BLACK CIRCUS

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    Venite, entrate..non lasciatevi pregare, ma fate silenzio.

    Nell'angolo più buio, si proprio li, vi è nascosto qualcosa.. .

    .. .qualcuno.




    Il Black Circus è stato sputato dalla terra durante la notte.
    Sorto di fianco al Luna Park di Kristofer Bredisc è come una macchia nera su un candido foglio di carta bianca.



    Gli appiccherete il fuoco? ..esso non sparirà.

    Vorreste che abbandonasse la città? .. esso non toglierà le tende.

    ...anzi più gli andrete contro..più si espanderà.



    Non è un normale circo, esso non intratterrà i bambini non farà loro sorridere, ma è un circo oscuro alimentato dalla magia nera di Lyliane Spada.
    Un luogo da evitare se siete deboli di cuore, se rabbrividite al solo pensiero delle creature che lo popolano.
    Lei risiede al suo interno dove ogni sera le strane creature che si aggirano nel tendone omaggeranno la città di uno spettacolo a tema.
    Inoltre la bellissima Lyliane metterà a disposizione di umani e creature della notte le sue antiche conoscenze occulte..ma tutto richiederà un prezzo o un sacrificio.



    Siete pronti a catapultarvi in un mondo dove gli incubi non risiedono più solo nei sogni?


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    CONTINUA DA: LUOGHI CITTADINI - CITTA' - CENTRO COMMERCIALE.

    < Oooh .. > soffocai un gemito sulla vellutata pelle del collo di Alexia, non appena sentii le sue dita farsi strada sotto la gonna. Aprii leggermente le gambe per lei.
    Eravamo in auto, Leonardo il mio nuovo servo, rapidamente ci stava portando al circo lasciandoci alle spalle il centro commerciale e l'interessante incontro con il fan club di mio fratello.
    < mmmmh .. per tutti gli Dei. > le sue dita ora erano penetrate in profondità a stuzzicarmi. Solo il leggero tessuto degli slip faceva da ostacolo alla mia intimità.
    La volevo dentro di me.
    Desideravo spogliarla, baciarle la pelle, bearmi di lei e del suo corpo.
    "Sei mia amore mio"
    Portai la testa indietro e ansimai, strinsi le cosce per poi contorcerle spasmodicamente. Erano solo carezze superficiali, ma bastarono a farmi godere per il semplice tocco delle sue dita e della sua vicinanza.
    Ruotai gli occhi e mi morsi il labbro cosi forte che provai dolore, l'auto pregna dell'odore di sesso e della dolce fragranza femminile della mia compagna mi fecero andare fuori di testa. Feci dei lunghi respiri e cercai di calmarmi.. . non potevo farla mia con Leonardo che gli spiava dallo specchietto retrovisore. Si stava eccitando nel guardarci, il mio demone era consapevole di quanto il membro dell'umano fosse duro. Riuscivo a vedere il volante dove solo una mano era impegnata alla guida, l'altra era tra le sue gambe.. si stava toccando.
    < Maledizione!!! Pensa a guidare. > sbraitai.
    "Che maiale"
    Impiegammo parecchio tempo ad arrivare, il circo era dall'altra parte della città. Sbuffai impaziente di arrivare a casa.
    .. poi la sentii, la magia mi attirava a lei.. mi chiamava, mi sussurrava all'orecchio come un amante eccitato, smanioso di prendermi.
    Quando i fari dell'auto illuminarono l'imponente tendone, sorrisi raggiante ad Alexia stringendole la mano.
    < Siamo arrivate. >
    Il giovane avvocato arrestò l'auto, scese e ci venne ad aprire lo sportello. Ero eccitata come una bambina di due anni.. . avevo atteso due secoli per unirmi alle mie creature.
    Quanto potere saturava l'aria.. potere oscuro che lo sentivi formicolare sulla pelle come milioni d'insetti. Rapidamente raggiunsi l'entrata, era tutto in penombra, le torce accese rischiaravano appena il ristretto raggio che riuscivano ad illuminare.

    In sottofondo sibili, versi indistinti facevano eco percuotendo l'aria con il loro suono stridulo.
    Graffi.. sentivo esseri che artigliavano qualcosa inquieti e agitati.
    Grida.. . lamenti acuti che ti facevano rabbrividire nell'ascoltarli.
    Ombre.. . che si stagliavano indistinte sulle pareti del tendone.. senza forma o contorni precisi.
    Passi.. . qualcuno ci seguiva, ci braccava.
    Occhi.. che osservano tutto, sentivo quanta fame avessero.
    Faceva freddo e caldo allo stesso tempo, il corpo impazziva nel non riuscire ad adeguarsi ad una temperatura costante.

    "Non aver timore.. sanno che sei mia."

    Mi fermai al centro. In fondo immerso nel buio totale, due occhi felini di un verde smeraldo erano puntati su di me.

    < Julian! > lo chiamai.

    Un potente ruggito zittì ogni cosa. Silenzio. L'intero tendone con tutte le creature che lo popolavano smisero di respirare, di muoversi, di farsi udire.

