THE LORD OF NIGHTMARES

"E' pericoloso. Questa è una di quelle notti che è costretto a fuggire. Deve allontanarsi come è solito fare negli ultimi tempi, sente il bisogno crescere sempre di più ed è un morire ogni volta. Deve spingersi lontano dal suono di quella porta che si richiude con impazienza, quasi se la vede sbattere in faccia, come a rendere la distanza tra loro voluta, calcolata. Quel segreto desiderio da dover tenere nascosto lo divora notte dopo notte.. da tanto, tantissimo tempo. La rabbia lo sta consumando.. . lentamente in un'agonia fisica e mentale. Rabbia per ascoltare parole ardenti sussurrate sulla pelle, mani che stringono un corpo che non è il suo ..che lacerano la seta avidamente per volere tutto e subito. Ha imparato a riconoscere quei suoni e ad odiarli come detesta ora ascoltare i suoi passi calpestare le foglie avvizzite sul suolo della fitta boscaglia che sta attraversando in una fredda notte senza luna."

"Il vento gelido sferza la pelle del viso a colpi di frusta, ma non percepisce nulla. Sente invece il sangue ribollire nelle vene e un'ira selvaggia divorargli totalmente l'anima nera. Ogni passo che compie l'aria notturna attorno a lui diventa carica di elettricità negativa perfino gli insetti ammutoliscono. Quello che prova è insensato ed ingiusto, sà perfettamente che da quella maledetta creatura infernale non può avanzare alcuna pretesa.. l'ha sempre saputo. Completamente avvolto in un nero mantello con il cappuccio alzato sul capo a coprirgli gran parte del volto avanza silenzioso nella fredda notte, come compagna solo l'oscurità. Non ha una meta precisa, nè ha prefissato un obiettivo quando si è allontanato dal luogo dove dimora. Ha come scopo solo quello di evadere per alcune ore.. stare lontano da lui per non essere costretto ad ascoltare. D'improvviso una folata di vento porta alle narici l'odore pungente di due umani.. più si avvicina a loro .. più il loro vociare disturba la quiete che tanto cerca di avere. E' cosi vicino che sente rimbombare nelle orecchie l'incessante battito dei loro cuori, il sangue pompare nelle vene. La lingua accarezza le labbra pregustando il sapore metallico di quell'ardente linfa vitale che ora brama di far scorrere in gola. Si acquatta tra le ombre degli alberi, il segue in un silenzio innaturale. I due umani continuano a sghignazzare tra loro, ignari di aver scatenato la fame del più crudele predatore che si possa aggirare nel bosco. Sferra un primo attacco, fulmineo come un battito di ciglia afferra il primo uomo per un braccio, una leggera torsione e le giunture cedono, la spalla si lussa e l'aria si riempie del suono sgradevole di ossa rotte e delle grida acute di dolore lanciate dalla preda. << Aaaaaaah Johnnn! aiutami ti prego..>>. Cade carponi a terra cercando l'aiuto del compagno.. poi il nulla. La minaccia sembra scomparsa. I due taglialegna iniziano a sfrecciare nel bosco in una folle corsa per avere salva la vita. "

"L'idea di poter fuggire è solo un'illusione che si diverte a concedere, non andranno mai molto lontano. Il secondo taglialegna subisce un attacco dall'alto, non ha nemmeno il tempo di gridare che un paio di affilatissime zanne acuminate squarciano la giugulare. Un braccio stretto alla vita e una mano a torcergli il collo posizionate in modo tale ad esporre la pelle nuda. Sangue caldo schizza a fiotti a riempirgli la bocca, con avide sorsate lo prosciuga in pochi minuti, godendo di quel dimenare scomposto del corpo dell'umano. L'altra preda, quella con la spalla lussata lancia urla di terrore, incapace di muoversi assiste alla violenta morte del compagno. Abbandonato il cadavere ormai svuotato del prezioso liquido scarlatto si dirige lentamente con atteggiamento predatorio verso la seconda vittima, che crolla inginocchio e prega di essere risparmiata. Il cappuccio è sempre alzato i lineamenti del viso nascosti dalla pesante stoffa dove solo la bocca è messa in risalto da un ghigno famelico munito di zanne aguzze che risaltano in bella mostra. << La prego. La prego, la prego. Non mi uccida Monsieur, la supplico. >> piagnucola fastidioso. Lui non conosce pietà, la sua è un'anima perduta, malvagia. Lo attacca alla gola e ripetutamente gli dilania la pelle con ferocia. Beve quel sangue che ora scorre come fuoco nelle vene, potere puro capace di rendere il suo corpo freddo come ghiaccio.. vivo. Si stacca dalla vittima solo quando il cuore ha compiuto l'ultimo debole battito. La fame è appagata ma, resta ancora l'implacabile rabbia e frustrazione.. e sà che mai andrà via, a meno che i suoi più intimi desideri vengano soddisfatti. Recupera i due cadaveri trascinandoli per le braccia .. li deposita in una radura al margine del bosco dove dedica alcuni preziosi minuti a sfigurarli. E' suo volere che tutti vedano. .. che tutti sappiano, cosa la notte nasconde, cosa l'umanità finge di non conoscere. Quello che ha appena fatto và contro le leggi della sua specie.. ma non se ne fotte un cazzo. Desidera che la sfida lanciata arrivi agli occhi dell'unica creatura che conta qualcosa per lui, a quel maschio che disprezza, quel maschio che lo tortura e che brama con tutto se stesso di riuscire un giorno a possedere in modo totale ed esclusivo."