la porta del camerino e solo a quel punto Nina dovette staccare gli occhi dai suoi, la sua amica mora chiese se era tutto a posto, a quella domanda rispose Ian con fin troppa velocità.



    Mentre si avviavano per tornare sul set Nina cercò di nuovo lo sguardo di Ian, ma non trovò nulla anzi lui cercava appositamente di evitarla, mille domande cominciarono a frullargli nella mente, forse il suo gesto era strato troppo irruento, in fondo era lei che gli aveva chiesto più spazio, che lo aveva allontanato, Ian si era comportato nel modo più normale e gentile con lei, ma non poteva pretendere che tutto continuasse a filare liscio come era un tempo.



    Una volta arrivati sul set Julie la prese sotto braccio portandola in un angolo per parlare.



    "Tesoro è tutto ok?"



    Le domandò premurosa.



    "Non ti ho mai vista andare via dal set in quel modo, devo cominciare a preoccuparmi?"



    Mentre Julie le esponeva le sue preoccupazioni, Nina continuava a seguire Ian con lo sguardo, era andato direttamente da Paul senza voltarsi indietro, la loro conversazione non era finita nel camerino, erano stati interrotti, e lei avrebbe voluto dirgli molte cose, ma il cercare i suoi splendidi occhi e non trovarli la feriva molto.



    "è tutto ok, davvero non devi assolutamente preoccuparti per la situazione"



    La rassicurò Nina, la sua datrice di lavoro e amica, sapeva benissimo che lei e Ian non stavano più insieme, e lei percepiva la sua preoccupazione su come la situazione avrebbe influenzato lo show, Julie si girò per seguire lo sguardo di Nina e vide che era puntato su Ian che parlava con Paul.



    "Che ne dici se per oggi ci dedichiamo alle scene che hai con Candice e rimandiamo a domani quelle tra Damon e Elena?"



    Nina le sorrise dolcemente



    "Ti ringrazio"





    Il pomeriggio di riprese proseguì molto velocemente, il nuovo set gli piaceva moltissimo e ritrovare la routine con Candice e Kath era veramente bello.



    "Stasera cosa vi mettete?"



    Disse Candice rivolta alle sue due college e amiche, Nina la guardò per un attimo titubante, aveva deciso di non andare alla festa che festeggiare il primo giorno di riprese, ma prima che potesse dire una parola Candice la fermò.



    "Aaaaaah! non fare quella faccia!!!! non pensarci nemmeno lontanamente, tu vieni con noi, o di tua spontanea volontà o ti ci trasciniamo con la forza"



    E Nina sapeva benissimo quanto la sua amica potesse essere testarda, quindi alzò solo gli occhi al cielo e disse



    "E va bene, va bene"



    Non aveva più visto Ian, avendo le riprese in luoghi differenti, per tutto il giorno non si sarebbero più visti, cominciò a chiedersi se il comportamento di lui fosse dovuto al luogo di lavoro, se anche lui fosse venuto alla festa della sera avrebbe potuto constatare se la sua intuizione era giusta o meno.



    Nina rientrò finalmente nel suo camerino, accostò la porta, si mise sul divano e chiuse i suoi occhi facendo un bel respiro profondo, la giornata lavorativa era volta al termine, adesso doveva solo tornare a casa cambiarsi e andare al party, dove lo avrebbe rivisto.





    Il rumore che fece la porta di casa sua quando la richiuse le rimbombò nelle orecchie, ancora non si era abituata al silenzio, anche perché durante l'estate non c'era mai stata, posò la borsa si diresse in camera da letto, si spogliò e si infilò direttamente sotto la doccia, il getto di acqua calda sulla pelle cominciava a restituirgli un po' di vita, giusto Candice poteva essere riuscita a trascinarla in questa cosa, richiuse l'acqua si avvitò un asciugamano addosso e andò nuovamente in camera da letto dove aprì l'armadio.

    Con la mano scorse sugli innumerevoli abiti da sera che gli stilisti più famosi ormai facevano a gara per regalarle, sotto quel punto di vista si sentiva come una principessa, il sogno di ogni bambina.

    Ogni abito le ricordava un evento importante, al quale era stata sempre rigorosamente al suo fianco, ora anche questo era cambiato.

    Alla fine decise di mettere un abito blu, corto e senza spalline, molto semplice dato che la festa era solo per loro e probabilmente non ci sarebbero stati fotografi.



    Uscendo da casa chiamò un taxi, aveva pensato bene di non guidare dato che con tutta probabilità avrebbero bevuto per festeggiare, era agitatissima lo stomaco le si stringeva al solo pensiero di rivederlo, e se lui l'avesse trattata ancora in modo evasivo probabilmente lo avrebbe affrontato, anche se sapeva bene che era stata lei ad allontanato.



    Quando entrò nel locale la musica la travolse, questa volta avevano fatto le cose in grande, vide Kevin che le si avvicinava con un gran sorriso, la baciò su una guancia, da quando era tornata lui ancora non lo aveva incontrato.



    "Nina sei stupenda, mi sei mancata questa estate, non ti ho visto per niente da queste parti"



    "Grazie, si quest'estate volevo allontanarmi da tutti e dedicarmi solo alle amiche e alla famiglia, vedrai che recupereremo il tempo perduto"



    Disse omettendo il fatto che si era allontanata per zittire il suo dolore, Kevin fermò un cameriere prese un bicchiere e glielo porse a Nina.



    "Prego cara"



    "Grazie sei sempre un gentiluomo"



    Gli sorrise e bevve un sorso, cominciò a guardarsi intorno alla ricerca di quegli occhi che nelle ultime ore non l'avevano guardata, ma non li trovò.

    Le sembrò molto strano perché di solito Ian era una persona molto puntuale, ma infondo si sorprese per aver dato per scontato che lui ci fosse, da lontano intravide Paul, si avvicinò a lui ancora con il bicchiere in mano, lui la salutò per primo.



    "Buona sera Miss Dobrev, c'è anche lei, mi concede un ballo?"



    Lei rise e prima che potesse rispondergli Paul le tolse il bicchiere dalle mani, poggiandolo su un tavolino vicino, e la trascinò ondeggiando i fianchi sulla pista da ballo, la musica le riempiva le orecchie e il modo buffo di ballare di Paul la faceva ridere, finita la canzone ritornarono vicino al tavolino dove Nina riprese il drink, questa volta, bevendolo tutto. Con lo sguardo continuava a cercare Ian che ancora non c'era, era tentata di chiedere a Paul se lui sapesse qualcosa, ma non voleva farsi vedere così coinvolta nei suoi confronti. Qualcuno da dietro le pizzicò i fianchi facendola sobbalzare, per un attimo sperò che fosse lui ma girandosi vide Candice.



