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Eravamo in quell'auto da quasi venti minuti. Si era fatto giorno e trascorsi più della metà del tempo in silenzio guardando dal finestrino la nostra nuova città.
Troppo movimentata.
Sin troppo popolata da creature sovrannaturali.
E' questo per mio fratello doveva essere il paesello dove anziani vacanzieri passavano l'estate al mare.
Mi voltai a guardare Kevin che con gli occhi chiusi contava i suoi respiri.
< Già te l'ho detto che sei un figlio di puttana? >
Ero furioso, non erano passate ancora 24 ore dal nostro arrivo a Littoria e già mi ero fatto trascinare dalle puttanate di mio fratello.
Alcool, sesso, locali malfamati, cattive compagnie .. mancava solo che ci scappava il morto e sarebbe stata la giornata ideale di Kevin.."ma non la mia."
Avevamo superato da un pezzo il centro abitato, palazzi e negozi lasciavano il posto a campagne desolate e rare pompe di benzina. Dopo pochi chilometri che ci eravamo immessi sulla statale svoltammo in una stretta stradina che tagliava la zona boschiva a metà.
< Hai comprato una casa nel bosco.. e quando l'hai fatto Kevin?>
Ora ero doppiamente furioso. Non avevamo abbastanza soldi per comprare una qualsiasi casa in un qualsiasi posto di merda, o meglio l'intero patrimonio di famiglia era nelle mani del nostro ex branco di Rio.
La rabbia repressa e accumulata nelle ultime ore scoppiò all'improvviso. Afferrai Kevin per il collo della camicia e lo tirai verso il mio viso.
Lo guardavo negli occhi a pochi centimetri dai miei.
< Il denaro.. dove - cazzo - l'hai - preso?.. .> le parole uscirono dalla mia bocca in un ringhio.
Il tassista ci osservava in silenzio dallo specchietto retrovisore dell'auto, sentivo come i battiti del suo cuore acceleravano cosi come l'auto proseguiva più veloce.
Evidentemente non vedeva l'ora di sbatterci fuori dall'auto. Il sapore della sua paura era gustoso sulla mia lingua ed il mio lupo ne godeva.
Kevin non ebbe il tempo materiale di rispondere alla mia ultima domanda che l'auto arrestò la corsa di botto.
Mi voltai a guardare fuori e a quella vista spalancai gli occhi.
Casa. Eravamo arrivati a casa.
Spalancai la portiera dell'auto ed uscii fuori. Il freddo era pungente ed il vento scuoteva le cime degli alberi impegnati in una danza implacabile.
La casa era bellissima, grande e su due livelli. Mi voltai a guardare Kevin impegnato con il tassista che non appena gli fu pagata la corsa fuggì via.
< Cazzo! E' stupenda.. .!! > non riuscii a non sorridere e a non trattenere lo stupore.
Attesi mio fratello che recuperasse le chiavi sotto lo zerbino ed entrammo all'interno.
Dentro era ancora più bella.
Mi liberai della giacca e della camicia ed accesi una sigaretta. Quando ero nervoso fumavo.
Cercai di rilassarmi ora al sicuro tra le mura domestiche della nostra nuova casa non dovevo preoccuparmi più di nulla.
..ma una domanda a cui non sapevo darmi una risposta vorticava nella mia testa da quando avevo lasciato il night.
< Per quale motivo sei andato via dal night? ..ora puoi dirmelo.>
Attesi una sua spiegazione mentre indaffarato accendeva tutte le luci e preparava la legna per alimentare il fuoco del camino.
Nonostante fossi contrariato a tutto quello che era accaduto nel locale, continuavo a pensare a Michael e Noah.
" Voglio rivederli, porca puttana."
Il piacere delle loro carezze sul mio corpo era fin troppo recente, riuscivo ancora a sentire il profumo di Noah sulla mia pelle.. ed al ricordo dei suoi baci un brivido mi scivolò lungo la schiena.
Chiusi gli occhi cercando di poter dimenticare la serata.
Mio fratello di poche parole era sempre più strano.
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Per la prima metà del viaggio in auto Brendon mi lasciò in pace. Ad occhi chiusi contavo lo scorrere dei minuti che mi separavano dal corpo di Michael. Ne ero quasi certo che non mi avrebbe deluso.
Cercai di mantenere la mia mente sgombra da qualsiasi pensiero, mio fratello non doveva sospettare di nulla fino all'arrivo della nostra nuova casa.
..e che casa.
Siccome non ero uno sprovveduto avevo pianificato la nostra fuga dal Brasile mesi prima. Avevo lasciato la mia calda, esotica e bellissima terra natia per mio fratello.. per non coinvolgerlo in una sanguinosa lotta per il predominio del branco. Quei figli di puttana erano ancora vivi ed il mio stomaco si contorceva al solo pensiero.
" Non è finita qui, Kevin non dimentica, Kevin non perdona, Kevin vuole vendetta e li ucciderà tutti "
Mio fratello era teso, i muscoli del suo corpo rigidi, schiudendo appena gli occhi lo guardavo osservare la città dal finestrino dell'auto.
Littoria non gli piaceva, gli avevo rifilato una cazzata dietro l'altra per condurlo in questa splendida cittadina italiana. Mi ero procurato un tramite attraverso l'ambasciata italiana di Rio e lui si era occupato di tutto, del nostro viaggio, nella scelta della nostra residenza e principalmente aveva localizzato Littoria, una terra antica e mistica dove energia oscura e potere dalle viscere della terra si diramavano in linee di forza nel sottosuolo...per questo motivo le creature sovrannaturali ne venivano attratte.
Brendon non era uno stupido e si era reso conto che gli avevo mentito. Spezzò il silenzio in auto dandomi del figlio di puttana.
Gli risposi senza aprire gli occhi
< .. ah-ah, me lo rammenti ogni santissimo giorno fratellino.>
Era furioso, il suo potere danzava sulla mia pelle, come una corrente di acqua gelida si scontrava con il fuoco che ardeva in me, impetuoso.
Avevamo appena lasciato il centro abitato per proseguire il nostro viaggio verso la desolazione delle campagne e verso la zona boschiva.
Mi chiese quando avessi avuto il tempo di comprare casa. Le sue continue domande stavano iniziando ad irritarmi, cosi aprii gli occhi definitivamente e mi sistemai meglio sul sedile dell'auto.
< Credevi che avrei lasciato Rio con le pezze al culo?.. . dovresti conoscermi Brendon, ogni mia azione è studiata e meditata con estrema cura. >
..ma mi afferrò per il collo della camicia e mi ringhiò contro a pochi centimetri dal mio viso.
"Il denaro.. dove - cazzo - l'hai - preso?.. ."
Credeva che qualche losco personaggio mi avesse prestato il denaro.
