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La piazza centrale. Dopo aver camminato tutto il giorno finalmente era arrivata. Si guardò intorno, osservando attentamente l'area circostante illuminata dai lampioni. Littoria sembrava una città come tutte le altre. Nel suo viaggio aveva sentito diverse storie su quel posto, storie oscure, di creature malvagie che popolavano quel luogo, ma negli italiani del sud che correvano avanti e indietro senza badare a lei, impegnati nella loro vita notturna non vedeva nulla di strano. Fece una smorfia. Quasi quasi ci aveva sperato che quelle voci fossero vere, almeno non si sarebbe sentita fuori posto tra i mostri! Il suo stomaco eseguì alla perfezione il Canto delle Balene, ricordandole che era dal giorno prima che non metteva niente sotto i denti, Sbuffò, cercando di ignorarlo. Avrebbe continuato il suo concerto indisturbato fino al giorno dopo, quando con le luci del giorno avrebbe fatto un giro nelle botteghe del posto a spendere quei pochi euro che aveva in tasca. Anche i suoi vestiti urlavano vendetta, la maglia che indossava da giorni ormai era consumata e i pantaloni sgualciti, ma avrebbero atteso anche quelli. Dopotutto, non aveva forse visto le vetrine dei negozi di abbigliamento piene di jeans strappati? A modo suo, era quasi alla moda! Sospirò, lasciandosi poi ricadere sulla panchina più vicina. Si passò la mano guantata tra i capelli fiammeggianti, ravvivandoli, e chiuse gli occhi. L'unica cosa che voleva fare in quel momento era riposarsi. Aveva camminato tutto il giorno per arrivare e cinque minuti di riposo erano più che meritati!
Edited by (Stefan) - 26/6/2014, 18:12
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peter81+1 .
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CONTINUA DA: LUOGHI CITTADINI-CITTA'-NEGOZIO DI MAGIA
Corsi per i viottoli con il cuore che pompava a mille per alllontanarmi dal negozio. Intravidi la piazza centrale e rallentai. Adocchiai una panchina e mi ci sedetti sospirando e stanchissima quasi senza accorgermi che c'era una ragazza lì seduta.
Appoggiai i gomiti alle ginocchia per riprendere fiato e mi sfregai gli occhi. Appoggiai la schiena chiudendoli, avrei dovuto immaginare che a gestire un negozio di magia in una città che pullulava di creature, non potesse essercene una inoffensiva. Comunque adesso avevo un nome, avevo la certezza che fosse in città e che avesse pasticciato con i morti...
Mech... Spada... evidenemente la fantasia la libera in altri campi...
Rabbrividii al pensiero...
Calmatami un po' mi girai verso la ragazza...non sembrava messa molto bene, sembrava reduce da un lungo viaggio e le brontolava lo stomaco... La guardai seria e diffidente mentre sistemavo il colletto della maglia sul collo.
<< Hey, sembra che abbiamo avuto entrambe una giornata dura... Da dove vieni? Sembra che tu abbia affrontato un lungo viaggio...>>
Guardai incuriosita la mano guantata che evidentemente nascondeva qualcosa, sentivo la magia aleggiare attorno a lei, la riconobbi come solo una strega sa fare...
Non che fossi particolarmente interessata alla socializzazione, le streghe che conoscevano il mio passato non si fidavano di me, alla fine restare isolati e distanti dal mondo era sempre la cosa migliore e più indolore, ma in quel momento mi sentivo stanca, sfibrata, avevo perso la mia dignità con quell'ultimo gesto... Dovevo riprendermi un po' prima di continuare la caccia verso la prossima tappa... e se riposare significava avere la compagnia di quella strana ragazza, pazienza.. almeno non avrei pensato troppo a quello che avevo fatto in quella bottega.
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Si riscosse di colpo, guardandosi intorno. Doveva essersi appisolata senza nemmeno accorgersene, il viaggio l'aveva stancata più di quanto credesse. Si girò di scatto verso la ragazza seduta di fianco a lei. Non l'aveva neanche sentita sedersi. Il suo primo impulso fu quello di saltare in piedi, ma l'altra non sembrava avesse cattive intenzioni. Anche perchè avrebbe avuto tutto il tempo di metterle in atto, approfittando del suo pisolino.
