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La nuova casa d'aste ha appena aperto i battenti a Littoria!
Tra manufatti, opere d'arte e cianfrusaglie varie potete fare l'affare della vostra vita... o perdere una montagna di soldi in spazzatura!
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La casa d'aste era uno spettacolo per gli occhi. Si trovava all'interno di un palazzo storico ristrutturato da poco e solo quello faceva venire una gran voglia di partecipare, anche se avessero proposto solo spazzatura! Un lungo tappeto rosso era stato srotolato di fronte alle scalinate d''ingresso, sembrava più di partecipare ad una serata di gala!
Non appena misi piede tutti si voltarono subito a guardarmi e la maggior parte di loro mi riconobbe: erano i partecipanti assidui alle aste mondiali e anch'io riconobbi molti volti.
Li vidi parlottare tra di loro a bassa voce, la mia entrata in scena doveva averli sorpresi non poco e soprattutto messi in allarme: quando mi prefissavo un obiettivo, lo ottenevo a qualsiasi costo, nel vero senso della parola.
Mi voltai verso il mio accompagnatore, così fuori luogo in mezzo a quella sfarzosità e gli sorrisi.
< Allora? Come hai intenzione di entrare?>
gli chiesi curiosa di vedere cos'aveva escogitato.. -
Shaogorath .
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Il posto era affollato, molto affollato e come al solito io stonavo tra quella folla.Non che la cosa mi importasse poi così tanto..
Come arivammo notai alcuni sguardi verso la nostra direzione, stranamente però non tutti almeno fissavano me.. Anzi, ero passato quasi inosservato. Molti fissavano Iside, che sapessero della sua vera natura? Ne dubitai fortemente e scartai l'ipotesi.
<allora? come hai intenzione di entrare?>
La domanda mi fece fare una smorfia simile a quella che può avere uno scarafaggio spappolato al suolo.
<allora... Ho una.. Beh chiamala pozione che mi permette di avere il mio aspetto umano.. >
Mi ripetei la frase nella mente, erano troppe cose da spiegare sul mio mondo e non era ne il luogo ne il momento migliore per questo tipo di spiegazioni.
<diciamo che bevendo sto' schifo>
Indicati la fiala.
<in teoria dovrei prendere l'aspetto che avrei se fossi un comune essere umano.>
Mi guardai attorno, c'era troppa gente.
<torno subito..>
Dissi allontanandomi allontanandomi alla ricerca di un posto più appartato. Per trovarlo dovetti vagare un pò, però alla fine ci riuscii.
Estrassi dalla tasca la fialetta, era comica la cosa, tempo addietro mi ero ripromesso di non berne mai più una ed eccomi là, a dover ingoiare quello schifo.
La stappai facilmente, ma non sarebbe stato attretanto facile buttarla giù.
Questa volta e poi veramente basta!
Mi dissi per darmi coraggio. Alla fine la bevvi tutta d'un fiato.
Inizialmente non sentii nulla, ma dopo le gambe mi cedettero e rimasi inginocchiato agonizzante dal dolore.
Tentai di urlare ma nemmeno la voce mi uscì.
Avevo il corpo percosso da continui tremori, in teoria il peggio era passato.. In teoria.
Tornai indietro, notai che nessuno mi guardava più come prima. Il mio modo era strano comunque ma molto meno rispetto a prima in primis dagli occhi!
<rieccomi..>
Sbuffai, mi sentivo un perfetto idiota a dovermi fingere un'essere umano per entrare quando avrei potuto far saltare tutto in aria.
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Non appena Clay si fu allontanato, alcuni dei presenti si avvicinarono a me, ostentando falsa cortesia e gioia nel vedermi lì, quando in realtà la mia apparizione li aveva solo gettati nello scompiglio. Dovevano aver pensato di fare buoni affari senza spendere troppi soldi, ma la mia presenza aveva rimescolato tutte le carte in tavola. Li liquidai velocemente ricambiandoli con la stessa falsa cortesia, prima di dare un'occhiata alla merce esposta.
