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.Commissariato di Littoria
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PRIMA ROLE
Quando entrai nel commissariato mi guardai intorno studiando il posto, alcuni agenti stavano portando dentro un ragazzo che avrà avuto massimo vent'anni
<<è l'ennesima volta che ti portiamo dentro, possibile che non impari mai? Sempre la stessa storia...>>
L'agente a destra stava continuando con la sua ramanzina e mi diede solo una rapida occhiata.
Una segretaria parecchio sexy era impegnata in una telefonata, quando mi vide mise giù, mi avvicinai, la sua scrivania si trovava dietro un vetro antiproiettile
<<buongiorno come posso aiutarla?>>
Nel chiedermelo si mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio, era bruna capelli corti, indossava una camicetta un po' troppo scollata per essere in un luogo generalmente riservato a soli uomini.
<<buongiorno, sto cercando il commissario>>
Appena glielo domandai le sue guance si colorarono leggermente di rosso e le sue labbra formarono un sorriso che nascondeva altro
di un po' tesoro è il commissario che ti fa quest'effetto o la mia presenza?
<<non è qui al momento, posso lasciargli un messaggio o forse posso aiutarla io?>>
Appena finita la frase si alzò in piedi offrendomi la vista delle sue fantastiche gambe
<<sono il nuovo detective, mi hanno assegnato a questo distretto, mi chiamo Dylan>>
Si girò ed uscì dal cubicolo oltre la scrivania e il vetro antiproiettile, mi porse la mano e io gliela strinsi
<<ma certo lei è Dylan Ross! Sapevo del suo arrivo, io sono Ginevra, benvenuto tra noi, le faccio vedere la sua postazione>>
La seguii mentre mi conduceva al secondo piano del distretto, c'erano tre stanze, entrammo nell'ultima sulla destra, c'erano due scrivanie negli angoli di fronte alle finestre
<<la sua postazione è quella a sinistra, l'altra che hai di fronte ancora non è stata assegnata a nessun agente, al piano di sopra troverai altri uffici di alcuni detective e quello del commissario, per ogni piano abbiamo una macchina del caffè -che ti avverto, fa davvero schifo!- al piano inferiore a dove sono io troverai l'archivio dei documenti e delle prove, in quello ancora sotto troverai le celle provvisorie per i detenuti appena arrestati che devono aspettare di essere trasferiti definitivamente in carcere.
Se hai qualche altra domanda fa pure, adesso ti lascio accomodare e curiosare un po' in giro, io torno a lavoro>>
Mentre parlava mi misi seduto, in effetti avevo molto da metabolizzare e apprendere sul mio nuovo posto di lavoro
<<grazie Ginevra, sei stata una guida fantastica, per il momento non ho domande, ci vediamo dopo>>
Prima che si allontanò le feci l'occhiolino e lei ricambiò con il suo miglior sorriso.
bene bene Michael, adesso sono qui... Vediamo di scoprire che cosa è successo al tuo amico.... -
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Spostai la sedia per sedermi alla mia scrivania, cigolò rumorosamente, aprii i cassetti, c’erano moduli standard per gli arresti e un foglio informativo con i numeri dei telefoni interni dei miei colleghi
saranno utili non c’è dubbio, anche se a parte Ginevra nessuno sembra “entusiasta del mio trasferimento qui, ho solo incrociato qualche sguardo curioso niente cenni di benvenuto
sopra la scrivania avevo un blocco di fogli bianchi un computer fisso vecchio probabilmente come il palazzo del distretto.
Vediamo se almeno ti accenti, incrociamo le dita…
sussurrai tra me e me, dopo buoni cinque minuti partì
Bene, devo capire da dove posso iniziare le mie ricerche Michael non mi ha dato molti indizi su cui lavorare, anzi direi proprio nessuno
aprii la pagina di internet, c’era una versione di google personalizzata, probabilmente opera del vecchio proprietario di questa postazione, la una parte c’era il meteo, dall’altra le news.
Ebbi un idea
grazie del tuo aiuto vecchio collega
le mie ricerche avrebbero potuto avere inizio dai luoghi di interesse della città, probabilmente se c’era qualche evento avevo qualche remota possibilità di trovarci Kevin ma soprattutto di trovarci abbastanza persone da poter fare domande senza attirare troppo l’attenzione.
Digitai gli eventi di interesse presenti a Littoria, il primo titolo che appariva era un concerto di una cantante che non avevo mai sentito nominare che si teneva in un teatro di proprietà di un certo Alexandre Spada.
Presi la prima penna che trovai nel porta penne, feci per scrivere ma era scarica mancava l’inchiostro, ne presi un’altra, anche con quella stessa storia
dannazione c’è qualcosa che funzioni qui?!?
ne presi una terza e finalmente riuscii ad appuntarmi il nome del luogo, strappai il foglio e misi l’appunto in tasca.
Mi affrettai ad uscire dall’edificio, ovviamente non prima di aver salutato con un occhiolino malizioso la bella Ginevra
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