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Shaogorath
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Un appartamento semplice nel viale di Littoria con tutto l'essenziale anche se di piccole dimensioni.
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Shaogorath .
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CONTINUA DA LUOGHI CITTADINI - VIALE -ATTICO ASET
Camminai con calma, avevo tutta la mattina per potermi prendere la casa quindi non avevo fretta.
Quando ci passai davanti notai un vecchietto che tentava di fermare una coppia che era appena uscita dal condominio.
< Vi prego signori ci faccio un prezzo speciale se prendete l'appartamento!>
Per tutta risposta i due non lo badarono minimamente.
Povero vecchietto sei proprio preso con le bombe... un momento... stava parlando di vendere un appartamento!?
A quel mio pensiero gli occhi mi brillarono. Mi avvicinai al poveri uomo che si stava piangendo letteralmente addosso.
< mi scusi..>
Cominciai con molta calma. Quando mi vide l'ometto mi venne in contro disperato.
< la pregò vuole prendere un appartamento? >
Era veramente disperato e dovetti far appello a tutte le mie forze per non ridere.
Mi schiarii la voce, quando lo guardai negli occhi sentii la paura investirlo.
l'ennesimo..
Pensai rimanendo impassibile. Feci qualche passo verso l'entrata, non mi seguiva.
Sospirai.
Potrebbe mostrarmi l'appartamento?
Chiesi cortesemente. L'uomo mi fece strada per sei rampe di scale. Per me non fu un problema, ma non potevo dire lo stesso per lui... Sembrava che tirasse le quoia da un momento all'altro!
Ci fermammo davanti alla porta, il vecchio doveva trovare la chiave.
Mi sentii uno sguardo addosso, mi voltai, una vecchietta con una vestaglia rosa e dei capelli messi peggio dei miei mi guardava con le braccia incrociate al petto.
Credo che la vecchia mi odi..
Pensai, non che mi interessasse più di tanto...
Dopo un tempo che mi parve infinito il vecchio trovò la chiave.
Finalmente..
Mandai gli occhi al cielo. Mi fece entrare, non era grande, anzi era piuttosto piccolo ma mi andava bene.
< quanto vuole?>
Chiesi interrompendo il suo monologo di spiegazioni.
L'uomo mi guardò con gli occhi sgranati.
< si ho intenzione di prenderlo>
Sbottai secco. Poco dopo dovetti compilare tanti di quei documenti che mi venne la nausea!
Quando l'ex proprietario se ne andò non ci pensai due volte a fiondarmi sul divano.. -
Shaogorath .
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Guardai la televisione per un pò concentrandomi sui telegiornali, così avrei potuto imparare qualcosa sulla città in cui mi trovavo.
Non vi erano notizie molto interessanti, oltre a qualche omicidio o rapina.
Non era il mio campo indagare sulla cronaca cittadina e non rientrava nemmeno nei miei interessi.
Spensi la televisione andando a recuperare le mie cose che avevo scaricato a terra senza particolare attenzione.
Sollevai la borsa senza fatica per portarla in camera e iniziare a sistemare il tutto.
Sinceramente avrei voluto fare altro o andare a divertirmi invece di fare l'uomo di casa.
La camera era di notevoli dimensioni, le pareti erano tinte di un celeste molto chiaro che mi ricordava le limpide acque del mare del nord che vedevo da bambino.
Sorrisi tristemente al mio riflesso nello specchio. Avrei dato qualsiasi cosa pur di poter tornare a casa e rivedere i miei amici.
< Ricorda Clay, ti renderderai conto di ciò che possiedi solo nel momento in cui perderai tutto>
Quelle parole risuonarono nella mia mente, per quanto odiassi mio fratello non potevo dire che avesse torto su quelle parole.
Guardai i due ciondoli che avevo al collo. Presi in mano uno dei due, non quello che mi aveva catapultato in quel luogo ma l'altro.
Una piccola lacrima mi rigo la guancia destra fino al mento, le avevo promesso che sarebbe andato tutto bene e che sarei rimasto sempre al suo fianco.
Alzai lo sguardo sullo specchio e mi guardai negli occhi.
Da quando sei diventato così sentimentale!?
Scossi la testa un paio di volte prima di venire attirato dal foglio che avevo strappato dal libro della gorgone.
Lo recuperai con una smorfia, non riuscivo a capire cosa ci fosse scritto! Con uno sbuffo di frustrazione ricominciai a studiarlo.. -
Shaogorath .
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Passai mezz'ora davanti a quel dannato foglio. Non avevo risolto nulla! Nulla! Era incredibile, tentai in tutti i modi di decifrare quelle scritte e niente. Non ci riuscivo.