<< Da... molto lontano.>>
rispose dopo qualche secondo. In effetti non veniva da nessun luogo in particolare, non aveva una casa nè una città natale, si limitava a spostarsi di cttà in città, ma non aveva voglia di approfondire troppo la faccenda, sopratutto con una sconosciuta. La osservò attentamente. Percepiva qualcosa di strano in lei, non era una persona normale... o forse la fame e la stanchezza ormai avevano preso il sopravvento e aveva le allucinazioni!. -
peter81 .
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La ragazza mi guardò non troppo incuriosita, sembrava si fosse appena svegliata, non era di tante parole e non sembrava aver intenzione di socializzare molto nemmeno lei. A me invece incuriosiva parecchio il guanto che portava e quel pizzicore che la strega in me sentiva così familiare. Era diffidente, il suo sguardo sembrava portare i segni di mille vite d'esperienze.
<< Fai bene a non fidarti di me, in questa città stanno succedendo cose strane, anche troppe... tu sei una strega... come me... lo sento che in te c'è qualcosa di magico, tra noi è quasi impossibile passare inosservate... Io sto cercando una persona, per questo sono qui, tu? Hai detto di venire da molto lontano.... cosa ti ha portata qui?>>
Ancora era diffidente ma dopotutto anche io facevo fatica a fidarmi di chiunque.. -
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Le sue parole la lasciarono di stucco. Innanzitutto aveva capito che era una strega, lo era a sua volta lei (a conferma che il suo istinto non sbagliava mai, fame e stanchezza comprese!), e a quanto pareva le voci su quella città in fondo in fondo non erano poi così lontane dal vero. Se non altro non aveva fatto tutta quella strada per niente, pensò rincuorata.
<<nessun motivo in particolare. Passo la mia vita spostandomi continuamente da una città all'altra senza mai fermarmi troppo nello stesso posto e tra i vicoli più oscuri aveva sentito girare voci strane intorno a questo posto, così mi sono incamminata qui, giusto per vedere se erano solo le solite cazzate, ma forse per una volta ci hanno indovinato: dopotutto se siamo già in due streghe ad essere qui qualcosa significherà, non credi?>> rispose con una punta di ironia.. -
peter81 .
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Mi disse di essere una creatura sempre in viaggio, si spostava da un luogo all'altro, senza radici. Lo sguardo era fiero e deciso.
<< Si è tenuta una festa di fidanzamento tra due vampiri alcune sere fa... non siamo solo noi due streghe, in questo momento in città ci sono creature di ogni genere, malvagie e non... questo porta per forza di cose a dei conflitti, molte storie si stanno incrociando qui a Littoria e poi... in molte di queste c'entra l'amore e ciò significa guai grossi...>>
Sbuffai passandomi la mano tra i capelli scuri, li odiavo e le lenti cominciavano a pizzicarmi gli occhi. Li chiusi e, riaprendoli, mi voltai verso di lei...
<< Non posso fermarmi qui in piazza, devo continuare la mia caccia, questo è un posto troppo scoperto per i miei gusti. Dall'aspetto direi che sei una dura che si sa difendere molto bene, stai solo molto attenta... più del solito...>>
Le porsi la mano, mi interessava stringere la sua, mi incuriosiva il potere che quel guanto nascondeva... aveva un aspetto pericoloso quella ragazza e mi poteva tornare utile se fossi riuscita a metterla al mi fianco...a meno che pure lei non perdesse la testa per amore...
<< Mi chiamo Zulejka...>>. -
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Gli occhi di Beatrix sfavillarono di interesse alle sue parole. La cosa cominciava a farsi interessante. Vampiri, creature di ogni genere... Finalmente qualcosa di emozionante nella usa esistenza priva di emozioni!
<<l'amore non è un mio problema>>
sbuffò con fare indifferente e un'alzata di spalle.
<<grazie del consiglio, ma non preoccuparti: so badare a me stessa!>>
La donna le stava porgendo la mano. Beatrix controllò rapidamente con lo sguardo di indossare il guanto, ormai più per proforma che per altro dal momento che lo sfilava solo quando faceva il bagno, e le strinse la mano a sua volta.
<<beatrix. Gli amici mi chiamano Trish, o lo farebbero se avessi degli amici!>>
Si stupì lei stessa, aveva fatto una battuta! Senza contare che aveva detto più parole in quei cinque minuti con lei che nell'ultimo mese. La stanchezza e la fame dovevano aver indebolito la sua corazza impenetrabile di freddezza e indifferenza. Si ripromise di andare ad attingere un po' di energia dalla prima creatura vivente, anche una semplice pianta andava bene. Non sarebbe stato come mettere qualcosa sotto i denti, ma era pur sempre meglio di niente!. -
peter81 .
