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CONTINUA DA LUOGHI CITTADINI - CITTA - PIAZZA CENTRALE
Imboccai il viale e con passo sostenuto tornai all'officina dove lavoro e dove il buon Charlie mi aspettava. Arrivata, andai nel retro dove si trovava la mia stanza e dopo essermi cambiata entrai a salutare il mio buon vecchietto.
Eccolo li Charlie, un vecchietto di 70 anni circa, statura media con il viso provato dal tempo e dal peso degli eventi. Morta la moglie che amava si mise con corpo e anima nella sua attività. Quando arrivai qui mi accolse come una figlia senza domandarmi chi fossi o da dove venissi e mi insegnò il mestiere di meccanico, anche se ancora adesso faccio uso di piccole magie per sistemare le auto o moto.
< Ciao Charlie ti sono mancata?>
Mi guardo' con un leggero sorriso e rispose
< Ciao Lilith, certo che non riesci proprio a stare lontana da questa officina.> [/color>]
< Veramente non riesco a stare lontana da te>
E gli feci l'occhiolino. Dopodichè mi avvicinai alla Mercedes dove Charlie stava lavorando. Mi guardai intorno per essere sicura che non mi stesse guardando, appoggiai la mano sul motore e sotto voce formulai un incantesimo di magia nera.
<< Io vi estinguo segni del danno!>
Apparì dal palmo della mia mano una luce violacea e grigia per qualche secondo dopo di che sparì. Mi girai verso Charlie e gli dissi:
<< Fatto! Adesso questa è apposto se vuoi andare a provarla.>
Mi guardò, mi sorrise e disse:
[color=yellow] < Sei davvero brava, è da tre giorni che non riuscivo a capire cosa aveva quella maledetta macchina tedesca. So iniziando a perdere colpi.>
Gli sorrisi. Era davvero un bella persona e detto da me è davvero un gran complimento. Da quando sono scappata dall'inferno sono passati centinaia di anni e ho vissuto tante civiltà ma non ho mai conosciuto una persona come lui.
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Charlie si mise una mano dietro la testa e mi disse:
< Lilith mi stavo dimenticando, oggi arriva la nave con i pezzi della Harley direttamente dall'America, potresti andare a prenderli per piacere?>
Lo guardai gli sorrisi e dissi
< Volentieri ma come faccio? Non ho la patente!>
Non mi sembrava il caso di teletrasportarmi al porto davanti a Charlie, poteva venigli un coccolone.
< E' vero... prendi pure la mia ape qui fuori, vai con quella. Intanto io inizio a smontare la moto.>
Non potevo digli di no ma vedere la regina degli inferi in giro con un'ape era veramente un quadro tristissimo anche perche' l'ape di Charlie ero un po' provata dal tempo e dalle botte prese in giro per la citta'. E' di un colore indefinito perche' ci sono tratti pitturati a bomboletta e macchie di stucco per tappare i buchi.
Montai sul bolide a tre ruote e dopo numerosi tentativi di accensione e scoppietti vari riuscii a metterla in moto. Salutai Charlie e piena di vergogna come nessuno mi diressi verso il porto.
CONTINUA IN LUOGHI CITTADINI- CITTA'- PORTO DI LITTORIA.
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