< Signorina Aset! Che gioia vederla qui!>
Mi voltai in direzione dell'uomo che aveva appena parlato.: il banditore.
< E' da molto tempo che non partecipa ad una delle mie aste! Credo di avere quello che fa per lei!>
mi bisbigliò come se volesse confidare quel segreto solo a me, prima di avvicinarsi ad una teca. Al suo interno c'era una collana con un pendente a forma di occhio di Horus.
< So che lei adora gli oggetti legati all'antico Egitto, come può vedere questo fantastico monile appartiene alla collezione privata di...>
Lo ignorai completamente, concentrandomi sull'oggetto di fronte a me. Assottigliai gli occhi, ma non accadde nulla, nessuna vibrazione fece fremere il mio corpo.
< E' un falso.>
sentenziai senza mezzi termini, interrompendolo.
< C-come dice prego?>
balbettò l'uomo sbigottito. Mi voltai verso di lui e lo fissai intensamente negli occhi.
< E' un falso. Di ottima fattura, ma pur sempre un'imitazione.>
< Ma... ma... è impossibile, le assicuro che...>
Gli voltai le spalle e mi allontanai, ignorandolo di nuovo. Tornai all'ingresso, guardandomi ancora intorno. Chissà se anche la proprietaria del negozio di antiquariato si sarebbe fatta viva. Dopotutto, all'asta avrebbe potuto trovare qualche nuovo articolo da mettere in vendita. Improvvisamente un giovane ragazzo dai capelli neri si avvicinò a me.
< Rieccomi...>
sbuffò. Lo fissai sorpresa, mi ci volle qualche secondo per riconoscerlo.
< Clay?> Sorrisi. < Non so come tu abbia fatto, ma ottimo lavoro: credo che così potrai entrare senza problemi! Vogliamo entrare?>
chiesi prima di precederlo e accomodarmi su una delle sedie tra le prime file.. -
Shaogorath .
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Ed eccomi li nei panni di un essere umano, i poteri non se n'erano andati, avvertivo l'elettricità scorrere nel mio corpo. Solo l'aspetto era diverso.
<si entriamo>
Cercai di guardarmi attorno il posto era immenso e vi era una moltitudine di gente da far venire la nausea. Certi mi guardavano un pò incuriositi. Come biasimarli ero l'unico che sembrava vicino ai vent'anni.
Per non dire che molti a parer mio sembravano vecchi pomposi riempiti di talmente tanto profumo da farmi venire i conati di vomito.
Se becco quello che si è buttato in una vasca di profumo giuro che lo strangolo!
Pensai trattenendo il respiro.
<hai già adocchiato qualcosa di interessante?>
Chiesi guardando certi oggetti esposti nelle teche. A me non dicevano nulla, sembravano come dire, robaccia? Nel mio mondo probabilmente non avrebbe avuto valore come a Littoria.
Però mentre camminavo buttando lo sguardo qua e là avvertii una sorta di scossa.
Mi bloccati e guardai con un sopracciglio inarcato la teca che costudiva un ciondolo.
all'interno il ciondolo era di un metallo nero, e la pietra incastonata emanava riflessi color ametista e qualche sfumatura turchese.
Cosa significa questo?
Per un istante mi balenò in mente che provenisse dal mio mondo, ma la esclusi subito quella possibilità. Probabilmente reagiva in qualche modo con il mio potere.
che ciondolo interessante
Pensai dandogli un'ultima occhiata.
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Vidi Clay soffermarsi su un oggetto in particolare.
< Credo che TU abbia adocchiato qualcosa di interessante, o sbaglio?> gli chiesi con un sorrisetto. < Quanto a me, ciò che ho visto finora non mi interessa minimamente, parteciperò all'asta solo per mettere i bastoni tra le ruote ai miei avversari e alzare la posta inutilmente!> conclusi sogghignando maligna.