Più ci pensavo più la mia voglia di distruggere la prima cosa che mi sarebbe capitata sotto tiro cresceva.
Devo stare molto calmo
Mi dissi. Ma non ebbi alcun risultato tanto che presi in foglio e lo strappati in pezzi poco più grandi di un coriandolo.
Furente guardai il mio operato. Non sapevo se ridere o meno. Solo io riuscivo a combinare certe cose.
Poi, però, mentre contemplato il tappeto di pezzi di carta ai miei piedi mi resi conto di cosa avevo fatto.
Fanculo!
Pensai con un tic all'occhio dato dal nervoso. Presi dello scoch che avevo vicino e cominciai a ricomporre il foglio pezzetato.
È come fare i puzzle... Io odio i puzzle!
Riattaccai meglio che potei i vari frammenti, avevo usato una quantità industriale di scoch ma almeno il foglio era più o meno "normale".
Alzai il capo fino a guardare l'orologio. Avevo perso un'ora solo per quel maledetto foglio.
E per assurdo non avevo nemmeno capito cosa ci fosse scritto, anzi, avevo distrutto il pezzo di carta in seguito a un onda di nervoso e poi mi ero trovato costretto a doverlo anche aggiustare.
Basta mi prendo una pausa da questo inferno!
Pensai mentre mi dirigevo in cucina. Forse se avessi mangiato qualcosa sarebbe stato meglio. Avevo bisogno di zuccheri! Se il cervello non mi era esploso di sicuro poco ci mancava, peccato che quella stessa sera avrei dovuto recuperare una statuetta per Iside, e non potevo essere esaurito come in quel momento!
Poco prima di varcare la soglia della cucina, notai uno scatolone con scritto sopra "CD METAL".
La cosa mi incuriosì e non poco. Aprii il cartone senza fatica, e una nuvola di polvere mi investì.
Presi in mano una custodia, ero impaziente di sentire come fossero i loro gruppi metal.
Il porta CD che avevo in mano apparteneva a un gruppo chiamato "Bullet forma my Valentine". In quel momento mi ricordai che in casa fosse presente uno stereo.
Ora mi divertirò!
Pensai inserendo il CD. I miei occhi brillarono come quelli di un alcolizzato che ha davanti una bottiglia di ottimo whiskey.
Quando la musica parti con la prima canzone non potei far a meno di scatenarmi seguendo il ritmo.. -
Shaogorath .
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Persi la cognizione del tempo mentre ascoltavo i CD che avevo trovato nello scatolone su cui tenevo i piedi.
Non avevo la minima idea di che ore fossero, probabilmente mancava poco prima che il sole raggiungesse lo zenit.. e non avevo ancora ispezionato il mio armamentario!
Mi alzai svogliatamente dal divano, ma non spensi la musica, almeno non mi sentivo solo!
Diamoci da fare ...
Pensai con un'allegria degna di un'ameba morta.
Presi la spada che fino a poco prima era appoggiata al muro. La estrassi dal fodero, la sua lama era lucida come sempre con quel colore anomalo a causa dell'elettricità che ci era contenuta al suo interno.
Mi misi in guardia e cominciai a tirare fendenti a vuoto, ogni volta che la spada vendeva l'aria essa creava un sibilio sinistro, "il suono della morte".
Così lo chiamavano dei miei compagni di lavoro nel mio mondo, non avevano tutti i torti.
Quante persone erano cadute sotto il filo della mia spada? Era difficile dirlo, avevo perso il conto da tempo, molto tempo... -
Shaogorath .
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Mentre agitavo la spada nelle varie direzioni rischiai più di una volta di distruggere qualcosa.
Se metto via la spada forse è meglio..
Pensai sbuffando. Riposi la katana nel prioprio fodero. Iniziai ad ispezionare i vari pugnali che erano imbarcati in una delle tre cinture che solitamente indossavo quando lavoravo.
Ne presi in mano uno, guardai molto attentamente il filo della lama. Lanciati qualche attacco a vuoto frontale, ruotai di un quarto e scagliai il pugnale contro un pannello di legno appoggiato al muro.
Lo recuperai con tranquillità, lo lucidati e lo riposi nel suo fodero. Poco dopo cominciai a testare i suoi cinque fratelli. Andavano tutti bene.. per fortuna! Sarebbe stato un bel guaio dovermi procurare dei nuovi pugnali identici a quelli in quel mondo!
Gurdai l'orologio con noncuranza, avevo ancora un bel pò di tempo per me prima di dovermi incontrare con Iside.
L'idea di unaa passeggiata sulla spiaggia non mi dispiaceva..
CONTINUA IN LUOGHI NATURALI - PROMONTORIO - SPIAGGIA.
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