    Uscì allo scoperto, aggraziato e possente nei movimenti. Una pantera nera grossa il doppio di una tigre. Si posizionò ad un passo da me e si mostrò in forma umana come un uomo di grossa stazza e dalla pelle del colore dell'ebano e occhi di un verde bosco. Bellissimo.

    < Niña > mi chiamò con amore e devozione.

    Julian, custode e sacerdote oscuro, era potere puro, magia selvaggia racchiusa in un corpo fatto di carne ed ossa. Antico quanto il mondo lo si ereditava di madre in figlio.. lui era un dono di mia madre.

    < E' vivo? L'hai trovato Julian? >

    Sorrise famelico mostrando denti bianchissimi.

    < Si, risiede a Calcutta. Verrà da te Niña. Alla mezzanotte di domani sarai attesa in città. >

    Lo guardai estasiata. L'unica arma capace di piegare mio fratello al mio volere sarebbe stata nelle mie mani.

    < Dove brujo?>

    Si accigliò e strascicando le parole mi rispose.

    < Al night cafè. >

    Sospirai. < Gracias mi amor >

    Lo congedai con un cenno della mano.

    Ora non mi restava altro da fare che contrattare una collaborazione spontanea. Ad un suo rifiuto scattava il ricatto. Un no, non l'avrei accettato.. . con la forza lo avrei sottomesso.

    Mi voltai verso il mio amore. La guardai negli occhi per poi percorrere il suo corpo.. la fame arrivò violenta.


    W602ZmWl



    Edited by Iole88 - 8/5/2014, 06:00
     
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    CONTINUA DA: LUOGHI CITTADINI - CITTA' - CENTRO COMMERCIALE.

    Il tragitto in auto fu decisamente interessante...i gemiti di Lily...il suo contorcersi sulla mia mano mi resero soddisfatta. Ciò che per me era più importante erano la sua soddisfazione...il suo appagamento...
    Vederla e sentirla godere al solo tocco delle mie dita mi fece sorridere...mi rendeva felice sapere di essere in grado di darle piacere...

    Mi incupii un attimo nel momento in cui mi accorsi che quel cazzone di autista si stava masturbando mentre spiava i nostri "affari"...

    <figlio di puttana che non sei altro! Non ti hanno insegnato a farti i cazzi tuoi? Smettila di guardare se non vuoi che ciò che ti stai malmenando tra le gambe faccia una brutta fine!>

    Che stronzo! La sua unica fortuna era che non riuscivo a staccarmi da Lily, altrimenti gli sarei saltata addosso e gli avrei staccato le palle.

    Dopo un tragitto che sembrava infinito ci fermammo.
    Scesi dalla macchina e seguii Lily...mi sentivo osservata da occhi nascosti nell'ombra...rumori...versi strani ci accolsero...
    Non ero mai stata in quel posto, ma niente di ciò che percepivo mi spaventava...

    Vidi Lily fermarsi...feci altrettanto...dopo pochi attimi la udii pronunciare un nome...e subito dopo il mio sguardo fu catturato dalla visione di una stupenda pantera che si avvicinò a Lily con passo felpato. Arrivata vicino a lei, la sua forma mutò, lasciando il posto ad un possente uomo di colore. I suoi occhi brillavano come stelle nel cielo notturno.
    Parlarono per qualche minuto, poi l'uomo si allontanò.

    La mia compagna si voltò verso di me...avvampai nell'incontrare il suo sguardo famelico...
    Mi leccai le labbra sorridendo...ero nei guai...guai lussuriosi che la lupa dentro di me attendeva con bramosia...
     
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    Bastò guadare nei profondi occhi scuri di Alexia e di come con la lingua si sfiorò le labbra che perdessi completamente la testa colmando la distanza che ci separava quasi in un balzo.

    Le fui addosso.

    La mia bocca sulla sua.. in un bacio pieno di passione. Assaporai ogni millimetro delle sue dolci labbra. Mi staccai appena per sussurrarle.

    < Amo quando sei consapevole che ti voglio. >

    Feci scivolare una mano lungo il suo fianco seguendone la curva del suo corpo da Dea.

    < Amo poi quando mi guardi .. . in quel modo che è solo tuo. >

    Ora entrambe le mie mani posate in vita l'attirarono ancora di più per farla aderire al mio corpo. La guardai negli occhi per quanto tempo le avevo nascosto i miei veri sentimenti, quante occasioni perse per dirle che l'amavo.. ma dinanzi all'amore anche un demone antico come me tremava.

    < Ti amo Alexia.. ti ho sempre amata. >

    Ora non avevo più alcun timore di ammetterlo a me stessa e a chiunque .. . che andassero a fanculo tutti , tutti coloro che mi avevano insegnato che amare è sbagliato. Io invece amavo.

    Portai le mani dietro al suo fondo schiena mentre le nostre bocche si deliziavano in un bacio bagnato .. . pieno di aspettative per il seguito della nottata.