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Gettò un'occhiata alla mano e poi ricambiò la stretta, non sentii nulla fisicamente, se quella era una mano di potere evidentemente era ben schermata. Era diffidente come me e come me sola, niente amici.
<< Mmmhhh... Amici e amori sono suppellettili inutili! Portano solo dolore!...>>
Borbottai senza rendermene conto le parole che mi ripeteva mio padre... Sbuffai, pensai a Kilian...la cosa più vicina ad un amico che avevo, sicuramente il legame più curioso... Chissà dove diavolo era ora... Mi corrucciai... poteva averlo già trovato Alexandre? Scrollai la testa, l'unica cosa da fare era continuare la caccia e seguire gli sviluppi... Tracce, dovevo crecare altre tracce... Gettai l'occhio alla torre dell'orologio: erano le tre di notte, avevo fame ma avrei rimandato...
<< Beh... io levo le tende, ho un lavoro da fare... Come te ho bisogno di mangiare qualcosa ma prima devo andare in un posto... Tu che fai? >>
Sarei andata al cimitero, ora sapevo con certezza che quel pezzo di merda aveva intenzione di pasticciare con la morte...se non lo aveva già fatto...con un po' di fortuna lo avrei trovato proprio lì... insomma speravo di trovare qualcosa.... -
+Hells+ .
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Per un istante le parve che un lampo di delusione le passasse negli occhi quando le strinse la mano. Forse si era aspettata qualcosa di diverso, o forse aveva veramente le allucinazioni! Le sue parole le strapparono un sorrisetto. A quanto pareva non era l'unica persona al mondo abbandonata a se stessa, senza amici nè altro, ma come lei nonostante tutte le difficoltà, non si era lasciata abbattere. Quella strega cominciava a strale simpatica, se così di poteva dire. Se non altro, sembrava una con le palle!
Guardò l'orologio a sua volta. Diavolo, erano le tre di notte, non se n'era nemmeno resa conto! Aveva dormito su quella panchina più di quanto aveva creduto. Il suo stomaco le ricordò che erano esattamente 32 ore che non metteva niente di solido in bocca, ma cercò di ignorarlo di nuovo.
La sua domanda la lasciò interdetta per qualche secondo. La sua era pura curiosità o era un velato invito a seguirla? Assottigliò gli occhi. Aveva imparato da anni ormai a non fidarsi mai di nessuno, ma aveva anche imparato a fidarsi del suo istinto e lei non sembrava avere intenzioni cattive, perlomeno non nei suoi confronti. Senza contare che da quanto aveva capito conosceva quella città meglio di lei, se le le voci che giravano erano vere qualcuno che sapeva come muoversi senza incappare in spiacevoli incontri le avrebbe fatto comodo. E poi, se le cose avessero preso una brutta piega, poteva sempre fare affidamento ai suoi poteri.
<<niente in particolare. Come ti dicevo sono qui senza un motivo preciso, ma se avessi bisogno di compagnia...>>
Lasciò la frase a metà, come a dire che era pronta a seguirla o a levarsi dai piedi se non la voleva intorno.. -
peter81 .
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Eravamo due creature malfidenti, ci stavamo saggiando l'una con l'altra con prudenza ma sembravamo giunte ad un certo accordo, mi lasciò intendere la sua disponibilità a farmi compagnia. Le feci un mezzo sorriso...
<< Perché no... potremmo passare qualche ora interessante... Seguimi, vediamo se riesco a concludere qualcosa 'stasera...>>
Le feci l'occhiolino e mi avviai in direzione del cimitero...
COMTINUA IN: LUOGHI NATURALI-CIMITERO-VIA DELLE LAPIDI. -
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Aveva accettato la sua compagnia. Si alzò dalla panchina, stiracchiandosi come un gatto. Dormire su una panchina non era la cosa più comoda al mondo.
<<fai strada, ti seguo.>>
rispose pronta a seguirla e chissà, magari a capire qualcosa in più su di lei e su quella città misteriosa.
CONTINUA IN: LUOGHI NATURALI-CIMITERO-VIA DELLE LAPIDI. -
+Scream+ .
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PRIMA RUOLATA
Arrivai in piazza guardandomi intorno e pensai:
Ma come ho fatto a farmi convincere dal vecchio Charlie a venire qui? ......se ripenso a quello che mi ha detto... vai a farti un giro, vai a conoscere qualcuno , sei sempre qui in officina....