Incazzato gli urlai contro < Sei un fottuto coglione!!!!>
Me lo scrollai di dosso ed incrociai gli occhi del tassista che ci osservava dallo specchietto retrovisore.
< Fatti i cazzi tuoi e pensa a guidare. > lo ammonii furioso.
I miei occhi divennero occhi ambrati di lupo e per poco quell'umano sfigato non si pisciò sotto dalla paura. Mi leccai le labbra al sentire i battiti frenetici del suo cuore.. volentieri avrei affondato le zanne in quel muscolo pulsante per divorarlo.
Non ebbi il tempo di rispondere a mio fratello che già eravamo arrivati a casa. Brendon scese dall'auto alla svelta e lo guardai ammirare la bellezza del luogo e della casa con occhi pieni di meraviglia e stupore.
Pagai l'umano e dopo che scesi dall'auto scappò via di corsa.
Dirigendomi alla porta d'ingresso recuperai le chiavi di casa che giudiziosamente avevano lasciato sotto lo zerbino come pattuito.
< Bella vero? .. è come la volevo io.>
Entrai in casa e mentre mio fratello si liberava della camicia restando a petto nudo per stare più libero io mi occupai delle luci.
Preparai la legna e la sistemai nell'ampio camino. Accarezzai i ceppi di legno con la mia mano destra lasciando sulla loro superficie al passaggio della mia mano lingue di fuoco.
" Fogo arde "
.. e le fiamme divamparono alimentate dal mio potere. Restai accovacciato li per un pò ammaliato dalle lingue di fuoco. Io ero come loro, imprevedibile, distruttivo e letale.
Brendon seduto sul divano cercava di rilassarsi fumando una sigaretta.
< L'ho comprata con i nostri soldi, non mi sono rivolto ad uno strozzino.. sei un coglione se pensi questo di me.>
Mi alzai e lo raggiunsi sul divano.
< Prima di lasciare il Brasile ho svuotato le casse del branco, gli ho portato via tutto. Sono soldi nostri Brendon, non avrei mai potuto lasciare nelle loro mani ciò che la nostra stirpe per generazione ha accumulato.>
Mio fratello trattenne il respiro, brutti ricordi attraversavano la sua mente. Aveva passato l'inferno lì, avevo cercato di tenerlo al sicuro e proteggerlo. Ero riuscito nel mio intento nessuno lo aveva mai toccato nel corpo, ma non avevo potuto far nulla per impedire che la sua mente e la sua anima venissero ferite crudelmente.
" Io amo mio fratello, è l'unico che riesco ad amare.. "
Lo tirai verso di me facendolo stendere sul divano, la sua testa posata sulle mie gambe.. la mia mano gli accarezzava i capelli.
Voleva sapere per quale motivo ero andato via dal night, non sospettava ancora niente.. continuava a fidarsi di me.
" Tuo fratello è uno stronzo " non riuscii a non pensarlo.
< Non volevo che la tua prima volta fosse in uno squallido cesso di un night...per questo sono andato via.>
Mio fratello stupito per quelle mie parole incrociò i suoi meravigliosi occhi chiari nei miei.
< Avresti ceduto, non eri in te.. .me lo avresti rinfacciato a vita.. e sono stanco di sentirti lamentare. . ..>
Nonostante andava contro in tutto ciò che credeva, voleva rivederli ancora.
Sorrisi divertito ascoltando i pensieri di mio fratello, pensava a Noah e Michael..e a tutte le sensazioni che aveva provato stando tra loro due.
< Li rivedrai ancora fratello, prima di quanto immagini. ... .>
Al pensiero di Michael, il mio cazzo divenne cosi duro da farmi male.
" Non farmi attendere cosi tanto, ti voglio... . ti voglio ora, e non immagini quanto io ti desideri."
Video
Edited by Iole88 - 14/12/2013, 04:36. -
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Quando entrammo nel taxi non ci fu bisogno di dire nulla all'autista lui partì subito, ci fece solo un cennò di saluto.
Kevin ha pensato davvero a tutto
Non potevo far a meno di pensare a lui, avevo ancora il primo bottone del pantalone slacciato, ci portai una mano sopra per riallacciarlo ma poi pensai che non fosse il caso, era inutile dal momento che avevo intenzione di levarlo presto.
Il terzo lupo mi segui subito, evidentemente anche lui stata fremendo al solo pensiero di averli.
Il taxi svoltò avventurandosi nel bosco
ovvio me lo potevo anche immaginare
Pensai guardando gli alberi che sfilavano fuori dal nostro finestrino.
Mi agitavo sul sedile sentendomi sempre più impaziente. Il tocco di quei due lupi mi aveva acceso non solo nel fisico ma anche nel potere, nella mia natura. I miei occhi avevano preso una luce velata che era rimasta anche quando si arano allontanati interrompendo il contatto.
Non sapevo ancora nulla sul loro passato e questo mi spronata ad avvicinarmi ancora di più a loro.
non potendo avere la mia vendetta, pregustare quella degli altri è l'unica cosa che posso fare
Il taxi in breve tempo si fermò davanti ad una villa completamente immersa nella natura, per un attimo mi incupii a quella vista
nella sua collocazione, somiglia molto alla casa in cui vivevo quando ero umano
Scacciai immediatamente quel pensiero della mia mente, mi feriva nel profondo, come una cicatrice che non voleva smettere di prudermi.
Noah scese dal taxi subito dopo di me, anche lui si guardava intorno studiando il luogo.
Durante il tragitto non avevo detto una parola, con la coda dell'occhio ogni tanto mi ero goduto la vista del suo corpo dalla camicia che Brendon aveva pensato bene di iniziare a sbottonargli.
chissà se i nostri lupacchiotti hanno già sentito la nostra presenza, sicuramente avranno percepito il nostro odore
Entrai nella veranda, la villa era veramente splendida e maestosa, sicuramente l'interno doveva essere rustico e caldo come lo erano i suoi proprietari.
Ripensai per l'ennesima volta alle parole di Kevin, "...mi troverai nudo..." La sua voce calda e sensuale mi rimbombava ancora nella testa, stavo letteralmente smaniando.
sembro io il verginello, mi conviene darmi una calmata se voglio giocare un po' con lui
E al pensiero di quello che avremmo potuto fare insieme, un mezzo sorriso malizioso, comparve sul mio volto.
Bussai alla porta e rimasi in attesa
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Michael ed io entrammo nel taxi. L'autista partì senza chiderci la destinazione e sembrava sapere dove doveva portarci.
Il viaggio in taxi fu silenzioso e lo passai quasi interamente a crecare di calmare i miei spiriti bollenti. Michael era così sexy che mi sarei potuto divertire con lui, lì sul taxi.
Abbassai il finestrino e sentì l'aria sfiorare il mio petto e rinfrescare quei punti su cui sentivo ancora il calore di Brendon.