    Mi sentii strattonare per la gonna, qualcosa mi tirava con una presa decisa e forte per farmi voltare.

    " Dannazione.Porca.Puttana. "

    Incazzata mi girai. Guardai in basso, era Sihaam che con ancora la manina alzata chiedeva la mia attenzione. Un demone e uno dei più infimi. Sihaam sarebbe rimasta eternamente bambina.. . specializzata in "amica immaginaria" dei cuccioli degli umani.

    < Che cazzo vuoi bambolina? >

    Tra le mani aveva un biglietto.

    < Fa vedere! > le dissi infastidita.




    Glielo strappai di mano e lessi il biglietto ad alta voce.

    < Les Tresor de Nadyia. Vieni a scoprire quali tesori nasconde il mio negozio. > inarcai un sopracciglio guardando Alexia.

    < L'inaugurazione di una bottega di antiquariato.. potremmo andarci se ti va amore. >

    Restituii il biglietto alla guastafeste.

    < Và a giocare fuori. > le sorrisi divertita conoscendo quali erano i suoi passatempi.

    Portai di nuovo gli occhi sulla mia lupa.

    < Dov'eravamo rimaste? >

    "Io che ti divoro di baci.. ."

    Tornai a baciarla e questa volta con più bramosia.. . l'afferrai per la vita sollevandola in modo da permetterle di intrecciare le caviglie dietro il mio fondo schiena.

    La mia bocca ora sul suo collo presero a percorrere la sensuale curva per arrivare alla clavicola. Il suo odore mi eccitava, il sapore della sua pelle scatenava la mia libidine.

    < Ti porto nelle mie stanze.. . voglio fare l'amore con te li per la prima volta. >

    Arrivai in fondo al tendone, dietro a dei separè vi era il mio ampio letto e diversi oggetti personali, casse, armadi e varia mobilia. La feci sdraiare sul letto, a cavalcioni sopra di lei le sfilai la maglietta portando alla luce i suoi seni alti e sodi.

    < Ti ho mai detto che sei bellissima?! > sussurrai leccandomi le labbra.

    Posai le labbra al centro del suo petto, lentamente percorsi il ventre piatto.. la sua pelle calda e profumata mi faceva avvampare di calore. Baciai e leccai ogni centimetro.. . dopo di che una violenta scossa di terremoto fece tremare il letto. Il mio stomaco fu stretto in una morsa.. . e l'incubo dentro di me si dimenò come impazzito.

    " Spero che schiatti bastardo. "

    Sapevo cos'era o meglio chi era. Era potere liberato in terra.. collera, dolore, ira funesta.. sentimenti che provenivano da mio fratello. In quel preciso istante tutti i demoni incubo appartenenti alla casata di mio padre, lo stavano sentendo. Stava combattendo? non potevo saperlo.. . ma percepivo da lui una profonda ferita aperta. E tanto magnifico dolore.

    < E' mio fratello. Forse è la volta buona che ci lascia le penne per sempre. >

    Sentii la presenza di Julian alle spalle. Possibile che devono romperci il cazzo una continuazione.. dove devo portare la mia compagna per poter stare in pace insieme, su Marte?

    < Che vuoi Julian!! Parla subito o esci immediatamente di qui. >

    < E' tempo Niña, devi andare. I pianeti si stanno per allineare e non ti resta ancora altro tempo. >

    Detto ciò uscì rapidamente fuori. Guardai la mia compagnia esasperata, mi sdraiai al suo fianco sul letto per poi guardarla negli occhi.

    < Devo portare a compimento un paio di faccende. Devo preparare tutto per l'incontro con Alex. Non posso permettermi di fallire.. . non me lo perdoneranno. >

    Mi sedetti sul letto e mi voltai di spalle.

    < Quando tutto sarà finito, non permetterò a nient'altro di intromettersi nella nostra vita. >

    Mi girai e mi avvicinai al suo viso.

    < Te lo prometto amore. >

    La baciai sulle labbra come a volerle sigillare quella promessa.

    < Sarò via un'ora al massimo. Tornerò da te prima che inizierai a spazientirti. Questa è anche casa tua Alexia. >

    Mai avrei creduto di separarmi da lei in quel momento.. . ma i piani di Lucifero non prevedevano di essere ostacolati dagli impegni o dalle vite dei suoi servi. Non concedeva mai una seconda possibilità. Non potevi mai sbagliare.

    Quasi mi trascinai in piedi.. . le mie gambe non ne volevano sapere di andare via. Mi avvicinai ad una cassa l'aprii e presi alcuni oggetti. Una maschera cerimoniale, una lettera e un pugnale. Misi tutto in una borsa.

    Mi voltai a guardarla un'ultima volta. Avevo gli occhi lucidi, credevo di essere forte ma.. .ma invece temevo di non potercela fare.

    < A dopo amore mio. >

    Prima che gli elementi si combinassero affinchè la profezia si compisse.. . dovevo prepararmi. Julian aveva ragione, non c'era più tempo da perdere.