Il banditore cominciò a proporre i vari pezzi. Ad ogni oggetto partecipavo offrendo sempre di più, in modo da alzare la posta, per poi ritirarmi all'ultimo momento e far sborsare una montagna di quattrini ai miei avversari. Dopotutto, era una tattica anche quella!
Fu un colpo di scena quando arrivò il momento del finto manufatto egizio e quando un signorotto francese me lo strappò all'ultima offerta, rise compiaciuto del suo trionfo su di me, ignorando che invece aveva appena sborsato una montagna di soldi per un patetico falso.
Infine arrivò il momento della strana collana. Mi voltai verso Clay e gli sorrisi.
< Allora? Intendi portartela a casa?> gli domandai facendogli l'occhiolino.. -
Shaogorath .
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CONTINUA DA LUOGHI CITTADINI -CITTÀ - PORTO DI LITTORIA
Appena dopo l'inizio dell'asta un homo col suo bottino appena rubato si apprestava alla fuga.
Era stato facile rubare quegli oggetti e sperava fosse altrettanto semplice svignarsela.
Cammniva leggermente gobbo per non far cadere il proprio bottino, col favore delle tenebre nessuno lo avrebbe notato. O almeno così credeva.
Avvertì due gelide mani prendergli la testa e, senza che potesse reagire in qualche modo gli fu rotto il collo.
Qualche metro più in là Dante osservava Vincent con aria annoiata, non c'era gusto ad uccidere gli esseri umani, morivano subito e davano poca soddisfazione.
<che ne dici? L'altezza è la tua a occhio e croce. E i vestiti non sono così male, poteva capitarti di peggio>
Cominciò il vampiro spogliando il mal capitato. Il lupo per tutta risposta cominciò a raccogliere i vestiti che l'amico buttava a terra.
Con il cadavere ancora caldo dell'uomo ormai rimasto in biancheria, Vincent guardò Dante.
<tu cambiati, io intanto...>
I suoi occhi riducevano di una luce famelica e alquanto sinistra. Il vampiro aveva un disperato bisogno di nutrirsi, da molto tempo non ingeriva una goccia di sangue, così il lupo non protestò e andò in cerca di un luogo appartato dove cambiarsi.
Dopo pochi minuti i due si rincontrano davanti l'entrata. Vincent si era rifocillato, mentre Dante si era cambiato. Vedendolo arrivare il vampiro lo studiò.
<non ti stanno male i vestiti, oserei dire che ti donano>
L'altro lo guardò glaciale.
<fottiti schifoso succhia sangue!>
Rispose velenoso. Era vestito in modo molto semplice, indossava: una giacca in pelle nera che teneva aperta, una felpa grigia sotto di essa, sotto quest'ultima aveva un triste maglietta monocolore, un paio di jeans e normali sneaker. Nulla di strano.
Ci fu un momento di silenzio tra i due.
<questo è il Dante che conosco!>
Ridacchiò Vincent dandogli una pacca sulla spalla. Odiavano ammetterlo, ma, dopotutto erano felici di riversi.
<allora entriamo mummia?>
Lo provocò Dante.
<certo, prima i cani, prego>
Il vampiro aprì la porta facendo passare l'altro.
Con loro sorpresa constatarono che il posto era abbastanza accogliente, e come al solito era anche fornito di gente snob.
<pare che abbiano già cominciato Dante>
L'attenzione del lupo, però, era rivolta altrove.
<dante? Cos..>
Il lupo si voltò e con un cenno del capo indicò due individui: un ragazzo e una donna non molto distanti da loro.
Vincent subito non capì, poi sentì qualcosa: non erano umani. Per prima percepì l'aura nera del ragazzo e sorrise lievemente.
un mezzo vampiro...sa controllare bene la sua sete
Poi però, quando spostò lo sguardo sulla donna rimase sbalordito, non aveva mai avvertito nulla di simile.
sarà uno strano ibrido
Pensò il vampiro. Di lì a poco la sua attenzione venne attirata da Dante che gli pestò un piede. Lo guardò con aria interrogativa non capendo il perché del suo gesto, l'altro non aproì bocca. Stava fissando qualcosa alle sue spalle: un ciondolo.. -
Shaogorath .
