Beatrix Djall

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Posted on 29/10/2013, 22:38

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(Beatrix Djall)

PRESTAVOLTO: Milla Jovovich

-Nome: Beatrix

-Cognome: Djall

-Età reale: 25

-Età apparente: 25

-Data di nascita: 30 ottobre

-Luogo di nascita: Albania

-Orientamento: Neutrale

-Professione: Nessuna

-Altezza: 1,72 m

-Peso: 52 kg

-Descrizione fisica: Capelli rossi lunghi fino alle spalle leggermente mossi, occhi azzurro-verde, fisico magro e slanciato, ha un simbolo nero sulla mano destra che tiene sempre nascosta da un guanto. Nonostante l'eccessiva magrezza dovuta alla sua vita da vagabonda, è comunque di bell'aspetto e, se solo curasse di più la sua immagine, farebbe girare la testa a molti uomini

-Carattere: Ha una personalità forte e indipendente. Fredda, insensibile, maledettamente razionale e calcolatrice, non abbassa mai la guardia e non si concede il minimo errore. Caparbia, ostinata e non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. Non si arrende davanti a niente e non si lascia intimorire da nessuno. Non si ferma mai, non permette a nessuno di conoscerla o di entrare in contatto con lei. Abituata da sempre a fare affidamento solo su se stessa, non si fida di nessun altro al di fuori di lei

-Orientamento sessuale: L'amore non le interessa minimamente

-Background: Sua madre era una zingara. Nessuno sa chi fosse il padre e nessuno l’ha mai scoperto. Apparentemente da un giorno all’altro, sua madre rimase incinta senza alcuna spiegazione, nemmeno da parte sua. Nessuno ha mai saputo il perché del suo silenzio. Forse era un uomo che amava ma che non apparteneva al clan e quindi non ha mai rivelato il nome per non metterlo in pericolo. Forse fu vittima di una violenza e non volle mai ammetterlo per paura o per vergogna. Fatto sta che nessuno seppe mai quando, come e per colpa di chi rimase incinta, e fin da subito cominciarono a sorgere i primi sospetti e le prime dicerie. Il clan di zingari a cui apparteneva era molto superstizioso, credevano ciecamente alle antiche leggende e agli antichi racconti popolati da demoni e simili. Nacque il 30 ottobre. Quale giorno migliore. La cosiddetta Notte del Diavolo. Un’altra prova a conferma delle loro teorie. La donna morì fra atroci sofferenze dandola alla luce. L’ennesima prova. Ma fu quando la videro, quando videro i suoi capelli fiammeggianti come nessuno li aveva mai avuti in quel clan; quando videro la sua manina destra, con quel marchio nero sul palmo e soprattutto quando videro l’effetto che aveva su ogni essere vivente con cui entrava in contatto che non ebbero più alcun dubbio: era la figlia del demonio. Era maledetta. Sarebbe stata la rovina del clan. Dovevano liberarsi di lei, dovevano ucciderla prima che li distruggesse, ma allo stesso tempo la temevano e nessuno aveva il coraggio di farlo. Avevano il timore di peggiorare ulteriormente le cose. Così, per i primi anni, crebbe all’interno del clan, odiata, allontanata e temuta da tutti, senza sapere perché. La chiamarono Beatrix, lo stesso nome della madre, perché nessuno aveva neppure il coraggio di trovarle un nome. Non aveva un cognome essendo sono figlia di nessuno, ma molto spesso la definivano Djall, che nella loro lingua significa Diavolo perciò diventò quello il suo cognome. La situazione diventava ogni giorno sempre più insostenibile fino a quando capì che se fosse rimasta con loro prima o poi qualcuno avrebbe trovato il coraggio di ucciderla davvero. Capì che se fosse rimasta lì sarebbe morta. Perciò decise di scappare. Aveva quattro anni.
Da quel giorno la strada è diventata la sua casa. E' sopravvissuta fino ad oggi nutrendosi di quello che trovava, vestendosi con i pochi stracci che riusciva a raccattare, non riuscendo a capire perchè tutti la evitassero, la scacciassero, perché gli altri bambini della sua età andavano in giro a mano dei loro genitori mentre lei ero rannicchiata in un angolo da sola e infreddoliva. E fu in quel periodo che nacque la rabbia. La rabbia che pervade tutto il suo spirito, la sua anima. Perché loro sì e lei no? Cos’avevano loro di diverso da lei? Cos’aveva lei di diverso da loro? Perchè loro indossavano dei bei vestiti, mangiavano tutto quello che desideravano, stringevano i loro bei pupazzi e lei era lì a morire di freddo? Poi capì. Non era perché era una bambina zingara, una stracciona. Il motivo era sempre la sua maledizione. La sua mano maledetta. La mano del diavolo. E così ho cominciò a studiarla. Capì come funzionava e che non aveva nessun potere su di lei, non era lei che decideva di utilizzarla, era così e basta. E scoprì che solo il contatto diretto ruba l’energia perciò decise di nasconderla con un guanto che porta sempre. Cominciò inoltre a studiare la magia nera per la quale scoprì di essere portata. Forse per via della mia maledizione, o forse perché era sempre stata una strega, solo che non lo sapeva.

-Conoscenze nel GDR: Nessuno, è appena arrivata in città

-Situazione sentimentale: Single

-Segni particolari: Lo strano marchio sulla mano destra

-Razza: Strega umana

-Poteri: Rubare l'energia vitale di qualsiasi creatura vivente, vegetale o animale col tocco della mano destra, magia nera, evocazione di un Famiglio (un lupo nero)

-Foto:

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