Notai che avevo la camicia sbottonata. La lasciai aperta...
Nella mia testa si affollavano mille perversioni, mille pensieri sul povero lupetto che non sapeva chi ero e cosa potevo fargli.
Sfiorai il mio labbro inferiore con la lingua e sentì il sapore di quei baci che avevo dato e ricevuto.
Continuavo ad essere eccitato e avevo una gran voglia di prendere il lupo.
Kevin a differenza di Brendon era molto più alla mano... lo avevo visto con Michael e mi era piaciuto il suo modo di fare ma...
l'innocenza di Brendon... aveva qualcosa che non riuscivo a capire, qualcosa mi avvicinava a lui.
Entrammo con l'auto nel bosco. Era davvero molto bello. Avevo comprato anch'io una casa nella zona e, mi ritrovai a passarci davanti lungo il nostro tragitto.
La facciata era davvero bella.
e pensare che non ci sono ancora andato
Un pò più avanti il taxi si fermò. Mi ritrovai davanti a una casa in pietra con ampie finestre. Era davvero molto bella. Scesi dall'auto e sentì l'odore dei due lupi che ci avevano fatto compagnia tutta la sera.
Seguì Michael lungo il portico e quando lui bussò aspettai con un sorrisetto malizioso sul viso.
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Con la testa posata sulle sue gambe, chiusi gli occhi al tocco delle sue dita tra i miei capelli. Se qualcuno ci avesse visto in quegli atteggiamenti avrebbe subito pensato che tra noi fratelli potesse esserci di più di semplice affetto...ma non era vero, nei gesti di Kevin non c'era traccia di erotismo o di sesso. Solo semplici carezze.
Il continuo contatto fisico per noi lupi era normale, non tutto ruotava sempre intorno al sesso..le sue carezze mi tranquillizzavano, mi rilassavano. Nonostante non potessi far affidamento sulla stabilità mentale di mio fratello, in lui però avrei trovato sempre un porto sicuro. Quando qualcosa mi terrorizzava o mi deprimeva stare tra le sue braccia era la sola cura per superare tutto..mi avrebbe protetto sempre..lo aveva sempre fatto fin da cuccioli.
Mentre parlava le sue mani non smisero di tormentare i miei capelli ed io lo ascoltavo seguendo la sua voce ipnotica che suonava aspra e risentita quando si soffermava sul passato ..dolce e oscura allo stesso tempo quando si rivolgeva a me.
Mi spiegò che aveva progettato la fuga diverso tempo prima e che le casse del branco di Rio erano state svuotate..si era riappropriato del patrimonio di famiglia.
< Potevi dirmelo, non ti avrei ostacolato.. .>
Gli ultimi mesi in Brasile erano stati i peggiori della mia vita, Kevin aveva cercato il mio appoggio..più volte mi aveva supplicato di cacciare gli artigli e lottare con lui, ma ripetutamente mi ero tirato indietro.
Uccidere per un lupo era naturale, un istinto primordiale.. a cui io non potevo abbandonarmi.
Se avessi abbracciato il male..l'oscurità, avrei scatenato una serie di eventi che avrebbero condotto alla morte di Kevin.
Lo avevo visto.. in una delle mie visioni.
Mio fratello agonizzante verso la morte ed io... io cosi diverso, sul mio volto alcuna traccia di umanità, i miei occhi avvolti nell'ombra. Oscuri e maligni.. e le mie mani macchiate di sangue, del sangue del mio gemello.
La chiaroveggenza non era un dono, ma una condanna. Le uniche cose che riuscivo a vedere erano sentenze di morte. Morte solo morte.
Avevo dovuto condurre un'esistenza limitata, ero un lupo, ma non potevo esserlo fino in fondo.. dovevo seguire una strada diversa per modificare un triste destino che era già stato scritto.
Il gemello oscuro sono io. Non Kevin. Sono io.
Non potevo permettere che la mia anima si macchiasse, che le mie mani affondassero nel sangue.. . dovevo restare puro altrimenti avrei perso la metà di me stesso..mio fratello.
Kevin non lo sapeva e non doveva scoprirlo.. "Mai, mai... . mai."
Come potevo dirgli che sarei stato io ad ucciderlo?
Come potevo dirgli che accanto aveva un traditore, un demonio invece di un fratello?
...e per questo motivo mi ero sempre rifiutato di uccidere, di essere un lupo, di abbandonarmi alla mia natura.. per proteggerlo, per cambiare il destino.
Vedere i suoi occhi rigati dal pianto..deluso e amareggiato da suo fratello, mi aveva ferito nell'anima. Si era sentito solo, solo contro il mondo intero..ed io sono stato a guardare.. . perchè non potevo, non potevo aiutarlo.
Era meglio che di me pensasse che ero un codardo, un errore della natura.. tutto, anzichè diventare il suo assassino.
Poi ruppe il silenzio che si era creato tra noi riportandomi alla realtà, era andato via dal night perchè aveva capito che mi sarei concesso a loro e lui aveva voluto evitare che la mia prima volta fosse in uno bagno squallido.. ne avrei avuto un pessimo ricordo.
Restai pietrificato per lunghi minuti, Kevin stava mostrando una sensibilità che non aveva mai posseduto.
Aprii gli occhi ed incrociai i suoi.. ogni volta che lo guardavo cosi in profondità avevo l'impressione che mi stessi immergendo nel caldo cioccolato fuso, le mie dita gli accarezzarono il contorno del viso e un sorriso si dipinse sulle mie labbra.
< ... . sarebbe stato un errore.. .grazie fratello. >
...ma stavo prendendo in giro me stesso, perchè li volevo sentivo il loro odore cosi intenso anche adesso.
"Li rivedrai ancora fratello, prima di quanto immagini. ... "
< In quegli istanti Kevin.. mi sono sentito cosi vivo, mi stavo abbandonando completamente a Noah.. .>
Dei passi fuori casa allertarono i miei sensi, i muscoli di mio fratello si contrassero nello stesso istante.
Non staccando gli occhi dai suoi il mio viso si accigliò indurendo i miei lineamenti.
Finalmente capii la verità.
< ..e pensare che per un attimo ho creduto che tu... tu mi capissi! >
Mi allontanai da lui di scatto, furioso... . portandomi dal lato opposto del divano.
Bussarono alla porta ed i battiti del mio cuore accelerano frenetici.
Solo una porta mi divideva da loro.. mio fratello aveva appena condotto a casa nostra la mia più grande tentazione.. i loro corpi.
Pietrificato restai seduto sul divano con indosso solo i miei jeans. La tranquillità di quel luogo era stata spezzata.