    "Sei matta mi hai fatto prendere un colpo!”



    la rimproverò amichevolmente abbracciandola.



    "Il tuo vestito è meraviglioso"



    le disse la bionda squadrandola dalla testa ai piedi, Nina la studiò a sua volta, la sua amica indossava un abito grigio corto con delle spalline che le si incrociavano dietro la schiena.



    "Anche il tuo mi piace un sacco, il tuo sposo ti manda in giro da sola vestita in questo modo?"



    "O ma smettila, così mi farai arrossire"



    E scoppiarono entrambe a ridere.



    "Chi stavi cercando?"



    Le domandò inaspettatamente la bionda



    "Nessuno perché?"



    Disse cercando di fare la vaga, probabilmente il suo guardarsi continuamente intorno, non era passato a tutti inosservato.



    "Facciamo finta che te la cavi così"



    Le disse Candice comprensiva, nel frattempo Paul si era allontanato per salutare altri invitati, Julie raggiunse le sue due attrici, salutandole calorosamente.



    "Vi piace il locale ragazze?"



    Non avevano mai organizzato una festa lì, e Nina lo conosceva solo di nome, era molto in voga al momento.



    "Si è molto bello"



    Commentò e Candice aggiunse.



    "Si mi piace soprattutto il bar"



    e Julie rise.

    Nina ormai aveva perso le speranze, sicuramente lui non sarebbe più venuto, il suo viso si rattristò visibilmente, non voleva che iniziassero a farle domande come, che hai fatto? stai bene? possiamo fare qualcosa? così si rivolse verso le sue due amiche.



    "Sapete per caso dov'è il bagno?"



    "Si dopo il bancone del bar, che piace tanto a Candice, a destra"



    Le rispose Julie continuando a scherzare.



    "Grazie"



    Disse Nina, avviandosi verso la via che gli era stata indicata, entrò nel bagno e finalmente tirò un sospiro, senza accorgersene era come se tutta la sera avesse trattenuto il respiro, lui non c'era, non sapeva perché aveva dato per scontata la sua presenza, che si aspettava, una sorta di tacito appuntamento tra di loro? si guardò nello specchio del bagno, aveva lasciato i suoi capelli sciolti, si sistemò meglio il vestito, controllò il cellulare nella sua piccola pochette, non aveva nessun messaggio, era quasi tentata di scrivergli o di chiamarlo, per chiedergli dove fosse, ma poi tornò in se, rimise l'iphone a posto e uscì sicura dal bagno.





    Mentre tornava di nuovo in sala, diede un occhiata al bar, e lo vide.

    Era seduto su uno sgabello del bancone mentre parlava con un ragazzo che lavorava nella troupe, che ormai conoscevano da anni. Lo stomaco le si strinse di nuovo, rimase ancora per un po' lontana a guardarlo, indossava dei jeans blu e una maglietta bianca un po' scollata con una giacca nera sopra.



    Il ragazzo della troupe si accorse della sua presenza e la chiamò da lontano



    “ciao Nina!”



    Ian si girò a guardarla, finalmente, dopo il loro abbraccio in camerino lui la degnava di nuovo del suo sguardo.

    Lei si avvicinò sorridendo ad entrambi.



    “Ciao Mark è bello vedere che ci sei anche tu”



    Il ragazzo le rispose cordialmente, Ian era tornato a distogliere gli occhi da lei, Nina non riusciva a capire il perché, cosa era cambiato da dopo l’abbraccio? queste domande la stavano tormentando.



    “Ci rivediamo tra poco ragazzi, vado a salutare gli altri”



    disse Mark lasciandoli da soli, lei era davanti a Ian che appena il barman gli passò il drink fece per andarsene, senza dirle nemmeno una parola.

    Nina gli afferrò il braccio fermandolo.



    “Non farlo”



    Disse lei con occhi speranzosi.



    “Cosa non devo fare?”



    Disse Ian continuando a non guardarla e fissando il proprio bicchiere.



    “Trattarmi come se a mala pena esistessi”



    lui non ribbatè nulla e se ne andò da Kath che era intenta a parlare con un’altra ragazza che Nina non aveva mai visto.

    Lei rimase lì senza parole, cosa voleva che lui facesse… ormai questo le aspettava… il suo miglior amico, il suo amante, il suo uomo. Nulla poteva più essere se non un semplice collega.

    Doveva allontanarsi un attimo dal locale, andare a prendere una boccata d’aria e chiamare un taxi, non ce la faceva a stare lì, senza salutare nessuno, aprì la porta fece qualche passo, ma stavolta fu lei ad essere bloccata, non si voltò per paura che non fosse lui, che fosse di nuovo Candice che le diceva di restare.

    “Non posso…”


    Era la voce di Ian… il suo cuore si sollevò per un attimo, aveva ancora la sua mano sul braccio, stava per voltarsi e chiedergli cosa non poteva fare, ma lui le si avvicinò da dietro, fece scorrere la sua mano sul suo braccio, in una carezza lenta e dolce, avvicinò la sua bocca al suo orecchio lasciato scoperto dai capelli, poteva sentire il suo respiro caldo sulla pelle, Nina prese un respiro profondo…


    “per la cronaca. Sei da togliere il fiato, come sempre”


    Sussurò lui, prima di sentirlo allontanarsi da lei e rientrare nel locale, lasciandola lì impietrita e con mille domande senza risposta.

    Edited by shadygirl11 - 3/5/2014, 12:48
     
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    Capitolo 4




    POV Ian

    Quando riaprì gli occhi il giorno dopo, si sentiva ancora rintronato, dopo aver bloccato Nina fuori dal locale era tornato dentro e aveva festeggiato con i colleghi cercando di sembrare il più a suo agio possibile, non riusciva a non pensare a lei, tutti i muri che era riuscito ad alzare sul loro rapporto, erano crollati non appena l'aveva rivista, doveva allontanarsi da lei il più che poteva ma era difficile se Nina continuava a cercarlo, questo lo confondeva.
    Si rigirò nel letto, si era alzato prima che la sveglia del suo iphone suonasse, notò che Moke lo osservava ai piedi del letto, con un gesto della mano indicò al suo amico felino di rannicchiarsi accanto a lui, non se lo fece ripetere due volte e lo raggiunse raggomitolandosi accanto al suo petto, Ian lo accarezzò distrattamente

    "Che cosa devo fare con lei?"