Con passo veloce e deciso andai verso la panchina davanti a me. Era una bella giornata tanto che quasi ero di buon umore e mi ero vestita con dei vestiti che un tempo non avrei messo neanche morta. Felpa rosa con piccoli cuoricini rossi con la zip aperta che faceva intravedere una canottierina fucsia, pantaloni rosa con cintura fucsia addobbata di una fibbia inguardabile raffigurante una grande farfalla rossa e viola e il tocco piu' assurdo orecchini giganti a forma di cuore rosa. Pensandoci bene cosi' conciata sicuramente non potevo essere riconosciuta.
Mentre stavo per sedermi sulla panchina incrociai un signore con aria distinta che mi fece un cenno con la testa per salutarmi. Provai a fargli un sorriso ma mi resi conto che la mia espressione era molto nervosa.
Finalmente seduta sulla panchina mi misi comoda. Accavallai le gambe misi le braccia lungo il bordo dello schienale, e alzando il viso verso il cielo chiusi gli occhi e feci un lungo respiro. Non ci credevo mi stavo rilassando.. -
+Scream+ .
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Stavo veramente bene ma non potevo abbassare la guardia, qui in piazza potrebbe passare qualche scagnozzo del papino, e se anche sono vestita come Hello Kitty, mi potrebbe riconoscere e mi toccherebbe eliminarlo mettendomi sotto i riflettori. Non posso permettermelo. Da decenni sto cercando un modo per offuscare il segnale del sigillo che ho dietro il collo e fino a quando non ci riuscirò mi tocca essere sempre all'erta anche nell'usare magie troppo potenti perchè potrei essere localizzata. E' meglio che torni in officina dal vecchio Charlie almeno li sono più al sicuro e meno in vista.
CONTINUA IN: LUOGHI CITTADINI- VIALE- OFFICINA
Edited by +Scream+ - 22/4/2014, 11:08. -
+Hells+ .
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CONTINUA DA LUOGHI CITTADINI - CITTA - HOTEL DELLE CREATURE
Avevo fatto quattro passi per le vie principali della città e avevo già adocchiato negozi interessanti e appartamenti carini, ma nessuno che facesse al caso mio. Ne rimaneva solo uno, un attico di recente costruzione in cima ad un alto palazzo. Se non altro lì non sarei stata disturbata.
Non avevo notato niente, o forse era meglio dire che non avevo notato nessuno di particolare nella mia passeggiata, nessuno che sembrasse una creatura soprannaturale. Eppure percepivo distintamente quel concentrato di energia che permeava l'intera cittadina.
Attraversai la piazza principale, fingendo di non accorgermi degli sguardi degli uomini che camminavano al mio fianco e già mi stavano spogliando nelle loro menti. Ero completamente indifferente a loro. Guardai la foto dell'attico sul dépliant e alzai lo sguardo.
Sorrisi. Visto da là sotto sembrava proprio fare al caso mio. Bastava solo scoprire se il mio intuito aveva indovinato.. -
Shaogorath .
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PRIMA RUOLATA
Riaprii gli occhi rimanendo terrorizato, dov'ero? L'ultima cosa che ricordavo era quella di essermi messo un ciondolo al collo. Lo fissai con rabbia.
maledetto ciondolo! pensai sbuffando.
Cominciai a camminare senza una meta precisa finchè non arrivai in una piazza.
Mentre camminavo sentivo lo sguardo della gente su di me, ero così strano? In effetti un tizio con capelli bianchi occhi di un mostro e katana legata dietro la schiena attira l'attenzione e come!
Mi guardai attorno e avvertii le varie creature non umane
almeno non sono solo...
In fine notai una donna che dall'apparenza sembrava umana, ma il mio sesto senso diceva il contrario.
La guardai con curiosità. Il modo in cui stava guardando l'attico mi provocò una piccola risatina. Non so per quale motivo la trovai leggermente buffa.
Ripresi il ciondolo tra le mani e lo rigirai mentre mille domande tornarono ad affollare i miei pensieri.
Come avrei fatto a tornare da dove ero venuto? Era un qualcosa che sarebbe svanito nel tempo? Oppure non potevo fare nulla ed ero bloccato qui?
Scossi violentemente il capo, non dovevo fasciarmi la testa prima di romperla!.
Piazza Centrale |