I miei occhi rivolti verso la porta in attesa che Kevin andasse ad aprire.. avrei dovuto lottare con tutte le mie forze per impedire che la forte attrazione che avevo per loro si concretizzasse..jpg)
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Pensare ad altro in quei minuti era stato un toccasana.. rivedere i volti di quelle merde nella mia mente mi teneva occupato, pensare al modo in cui mi sarei vendicato una volta che avrei rimesso piede a Rio era pura adrenalina.
Sentivo mio fratello rilassarsi ed entrare nel suo mondo ovattato, mentre le mie dita scorrevano nei sui capelli morbidi e setosi, impegnate ad attorcigliarli. Era pensieroso mi teneva fuori dalla sua testa schermandomi, spesso lo faceva quando con i pensieri tornava al passato, era il suo modo di proteggermi, sapeva che rivivere quei momenti non facevano altro che alimentare la mia rabbia e lui cercava in tutti i modi di tenermi calmo.. ma forse non si rendeva conto che ogni qual volta mi buttava fuori dalla sua testa mi sentivo menomato, come se all'improvviso perdessi un braccio.. solo e incompleto.
Le sue dita cercarono i contorni del mio viso, in un sorriso incantevole mi ringraziò di averlo salvato da quella squisita situazione che si era creata al night.
" grazie fratello "
Occhi negli occhi ci guardavamo e gli mentivo, sul mio viso alcuna traccia di menzogna, fingere mi riusciva sempre bene.
"In quegli istanti Kevin.. mi sono sentito cosi vivo, mi stavo abbandonando completamente a Noah.. . "
Sorrisi ad un angolo della bocca, colpevole di quello che avevo organizzato.
< .. . e non è un male lasciarsi andare.. . prima o poi dovrai abbandonarti a qualcuno e magari iniziare proprio da Noah, mi piace come lupo.. .>
Presto, molto presto avrei distrutto la sua tranquillità.. ora si sentiva al sicuro e rivedeva con più calma e distacco la serata passata al night.
Al pensiero di come avevo lasciato il bel Michael mi infiammai di nuovo, ero smanioso su quel divano.
...magari aveva cambiato idea, magari il desiderio che aveva di noi era andato via non appena avevamo lasciato il locale.
A furia di pensarlo il mio labbro inferiore era diventato gonfio e livido per i morsi che gli davo.
L'attesa mi logorava.
Il rumore delle ruote di un auto fuori la villa misero i miei sensi allerta, sentire come le portiere sbatterono nel chiudersi, irrigidirono i miei muscoli.
Erano loro, l'odore voluttuoso di quei due maschi era inconfondibile.
Brendon divenne una statua di ghiaccio, il battito del suo cuore rimbombava nelle mie orecchie.
Furioso per aver scoperto l'inganno si allontanò da me di scatto, occupando il lato opposto del divano.
Ricominciò con la sua lagna, dicendomi che ancora una volta lo avevo ferito.. alzai gli occhi al cielo e sbuffai.
< Sii ospitale fratello.. . >
Mi alzai dal divano non appena sentii bussare alla porta.
Non avevo alcun senso di colpa, non stavo mettendo in pericolo la vita di mio fratello.. l'unica cosa che era in pericolo era il suo bel culo vergine.
Gli lanciai un'ultima occhiata prima di aprire la porta, stava vagliando diverse possibilità per sottrarsi all'incontro.
" Tranquillo Brendon, nessuno di obbligherà a fare qualcosa che non vuoi. "
Finalmente aprii la porta e fui investito dal loro odore inebriante in pieno viso.
Sorrisi malizioso nel rivedere Michael. I miei occhi vagarono famelici nell' ammirare ogni parte del suo corpo.. mi leccai le labbra al pensiero che presto, molto presto la mia bocca avrebbe assaporato ogni centimetro di quel maschio.
< Ti aspettavo Michael, entra pure.. . >
Mi ero appena infilato una giacca prima di aprire, ma l'avevo lasciata aperta a metà.. .
" Sarai tu a spogliarmi.. ."
< Noah, mio fratello sarà felice di vederti... .accomodati .. >
Mi defilai di lato per lasciarli passare, guardai Noah divertito perchè avrebbe trovato il mio dolce fratellino già mezzo svestito.. .. .
Non appena furono dentro casa, richiusi la porta, andai dritto in cucina lasciando i nostri amici soli con mio fratello..che gli sorrise imbarazzato.
Dal frigo presi alcune birre ghiacciate e quattro bicchieri. Tornai nell'ampio ingresso con le mani occupate.. . sistemai tutto sul tavolino che era al centro tra i divani.
< Servitevi pure.. . si è riaccesa la voglia... di bere ancora.. .> misi più enfasi nel pronunciare quelle parole.
Mi abbandonai sul divano osservando il bel demone..
< Stavo iniziando a pensare che avessi declinato il mio invito.. . ci sarei rimasto molto male.. .>
"..e con una dannata voglia di te che nemmeno una doccia ghiacciata avrebbe placato.. ."
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Quando la porta si aprì vidi Kevin, non avevo alcun dubbio sul fatto che sarebbe stato lui ad aprirci
chissà se nel frattempo ha avvertito il suo fratellino della nostra visita
era stupendo, dalla giacca mezza aperta si intravedeva la sua pelle nuda
sono contento di vedere che ha ancora i vestiti addosso, sto fremendo dalla voglia di toglierglieli
me lo stavo mangiando con gli occhi, non potevo farne a meno avevo pensato al suo corpo durante tutto il viaggio in taxi.
sarà come un regalo da scartare
Si scansò per farci entrare, disse che mi stava aspettando
lo spero bene lupacchiotto
entrai in casa seguito da Noah, come avevo immaginato la casa era molto calda e accogliente, il fuoco del camino mi attirò come una calamita, mi avvicinai, sul divano c'era Brendon, squadrai anche lui da capo a piedi e gli sorrisi
a giudicare dalla sua faccia Kevin non gli ha detto proprio niente sulla proposta che mi ha fatto di raggiungerli
non potei far a meno di sorridere di più
mi piaci sempre di più ogni minuto che passa
pensai, tornando a guardare Kevin che stava prendendo da bere.
Ci andai cauto, e dissi rivolto a Brendon
<<avete una casa davvero stupenda i miei complimenti>>
non volevo sconvolgerlo ulteriormente, la nostra sola presenza mi pareva già più che sufficiente, cercai di smorzare un po' la tensione
chi si sa trattare bene mi eccita, vuol dire che non si accontenta
Kevin ci raggiunse con la roba da bere e commentò molto velatamente il fatto che "la voglia di bere" era tornata e si sedè sul divano, io mi accomodai accanto a lui, gli poggiai la mano sulla gamba
<<credimi non se né mai andata >>
gli feci l'occhiolino e presi la bottiglia, Techila
questa non va bevuta da sola, e se proprio vogliamo nemmeno nel bicchiere
guardai spudoratamente lo scollo della giacca di Kevin.
misi i quattro bicchierini in fila e cominciai a riempirli, dando per scontato che tutti avremmo bevuto, non avrei accettato un rifiuto da nessuno ovviamente.
ormai siamo in ballo... quindi balliamo...