    Domandò sperando in una sua miracolosa risposta, Moke si rannicchiò ancora di più e chiuse gli occhi sonnecchiando

    "Almeno uno dei due riesce a dormire"

    Passò un po' di tempo a guardare il suo amico finchè non scivolò anche lui tra le braccia di Morfeo, dopo circa un'ora la sveglia suonò buttandolo giù dal letto, si avviò a fatica in bagno e si sciacquò il viso con dell'acqua ghiacciata, aveva dormito poco e niente e quel giorno avevano parecchie scene da recuperare, aprì l'acqua della doccia, andò in camera e prese una tshirt e dei jeans a caso, tanto sul set le costumiste lo avrebbero vestito, tornò di nuovo in bagno, si spogliò, ed entrò nella doccia, l'acqua era della temperatura perfetta, rimase lì dentro a farsi coccolare da quel getto per un po', quando uscì si mise l'asciugamano in testa e frizionò i suoi capelli, si vestì rapidamente, prese uno dei suoi tanti cappelli e se lo mise in testa, se c'era una cosa che odiava era stare delle ore ad aggiustare i suoi capelli, diede un'occhiata all'orologio che aveva appeso nel corridoio e vide che stava facendo tardi, prese le chiavi dell'Audi, che aveva poggiato sul mobile all'entrata, salutò Moke, Thursday e Nietzsche e uscì di casa.

    Arrivò sul set con qualche minuto di ritardo, stava per entrare nel suo camerino quando incontrò Paul

    "Buongiorno fratello, notte brava?"

    Scherzò il suo amico riferendosi al fatto che fosse in ritardo

    "Certo, come sempre mi conosci"

    e risero insieme, arrivati al camerino Ian aprì la porta prese il copione e riuscì subito

    "Oggi devi girare le scene tra Damon e Elena, sei pronto?"

    Gli chiese Paul cercando di sembrare il più vago possibile, purtroppo però non ci riuscì

    "Le battute le ho studiate ieri, sono prontissimo non ti preoccupare"

    Rispose Ian sperando che il suo amico e collega capisse che era stanco della preoccupazione che tutti mostravano nei loro riguardi

    "Tranquillo messaggio ricevuto"

    Con un bacio sulla guancia salutò sia la costumista che la truccatrice, si guardò intorno per vedere se Nina fosse lì, ovviamente non la trovò, visto il suo ritardo probabilmente lei si era già preparata prima.
    Con la mente ritornò a quando l'ammirava i primi tempi vestita da Katherine, i boccoli che le contornavano il viso, l'abito che la avvolgeva dal seno alla vita fino ad allargarsi sulla gonna, gli occhi che da dolci, sul set si trasformavano in sexy ed ammiccanti. Avrebbe passato ore ad osservarla.
    Perso nei suoi pensieri quasi non si accorse di essere già pronto e che la costumista aveva già scelto i vestiti che avrebbe indossato Damon nelle prossime scene. In fretta raggiunse tutti sul set, Julie aveva deciso di girare la scena di loro sul divano, poi quella sul letto e per finire quella nella vasca.
    Quando arrivò, Julie era di spalle

    "Scusa il ritardo capo!"

    Lei girandosi, con la mano gli fece segno come se lo stesse rimproverando, ma con la sguardo gli sorrideva

    "Ecco finalmente il fratello ribelle"

    E lui e alcuni cameramen lì vicino scoppiarono in un sonora risata, con lo sguardo andò oltre Julie e incrociò gli occhi di Nina che in quel momento lo stava guardando, era intenta a parlare con Steven, che in quella scena avrebbe dovuto interrompere i loro baci, lei era come sempre meravigliosa, con una maglietta e dei shorts che mettevano in mostra le sue gambe, doveva sforzarsi per non fissarla, si avvicinò ai due

    "Buongiorno, scusatemi se vi ho fatto aspettare"

    Posò un veloce e fugace bacio sulla guancia di Nina, sentì il suo profumo fresco e inebriante, quando si allontanò da lei fece un sonoro respiro, poi con una stretta di mano e un leggera pacca sulla spalla salutò Steven

    "Farai il guasta feste oggi è!"

    Gli disse cercando di smorsare la tensione che sentiva ogni volta che ultimamente si avvicinava a lei.

    "Si come sempre mi si addice, i fan non saranno molto contenti!"

    Scherzò a suo volta lui.

    Dopo gli ultimi consigli da parte di Julie, Ian andò a sedersi sul divano, il set di casa Salvatore gli era mancato, negli ultimi anni aveva passato più tempo lì che nella sua vera casa.
    Tutti i pensieri sparirono quando Nina si piazzo davanti a lui, Ian si sistemò meglio e levò le braccia per farle più spazio possibile, lei gli fece un mezzo sorriso e si sistemò sopra di lui allargando le gambe

    "Ciao..."

    le sussurrò piano lei per allontanare quel po' di imbarazzo che provava

    "Ciao"

    Rispose lui, le mise le mani dietro la schiena, averla così vicina rendeva vani tutti i suoi sforzi di distaccarsi, continuava a guardarla negli occhi perché se solo le avesse guardato le gambe avrebbe potuto dire addio al suo autocontrollo, il regista gridò azione...
    Ian si avvicinò al suo viso, le accarezzò una guancia, come a comunicarle che poteva stare tranquilla, che la professionalità era la prima cosa, poi iniziò posandole un bacio delicato sulle labbra, quelle labbra che un tempo potevano essere sue quando voleva e che invece adesso poteva avere solo sul set... Nina si avvicino ancora di più al suo petto, lui cominciò ad accarezzarle la schiena, il suo bacio si fece sempre più intenso, il profumo di lei adesso lo invadeva, le labbra si schiusero e le loro lingue si trovarono, gli era mancata così tanto... era come se baciarla non era abbastanza, voleva sentirla vicina come prima, voleva farle capire che per lui non era cambiato niente, che la rivoleva con se, quel bacio era come poter respirare di nuovo, presi dalla passione Nina cominciò a muoversi su di lui e Ian cominciò a succhiarle il labbro inferiore, finchè non sentirono, Steven aprire la porta, Nina si voltò e si allontanò da lui recitando a perfezione la battuta di Elena, Ian tornò in se dopo un attimo e disse la sua battuta.
    Il regista fermò la scena e Julie quasi a bocca aperta saltellò verso di loro

    "Ragazzi siete stati PERFETTI!"

    "Grazie"

    Disse Ian, e con la coda dell'occhio guardò Nina che aveva ancora le labbra gonfie per i baci che si erano scambiati, ma tolse subito gli occhi da lei.

    "Adesso facciamo una pausa e poi torniamo a girare!"