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Durante l'asta passarono molti oggetti sotto i miei occhi, e la gente spendeva follie pur di averli.
Gli esseri umani sono così stupidi da farmi quasi oena
Pensai studiando la gente.
Poco dopo fu il momento della collana che poco prima mi aveva attirato. Iside mi chiese se avessi intenzione di prenderla. Sorrisi.
<beh...>
Mi bloccai. Avevo avvertito qualcosa, inizialmente debole ma cresceva di intensità.
Possibile che ci siano altre creature oscure e io non le abbia avvertite prima?
Mi domandai guardandomi attorno. No le avrei percepite, trattenere la propria aura era un esercizio complesso, non tutti potevano farlo.
<sono arrivate due creature oscure, un... Vampiro e l'altro..>
Riflettei per qualche istante corrugando le sopracciglia.
<...un licantropo>
Dissi guardando verso la direzione da cui proveniva l'energia e li vidi. Non sembrava che volessero attaccarci ma rimasi in guardia comunque.
Non mi piacciono quei due
Brontolai mentalmente, soprattutto l'occhiata che ci avevano dato mi aveva infastidito.
Li guardai e seguii il loro sguardo.
sono interessati alla collana
Risi tra me e me, dopo di che mi volta i verso Iside sorridendo.
<che prendano pure la collana, che si illudano di poterla possedere.. Sarà mia prima ancora che si accorgano di averla persa,sicuro.>
Dissi fieramente pregustando già il sapore della vittoria.. -
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Clay sorrise, valutando se prendere o meno la collana, quando ad un certo punto si bloccò. Cominciò a guardarsi intorno guardingo e anch'io lo sentii. Il dolce richiamo della morte. Un non-morto era appena entrato in scena. Mi voltai con fare indifferente verso la porta d'ingresso e lo vidi. O forse è meglio dire che li vidi. Era un po' difficile non notare il ragazzone di due metri che era appena entrato, ma non era lui che avevo percepito, bensì il suo compagno: lunghi capelli mossi di un castano scurissimo, barba ben curata e occhi penetranti. Un bel bocconcino, come sicuramente stavano pensando molte delle donne presenti, come il suo compagno del resto. Ma nessuna di loro immaginava la sua vera natura.
Clay confermò le mie sensazioni, identificandolo come un vampiro e il suo compagno come un licantropo. Sorrisi. Finalmente quella noiosissima asta stava prendendo una piega interessante.
Secondo Clay erano interessati alla collana e lui era pronto a lasciargliela per poi riprendersela.
< Non credo proprio!> sentenziai con un sorrisetto. < Che non sia mai che la grande Iside vada via da un'asta senza essersi accaparrata qualcosa, domani i giornali non parlerebbero d'altro. Quella collana sarà nostra! Offro 150000 euro per la collana!>
annunciai alzandomi in piedi e sconvolgendo le offerte arrivate a malapena a 50000 euro per l'oggetto. Tutti si voltarono a guardarmi sconvolti, compreso il banditore che aveva gli occhi spalancati.
< 150000 per la signorina Aset, qualcuno offre di più?>
si riprese in fretta sfregandosi le mani con gioia. Voltai leggermente il capo in direzione del vampiro e gli feci l'occhiolino, come a volerlo sfidare.
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Shaogorath .
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I due rimasero sbalorditi dall'offerta della donna. Erano interessanti alla collana questo si notava e sicuramente quel ragazzo dai capelli corvini lo aveva notato.
<maledetto moccioso..>
Ringhiò Dante a denti stretti lanciando uno sguardo furente ai due seduti davanti. L'amico gli batté la mano destra sulla spalla e nei suoi occhi il lupo lesse il messaggio che Vincent gli stava dando. Doveva lasciar perdere la cosa, era solo un ciondolo no?