Kevin mi aveva detto
"Stavo iniziando a pensare che avessi declinato il mio invito.. . ci sarei rimasto molto male.."
presi due bicchierini, mi poggiai con la schiena sul divano e ne porsi uno al lupo che dall'inizio della serata mi stava facendo impazzire, con un tono di voce più basso mi avvecinai al suo orecchio e gli dissi
<<non ho alcuna intenzione di deluderti non ti preoccupare>>
mi portai il mio bicchiere alle labbra e bevvi un sorso, molto lentamente, continuando a non staccare gli occhi di dosso a Kevin e immaginando di bere quel liquido sul suo corpo
voglio dare sfogo alla mia immaginazione, posso continuare a tenere questa facciata di contegno ancora per poco... per molto poco...
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Ad aprire la porta fu Kevin. Tra il lupo il demone la tensione sessuale era davvero alle stelle. Entrai subito dopo il mio accompagnatore e diedi unio sguardo alla casa.
La casa era davvero molto accogliente.
Trovai Brendon seduto sul divano e indossava solo un paio di jeans. Lo guardai e soffermai il mio sguardo su ogni centimetro del suo corpo, cercando con tutte le mie forze di non prenderlo lì, su quel divano...
mi faceva impazzire il pensiero di poterlo avere... di fare di lui quello che non facevo da tempo...
Kevin andò a prendere da bere e io mi sedetti vicino al mio lupetto preferito. Appoggiai una mano sulla sua coscia, delicatamente...
avvicinai le mie labbra al suo orecchio e sussurrai
<<non sembri felice di vedermi. Non quanto lo sia io di essere qui con te.>>
sorrisi in modo malizioso e con le labbra gli sfiorai l'orecchio.
<<se vuoi posso andare via>>
Sapevo che questa era la strada giusta da percorrere con lui.
Kevin portò della tequila e Michael la versò. Presi due bcchieri e ne passai uno a Brendon mentre il mio lo avvicinai alle labbra e lo lasciai scivolare lentamente giù per la gola.
Tornai a guardare il mio lupacchiotto...
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Col cuore in gola guardai mio fratello dirigersi alla porta per farli entrare in casa. Ero nervoso e preso da una smania irrefrenabile allo stesso tempo. Odiavo essere ingannato anche da colui nella quale avrei dovuto porre cieca fiducia.
< Avresti dovuto parlarmene Kevin.. cazzo! Fai sempre quello che ti pare.. .> sbuffai esasperato nei toni di voce.
Non appena aprì la porta Michael fece il suo ingresso in casa quando mi vide mi sorrise, seguito subito da Noah.
Ero cosi teso e scosso vederli a casa nostra, dove lontano da occhi indiscreti potevamo concederci molte più libertà.
" Sono fottuto, non ci sarà nulla su cui appigliarmi.. . .."
Li guardavo avvicinarsi ai divani, ero troppo agitato per alzarmi e raggiungerli per dargli il benvenuto in casa.. .
Il loro profumo seducente mi teneva imprigionato in una morsa.. deglutii a fatica e ricambiai il sorriso di Michael.
< Ti ringrazio, si è occupato mio fratello della casa.. . prendete pure posto sul divano.. . > la mia voce cordiale non riusciva a nascondere il desiderio di averli di nuovo accanto.
Seguii con gli occhi mio fratello che si allontanava e dirigersi in cucina, lasciandomi solo e in preda al panico insieme a loro due.
Sentivo gli occhi di Noah addosso che percorrevano il mio corpo accaldato, ero senza camicia e sarebbe parso troppo stupido coprirmi adesso.
Prese posto al mio fianco posandomi una mano sulla gamba, il cuore mi batteva a mille, in quel momento ebbi paura di me stesso.. . se avessi seguito il mio istinto gli sarei saltato addosso e dio sà cosa gli avrei fatto.
" Calmati, controlla il tuo respiro... . Noah è un lupo percepisce ogni contrazione dei tuoi muscoli "
Cercai di regolare il respiro e placare la maratona condotta dal mio cuore.
Kevin finalmente fece la sua comparsa con bicchieri e tequila.
" ... non c'è bisogno dell'alcool già sto andando in fiamme.. ."
Poi Noah mi fu cosi vicino da sfiorarmi l'orecchio con le labbra.. il suo respiro caldo mi accarezzava il collo.. mi disse che non mi vedeva felice di vederlo.
Il tono della sua voce profonda e maliziosa proseguì nel dirmi che poteva andare via se non avevo piacere della sua presenza.
Smisi di respirare quando le sue labbra continuarono a sfiorarmi l'orecchio.
" Mio dio quelle labbra.. . le voglio, le voglio ancora.. ."
Mi voltai in cerca dei suoi occhi e li catturai nei miei.
< Se solo potessi ascoltare i miei pensieri ... .non diresti questo.. . >
Michael intanto versò la tequila nei quattro bicchierini, Noah ne prese due e me ne mise in mano uno.
Lo guardai mentre quel liquidò infuocato dalle sue labbra scendeva lentamente nella sua gola.. . mentre diedi un sorso al mio.
Mi feci più vicino e per la prima volta nella mia vita mi sentivo più audace. Feci scorrere un dito sulle sue labbra umide di tequila e me lo portai alle labbra succhiandolo per assaporare il forte sapore dell'alcool misto al dolce sapore di Noah, mantenni il contatto con i suoi occhi e non appena feci scivolare fuori il mio dito con estrema lentezza dalla mia bocca, gli sorrisi.
< Sai di buono Noah.. .la tequila presa dalle tue labbra è deliziosa.. .>
Posai il mio bicchierino sul tavolino, volevo restare lucido.. e posai entrambe le braccia lungo lo schienale del divano. Pensando che già mi era andato di volta il cervello e che non era il caso di ubriacarmi.
" Cazzo ho provocato un uomo "
Un uomo che mi fa ribollire il sangue nelle vene.. .
Edited by Iole88 - 19/12/2013, 03:35. -
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Michael prese posto accanto a me sul divano, non appena la sua mano fu sulla mia gamba i miei muscoli si contrassero.
" Voglio che le tue mani scorrano avide sulla mia pelle, ovunque, spingile nel più remoto angolo del mio corpo.. ."
Gli lanciai un sorriso malizioso nel sentirgli dire che il suo desiderio non era andato via. . ...
Prese la bottiglia di tequila e riempì quattro bicchierini, ne prese due e me lo porse, lo stesso fece Noah con il mio fratellino.. .