    Non se lo fece ripetere due volte e si avviò rapidamente al suo camerino, si sedè sulla poltrona, e per un attimo si concesse di ripensare alle effusioni che si erano scambiati sul set, si mise entrambe le mai sul viso e poi ne passò una fra i capelli, durante l'estate non avrebbe mai immaginato che essere distaccato e professionale potesse essere così difficile, per distrarsi andò ad aprire il pc che aveva sul tavolo e lesse la sua email privata, continuare a lavorare in quel momento era la cosa migliore, la maggior parte della posta elettronica riguardava la sua fondazione, né aprì una, Jassica gli mandava le statistiche delle donazioni ricevute negli ultimi mesi, avevano raggiunto traguardi importanti, e avevano anche molti altri progetti in mente.
    Il tempo passò velocemente, tornò di nuovo nella camera da letto di Damon, Nina era già pronta per girare, stesa sul letto, la degnò solo di un rapido sguardo, si levò la maglietta e la raggiunse, il regista gridò di nuovo azione. Si voltò verso di lei, si accorse che aveva le guance leggermente rosse. Questa volta con sua estrema sorpresa fu lei ad avvicinarsi e a baciarlo, era come se fosse una furia, Ian invertì i ruoli e si mise sopra di lei, trovò la sua lingua e cominciò a giocarci più di prima, tutto intorno a loro sparì, dalla sua bocca spostò le sue labbra sul collo ricoprendola di baci, la sentì inarcarsi sotto il suo corpo, sentì le sue mani tra i capelli e una leggera risata sul suo viso.

    "Stoooooop!!!"

    la voce del regista il riportò alla realtà, strappandolo dalle sue braccia.
    Quella giornata gli stava sembrando terribilmente lunga e difficile, avrebbe voluto andare da lei e chiederle se provava lo stesso, un tempo erano inseparabili e ora era costretto a starle lontano, arrivò l'ora di pranzo, si sedettero tutti ad un tavolo, Ian alla sua destra aveva Paul e alla sua sinistra Steven, quel giorno non c'erano tutti, nel pomeriggio in pochi avrebbero dovuto girare, Nina era dall'altra parte del tavolo, aveva evitato accuratamente di guardarla, ma ogni tanto il suono della sua risata lo attirava, non ce la faceva a comportarsi come sempre, dovevano trovare un nuovo equilibrio, e al momento era più difficile del previsto, con la coda dell'occhio notò soltanto che aveva mangiato poco e niente, come lui d'altronde.

    L'ultima scena ancora in programma da girare era quella nel bagno, con Nina immersa nella vasca di Damon, sul set la costumista gli passò un asciugamano, lui se lo mise intorno vita e dopo qualche minuto dal ciak del regista, fece la sua entrata nel bagno, si guardò allo specchio come da copione e intravide l'immagine di lei riflessa, ricoperta di schiuma e di nuovo leggermente rossa sulle guance, era una visione celestiale, bellissima come sempre, adesso se possibile anche di più, rimase incantato a fissarla

    "Stop!... Ian che succede hai dimenticato la battuta?"

    "Si scusatemi..."

    Disse accorgendosi di essere rimasto imbambolato troppo a lungo

    "Tranquillo, la rifacciamo!"

    Tornò indietro e ripresero la scena, stavolta era più preparato nel vedere Nina così sexy, si voltò verso di lei, disse le sue battute e le posò un bacio sulle labbra alla fine, Nina come da copione sorrise e per un attimo sentì il suo cuore più leggero.
    Quella era l'ultima scena della giornata, finalmente poteva andare in camerino, rimettersi i suoi vestiti e tornare dritto a casa, quella sera non aveva feste in programma a cui partecipare fortunatamente.

    Una volta nel parcheggio prese le chiavi della macchina che aveva in tasca, controllò l'Iphone per vedere se aveva messaggi, trovò una chiamata persa da parte della sorella, una volta a casa l'avrebbe richiamata e avrebbe fatto due chiacchiere con lei, era abituato sin da piccolo a vivere lontano dalla famiglia, ma non perdeva mai occasione di sentirli ogni volta che poteva.
    Rimise il cellulare in tasca e alzando lo sguardo, vide Nina che lo aspettava poggiata allo sportello della sua Audi, andò verso di lei costretto dalle circostanze

    "Ciao, che ci fai poggiata sulla mia macchina?"

    Nina era distratta e non si era accorta che lui stava arrivando, sobbalzò e si sistemò i capelli dietro le orecchie

    "Ciao... Allora mi parli ancora!"

    Ian ignorò la sua osservazione, fece per aprire lo sportello mettendo la mano sulla maniglia, Nina gli si parò davanti facendo scontrare i loro corpi

    "Che stai facendo? abbiamo due anni per caso?"

    E la guardò negli occhi, erano a pochi centimetri di distanza

    "è la prima volta oggi che mi guardi negli occhi"

    Disse lei con un filo di voce

    "Non essere ridicola, ti ho guardata molte volte"

    "Non ho detto che Damon mi ha guarda negli occhi... ma che tu lo hai fatto..."

    Averla così vicina non lo faceva ragionare lucidamente

    "Spostati..."

    "Non finchè non mi dici perché eviti di guardarmi, eviti di parlarmi, e limiti i nostri contatti al minimo indispensabile"

    Cercò di aprire nuovamente la portiera ignorandola ma lei non glielo permise, sapeva che se si metteva in testa una cosa era difficile persuaderla

    "Non posso... te l'ho già detto ieri sera che non posso..."

    "Avevamo deciso di rimanere il più professionali possibile"

    Ribattè lei

    "E l'ho fatto, non puoi pretendere di più da me."

    Sentenziò lui

    "Non posso comportarmi come prima... non ce la faccio a rimanerti indifferente"

    "Ma prima eravamo amici"

    Ian si avvicinò ancora di più a lei, facendo aderire i loro corpi e schiacciandola contro la macchina, le loro labbra erano a un millimetro di distanza, poteva sentire i loro respiri unirsi.

    "Lo sai che siamo sempre stati più che semplici amici..."

    Sentiva il suo cuore accelerare, stava morendo dalla voglia di baciarla ancora... e ancora... ma non poteva farlo, lei era stata chiara non voleva le stesse cose che voleva lui, si costrinse ad allontanarsi, Nina non protestò più e questa volta si scansò per farlo salire in macchina e andare a casa.

    POV Nina

    {Qualche mese dopo... }

    Le riprese ormai continuavano lisce come l'olio, lei e Ian avevano trovato una sorta di equilibrio, erano dei colleghi che si comportavano in modo maturo e amichevole come se niente fosse mai successo.

    Quel pomeriggio Nina aveva alcune scene con Candice e Kath, passava parecchio tempo con loro anche fuori dal lavoro, stavano aiutano Candice ad organizzare il matrimonio, ma tutte le volte che ne parlavano alla fine si ritrovavano a scherzare sull'argomento, non combinando mai nulla di concreto

    "Potresti invitare ufficialmente alcuni giornalisti!"