    Uscii dalla camera improvvisata.. e mi diressi fuori dal circo dove ad attendermi trovai Leonardo appoggiato all'auto.

    < Al negozio di magia. >

    Una volta salita in auto, pensai con la mente ad una mia vecchia conoscenza che presto avrei rincontrato .. ma il cuore.. il mio cuore era rimasto con Alexia al circo.


    CONTINUA IN : LUOGHI CITTADINI - CITTA' - NEGOZIO DI MAGIA
     
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    In un attimo Lily fu da me...le sue labbra subito incollate alle mie...il suo profumo...il suo corpo attaccato al mio...

    Le frasi che uscirono dalla sua bocca mi resero immensamente felice...

    <e io amo te Lily...come non ho mai amato nessun altro in vita mia...>

    Un po' mi spaventava l'intensità di quel sentimento...mi spaventavano quei pensieri che inevitabilmente riaffioravano nella mia mente...lei....Alex...
    Ma dentro di me ero convinta che insieme saremmo riuscite ad affrontare qualsiasi cosa...

    Le sue mani sul mio fondoschiena...l'odore della nostra eccitazione che saturava l'aria...
    Il contatto però si allentò nel momento in cui la sua bocca si staccò dalla mia...la vidi voltarsi e guardare in basso...spostai leggermente la testa per guardare...e storsi un po' il naso...una creaturina teneva un foglio in mano protendendolo verso Lily...

    "E questa chi cazzo è?"

    Lily lesse il biglietto...era un invito per l'inaugurazione di un negozio di magia...propose nel caso di farci un salto...
    Risi divertita...

    <lily in questo momento ho in mente solo una cosa...credo che tu non abbia difficoltà a capire di cosa sto parlando...>

    Non mi fece attendere....riprese a baciarmi e dopo avermi sollevata mi portò in un altro punto del tendone dove trovammo ad attenderci un comodo letto...
    Mi fece sdraiare per poi salire sopra di me...la maglietta che indossavo fu tolta dai piedi...e poi eccola...la sua bocca...la sua lingua calda sulla mia pelle...
    Stava conducendo il gioco...e la cosa mi eccitava da morire...

    <lily.....sto per scoppiare....non resisto più...ti voglio...>

    Una scossa di terremoto mi sorprese...mi guardai intorno senza riuscire a capire cosa stesse succedendo...
    E poi...come se le rotture di palle non fossero state abbastanza, eccone un'altra....il tizio che avevo visto poco prima riapparve dal nulla...

    <e.....che....cazzo!!!!>

    Parlò con Lily...che alla fine sialzò dal letto....doveva andare...la "questione Alex" non poteva aspettare...
    Dovermi separare da lei mi mandava in bestia....mancava un pezzo del mio cuore quando era lontana...ma non potevo farglielo pesare...non sarebbe stato giusto...
    Le sorrisi...

    <ti aspetto qui...abbiamo una questione in sospeso...>

    La guardai allontanarsi...
    Rimasi sdraiata sul letto osservando quello che mi circondava...non mi preoccupai minimamente di rimettermi la maglietta...nel momento in cui Lily fosse stata nuovamente con me, non volevo troppi "ostacoli" tra noi...
     
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    CONTINUA DA: LUOGHI CITTADINI - VIALE - DIMORA SPADA

    Obbligai Leonardo di superare i limiti di velocità per lanciarci in una folle corsa verso il circo non volevo più perdere minuti preziosi lontana dalla mia compagna. Tutto era filato liscio come l’olio senza intoppi e imprevisti, ma del resto questa era solo una parte del piano, la meno complicata.. . il grosso sarebbe arrivato una volta che io e il mio perverso fratello ci saremmo riuniti in pochi metri quadrati. Sempre se avesse abboccato all’amo .. altrimenti cazzo! Sarei affogata in un mare di merda con la mano di Lucifero sulla testa ad impedirmi la risalita.
    Seduta in auto pensai a come fossi ad un passo dalla libertà non poteva andare tutto a puttane per uno stupido ragazzino viziato. Strinsi la mano a pugno per la rabbia e sferrai un cazzotto sul ginocchio.

    “Solo problemi mi ha causato da quando è venuto al mondo, avrei dovuto ucciderlo nella culla!“

    Quando l’auto si arrestò, ogni problema scomparve , smontai dall’auto eccitatissima. A grandi falcate mi avviai verso l’entrata del tendone, ma a sbarrarmi la strada vi trovai Julian con una faccia nera come la peste.

    Sbuffai spazientita.

    < Cos’altro vuoi ancora? > gli urlai in faccia guardandolo nelle palle degli occhi.

    Senza scomporsi minimamente sospirò, sapevo che lui lo faceva solo per me perchè voleva vedermi felice.. di Satana e dell’allegra combriccola non gliene fregava nulla. Lui era mio, incarnava il potere e lo spirito di generazioni di streghe e stregoni miei antenati.

    < Niña non puoi lasciare l’esca incustodita. Dovevi attenderlo sul luogo stabilito. >

    Alzai gli occhi al cielo.