Il sapore dell'eccitazione di Brendon la sentivo sulla punta della lingua, quel lupo ci sapeva fare.. .
In modo sfrontato Michael percorreva con gli occhi la striscia di pelle nuda che la mia giacca semiaperta lasciava scoperta..
" Quanto mi piace quello sguardo.. . ti voglio spudorato Michael.. io non ho limiti "
...la mia pelle prese fuoco al passaggio dei suoi occhi, erano passati solo pochi minuti dal suo arrivo in casa e già stavo fantasticando di possederlo su ogni centimetro quadrato della villa.
Poggiato allo schienale del divano mandò giù alcuni sorsi di tequila, avevo gli occhi incollati sulle sue labbra, volevo morderle..violarle di nuovo..volevo sentirle sul mio corpo.
Si avvicinò al mio orecchio ed a bassa voce mi disse che non mi avrebbe deluso.
< Sei qui Michael... . ed ho intenzione di tenerti occupato a lungo... .>
Feci scorrere nella mia gola alcuni sorsi di quel liquido infuocato, e mentre ero intento a bere con la coda dell'occhio vidi mio fratello portarsi un dito alle labbra e succhiarlo con estrema sensualità.
" Porca puttana "
Quasi mi strozzai nell'ascoltare i suoi pensieri espliciti che aveva nei riguardi di Noah... . impreparato nel vederlo cosi audace come mai l'avevo visto, il liquido contenuto nel bicchierino traboccò fuori dal bordo... scivolando sul mio petto percorrendo in tutta la sua lunghezza la striscia di pelle che la giacca aperta metteva ben in vista... .
La tequila fresca al contatto con la mia pelle ardente, scendeva in rivoli lungo i miei addominali arrestando la corsa sul bordo dei miei pantaloni.
Un sorriso provocatorio si delineò agli angoli della mia bocca, guardai Michael negli occhi..
< Perdonami, sono un imbranato .. .> mi rivolsi a lui con un tono di voce divertita.. .
..feci per alzarmi, ma ci pensai sù e avvicinandomi a pochi centimetri dalle sue labbra gli sussurrai
< ... dovrei andare ad asciugarmi... . ma ... >
Percorsi con la lingua il suo collo fino a raggiungere il suo orecchio e continuai...
< ... se fossero le tue labbra a farlo ci perderei la testa... .>
Mi staccai da lui e lo scrutai in viso ...i miei occhi erano due tizzoni ardenti, il suo odore ed il sapore della sua pelle stavano devastando i miei sensi.. . non sarei stato ancora in grado di domare il desiderio che avevo per quel demone... .perfino la sua voce mi incitava a fare cattivi pensieri.
" Non sono mai stato un bravo ragazzo Michael ... .lasciati andare, il tuo lupo è voglioso.. ."
. -
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"Se solo potessi ascoltare i miei pensieri ... .non diresti questo.. "
e non sai quanto ha ragione
pensai tra me e me osservando Noah e Brendon, io avevo il privilegio di poterli ascoltare e questo mi spingeva a volerli ancora di più.
molte volte ho considerato questo dono una maledizione, ma in casi del genere direi che è un sublime piacere, non solo perché posso sentire ancora di più il desiderio di Brendon, ma anche perché posso godere delle reazioni di Kevin
quasi gli andò di traverso il drink, anche lui sentiva i pensieri del fratellino e a giudicare dalla sua reazione non si aspettava che potesse essere così audace.
Osservai la Techila scivolare lentamente sul suo petto, schiusi involontariamente le mie labbra
se non la smetto di guardarlo la cosa finisce male
ma appena feci per abbassare lo sguardo, lui catturò i suoi occhi nei miei, mi disse che era proprio un imbranato, si avvicinò alla mia bocca, giocò a provocarmi come al suo solito, quando sentii la sua lingua suo mio collo feci quasi fatica a respirare, i suoi pensieri, il suo odoro, il suo corpo... così vicini a me... mi stavano facendo perdere il controllo, sentii che nei miei occhi la luce aumentava... li chiusi "... se fossero le tue labbra a farlo ci perderei la testa..." gustare la techila sul suo corpo era la cosa a cui avevo pensato da quando l'aveva portata e spogliarlo era la cosa a cui pensavo da quando ero uscito dal night
sto impazzendo davvero credo
Riaprii gli occhi e mi voltai di nuovo verso di lui, con l'indice cominciai ad accarezzare le sue labbra, scesi sul suo collo accanto alla scia lasciata dalla Techila, la sua pelle era bollente... lo stavo adorando, continuai a far scorrere il mio dito sul suo petto facendo sempre molta attenzione a non toccare l'invitante strada tracciata dall'alcol arrivai pian piano allo scollo della sua giacca, la aprii godendo finalmente della vista dei suoi fantastici addominali
il tuo corpo finora sta superando la mia immaginazione... chissà se vale lo stesso per ogni centimetro di esso
pensai arrivando col dito a toccare la fibbia della sua cintura, mi avvicinai al suo orecchio
<<sdraiati>>
non aggiunsi altro, ormai non mi importava se avremmo potuto scandalizzare il suo fratellino, anzi ero più che convinto che avrebbe gradito lo spettacolo.
mi leccai le labbra, con la lingua percorsi le labbra del mio eccitante lupo, cominciai a seguire la scia di quel liquido deliziosamente alcolico... sul suo collo... al centro del suo petto... sui suoi addominali... fino ai suoi pantaloni, non lo toccai con le labbra nemmeno una volta e non sfiorai con la lingua nessuna parte del suo corpo che non fosse quella bagnata dall'alcol.
voglio farti impazzire almeno la metà di quanto tu stai facendo impazzire me
era steso sul divano ed era una visione così sexy con la giacca aperta e la pelle ancora umida, tornai a sussurrare al suo orecchio, facendo attenzione a non far entrare i nostri corpi in contatto
<<il sapore salato e caldo della tua pelle unito a quello della Techila sono inebrianti>>
feci una pausa e con i denti gli morsi delicatamente il lobo dell'orecchio
<<prendi il limone e portami in camera tua, ho appena cominciato con te...>>
mi allontanai dal suo corpo, feci per prendere la bottiglia di Techila che era sul tavolino e guardai gli altri due lupi in modo molto esplicito e malizioso
spero davvero che i due gemellini abbiano delle camere adiacenti, non voglio interrompere il contatto tra noi, se non visivo almeno quello mentale...
. -
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Le mie parole ebbero l'effetto desiderato. Il cuore del vampiro che avevo accanto batteva eccitato e, il suo respiro era agitato. Mi piaceva sentire il calore e l'eccitazione che la sua pelle emanava.
Mi fa impazzire...
Riuscivo a percepire il suo corpo impaziente.