    Disse Nina, mentre mangiavano uno Yogurt durante la pausa

    "Certo come no!"

    "Lo sai che tanto ti pedineranno e si apposteranno ovunque andrai"

    Scherzò Nina.

    "Già oppure potresti pensarci tu postando tutto su Instagram!"

    La prese in giro Candice, e scoppiarono a ridere, in effetti negli ultimi tempi si divertiva a condividere ogni cosa con i suoi fan. Dopo all'incirca tre cucchiaini di Yogurt, Ian si avvicinò al loro.

    "Buon pomeriggio ragazze"

    Diede un bacio su una guancia a tutte facendo il giro, aveva un sorriso meraviglioso sul viso.

    "Come mai sei così allegro?"

    Gli domandò Kath come se l'avesse letta nel pensiero, Nina finì lo Yogurt e lo gettò in un secchio poco distante da loro, fece il tutto a passo svelto per non perdere la risposta di Ian

    "Nietzche è incinta!"

    La notizia era davvero splendida, la rese talmente contenta che non si trattenne e gettò le braccia sul collo di Ian

    "è meraviglioso!"

    Disse vicina al suo orecchio, poi lo lasciò andare accorgendosi che magari aveva un po' esagerato, provò un po' di imbarazzo, non essendo soli. Tornò al fianco di Kath e Candice, aveva vissuto con Ian per un bel po' di tempo e amava tutti i suoi animali come se fossero parte di una famiglia.
    La pausa finì e dovettero tornare a lavoro, la mente di Nina vagava, era tanto che non andava a casa di Ian, ed era tanto che non aveva più notizie dei suoi animali, una volta finito di girare si fece coraggio e andò davanti alla porta del suo camerino, alzò il pugno per bussare ma poi si fermò, fece qualche passo per allontanarsi.
    Cosa diavolo stava facendo? non è che avevano dei figli in comune per cui poteva chiedergli di vederli, ormai non avevano più quel tipo di confidenza, ma poi si decise, avvicinandosi di nuovo alla porta bussò con convinzione, dopo un minuto Ian aprì, aveva uno sguardo sorpreso stampato sul viso.

    "Come mai sei qui?"

    Le domandò, lei spostò il peso due volte da una gamba all'altra.

    "Sai mi stavo domandando se potevo venire a trovare Nietzche, è un bel po' che non la vedo e dopo che mi hai dato la notizia, ne ho ancora più nostalgia"

    Continuò a guardare quegli incredibili occhi blu, aspettandosi un sicuro rifiuto, a parte per lavoro o eventi ufficiali ai quali avevano partecipato, non erano mai più usciti da soli.

    "Ma certo che puoi vederla, prendo le chiavi e andiamo"

    Ian le rivolse un sorriso così spontaneo che stavolta era lei a rimanere sorpresa.
    lo osservò mentre metteva in tasca le ultime cose, si metteva il giacchetto di pelle marrone e la raggiungeva sulla porta, non aggiunse nient'altro. Una volta arrivati davanti alla macchina Ian fece il giro e le aprì la portiera per farla salire, era sempre galante e non solo con lei ma con tutti, adorava anche questo aspetto di lui.

    Mentre erano seduti, Nina sbirciò nella sua direzione un paio di volte, si sentiva agitata e non riusciva a capire il perché, possibile che dopo tutto questo tempo che si conoscevano lui riusciva ancora a farle quell'effetto? non era un appuntamento, eppure sentiva le farfalle nello stomaco e non riusciva a rompere quel silenzio, un po' imbarazzante che si era creato tra loro.

    "Sono così contento che Nietzche aspetti dei cuccioli, anche se sarò invaso dagli animale non mi importa non vedo l'ora di vederli!"

    Fu lui a rompere il silenzio per lei.

    "Si è una delle notizie più belle che potessi darmi"

    Lui la guardò per un breve istante sorridendo e poi tornò a fissare la strada.

    Erano nell'appartamento di Ian, seduti sul divano, mentre Nietzche dormiva, Nina si era incantata ad osservare il pancione fare su e giù a tempo del suo respiro, Ian la accarezzò nel modo più delicato possibile per paura di svegliarla, aveva sempre amato questo lato di lui, dolce e protettivo, con tanto amore e rispetto verso gli animali, alzò lo sguardo e incontrò i suoi meravigliosi occhi blu, il modo in cui la stava guardando era diverso da come aveva fatto nell'ultimo periodo, lui distolse lo sguardo e si alzò dal divano, dirigendosi verso l'angolo cottura, lei lo seguì.

    Ian mise due bicchieri sull'ampio bancone di legno.

    "Vuoi da bere?"

    Gli chiese lui, solo per salvare le formalità, dato che aveva già dato per scontato che lo volesse, Nina annuì facendogli un piccolo sorriso, Ian aprì il frigo prese una bottiglia di vino e lo versò un po' nei bicchieri, lei cominciò a berne qualche sorso, i loro sguardi si incontrarono di nuovo, sentì quella famigliare stretta allo stomaco che gli ricordava quello che provava quando aveva i suoi occhi addosso, negli ultimi mesi si era adattata alla distanza che c'era tra loro, era come se qualcosa orami si fosse spezzato definitivamente.
    Sentì il rumore delle zampe di Nietzche dietro di se, Ian posò il bicchiere e passò vicino alla futura mamma

    "Sei sveglia dormigliona!"

    E accompagnò le sue parole con una carezza, poi si diresse di nuovo sul divano, Nina finì il vino che aveva nel bicchiere, poi li mise entrambi nel lavandino in attesa di essere sciacquati, stare in quella casa gli faceva tornare alla mente un infinità di ricordi, tutti momenti passati insieme... Si chinò e riempì di baci quella cucciola che gli era tanto mancata.
    Raggiunse Ian di nuovo sul divano, sedendosi vicino a lui

    "I tuoi gusti in fatto di vino sono migliorati direi!"

    Gli disse ridendo, lui la guardò con un finto sguardo offeso

    "E con questo cosa vorresti dire scusa?"

    "Che tutte le volte che uscivamo il vino lo sceglievo io..."

    "Tu guarda che cosa si ottiene se un fa il galante!"

    "O andiamo non fare il finto offeso Smoldy"

    Rispose Nina sempre ridendo, poi prese uno dei piccoli cuscini che aveva accanto a se sul divano, e lo brandì tirandoglielo addosso, Ian fece un espressione scioccata.

    "Di un po' vuoi la guerra?!"

    Prese due cuscini e glieli tirò, uno cadde fuori dalla portata di Nina che si dovette allungare per recuperarlo, a quel punto lui la bloccò e si mise sopra di lei

    "No! dove pensi di andare... Buoooona...."