    < Non può evadere, il suo corpo è avvelenato ed il luogo è sotto incantesimo!!! >

    Mi lanciai come un carrarmato per passare, ma il sacco di pulci mi sbarrò la strada.

    < Non basta. >

    Diventai una cagna isterica.

    < ME NE FOTTO. Ho una vita mia, levati davanti al cazzo. >

    Incrociò le braccia al petto con tutta l’intenzione di distruggere la mia giornata che prevedeva.. un tempo infinito e imprecisato di:

    sesso.Alexia.sesso.Alexia.Sesso.Alexia.sesso.Alexia.

    < Non ho alcuna intenzione di fare la manicure insieme al vampiro. Sai che ti dico Julian?? Muovi il culo dal circo e occupatene tu. Visto che non hai un cazzo da fare oltre che affilare le unghie su un fottuto albero fuori allo spiazzale! >

    Detto ciò lo spinsi con forza di lato ed attraversai di corsa il circo per raggiungere la mia amata.

    < LYLIANE > ruggì imperioso.

    Mi voltai e con un sorrisetto da stronzetta alzai il dito medio con tutto lo sdegno incamerato nel corso della mia lunga vita.

    Mi fermai vicino al separè nei miei alloggi. Ero già completamente andata quando puntai i miei occhi su di lei, che sdraiata sul letto mezza nuda mi aveva attesa senza indossare la maglietta che le avevo sfilato con foga prima di uscire. La mia mano smaniosa di toccarla si posò sul bordo di legno di quel paravento di vetro colorato. Avevo già il respiro accelerato per il solo guardarla in tutta la sua bellezza.

    Una cascata di capelli d'oro le ricadevano sulle spalle, un corpo da dea dalla naturale carnagione dorata ed un profumo che trasudava da ogni poro sensualità e femmina.
    E la notte , ogni notte in quei lunghi 300 anni che eravamo state divise l'avevo sognata cosi. Nuda, eccitata e mia.

    Avanzai nella stanza facendo alcuni passi avanti entrando cosi nel suo campo visivo, ma sapevo che lei mi aveva sentita arrivare grazie al nostro legame e ai sensi affinati di lupa.

    < Abbiamo una questione in sospeso. >

    Mi avvicinai al bordo del letto risucchiata dai suoi profondi occhi color cioccolato.

    < Hai tutto il diritto di prendermi con gli interessi. > le sorrisi maliziosa, mordendomi le labbra nel far scorrere gli occhi lungo il suo corpo.. su i suoi seni grossi e sodi.

    Portai le mani dietro la schiena per sbottonarmi il vestito che scivolò morbido ai miei piedi. Nel poggiare un ginocchio sul materasso restando in completo intimo corredato di collant e reggicalze che avevo indossato esclusivamente per lei, non interruppi mai il contatto con i suoi occhi. Io e il mio demone ci stavamo consumando e infiammando allo stesso tempo per respirare l'aria satura del suo odore e per ammirare ogni centimetro del suo corpo perfetto.

    Gattonai pochi passi fermandomi all'altezza del viso di Alexia. Le scostai con una mano una ciocca di morbidi capelli dorati sospirando per quel semplice contatto.

    < Non desideravo altro che essere qui con te.. > sussurrai.

    Posai le labbra sulle sue, la baciai con dirompente passione ma lentamente, volevo assaporarla tutta senza perdermi nulla di quella dolce bocca. Le infilai la lingua dentro per intrecciarla alla sua mischiando i nostri sapori caldi e bagnati. Una mano le sfiorò un seno per discendere sulla pelle calda e tesa del ventre.. . le mie dita erano già posate sul bordo dei pantaloni con l'intento di denudare le sue lunghe gambe affusolate.
     
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    Per ingannare il tempo mi alzai e feci qualche passo intorno al letto guardando con attenzione ciò che si trovava lì...

    Tornai poi a sdraiarmi...chiusi gli occhi...i sensi sempre all'erta per cogliere il momento esatto in cui Lily fosse stata nelle vicinanze...
    Ed infatti...un formicolio tra le gambe mi avvisò che era tornata...
    Quando riaprii gli occhi, lei si stava già avvicinando...segno che non voleva perdere tempo...

    Bene...

    Si tolse il vestito...i miei occhi potevano ammirare il suo corpo perfetto coperto solo da un completo intimo corredato di calze e reggicalze...
    Mi raggiunse sul letto, dando il via ad un bacio carico di promesse...mentre una mano si posava sulla mia pelle già bollente...

    Decisi a quel punto di prendere l'iniziativa...
    Allungai una mano e andai a sganciarle il reggiseno...feci poi leva sulle sue spalle facendola sdraiare e andando a posizionarmi vicino a lei...

    La guardai famelica...

    <decisamente sexy il completo che hai scelto...ti prego però di perdonarmi se lo tolgo di mezzo...>

    Le tolsi velocemente reggicalze e collant....
    Avvicinai il mio viso al suo...