Dopo qualche secondo la donna che aveva offerto una cifra spropositata per la collana si voltò e fece l'occhiolino al vampiro che non seppe reagire.Se non con una ridicola espressione di chi viene preso alla sprovvista.
<hey mummia sai di essere una frana con le donne vero? E che quella ti ha fatto l'occhiolino?>
Vincent non degnò il compagno di uno sguardo, si limitò solo a dargli un gomitata mentre sghignazzava piano.
<idiota smettila>
Tentò di dire con tono freddo, ottenendo la reazione opposta di esplodere a ridere entrambi.
Però si bloccarono quasi subito, si sentivano osservati, e avevano ragione, il ragazzo seduto vicino alla donna poco più avanti li stava fissando tramite un riflesso con uno sguardo non proprio molto amichevole.
Vincent lo ignorò guardando altrove mentre Dante ricambiò lo sguardo con un leggero sorriso.. -
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In quei pochi istanti avevo già immaginato me con la collana in mano dopo averla rubata. Sentire di avergliela fatta sotto il naso mentre loro pensavano di aver vinto.
Però, con la stessa velocità con cui formula i il pensiero, Iside me lo distrusse offrendo una cifra a dir poco ad norme per una collana.
E tanti cari saluti al mio divertimento
Pensai mandando gli occhio al cielo. Ma comunque la ringraziai.
<grazie>
Poi, come Iside fece l'occhiolino al vampiro rischiai di cadere dalla sedia dal ridere. Non tanto per il gesto di lei, ma per la reazione dei due dietro di noi.
Notai uno specchio dall'aspetto alquanto pomposo che rifletteva i due simpaticoni alle nostre spalle. Iniziai a studiargli, sembravano quasi fratelli nel comportamento, peccato che non ci fossero somiglianze fisicamente.
Alla fine il licantropo mi notò e ricambiò il mio sguardo in tralice che gli avevo rivolto, mentre il vampiro preferì ignorarmi.
<iside? Ma è normale nella vostra dimensione che licantropi e vampiri vadano d'accordo come i tuoi amici qui dietro?>
Dissi indicandoli con un cenno della testa.. -
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Il bel vampiro rimase di stucco quando gli feci lì'occhiolino, non si era aspettato la mia mossa. Sorrisi prima di votlarmi verso Clay. Sembrava deluso da come avevo ottenuto la sua collana, di certo si era già immaginato una scazzottata cosmica coi due nuovi arrivati e io gli avevo rovinato i piani. Tuttavia mi ringraziò lo stesso.
< Oh, figurati!> sbuffai agitando la mano su e giù. < E' solo che non volevo lasciare l'asta senza aver preso qualcosa.>
Il mio compagno mi chiese se era normale che vampiri e licantropi andassero d'accordo. Ci pensai un po'. meditando su quanto avevo visto nel corso dei secoli.
< Dipende. In molti posti sono acerrimi nemici e si combattono da tempo immemore fino alla morte. Ma ci sono alcuni casi eccezionali dove addirittura i licantropi servono i vampiri, proprio come dei cani fedeli. Immagino sia lo stesso per loro due.>
Mi alzai, l'asta era conclusa e la gente cominciava a lasciare la sala. Andai a ritirare la mia vincita, dopdichè guardai l'orologio. Era quasi ora dell'arrivo del mio carico.
< Manca poco all'arrivo del container, conto su di te.> mi raccomandai guardando Clay seriamente. < Non deludermi, non è una cosa saggia attirarsi le ire di una divinità, anche se non più in possesso di tutti i suoi poteri!>
Ci tenni a fargli presente. Quando si parlava dei manufatti a me sacri non ammettevo errori. Guardai la collana tra le mie mani. Riluceva di mille bagliori tra il blu e il viola.
< Se mi porterai il manufatto tutto intero, questa sarà tua insieme alla ricompensa.>
Dissi prima di farla sparire nella mai borsetta. Uscendo mi mescolai alla folla e passai appositamente vicino ai due tipi strani. Il vampiro aveva un profumo dolce e inebriante, tipico della sua razza. Gli sorrisi prima di uscire nella piazza.