    La ammonì lui cantilenando l'ultima parola

    "No non vale! così sono disarmata!"

    Protestò Nina ormai sotto l'attacco delle cuscinate di Ian, ridevano insieme come due bambini, lei ormai aveva tutti i capelli scompigliati e non riuscendo a contrastare il peso di lui, si arrese restando ferma, si ritrovarono a pochi centimetri l'uno dall'altra, lei aveva il respiro leggermente affannato, il suo cuore cominciò ad accellerare per quella vicinanza.

    "Lo ami?"

    Ian ruppe il silenzio con quella domanda improvvisa, che cosa?
    Ci mise un attimo per riuscire a capire cosa intendesse, a chi si riferisse, ma ovviamente si riferiva a... Derek. Aveva iniziato la storia con lui qualche settimana dopo le riprese. Nina fece per divincolarsi, lui diminuì il suo peso su di lei, ma non la liberò, negli ultimi tempi i giornalisti avevano parlato della sua piccola storiella, all'inizio temeva che Ian le facesse qualche domanda a riguardo, che volesse delle spiegazioni, ma lui non le domandò mai niente, questa era la prima volta che lo faceva.

    "Io... cosa..."

    Non riusciva a trovare le parole, l'aveva colta impreparata, e averlo così vicino non aiutava molto ad elaborare i pensieri

    "Perché me lo domandi?"

    Lui la guardò di nuovo negli occhi, da quella distanza poteva ammirarne anche la più piccola sfumatura di blu.

    "Rispondi alla mia domanda. Lo ami?"

    Nina deglutì a fatica... aveva i polsi bloccati dalla stretta di Ian, i suoi occhi non la lasciavano un attimo ed osservavano attenti ogni sua minima reazione, come poteva domandarglielo...

    Tra loro ci fu un lungo silenzio...

    "No..."

    Fu l'unica cosa che riuscì a sussurrare in risposta, prima che le labbra di Ian catturassero le sue in un bacio pieno di passione e desiderio, dopo mesi finalmente la loro vicinanza non era dovuta solo a Damon e Elena... questa volta erano solo Ian e Nina.

    Edited by shadygirl11 - 3/5/2014, 12:51
     
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    Capitolo 5



    POV Ian.

    Continuò a baciarla, sentendola arrendersi a quel contatto tra loro, con la lingua giocava nella sua bocca togliendole il fiato, spostò una delle sue mani, che la tenevano bloccata, sul suo fianco, si fermò un attimo guardandola per essere sicuro che volesse che continuasse, Nina gli accarezzò il viso tenendo gli occhi incollati ai suoi senza dire una parola, spostò la mano dietro la sua nuca e lo attirò a se baciandolo a sua volta, sentì le sue gambe legarsi ai suoi fianchi, e capì che aveva il permesso di farle quello che voleva…

    “Dio quanto mi sei mancata”

    sospirò Ian sulle sue labbra, spostò i suoi baci sul suo collo, sentiva le mani di lei vagare incontrollate tra i suoi capelli, adorava vederla perdersi nelle sensazioni che gli faceva provare, con la mano arrivò ai suoi pantaloni che sbottonò con infinita lentezza, la sentì stringersi ancora di più a lui, tornò sulla sua bocca lasciandole una scia di baci che partiva dall’incavo del suo collo, infilò la mano sotto la sua maglietta, le sganciò il reggiseno e si spostò ancora accarezzandole il seno, la sentì gemere a quel tocco e questo lo incitò a continuare, Nina gli alzò la maglietta mettendogli le mani dietro la schiena.

    Ian allontanò i loro corpi di qualche centimetro, giusto lo spazio sufficiente per togliersi la maglietta, poi tornò a baciarla, sentiva la sua eccitazione premergli nei pantaloni, l’effetto che gli faceva averla tra le braccia era incontrollabile, le mani di lei cominciarono a vagare sul suo petto, Nina si mosse per ribaltare le loro posizioni e lui glielo permise, erano ancora sul divano e con estrema probabilità non sarebbero arrivati al letto nemmeno volendo. Lei fece per togliersi la maglietta ma Ian la fermò scuotendo leggermente la testa, Nina lo guardò con aria interrogativa

    “voglio farlo io…”

    sussurrò, lei tolse le mani e Ian le sostituì con le sue, sfilandogli la maglietta seguita dal reggiseno, lasciando cadere entrambi sul pavimento, gli occhi di lui si fissarono sul suo corpo nudo, e sulle guance di Nina comparve un leggero rossore, queste sue reazioni così terribilmente innocenti, lo mandavano fuori di testa, la attirò a se baciandola e sentendo la pelle nuda di lei strusciare contro la sua, Nina gli baciò il collo… scendendo sul suo petto… poi ancora sui suoi addominali, con le mani gli slacciò i pantaloni, Ian strinse la stoffa del divano tra le mani, Nina risalì il suo corpo lasciandogli una scia di baci infuocati sulla pelle.

    Ian fece scivolare le mani sul suo sedere attirandola ancora di più a se, si rimise sopra di lei e le sfilò i pantaloni lasciandola solo con gli slip, era una visione stupenda, poggiò le mani sulle sue caviglie, risalendo lentamente sulle sue gambe, la sua pelle era così liscia e morbida, arrivò fino al pizzo degli slip, sentiva il respiro di Nina aumentare man mano che si avvicinava.

    Le mani di lei vagavano incontrollate sulla sua schiena, gli abbassò i pantaloni, Ian si spostò togliendoseli, seguiti dai boxer, liberando finalmente la sua eccitazione, tornò su di lei, Nina gli mise di nuovo le gambe intorno alla vita, lui continuava con le sue carezze, non andando mai oltre facendola impazzire

    “Ian… ti prego…”

    sibilò Nina con la voce spezzata dall’eccitazione, adorava prolungare le sue attenzioni su di lei finché non ne poteva più, si abbassò, sfilandole molto lentamente le mutandine, era passato troppo tempo dall’ultima volta che erano stati insieme in quel modo, nemmeno lui ne poteva più di quell’attesa.
    Senza ulteriori preliminari, entrò dentro di lei con un unica spinta, dalla bocca di Nina uscì un gemito incontrollato, lui cominciò a muoversi molto lentamente, lei aprì ancora di più le gambe, il corpo di lei si adattava perfettamente al suo.. aumentò il ritmo delle sue spinte, Nina gli morse il labbro inferiore, poi scese baciandogli il collo, Ian spostò la mano sul suo seno.. aumentò ancora di più il ritmo, sentiva l’eccitazione di Nina crescere, lei cominciò a muoversi accompagnando i suoi movimenti, inarcò la schiena, continuò con le sue spinte finché non la sentì raggiungere il culmine del piacere, Ian la baciò catturando i versi di lei nella sua bocca, continuò a muoversi e raggiunse anche lui il suo limite tra le gambe di Nina.. rimasero per un po' in quella posizione lasciando i loro corpi uniti.