Mi stupì parecchio quando passò il suo dito sulle mie labra umide di tequila. Chiusi gli occhi e lasciai il piacere avvolgere il mio corpo. Quando poi fece scivolare il suo dito tra le sue labbra sentì il mio membro farsi duro e la voglia di averlo prese il lupo prese, per qualche secondo, il sopravvento sull'uomo.
Cazzo se non mi calmo un pò rischio di spaventarlo.
Mi disse che la tequila prese dalle mie labbra era deliziosa. Brendon si appoggiò al divano e io presi una fetta di lime e la portai alla bocca succhiando il succo. M girai verso il lupo, lo avvicinai a me e lo baciai con impeto...
Le mie labbra solleticate dal gusto aspro del succo si incontrarono con il gusto dolce di quelle labbra così calde e vogliose come le mie.
Mi stai facendo inmpazzire... penso proprio che alla fine di questa notte sarai mio.
Il solo pesiero di possederlo, di avere quel contatto fisico che entrambi volevamo faceva aumentare la mia libido in un modo che mi avrebbe fatto perdere presto il controllo.
Mi staccai dalle labbra di Brendon per qualche secondo. Vidi con la coda dell'occhio che gli altri due stavano per arrivare al loro dunque ma, la cosa mi interessava poco .
Il lupo che c'era in me voleva uscire e lottava con la mia ragione per farlo.
<<sai, mi fai davvero impazzire.>> dissi al lupo che avevo vicino. Lo guardai attentamente e lo feci spostare su di me. Presi la sua faccia tra le mie mani e lo baciai con dolcezza ma, ben presto la passione prese possesso delle mie labbra e della mia lingua... lo baciai con tutta la passione che avevo dentro.
Non mi preoccupai dei due che c'erano nella stanza. Non mi importava di loro.
Presi fiato per qualche secondo e tornai a baciarlo lentamente...Baciai e mordicchai il suo collo, le sue orecchie e poi tornai a giocare con la mia lingua nella sua bocca.
Brendon era sopra di me e il mio membro era sotto di lui... Lo avrei voluto in quella posizione completamente nudo e completamente mio. Volevo giocare con lui, leccare ogni centrimeto del suo corpo e sentire il suo piacere esplodere.
Non avevo voglia di nascondere il mio desiderio di lui. Sentivo il mio cuore battere forte, la mia pelle scottare e il mio respiro farsi sempre più corto.
Lo guardai negli occhi <<scusa, forse sto esagerendo ma, voglio le tue labbra, le desidero>>
Tornai a baciarlo...
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Lo osservavo sul divano fermo nella mia posizione portare alle labbra uno spicchio di lime.
Il sapore agrodolce di quel frutto avrebbe reso la sua bocca di un sensuale gusto esotico. I miei occhi seguivano con avidità i suoi movimenti, desideravo che quella bocca vagasse sulla mia pelle.
" Cazzo, come farò a resistergli??!! "
Voltando la testa nella mia direzione lessi chiaramente il desiderio nei suoi occhi, mi voleva come volevo io lui... ma temevo di non avere le palle di spingermi fino in fondo e prendere ciò che desideravo da molto tempo.
I suoi occhi penetravano nei miei e dopo poco non riuscii a sostenere il suo sguardo perchè furono le sue labbra a farmi perdere il controllo. Con impeto si muovevano sulla mia bocca, fresche e bollenti, aspre e dolci, in quel bacio i miei sensi erano confusi da sapori e sensazioni contrastanti.
..e questo mix di sensazioni altamente erotiche mi travolsero sgretolando qualsiasi obiezione.
Si staccò da me per alcuni secondi e lo guardai confuso e disorientato.
" No, perchè ti fermi??!! .. non ne ho abbastanza. "
Scrutandomi attentamente mi disse che lo stavo facendo impazzire e la stessa identica cosa pensavo io di lui.
< Noah baciami ancora.. .> gli sussurrai ad un pelo dalle sue labbra.
.. . Non se lo fece ripetere due volte, mi attirò a sè facendomi mettere a cavalcioni sopra di lui, prendendomi il viso tra le sue mani calde tornò sulle mie labbra baciandomi dolcemente.
Alternava dolcezza e passione, e momenti in cui era rude e irruento. All'interno ribollivo, rabbrividivo e la mia pelle scottava..desiderosa di essere accarezzata dalle sue mani forti.
La sua lingua entrò nella mia bocca in cerca della mia e mi abbandonai a lui completamente, lasciandomi guidare dall'intreccio di quella danza.
Ero completamente in suo possesso nelle sue mani, quando scendendo sul mio collo iniziò a baciare e mordere la pelle, non capii più niente. Ansimavo sopra di lui sentendo la sua erezione diventare sempre più dura.. . il mio bacino si muoveva sfregando sul suo sesso rincorrendo quel godimento.
" E' questo che si prova lasciarsi andare...???! "
Anche se davo le spalle a mio fratello lo sentivo godere terribilmente per le attenzioni che Michael gli stava dedicando... ed il piacere divenne doppio ero in sintonia con lui.. legato saldamente a lui in un legame che non si sarebbe spezzato mai.
I suoi baci mi divoravano tutto, collo, labbra e orecchie... in un gioco che si stava facendo sempre più pericoloso. Il mio cuore accelerato al massimo, sentivo il mio lupo fare suo ogni brivido, tocco e morso che la bocca di Noah avidamente si muoveva sul mio corpo.
Staccatosi nuovamente si scusò temendo di aver esagerato.
Continuando a restare sopra di lui mi avvicinai al suo orecchio.
< Ci stiamo spingendo al limite Noah, dovremmo fermarci..prima che sia troppo tardi.. .> la mia voce roca e vogliosa nel sentirlo prepotente premere sotto di me.
..ma le mie parole erano incoerenti con le mie azioni, leccai il suo orecchio lentamente.. e tra le labbra afferrai il lobo per succhiarlo.
Tornai a guardarlo con i miei occhi glaciali di lupo e gli sorrisi malizioso mentre con i fianchi continuavo a muovermi sul suo sesso.
Volevo che mi desiderasse sempre di più.. ed io ero eccitato e voglioso.
Portai le mie mani al petto ed iniziai a sbottonargli la camicia... . un bottone alla volta.. uno ad uno.
< Non è giusto, devo spogliarti... .io sono mezzo nudo, voglio sentire la tua pelle a contatto con la mia.. .>
Arrivato all'ultimo bottone lo aiutai a sfilarsela.. .
Il suo corpo era magnifico, con una mano scesi ad accarezzargli i muscoli pettorali, grossi e definiti.. sentirli al tatto era una vera goduria..poi mi spinsi oltre e percorsi gli addominali, era bollente ... .febbricitante.