    <amore mio sei bellissima...>

    Mi avventai sulla sua bocca, succhiando e mordendo le sue labbra succose...
    Scesi poi lungo il collo leccandole la pelle, fino a raggiungere i suoi seni...succhiai con voracità i capezzoli turgidi...

    Cazzo! Non mi staccherei mai da lei...

    Rialzai la testa...rimaneva solo una cosa da togliere...le sfilai gli slip e li gettai a terra...

    Posai le mani sulle sue ginocchia e le allargai le gambe...
    La guardai per un attimo negli occhi sorridendole e leccandomi le labbra...era un banchetto prelibato che aspettava solo di essere assaggiato...

    <adesso sei mia!!>

    Non potevo più aspettare...mi gettai su di lei...la penetrai con due dita iniziando da subito a muoverle velocemente mentre con la bocca la stuzzicavo per darle il godimento che meritava...

    Sentire i suoi gemiti...guardarla mentre le davo piacere...tutto ciò era una spinta a darle ancora di più...
    Un altro dito andò ad aggiungersi a quelli che già si erano fatti strada dentro di lei...dentro e fuori...dentro e fuori...senza sosta...senza darle un attimo di tregua...
    Leccavo e succhiavo con avidità il suo clitoride...il suo sapore nella mia bocca era un gustoso nettare degli Dei...
     
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    Ogni cosa divenne meno importante, esistevano sole le sue labbra turgide e calde che stavo baciando. Quella frazione di tempo che le ero stata lontana aveva reso l'attesa di averla non un piacere ma un tormento e anche adesso che la mia lingua assaporava la bocca di Alexia il bisogno non riusciva a placarsi. Il mio demone era impaziente di sentirla godere, di ascoltare i suoi gemiti.
    Mi liberò rapidamente del reggiseno e schiena sul materasso, la guardavo lei faceva altrettanto .. entrambe dovevamo avere la stessa espressione sul viso, brama e tanto desiderio l'una dell'altra. Il completo intimo che indossavo fece rapidamente visita al pavimento, mi infuocai ancora di più vedere quanto la mia compagna fosse impaziente di stare pelle contro pelle.

    < Ci speravo che facessero questa fine. > i miei occhi complici ricambiarono la stessa fame del suo sguardo.

    Stesso destino anche per reggicalze e collant. Avrei indossato vestiti solo per il piacere di farmi denudare. Il suo viso di nuovo ad un centimetro dal mio, ad ogni respiro che facevo il suo odore voluttuoso mi incendiava le membra.

    "Quanto la voglio!" presi a straziarmi il labbro tra i denti.

    < E' quello che penso ogni volta che poso gli occhi su di te. > giusto il tempo per dirle queste parole che si avventò sulle mie labbra succhiandole e mordendole.

    Gemiti incontrollati riempirono il silenzio che ci circondava. Le sbottonai i jeans, afferrai i bordi tra le dita per abbassarli a metà coscia. La sua bocca non mi dava pace, scese a lambirmi il collo con la lingua strappandomi esclamazioni di estasi e piacere. Le mie mani strette ai lati del tanga mentre i miei capezzoli ebbero lo stesso meraviglioso trattamento della bocca. Le accarezzai la pelle vellutata del suo culo sodo, le dita seguivano il bordo del tanga insinuandosi al di sotto.

    "Via tutto cazzo!"

    < Ti voglio completamente nuda. >

    Anche di quei ingombranti slip fui liberata, mise le mani sulle ginocchia per aprirmi le gambe. Doveva ancora sfiorarmi che una lussuriosa scarica di brividi prese possesso del mio corpo.. dal basso ventre in giù sentivo la carne sciogliersi come lava incandescente.. e mi aveva solo sorriso leccandosi le labbra.

    Adesso sei mia.

    < Tua.. . > sussurrai gemendo.

    Le sue dita mi penetrarono, presi ad ansimare forte mentre mi contorcevo tra le lenzuola.. . la bocca sul mio sesso era un piacere sublime. Affondai le dita tra la seta dei suoi capelli biondi. Al terzo dito dentro di me non ce la feci più, urlai inarcando la schiena verso l'alto. La sua bocca implacabile succhiava avida cosi come le dita entravano ed uscivano rapide ed audaci.. sempre di più.. sempre di più.

    Bruciavo come se fossi avvolta dalle fiamme dell'inferno.. . di quell'inferno che mi faceva godere.. . ma non volevo farlo da sola.

    Prima che raggiungessi l'apice del piacere, trovai la forza per allontanarla dal mio sesso e trascinarla sopra il mio corpo con il viso all'altezza del mio. La baciai infilandole la lingua in bocca piena del mio sapore.

    < Voglio godere insieme a te. > le dissi dopo che le avevo morso le labbra.

    A cavalcioni sui miei fianchi le strinsi le natiche con forza spingendola a muoversi sul mio sesso.. ma quella cazzo di mutanda mi impediva di sentire il suo calore bagnato strusciarsi contro il mio. La feci inarcare con la schiena all'indietro afferrandole i capelli con una mano. I seni prosperosi e sodi in bella vista riempirono i miei occhi. Le labbra voraci si posarono sulla gola esposta fino a scendere sul petto. Baciai e succhiai quelle curve mozzafiato.