    La guardò negli occhi e le accarezzò la guancia dolcemente, nessuno dei due disse niente, Ian si spostò al suo fianco, lei si accoccolò sul suo petto, era da tanto tempo che non si sentiva più in quel modo, era da tanto tempo che non la stringeva a se, lui cominciò ad accarezzarle distrattamente i capelli, finché non si addormentò.



    Il rumore della sveglia del suo cellulare, lo svegliò bruscamente, fece un verso di dissenso restando ad occhi chiusi, cercò Nina al suo fianco con il braccio… ma non la trovò, aprì gli occhi, era ancora sul divano, aveva una coperta addosso, i vestiti di lei non c’erano e capì che se n’era andata prima del suo risveglio.


    POV Nina

    Quando aprì gli occhi era ancora abbracciata a lui, le gambe intrecciate, e la guancia sul suo petto... per un attimo rimase immobile godendosi quella pace che vorrebbe non finisse mai, ricordò gli attimi appena trascorsi, non poteva credere a quello che avevano fatto, a quello che aveva fatto…

    Il panico la assalì, lei stava con Derek adesso, era un bravo ragazzo, non poteva fargli questo, alzò il viso e osservò Ian dormire, non ricordava quanto fosse bello mentre dormiva, le sue labbra, il suo naso, la curva delle sopracciglia e i capelli scompigliati che gli incorniciavano il viso, e le ricordavano quello che avevano fatto.

    Cercò di divincolarsi dal loro abbraccio senza svegliarlo, inciampò nei loro vestiti sparsi sul pavimento, prese i suoi pantaloni e dalla tasca estrasse il telefono, controllò l'ora sul display, e vide due chiamate perse di Derek, erano le quattro del mattino, raccolse il resto dei suoi indumenti e si rifugiò nel bagno, cercando di essere sempre il più silenziosa possibile. Quando si richiuse la porta alle spalle ci si poggiò, sentiva le lacrime pungerle gli occhi ma le ricacciò subito, decise che non avrebbe più permesso alle sue emozioni di dominarla... come era successo qualche istante prima, cominciò a rivestirsi rapidamente.

    Sentì grattare alla porta, le si gelò il sangue per un attimo ma poi riconobbe quel suono come famigliare, un sorriso le spuntò sul viso, aprì la porta e Moke entrò rapido in bagno con lei, lo accarezzò e lui cominciò a fare le fusa strusciandosi tra le sue gambe, quando viveva lì tutte le mattine era abituata a vestirsi con Moke che le faceva compagnia.

    Abbottonò i pantaloni e si infilò la maglietta, riaprì la porta del bagno, andò di nuovo in salone, Ian dormiva ancora, era riuscita nell'intento di non svegliarlo, poco distante anche Nietzsche sognava.

    Nina andò in camera da letto, che una volta era anche sua, si guardò intorno, tutto era ancora come lo ricordava, aprì l'armadio e prese una delle coperte, prima di richiuderlo notò che c'erano ancora i suoi vestiti che aveva lasciato lì, Ian non aveva tolto niente, come se tra loro non fosse mai cambiato nulla, richiuse l'armadio e tornò in salone, si avvicinò ad Ian mettendogli sopra la coperta cercando sempre di non svegliarlo.

    Prima di uscire riprese le scarpe che si era tolta vicino alla porta al suo arrivo, salutò con lo sguardo Moke, che osservava ogni sua mossa poco distante, e uscì richiudendo la porta sempre con la massima delicatezza, si infilò le scarpe e si diresse di corsa verso la macchina.

    Ci mise quindici minuti a tornare a casa sua, di notte le strade erano completamente libere e casa di Ian non era mai stata troppo distante, mise la chiave nella serratura e aprì rapidamente la porta... quasi in modo isterico, non riusciva a pensare a quello che era successo, ogni volta che provava ad analizzarlo sentiva solo un irrazionale stretta allo stomaco, riusciva solo a ripetersi nella testa che non lo avrebbe dovuto farlo, adesso che cosa avrebbe detto a Derek?

    Andò dritta in camera sua, getto la borsa ai piedi del letto, si levò di nuovo i vestiti e aprì il suo armadio, sorrise ripensando a quello di Ian, lei al contrario, aveva messo quelle poche cose che aveva lasciavo nel suo appartamento in un angolo, vederle tutti i giorni le faceva troppo male, prese una delle magliette di Ian e la infilò modi pigiama, lo faceva tutte le notti quando stavano insieme.

    Si rannicchiò sul letto continuando a tormentarsi, adesso cosa sarebbe successo tra lei e Ian? non doveva più ripetersi una cosa del genere, aveva un ragazzo che non la faceva soffrire, che la rendeva felice, non poteva permettersi di perderlo... Non doveva più succedere, a ogni suo pensiero, sentiva le lacrime sempre più vicine... Non doveva cedere di nuovo... le lacrime uscirono incontrollate, si strinse ancora di più a se, quasi a volersi abbracciare.. chiuse gli occhi... si addormentò... con l'odore di Ian ancora addosso...



    La mattina arrivò sul set con gli occhi golfi, non era riuscita a dormire per tre ore di fila, si guardò intorno cercando Ian con lo sguardo anche se sapeva che aveva scene da girare solo nel pomeriggio, Candice e Kath già le avevano domandato almeno tre volte se stesse bene, sperò che le truccatrici potessero fare un miracolo mascherando lo smarrimento che provava in quel momento.

    Doveva girare delle scene con Paul, che fu l'unico che non le chiese nulla e che le portò solo un caffè sorridendo e facendo qualche battuta sul liberare meno il suo spirito selvaggio di notte

    "Non sei più un adolescente, lo vedi che la mattina poi non ti reggi in piedi?"

    Accennò un sorriso, sorseggiando il caffè che teneva tra le mani

    "Dillo che sei solo invidioso!"

    Scherzò, cercando di non pensare più alla sua vita sentimentale, in quel momento arrivò Zach

    "Cosa avete da ridere voi due?"

    "Niente prendevo solo un po' in giro la nostra Dobrev che si diverte a fare follie pare.."

    Rispose Paul guardando Nina

    "Con chi folleggi? pensavo che Derek non fosse ancora tornato ad Atlanta..."

    Domandò Zach, Nina ripensò alle chiamate perse sul suo telefono, alle quali ancora non aveva risposto, sentì una stretta allo stomaco

    "No infatti non è ancora tornato, sono stata con delle mie amiche... sei pronto per le scene da girare?"