Fui io ora a prendere possesso della sua bocca, assaporandola in ogni punto, catturando tra i denti il suo labbro inferiore, lo tirai delicatamente a me.
< Mi piaci molto... . non mi sono mai spinto fino a questo punto.. .>
Sentire la sua pelle che accarezzava la mia era una sensazione bellissima, Le mie mani affondarono tra i suoi capelli spingendo sempre più forte la sua bocca sulla mia.. .era cosi buono, il suo sapore cosi inebriante.
La mia lingua percorse la sua gola e proseguii con le labbra fino alla clavicola..e risalire poi sul suo collo...mentre una mano scese tra le sue gambe stringendo la sua erezione.. proseguendo il tormento che gli avevo dato strusciandomi sopra di lui, ora glielo diedi con la mia mano.
" Brendon fermati, non lo provocare troppo... ."
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Michael non si tirò indietro, col dito indice percorse le mie labbra che leggermente si schiusero al suo passaggio. Non persi il contatto con i suoi occhi che lussuriosi lo invitavano a proseguire.
" Oh si! ...cosi ti voglio Michael, senza limiti "
.. scese sul mio collo attento a non incontrare le zone bagnate dalla techila. Dentro di me si stava scatenando l'inferno, la temperatura corporea salì vertiginosamente, rischiando da un momento all'altro di far evaporare l'alcool.
Il suo dito si muoveva lentamente sulla mia pelle, sfiorandola appena ed io ero cosi impaziente di sentire le sue mani e la sua bocca invadere ogni centimetro del mio corpo senza alcuna pietà.
Ora il suo dito scendeva lungo il mio petto fino a dove la giacca semi aperta consentiva di arrivare.
... . e finalmente l'aprì portando il resto del mio corpo alla vista, continuò la discesa fino alla cintura, il mio corpo si propendeva verso il suo dito per non perdere il suo tocco.
" Non smettere di toccarmi "
Ero irrequieto sul divano, il ritmo dei miei respiri si faceva sempre più intenso.
Sdraiati. mi ordinò avvicinandosi al mio orecchio.
Il tono della sua voce mi fece impazzire, autoritaria e carica di aspettative.. .era il richiamo del sesso. Mi morsi il labbro con ferocia, pregustando ciò che sarebbe arrivato dopo.
" Fai di me ciò che vuoi.. ."
Da lupo obbediente mi sdraiai sul divano, pensando a come sarebbe stato intenso il piacere nel sentire le sue labbra sulla pelle nuda.
Ripercorse con la bocca questa volta la scia dell'alcool... labbra, collo, petto e addominali... senza mai oltrepassare il confine di pelle bagnata.
Era un tormento, la sua bocca si muoveva sul mio corpo infiammandomi la pelle.. volevo trascinarlo sopra di me, sentire ogni parte di lui premere contro di me...ma voleva torturarmi negandomi il godimento di poterlo toccare con le mie mani.
Come se questo non fosse abbastanza il godimento di Brendon mi logorava, che a cavalcioni su Noah strusciava il suo corpo sull'erezione dell'altro lupo.
Arrivato all'altezza dei pantaloni, un brivido lacerante percosse la mia schiena, facendomi inarcare sul divano.
< Michael... disperatamente ti voglio..!! > ansimai quando morse il lobo del mio orecchio.
Portami in camera tua, ho appena cominciato con te ... .e si allontanò dal mio corpo, senza mai avermi toccato, se non dove l'alcool aveva tracciato la sua scia.
Michael prese la bottiglia di tequila ed io il lime e lo trascinai rapidamente al piano di sopra nella stanza da letto, in silenzio senza parlare.
Arrivati davanti la porta fui alle sue spalle premendo il mio corpo contro il suo < Entra Michael .. .> gli sussurrai all'orecchio e lo guidai senza perdere quel contatto.
Il sesso gonfio e pulsante premuto dietro al suo fondo schiena gli ricordava come la sua bocca si era posata peccaminosa sulla mia pelle, negandomi il piacere di avere il suo corpo.
< Hai giocato con me bel demone, bramo di averti da quando hai varcato la soglia del locale.. .>
Ricordavo ancora come la sua camicia bianca bagnata della pioggia aderiva sulla sua pelle... . facendomi morire dalla voglia di leccarlo.
Entrambe le mani furono sul suo petto riempiendomi i palmi dei suoi pettorali scolpiti.. mentre la mia lingua giocava nel suo orecchio
< Voglio spogliarti... .completamente, e lo farò alla mia maniera.. .>
.. e cosi feci facendo schizzare via il primo bottone della camicia... con struggente lentezza i bottoni saltarono in sequenza fino ad aprirgliela completamente e far salire le mie mani ad accarezzargli gli addominali, i pettorali... continuando a restare dietro di lui e fargli sentire quanto fossi eccitato strusciandomi contro il suo corpo.
Infilai una mano dentro ai suoi pantaloni per andare in contro al suo sesso, trovandolo duro e già pronto per me... .ma indugiai poco tra le sue gambe non gli avrei dato subito quel piacere.
< Vedo che anche tu mi desideri... .>
..e gli tolsi la camicia.
Mi staccai da lui e mi sfilai la giacca gettandola sul pavimento..mentre continuavo a guardarlo.. .
" .. dio mio quanto è sexy... .ho sempre avuto un debole per i biondi.. ."
Tornai da lui e gli lanciai un sorrisetto malizioso inginocchiandomi ai suoi piedi.. . leccai la striscia di pelle sopra il bordo dei pantaloni ... .il suo sapore era cosi buono da poter essere classificato come droga.
Gli tolsi le scarpe, poi sbottonandogli i pantaloni glieli abbassai fino alle caviglie aiutandolo a liberare entrambe le gambe.
A pochi centimetri dal mio viso il suo sesso aderiva vistosamente contro il cotone degli slip.. .
"Muoio dalla voglia di avere quei centimetri tra le mie labbra "
Leccai il suo interno coscia... e poi lo morsi, riempiendomi la bocca della sua carne, non gli feci alcun male, i miei denti umani strinsero delicatamente, ma gli donai solo piacere. Cosi iniziai la risalita percorrendo ogni centimetro del suo corpo con la mia bocca.. passando sul suo sesso, circondandone il diametro con le labbra..feci scorrere la mia lingua per tutta la sua lunghezza, ma non lo liberai dagli slip, volevo provocarlo..andai avanti negandogli quel tipo di godimento che sapevo avrebbe voluto.. proseguii sul ventre, petto, gola fino ad arrivare alla sua bocca.
...arrivato a quel punto, lo baciai con irruenza, passione.. facendogli capire che la fame che avevo di lui era implacabile.
La mia mano affondò tra i suoi capelli spingendolo contro la mia bocca, non volevo dargli respiro..
VILLA RIVERA"La Tana" di Kevin e Brendon |
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