    "Che femmina, perdo completamente la testa per lei"

    Portai Alexia su un fianco, la baciai divorandole la bocca infilandole una gamba tra le cosce.. la mia mano prese possesso del suo culo palpandola tutta. Le dita scivolavano sotto al tanga bramose di affondarle dentro..

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    La feci sdraiare sul letto, percorsi il ventre piatto con la bocca verso il basso centimetro dopo centimetro, arrivata al bordo del tanga lo afferrai con i denti e lo sfilai aiutandomi poi con le dita.

    Un gemito animalesco fuoriuscì dalle mie labbra non appena la sfiorai con le dita.. calda e bagnata.

    "Cazzo."

    Le salii addosso il mio viso immerso tra le sue cosce mentre le ridavo il mio sesso a lei. Era la mia posizione preferita.. godere contemporaneamente l'una dell'altra. Presi a leccarla, il sapore d'ambrosia di Alexia sulla lingua.. cosi turgida e vogliosa rischiavo di esplodere prima che lei mi sfiorasse. Due dita le feci scivolare dentro.. lentamente. La mia bocca prese a sfiorarle l'interno coscia.. la pelle di Alexia bollente. Ritornai sul sesso la penetrai con la lingua.. affondavo dentro e fuori implacabile, mentre con le dita le sfioravo il fulcro del piacere rapida.. sempre più. Avrebbe raggiunto due orgasmi ed io avrei goduto nel vederla contorcersi sotto di me.

    La fame di lei era inarrestabile.. non sarei mai riuscita a placarla, mai.

    Edited by Iole88 - 21/6/2014, 15:49
     
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    La fame che ci divorava era linfa vitale per la mia lupa....faticavo non poco a tenerla a freno...
    Chiunque avrebbe fatto carte false per essere al posto mio...poter godere della carne di una tale Dea era un privilegio.

    Sentire i suoi gemiti...vederla contorcersi...quando poi sentii le sue mani tra i capelli non ebbi più dubbi...stava per esplodere...

    Qualche istante dopo però, inaspettatamente, mi allontanò da sé...

    <lily....>

    Mugugnai un po' per questa sua decisione, ma quando mi ritrovai col viso davanti al suo e con le nostre bocche incollate, il leggero risentimento svanì in un attimo...
    La sua bocca sui miei seni...le sue mani che esploravano ogni centimetro del mio fondoschiena...
    Chiusi gli occhi...mi morsi con forza le labbra...non sarei riuscita a resistere ancora a lungo...

    <lily ti voglio dentro di me...non posso aspettare ancora...>

    Mi fece sdraiare...mi tirai leggermente su, appoggiandomi sui gomiti...vederla avvicinarsi al punto dove la volevo disperatamente aumentava il piacere dato dalla sua bocca che scorreva sulla mia pelle...
    Finalmente arrivò alla meta...il mio tanga fu presto tolto di mezzo...
    Un brivido mi percorse la schiena...

    Mi salì addosso...il suo sesso di nuovo a mia disposizione...
    Iniziò a leccarmi...le sue dita entrarono dentro di me, sostituite presto dalla sua calda lingua...
    Allargai le gambe e alzai il bacino per permetterle un più facile accesso...

    Cazzo!! Passerei la vita in questa posizione...

    Mi penetrava velocemente, senza darmi un attimo di respiro...
    Stavo per venire...sentivo il piacere montare velocemente...
    Mi gettai a mia volta su di lei....gustando appieno il suo sapore...
    Quando infine sentii l'orgasmo esplodere, le afferrai con forza le natiche spingendola ancora di più contro la mia bocca, affondando la lingua dentro di lei più profondamente possibile...

     
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    Più Alexia godeva e più il suo sapore diventava dolce, un qualcosa di unico... sarei potuta restare tra le sue gambe per sempre e avrei dimenticato anche di respirare tanto che io e il mio demone ne eravamo sedotte e attratte. La mia lingua affondava, accarezzava e percorreva il caldo e voluttuoso sesso della mia compagna, spingendosi in una lussuriosa e implacabile danza mentre le mie mani le inchiodavano i fianchi sul materasso... perchè lei si contorceva dal piacere ed era bellissimo sentirla godere.

    ..poi intensi brividi percorsero ogni angolo del mio corpo mentre la sua lingua prese a lambirmi tra le cosce. Gemetti forte e spinsi la bocca sulle labbra succhiandole avidamente. Sentivo il calore concentrarsi attorno al movimento della sua lingua fino ad esplodere. Quel fuoco si irradiò in tutto il corpo , quando l'orgasmo ci investì entrambe , Alexia mi afferrò per le natiche spingendomi il bacino in avanti per permettere alla lingua di penetrarmi senza pietà. Mugolai estasiata. Sentirla cosi eccitata mi permise di capire che era il momento giusto per condurla all'estremo piacere. La mia bocca e la mia lingua tornarono a dedicarsi a quel frutto proibito in modo spietato e crudele.