    Risponde cercando di rimanere sul vago, e sperando fortemente che il suo tentativo di cambiare argomento potesse andare a buon fine, nel frattempo la truccatrice finì, si guardò allo specchio e sul suo viso era come fosse sparita ogni traccia del reato commesso, le sorrise e la ringraziò, poi Zach e Paul continuarono

    "Io ho solo due battute, nulla di impegnativo"

    "Io anche stamattina, poi nel pomeriggio ho tre scene da girare con Ian"

    Rispose Paul, al suono del suo nome pronunciato ad alta voce Nina ebbe un brivido lungo la schiena

    “Bene! allora voi due scansa fatiche vogliate scusarmi ma devo andare da Bonnie che mi aspetta dall'altro lato"

    Disse facendo sorridere i suoi due collegi.

    Indossare i panni di Elena per un po', riuscì a distrarla da tutto quello che era successo, sentì la voce di Joshua lodarla dopo la scena con Kath

    "Siete state come sempre impeccabili ragazze!"

    "Grazie Josh, come sempre è anche merito tuo che sei impeccabile nel dirigerci!"

    Disse Nina, sorridendogli

    "Assolutamente d'accordo"

    Rispose Kath, poi lo videro smanettare con alcuni attrezzi di scena, prima di rispondergli

    "Grazie, ma ora basta con tutti questi complimenti e andiamo a pranzo"

    Nina non tocco cibo, e scambiò giusto due parole con Julie sul copione nuovo che stava per arrivare, Candice si accorse del suo poco appetito

    "Come mai non hai mangiato niente?"

    "Non ho fame, oggi ho lo stomaco chiuso"

    La sua amica la guardò con aria non convinta

    "Mmm.. non me la racconti giusta..."

    Nina la guardò alzando gli occhi al cielo

    "Che c'è uno non può avere soltanto poco appetito?"

    "Come vuoi, per il momento ti lascio in pace"

    E le domande della futura sposa finirono lì.

    Nel primo pomeriggio erano di nuovo tutti sul set, chi intento a leggere, chi a provare ad alta voce, chi a sistemare le macchine di scena, sembrava proprio una giornata come un'altra, solo Nina era diversa, se si fermava un attimo, il panico tornava a farsi sentire e le lacrime ad affacciarsi, in quell'istante sentì vibrare il suo telefono, lo prese e lesse il nome del mittente, Derek, la stava chiamando dal giorno prima e lei continuava ad evitarlo, cosa avrebbe dovuto dirgli? -"ciao tesoro, qui tutto ok, sai ieri sera sono andata a letto con mio ex?"- Rimise il cellulare in tasca continuando ad ignorarlo, Kath si avvicinò

    "Che fai? stai decidendo la citazione del giorno da postare su Twitter per i tuoi Followers?"

    Le disse la mora giocando, Nina sorrise

    "Si esatto.. ma per il momento non ho niente di significativo da dire.."

    Mentì spudoratamente, cercando di essere più credibile possibile.
    Improvvisamente si sentì stringere il braccio

    "Ehi ragazzina! vieni con me, ti posso parlare?"

    La voce di Ian la investì mentre la strascinava via, senza salutare nessuno, ne lei ne Kath, che rimase ferma assistendo a quel sequestro.

    "Ian ma che diavolo..."

    Cercò di dire mentre lui non la degnava di uno sguardo, e non mollava la stretta su di lei, si diresse verso il suo camerino, entrarono e lui richiuse subito la porta alle loro spalle con una mandata.

    "Ciao ragazzina come stai?"

    "Non chiamarmi in quel modo, sai benissimo che mi da fastidio!"

    I primi tempi che si conoscevano la chiamata spesso in quel modo e a lei dava terribilmente fastidio, perché la faceva sentire distante da lui, più di quanto già non lo fossero per la differenza d'età.

    Ian sembrava fuori di se in quel momento, gli occhi erano fissi sui suoi, tanto che Nina abbassò lo sguardo

    "Ti ci chiamo invece, se ti comporti come tale!"

    Lo guardava con espressione scioccata, Ian quasi gridava

    "Stai scherzando?"

    "No tu stai scherzando spero... si può sapere perché al mio risveglio tu non c'eri?"

    Nina deglutì a fatica alle sue parole, rimase in silenzio, Ian si avvicinò a lei, che d'istinto indietreggiò di qualche passo

    “Rispondimi…"

    Fece una pausa

    “Pare che ultimamente ti faccio domande troppo difficili..."

    Disse riferendosi alla sua esitazione della sera prima

    “è complicato ok?”

    Disse Nina visibilmente a disagio

    “Lo so anch’io questo… ma non prendo e scappo come te”

    “Che vorresti dire con questo?”

    “Hai capito…”

    Nina tornò a guardarlo negli occhi

    “Sei tu che te ne sei andato l’ultima volta”

    Disse riferendosi all’ultima volta che si videro prima dell’estate

    “Sai benissimo che non me ne sarei mai andato, sei stata tu a volerlo… e non mi sembra che questa estate tu ti sia annoiata”

    Disse riferendosi alle foto postate sui social network e alle notizie che leggeva sui giornali.

    Nina si avvicina di più questa volta

    “E tu invece? te ne sei andato due mesi in europa, e cosa credi, che io non abbia visto le foto delle tue serate in russia? guardami e dimmi che non sei stato con nessuna..”

    Ian sostenne il suo sguardo e si avvicinò facendola indietreggiare e bloccandola contro il muro

    “Non sono un santo Nina, e anche fosse io non mi sono messo con un’altra”

    Nina cercò di uscire dall’angolo in cui l’aveva bloccata, e sentì una stretta allo stomaco quando lui non smentì i suoi sospetti

    “Si infatti sto con Derek adesso, ieri sera è stato uno sbaglio che non dovrà più accadere..”

    Pronunciò ogni parola con fatica, fissando un punto impreciso sul pavimento, finché non sentì la carezza di Ian sul viso che la costrinse di nuovo a incontrare il suo sguardo

    “Ti prego…”

    Disse lei con un filo di voce

    “è la seconda volta in meno di 24 ore che mi preghi…”

    Disse mettendole una mano su un fianco

    “Non farlo”

    “Cosa?”

    “Sai benissimo cosa… “

    Ian si allontanò da lei di qualche passo

    “Lo vuoi davvero?…”

    Nina annuì, gli occhi cominciarono a velarsi di lacrime

    “è stato uno sbaglio e basta..”

    “va bene, ma smettila di fuggire, ragazzina”

    Disse Ian sottolineando l’ultima parola, prima di uscire e di lasciarla in camerino, da sola… e più confusa di prima… il suo cellulare vibrò ancora, Derek..

    “Ehi ciao..”

    Rispose Nina.
     
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