Una ventata fredda mi investì non appena misi piede sul ciottolato. Mi voltai verso Clay.
< Una volta che avrai portato a termine il tuo compito, vieni a casa mia. Ti aspetto lì con la tua ricompensa.>
detto questo lo salutai e mi diressi verso il bar che avevo visitato quella mattina. Prima di rinchiudermi dentro casa volevo gustarmi qualcosa di caldo in quella serata pungente.
CONTINUA IN LUOGHI CITTADINI - CITTA - BAR INSONNIA. -
Shaogorath .
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La gente cominciava ad andarsene appena fu finita l'asta.
<bene bene e ora che si fa?>
Dante si stiracchiava non molto elegantemente ma con molta soddisfazione. Il vampiro lo guardò perplesso.
<che intendi?>
L'altro sbuffò abbandonando le mani lungo i fianchi.
<secondo te genio? Cosa facciano ora, in questo momento se non te ne sei accorto l'asta è finita, e dubito che a noi sia concesso stare qui ancora.>
Notando l'assenza dell'amico Dante lo scosse per le spalle con violenza.
<ti sei mummificato sul serio!?>
Vincent tornò in se.
<imbecille pensavo!>
Si guardò attorno.
<dimenticavo che tu non sai cosa voglia dire "pensare", perdonami non era in mia intenzione>
Dante incriociò le braccia ma preferì non rispondere per non ucciderlo moralmente.
<comunque, se ti può interessare i tuoi amici se ne stanno andando>
Il lupo indicò il ragazzo e la donna.
<non vai a salutarli?>
Domandò con un sorriso canzonatorio. Proprio in quel momento la donna passò lo vicino seguita dal ragazzo. I due notarono una cosa su di lui, non avvertivano il suono dei suoi passi ma solo il tintinnio di oggetti metallici.
<non mi piace quel tipo, nemmeno un pò. È come se fosse.. Fuori posto>
Dante lo guardò con un sopracciglio inarcato per poi alzare le spalle.
<facciamo così, TU vai al bar e prendi nota di ciò nel mio ufficio, quel tizio mi inquieta. E ... Boh controlla se va tutto bene io manco da un pò. Intanto lo seguirò>
Dissi puntando gli occhi sul ragazzo che aveva alzato il cappuccio nero.
<non so come dirtelo Dante ma il tuo piafa schifo e lo sai. In più quello io sono più silenzioso di te! Riuscirsi solo a farti scoprire .>
Brontolò Vincent.
<lo so, ma se Victor ha assoldato quel tizio come spia? Non ci hai pensato? E onestamente tra i due io sono ....>
Vincent lo interruppe ormai stufo delle sue chiacchiere.
<allora muoviti, avanti seguirlo cane>
Il lupo annuì e dopo qualche ultima indicazione i due si separarono andando per due strade diverse.
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Dante: CONTINUA IN LUOGHI CITTADINI - CITTÀ - PORTO DI LITTORIA. -
Shaogorath .
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Iside mi fece notare che era ora che andassi a recuperare il suo prezioso manufatto. Ovviamente le minacce non mancarono.
<si si, se non ti porto quel coso manderai gente a reclamare la mia testa. Lo so ho già avuto a che fare con delle divinità >
Dissi sollevando gli occhi al cielo. Si affrettò ad aggiungere che oltre al resto della mia ricompensa ci sarebbe stata la collana.
e ti pareva... Dovrò aspettare prima di averla veramente
Sospirai, avevo scelta? Probabilmente si, ma per una volta decisi che avrei fatto ciò che mi era stato detto. Quante altre volte era successo in passato?
Passai vicino ai nostri "amici" ignorandoli, Iside non fece altrettanto. Come uscii da li salutai la donna e mi diressi verso il porto consapevole di avere due paia di occhi che mi osservavano.
Ignorai la cosa e mi tirai su il cappuccio da assassino con non curanza.
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CASA D'ASTE |