    Urla di piacere risuonarono in tutta la stanza accompagnate dall'intenso odore pungente e speziato del sesso, un meraviglioso connubio di paradiso e inferno per i sensi.

    Mi sdraiai a pancia sotto accanto ad Alexia con il respiro affannoso e con il cuore che pompava energicamente nel petto. Mi voltai a guardarla, i miei occhi rapiti da tanta sensualità che la mia Venere bionda irradiava distesa sulle calde lenzuola di seta ormai pregne dei nostri odori. Madida di sudore, la pelle dorata splendeva in contrasto con luci ed ombre nella stanza.

    < Mi lasci senza fiato guardarti. > sospirai ed incrociai i suoi occhi scuri lucidi del sesso.

    "Dio! ..dopo che ha fatto l'amore è ancora più bella."

    Mi avvicinai ulteriormente alle labbra e gliele feci schiudere facendomi strada con la lingua rubandole il sapore, il calore e i respiri. Intrecciai le dita tra i suoi capelli e la mia bocca divenne più esigente travolta dall'esplosione di quegli attimi di passione il mio corpo le fu di nuovo addosso. Le mie mani si posarono su di lei accarezzandola godendo della più piccola sensazione che la sua pelle liscia regalava al tatto.

    Mi staccai dalle sue morbide labbra e posai la testa tra il collo e la spalla, restai alcuni minuti in silenzio ascoltando i battiti del suo cuore. Le nostre gambe intrecciate mentre la mia mano le accarezzava un fianco, non ero mai sazia di lei.. mai stanca.

    Avrei conservato per sempre nella mia mente questi istanti stretta tra le sue braccia e rievocate le sensazioni ogni qual volta avrei sofferto la sua lontananza. Negli ultimi due secoli , costretta a vivere negli inferi , erano stati questi ricordi di lei a permettermi di andare avanti e pensare al giorno in cui sarei stata abbracciata a lei, proprio come stavamo facendo adesso.

    Prima di rendermi conto che ero in grado di provare dei sentimenti.. il mio cuore già le apparteneva.

    < Amo quando siamo solo tu ed io, se fosse possibile mai lascerei il calore del tuo abbraccio amore mio. >

    Questa pace, questa felicità non l'avrei barattata con nient'altro al mondo.
     
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    "Gelo."

    Gelo fin dentro le ossa, come se milioni di lame ghiacciate mi fossero penetrate nella carne. Il sudore si era congelato sulla pelle. Non riuscivo a muovermi, mi agitavo nel sonno, senza poter muovere un muscolo, senza che potessi svegliarmi. E la consapevolezza che quell'incubo non fosse frutto della mia mente ma indotto da una forza demoniaca, divenne una certezza nel momento in cui spalancai le palpebre ed incrociai due occhi inghiottiti dalle tenebre. Neri come la pece. Occhi profondi come abissi mai attraversati da un raggio di luce.

    "Padre." i battiti del mio cuore rallentarono.

    Desiderai con tutta me stessa di avere la forza di cercare la mano di Alexia, di intrecciare le mie dita tra le sue... e invece, non avevo più il controllo del mio corpo.

    "Vi prego, ho bisogno di un solo giorno ancora ed Alessandro si piegherà alla volontà del Nostro Signore."

    Mancavano pochi giorni al solstizio d'inverno ed il prescelto doveva essere concepito la notte del 21 dicembre, solo in quel giorno dell'anno corrente la profezia poteva avversarsi. Non potevamo fallire. Non potevo fallire.

    "Non fallirò! Concedetemi più tempo." quei pensieri sussurrati andarono ad alimentare l'ira di mio padre.

    La convocazione era imminente. Lucifero era impaziente di avere me e mio fratello nelle sue mani per completare il rituale.

    Mani spettrali si allacciarono attorno alla mia gola. La stretta crudelmente aumentava di intensità fino a stritolarmi. I polmoni iniziarono a bruciare per l'assenza di ossigeno. Annaspai in cerca di aria.

    "NO. NO. NO. Avete giurato di liberarmi."

    Lacrime infuocate mi rigarono le guance, ancora una volta mi separavano dalla donna che amavo. Ancora una volta avrei dovuto conservare l'ultimo ricordo di una notte d'amore.

    "Perdonami amore mio." furono le mie ultime parole prima che il mio corpo venisse disintegrato in miliardi di molecole per attraversare il portale che mi avrebbe dato accesso al regno degli Inferi.

    Fui strappata alla Terra, dalle braccia della mia compagna.. per puro egoismo, per un destino scelto e tracciato da qualcun altro.

    I miei unici e soli pensieri furono ancora per lei, la mia Venere bionda. Ogni separazione diventava sempre più dolorosa. Terribilmente insopportabile.

    Esce temporaneamente dal GDR: Ultima role di Lyliane

     
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